Dopo i positivi riscontri della scorsa stagione ottenuti dalla Juventus, appare sempre più importante, nell’ottica dei club calcistici, l’acquisto di uno stadio di proprietà, che possa diventare “la propria casa”, il proprio simbolo, il luogo di culto per i tifosi. “Modello English“, si diceva, ma se vogliamo italianizzarlo potremmo tradurlo in modello “Juventus Stadium”, facendo riferimento proprio allo stadio della Signora, inaugurato con tanto di fastosa cerimonia lo scorso Settembre, ripercorrendo nella splendida coreografia tutti i momenti simbolo della storia juventina, e che si è, poi, rivelato un elemento assolutamente di peso nell’economia della cavalcata scudetto, divenendo un catino caldissimo, soprattutto negli ultimi due-tre mesi di campionato, facendo registrare più di venti sold out. Un modello che, ora, troverà un’altra società pronta a raccoglierlo, confermandosi un club all’avanguardia: l’Udinese, infatti, ha allo studio il progetto del nuovo stadio Friuli, che diventerà il tempio del tifo friulano.
Nel caso della Juventus, lo stadio è divenuto il punto di partenza per il rilancio del club, per la costruzione di una nuova immagine vincente, ma l’importanza dello stadio di proprietà è indubbia anche per altri club, che potrebbero avere comunque diverse esigenze. In tal senso, nel caso della seconda squadra di serie A ad inaugurare il suo stadio di proprietà (l’Udinese, appunto) l’impianto sarà realizzato con un’importante lavoro sinergico fra Comune e società che promette di dare ottimi frutti, fermo restando che la spesa sarà sostenuta dal club (che verserà anche un canone di locazione per il terreno, in virtù del diritto di superficie concesso per 99 anni, ndr) ma il Comune ne potrà beneficiare grazie alla creazione di posti di lavoro e, naturalmente, grazie alla creazione di un importante “attrattore” turistico, che permetterà di estendere la vivibilità del calcio friulano ben oltre l’orizzonte della classica partita domenicale, con diverse iniziative connesse, che si svolgeranno nello stadio.
Per quanto concerne gli aspetti prettamente strutturali, il nuovo impianto avrà 25 mila posti, interamente coperti, con gli spalti a ridosso del terreno di gioco, con una forma ad anfiteatro, rivoluzionando interamente l’attuale struttura dello stadio Friuli, che presenta un’eccessiva distanza fra gli spalti ed il rettangolo verde: nonostante il limitato numero di posti, i vertici della società friulana ritengono che i posti disponibili siano congruenti ai bisogni del club. Inoltre, verrà ripristinata interamente la zollatura del manto erboso, prevedendo un sistema di riscaldamento sottostante, indispensabile per fronteggiare i rigidi inverni friulani e scongiurare il pericolo ghiaccio.
Inoltre, sarà uno stadio a misura di spettatore, per garantirgli di vivere un’esperienza “unica”, con i confort dei più moderni impianti: wi-fi gratis per la connessione a internet, un complesso e funzionale sistema di videosorveglianza per garantire la più totale sicurezza, un sistema di tornelli all’insegna dell’efficienza, per evitare le code all’ingresso dello stadio, calcolando la tempistica d’entrata in massimo 30 minuti d’attesa. Infine, sarà un impianto sostenibile, perchè disporrà di un moderno impianto fotovoltaico sul tetto, capace di produrre energia per circa un milione di kWh e che, quindi, potrà essere sfruttata per l’illuminazione dell’impianto durante le partite in notturna, con un risparmio stimato di elettricità intorno al 20%.
I lavori per la realizzazione del nuovo stadio Friuli inizieranno, secondo le previsioni, nei primi mesi del prossimo anno, con tutta probabilità del mese di Marzo, quando potrebbe essere simbolicamente “posata la prima pietra”, mentre l’inaugurazione potrebbe avvenire nella stagione 2014-2015.
Il video presentazione del progetto del nuovo stadio Friuli
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