Tag: zlatan ibrahimovic

  • Svezia-Inghilterra, Hodgson all’esame Ibrahimovic

    Svezia-Inghilterra, Hodgson all’esame Ibrahimovic

    Questa sera all’Olimpico di Kiev Svezia-Inghilterra si affrontano per la seconda giornata del Gruppo D, incontro che seguirà in ordine cronologico Ucraina-Francia delle ore 18. Sia per gli scandinavi che per gli inglesi sarà una partita da dentro o fuori. La squadra del ct Hamrén arriva dal sorprendente ko all’esordio contro i padroni di casa dell’Ucraina, mentre i Leoni hanno impattato sull’1-1 nel big-match con la Francia, dopo esser passati per primi in vantaggio. La gara di oggi sarà l’occasione per misurare il termometro all’interno dello spogliatoio svedese, dopo il duro scontro tra Ibrahimovic e Rosenberg al termine della prima partita, mentre a Londra ci si aspettano i tre punti per ipotecare il passaggio ai quarti. L’arbitro dell’incontro sarà lo sloveno Skomina.

    DUBBIO ROSENBERG – Rispetto alla gara d’esordio, il ct Hamrén pare intenzionato a schierare dall’inizio Elmander come unica punta, al posto del discusso Rosenberg. L’attaccante del Galatasaray diventerebbe il nuovo compagno di reparto del bomber di Malmoe, che dovrebbe posizionarsi anche questa sera qualche metro più indietro rispetto alla prima punta, nel ruolo di trequartista. Sulle fasce è probabile l’ingresso negli undici titolare dell’ex giallorosso Wilhelmsson, con Sebastian Larsson sulla destra. In mezzo al campo confermata la coppia Elm-Kallstrom, quest’ultimo autore dell’assist che ha permesso a Ibrahimovic di segnare il gol del momentaneo vantaggio contro l’Ucraina. Nessun cambio anche in difesa. I due centrali difensivi saranno sempre Granqvist e Mellberg, mentre sulle corsie laterali avremo Lustig a destra e Olsson a sinistra. In porta l’estremo difensore del Psv Isaksson.

    dany welbeck | © PATRICK HERTZOG/AFP/GettyImages

    CONSERVATORERoy Hodgson non intende stravolgere l’assetto tattico schierato contro la Francia. Aspettando il rientro dalla squalifica di Rooney, saranno sempre i due del Manchester United, Young e Welbeck a formare la coppia d’attacco. Sulle fasce potrebbe debuttare a sinistra il giovane dell’Arsenal Oxlade-Chamberlain, con Milner sul versante opposto. A centrocampo scelta quasi obbligata, dal momento che oltre a Gerrard e Parker c’è soltanto il giocatore dei Reds Henderson classe ’90. La linea dei 4 difensori sarà costituita invece dai terzini Ashley Cole e Glen Johnson, con Terry e Lescott al centro e Hart in porta.

    PRECEDENTI – Il precedente più recente tra Svezia-Inghilterra è l’amichevole del 15 novembre scorso, quando la Nazionale inglese (guidata ancora da Capello ndr) superò 1-0 gli scandinavi grazie al gol del centrocampista Garet Barry. Nel 2006, in Germania, Svezia e Inghilterra pareggiarono per 2-2 durante la fase a gironi. Negli ultimi 10 anni le due squadre si sono incontrate in cinque occasioni, e l’unico successo inglese è stato l’1-0 del 2011. Nei restanti incontri tre pareggi e una vittoria della Svezia (in amichevole nel 2004).

    QUOTE – I bookmaker sono d’accordo nel dare la Nazionale di Hodgson favorita (2.35). Discreta fiducia in ogni caso anche sull’1 della Svezia, che paga 3 volte la posta. Interessante la quota dell’over (oltre 2,5 gol nell’arco dei 90′ minuti), data a 2.

    Probabili formazioni Svezia-Inghilterra
    Svezia (4-2-3-1): Isaksson, Lustig, Mellberg, Granqvist, Olsson, Elm, Kallstrom, Larsson, Wilhelmsson, Ibrahimovic, Elmander.
    A disposizione: Hansson, Wiland, Antonsson, Olsson Jonas, Safari, Holmen, Svensson, Wernbloom, Bajrami, Hysen, Rosenberg, Toivonen. Allenatore: Hamrén.
    Inghilterra (4-4-2): Hart, Johnson, Terry, Lescott, Cole, Gerrard, Parker, Milner, Chamberlain, Young, Welbeck.
    A disposizione: Butland, Green, Baines Leighton, Jagielka, Phil Jones, Martin Kelly, Downing, Henderson, Carroll, Defoe, Walcott. Allenatore: Hodgson.

  • Psg, anche Ibrahimovic. Appello dei tifosi contro cessione Thiago

    Psg, anche Ibrahimovic. Appello dei tifosi contro cessione Thiago

    Psg all’assalto del Milan. Oltre a Thiago Silva infatti, Leonardo ha preso di mira anche Zlatan Ibrahimovic. Di ieri notte la notizia di una super offerta da 77 milioni di euro per entrambi i giocatori. L’annuncio è stato dato dai francesi di Rmc Sport. Di questi 77 milioni, 47 verrebbero versati per l’acquisto di Thiago, i restanti 30 per lo svedese. Un’operazione finanziaria monstre, fattibile soltanto per pochi club in Europa. Qualora Galliani accettasse l’offerta, il Milan si ritroverebbe ulteriormente ridimensionato in vista della prossima stagione, come già dichiarato ieri pomeriggio dallo stesso Cassano. I tifosi sperano ancora nel miracolo, in un gesto dall’alto, di nome Silvio e di cognome Berlusconi. In fondo non sono trascorsi molti mesi da gennaio.

