Tag: zlatan ibrahimovic

  • Erik Kristjansson, il baby talento al Milan grazie ad Ibra

    Erik Kristjansson, il baby talento al Milan grazie ad Ibra

    Non solo leader in campo ma anche talent scout, l’avventura rossonera di Zlatan Ibrahimovic sembra esser nata sotto una buona stella con lo svedese pronto ad ogni sacrificio pur di tornare ad esser indispensabile.

    Lo score di inizio campionato è più che positivo ma Zlatan potrebbe entrare nella storia del Milan anche per aver consigliato un possibile talento: Erik Kristjansson. Il sedicenne ha folgorato Ibra nel suo ultimo viaggio in Svezia, quando è riuscito a coinvolgerlo in un provino nel suo giardino di Malmoe.

    Kristjansson, figlio dell’architetto di fiducia di Ibra, ha superato la prima fase e come racconta il padre al quotidiano online thelocal è partito già alla volta di Milano dove sosterrà un provino per i rossoneri.

  • Calciopoli, De Santis “convoca” Del Piero, Nesta ed Ibrahimovic

    Calciopoli, De Santis “convoca” Del Piero, Nesta ed Ibrahimovic

    Che nelle stanze del Tribunale di Napoli si stesse preparando un autunno “caldo” lo si poteva intuire dai toni dello scontro e dall’importante dei teste chiamati a deporre davanti al giudice Casoria ma che il Calciopoli bis potesse coinvolgere anche i giocatori era quasi del tutto imprevedibile.

    Nelle prossime udienze a Napoli saranno di scena i big della serie a con in testa capitan Del Piero, seguito a ruota da Nesta ed Ibrahimovic. A chiamare in causa i big della serie A è l’ex arbitro Massimo De Santis per avvalorare la sua presunta innocenza dimostrando la sua estraneità ai presunti favori alla Juventus Moggiana.

    I giocatori scagioneranno, secondo i legali, De Santis testimoniando come sono accaduti realmente i fatti nelle partite oggetto di indagine. Si partirà da Lecce – Juventus del 14 novembre 2004 decisa proprio da Del Piero sotto una pioggia incessante e con un campo al limite della praticabilità.

    Continuando con il famoso Juventus – Inter del 20 aprile 2005 vinto dai nerazzurri grazie ad un gol di Julio Cruz ma la partita passò alla storia per “l’abbraccio” di Ibra, allora bianconero, a Cordoba che gli costò 3 giornate di squalifica grazie alla prova tv. Ad avvalorare la tesi la difesa porterà un’intercettazione tra Bergamo e Facchetti nella quale l’allora presidente nerazzurro diceva di gradire la designazione di De Santic.

    Nesta sarà coinvolto per la partita tra Fiorentina – Milan del 1° maggio 2005, il difensore rossonero diffidato fu graziato dall’arbitro permettendogli di giocare la partita con la Juventus. Anche Galante farà visita al tribunale di Napoli per confermare l’infondatezza delle accuse del patron del Livorno Spinelli confermando che l’espulsione fu dovuta ad un brutto fallo su Angelo.

  • Seedorf bacchetta Allegri: “troppe palle lunghe”

    Seedorf bacchetta Allegri: “troppe palle lunghe”

    Clarence Seedorf lascia l’Amsterdam Arena tra applausi scroscianti del pubblico che lo ha visto crescere e tirare i primi calci ad un pallone ma mister Champions non è soddisfatto della gara giocata dal suo Milan e nel dopo gara lancia qualche sassolino a mister Allegri dimostrando di esser già pronto per la carriera da allenatore.

