La matematica ancora non condanna gli azzurri di Pierluigi Casiraghi, ma la qualificazione non dipende più solo dagli azzurri bensì dai risultati di Galles e Ungheria che ci precedono in classifica. La partita con il Lussemburgo è fondamentale per esser pronti ad approfittare di possibili passi falsi. Gli azzurrini di questa generazione a detta di molti formano l’Italia meno competitiva di tutti i tempi, molti non giocano nel proprio club tanto che Casiraghi è stato costretto a ricorrere alla B per le convocazioni.
La giustificazione di non aver il posto assicurato però è vera sola in parte, nell’Ungheria ha fatto un figurone il barese Koman che Ventura ancora non vede pronto per la serie A ma che ha nel suo dna la capacità di esser leader. E’ proprio questo che manca all’Italia, la figura di un leader, le assenze di Paloschi e Ranocchia si sono fatte sentire più di ogni altra e le responsabilità addossate a Balotelli e Santon sono state disattese.
Casiraghi adesso si trova a rispondere di colpe, se l’ex bomber juventino può sbagliare qualche scelta di tipo tattico è altrettanto vero che in campo contro l’Ungheria c’era la migliore formazione possibile e se Balotelli avesse messo in rete quelle due facili occasioni staremmo qui a parlare di un immenso SuperMario e non del tecnico. Balotelli invece ha pensato bene a beccarsi l’ennesima ammonizione dovendo cosi saltare la partita del Lussemburgo perdendo un ulteriore occasione di esser utile e finalmente decisivo. Per quanto riguarda Casiraghi sembra già segnato il suo destino, il vice di Lippi Angelo Peruzzi e l’esperto del settore giovanile azzurro Francesco Rocca sono i papabili