Compromesso il discorso primo posto ma con il passaggio del turno oramai in cassa forte il Milan è volato a Praga, dove domani sera affronterà il Viktoria Plzen per l’ultimo turno della fase a gironi della Uefa Champions League. Se sotto il profilo del risultato il match avrà poco da dire Allegri e i tifosi si aspettano risposte dalle cosiddette seconde linee, ma anche da Mexes che dopo essersi messo alle spalle l’infortunio cerca adesso di ritrovare il ritmo partita. Nella rivoluzionata formazione del Milan il francese dovrebbe trovare spazio al centro della difesa con il confermato Yepes, a destra a dar riposo ad Abate potrebbe esser il giovane e promettente Primavera De Sciglio mentre a sinistra ci sarà una nuova chance per Taiwo. A centrocampo out Aquilani e Van Bommel, oltre i lungodegenti Gattuso e Flamini saranno Emanuelson e Seedorf a completare il quartetto con lo stacanovista Nocerino e capitan Ambrosini. In avanti turno di riposo per Ibrahimovic con in campo la coppia Pato Robinho alla ricerca del gol perduto.
Da segnalare oltre alla presenza di De Sciglio la prima convocazione per la Champions League del giovane portiere Pigliacelli, di Cristante ed Innocenti autore di una doppietta sabato scorso con la Primavera che è valsa la vittoria sul difficile campo della capolista Varese.
Questi i convocati di Allegri per Viktoria Plzen Milan:
Amelia, Roma, Piscitelli, Abate, Antonini, Bonera, De Sciglio, Mexes, Taiwo, Thiago Silva, Zambrotta, Yepes; Ambrosini, Boateng, Cristante, Emanuelson, Innocenti, Nocerino, Seedorf; Ibrahimovic, Pato e Robinho. Assenti i lungodegenti Gattuso, Nesta e Abbiati.
Allegri in conferenza stampa ha avvisato i suoi sulla necessità di non far brutte figure e interpretare al meglio la partita “Sarà una partita come le altre e dovremo cercare di evitare brutte figure. L’Ajax ci sia da insegnamento. Il Viktoria è molto organizzato e gioca bene sugli esterni”.
Il tecnico rossonero difende poi Robinho dall’accusa di “nuovo Calloni” “Ha fatto due buone prestazioni in queste partite, ha fornito l’assist a Ibra per il rigore, deve stare sereno perché alla fine, come l’anno scorso, conterà solo che ha fatto un grande campionato e che ha segnato 15 gol. Ormai c’è questa etichetta per Robinho, ma non è l’unico al mondo a sbagliare qualche gol”.
Inevitabile poi toccare l’argomento campionato e la rivalità con la Juventus per il titolo “Queste tre partite sono molto importanti per chiudere l’anno solare nel migliore nei modi. Il campionato va giocato fino in fondo, non è questione di arrivare adesso davanti alla Juve per gestire il campionato. Quando una squadra dopo tredici partite è imbattuta vuol dire che ha valori tecnici, caratteriali e ha carte in regola per lottare fino in fondo. Noi dobbiamo cercare di fare il massimo in queste tre partite, abbiamo il dovere di farlo e siamo in condizioni di poterlo fare se non abbassiamo la tensione. Cerchiamo di chiudere l’anno solare nel migliore dei modi. L’Inter? E’ a 13 punti da noi e a 15 dalla Juve, sono tanti, anche perché ha molte squadre davanti, ma ha tutte le carte in regola, soprattutto quando rientreranno Sneijder e Maicon. Può fare un filotto di vittorie. Il presidente Berlusconi? E’ sereno, come lo era dopo Barcellona. Io sono stato sempre sereno, il problema del contratto per me non esiste, mi hanno fatto piacere le parole di Galliani ma non c’è stato mai nessun problema”.
La chiusura è sul tormentone del calciomercato invernale Tevez Milan “Siamo vicini al mercato di gennaio ed è normale che si parli di Tevez e di tante altre cose. Però quello che conta è che fino al 1° gennaio la rosa del Milan è questa e io ne sono molto contento. Dovremo far bene da oggi al 20 dicembre. Il resto, vedremo. Prima di parlare di gestione, il ragazzo va conosciuto ma al Milan è più facile gestire i giocatori. Dal punto di vista tecnico è un grande giocatore, non c’è bisogno del mio giudizio per scoprire chi è Tevez”.