Si è spenta all’età di 94 anni, Margaret Osborne duPont, una delle più grandi tenniste del mondo femminile che ha segnato il tennis targato stelle e strisce dagli anni quaranta agli anni sessanta. Nella sua casa di El Paso, città del Texas, l’ex numero uno americana ha infatti trascorso le sue ultime giornate di vita dove, dopo una splendida carriera da professionista assoluta dove ha totalizzato ben 37 titoli, ha continuato a seguire il tennis come tifosa di Andy Murray.
Durante gli anni in cui scese in campo per sfidare tutte le sue avversarie ha saputo conquistare grandissimi risultati come una vera campionessa sa fare: nel 1947 si aggiundicò il titolo di regina di Wimbledon, nel 1948, 1949 e 1950 degli Us Open mentre nel 1946 e nel 1948 del Roland Garros. I restanti titoli sono stati poi conquistati nelle gare di doppio misto e di doppio femminile dove ha incrementato il suo palmares come poche tenniste hanno saputo fare.
Con grinta e determinazione e soprattutto con grande umiltà, Margaret Osborne duPont ha raggiunto sempre i propri obiettivi ed alla fine, nel 1967, è stata anche inserita nella Tennis Hall of Fame di Newport. Tutt’oggi inoltre viene ricordata come una delle tenniste più forti che si siano mai viste e, non bastasse, è la giocatrice che ha conquistato più titoli allo US Open: nelle gare singole ha messo a segno tre vittorie, nel doppio tredici e nel doppio misto nove. La sua netta superiorità si è vista specialmente negli anni tra il 1941 ed il 1950 dove ha messo ko molte temute avversarie e dove ha conquistato dieci vittorie consecutive nel doppio femminile con Louise Brough Clapp e Sarah Palfrey Cooke, sue compagne di squadra.
“Margaret duPont è stata una gigante del tennis e ha esercitato una grande influenza sulla mia carriera – ha dichiarato l’ex tennista Billie Jean King – Solo Margaret Smith Court, Martina Navratilova hanno vinto più Slam della duPont. Spero che molti giovani tennisti che vogliono intraprendere questa carriera si ricordino di lei e leggano la sua storia perchè lei non era solamente una grande atleta ma soprattutto una grande donna che ha aiutato molti suoi avversari”.