Dopo un lungo tira e molla è arrivata l’ufficialità sul passaggio di Wesley Sneijder dall’Inter al Galatasaray. Operazione da 7.5 milioni di euro più bonus e ricco contratto triennale all’olandese, che percepirà intorno ai 5 milioni annui. Una trattativa lunga e difficile, sbloccata dal patron nerazzurro, Massimo Moratti, intervenuto in prima persona per convincere il giocatore ad accettare la proposta del club turco. La rottura tra spogliatoio, società e Sneijder era ormai insanabile e la cessione è stata l’unica via d’uscita. Ora per il trequartista inizia una nuova avventura sportiva, in Turchia. Forse un passo indietro dal punto di vista della notorietà, dovendo giocare in un campionato dalla minore attenzione, ma potrà comunque tornare protagonista in Champions League. Addio Milano, ad aspettare l’olandese e la stupenda consorte c’è Istanbul.
CARATTERISTICHE – Nasce nell’ottimo vivaio dell’Ajax, esordendo come centrocampista centrale. L’ottima tecnica di base, unita all’altrettanto ottima visione di gioco, gli permette di avere presto un ruolo da protagonista nel ruolo di regista della squadra olandese. Può ricoprire con discreti risultati anche il ruolo di esterno destro di centrocampo, ma la posizione che predilige è quella di trequartista, dove si sente libero dai compiti di marcature e in fase offensiva può svariare a tutto campo. Precisione e potenza sui tiri dalla distanza, ottimo battitore di calci di punizione e capacità di offrire assist con il contagiri ai compagni, completano le caratteristiche principali del giocatore olandese.
VITA PRIVATA A MILANO – L’arrivo nel capoluogo lombardo (nell’estate 2009) per Wesley Sneijder coincide con l’inizio della frequentazione con la modella e attrice Yolanthe Cabau, connazionale del trequartista ex Ajax e Real Madrid. I due si sono sposati un anno dopo. La loro vita privata è sempre stata abbastanza riservata, nessuno scandalo li ha visti coinvolti direttamente. La moglie dell’olandese, in quest’inizio di stagione tramite il social network twitter è stata protagonista della rottura definitiva tra il giocatore e la società nerazzurra, con frasi in aperta polemica con l’Inter.
RISSE – Sneijder nella sua avventura milanese non è mai stato coinvolto in risse negli allenamenti o in partite.
SUCCESSI NELL’INTER – Il trequartista olandese è stato il protagonista principale nella conquista del triplete 2010 targato Mourinho. Il tecnico portoghese ha usufruito del miglior Sneijder, concedendogli le chiavi del centrocampo e liberandolo da ogni tipo di marcatura, dandogli la possibilità di sfruttare al meglio le sue doti tecniche e creative che hanno permesso allo stesso giocatore di timbrare più volte il cartellino e fornendo assist decisivi per i compagni. Dopo l’addio di Mou, Sneijder ha avuto un brusco calo di rendimento (a causa di vari problemi muscolari e di moduli tattici non adatti alle sue caratteristiche). Nei suoi tre anni e mezzo all’Inter ha conquistato 1 Scudetto, 1 Champions League, 2 Coppa Italia, 1 Supercoppa Italiana e 1 Coppa del Mondo per Club, più un ottimo quarto posto nella classifica del Pallone d’Oro 2010.
RUOLI E MODULI – Pur essendo duttile tatticamente, da il meglio di se nel ruolo di trequartista nel 4-2-3-1 con gli esterni alti abili a tagliare verso il centro. All’Inter, in quella posizione è riuscito ad offrire una quantità infinita di assist a Eto’o che partendo largo sfruttava al meglio i passaggi filtranti dell’olandese. Meno decisivo risulta essere nel 4-3-1-2. Da escludere un suo posizionamento sulla fascia, dove non potrebbe sfruttare le sue doti di fantasista, relegato in una posizione lontana dal fulcro del gioco. Anche nel ruolo di regista o interno di centrocampo perderebbe le sue doti offensive e si vedrebbe costretto a dover operare più in fase di copertura che di costruzione. Quindi, consigliamo a Terim di utilizzare il 4-2-3-1 e utilizzare Sneijder come trequartista. A quel punto, il rendimento dell’olandese è assicurato!
Se messo nella condizioni ideali, Wesley Sneijder potrebbe diventare un lusso per il campionato turco e non avrebbe difficoltà a diventare un crack per il Galatasaray, permettendogli di vincere con maggiori facilità il titolo.