    PROTAGONISTI – I diretti protagonisti della vicenda, Leonardo da una parte e Galliani dall’altra, fino ad ora non commentano un eventuale inserimento di Ibrahimovic nella trattativa che porterà Thiago Silva a Parigi. Lo stesso agente dello svedese, Mino Raiola, ha riferito che il proprio assistito stia pensando in questo momento soltanto agli Europei, e di non avere alcuna dichiarazione da fare circa le strategie del mercato rossonero, avendo fiducia però nel fatto che Galliani renderà la squadra competitiva su tutti i fronti anche per il 2013. Rimanendo nell’orbita Raiola, non ci sono voci che confermerebbero una sua presenza in territorio francese. Sul fronte Ibratutto tace quindi.

    thiago silva zlatan ibrahimovic | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    DIASPORA – Nonostante l’apparente quiete sul fronte del bomber svedese, bisogna ricordare quanto detto dallo stesso rossonero qualche settimana fa, quando si lamentava del fatto che il Milan non avesse la potenza economica necessaria per rinforzare la rosa. Come la prenderà quindi ora, una volta che la cessione di Thiago Silva sarà ufficializzata? Come dice il suo amico Cassano sicuramente si arrabbierà, che tradotto potrebbe significare anche voglia di trasferirsi in un club più competitivo. Ma anche Fantantonio ieri non ha lanciato segnali d’amore verso la società rossonera, affermando in più di un’occasione che rimanderà ogni sua decisione dopo gli Europei, e di avere già in mente una sua idea. Ritorno alla Samp?

    MILAN CHANNEL – Nel frattempo su Milan Channel, i tifosi hanno apertamente manifestato la propria opinione riguardo la trattativa che vede coinvolto Thiago Silva, pregando il presidente Silvio Berlusconi di non cedere il brasiliano, ritenuto il giocatore più importante per la squadra di Massimiliano Allegri. Come risponderà il patron rossonero? Non sempre è giorno di miracoli.

  • Ucraina-Svezia 2-1, Shevchenko batte Ibrahimovic

    Ucraina-Svezia 2-1, Shevchenko batte Ibrahimovic

    La serata perfetta, il sogno di un popolo spesso bistrattato dagli eventi e dalla storia, una vittoria importante, ottenuta in casa, nella gara d’esordio dell’Europeo organizzato per mostrarsi in veste diversa: un modo per far bella figura agli occhi del mondo intero, per ritagliarsi un ruolo migliore. Lo stadio interamente giallo di Kiev, la capitale (dove si disputerà anche la finale, ndr), il suo “uomo in più” che spinge l’Ucraina alla fondamentale vittoria contro la Svezia, nel girone D.

    Elementi che, insieme, formano il connubio che porta alla vittoria più sentita dal popolo ucraino, una gioia visibile negli occhi dei tifosi presenti e dei giocatori in campo, con l’uomo-simbolo Andrij Shevchenko sugli scudi, autore di una straordinaria doppietta, che lo ripropone agli onori delle cronache sportive, ricordandogli i fasti in rossonero. Curioso che sia proprio lui a “punire” la Svezia di Zlatan Ibrahimovic, il suo “successore” in casa Milan, incapace di riprendersi dopo la doppia “sberla” inflitta dagli ucraini.

    Andrij Shevchenko | © SERGEI SUPINSKY/AFP/GettyImages

    Eppure, nella prima frazione di gioco Ucraina-Svezia era rimasta molto equilibrata, con un piacevole ritmo ed un gioco fluido da ambo le parti, con una leggera predominanza nelle iniziative per gli ucraini sospinti dal tifo casalingo: al 23′ buona occasione per Sheva che sfiora il palo con un diagonale, al 35′ potente tiro da fuori area di Voronin mentre al 39′ Ibrahomovic colpisce di testa il palo esterno, facendo rabbrividire l’intero stadio.

    Nella ripresa la Svezia mette in campo grande determinazione al rientro dagli spogliatoi ed al 7′ del secondo tempo Kallstrom confeziona un bell’assist proprio per Zlatan Ibrahimovic che anticipa la difesa ucraina e realizza il gol dello 0 a 1. L’orgoglio degli ucraini e la loro volontà di regalare una soddisfazione al pubblico di casa, però, è una leva importante che, dopo appena tre minuti, consente alla squadra di acciuffare il pareggio: va da sè che l’autore del fondamentale gol sia proprio Sheva, che raccoglie un bel cross di Yarmolenko beffando lo statico Mellberg ed infilando il portiere svedese: 1 a 1. 

    Dopo ulteriori tre minuti, al minuto 62 l’apoteosi per l’ex milanista: corner di Timoshchuk dalla sinistra, Sheva sfodera nuovamente le sua abilità aeree e, di testa, anticipa tutti, beffando proprio Ibrahimovic che era rientrato in copertura: 2 a 1 per l’Ucraina, con lo stadio l’Olimpiyskyi in tripudio. Subito dopo, la gara si infiamma e la Svezia prova a reagire allo svantaggio con immediate sostituzioni: l’ingresso in campo di Wilhelmsson appare quello più incisivo, con due sue conclusioni in porta ed un assist a Zlatan Ibrahimovic, che prova un violento calcio al volo respinto dal portiere Pyatov solo con il bagher.

    La Svezia non riesce, così, a raggiungere il pareggio (che probabilmente avrebbe meritato) e l’Ucraina scrive un’impresa storica, che difficilmente verrà dimenticata: neppure nelle più rosee aspettative avrebbe sognato una partenza tanto positiva e brillante, che le ha – inoltre – consentito di raggiungere anche la vetta del girone D, proprio davanti alle super quotate Inghilterra e Francia. Giusto che la copertina di una serata tanto importante sia tutta per Shevchenko, il simbolo calcistico di questa Nazione, colui che l’ha rappresentata nei momenti bui e che ora, poco prima di dire addio al calcio, ha l’occasione di condurla per mano verso il sogno più bello.

