Tag: zlatan ibrahimovic

  • Oscar Aic 2009: stravince l’Inter, premiati anche De Rossi e Pato

    Oscar Aic 2009: stravince l’Inter, premiati anche De Rossi e Pato

    Zlatan Ibrahimovic
    Gli Oscar dell’Associazione italiana calciatori incoronano i nerazzurri di Massimo Moratti e Mourinho. Il 2009 dei nerazzurri è stato esaltante e dopo i tanti attestati pubblici è arrivato anche quello dei giocatori, forse le persone più adatte a dar il giudizio. Diego Milito è stato premiato come miglior realizzatore del 2009 e con il premio speciale Fan Award, il bomber argentino visibilmente soddisfatto ha voluto condividere il premio con tutti i compagni genoani e interisti.

    Alla sua prima esperienza in Italia è stato premiato dall’ex ct Azeglio Vicini Jose Mourinho come migliore allenatore, il portoghese nonostante le polemiche e a volte gli eccessi si dice contento di esser stimato dai giocatori. All’Inter anche il premio come migliore squadra dell’anno, a Julio Cesar invece il premio come miglior portiere. A completare l’incetta di premi nerazzurra c’è il blaugrana Zlatan Ibrahimovic vincitore dei premi miglior giocatore in assoluto e miglio giocatore straniero.

    Sono stati premiati come miglior arbitro Roberto Rosetti (quarta volta consecutiva), miglior difensore lo juventino Giorgio Chiellini, Daniele De Rossi è stato premiato come miglior giocatore italiano. Il milanista Pato batte Balotelli e Santon nella classifica come miglior giovane. Il miglior gol è stato quello di Fabio Quagliarella in Udinese-Napoli della passata stagione. Premiato anche il tecnico Pillon per il gesto di fair play nella partita tra il suo Ascoli e la Reggina

  • Moggi: Nel 2011 torno! E con Agnelli vorrei la Juve

    Luciano Moggi ha sempre fatto parlare di sè, nel bene e nel male.
    C’è chi lo definisce un genio del calcio (ovviamente nei quadri dirigenziali), altri invece lo ritraggono come la persona più meschina e infida che sia mai apparsa sulle scene del calcio di casa nostra.
    Le ultime dichiarazioni, rilasciate nella trasmissione “Studio Stadio” condotta da Paola Delli Colli, che vede tra i protagonisti anche l’opinionista Stefano Discreti, hanno evidenziato la sua voglia di tornare al più presto alla guida di una società di Serie A. E quale club nei suoi pensieri se non la sua amata Juventus. Moggi ammette che terminata la squalifica nel 2011 ritornerà sotto i riflettori sportivi, e potrebbe anche tornare alla Juve se Agnelli prendesse in mano il comando della società. Un rientro, quindi, solo a determinate condizioni. L’ex dirigente infatti ci tiene a precisare tanti concetti facendo emergere le responsibilità di Blanc nella gestione societaria:

    Ormai Ferrara è da esonerare perché è evidente che lo spogliatoio non lo segue più e poi se la Juventus dovesse perdere anche sabato prossimo contro la Roma la crisi diventerebbe irreversibile. Squadra in emergenza infortuni? Vero, ma i soli Diego e Melo in campo costavano quanto tutto il Chievo. Ferrara pagherà per tutti anche perché Secco non conta e non decide nulla. Quindi cosa lo cacci a fare? Non so comunque chi potrà rimpiazzare Ciro in panchina. Comunque il vero responsabile di questo fallimento è Blanc che rappresenta in pieno l’incompetenza di questa nuova società. Ma vi rendete conto che per sbloccare l’affare Paolucci ha dovuto telefonare in prima persona Franzo Grande Stevens al Presidente del Siena? Paolucci, avessi detto Ibrahimovic…. Blanc sarebbe da cacciare all’istante!! In 3 anni hanno buttato 250 milioni di euro. Noi in 12 anni non abbiamo fatto cacciare un soldo alla Proprietà…. La vittoria contro il Napoli di Coppa Italia forse aveva illuso qualcuno che la crisi fosse finita e che con Lanzafame e Paolucci si potesse risalire la china…”.