    “Il nuovo modulo? Allegri sa che abbiamo una squadra che sa giocare con questo modulo, ha voluto cambiare un po . Non mi è piaciuto il nostro gioco in generale. Credo che stiamo giocando con troppe palle lunghe ed è una cosa che dobbiamo migliorare, perché non dobbiamo fare l’errore di pensare che Ibrahimovic può risolvere tutto, altrimenti finisce come ha fatto nell’Inter, specialmente in Champions. Il pareggio è giusto. Non abbiamo dominato, non abbiamo avuto proprio in pugno la partita, come siamo abituati ad avere. Ma ci sta, perché c’è anche un po’ di stanchezza e si paga un po’ anche questo. Ma fuori casa un pareggio in Champions è sempre qualcosa di importante, anche se sappiamo che dobbiamo e possiamo fare meglio”

    Di tutt’altro avviso Massimiliano Allegri soddisfatto del gioco della squadra “Troppe palle lunghe? Non direi, ma avremmo dovuto sfruttare di più gli inserimento da dietro. Bisogna migliorare, ma non abbiamo molto tempo per provare diverse soluzioni tattiche perché giochiamo ogni tre giorni. A volte corriamo male e troppo con un dispendio di energie troppo alto. Il modulo? Io ho le idee chiare: ci vuole equilibrio e ci vogliono giocatori con certe caratteristiche che con altri non possono coesistere”

    Galliani invece attacca l’arbitro per aver fermato il gioco sulla punizione battuta da Pirlo per Inzaghi ed osanna Ibra per il gol “Non ho capito perché ha fischiato.I giocatori mi hanno detto che non hanno chiesto la distanza, il pallone era fermo. Quindi, il pallone si può rimettere in gioco. E’ stato un errore gravissimo perché, probabilmente, avemmo vinto la partita su quella palla. E’ totalmente incomprensibile”.

    Robinho e Ibra “Robinho ha sprecato un po’ troppo, due errori su due assist al bacio davanti alla porta: E’ un grande giocatore, sta crescendo, fa movimento, fa bene, ma il gol di Ibrahimovic è stato fantastico, difficile”.

  • Sempre e solo Ibra. Milan – Ajax 1-1 [commento e pagelle]

    Sempre e solo Ibra. Milan – Ajax 1-1 [commento e pagelle]

    Il Milan esce indenne dal catino dell’Amsterdam Arena grazie all’ennesima zampata di Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese toglie le castagne dal fuoco dopo un inizio travolgente dell’Ajax trascinato dalle qualità di Suarez e di El Hamdaoui, i lancieri partono a testa bassa anche se la prima occasione è sui piedi di Robinho che da posizione defilata impegna Stekelenburg.

    Suarez, dopo un mondiale da protagonista, ottiene la consacrazione superando Nesta con un tunnel e servendo un assist prezioso per El Hamdaoui che in girata non sbaglia. Il gol galvanizza i rossoneri e sopratutto l’osannato Clarence Seedorf che sforna assist a ripetizione, il cioccolatino per Robinho viene bruciato incredibilmente e allora serve sua maestà Ibra che con precisione chirurgica centra il pari.

    La partita vive di un intensità paurosa con continui cambi di fronte e con le difese sempre sollecitate. Nella ripresa l’Ajax cala e il Milan potrebbe passare in più di una occasione ma prima Stekelenburg e poi l’imprecisione di Robinho non consentono ai rossoneri di passare. Nel finale è ancora il portiere olandese a superarsi su Boateng. Buon pari comunque ma adesso per la testa del girone bisogna andare a vincere al Bernabeu.

    IL TABELLINO
    AJAX-MILAN 1-1
    23′ El Hamdaoui (A); 36′ Ibrahimovic (M)
    Ajax (4-3-2-1):
    Stekelenburg 6,5; Van der Wiel 5,5, Alderweireld 7, Vertonghen 6,5, Anita 6 (37′ Sulejmani 6); Enoh 5,5, De Jong 6,5, De Zeeuw 6 (35′ st Lindgren sv); Suarez 7,5, Emanuelsson 6; El Hamdaoui 7. A disp.: Verhoeven, Oleguer, Ooijer, Eriksen, Jozefzoon. All.: Jol

    Milan (4-3-1-2): Abbiati 6,5; Zambrotta 5,5, Nesta 6, Thiago Silva 7, Antonini 5; Gattuso 6,5, Pirlo 6,5, Flamini 5 (7′ st Boateng 6,5); Seedorf 7,5 (41′ st Abate sv); Robinho 5 (41′ st Inzaghi sv), Ibrahimovic 7. A disp.: Amelia, Bonera, Yepes, Ronaldinho. All.: Allegri
    Arbitro: Brych
    23′ El Hamdaoui (A); 36′ Ibrahimovic (M)

    Ammoniti: Robinho (M), Flamini (M), Enoh (A), Zambrotta (M), Gattuso (M), Antonini (M)

  • Highlights Milan – Genoa 1-0

    Torna alla vittoria al Milan grazie al secondo gol in campionato di Zatlan Ibrahimovic. Lo svedese è abile a sorprendere Dainelli ed Eduardo con un tocco geniale, per il Genoa nonostante una prova convincente arriva la sconfitta.

