Neanche il tempo di cominciare a vincere tra i professionisti che Victor Cabedo è rimasto vittima di un tragico incidente: secondo quanto rivelano i primi testimoni il talentuoso ciclista sarebbe infatti stato travolto da un auto mentre si allenava e, dopo l’impatto, è stato sbalzato in un burrone. Il tutto è successo nei pressi della località di Almedijar, dove il ventitrenne stava facendo la sua seduta quotidiana di preparazione, ma ancora non si è capito se la causa della morte è stato l’impatto o il successivo volo nel precipizio.
Cabedo, promettente ciclista spagnolo, era riuscito ad entrare nel giro dei professionisti proprio due anni fa e, in questi ultime competizioni aveva messo a segno dei buoni risultati: il giovane aveva fatto il suo debutto nella gara del World Tour ad inizio anno con l’Euskaltel Euskadi, mentre poco fa aveva preso parte al Giro d’Italia arrivando al traguardo di Milano al 129esimo posto. In Spagna però era conosciuto soprattutto come futuro campione, notorietà che si era guadagnato con il successo nella 4° tappa del Giro delle Asturie dove arrivò primo.
“Non ci credo ancora, è una grande perdita umana. Era un ciclista molto promettente, avrebbe fatto grandi cose in squadra. Ma soprattutto era un bravo ragazzo che dalla vita avrebbe meritato sicuramente una chance in più”.
Con queste poche parole Miguel Madariaga, manager della Euskaltel-Euskadi, ha inoltre espresso la sua vicinanza ai famigliari, dichiarando di voler inoltre aprire un nuovo dibattito per quanto riguarda la sicurezza dei ciclisti in strada. Non è infatti il primo incidente che avviene quando i corridori scendono in pista dove le strade sono aperte al traffico: sicuramente ora, con questo tragico avvenimento sulle spalle, qualcosa e qualcuno si muoverà per poter tenere al sicuro chiunque arrivi a correre in strada che sia per disputare una gara o anche semplicemente per fare allenamento.