    Parole piuttosto forti e pesanti che comunque trovano riscontro nella realtà dei fatti visto che la società bianconera attraversa una crisi che quasi non trova precedenti nella sua più che centenaria storia.
    E Moggi continua il suo discorso lanciando la bomba che forse in molti attendevano:

    Nell’estate 2011 finirà la mia squalifica e tornerò nel calcio. Questo a molti da fastidio e spaventa. Un ritorno alla Juve? Non farò mai come Bettega. Con questa dirigenza che ci ha umiliati e che ha cercato in tutti i modi di farci condannare io non voglio avere niente a che fare. Con Andrea Agnelli al comando invece tornerei subito, anche per sdebitarmi con i tifosi juventini che in questi anni mai mi hanno fatto mancare il loro affetto“.

    Da qui, anche un riferimento a Calciopoli, forse per levarsi qualche sassolino dalla scarpa con chi, secondo lui, è il responsabile della sua caduta:

    Al processo di Napoli tirererò fuori un’intercettazione tra Baldini e Mazzini, in cui l’ex dirigente della Roma dice a Mazzini che riuscirà a far cacciare dal calcio Moggi, Giraudo e Galliani ma a lui lo salverà in cambio di una sistemazione per il suo amico Renzo Castagnini (oggi alla Juve…). Franco Baldini è un incapace e si pentirà amaramente di aver detto il falso perché a fine processo lo denuncerò penalmente! Come ho fatto a lavorare con Fabio Capello che ne è amico? Chiedetelo al tecnico dell’Inghilterra. Io non ho mai chiesto niente di Baldini a nessuno…

    E non poteva mancare la solita frecciatina contro l’Inter:

    Con la distruzione della Juventus del 2006, ormai il potere è tutto a Milano. Le squadre milanesi continueranno a dominare in Italia per tanti altri anni, soprattutto l’Inter che più di tutte ha tratto beneficio da Calciopoli. Quest’anno l’Inter senza Ibrahimovic ha più difficoltà ad andare in rete, ma resta comunque la più forte di un campionato mediocre

    Le dichiarazioni di Moggi in passato hanno fatto sempre un certo rumore, chissà se anche questa volta sortiranno lo stesso effetto…

  • Coppa del Re: highlughts Barcellona – Siviglia 1-2. Non basta un gran gol di Ibra

    Il SIviglia espugna il Camp Nou nella gara di andata di Coppa del Re grazie alle reti di Capel e Negredo su calcio di rigore. Non è valso a nulla il bellissimo gol di Ibrahimovic che ha regalato il pari temporaneo.

  • Coppa del Re: Il Siviglia riporta sulla terra il Barcellona. Al Camp Nou finisce 1-2

    Il Barcellona rischia di uscire dalla Coppa del Re dopo la sconfitta patita ieri sera da un ottimo e mai domo Siviglia abile a sfruttare le lacune della difesa blaugrana. A dimostrazione di quanto Guardiola tenesse alla Coppa basta vedere la formazione in campo con tutti i titolari ad eccezione di Ibrahimovic e Xavi comunque in campo nel secondo tempo.

    Gli andalusi sono passati in vantaggio con Capel al 61′, Ibrahimovic con uno splendido gol trova il pari ma un inconcepibile fallo di Chygrynsky permette all’ex Negredo di regalare la vittoria al Siviglia. Il Barcellona per passare il turno adesso dovrà cercare l’impresa nella gara di ritorno dove dovrà vincere con almeno due reti di scarto. Ma in Spagna adesso viene criticata la campagna acquisti estiva del team di Laporta, se Ibra segna con impressionante regolarità dietro e il pezzo pregiato del mercato Chygrynsky costato 25 milioni di euro sembra a disagio al cospetto di tanti campioni.

