Si è conclusa sul punteggio di 0-0 la partita Torino-Sampdoria, valida per il 23° turno della Serie A. Un pareggio che tutto sommato va bene ad entrambe le squadre, sopratutto agli ospiti capitanati da Delio Rossi, che escono imbattuti dal campo di una diretta concorrente per la salvezza. Con questo risultato i granata salgano a quota 28 punti, agganciando all’undicesimo posto il Chievo. I blucerchiati invece si riportano provvisoriamente in tredicesima posizione, scrollandosi di dosso proprio il Cagliari, che 24 ore prima aveva raccolto tre punti pesantissimi all’Olimpico. Aspettando le gare di oggi pomeriggio, Toro e Samp allungano rispettivamente a più dieci e a più sette sul Genoa, con i rossoblu di Ballardini che affrontano al Marassi la Lazio.
A vedere Torino-Sampdoria mancava solo Califano (e la Merkel)
Inutile nascondere come la partita di ieri sia stata tra gli incontri più noiosi di questa stagione, difficilmente superabile (ci auguriamo) dai restanti match del girone di ritorno. Per usare un termine tanto caro ad Antonio Conte, Torino-Samp è stata agghiacciante sotto molti punti di vista. E’ curioso però come la partita di Torino sia arrivata al termine di un pomeriggio che ha visto la conclusione del rapporto lavorativo tra la Roma e il suo ex allenatore Zdenek Zeman, cacciato perché nelle prime cinque partite del 2013 aveva raccolto soltanto due punti. Ecco, l’Italia è fatta così. Torino prima e Samp poi danno vita ad un qualcosa che facciamo fatica a definire partita, e nessuno dice nulla, anzi: viene esaltato il tatticismo, l’abilità dei due tecnici, e via discorrendo, le solite nostre amenità di cui ci vantiamo tanto all’estero, salvo poi chiederci il perché e il per come fra due anni avremo soltanto due squadre (se saremo fortunati) nell’Europa che conta. Invece per quelli strani, tipo Zeman, abbiamo un rigetto, neanche fosse il minestrone andato a male. Diciamo che comunque tutto questo ce lo meritiamo. Fin quando riusciremo a trovare degli aspetti positivi anche in queste partite, saremo sempre la patria dei Cosmi e Sonetti’s friends.
Le pagelle
Glik 6,5: attenzione, stiamo parlando di Glik, non Nesta. Ecco, partendo dal voto ci chiediamo: ma come ha fatto? Semplice, quelli della Samp dormivano.
Cerci 6,5: fa quasi tenerezza. E’ l’unico attaccante di Ventura che ricordi la propria natura. D’accordo, un po’ egoista è, ma almeno attacca e non si specchia nei fili d’erba del campo per vedere se ha o meno il ciuffo a posto.
Palombo 6,5: non è tanto la prestazione in sé, che ormai non stupisce, quanto il fatto che oggi in Italia giochiamo con i centrocampisti anche in difesa. Tra qualche anno dove lo faremo iniziare il gioco, dalla curva?
Eder 4: per quello che (non) ha mostrato meriterebbe il classico s.v. che si assegna a quei calciatori che entrano nel finale di gara. Però siamo buoni e perciò gli diamo un 4 d’incoraggiamento. Sperando sia stata solo una giornata storta.
Il tabellino
Torino (4-2-4): Gillet 6, D’Ambrosio 6,5, Glik 6,5, Rodriguez 6, Masiello 6, Brighi 6,5, Gazzi 6, Cerci 6,5, Barreto 5,5 (43′ st Jonathas sv), Meggiorini 5,5 (19′ st Bianchi 5,5), Santana 5 (40′ st Birsa sv).Allenatore: Ventura
Sampdoria (3-5-2): Romero 6,5, Gastaldello 6, Palombo 6,5, Costa 6,5, De Silvestri 5,5, Munari 6, Krsticic 6, Poli 6, Estigarribia 5,5 (36′ st Poulsen sv), Eder 4 (26′ st Soriano sv), Icardi 5,5.