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  • Milan – Genoa 1-0. Decide il piedone di Ibra [commento e pagelle]

    Milan – Genoa 1-0. Decide il piedone di Ibra [commento e pagelle]

    Il Milan ritrova la vittoria in campionato dopo tre giornate superando a San Siro un ottimo Genoa. Decide ancora una volta Zlatan Ibrahimovic che con un geniale colpo anticipa Dainelli beffando Eduardo. I rossoneri ancora senza Pato e Ambrosini si presentano in campo con Robinho per la prima volta tra gli undici titolari e con Gattuso al fianco di Pirlo.

    La partita si gioca ad un ritmo forsennato e senza particolari tatticismi, nel primo è il Genoa più pericoloso grazie alla vivacità di Mesto e Palacio sugli esterni e i lanci di Veloso in mezzo al campo. La prima occasione è sui piedi di Gattuso, ottima la sua prova, e poi è Boateng a trovarsi il pallone del possibile vantaggio ma Eduardo si supera. Sale in cattedra il Genoa, Palacio becca un palo e Abbiati si supera su Chico. All’intervallo è ancora 0-0.

    Nella ripresa il Milan trova subito il gol con l’invenzione di Ibra e poi cerca di gestire il possesso palla facendo spesso correre a vuoto i suoi. Il Grifone crea solo qualche mischia mentre il Milan nel finale fa con Seedorf, Robinho e due volte con Flamini la possibilità di raddoppiare. Finisce dopo tre minuti di recupero il Milan sale a quota 8 in classifica per il Genoa la seconda sconfitta consecutiva.

    LE PAGELLE
    IBRAHIMOVIC: 7 Solitario, spesso irritante ma è sempre lui il cecchino rossonero
    RANOCCHIA: 7 L’Italia ha finalmente trovato il degno erede di Nesta
    GATTUSO: 7 Sta ritornando il Ringhio di un tempo

    IL TABELLINO
    MILAN-GENOA 1-0

    Milan (4-3-3): Abbiati 6,5; Abate 6, Nesta 6,5, Thiago Silva 6,5, Antonini 6; Gattuso 7 (22′ st Flamini 5,5), Pirlo 5, Boateng 5,5; Robinho 6, Ibrahimovic 7, Ronaldinho 6 (26′ st Seedorf 6). A disp.: Amelia, Zambrotta, Sokratis, Yepes, F.Inzaghi. All.: Allegri
    Genoa (4-4-3): Eduardo 6,5; Chico 6 (12′ st Sculli 5,5), Dainelli 5, Ranocchia 7, Criscito 6; Rafinha 6, Veloso 6,5 (21′ st Milanetto sv), Kharja 6; Palacio 7 (37′ st Rudolf sv), Toni 6, Mesto 6,5. A disp.: Scarpi, M. Rossi, Kaladze, Moretti. All.: Gasperini
    Arbitro: Valeri
    Marcatori: 4′ st Ibrahimovic
    Ammoniti: Rafinha (G), Pirlo (M), Sculli (G)
    Espulsi: –

  • Serie A: si sbloccano i bomber. Eto’o leader, primi acuti per Gila, Milito e Di Natale

    Scelgono il turno infrasettimanale in notturna i bomber della serie a per rompere il digiuno e placare i polveroni mediatici scoppiati intorno ai loro nomi. Prime due reti per il Principe Milito sorretto da un Eto’o in stato di grazie e leader della classifica cannonieri con 5 reti. Dimostra di esser ancora fondamentale per il Chievo Pellissier cosi come Di Vaio per il Bologna.

    Si sbloccano finalmente anche Di Natale, Gilardino e Ibrahimovic anche se per Udinese, Fiorentina e Milan c’è ancora da lavorare. La Roma ha un Borriello in più ma anche tanti problemi.

    La classifica marcatori dopo la 4° giornata

    • 5 RETI: Eto’o S. (Inter)
    • 4 RETI: Pellissier S. (Chievo)
    • 3 RETI: Cassano A. (Sampdoria), Cavani E. (Napoli), Di Vaio M. (Bologna)
    • 2 RETI: Bogdani E. (Cesena), Borriello M. (Roma), Cannavaro P. (Napoli), Caracciolo A. (Brescia), Inzaghi F. (Milan), Marchisio C. (Juventus), Matri A. (Cagliari), Mesto G. (Genoa), Milito D. (Inter), Moscardelli D. (Chievo), Pato A.(Milan), Pozzi N. (Sampdoria), Quagliarella F. (Juventus)
    • 1 RETI: Acquafresca R. (Cagliari), Antenucci M. (Catania), Balzaretti F. (Palermo), Barreto P. (Bari), Bojinov V. (Parma), Capuano C. (Catania), Castillo J. (Bari), Conti D. (Cagliari), Crespo H. (Parma), D’Agostino G. (Fiorentina), Dallamano S. (Brescia), De Rossi D. (Roma), Destro M. (Genoa), Di Michele D. (Lecce), Di Natale A. (Udinese), Diamanti A. (Brescia), Donati M. (Bari), Eder C. (Brescia), Fernandes G. (Chievo), Floccari S. (Lazio), Floro Flores A. (Udinese), Giaccherini E. (Cesena), Gilardino A. (Fiorentina), Gimenez H. (Bologna), Giovinco S. (Parma), Guberti S. (Sampdoria), Hamsik M. (Napoli), Hernanes A. (Lazio), Hetemaj P. (Brescia), Iaquinta V. (Juventus), Ibrahimovic Z. (Milan), Ilicic J. (Palermo), Jeda J. (Lecce), Kozak L. (Lazio), Lazzari A. (Cagliari), Ledesma C. (Lazio), Ljajic A. (Fiorentina), Lucio F. (Inter), Marcolini M. (Chievo), Mascara G. (Catania), Mauri S. (Lazio), Maxi Lopez G. (Catania), Morrone S. (Parma), Mudingayi G. (Bologna), Pastore J. (Palermo), Pepe S. (Juventus), Ricchiuti A. (Catania), Rocchi T. (Lazio), Silvestre M. (Catania), Thiago Silva E. (Milan), Toni L. (Genoa), Zaccardo C. (Parma)
  • Mourinho: “Ibra deve imparare ad accettare le critiche”

    Mourinho: “Ibra deve imparare ad accettare le critiche”

    L’attuale allenatore del Real Madrid Josè Mourinho, esprime il suo parere riguardo alla lite in diretta tv fra Arrigo Sacchi e Zlatan Ibrahimovic: “Io non sono l’uomo giusto per criticare. Giocatori e allenatori devono accettare le critiche e dire quando non sono giuste, ma con educazione. Ma mi capita dopo una partita di avere l’adrenalina negli occhi. Per questo io sono uno che non critica. Sacchi comunque per quello che ha fatto ha l’autorità per dire la sua opinione“.

    Sulla sua esperienza Madrid aggiunge: “Sono l’allenatore del Real Madrid, è un lavoro che mi piace, che mi appassiona, a cui dedico ogni energia e spero di poter restare su questa panchina per altri quattro anni, fino alla scadenza del mio contratto“.

    Termina parlando della sua possibità offertagli dal Portogallo di allenare la nazionale lusitana: “Non sono stato capace di dire no, però la decisione spetta al Real Madrid“. Ma vista la contrarietà del presidente Florentino Perez sembra già scontato il suo rifiuto.

  • Mourinho abilita Sacchi: “ha le carte in regola per criticare”

    Il battibecco tra Ibrahimovic e Sacchi ha superato i confini italici per esser diffuso in tutta Europa tanto da arrivare a Madrid dove Josè Mourinho, un non particolarmente incline alle critiche, si erge a difensore dell’ex tecnico milanista:

    “Io non sono l’uomo giusto per criticare. Però giocatori e allenatori devono accettare le critiche. