Tavolo della pace o delle polemiche? C’è De Laurentiis manca Beretta

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"Tavolo della pace" Massimo Cellino tra gli scettici e polemici | © Enrico Locci/Getty Images

Domani mercoledì 14 dicembre arriva il momento del cosiddetto “Tavolo della pace”,  organizzato dal presidente del Coni Gianni Petrucci per risolvere le controversie in merito all’annata 2006  e rimuovere le antichi antipatie tra alcuni presidenti di serie A. Nonostante i buoni propositi, c’è un malcontento generale che serpeggia nell’aria.

"Tavolo della pace" Massimo Cellino tra gli scettici e polemici | © Enrico Locci/Getty Images
SCONTENTI- Le polemiche purtroppo non sembrano calmarsi nemmeno alla vigilia di questo importante incontro, dove se le Big sembrano aver sotterrato l’ascia di guerra, le società non invitate hanno poco gradito questa loro assenza, con il portavoce degli scontenti Massimo Cellino che ha così spiegato la sua posizione ai microfoni della “Politica nel pallone-Gr Parlamento”: “Questo tavolo non l’ho capito, se doveva servire per far stringere la mano a due società come Inter e Juventus e dimostrare come i valori dello sport sono superiori a tutto, allora bastava la presenza di Agnelli e Moratti. Ma cosa c’entrano gli altri?”. Con un chiaro riferimento non a Galliani e Diego Della Valle (che per primo propose il tavolo), ma ad Aurelio De Laurentiis che all’epoca dei fatti non era nemmeno uno dei presidenti chiamati in causa. Ancora dure critiche sempre da parte di Cellino in merito all’assenza  del presidente della Lega Maurizio Beretta: “Perché mai non si invita la Lega che pure per quei fatti è stata parte lesa?- ha aggiunto il presidente del Cagliari con le idee chiare su questa iniziativa- Così è solo un’iniziativa che si trasforma in un atto arrogante di sopraffazione della Lega. L’idea che ci siano presidenti che si collocano al di sopra delle regole si trasforma di fatto in un sabotaggio del faticosissimo percorso che abbiamo intrapreso per trovare una unione al nostro interno”.

CURIOSITA’ E SERENITA’- A Roma sarà sicuramente  presente Massimo Moratti, numero uno dell’Inter che intervenuto alla Gazzetta dello Sport ha ostentato molta serenità sull’incontro di domani: “Non so quale sarà esattamente il significato. Quindi andrò là con molta curiosità”. Un’ulteriore garanzia alla tranquillità in casa nerazzurra arriva direttamente dal presidente del Coni Gianni Petrucci: “Sarà un incontro all’insegna della serenità e, anche se sento un’attesa spasmodica nei confronti di questo evento, si tratterà di una riunione normale, un tavolo in cui si parlerà di calcio e in cui l’attore principale, com’è giusto che sia, sarà la Figc. Sono felice che tutte le persone invitate abbiano confermato la loro presenza”. Petrucci inoltre veste i panni del pompiere buttando acqua sul fuoco relativo ai malcontenti dei non invitati: “ Chi non è stato invitato non deve offendersi, perché se avessimo invitati, sarebbe diventata un’assemblea di Lega e non un tavolo della Pace. Spero che questo incontro servirà a chiudere definitivamente le pagine di discussioni, di corsi e ricorsi. Ho visto molta serenità da parte dei presidenti invitati e mi auguro che questa non sia dovuta solo al periodo natalizio.”

ABETE NO ALLE PRESSIONI-  Presenza confermata al tavolo anche per il presidente della Figc Giancarlo Abete: “Calciopoli è stata un’esperienza traumatica per tutti, ma se ne parla ancora e spero questa sia l’occasione giusta per guardare avanti. L’importante- aggiunge Abete- è non strattonare la Federazione anche perché non ci faremo mettere pressioni da nessuno. Da parte mia ci sarà lo spirito giusto per fare riflessioni e dare chiarimenti”.  Conclusione per il numero uno della Figc sul clima dell’incontro: “Il clima deve essere positivo per guardare con serenità al passato ma anche al futuro”.

Dichiarazioni tratte dal “Corriere Dello Sport”

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