In ben 7 occasioni il Verona ha centrato la promozione diretta dalla Serie B alla massima divisione, ma soltanto in tre circostanze la formazione scaligera ha vinto il campionato cadetto, piazzandosi al primo posto. I gialloblu realizzarono questo prestigioso exploit nella stagione del 1956/57, la prima in cui peraltro approdarono in Serie A, nel 1981/82, con la squadra guidata da Osvaldo Bagnoli e con già in dotazione l’ossatura dell’undici che poi vincerà anche lo Scudetto, e nel 1998/99, annata in cui i veneti risalirono nella massima divisione, che però persero rapidamente fino a sprofondare addirittura ai margini della Lega Pro.
Nonostante il pareggio in parte deludente nell’ultimo turno di campionato a Cesena, la formazione scaligera ha tutte le carte in regola per assaporare a fine stagione nuovamente il palcoscenico del massimo campionato italiano, dopo un’assenza che dura dal 2001/2002. Anche questa volta il Verona probabilmente non centrerà il primo posto in classifica, ancora saldamente in mano al Sassuolo, seppur in un momento non proprio brillante per la squadra nero verde, ma la formazione di Mandorlini per forza di cose dovrà quantomeno provare a scavalcare il Livorno di Mister Nicola, peraltro impegnato nel turno di campionato al cospetto dello spauracchio Novara.
I gialloblu veneti devono in buona sostanza sfatare due tabù cruciali sulla strada che li porta verso la Serie A. Il primo è quello odierno di battere tra le mura amiche del Bentegodi il coriaceo Cittadella, anche perché il Verona non ha avuto proprio fortuna in questa stagione con i derby regionali. Il secondo di natura e carattere senza dubbio più importanti è quello di evitare la lotteria dei play-off, in cui il Verona nelle ultime stagioni non è mai stato fortunato. Lo scorso anno gli scaligeri proprio nei play-off furono estromessi dal Varese, mentre nel 2010 persero quelli in Lega Pro per mano del Pescara. L’unico precedente positivo è quello della stagione del 2011, in cui i gialloblu conquistarono la B superando la Salernitana.
Andrea Mandorlini ha in mano un organico di prim’ordine, messogli a disposizione dall’ambizioso Presidente Maurizio Setti e rinforzato ulteriormente a gennaio con gli arrivi di Sgrigna, Agostini e Nielsen. Il folto popolo gialloblu aspetta più che mai di tagliare un traguardo atteso da troppi anni.