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  • Ancelotti:”Non so Mourinho dove vuole arrivare”

    Ancelotti:”Non so Mourinho dove vuole arrivare”

    Il Milan non ha bisogno di una rinfondazione, basta qualche rinforzo.

    carloancelotti_773038In un intervista rilasciata al Corriere dello Sport e riportata su goal.com Ancelotti parla a tutto campo, dal suo futuro all’ormai antagonista Mounrinho. E’ consapevole che  il Milan quest’anno ha deluso tutti i tifosi e tutti quelli che in estate avevano prospettato lo scudetto per il Diavolo. A detta di Ancelotti: “Il mancato successo è legato agli infortuni pesanti come quelli di Nesta e Gattuso. E’ mancato Borriello, la sua assenza forse è stata sottovalutata ma in estate avevamo cercato un attaccante con quelle caratteristiche. Abbiamo puntato su Borriello ma non l’abbiamo mai utilizzato a causa degli infortuni”. E comunque, per spiegare le ragioni dei nostri problemi, bisogna aggiungere che l’inserimento di alcuni giocatori come Ronaldinho e Flamini ha comportato delle difficoltà».

    Si dice convinto di restare al Milan e di non aver bisogno di far una “lista della spesa”, convinto che un allenatore debba esser parte integrante della società e deve sapere oltre gli aspetti tecnici anche quelli economici e anche per questo si sente sempre in sintonia con la società, dopo tutti questi anni (5 da giocatore e 8 da allenatore) però non sottovaluta l’ipotesi di una separazione che comunque avverrebbe con un abbraccio. Poi analizza il mercato, il Milan fa rinforzato ma non rifondato, Kaka e Pato sono delle certezze, Flamini si sta integrando bene, e i “vecchietti” Pirlo e Gattuso sono ancora tosti e tra i piu forti al mondo. Nei giorni scorsi si era parlato di una acquisti di spessore, il difensore che farà coppia con il promettente Thiago Silva e la prima punta da sempre cercata dal tecnico. Come prima punta sembra che oltre ai soliti nomi di Eto’ò, Adebayor e Drogba, nelle ultime ore si sia aggiunto anche quello del bomber Kanoute, autore di una stagione strepitosa lo scorso, ma anche quest’anno sta segnando con continuità tenendo il Siviglia a ridosso del duo di testa Barcellona e Real. E’ inevitabile poi che le domande poi cadino sull’Inter e su Mourinho. Sul portoghese dopo le ultime esternazioni sulla dignità dell’allenatore che si fa imporre la squadra dal presidente, risponde:”Io la penso come Ulivieri e dico che la scuola italiana è molto apprezzata in Italia e all’estero. Mi sorprende quello che dice Mourinho e mi fermo. Non capisco perchè tira in ballo il Milan e a questo punto non mi interessa. E’ una sua strategia? “Non so quali sono le sue intenzioni, nè dove vuole arrivare”. Poi è convinto che l’Inter vinca lo scudetto meritatamente anche se rispetto alla sqaudra di Mancini  gioca peggio, quella mirava piu al fraseggio questa piu alla concretezza, è una squadra che basa molto sul fisico e sulla grande qualità dei suoi attaccanti come Ibrahimovic».


  • Ibra ha l’Inter ai suoi piedi!

    Ibra ha l’Inter ai suoi piedi!

    I suoi continui “mal di pancia” iniziano a far preoccupare la dirigenza nerazzurra.

    ibraDopo la debacle in Champions, Ibra si è messo sulle spalle l’Inter segnando a raffica ed evitando cosi il contraccolpo psicologico dopo l’ennesimo uscita agli ottavi. Ma se in campo il capocannoniere delle Serie A non manifesta insoddisfazione, lo stesso non si può dire nei commenti post-partita. Lo svedese infatti ad ogni occasione ribadisce che la sua permanenza all’Inter non è cosi scontata e se adesso bada a vincere l’ennesimo scudetto a fine stagione vorrà un confronto con la dirigenza.

    A detta dei piu informati il male di Ibra è la consapevolezza che con i nerazzurri difficilmente avrà la possibilità di alzare la coppa dalle grandi orecchie e vincere il tanto sognato pallone d’oro. In un primo momento le dichiarazioni in risposta allo svedese di Mourinho e Moratti erano tese a minimizzare il tutto. Lo Special One, sembra che abbia già avuto il famoso faccia a faccia con il presidente per tracciare la lista della spesa, ed ai microfoni ribadisce che il volere della società è quello che conta di piu quindi per Ibra sarà difficile muoversi, anche se continua il portoghese, “la forza di una squadra non la fa un giocatore”. Moratti invece in un primo momento ha glissato, pensando, come avviene ogni anno a dei capricci per poi prsentare attraverso il suo procuratore l’ennesima richiesta di adeguamento. Oggi invece dopo averci pensato bene gli interisti corrono ai piedi di Ibrahimovic consapevoli che lo svedese è il punto di partenza per vincere nell’Europa che conta.

