Tag: zlatan ibrahimovic

  • Ibrahimovic come Van Basten, o quasi. Poker all’Inghilterra

    Ibrahimovic come Van Basten, o quasi. Poker all’Inghilterra

    Serata epica quella di ieri per Zlatan Ibrahimovic. Davanti ai propri tifosi l’ex numero 11 del Milan ha deliziato i propri tifosi con un poker di reti alla malcapitata Inghilterra di Roy Hodgson. Quattro gol di uno stesso calciatore nell’arco dei novanta minuti rappresentano qualcosa di assolutamente eccezionale. E se a segnarli è Ibrahimovic bisogna star certi che nessuno di questi sia banale. Un poker da fenomeno, concluso con una bicicletta da urlo che nemmeno nei videogiochi sarà possibile riprodurre. Ibrahimovic batte l’Inghilterra per 4-2. Francamente inimmaginabile alla vigilia, sebbene i Leoni inglesi si fossero presentati rimaneggiati nel nuovo impianto svedese (Friends Arena). Tra gli esordenti anche il baby talento del Crystal Palace Wilfried Zaha, classe ’92.

    24 ANNI FA– Sono trascorsi 24 anni da quel 15 giugno, giorno memorabile per i campionati Europei del 1988, quando Marco Van Basten con la Nazionale olandese umiliava l’Inghilterra, stravolta ed eliminata dalla tripletta del cigno di Utrecht. Van Basten, che stava per diventare il simbolo del Milan di Arrigo Sacchi nonostante avesse già vinto il suo primo scudetto in Italia con la maglia dei rossoneri, entrò 24 anni fa nella leggenda calcistica.

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    La gioia di Ibrahimovic dopo la quarta rete all’Inghilterra | ©FREDRIK SANDBERG/AFP/Getty Images

    IL PARAGONE – Fino a ieri sera, Van Basten era stato l’unico calciatore ad aver segnato nella propria carriera tre gol all’Inghilterra. L’orange però non aveva fatto ancora i conti contro il folle Ibrahimovic, che proprio ieri ha eguagliato e superato il maestro olandese. Quando mancavano 15 minuti al termine del match, con gli inglesi avanti per 1-2, il bottino dello svedese era fermo a uno. Al 77′ l’attaccante del Psg trova il pareggio. Non contento, sette minuti più tardi firma il sorpasso. Minuto 84, Ibrahimovic ha eguagliato Van Basten. Zlatan però non sarebbe famoso se non ci aggiungesse quella magia che contraddistingue i veri numeri uno al mondo. Ed ecco allora che nel finale arriva la rete che lo consegnerà alla storia. Minuto 90, Ibrahimovic ha scavalcato la leggenda di Marco.

    SUO IDOLO – Quando arrivò al Milan nell’estate di due anni, Zlatan raccontò in conferenza di avere un sogno nel cassetto, quello di ripetere le gesta del grande Marco Van Basten, campione indimenticato in quel di Milanello e non solo. Ibrahimovic non ha mai nascosto la propria ammirazione nei confronti dell’olandese. E anche per questo motivo Ibracadabra non ha digerito il fatto di essere stato messo alla porta da Galliani e Berlusconi, vedendosi così estromesso per sempre dall’universo Milan. Queste le parole di Ibrahimovic pronunciate lo scorso febbraio: “Quando si avvicinò a me (Van Basten ndr), non sapevo cosa dirgli. Quando giocavo nell’Ajax l’ho conosciuto meglio. Era una bella persona, un vero bomber. Van Basten è una leggenda”.

    RE DI SVEZIA – Il poker all’Inghilterra arriva il giorno dopo la notizia del suo ennesimo trionfo in patria. Infatti Ibrahimovic ha nuovamente vinto il suo settimo Guldbollen, ovvero la versione svedese del Pallone d’Oro, il sesto consecutivo. Per Zlatan una stagione personale ricca di soddisfazioni, sebbene non sia arrivato lo scudetto con il Milan. Sempre in Italia si è laureato capocannoniere della Serie A con 28 reti. Qualche mese più tardi ha vinto il prestigioso Golden Foot. In questa settimana infine il Guldbollen e il poker agli inglesi in amichevole.