    Pagelle

    Per i padroni di casa, ovviamente, il migliore è l’uomo gol, Shevchenko, voto 8: una doppietta nella gara d’esordio in casa propria parla già da sè; in più, bisogna ricordare la sua lontananza dal calcio che conta che, probabilmente, avrà costituito una molla straordinaria in fatto di motivazioni per farsi trovare al meglio della condizione in questo impegno. Epico.

    Di rilievo anche la prestazione di Voronin, voto 7: grande grinta e cuore e qualche intuizione preziosa.

    Nella Svezia il peggiore è Mellberg voto 5: poca precisione e lucidità, Sheva diventa il suo peggior incubo.

    Ibrahimovic voto 7: segna il gol che sblocca la gara, fa reparto da solo, ma poi si fa anticipare, in fase difensiva, da Sheva sul secondo gol ucraino: quello, però, non è il suo mestiere.

    CLASSIFICA GIRONE D

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO UCRAINA-SVEZIA 2-1

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  • Ucraina-Svezia, Sheva e Ibra a confronto

    Ucraina-Svezia, Sheva e Ibra a confronto

    Sono il passato ed il futuro del Milan a contendersi la vittoria di oggi tra Ucraina e Svezia: i due attaccanti sono infatti ciò che ha rappresentato maggiormente la squadra rossonera in due momenti totalmente diversi e distanti; la cosa certa è che entrambi hanno lasciato un’importante segno nel club di Galliani e stasera sapranno sicuramente dare il contributo alla propria nazione.

    I locali scendono in campo sperando di non deludere i propri tifosi: saranno ben  60mila gli ucraini allo Stadio Olimpico di Kiev e questo sarà sicuramente un vantaggio non da poco per l’Ucraina. La squadra di Oleh Blochin non ha avuto un gran cammino durante le amichevoli pre Europei: l’unica vittoria schiacciante è stata infatti quella con l’Estonia mentre è arrivata una sconfitta per 3-2 contro l’Austria e soprattutto una contro la Turchia con il risultato di 2-0 causa una difesa lenta e mal condotta.

    La Svezia si è invece qualificata a questa fase finale dopo aver conquistato il secondo posto nel Gruppo E dietro all’Olanda. Per la squadra svedese otto vittorie e due sconfitte sono il resoconto dei match giocati nella fase di qualificazione. Le due sconfitte sono arrivate nella partita contro l’Olanda e contro l’Ungheria rispettivamente con un pesante 4-1 ed un 2-1. La Nazionale Svedese si affiderà sicuramente al talento del rossonero Ibrahimovic per questa gara.

    Ibrahimovic © AFP PHOTO/JONATHAN / Getty Images

    Conosciamo pregi e difetti della Svezia in quanto abbiamo giocato contro di loro più volte e ormai la conosciamo – spiega il sempreverde Andryi Shevchenkoimportante sarà entrare concentrati in partita e soprattutto avere il coraggio di mettere in rete la palla nei momenti cruciali del match. Sicuramente sarà da tenere sott’occhio Ibrahimovic; è un grande giocatore e ha fatto molto bene con il mio ex club, è davvero una stella”.

    A parte Sheva ho una squadra giovane spiega il ct dell’Ucraina Blokhine dovrò frenare il loro istinto di voler segnare sempre e in qualsiasi modo, soprattutto perchè è difficile far capire che è importante saper difendere ed il rischio è quello di voler strafare, finendo per esporsi ai contropiede della Svezia. Una formazione eccellente, con molta esperienza, che sarà pronta a sfruttare ogni nostro minimo errore. Li abbiamo affrontati due volte di recente, ma Ibrahimovic non c’era; c’è da dire però che a calcio si gioca in undici e quindi è da stupidi vedere la Svezia composta solo da lui”.

    Sono davvero orgoglioso di portare al braccio la fascia di capitano – dice l’attaccante della Svezia Ibrahimovic – è qualcosa di importante per me e ce la metterò tutta per dimostrare che la merito. Per la partita di oggi contro l’Ucraina dobbiamo assolutamente iniziare col piede giusto anche perchè nelle altre competizioni in cui ci siamo riusciti, abbiamo sempre giocato un buon torneo. Una vittoria nella prima gara è importante per la nostra autostima”.

    Siamo qui perché abbiamo giocato un calcio offensivo veramente buonospiega il ct della Svezia Hamrenma questo non basta in quanto dobbiamo essere forti anche in difesa. Sicuramente il nostro gioco è basato su un gran attacco e quindi oggi dovremo sfruttare quanto sappiamo fare al meglio. Questo è il mio primo europeo ma devo dire che dormo sempre bene, non so se sia merito della mia coscienza o cos’altro. Il bello è che quando dormo, sogno molto e soprattutto sogno di vincere“.

    L’Ucraina scenderà in campo con un probabile 4-4-2 con Pyatov, Gusev, Khacheridi, Mikhalik, Rakitskiy, Tymoschuk, Nazarenko, Yarmolenko, Konoplyanka, Devic, Shevchenko. Mentre la Svezia opterà per un 4-4-1-1 con Isaksson, Lustig, Granqvist, Mellberg, M. Olsson, Elm, Kallstrom, Larsson, Toivonen, Bajrami e Ibrahimovic.

    SPECIALE EURO 2012

  • Milan, niente sceicco. Via Ibra o Thiago?

    Milan, niente sceicco. Via Ibra o Thiago?

    I milanisti che speravano in un possibile ingresso in società dello sciecco Mohammed bin Rashid al Maktoum dovranno abdicare le loro speranze visto che l’emiro arabo al momento non ha nessuna intenzione di entrare a far parte né del Milan né del mondo del calcio. Ha riferito questo Gianluca Laliscia, referente del primo ministro arabo: “Non ci sarà nessun incontro con chicchessia in merito a un improbabile coinvolgimento o interesse nel calcio a qualsiasi livello. Gli unici appuntamenti presenti nell’agenda italiana di Sheikh Mohammed la prossima settimana sono quelli legati a Marche Endurance Lifestyle, tanto più in considerazione del fatto che né in passato, né attualmente egli ha manifestato alcun interesse personale per questo sport. Nessun altro incontro in Italia è stato preso in considerazione nella maniera più assoluta”.

