Il Pallonaro

Zeman chiude le porte al Palermo di Zamparini

Il suo Pescara continua a vincere e divertire ed il suo nome è accostato a club di blasone, ma Zdenek Zeman pensa al campionato da vincere e non al futuro. Tuttavia, con il suo solito eloquio fatto di ironia e garbo, lascia capire che la prossima stagione non è lontanissima e che le voci di mercato iniziano a farsi insistenti.

Se in casa Inter il suo nome nella griglia dei papabili alla panchina interista sembra essere soppiantato da quelli di Blanc e Villas Boas (con Guardiola variabile impazzita) e le ipotesi Napoli e Roma sembrano flebili, altri club appaiono stuzzicati dall’idea di affidarsi al boemo (Fiorentina, Catania etc. etc.) con il Palermo in prima fila. A sorpresa, tuttavia, Zeman chiude le porte al suo ritorno da Re in Sicilia dove incantò alla guida del Licata. Il motivo? Non la ‘paura’ di un Presidente vulcanico come Maurizio Zamparini, ritenuto non a torto un autentico ‘mangia-allenatori’, ma un passato nel quale le strade di Zeman e dei Rosanero potevano incrociarsi più volte senza mai sovrapporsi. “Non ho reazioni a queste voci, possono anche far piacere ma le chiacchiere stanno a zero”, dichiara nella conferenza stampa di vigilia Cittadella-Pescara. “Il Palermo? Per me è impossibile, con Zamparini per tre volte ero d’accordo e tre volte lui ha fatto saltare tutto, stavolta farei saltare io. Perché? Ve lo racconterò quando scriverò un libro”. Scriverà davvero una biografia? “No”.

Zdenek Zeman | © Claudio Villa/Getty Images

Poi apre al rinnovo al Pescara, anche se i tempi non sono ancora maturi per suggellare l’accordo nonostante con la società biancazzurra i rapporti sono ottimi ed i progetti importanti: “sto bene a Pescara, spero si potrà continuare”. C’è una serie A da conquistare, possibilmente senza appendice playoff, ed il salto di categoria sarebbe fondamentale per la conferma anche se ad Aprile dovrebbero esserci sviluppi per il rinnovo del contratto che scade a Giugno: “non sono i tempi giusti ora, ma le condizioni ci sono”. A breve, dunque, ci saranno novità. In un senso o nell’altro.

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