Da quello che però ho potuto capire dai commenti, piuttosto che il primo tempo avrei potuto vedere:
1) Un film con Totò tipo Totò, Peppino e l’Estonia;
2) Una replica della 423esima puntata della Signora in giallo, in cui l’ineffabile Jessica Fletcher riesce a risolvere il caso dell’anello perso nel sifone del lavandino del bagno. Un caso molto difficile, alla fine si conteranno 4 vittime, una delle quali è l’idraulico;
3) Una replica delle Olimpiadi invernali di Torino 2006, preferibilmente una partita di curling;
4) Il filmato della comunione di mio cugino, con simpatici saluti di tutti i parenti inclusa una non meglio precisata Zia Carmelina. Da notare che non ho nessuna Zia Carmelina, quindi probabilmente trattasi di imbucata.
Ciascuna di queste ipotesi sarebbe stata preferibile al primo, soporifero tempo del match tra la perfida Albione e i fratelli Algerini.
Piccola parentesi: prima ho citato il curling. Possiamo dire che il curling sta alle Olimpiadi come la vuvuzela sta a questi Mondiali e Asereje sta all’estate 2002. Un tormentone, uno sfrantecamento di cosiddetti che francamente ne potevamo fare a meno. Stanotte credo che sognerò le Las Ketchup che cantano Asereje accompagnandosi con una vuvuzela e facendo scivolare delle pietre pesantissime col manico sul ghiaccio.
La fredda cronaca: avete presente il film Space Jam, in cui degli alieni rubano la bravura a dei campioni di basket che conseguentemente diventano delle pippe mentre gli alieni stessi diventano bravissimi? Ecco, quella cosa lì, ma senza Bugs Bunny. Gli Inglesi, dopo aver rischiato pesantemente con i ‘mmericani qualche giorno fa, decidono che dopo aver inventato il gioco del football a loro non gliene frega più niente, e cominciano a giochicchiare in maniera imbarazzante. Arrivano pure in area, sia chiaro, ma lì diventa un fuggi fuggi generale e più che giocare a calcio giocano a scaricabarile: “Tira tu”, “No, tira tu”, “Ma io ho tirato prima”, insomma, non la buttano dentro neanche pagati. Gli Algerini dal canto loro, con le loro belle facce da terroristi o da pizzaioli a seconda dei gusti, per un attimo pensano di essere il Brasile e tentano di tutto: punizioni da 30 metri, tocchi di prima, tocchi di fino, veroniche e sombreri come se piovesse. Mai una volta che gliene venga bene. D’altronde sono pur sempre l’Algeria, mica il Brasile.
Capello dalla panchina vorrebbe mettersi la maglietta ed entrare mentre viene insultato anche dai telecronisti della Rai che dicono “Eppure Capello è uno che ne dovrebbe capire di calcio”. Se ne capissero anche i telecronisti della Rai forse potrei ricominciare a pagare il canone, ma credo che questo rischio non si corra. Comunque, com’è come non è, si arriva alla fine nella desolazione più assoluta. L’arbitro concede 3 minuti di recupero ma, visto che l’Inghilterra è in attacco, ne fa giocare uno in più. L’Inghilterra non si fa scappare l’occasione per coprirsi di ridicolo per un altro minuto intero e affoga un calcio d’angolo nella pochezza più assoluta.
L’Inghilterra adesso rischia l’eliminazione, noi rischiamo che l’Inghilterra passi il turno.
Chiudiamo con il solito angolo scommesse. Dopo qualche giorno di magra, e dopo non aver dato retta al mio istinto che mi diceva di puntare su Svizzera e Serbia, oggi ho azzeccato il pronostico su Slovenia – Usa, dopo aver tremato alla fine del primo tempo. Avevo anche puntato su una somma di due gol nella partita di stasera, ma visto come è andata avrei dovuto giocare sui numeri negativi per azzeccare il pronostico. C’è da dire che, per vostra fortuna, non ho puntato su Svizzera e Serbia. Se l’avessi fatto, visto che le davano tipo 400 a 1, stasera non sarei qui a scrivere ma reduce dai festeggiamenti. Avrei fatto il carosello da solo, avrei elargito soldi ai poveri e infilato banconote nelle mutande di qualche spogliarellista, se fosse capitato. Invece, come contrappasso, mi è tccato di vedere Inghilterra – Algeria. Care amiche spogliarelliste non temete, il Mondiale è ancora lungo e io ho puntato sulla vittoria finale della Corea del Nord. Ho puntato un euro, se la Corea vince mi danno la cittadinanza onoraria e mi fanno sposare con la figlia del Presidente Kim Il Jong.
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