  • Ibra: il guerriero smascherato? Lo svedese nervoso per il gelo

    Il Barcellona sta scoprendo un nuovo Zlatan Ibrahimovic, l’ex attaccante dell’Inter è inspiegabilmente nervoso tanto da beccarsi quattro ammonizioni nelle ultime cinque partite ed esser il primo giocatore blaugrana costretto a disertare una partita della Liga per aver raggiunto la soglia di ammonizioni.

    Gli spagnoli stanno adesso conoscendo l’animo da guerriero di Ibrahimovic anche se il suo Barcellona viaggia a gonfie vele come del resto le sue prestazioni. Ma a spiegare il momento di nervosismo del bomber svedese ci prova proprio un quotidiano della sua nazione, il “Aftonbladet” svela un piccolo contrattempo capitato allo svedese durante le vacanze natalizie. Pare che durante una gita in slitta trainata dai cani sui ghiacci di Are il troppo gelo e un abbigliamento non consono ai meno venti gradi della Svezia abbiano causato bruciature e ferite al viso costringendolo ad un trattamento medico nell’ultima settimana

  • Liga: inizia con un pari il 2010 del Barcellona fermato dal Villarreal

    Nell’anticipo della 16esima giornata della Liga il Barcellona, alla prima uscita del 2010, viene bloccato sul pari al Camp Nou da un ottimo Villarreal; 1-1 il risultato finale con il vantaggio blaugrana firmato dopo appena 7 minuti da Pedro abile a raccogliere la respinta della traversa su conclusione di Henry realizzando il suo quarto gol nella Liga. Il pareggio è opera di Fuster ad inizio ripresa che ferma a 7 le vittorie consecutive in casa del Barcellona.
    Senza il Pallone d’Oro e Fifa World Player Messi, il primo tempo è dominato dai padroni di casa con Henry e Ibrahimovic che vanno vicini al gol del raddoppio in più di un’occasione; il Villarreal si rende pericoloso solo alla mezz’ora con Fuster che di testa in area schiaccia troppo il pallone.
    Nella ripresa il Sottomarino Giallo si riorganizza e grazie ad una difesa più aggressiva e alta annienta gli attaccanti catalani. E’ Giuseppe Rossi, appena entrato in campo, a sfiorare il colpaccio a pochi secondi dalla fine ma il suo tocco a scavalcare in uscita Valdes è sventato sulla linea di porta dal recupero di Puyol.
    In classifica i Blaugrana salgono a quota 40 ma rischian di essere riagguantato idal Real Madrid impegnato domani a Pamplona contro l’Osasuna; il Villarreal strappa un punto importante che consente di rimanere in posizione tranquilla.

  • Ibrahimovic incorona Mancini: “Farà grande il Manchester City”

    Roberto Mancini ha diversi estimatori in giro per il mondo, ma uno in particolare è un suo ex giocatore con il quale ha vinto 3 scudetti (di cui 1 assegnato a tavolino) con l’Inter : il suo nome è Zlatan Ibrahimovic. Tra i due c’è stato un periodo in cui non era tutto rosa e fiori ma la stima è sempre stata reciproca.
    E allora Ibra, dalla sua Barcellona, spende parole di elogio per il suo ex tecnico:

    Penso che il City abbia capito che non si può diventare il Barcellona o l’Inter in una notte. Serve molto tempo ma serve anche l’uomo giusto alla guida. E io credo che Roberto cambierà la mentalità del club da un giorno all’altro, perché è un grande allenatore e i giocatori se ne accorgeranno molto presto.
    Solo i grandi allenatori sono in grado di gestire i grandi giocatori, e se questi vedono un tecnico debole, che non e’ stato mai in un top club, possono prendersi delle libertà. E questo è quello che potrebbe essere successo al City. Non è per sminuire Mark Hughes, ma il City adesso ha un allenatore che sa come gestire i grandi giocatori e le grandi squadre. Il City vuole diventare una grande squadra, e per farlo devi avere un manager che sa come vanno le cose.
    Farà in modo che capiscano chi comanda e non sono sicuro che i giocatori del City siano abituati a ragionare così. Lo capiranno molto presto, oppure non verranno schierati. Mancini ha molte caratteristiche di Mourinho, ed e’ cio’ che la Premier League puo’ aspettarsi. E’ molto educato, calmo, sofisticato, ma quando ha bisogno di mostrare altri aspetti ne e’ ben capace. Se non e’ contento, te lo fa capire senza mezzi termini. E ti chiede tutto in ogni singolo allenamento se vuole che tu lavori su qualcosa o cambi qualcosa e non lo ascolti, non sarai incluso nella sua squadra, e’ molto semplice. Ci sono tanti grandi nomi al City, ma a loro farà capire chi comanda
    Arrivare a metà stagione non è l’ideale, ma penso che il City disputerà un’ottima stagione. E’ abbastanza intelligente da capire che non potrà mai finire sopra Chelsea e Manchester United, ma penso abbia la possibilità di ottenere la qualificazione alla Champions League. Come ho già detto non si diventa una potenza europea in una notte. Ma se daranno tempo a Mancini, sono sicuro che il City diventerà una grande realtà
    “.

  • Mondiale per Club: il Barcellona sul tetto del Mondo. Decide Messi ai supplementari

    Il Barcellona è sul tetto del Mondo! Glu uomini di Guardiola vincono la finale del Mondiale per Club contro gli argentini dell’Estudiantes e coronano un 2009 leggendario facendo incetta di trofei. Per aver la meglio della squadra di Juan Sebastian Veron il Barcellona ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie e acciuffare la rete della vittoria soltanto ai tempi supplementari con il solito Messi abile a deviare in rete di petto un cross di Dani Alves.

    La partita è stata comunque intensa con gli argentini bravi a chiudere le fonti di gioco degli spagnoli e a pungere in contropiede, l’asfissiante pressing dell’Estudiantes si rivela vincente e l’attivo Boselli al 37′ capitalizza l’ottimo lavoro della squadra portando in vantaggio i suoi con un poderoso colpo di testa. Si chiude il primo con un Barcellona irriconoscibile, Ibra ed Henry non pervenuti mentre Messi spazia molto ma senza frutti, gli argentini invece con un gioco corale e fisico dimostrano di poter tenere testa ai quotati avversari.

    Nella ripresa entra anche Pedro per un Barcellona completamente a trazione anteriore, gli spagnoli premono sull’acceleratore ma i frutti non arrivano, Ibra ha le polveri bagnate e le ottime incursioni di Pedro sono fermate dal sontuose parate di Abil. Alla metà del secondo tempo l’Estudiantes per ben due volte ha l’occasione di chiudere la partita con due perfetti contropiedi su Perez è decisivo l’intervento di Abidal mentre Nunez e Rodriguez non trovano l’intesa.

    La legge del calcio è impietosa e così all’88 la giovane stella Pedro trova la rete del pari che vale i supplementari: Pedro inspiegabilmente solo in area recupera un pallone vagante e porta i suoi sul pari. Al 5′ del secondo tempo supplementare arriva il gol vittoria segnato dal protagonista indiscusso del 2009 Lionel Messi.

