La grande delusione di Edi Reja, la gioia composta di Francesco Guidolin, dopo una partita ad alta tensione. Le due facce di un match tirato. Reja attribuisce parte delle responsabilità alla sfortuna, per il rigore sbagliato da Mauro Zarate e per il palo colpito di testa da Kozak, che avrebbe potuto portare al pareggio, ma sa bene che l’approccio della sua squadra alla gara non è stato dei migliori.
I Biancocelesti, infatti, a detta del tecnico Edi Reja, hanno peccato di attenzione e lucidità soprattutto nel primo tempo, commettendo troppi errori in fase difensiva, soprattutto sul secondo gol di Totò Di Natale, lasciandolo da solo in area libero di colpire a rete.
Inoltre, il rigore sbagliato da Mauro Zarate, secondo Edi Reja, è stato un errore molto pesante nell’economia del match, che nato da un errore di valutazione dell’attaccante argentino.
Il tecnico della Lazio, poi, ammette di non aver perso le speranze per la qualificazione in Champions League, assicurando che la Lazio proverà ad affrontare al meglio le ultime due gare rimanenti contro il Genoa ed il Lecce, dando il massimo nella speranza che l’Udinese possa frenare: il problema, però, secondo Reja sono stati i troppi punti persi in trasferta in questa stagione, soprattutto nei big match con Inter, Roma e Napoli.
In casa Udinese, Totò Di Natale, la punta di diamante, dedica la doppietta al compagno di squadra Andre Coda, infortunatosi domenica scorsa contro la Fiorentina ma che ha scelto di rimandare l’operazione per rimanere vicino alla squadra in un momento così importante e decisivo della stagione.
Il Capitano Totò Di Natale, poi, sottolinea che il suo personale obiettivo sarà il raggiungimento di quota ventinove gol (distante oggi solo una rete), ossia il suo record dello scorso anno, per conquistare per la seconda volta consecutiva il titolo di capocannoniere di serie A. Inviando, inoltre, qualche frecciatina ironica a coloro che, ad inizio stagione, erano dubbiosi sulla sua stagione in virtù della sua età, pronosticando erroneamente che non avrebbe segnato più di dieci gol.
Il suo allenatore Francesco Guidolin, però, seppur contento per aver rivisto la squadra che ha incantato per tutto il campionato, frena gli entusiasmi cercando di mantenere i piedi per terra.
Il tecnico elogia, però, i suoi soprattutto per l’atteggiamento mentale e per la maturità, nonostante l’età media dei suoi sia molto bassa (a parte Di Natale e Pinzi) che ha consentito di portare a casa un risultato così importante seppur in inferiorità numerica e contro una grande squadra come la Lazio. Francesco Guidolin, ora, vorrebbe aggiungere altre due perle nella volata finale, contro il Chievo in trasferta e contro il Milan, già campione d’Italia, allo stadio Friuli.