    VIDEO IBRAHIMOVIC, LA BICICLETTA ALL’INGHILTERRA (14-11-2012) [jwplayer config=”60s” mediaid=”160221″]

    LA TRIPLETTA DI VAN BASTEN 24 ANNI FA [jwplayer config=”60s” mediaid=”160222″]

  • Buffon, Pirlo e Balotelli in lizza per il Pallone d’Oro. La lista

    Buffon, Pirlo e Balotelli in lizza per il Pallone d’Oro. La lista

    Nella lista dei calciatori in corsa per la conquista del Pallone d’Oro 2012, pubblicata oggi dal quotidiano France Football, appaiono anche i nomi di tre calciatori italiani: si tratta infatti dei due bianconeri Gianluigi Buffon e Andrea Pirlo e soprattutto del bomber del City Mario Balotelli. Sicuramente inaspettato il nome del talento senza testa che, nonostante i tanti capricci e litigi avvenuti in questi ultimi tempi, si è conquistato un posto tra i 23 giocatori più forti del mondo.

    Inutile dire che la maggior parte dei calciatori è di nazionalità spagnola e specificatamente indossano la maglia del Real Madrid e del Barcellona: solamente loro infatti occupano undici posti dei ventitre disponibili. Per la prima volta inoltre tra i candidati vi è un giocatore che milita nel campionato cinese: si tratta ovviamente di Didier Drogba, attaccante in forza allo Shanghai Shenhua.

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    Balotelli e Buffon © FABRICE COFFRINI/AFP/GettyImages

    Sicuramente per tutti gli atleti inseriti nella lista è un grande onore ma le scommesse vedono come favoriti alla vittoria finale i soliti Cristiano Ronaldo e Lionel Messi, veri e propri talenti della natura che stanno continuando a stupire partita dopo partita.

    Ecco dunque la lista completa:

    Sergio Aguero (Manchester City – Argentina)
    Mario Balotelli (Manchester City – Italia)
    Karim Benzema (Real Madrid – Francia)
    Gianluigi Buffon (Juventus – Italia)
    Sergio Busquets (FC Barcellona – Spagna)
    Iker Casillas (Real Madrid – Spagna)
    Didier Drogba (Chelsea e Shanghai Shenhua – Costa d’Avorio)
    Radamel Falcao (Atletico Madrid – Colombia)
    Zlatan Ibrahimovic (Milan e PSG – Svezia)
    Andrés Iniesta (FC Barcellona- Spagna)
    Lionel Messi (FC Barcellona – Argetina)
    Manuel Neuer (Bayern Monaco – Germania)
    Neymar (Santos – Brasile)
    Mesut Özil (Real Madrid – Germania)
    Gerard Piqué (FC Barcellona – Spagna)
    Andrea Pirlo (Juventus – Italia)
    Sergio Ramos (Real Madrid – Spagna)
    Cristiano Ronaldo (Real Madrid – Portogallo)
    Wayne Rooney (Manchester United – Inghilterra)
    Yaya Toure (Manchester City – Costa d’Avorio)
    Robin van Persie (Arsenal e Manchester United – Olanda)
    Xabi Alonso (Real Madrid – Spagna)
    Xavi Hernandez (FC Barcellona – Spagna)

    Nello stesso articolo è stato poi riportata la lista dei candidati per la nomina di miglior allenatore: tra i dieci vi sono gli italiani Roberto Di Matteo, Roberto Mancini e Cesare Prandelli.

  • Malaga-Milan vista da Ibrahimovic: “Sono problemi loro”

    Malaga-Milan vista da Ibrahimovic: “Sono problemi loro”

    Dopo la sconfitta alla stadio Rosaleda contro il Malaga, il Milan incassa anche le parole di uno sprezzante Ibrahimovic. Lo svedese, intervistato da Monica Vanali nel post partita di Dinamo Zagabria-Psg (vittoria dei francesi per 2-0), ha ribadito il concetto già espresso la settimana scorsa durante la premiazione del Golden Foot 2012. Il Milan non esiste più tra la rete dei neuroni di Ibra, cancellato dai primi tre mesi all’ombra della Torre Eiffel. I soldi di Milanello non mancano allo svedese, neppure i gol, nemmeno la tanto decantata armonia dello spogliatoio rossonero, oggi più che mai vicina ad essere comparata ad una polveriera in teatri di guerra. Alla domanda su cosa pensasse del ko appena subito dalla sua ex squadra, Ibracadabra ha risposto con un laconico: “Problemi di loro”.

