La morte Wouter Weylandt ha sconvolto tutta la carovana del Giro che adesso si interroga su come comportarsi sulla tappa di domani. Il corridore belga dalle prime ricostruzioni pare abbia sbattuto la testa prima contro un muretto e poi sull’asfalto dopo aver perso il controllo della bicicletta in un tratto in cui si procede ad una andatura superiore ai 70 km/h.
Weylandt si sarebbe girato per vedere se ci fosse qualche corridore perdendo il controllo della bicicletta. In molti a questo punto chiedono la sospensione della corsa o quantomeno della tappa in programma quest’oggi e a dar una parziale autonomia ai corridori è Angelo Zomegnan direttore generale del Giro d’Italia: “Questa notte saremo all’aeroporto di Malpensa per accogliere Anne Sophie e i familiari. Domattina ripeteremo quanto fatto ad Alba in memoria di Pietro Ferrero. Nel pomeriggio spegneremo la musica, cancelleremo la festa, terremo i toni bassi come accaduto oggi negli ultimi 10 km di questa sciagurata tappa. Lasciamo ai corridori della Leopard e a tutti gli altri la libertà di interpretare a loro volontà la tappa di domani. Qualsiasi scelta faranno la rispetteremo. Era già stato previsto che nella tappa di Tropea, a Sant’Eufemia, si sarebbero ricordate le vittime di Lamezia Terme, purtroppo ne ricorderemo una in più”.