    Moratti oggi a Roma per la riconferma di Abete cerca di placare la polemica:“Non credo si tratti di una questione di soldi. La sua è solo ambizione, se l’è presa dopo il mio sfogo di Manchester, ma io non volevo colpevolizzare solo lui, mi riferivo a tutti i giocatori. Ibra ha un buon rapporto con Mourinho e la società, magari vuole partire per vincere la Champions, ma è difficile individuare un club che possa farcela. Un prezzo lo hanno tutti i giocatori, anche lui se decidesse di andarsene, poi però va da un’altra parte e la Champions la vinciamo senza di lui”.  Comunque continua Moratti “può star tranquillo, il prossimo anno riproveremo a vincere la coppa con lui e con Mourinho“. Anche il tecnico da Lisbona interviene sulla vicenda Ibra mostrandosi sicuro di riuscir a convincerlo a restare,  ” la sua delusione è esterna allo spogliatoio, dopo Manchester è molto motivato. Certo la delusione c’è in lui come in tutti noi, ma sono sicuro di convincerlo a restare anche se controvoglia come feci con Deco nel 2003 per poi vincere la Champions. Facendo una panoramica in Europa le squadre che possano interessare ad Ibra e permettersi il suo ingaggio sono Real Madrid e Barcellona in Spagna, Chelsea e Manchester United in Inghilterra, anche il City potrebbe permettersi il suo ingaggio ma non può esser ambizioso per come vorrebbe Ibra. Quella piu interessata sembra esser il Barcellona che sta discutendo il rinnovo di Eto’o e non sembra cosa abbastanza semplice trovar l’accordo. Il Real lo tiene come nome di “scorta” infatti il futuro presidente Perez non fa mistero di puntare al milanista Kaka o al portoghese dei Red Evils Cristiano Ronaldo come primo obiettivo. Muovere questi pezzi pregiati del mercato è difficile ma siamo sicuri se si trova l’accordo con qualcuno di loro, poi ci saranno tanti movimenti come in uno scacchiere.

  • Occhio Inter: Ibra ha il mal di pancia

    Occhio Inter: Ibra ha il mal di pancia

    Secondo la Gazzetta dello Sport potrebbe cedere alle lusinghe del Barcà

    ibraIl malcontento di Ibra potrebbe cambiare lo scenario del prossimo calciomercato. Per Moratti trattenere il suo pezzo pregiato sarà dificilissimo perchè i tormenti dello svedese non sono di natura contrattuale, ma la consapevolezza che con i nerazzurri vincere la Champions è letteralmente un impresa. Le sue parole:”bisogna giocare meglio perché così può bastare per il campionato, non per la Champions” dopo la vittoria conquistata grazie alle sue prodezze contro la Fiorentina rendono pubblico il suo malcontento, ma a quanto pare è da mesi che Ibra manifesta agli amici e alla società queste perplessità sul non gioco dell’Inter. Quindi il voler conquistare la Champions e il Pallone d’Oro al quale Ibra pensa molto potrebbero fargli cambiare aria. Naturalmente tutte le big d’Europa sono alla finestra, ma quella che lo svedese predilige è il Barcellona. Il gioco dei blaugrana è fatto per esaltare le sue caratteristiche e giocatori come Messi,Xavi ed Iniesta potrebbero solo metter in evidenza le sue qualità. Il Barcellona perderà quasi sicuramente il bomber Eto’o a fine stagione, il camerunense è in scadenza di contratto con i blaugrana per il 2010 e non è intenzionato a rinnovare, per questo potrebbe esser utilizzato come contropartita per i nerazzurri piu un lauto conguaglio, intorno ai 50 milioni. E’ fantacalcio? Vedremo.

  • Inter:Mourinho sta preparando la fuga!

    Inter:Mourinho sta preparando la fuga!

    Il suo nervosismo e le sue infelici esternazioni sarebbero un modo per cambiar aria

    mourinho01gLo Special One è in crisi, troppo nervosismo per uno che si ritiene speciale. E’ indubbio che i propositi di inizio stagione erano piu rosei, il portoghese era stato preso per far fare all’Inter il salto di qualità, per superare quel maledetto ottavo di Champions che oramai sembra una chimera per i nerazzurri. Dopo Manchester le esternazioni  pubbliche e gratuite contro il Milan ed Ancelotti, ieri ha ancora una volta dimostrato tanto nervosismo facendosi espellere per le sue proteste plateali ma cosi facendo innervosisce anche i suoi giocatori, vedi i continui interventi scomposti e le continue proteste di Balotelli, gli interventi killer si Santon. Per di piu dopo aver vinto ancora una partita per merito di Ibra e J. Cesar, ma la squadra è sembrata stanca senza nessuna idea di gioco e la vittoria ancora una volta è merito dei singoli ma questa volta anche demerito della Fiorentina che ha sprecato tantissimo sopratutto con Mutu. Prandelli sconsolato per le tante occasioni sprecate ha spiegato lo show di Mourinho come un modo geniale per perder tempo, ma lo stato di disagio è palese. Se all’inizio la sua schiettezza ed arroganza nelle conferenza stampa erano sintomo di sicurezza nei propri mezzi adesso sembrano un tentativo mal riuscito di nascondere i limiti della sua creatura. Come se non bastasse le parole di Ibra dopo il posticipo continuano a metter carne al fuoco: “Vinciamo ma giochiamo malissimo purtroppo”. In fondo lo Special One era stato chiamato a sostituire Mancini per vincere in modo “Speciale”, perchè a detta di tutti i campionati vinti da Mancini erano vinti piu sulla forza dei singoli che sul gioco di squadra. Ad aumentare i sospetti di un possibile divorzio a fine stagione sono le considerazioni sull’organico a disposizione, a detta del portoghese non adeguato a vincere la Champions, per la società al massimo da puntellare ma sopratutto non va giù a Moratti, che il suo mister parli di inadeguatezza dopo l’eliminazione contro i Red Evils, dopo che in estate fu accontentato con i folp Mancini, Muntari e Quaresma. Anche i tifosi, seppur ancora in minima parte, iniziano a contestare l’operato del tecnico se nel dopo Manchester alla Pinetina trovarono uno striscione che recitava: “Bluff lusitano, vai via da Milano” ieri a San Siro c’era un altro piu piccolo ma ben visibile che recitava: “Noi stiamo con Mancini”. Sicuramente ci dovrà esser un chiarimento, prima che vengano buttati in aria tanti sacrifici e sopratutto bisogna recuperare l’unità d’intenti.