    Parole che, oltre a confermare il non perfetto ambientamento nella penisola italianasotto l’aspetto linguistico, indicano anche una disaffezione evidente per l’ambiente rossonero. Frattura che si è andata via via allargando dopo l’intervento di Raiola successivo alle dichiarazioni d’amore che lo stesso Ibrahimovic aveva riservato per il Milan durante la sosta per le Nazionali. Un incipit, un messaggio, un occhiolino d’intesa al Diavolo mal digerito dall’agente dello svedese, che verosimilmente ha fatto pressione sul calciatore affinché cambiasse registro nelle altre interviste.

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    Lo sprezzante Ibrahimovic ed un Milan che non esiste più | ©FRANCK FIFE/AFP/Getty Images

    Per i tifosi del Milan vale sempre la regola fondamentale “l’importante è la prima”, già abbondantemente sperimentata da ciascuno di noi nella propria vita. L’origine Ibrahimovic è da ricercarsi ai tempi dell’Ajax. Da lì in poi un escalation impressionante di titoli e addii a quei club che l’hanno fatto diventare nel giro di pochi anni come uno dei calciatori più vincenti degli ultimi anni (restando sempre in ambito nazionale ndr). Dopo l’ultimo cioccolatino amaro, i supporter rossoneri possono anche cancellare o eliminare definitivamente lo striscione apparso qualche giorno fa in sede, che recitava pressapoco così: “Ridateci il nostro Ibrahimovic”. Ibra who?

  • Ibrahimovic Golden Foot 2012, premio alla carriera per lo svedese

    Ibrahimovic Golden Foot 2012, premio alla carriera per lo svedese

    Di questo pomeriggio la notizia della vittoria di Ibrahimovic del Golden Foot 2012, prestigioso riconoscimento che vanta fra gli altri vincitori quali Franco Baresi, Roberto Baggio, Francesco Totti e lo stesso Alessandro Del Piero. Il premio arriva dopo due stagioni da incorniciare dal punto di vista professionale, e quest’ultima appena iniziata che promette altrettanto (se non di più) bene. Una vita calcistica da Leone in campo nazionale, ovunque è andato. Scudetti a raffica, titoli capocannonieri pure, ma sempre e solo farfalla quando la luce diventava più scura e la musica della Champions iniziava a risuonare negli stadi europei. Per essere davvero paragonato ai due calciatori simbolo della nuova generazione, ovvero Messi e Ronaldo, Ibracadabra risulta mancante nella Coppa dalle grandi orecchie.

    Va da sé che quest’ultima ti consegna la fama eterna, il massimo per un giocatore di calcio, forse più anche di un Mondiale o di un Campionato Europeo. Perché Messi e Ronaldo non hanno mai alzato al cielo una Coppa del Mondo o trionfato nella rassegna continentale (vedi CR7), e poco importa (leggi Uefa), perché il Pallone d’Oro è affare loro da un lustro ormai.

    Golden Foot Award 2012
    Ibrahimovic Golden Foot 2012 | © Tullio. M. Puglia/Getty Images

    Ibrahimovic Golden Foot 2012, questo il premio per il bomber di Malmoe. Ci verrebbe da dire un riconoscimento alla carriera di Ibra, perché bisogna pur sempre aver compiuto 29 anni per riceverlo, quindi non deve sembrare un’eresia se Messi ancora non l’ha vinto (potremmo già scommettere che allo scoccare dei 29 anni come regalo di compleanno la Uefa gli recapiti sotto casa un Piede d’Oro, da aggiungere ai vari palloni dello stesso metallo che l’argentino ha ricevuto e riceverà nei prossimi anni).

    Lo svedese può invece consolarsi perché almeno un Golden Foot l’ha vinto, che se vogliamo catapultarlo nel mondo dello spettacolo è un po’ come il Telegatto che un tempo Gerry Scotti ti consegnava tra le mani. L’Oscar rimane lontano, quello è per gente che ha davvero scritto pagine importanti della storia calcistica.