    Rivelazione che non lascia scampo alle fantasie che già albergavano nelle mente di tutti i milanisti. Niente petrodollari per ora ed un mercato che stenta a decollare dopo i primi due colpi a parametro zero: Bakary Traorè e Riccardo Montolivo. Il mercato del Milan è in stand-by e la smentita di un presunto ingresso di Al Maktoum in società potrebbe costringere la società rossonera a cedere uno dei due pezzi pregiati del suo scacchiere. Stiamo parlando di Zlatan Ibrahimovic e Thiago Silva, il primo è impegnato ad Euro 2012 con la sua Svezia mentre il secondo è già in vacanza in attesa che il Barcellona si decida a fare sul serio.

    Zlatan Ibrahimovic © Claudio Villa/Getty Images

    VIA IBRA O THIAGO? – In questo momento sembra molto probabile una partenza di uno dei due e la domanda che i più si faranno è: Meglio perdere Ibra o Thiago? Analizzando un pò di aspetti vendere Ibra sarebbe si una grave perdita (colmabile però) ma consentirebbe al Milan di risparmiare una valanga di milioni di ingaggio  facendo rifiatare il bilancio societario. Perdere Thiago Silva sarebbe molto più doloroso anche perchè stiamo parlando del miglior difensore del mondo per di più molto più giovane dello svedese. Inoltre trovare un sostituto all’altezza del brasiliano appare impresa ardua. Mi viene in mente ad esempio Mats Hummels, centrale del Borussia Dortmund, che ieri è stato sontuoso da titolare nel match Germania-Portogallo. Ma il Milan lo sostituirà con lui? Non mi risulta. Infine è vero che Ibra è maledettamente decisivo ma la sua storia insegna che tutte le squadre in cui ha giocato non avevano un’idea di gioco ben definita se non lo schema palla a Ibra e pensaci tu. E voi che ne pensate?

    VIA FLAMINI, DENTRO DOSSENA – Intanto Mathieu Flamini e il Milan sono vicini all’addio. Infatti la società rossonera ha proposto al centrocampista francese un rinnovo biennale da 1,8 milioni annui (la metà di quanto percepito ora). Ma il giocatore transalpino non ha nessuna intenzione di accettare tale proposta e sta vagliando eventuali destinazioni future tra le quali spunta nelle ultime ore la Roma di Zdenek Zeman. In entrata invece il Milan è pronto a rilevare il cartellino di Andrea Dossena, esterno sinistro del Napoli. L’ex Liverpool è pronto a sbarcare a Milanello visto che a Napoli il prossimo arrivo di Cissokho gli preclude un posto da titolare nella prossima stagione.

  • Euro 2012 Gruppo D, Francia e Inghilterra periocolo Ibra

    Euro 2012 Gruppo D, Francia e Inghilterra periocolo Ibra

    Ed eccoci al Gruppo D, l’ultimo di questi Campionati Europei. Si presenta come il girone più incerto, anche perché un vero padrone non c’è. Ucraina, Svezia, Francia e Inghilterra, saranno loro a giocarsi il passaggio ai quarti di finale. Sulla carta Francia e Inghilterra dovrebbero avere i favori del pronostico, considerando però gli ultimi anni e le vicende legate alle due Nazionali più blasonate, non ci mettiamo la mano sul fuoco. I transalpini sono lontani parenti rispetto agli stessi calciatori che contendevano negli anni 2000 titoli mondiali e continentali alle altre nazioni. L’Inghilterra invece è in una crisi tecnica imbarazzante, con Capello esonerato pochi mesi prima della partenza per gli Europei, e se non bastasse ci si è messa anche la sfortuna ad accanirsi contro la rosa di Roy Hodgson.

    LA STORIA – Apporto minimo quello dato dal Gruppo D all’albo d’oro degli Europei. Due trofei, entrambi vinti dalla Francia, nell’84 e nel 2000, grazie a due geni difficilmente reperibili nella storia mondiale, Platini da una parte e Zidane dall’altra. Dietro i transalpini il vuoto. Il migliore risultato dell’Inghilterra è stata la semifinale del ’96, persa malamente a Wembley contro la Germania alla lotteria dei rigori, nonostante i Leoni d’Inghilterra potessero contare su giocatori del calibro di Shearer, Sheringham e Gascoigne, oltre che giocare di fronte al proprio pubblico. Anche per la Svezia il miglior traguardo agli Europei arrivò dopo aver raggiunto una semifinale, più precisamente nel ’92, anche allora la Svezia era Paese ospitante. Venne estromessa dalla Germania di Sammer e Klinsmann. La Nazionale di calcio dell’Ucraina invece può vantare una storia inferiore ai 20 anni (prima era inglobata nell’Unione Sovietica). Fino ad oggi non ha mai ottenuto una qualificazione alla fase finale del torneo continentale, e quest’anno vi partecipa essendo, insieme alla Polonia, il Paese organizzatore.

    INGHILTERRA

    Wayne Rooney © Clive Mason/Getty Images

    QUANTI INFORTUNI – Da quando Roy Hodgson siede sulla panchina dell’Inghilterra, la Nazionale inglese ha dovuto fare i conti con una serie di infortuni che potrebbero condizionarla pesantemente durante gli Europei. Fuori Lampard e Cahill, i due calciatori del Chelsea che avrebbero rappresentato una solida presenza all’interno della rosa anglosassone, senza dimenticare Barry. Oltre agli infortuni però, Hodgson è stato protagonista di alcune scelte quantomeno discutibili. Da una parte rimane un mistero l’esclusione di Rio Ferdinand, come dall’altra è piuttosto strana l’assenza sulla corsia di destra del Citizen Micah Richards. I due calciatori di Manchester non l’hanno presa di certo con filosofia. A sorpresa il club di Premier più presente all’Europeo sarà il Liverpool, con ben sei uomini selezionati. Da Andy Carroll al capitano Gerrard, fino ai due laterali di destra Kelly e Johnson. Anche quest’anno il big dei Leoni d’Inghilterra sarà Wayne Rooney. Con ogni probabilità avrà al suo fianco il suo compagno di squadra Ashley Young, sebbene la vera sorpresa potrebbe essere quella di Welbeck, altro United. Nel 4-4-2 di Hodgson avranno un ruolo fondamentale le fasce di gioco, con Milner da una parte e Downing dall’altra (per la coppia dell’Arsenal Walcott e Chamberlain si profila soltanto panchina). A centrocampo l’Inghilterra mostra una preoccupante carenza di giocatori, con i soli Gerrard, Henderson e Parker. Il motivo? Infortuni. Con Lampard infatti si è fatto male anche il mediano del City Gareth Barry, durante l’amichevole contro la Novergia. Al suo posto è stato convocato il difensore dell’Everton Phil Jagielka. In difesa rimane un rebus la coppia centrale titolare, vista l’incertezza palesata dal nuovo commissario tecnico nelle prime uscite con la squadra. Noi diciamo Terry-Lescott, anche perché le alternative non sono poi così elevate, se consideriamo che Phil Jones dovrebbe essere utilizzato più come difensore a destra, mentre ci rifiutiamo di credere che l’ultimo arrivato Jagielka si ritrovi con una maglia da titolare. In porta giocherà Joe Hart, uno dei migliori portieri di questi Europei.

    FRANCIA

    Francia © FRANCK FIFE/AFP/GettyImages

    MINA VAGANTE – La Nazionale transalpina giocherà in Ucraina e Polonia con l’etichetta di mina vagante del torneo. A parte la difesa, con Mexes e Koscienly che non sembra offrire ampie garanzie al ct Blanc, il 4-3-3 dei francesi sulla carta è uno dei migliori schieramenti, uomini alla mano. Poche Nazionali infatti possono contare su un centrocampo guidato da M’Vila, con Nasri fantasista, mentre in attacco Ribery e Benzema non sono di certo gli ultimi arrivati. C’è da sottolineare poi come la Francia non perda da 19 incontri, e che nelle tappe di avvicinamento ad Euro 2012 ha dimostrato di essere particolarmente in palla. Merito della cura Blanc, che da due anni ha preso il comando delle operazioni sostituendo l’allenatore più odiato della storia del calcio (dagli stessi transalpini tra l’altro) Raymond Domenech. Alla situazione attuale sono i favoriti del Gruppo D. Il vero valore del gruppo transalpino verrà misurato dalle altre Nazionali dai quarti in poi, quando le sfide cominceranno a farsi difficili per tutti. Insieme alla Spagna, i francesi vantano il maggior numero di successi nella rassegna continentale (2), alle spalle della Germania, che comanda la speciale a quota tre. Dopo le due debacle degli ultimi 4 anni (eliminazione alla fase gironi di Euro 2008, identico risultato due anni dopo ai Mondiali del Sudafrica), al di là delle Alpi ci si aspetta finalmente una risposta da vera squadra. Anche perché per gente come Ribery e lo stesso Malouda, occasioni del genere potrebbero non ripresentarsi così spesso nel prossimo futuro.

    SVEZIA

    Zlatan Ibrahimovic © BJOERN LARSSON ROSVALL/AFP/GettyImages

    IBRACADABRA – Fin troppo facile eleggere per la Svezia il big. Si tratta di lui, Zlatan Ibrahimovic, quello che tutto fa e tutto disfa. Se è in giornata è in grado di vincere una partita da solo. Al contrario, se decide di prendersi una pausa, per i compagni di squadra è notte fonda. La Nazionale del ct Erik Hamren può davvero creare più di un grattacapo a Francia e Inghilterra, anche perché non c’è solo l’attaccante del Milan a poter fare la differenza. Occhi puntati sulla stella del Psv Toivonen, che dovrebbe giocare alle spalle di Ibra, capace in questa stagione di segnare 18 reti in Eredivisie. Oltre al trequartista del Psv, la Svezia sarà spinta sulle fasce da Sebastian Larsson, il quale arriva da una brillante stagione in Premier con la maglia del Sunderland. Tutto finito? No, perché a centrocampo ci saranno due giocatori di talento come Kim Kallstrom e Rasmus Elm. Da giovane il primo era considerato come una delle più importanti promesse del calcio continentale. Negli anni successivi Kallstrom non è riuscito a confermare le grandi aspettative intorno a lui, attestandosi in ogni caso come un giocatore di buon livello tra le fila del Lione. I problemi cronici rimangono quelli della difesa. Olof Mellberg continua ad essere il titolare al centro, e già questo può definirsi un grosso problema per i tifosi della Svezia. Non ce ne voglia il colosso dell’Olympiakos, ma la lentezza e grosse lacune nel fondamentale della marcatura fanno di Mellberg un difensore facilmente superabile dagli avversari. L’unica nota positiva del reparto difensivo è il portiere del Psv Isaksson. Proprio quest’ultimo però fa crollare quello che sarebbe potuto essere un clamoroso record. Infatti qualora uno fra Toivonen e l’estremo difensore 30enne fosse mancato nella lista dei 23, la Svezia poteva fregiarsi di essere l’unica Nazionale all’Europeo con tutti i calciatori provenienti da società diverse. Non mancano infine vecchie e recenti conoscenze italiane. Oltre a Ibrahimovic infatti, troviamo i difensori Granqvist e Antonsson, senza trascurare Wilhellmsson, che i più attenti si ricorderanno come discreta ala destra della Roma qualche anno fa.

    UCRAINA

    Andrij Shevchenko © Richard Heathcote/Getty Images

    FARI SPENTI – Nonostante parta sfavorita nei pronostici, non ci sentiamo di dare l’Ucraina già fuori da questi Europei. L’elemento che più ci fa credere che non sia così indietro rispetto alle altre è il fattore casalingo, che per alcune nazioni può rappresentare quella molla in più capace di realizzare imprese memorabili. E se da una parte ci sarà un intero pubblico a spingere gli uomini di Oleg Blokhin, dall’altra c’è anche una grande incertezza generale riguardo le avversarie dei padroni di casa. La rosa dell’Ucraina si fonda principalmente su due blocchi, quello della Dinamo Kiev (9 giocatori) e dello Shakhtar (5 giocatori). L’icona della Nazionale è manco a dirlo Shevchenko, il calciatore ucraino più forte di sempre, ma che ormai all’età di 35 anni dovrebbe recitare un ruolo di secondo piano rispetto a qualche anno fa. Nel 4-2-3-1 del tecnico Blokhin le vere stelle saranno la coppia della Dinamo Milevsky-Yarmolenko con l’esperto Voronin trequartista. A centrocampo il calciatore più rappresentativo è Timoshchuk, capitano della spedizione e attualmente in forza al Bayern Monaco. La difesa sarà composta quasi interamente da calciatori della Dinamo Kiev, con la coppia centrale Khacheridi-Mykhalyk e a destra l’esterno offensivo Oleg Gusev. In porta invece regna il caos. Sulla carta il titolare dovrebbe essere il portiere dello Shakhtar Pyatov, ma non è da escludere la sorpresa Goryainov.

    SPECIALE EURO 2012

    ANALISI GRUPPO A
    ANALISI GRUPPO B
    ANALISI GRUPPO C 

  • Milan, 200 milioni dallo sceicco per il sogno Ronaldo

    Milan, 200 milioni dallo sceicco per il sogno Ronaldo

    Ve ne abbiamo parlato ieri,  il Milan potrebbe risolvere parte dei suoi problemi grazie all’entrata in società di un ricco sceicco. Stiamo parlando di Mohammed bin Rashid Al Maktum, primo ministro e vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti. Il presidente onorario Silvio Berlusconi è pronto a ricevere la visita dello sceicco, tuttavia l’incontro previsto per settimana prossima è stato annullato ma verrà comunque realizzato al più presto. Sono sempre più le indiscrezioni che vedono il presidente rossonero cedere delle quote della sua società (si parla del 20-25% per 200 milioni di euro) allo sceicco Al Maktum per ritornare protagonisti nel mercato e assicurare alla società rossonera un futuro roseo e pieno di soddisfazioni.

    Si tratterebbe di un sacrificio piacevole che potrebbe rivitalizzare i sogni di gloria rossoneri senza dover vedere partire campioni del calibro di Ibrahimovic e Thiago Silva.

    Cristiano Ronaldo © JAIME REINA/AFP/GettyImages

    Per di più l’eventuale tesoretto di 200 milioni di euro potrebbe dar linfa al sogno dichiarato del presidente Berlusconi: portare al Milan Cristiano Ronaldo. Il fenomeno portoghese è da sempre un pallino del patron rossonero e strapparlo al Real Madrid risulta molto difficile per non dire impossibile. Per attuare questo sogno serve innanzitutto la materia prima e i petrodollari di Al Maktum rappresenterebbero davvero un’ottima base per convincere il secondo giocatore più forte al mondo a svestirsi dalla maglia Real per indossare quella rossonera.

    Non solo calciatori, nei progetti ambiziosi di Silvio Berlusconi ci sarebbe anche l’idea di dare al Milan una casa tutta sua. Come ben saprete l’Inter di Massimo Moratti ha posto già le basi per un progetto nuovo stadio. I cugini nerazzurri dovrebbero lasciare San Siro nel 2016 per trasferirsi nel nuovo stadio stile Emirates in zona Expo. L’idea di Berlusconi è quella di acquisire lo storico stadio Meazza grazie anche all’appoggio della Fly Emirates, main sponsor della società di Via Turati che vede a capo guarda caso il noto sceicco sopra citato. Le prossime settimane potrebbero fare chiarezza circa i piani della squadra vice-campione d’Italia e potrebbero mettere la parola fine al mercato low cost rossonero.

  • Ibrahimovic ringrazia ma resta al Milan: “Qui sto bene”

    Ibrahimovic ringrazia ma resta al Milan: “Qui sto bene”

    Si chiude ogni tipo di trattativa con il Paris Saint Germain. Il talento svedese infatti spiega “Ringrazio il Paris Saint Germain, ma resto al Milan”. L’attaccante del Milan non ha quindi nessuna intenzione di lasciare i rossoneri. Zero i dubbi che circondano il fuoriclasse, al contrario di quanto si era detto nei giorni scorsi.La sintonia con Galliani sembra infatti essere massima e Zlatan Ibrahimovic ha dichiarato di sentirsi in ottima forma per continuare a calcare il campo di San Siro e regalare altrettante emozioni ai tifosi rossoneri.
    Tutto ok anche con l’allenatore Allegri; nonostante la sintonia non sia alla pari di quella con Galliani tra Ibra e l’allenatore sembra esserci del gran rispetto che porterà ad una grande prossima stagione.

    Nel frattempo lo svedese si è aggregato alla sua squadra in vista degli Europei che si svolgeranno in Polonia e Ucraina.

    zlatan-ibrahimovic | © Gabriele Maltinti/Getty Images
    L’attaccante del Milan dovrà sfatare in questo torneo il fardello che si porta sulle spalle di essere un giocatore poco decisivo nei match che contano con la Nazionale.

    Detto fatto Ibra non ha perso tempo, cominciando già dalle qualificazioni con il piede giusto: in questo percorso verso Euro 2012 il suo apporto è stato infatti a dir poco fondamentale, mettendo a segno 5 gol in 8 partite.

    Importante è stato anche l’apporto di Zlatan Ibrahimovic nel match amichevole di ieri contro la Serbia dove lo svedese ha messo a segno la rete della vittoria. Dal dischetto Ibra ha magnificamente superato il portiere serbo siglando il 2-1 finale.

    Inutile nascondere le ambizioni in questo Europeo: la punta di diamante della Svezia in conferenza stampa ha infatti dichiarato:
    “Per me vincere questo Europeo, forse, varrebbe più di tutti i titoli che ho vinto fino ad oggi. Vincere con il proprio paese è speciale, anche perchè è sempre un onore giocare per la propria nazionale. Sarebbe fantastico poter vincere con questa maglia e poi tornare a casa e festeggiare con i tifosi”.

  • Ibrahimovic al Psg, il Milan ci pensa Zlatan pure

    Ibrahimovic al Psg, il Milan ci pensa Zlatan pure

    Ibrahimovic Psg, matrimonio in vista? Chi avesse sostenuto una tale affermazione due o tre settimane fa sarebbe stato bannato dal circus del calciomercato per un po’ di anni. Ma si sa, il calcio non è prevedibile, sia sul campo che negli uffici dei dirigenti sportivi, e lasciamo perdere sim dei giocatori e altre faccende strane. L’attaccante del Milan sta flirtando con il Paris Saint Germain, squadra ricca, che può contare sul fascino della Torre Eiffel, su di un tecnico come Carlo Ancelotti, null’altro però. Perché, fino a prova contraria, la Ligue One non ha sicuramente il fascino di Premier e Liga, e nemmeno della Bundesliga se vogliamo ampliare i confini europei. D’accordo, è un gradino sopra l’Eredivisie forse (Paese abbondantemente frequentato dal bomber di Malmoe), ma in ogni caso resta una tappa atipica per un top player, nonostante debba compiere ad ottobre 31 anni, quindi non più giovanissimo. Eppure a volte il denaro tira brutti scherzi, e quindi con un Eto’o che decise di lasciare l’Inter per sposare il progetto russo dell’Anzhi, salvo poi pentirsene qualche mese più tardi, ora, stando a quanto pubblicato stamani dalla Gazzetta dello Sport, starebbe per succedere di nuovo.

    L’offerta c’è, si parla di circa 34 milioni di euro più altri 6 in base ai traguardi che il Psg saprà raggiungere la prossima stagione, e ci sarebbe anche la volontà da parte del calciatore di cambiare aria. Qualcosa di strano comunque continua ad esserci, dal momento che soltanto ieri Ibrahimovic diceva di aver risolto completamente le incomprensioni dei giorni scorsi con la dirigenza rossonera, in primis col dottor Galliani, dopo le dichiarazioni poco felici riguardo la pochezza delle casse rossonere. Quello era stato l’ultimo dei mal di pancia dello svedese, arrivato dopo un’altra serie di inquietanti malumori che hanno fatto scattare più di un allarme a Milanello negli scorsi mesi. I tifosi del Diavolo non avranno dimenticato il post derby del mese di gennaio, oppure lo sfogo all’Emirates Stadium, e neanche quanto pronunciato al termine del campionato, con il Milan fermo a zero titoli. Però davvero in pochi avrebbero immaginato che Zlatan potesse lasciare l’Italia per la Torre Eiffel, e tutt’ora fatichiamo ancora a crederlo.

    zlatan ibrahimovic a segno contro il Psg quest'anno | © MARWAN NAAMANI/AFP/Getty Images

    Non resta che fare un’analisi su ciò che lo svedese ha potuto pensare nelle ultime ore insieme al suo procuratore Mino Raiola. Appare piuttosto ragionevole come ci sia stata dapprima una valutazione del mondo Milan, con i suoi limiti e i suoi progetti per il futuro. Limiti che pongono gli accenti su una campagna acquisti finalizzata quasi esclusivamente a parametri zero, e da tale comportamento si evincono i progetti futuri, ovvero una conferma in Italia senza però avere il coraggio di sfidare le grandi squadre europee nella contesa della Champions League, da sempre fiore all’occhiello della dirigenza rossonera, considerati gli ultimi 25 anni di trionfi in terra continentale e non.

    A questo punto Ibrahimovic e Raiola si sono guardati in faccia e probabilmente hanno convenuto che la soluzione migliore fosse quella di trasferirsi in una nuova squadra che possa garantire un progetto tecnico tale da essere protagonisti anche in campo europeo. E’ difficile che il primo nome a saltare fuori sia stato quello del Psg di Ancelotti, poiché il club parigino non sembra in grado di offrire da subito una vetrina importante in Champions. Premier e Liga sono state verosimilmente le osservate speciali. In Premier forse l’unica soluzione in tal senso è il Manchester City di Roberto Mancini. La pista Inghilterra però continua a raffreddarsi con il passare dei giorni, dal momento che i Citizen stanno puntando maggiormente su Robin Van Persie, calciatore dalle qualità completamente diverse rispetto a quelle del rossonero. Niente City quindi, e con ogni probabilità niente Real Madrid, in quanto Florentino Perez ha già avuto modo di spiegare in passato come siano finite le spese folli per gli ultra-trentenni, anche se si chiamassero Zlatan Ibrahimovic.

    Fatta quest’analisi resta una margherita in mano con dei petali da sfogliare. Rimanere al Milan, sapendo sì di essere in una delle società più gloriose in Europa ma al momento con il freno a mano tirato, oppure farsi tentare dalla scommessa Psg, sapendo che questa potrebbe essere l’ultima sfida importante della carriera. Scegliere il Psg non tanto per il contratto quanto per le illimitate potenzialità dello sceicco nel costruire una rosa in grado di lottare con le altre big in campo internazionale, sapendo inoltre che sulla panchina francese non siede uno sprovveduto, ma un allenatore che ha vinto negli ultimi 10 anni quanto Mourinho e Guardiola a livello europeo. E’ pur sempre una scommessa, ma affascinante, e all’età di 31 anni crediamo che possa stuzzicare parecchio una simile eventualità.

    Altro tassello del puzzle parigino viene aggiunto dalle parole stesse di Adriano Galliani, arrivate in risposta a quanto riportato da France Football, attraverso le quali non ha smentito l’affare, anzi (“voglio molto bene a Leonardo, quindi potrei resistere un po’ meno“), salvo successivamente correggere il tiro con la solita percentuale del 99,9%. C’è poi la versione di Mino Raiola (“io non so nulla“), alla quale fatichiamo onestamente a credere. Tutto ci lascia pensare che le prossime saranno delle calde notti, e non per il meteo.

  • Psg sui gioielli del Milan. Assalto a Ibra, Pato e Thiago Silva

    Psg sui gioielli del Milan. Assalto a Ibra, Pato e Thiago Silva

    Il Paris Saint Germain di Carlo Ancelotti e Leonardo è pronto a scatenarsi sul mercato. Secondo quanto riportato questa mattina dal Corriere dello Sport, i parigini sembrano intenzionati a sferrare l’attacco nei confronti del Milan per i brasiliani Pato e Thiago Silva, entrambi “scoperti” e allenati dal tecnico di Reggiolo. Il famoso quotidiano sportivo da anche i numeri dell’operazione: un affare da circa 68 milioni di euro, verosimilmente 40 per il centrale difensivo e i restanti 28 milioni per il Papero. Se non bastasse, dalla Francia, più precisamente Le Parisien, il Psg non sarebbe interessata alla coppia verdeoro, bensì starebbe indirizzando la propria forza economica per l’acquisto di un altro fuoriclasse del Milan, l’attaccante svedese Zlatan Ibrahimovic. Secondo le indiscrezioni che arrivano oltralpe, la cifra indicata dal CorSport sarebbe in realtà versata nelle casse rossonere unicamente per il bomber di Malmoe. Sempre le Parisien afferma che l’operazione Ibrahimovic potrebbe essere resa più semplice grazie agli eccellenti rapporti che intercorrono tra l’attuale ds Leonardo e l’agente dello svedese, l’onnipresente Mino Raiola.

    alexandre pato e thiago silva | © Claudio Villa/Getty Images

    Siamo di fronte all’ennesima boutade del calciomercato estivo oppure può esserci qualcosa di vero dalle notizie provenienti da Italia e Francia? Per quanto riguarda la prima ipotesi, ovvero l’acquisto della coppia brasiliana Alexandre-Thiago per 68 milioni, crediamo che sia semplice fantasia. Nonostante l’interesse per Pato sia sempre attuale, anche sopratutto in seguito alla bella prova offerta non più di 48 ore in amichevole con il Brasile, riteniamo altamente improbabile che Thiago Silva possa realmente lasciare il Milan per approdare alla corte degli sceicchi del Paris Saint Germain. Con questo non stiamo dicendo che Thiago rimanga al 100% a Milano, anzi. Più passano i giorni infatti e più la convinzione che il centrale difensivo possa lasciare il Diavolo si fa più forte. Non solo perché il pressing del Barcellona è ormai inesorabile, sia nei confronti del calciatore che dello stesso Galliani, ma anche per le parole dello stesso ad rossonero, che ha dichiarato di come il Milan farà l’impossibile per trattenere agli ordini di Massimiliano Allegri uno dei giocatori fondamentali della rosa rossonera. Peccato che le stesse parole fossero state pronunciate anche durante la trattativa tra il Milan e Manchester City per Kaka, per poi replicarsi qualche mese più tardi durante l’assedio del Real Madrid. Ora è davvero impensabile credere a un Thiago Silva versione parigina, dal momento che il Barcellona, nonostante abbia perso Joseph Guardiola, rimane ancora la squadra più affascinante nel panorama europeo, con la quale Thiago Silva potrebbe coronare il sogno di vincere la Champions League.

    Meno irrealistica, ma pur sempre difficile, l’ipotesi che vuole il Paris Saint Germain pronto ad offrire 68 milioni di euro al club rossonero per l’acquisto di Zlatan Ibrahimovic. Una cifra folle, se consideriamo i 26 milioni di euro già spesi dalla dirigenza parigina per il cartellino dell’argentino Lavezzi, il cui trasferimento in Francia è praticamente ufficiale. Inoltre stentiamo a credere che Ibra sia disposto realmente a giocare in Ligue One, quando invece potrebbero aprirsi per lui le porte di top club decisamente più importanti e imponenti, come Manchester City (attenzione agli sviluppi dell’affare Dzeko) e non ultimo il Real dell’amico Jose Mourinho. Se davvero Ibrahimovic dovesse lasciare il Milan, cosa che al momento sembra meno probabile di quanto non possa essere per Thiago, lo farebbe soltanto per approdare o in Premier o nella Liga.

    Insomma, dei tre calciatori rossoneri accostati questa mattina al Psg degli ex Carlo Ancelotti e Leonardo, soltanto Pato sembra l’obiettivo più realistico per la società francese. E qualora il Milan non volesse privarsi del Papero (mettendo in conto la cessione di uno fra Ibra e Robinho), il Paris Saint Germain virerebbe su un’altra pista calda, quella che porta al camerunense Eto’o, in forza all’Anzhi e desideroso di rientrare in Europa per confrontarsi nuovamente ad alti livelli.