Il tedesco ha tutte le carte in regole per seguire le orme del suo connazionale più famoso
Sebastian Vettel è la mina vagante del Mondiale di Formula 1: tutti si chiedono se possa migliorare o se l’exploit della passata stagione sia stata solo un caso.
Nato ad Heppenheim il 3 luglio 1987, il tedesco è il più giovane vincitore di un Gran Premio di Formula 1, il più giovane ad aver ottenuto una pole position e il più giovane ad essere salito sul podio; l’anno scorso vinse a Monza con la Toro Rosso una gara, spettacolare e piena di colpi di scena e sorpassi, dominata dall’inizio alla fine. E’ considerato l’erede di Schumacher e quest’anno è chiamato ad un ulteriore salto di qualità; si dice che la sua nuova monoposto, la Red Bull, vada già molto forte e se questo fosse vero allora da lui ci si potrebbe aspettare di tutto.
Vettel inizia a gareggiare con i kart nel 1995, vincendo numerosi titoli e, passando tra una categoria e l’altra, nel 2006 viene promosso come terzo pilota della BMW Sauber a partire dal Gran Premio di Turchia quando Jacques Villeneuve viene rimpiazzato da Robert Kubica dopo il Gran Premio d’Ungheria.
Il tedesco nelle sessioni dei test impressiona tutti piazzando tempi da prima guida ma Viene confermato come test driver per la BMW nella stagione successiva.
Il suo esordio in F1 è datato 17 giugno 2007 nel Gran Premio degli Stati Uniti, quando sostituisce il pilota polacco Robert Kubica dopo il serio incidente occorsogli durante il Gran Premio del Canada, posizionandosi ottavo e guadagnando così un punto nella sua prima gara in Formula 1.
Dal Gran Premio d’Ungheria Vettel sostituisce Scott Speed alla Scuderia Toro Rosso e in virtù dei risultati positivi ottenuti,viene confermato dalla Toro Rosso per il 2008.
Nelle prime gare però Vettel non brilla collezionando ritiri su ritiri ma si riprende e le sue prestazioni crescono di corsa in corsa; realizza la sua prima pole position il 13 settembre 2008 sul circuito di Monza divenendo così il più giovane pilota ad ottenerla nella storia della Formula 1 all’età di 21 anni e 72 giorni, battendo così il 2 volte campione del mondo Fernando Alonso (21 anni e 237 giorni). Il giorno dopo conduce la gara dall’inizio alla fine, nonostante le proibitive condizioni meteorologiche, divenendo il più giovane vincitore di un GP di Formula 1 all’età di 21 anni e 73 giorni (record anch’esso detenuto precedentemente da Fernando Alonso). Alla fine della stagione chiuderà in ottava posizione con 35 punti guadagnati, cifre che gli fanno valere il passaggio alla casa madre della Red Bull.
Quando mancano pochi giorni al via ufficiale della nuova stagione, Vettel viene considerato uno dei sicuri protagonisti di questo Mondiale, ma novità e regole introdotte quest’anno rendono tutto più incerto. Cadrà nel dimenticatoio se non avrà un buon feeling con la sua vettura e quindi rimanere nell’anonimato oppure sarà celebrato come solo i campioni veri meritano? E magari strapperà a Lewis Hamilton il record del più giovane pilota in F1 a vincere il Mondiale. Chi lo sa, solo il tempo potrà dirlo…