    TABELLINO
    BARCELLONA – ESTUDIANTES 2-1 37’pt Boselli (E), 43’st Pedro (B), 5’sts Messi (B)

    Barcellona (4-3-3):
    Valdes; Dani Alves, Pique, Puyol, Abidal; Xavi, Keita 5.5 (1’st Pedro), Busquets 5 (34’st Tourè); Messi, Ibrahimovic, Henry 5 (37’st Jeffren); A disposizione: Pinto, Mino, Chygrynsky, Milito, Marquez, Maxwell, Jeffren, Jonathan, Bojan, Iniesta. All. Guardiola.
    Estudiantes (4-4-2): Albil; Cellay, Re 6.5 (45’st Rojo), Desabato, Diaz; Rodriguez, Brana, Veron, Benitez 6 (30’st Sanchez); Boselli, Perez 7 (34’st Nunez); A disposizione: R. Fernandez, Taborda, Alayes, Salgueiro, F. Fernandez, Gonzales, Huerta. All. Sabella.
    Arbitro: Archundia (Messico)
    Ammoniti: Messi, Henry (B), Diaz, Rodriguez, Perez, Desabato, Albil (E)

  • Mondiali per Club: highlights Barcellona – Atlante 3-1. Ibra&Messi che intesa!

    Il Barcellona supera i messicani dell’Atlante e raggiungono l’Estudiantes in finale per il Mondiale per Club. E’ l’Atlante ad andare in vantaggio dopo appena cinque minuti con Rojas ma prima Busquets trova il pari e poi nel secondo tempo Ibra confeziona il 2-1 al neo entrato Messi, è poi il giovane Pedro a chiudere la contesa

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  • Mondiale per Club: Messi illumina il Barcellona. L’Atlante si arrende nel secondo tempo

    Il 2009 è l’anno di Lionel Messi. L’argentino dopo aver vinto tutto sia con il Barcellona che a livello personale (Pallone d’Oro e Fifa World Player) ha deciso di rendersi protagonista anche nella rassegna intercontinentale del Mondiale per Club segnando il gol del vantaggio blaugrana dopo appena 50 secondi dal suo ingresso in campo.

    La partita per la squadra di Guardiola non è stata affatto semplice sopratutto nel primo tempo dove i messicani hanno trovato il vantaggio con Rojas dopo appena 5 minuti, l’attaccante è abile a sfruttare un malinteso tra Dani Alves e Marquez e a superare Victor Valdes in uscita. La partita si mette su un piano più congeniale per il Levante che lascia il pallino del gioco al Barcellona arroccandosi in difesa e sfruttando il contropiede, i blaugrana non riescono a perforare la difesa fino al 35′ quando da un angolo di Xavi, Yaya Tourè colpisce di testa con la palla che finisce sul piattone di Busquets per il gol del pareggio.

    Nella ripresa Guardiola butta nella mischia Lionel Messi e l’argentino dopo appena cinquanta secondi regala il vantaggio ai suoi sfruttando al meglio un assist di Ibrahimovic. Il Barcellona galvanizzato trova la rete del 3-1 con il giovane Pedro ma il merito è tutto di Iniesta. Nel finale è Ibra a cercar la gioia personale ma il suo pallonetto da 40 metri è debole e non sorprende Vilar. Come da pronostico adesso ci sarà l’attesa finale con l’Estudinates di Veron.

    IL TABELLINO
    ATLANTE – BARCELLONA 3-1
    5’pt Rojas (A), 35’pt Busquets, 9’st Messi, 22’st Pedro
    Atlante (3-5-1-1): Vilar; Negro, Chichero, Navarro; Marquez, Solari (11’st Carevic), Chepe, Hobbit, Rojas; Velazquez (18’st Pereira); Arreola. A disposizione: Kampa, Peralta, Munoz, Castillo, Ovalle, Carrillo, Garcia, Ruiz, Perez, Silva. all. Cruz.
    Barcellona (4-3-3): Valdes; Dani Alves, Marquez (8’st Pique), Puyol, Abidal; Xavi, Busquets, Tourè (8’st Messi); Pedro, Ibrahimovic, Iniesta (32’st Bojan). A disposizione: Pinto, Chyrgynskiy, Maxwell, Milito, Keita, Henry, Mino, Jeffren. all. Guardiola
    Arbitro: Simon (Bra)
    Ammoniti: Chichero (A), Ibrahimovic (B)
    Espulsi: