Totti torna a giocare in Serie A, clamoroso: “C’è stato un incontro”
Totti torna a giocare in Serie A, clamoroso: "C'è stato un incontro" - Ilpallonaro.com (screen Youtube)
Francesco Totti è stato molto più di un capitano: è stato il simbolo vivente di una fede, di un popolo e di un modo di intendere il calcio.
In un’epoca in cui le bandiere si ammainano facilmente e la maglia si cambia per un bonus alla firma, lui è rimasto sempre lì: con la Roma. Dal debutto in Serie A nel 1993 fino all’addio commovente del 2017, Totti ha incarnato il concetto di attaccamento ai colori come pochi altri. L’unico forse a condividere con lui questo spirito di assoluta fedeltà è stato Paolo Maldini, altra icona che non ha mai abbandonato il proprio club, il Milan. Le offerte non sono mancate, anzi. In carriera, Totti è stato corteggiato da mezza Europa: dal Real Madrid, che lo avrebbe voluto per farne un principe del Bernabéu, fino ad alcune big della Premier League.
Ma ogni volta, la risposta è stata la stessa: restare a Roma, con la fascia al braccio e il cuore giallorosso a guidare le scelte. Perché per lui vincere poco a Roma valeva più che vincere tutto altrove. Eppure, anche dopo il ritiro, Totti ha continuato a far parlare di sé. In tempi non sospetti – e in pieno periodo post-carriera – ha raccontato di aver ricevuto una chiamata inaspettata per tornare a giocare, una proposta affascinante che però non ha mai preso davvero piede. Perché, in fondo, una volta che lasci il campo da leggenda, certe storie è giusto lasciarle dove sono: nell’eternità.
Totti, rivelazione choc: “Ero pronto a tornare”
In un recente evento organizzato da Iliad, Francesco Totti ha svelato un retroscena sorprendente: anni dopo il ritiro, è stato a un passo dal tornare in campo. L’idea è nata quasi per gioco, durante una chiacchierata con un ex compagno di squadra: “Mi ha chiesto se potevo dare una mano. Gli ho risposto che gli voglio bene, ma ormai non sono più un ragazzino”. Quella provocazione, però, non cadde totalmente nel vuoto e accese ha acceso qualcosa dentro di lui. Totti decise così di iniziare seriamente ad allenarsi e con costanza: “Mi sentivo bene, senza problemi fisici. Il mio corpo rispondeva positivamente”.
Dopo alcune settimane ha richiamato il suo amico, avvisandolo che con un altro mese di lavoro sarebbe stato pronto, ma poi si fermò a riflettere perché tra lui e il calcio c’era comunque una fede da rispettare: “Non avevo mai accettato offerte da altre squadre quando ero in attività, e giocare solo sei mesi altrove non mi sembrava la scelta giusta”. Il pensiero è andato alla sua carriera, vissuta interamente con una sola maglia e alla fine, ha deciso di non forzare il destino.