  • Tifosi Milan petizione “Ridateci il nostro Ibrahimovic”

    Tifosi Milan petizione “Ridateci il nostro Ibrahimovic”

    La colpa non si può darla più al caldo, visti anche gli ultimi sviluppi climatici che danno in arrivo “Cleopatra”. Poi considerata anche l’ora in cui è avvenuto l’Evento è difficile ipotizzare un colpo di sole da parte degli ultras del Milan. Il tifoso rossonero è talmente scioccato per l’avvio disastroso in campionato da essere costretto a scrivere “Ridateci il nostro Ibrahimovic”. Da sottolineare il nostro, come se si fosse dimenticata la natura intrinseca dell’uomo-calciatore (per informazioni vi rimandiamo alla pagina di Wikipedia sotto la voce squadre di club). Ibrahimovic è tornato ad essere quindi l’uomo del desiderio, stavolta da parte del tifo organizzato rossonero. Fatto più unico che raro, quanto potrebbe essere un 30 febbraio. Quali le origini di tutto ciò?

    E’ chiaro che le parole di Ibra abbiano smosso le coscienze e conoscenze dell’ultrà milanista. Sentire un calciatore così determinante offrire i propri servizi al suo vecchio club in difficoltà rappresenta quella molla che fa scattare le voglie più incontrollabili, fra le quali ad esempio scrivere uno striscione pro Ibrahimovic. Non importa poi se il procuratore factotum Mino Raiola chiarisca come il suo assistito non si sposterà da Parigi per i prossimi 3 anni, e che qualora ritornasse lo farebbe soltanto per un ruolo dirigenziale. Ve lo immaginate Ibra dietro una scrivania? Noi sinceramente no, però come si dice in questi casi le vie del Signore sono infinite.

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    Zlatan Ibrahimovic, sogno proibito dei tifosi milanisti | ©BORIS HORVAT/AFP/GettyImages

    D’accordo, vedere la propria squadra del cuore perdere il terzo derby consecutivo nell’ultimo anno e mezzo non è il massimo della vita. Capisco anche come lo spettro della zona retrocessione possa giocare brutti scherzi. Va bene tutto, non capisco però il perché si debba fare finta di un dettaglio fondamentale. I messaggi d’amore di Ibrahimovic quale tempistica hanno avuto? Sì, subito dopo la legge sui redditi voluta da Hollande. A buon intenditor poche parole.

  • Show di Real Madrid e Psg nella prima giornata di Champions League

    Show di Real Madrid e Psg nella prima giornata di Champions League

    Che spettacolo questa prima giornata di Champions League! E se il buongiorno si vede dal mattino… La partita più attesa della serata, Real Madrid-Manchester City, si rivela pazzesca, con i due allenatori che inizialmente scelgono la tattica del “meglio non prenderle” schierando due formazioni più difensive rispetto alla loro formazione base. Gli spagnoli dominano in un lungo e in largo ma acciuffano la vittoria all’ultimo minuto con il “tristeCristiano Ronaldo, dopo essere passati in svantaggio per ben due volte. Alla fine finisce con un 3-2 e tanti applausi del Bernabeu e dei telespettatori da casa. Gol “italiani” a Parigi invece, dove Ibra, Thiago Silva e Pastore trascinano la squadra di Ancelotti verso la vittoria.

    GRUPPO A – Vittorie per Porto e Paris Saint Germain che superano rispettivamente Dinamo Zagabria e Dinamo Kiev. I portoghesi hanno vita facile contro i modesti croati passando in vantaggio sul finale del primo tempo con il capitano Lucho Gonzalez e chiudendo la pratica al 90′ con Defour. Per i parigini grande goleada con le reti di Ibra (su rigore), Thiago Silva, Alex e Pastoreche firmano un 4-1 secco, senza mettere mai in discussione l’esito dell’incontro. Porto e Psg danno un segnale alle avversarie e confermano di essere le favorite del girone.

    Esultanza Real sul 3-2 di C.Ronaldo © JAVIER SORIANO/AFP/GettyImages

    GRUPPO B – Doppia vittoria in trasferta da parte di Arsenal e Schalke contro Montpellier e Olympiacos con lo stesso risultato, 1-2. Tedeschi che passano in vantaggio sul finale del primo tempo con un colpo di testa di Howedes sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il pareggio greco arriva intorno al 53′ con Abdoun ma un minuto più tardi, Huntelaar riporta in vantaggio la sua squadra. L’ex milanista sbaglia un rigore al 56′ mancando l’occasione per chiudere la partita. Gli inglesi guidati da Wenger invece liquidano gli esordienti francesi con le reti di Podolski (messo in campo a sorpresa dal 1′) e Gervinho che ribaltano il gol iniziale del Montpellier realizzato da Belhanda su rigore con un delizioso cucchiaio.

