Dopo aver visto uscire fuori dalla competizioni Inter, Juventus, Napoli e Fiorentina, il Milan diventa di diritto la squadra favorita per la conquista della 65esima edizione del Torneo di Viareggio 2013 anche se l’avversario che dovrà incontrare nella Finalissima non è dei più semplici (Anderlecht). I rossoneri sono arrivati fin all’ultimo atto di questa manifestazione passano la Fase a Girone in prima posizione con sette punti conquistati grazie alle vittorie contro Newcastle ed Empoli e il deludente pareggio nell’ultima giornata contro il Congo Under 17. Ma, il meglio di se la formazione milanista l’ha fornito nella Fase ad Eliminazione Diretta con la crescita della condizione fisica e le vittorie su All Boys (2-1), Spezia (3-0) e Parma (2-1), meritando ampiamente l’arrivo in Finale.
Torneo di Viareggio, il Milan
La formazione allenata da Dolcetti ha avuto la meglio sugli avversari grazie soprattutto alla grande disponibilità dei giocatori al sacrificio e alle giocate di alcuni singoli, anche se non sono mancate le buone trame offensive e l’ottima organizzazione difensiva. La miglior partita giocata dal Milan è sicuramente quella contro lo Spezia, dove grazie anche ai gol nei minuti iniziali hanno potuto mettere in mostra ottime qualità nel gioco e nel palleggio. Ma non sono mancate anche le partite aggressive (All Boys) e quelle tese (Parma, soprattutto nei minuti finali con i gialloblu alla ricerca del pareggio).
Tre giocatori su tutti si sono messi in vetrina in questo Torneo di Viareggio per il Milan. Il primo è Andrea Petagna, attaccante dall’ottimo fisico ma capace di giocare anche lontano dalla porta grazie alle ottime qualità tecniche che gli hanno permesso di essere accostato a Ibrahimovic, poi troviamo il compagno di reparto, Simone Ganz (figlio del celebre Maurizio) che è più seconda punta è in semifinale ha realizza la rete più bella della manifestazione in rovesciata, ed infine troviamo Bryan Cristante, regista della formazione di Dolcetti, giocatore dall’ottima tecnica ed eleganza, tanto da venire chiamato spesso in prima squadra agli ordini di Allegri. Il ragazzo sembra già pronto per il salto di categoria, sperando non venga bruciato dalla troppa pressione.
Mister Dolcetti non ha un modulo fisso, anche se per caratteristiche dei giocatori l’ideale sarebbe il 4-3-3 in modo da sfruttare l’ottima corsa dei due terzini (Ferretti e Tamas), la classe in cabina di regia di Cristante e il tridente offensivo velocità, tecnica e fisico con Petagna, De Feo e Ganz. Il Milan è senza dubbio la squadra favorita per la vittoria finale, ma l’Anderlecht sarà un avversario ostico, soprattutto dal punto di vista fisico.