Manca ormai poco. Alla vigilia della gara di ritorno del playoff di Champions League in programma domani alla BayArena il clima è già caldo. La Lazio sogna una qualificazione alla fase a gironi della e a dividere i biancocelesti di Pioli da una competizione che manca da tredici anni sono solo novanta minuti contro un Bayer Leverkusen forte ma che, come dimostrato all’andata, non è imbattibile.
Una gara già fondamentale prima dell’inizio di settembre, un motivo per iniettarsi fiducia e dimostrare di essere una grande squadra, sfruttare i punti deboli dell’avversario e non concedere spazi devono essere i due obiettivi principali domani. Due risultati su tre.
Vantaggio minimo ma di vitale importanza per i capitolini, perché l’1-0 firmato da quel Keita Balde che sembrava già sul punto di partire ha significato tanto. Risultato milgiore non si poteva chiedere dopo una gara di sofferenze in cui la Lazio ha saputo soffrire e colpire al momento giusto, quando la stanchezza cominciava ad affiorare. Il segno del destino, perché probabilmente senza l’infortunio di Miro Klose il giovane spagnolo di origini senegalesi non sarebbe entrato ma a soli vent’anni ha deciso un incontro importantissimo, lasciandosi scivolare ogni tipo di pressione di dosso e diventando l’eroe di Roma per una notte. Un’azione personale da vero fenomeno con l’uomo della provvidenza, dopo aver tagliato la difesa avversaria, ha messo alle spalle del portiere tirando fuori in un urlo tutta la gioia mischiata alla rabbia. Quella di chi si era sentito fuori da un progetto ma che in poco tempo, complice anche l’infortunio di Klose, ha riscalato posizioni nelle gerarchie di Pioli.
La Lazio va a Leverkusen quindi con un vantaggio ma non dovrà fare l’errore di chiudersi, visto il potere offensivo della squadra allenata da Roger Schmidt. Da temere c’è il solito Calhanoglu che, nell’ultima gara disputata in Bundesliga, ha timbrato il cartellino con una stupenda punizione dando la vittoria ai suoi. Dati alla mano nelle ultime cinque sfide casalinghe il Bayer non ha mai perso, quattro vittorie e un pareggio il rullino di marcia dei tedeschi ma la Lazio può contare sulla solidità difensiva e la vena realizzativa degli uomini davanti, che saranno pur giovani, ma hanno un potenziale incredibile.
Si preannuncia una gara vibrante come all’andata, dove si è visto un solo gol ma dove le tante azioni confezionate dalle due formazioni ne avrebbero potuti portare altri. L’arbitro dell’incontro reso noto dall’Uefa sarà lo spagnolo Carlos Velasco Carballo.
Il capitano dei tedeschi Lars Bender ha le idee chiare:
“Dobbiamo essere più freddi, cercare di segnare il prima possibile e poi giocarcela. Sarà una partita aperta, una battaglia come all’andata”.
Psicologicamente arriva bene il Bayer, dopo la vittoria sull’Hannover, così come la Lazio, che ha liquidato il Bologna sabato, perdendo però un perno del suo centrocampo, ovvero Lucas Biglia, il cui posto potrebbe essere preso da Parolo, con Lulic avanzato a centrocampo, mentre il principale candidato a sostituire l’argentino, ovvero l’azzurrino Cataldi, non sarà nell’undici titolare, almeno secondo le indiscrezioni della vigilia.
Biancocelesti quindi sfortunati e che dovranno fare a meno per qualche settimana della loro “mente”, oltre che dei due attaccanti Klose e Djordjevic, ai box ancora per un po’. Tranquilla ma non troppo quindi la formazione italiana che non potrà rilassarsi visto che saranno i tedeschi a provare a prendere in mano il pallino del gioco, attaccando ma allo stesso tempo lasciando qualcosa. La difesa del Bayer Leverkusen non è parsa certo insuperabile. Papadopoulos e il giovane Jonathan Tah sono fisici ma in velocità possono andare in difficoltà e, se Hilbert sulla destra è parso affidabile, non si può dire la stessa cosa di Wendell sulla fascia sinistra, più propenso a offendere che difendere.
Candreva e Felipe Anderson sono avvertiti, puntarlo potrebbe essere la soluzione migliore, con Keita che agirà gioco forza di nuovo come perno centrale, incaricato di dare imprevedibilità all’attacco. Kishna dopo il gol all’esordio partirà dalla panchina, caldo per entrare a gara in corso. Nella linea a tre di centrocampo oltre al giovane dell’Under 21 di Di Biagio ci sarà un cambio rispetto all’andata, con la fiducia data a Milinkovic – Savic, che prenderà il posto di Onazi al fianco di Parolo, ma occhio anche alla possibilità di vedere Lulic nel ruolo di mezz’ala, visto il ritorno dalla squalifica di Radu che prenderà il suo posto a sinistra. Mauri non è stato ancora inserito nella lista UEFA e quindi non potrà essere della partita. La difesa davanti a Berisha ancora titolare vedrà De Vrij con a fianco uno tra Mauricio e Gentiletti, mentre sarà Dusan Basta a completare la linea a quattro disegnata da Pioli, ma occhio anche all’ipotesi a tre che potrebbe essere una variante.
Nel Leverkusen torna Bellarabi, mentre Aranguiz dovrà star fermo sei mesi, una brutta tegola per Schmidt.
La formazione capitolina arriverà in Germania oggi, alle 17 la conferenza del tecnico e seguire la rifinitura sul manto erboso della BayArena.
Novanta minuti solo a quella che sarebbe una qualificazione storico, un sogno quello di ascoltare la musica della Champions che si può avverare per questa Lazio.
Si può e si deve fare.
PROBABILI FORMAZIONI
Bayer Leverkusen (4-2-3-1) : Leno; Hilbert, Tah, Papadoupoulos, Wendell; Bender, Kramer; Bellarabi, Calhanoglu, Son; Kiessling.
Lazio (4-3-3) : Berisha; Basta, De Vrij, Gentiletti, Radu; Parolo, Lulic, Milinkovic-Savic; Candreva, Felipe Anderson, Keita.