    GRUPPO C – Il Milan non va oltre lo 0-0 contro l’Anderlecht. Brutta prestazione quella dei rossoneri. Nell’altro incontro del girone, il Malaga regola con un secco 3-0 lo Zenit di Spalletti. Prestazione perfetta del 20enne Isco, autore di una doppietta e un assist. L’altra rete viene realizzata dall’argentino Saviola. Per i russi solo un missile di Hulk che si spegne sulla traversa.

    GRUPPO D – Nel girone di ferro arrivano due vittorie casalinghe per Real Madrid e Borussia Dortmund. Al Bernabeu la sfida tra Mourinho e Mancini viene vinta dal portoghese, ma che partita! Con il City per due volte in vantaggio prima con Dzeko (raggiunto da Marcelo) e poi con Kolarov che segna su tiro-cross su calcio di punizione. La reazione madrilena è sui piedi di Benzema, che acciuffa il pareggio e di Ronaldo che regala i 3 punti al Real. In Germania invece basta un gol del solito Lewandowski a pochi minuti dalla fine per liquidare gli olandesi dell’Ajax.

  • Ibrahimovic e Verratti firmano la prima del Psg

    Ibrahimovic e Verratti firmano la prima del Psg

    La macchina del Paris Saint Germain inizia a carburare. Al Parco dei Principi la squadra di Carlo Ancelotti batte per 2-0 il malcapitato Toulouse, issandosi momentaneamente al terzo posto in classifica. Dopo i tre pareggi consecutivi nelle prime tre giornate di Ligue 1, il Psg ha collezionato due vittorie consecutive (dieci giorni fa il successo nella trasferta di Lille). E’ bastato relativamente poco per la corazzata degli sceicchi ribadire quel concetto di supremazia sbandierato nel corso di una campagna acquisti faraonica. La partita di ieri sera è stata il miglior trampolino per il debutto di martedì in Champions, quando il Psg affronterà sempre difronte ai propri tifosi gli ucraini della Dinamo Kiev. Importante sottolineare come alla fuori-serie di ieri mancasse un elemento che non può e non deve essere considerato un dettaglio: Thiago Silva. Anche il brasiliano finalmente esordirà con la maglia della sua nuova squadra dopo un periodo ai box che l’ha tenuto lontano dal terreno di gioco fino ad oggi.

    Ibrahimovic deluxeFin qui l’avventura parigina di Zlatan Ibrahimovic è da considerarsi perfetta. Cinque gol nei primi 5 turni di campionato, considerando le due doppiette e il gol di ieri sera che è valso il definitivo 2-0 alla squadra di Ancelotti (nell’occasione assist dell’ex romanista Menez). Le parole di Fabio Capello stanno rivelandosi quantomai profetiche, sebbene non ci volesse il ct della Russia per scoprire quanto lo svedese dia un contributo fondamentale a ciascun club dove approdi (anche al Barcellona a suo modo, sì). Ibracadabra è sempre lo stesso. Ieri sera subito pericoloso in avvio di partita, poi il buio, durante il quale è stato più facile vederlo a centrocampo piuttosto che lì davanti. Quindi la ripresa, quindi il gol, l’ennesimo della sua avventura francese. Forse la Ligue 1 non diventerà mai il campionato più bello del mondo, ma un Ibrahimovic in queste condizioni vale già metà Serie A. Che poi non ci sarà storia nelle rimanenti 33 giornate è un altro discorso (la Liga d’altronde non è molto differente, con l’eccezione che in Spagna ci sono due club, tutto il resto è noia).

    Ibrahimovic festeggia con Menez dopo il 2-0 | ©FRANCK FIFE/AFP/GettyImages

    Re Leone Nella prestazione del Psg contro il Toulose va comunque sottolineata l’ottima impressione destata da Marco Verratti, autentico re del centrocampo parigino. Corsa, qualità, contrasti, rabbia agonistica (prima di confezionare l’assist a Pastore per il gol che ha sbloccato l’incontro, l’ex Pescara stava rischiando di essere espulso dal direttore di gara per proteste). Alla fine sono stati soltanto applausi per Marco, con i complimenti di tecnico e giocatori. Proprio Ibrahimovic ha voluto incoronare il proprio compagno di squadra, lasciandosi sfuggire un eloquente “Non è grande, è grandissimo”, che la dice lunga su quanto la reputazione di Verratti conti all’interno dello spogliatoio. Ad Ibra si è aggiunto anche Carlo Ancelotti, il quale si è detto felice della prova offerta in campo, tirandogli poi le orecchie per l’eccessivo agonismo riscontrabile in certe partite. La prestazione di ieri sera ha scalfato qualsiasi dubbio sulla sua presenza o meno da titolare in Champions, rivelata dallo stesso Ancelotti nelle interviste post-partita. Il centrocampo del Psg è nelle mani di Verratti.

