Vidal simbolo del cuore Juve: grinta e qualità

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Arturo Vidal | © Getty Images

Arturo Vidal potrebbe essere il testimonial di uno spot di batterie, quelle del tipo a “lunga resistenza”: la location della pubblicità potrebbe essere, naturalmente, il campo da gioco, ed in particolare il rettangolo verde dello Juventus Stadium, nella partita di ieri contro il Napoli, dove il cileno ha dato prova di straordinarie doti fisiche, atletiche, ma anche di grande qualità, con la deliziosa giocata, fatta di passo, doppio passo ripetuto, spostamento della palla dal destro al sinistro, che ha ipnotizzato Campagnaro e gli ha permesso di andare in gol, con un perfetto tiro di collo pieno, realizzando la rete del 2 a 0, che ha messo in ghiaccio il risultato contro i partenopei prima del terzo gol di Quagliarella.

Una rete preziosa, che ha fatto esplodere lo Juventus Stadium, e che ha coronato una prestazione perfetta, con ben 101 palloni giocati, 8 recuperi, tanto pressing e generosità da vendere: la gara di ieri, però, non è altro che l’ennesima conferma del suo essere indispesabile per questa squadra, così come già mostrato nell’intero campionato e, più di recente, nella trasferta di Firenze contro la Viola e nella vittoria contro l’Inter della scorsa settimana. Una presenza fondamentale, dunque, quella di Arturo, nel terzetto di centrocampo che condivide con Marchisio e Pirlo, e che costituisce il vero cuore pulsante di questa squadra indomabile, che Antonio Conte ha creato a sua immagine e somiglianza, fatto di sostanza, corsa e qualità, che riesce spesso a sopperire alle difficoltà degli attaccanti, che talvolta giocano a corrente alternata, come accaduto anche ieri sera a Mirko Vucinic e Marco Borriello.

Arturo Vidal | © Getty Images

Fra i “magnifici tre”, Arturo Vidal – classe 1987 – però, è quello che più somiglia, in termini di caratteristiche tecniche, al suo allenatore Antonio Conte quando era giocatore e capitano della Juventus: “El Guerrero” il soprannome di Arturo, così come Conte era (ed è ancora oggi in panchina, ndr) un guerriero, mai domo, sempre a mille, sempre sul pezzo, un duro dal cuore leale, e dall’infinita generosità in campo. Ecco perchè il carattere di Vidal somiglia tanto al carattere di questa squadra, che sta costruendo la sua straordinaria stagione proprio sulle caratteristiche psicologiche, sulla grinta, la concentrazione e la voglia di vincere che il mister ha inculcato e che i suoi uomini sembrano aver recepito alla perfezione, con i suoi insegnamenti che, a volte, appaiono come veri e propri dogmi.

La grinta di Vidal come la grinta di Antonio Conte, racchiusa nell’esultanza del mister dopo il gol di Arturo, incontenibile e contagiosa, che trasudava amore e passione infinita per la squadra, la sua squadra. Con un Vidal così e con un Conte così, la Signora può sognare davvero, continuando a lottare con il coltello fra i denti, com’è stato finora, con la fame di vittoria che trapela in ogni partita, in ogni azione, in ogni dichiarazione: il cammino è ancora lungo, ma l’entusiasmo dell’ambiente è ormai straripante, al punto che anche la principessa Allegra Caracciolo di Castagneto, moglie di Umberto e madre del presidente Andrea Agnelli, ieri in tribuna si è lasciata andare ad un’esultanza tipicamente “da stadio”.

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