Il fattore campo è stato determinante nello scontro diretto del Friuli di Udine fra Udinese e Lazio, un match decisivo fra le due squadre maggiormanete accreditate per il quarto posto, divise da un solo punto in classifica prima di questa gara.
Una gara riassumibile evidenziando che le due formazioni hanno giocato un tempo per una, con l’ Udinese cinica e spigliata nel primo tempo, e la Lazio che nel secondo ha cercato in ogni modo di rimontare, non supportata dalla fortuna (un palo ed un rigore sbagliato da Zarate), ma che deve rimproverarsi un approccio troppo morbido nel primo tempo.
Una gara iniziata a ritmi blandi, frutto di tensione e di necessità di studiarsi a vicenda. Bisogna, infatti, attendere il 18′ del primo tempo per la prima giocata importante, di Hernanes che salta l’uomo in scioltezza ed avanza fino al limite dell’area, calciando però alto. Al 24′ la prima azione realmente pericolosa, ossia un contropiede dell’Udinese con Sanchez che trova Pinzi, che prova il pallonetto facendosi fermare da Muslera, sulla respinta, poi, Di Natale non riesce a ribadire in gol.
Al 31′ ancora occasione importante per Totò Di Natale: Sanchez trova meravigliosamente Isla, che passa a Di Natale che, da solo in area, non riesce a trovare la rete del vantaggio. Queste due azioni, però, non sono sltro che il preludio al vantaggio bianconero: al 35′ ancora assist di Alexis Sanchez per la rete di Totò Di Natale, che realizza il suo 27 esimo gol in serie A.
Al 39′ occasione in area per Isla, che però colpisce malissimo. Tre minuti dopo, però, al 42′ radoppio dell’Udinese: protagonista dell’azione ancora el ninho Sanchez, che inventa per Isla, pronto a crossare per Di Natale, libero davanti alla porta sguarnita: 2- 0 e 28 esimo gol di Totò capocannoniere.
Secondo tempo che si apre con una Lazio che prova a scuotersi, al 6′ tiro alto di Zarate, al 7′ ci prova Matuzalem su punizione ma non incide.
Anche se l’ Udinese sembra meno incisiva del primo tempo, la Lazio non riesce ad avere il guizzo per accorciare le distanze e provare a riaprire la partita. Ecco, così, che Reja prova adusare l’arma delle sostituzioni, inserendo al 66′ Tommaso Rocchi per Floccari e Kozak per Hernanes.
I cambi risultano importanti ai fini dell’ equilibrio del match. Rocchi si procura il rigore che potrebbe portare al 67′ al 2 a 1, che coincide anche con l’espulsione di Angella autore del fallo. Zarate dal dischetto, però, prova il colpo sotto per il cucchiaio, ma colpisce molto debolmente, centrale: nessuna difficoltà per il para rigori specialista Handanovic.
Kozak, però, al 75′ realizza su cross di Zarate il 2 a 1, rianimando le speranze dei bianocelesti. Ancora occasione per lo scatenato Kozak al 35′, che colpisce di testa il palo sinistro, non supportato dalla buona sorte. L’assedio della Lazio continua, l’Udinese prova a difendere il gol di vantaggio e Guidolin sostituisce la coppia gol Di Natale (per Ekstrand), Sanchez (per Corradi).
Al 38′ grandissimo intervento del portiere Handanovic, che toglie dalla porta un colpo di testa di Dias salvando il risultato, così come è decisivo anche al 42′ su tiro cross di Kozak. Al 45′ ancora occasione Lazio, ma Rocchi non riesce a ribadire in rete.
I minuti di recupero sono quattro, l’ Udinese cerca di prendere tempo spezzando il ritmo della gara con la sostituzione al 92′ di Armero per Pasquale.
Al 94′ il fischio finale di Rizzoli: l’udinese sorpassa la Lazio in classifica, agguantando il quarto posto a due giornate dalla fine, a quota 62 punti. La Lazio perde una fondamentale partita, ancora una volta mostrando difficoltà nelle gare in trasferta: nel prossimo turno la attende la gara con il Genoa, mentre nell’ ultima di campionato giocherà a Lecce.
Un calendario non semplice per la Lazio, ma i giochi sono ancora aperti anche se, da oggi, il destino del quarto posto è nelle mani della squadra di Guidolin