    HIGHLIGHTS DI PSG-TOULOSE 2-0

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  • Ibrahimovic salva Ancelotti. Tris per Van Persie

    Ibrahimovic salva Ancelotti. Tris per Van Persie

    Un fine settimana calcistico ricco di spunti quello appena conclusosi nella serata di ieri, con la strabiliante vittoria della Roma a San Siro contro l’Inter. Oltre i confini nazionali lo spettacolo non è stato da meno. Diversi calciatori hanno esaltato le platee ai margini del terreno di gioco. Ciascun Paese d’Europa ha offerto un contributo importante al fine di stilare una speciale classifica dove decretare il numero uno risulta impresa quantomeno ardua. Se il venerdì rientrasse weekend non avremmo dubbi, assegnando  il premio al colombiano Falcao, la cui tripletta contro il Chelsea nella finale della Supercoppa Europea ha riscritto le pagine degli almanacchi sportivi. Se il sabato è stato segnato inevitabilmente dalla tripletta di Pazzini, la domenica non è stata da meno.

    Van Persie superUno strepitoso Van Persie ha consentito al Manchester United di conquistare tre punti importantissimi sul campo del Southampton (nuova squadra dell’ex Bologna Ramirez), dopo che lo United erano stati sotto 2-1 fino tre minuti dal termine. L’olandese ha realizzato una tripletta, intervallata da un calcio di rigore fallito al 70′. Il gol vittoria è giunto allo scadere, quando ormai le speranze dei fan Red Devils andavano spegnendosi. Gli uomini di Ferguson rispondono così al successo casalingo del City (3-1 contro il Qpr) e la vittoria del Chelsea di martedì scorso.

    zlatan ibrahimovic | ©FRANCOIS LO PRESTI/AFP/GettyImages

    Ci pensa Ibra In Francia intanto si sblocca il Psg, impegnato nella trasferta di Lille. L’avversario non era dei più semplici, ma se in squadra hai un giocatore come Zlatan Ibrahimovic, tutto diventa più semplice. Pronti-via e lo svedese realizza il terzo gol con la maglia del Paris Saint Germain. Chedjoui spaventa gli ospiti al 12′, trovando l’immediato pareggio. E’ ancora Zlatan però a togliere le castagne dal fuoco, raddoppiando nove minuti più tardi. Dopo quattro partite il Psg è ottavo in classifica, al cui comando troviamo il sorprendente Marsiglia (percorso netto fin qui dei fratelli Ajew e compagni).

    Bayern caterpillar Ennesima prestazione monstre dei vice campioni d’Europa, che nella seconda giornata di Bundesliga abbattono per 6-1 lo Stoccarda. Muller si conferma leader dei bavaresi, realizzando una doppietta. Ripete l’esordio più che positivo anche il neo acquisto Mandzukic (due gol in due partite per l’ex Wolsburg). Il Bayern viaggia a punteggio pieno, con 6 punti conquistati nelle prime due partite, e può vantare già due punti di vantaggio sui campioni in carica del Borussia, fermato sull’1-1 sabato pomeriggio dal modesto Norimberga.

    Bravo Longo! Esordio col botto per Samuele Longo, trasferitosi in prestito all’Espanyol negli ultimi giorni di calciomercato. L’ex stella della Primavera interista va subito in gol con la sua nuova squadra. Longo ha firmato il momentaneo 2-0 contro il Levante, che poi ha compiuto una rimonta strepitosa nel corso del secondo tempo chiusa dal gol del 3-2 di Michel al 90′. I dodici mesi in Spagna serviranno al baby talento nerazzurro per crescere dal punto di vista tecnico e professionale. Se Longo confermerà  le sue potenzialità,  non sarà difficile vederlo nei prossimi anni vestire la maglia dell’Inter. Quella dei grandi si intende. Ad aspettarlo, salvo ribaltamenti dell’ultim’ora, ci sarà ancora il “maestro” Andrea Stramaccioni.

