La finale dell’edizione 2013 dei Championship femminili di Wimbledon sarà fra la tedesca Sabine Lisicki e la francese Marion Bartoli. Prima finale in uno slam per la tedesca che ha estromesso dal torneo la numero uno del Mondo Serena Williams negli ottavi di finale mentre seconda finale a Londra per la francese che aveva perso proprio contro la sorella di Serena, Venus, nel 2007. Match praticamente senza storia quello vinto dalla francese che ha disposto nettamente della belga Flipkens sconfitta in nemmeno un ora di gioco mentre una vera e propria battaglia è stata la semifinale vinta dalla tedesca, 9-7 al terzo nei confronti della polacca Agnieska Radwanska.
Match bellissimo quello fra la tedesca e la polacca con la Radwanska che partiva nel match con i favori del pronostico ma con molti più set nelle gambe prima della semifinale. Sabine parte bene nel match mentre la polacca appare un pò contratta soprattutto da fondo campo dove la numero quattro del Mondo non riesce ad impostare i suoi soliti schemi, primo parziale conquistato quindi dalla tedesca che però crolla nel secondo set dove la polacca domina vincendo 6-2. Si va al terzo ed è una vera e propria battaglia in campo con la polacca che crolla nel finale uscendo sconfitta dopo due ore e 21 minuti di gioco con il punteggio di 6-4 2-6 9-7.
Tutto invece molto facile per la francese che, a dispetto di una linea non proprio consona ad un atleta, ha comandato la semifinale sin dal primo quindici non lasciando mai il pallino del gioco in mano al potente dritto della belga chiudendo il match con un perentorio 6-1 6-2. La Flipkens ha comunque giocato sotto i livelli mostrati nei precedenti match denotando sicuramente una poca abitudine a giocare partite di questo livello ed importanza che se vinte ti possono cambiare decisamente la carriera.
Finale quindi inedita per il titolo di campionessa di Wimbledon 2013, Marion Bartoli ha dalla sua il fatto di aver già assaporato questa atmosfera, anche se per poco, nella sconfitta del 2007 contro Venus Williams e forse questa situazione potrà fare la differenza fra due giocatrici molto forti ma dal punto di vista caratteriale abbastanza fragili.