  • Problemi al Psg: Ibrahimovic contro Nenè, sfiorata la rissa

    Problemi al Psg: Ibrahimovic contro Nenè, sfiorata la rissa

    Accostando la parola lite al nome di Zlatan Ibrahimovic sul web appare una lunga lista e questa volta a dover fare i conti con lo svedese è stato Nenè, centrocampista del Psg e quindi compagno di squadra di Ibra. A scatenare la furia dell’ex rossonero è stato un duro intervento del brasiliano durante l’allenamento, il quale ha scelto il bersaglio sbagliato: Ibra infatti rialzatosi da terra ha preso di mira il proprio compagno arrivando a colpirlo e facendo intervenire i compagni per calmare gli animi, onde evitare l’ennesima rissa.

    Che si respiri un aria abbastanza pesante all’interno del club parigino lo si era capito fin da subito e, dopo i problemi durante le prime partite, dove i ragazzi di Ancelotti non sono riusciti ad andare oltre al pareggio su tutti e tre i match disputati, il nervosismo è arrivato a toccare i giocatori anche durante gli allenamenti. Sicuramente Nenè ha voluto stuzzicare Ibrahimovic, sapendo di avere di fronte uno dei più forti giocatori al mondo ma anche uno dei più irascibili: il brasiliano molto probabilmente sente la pressione del confronto con lo svedese e, girano voci che potrebbe addirittura essere in partenza e quindi lasciare il Paris Saint Germain, dopo che si è visto soffiare il posto da titolare ed anche la maglia numero 10 proprio dall’ex attaccante del Milan.

    Con questo episodio, avvenuto fortunatamente a porte chiuse, mister Carlo Ancelotti e Leonardo hanno aggiunto un altro problema alla già lunga lista che si è creata dall’inizio del campionato: sicuramente non sarà cosa facile gestire una squadra composta da un gruppo di campioni e soprattutto di persone con delle personalità incompatibili. Spesso molti club hanno voluto acquistare troppi giocatori di alto livello, abituati nelle squadre precedenti ad essere le prime donne di turno, ed ora sembra proprio che il Paris Saint Germain sia  entrato in questo tunnel dove Ancelotti dovrà estrarre dal cappello magico più di una magia per poter ricomporre i pezzi di un puzzle fatto di troppe parti diverse.

  • Ibrahimovic furioso, Helena Seger derubata a Parigi

    Ibrahimovic furioso, Helena Seger derubata a Parigi

    Dopo la recente brutta vicenda accaduta a Maria Soledad, moglie di Edison Cavani, la quale è stata scippata da due malviventi del napoletano, a finire nel mirino di due banditi è stata questa volta Helena Seger, compagna del tanto discusso ex rossonero Zlatan Ibrahimovic. Proprio Ezequiel Lavezzi, ex calciatore del Napoli approdato al Paris Saint Germain, mise nella lista delle motivazioni del suo addio alla squadra di De Laurentiis anche lo scippo che la sua fidanzata subì a Napoli: ma a quanto pare nemmeno l’Avenue Montaigne sembra essere un posto sicuro. Proprio qui infatti la bellissima compagna del calciatore svedese è stata avvicinata da due persone che, a bordo di uno scooter, le hanno rubato la borsa.

    Helena Seger si era recata nel centro di Parigi per fare alcuni acquisti nella via centrale dello shopping francese ma la sua presenza non è passata inosservata: l’ex modella è stata infatti derubata proprio quando verso le 16.00 stava uscendo dal negozio di Ralph Lauren, situazione che spiega che i due malviventi la stavano seguendo ed aspettando per poter mettere a segno lo scippo nel migliore dei modi.

    Helena Seger © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Inutili sono state le urla della Seger che, impaurita, ha cercato di attirare l’attenzione dei molti presenti e dei negozianti: dopo essersi ripresa dallo shock la Seger si è dovuta recare al commissariato di polizia dove ha sporto denuncia. Sicuramente i due malviventi hanno festeggiato alla grande nella serata di ieri in quanto nella borsetta, oltre a molti oggetti personali, la Seger aveva ben cinquemila euro in contanti. Un benvenuto che lascia molto a desiderare quindi quello che la città parigina ha voluto riservare alla coppia: dopo le discussioni per l’arrivo di Ibrahimovic, da molti non voluto, a mettere la ciliegina sulla torta è proprio lo scippo che infastidirà non poco l’attaccante svedese.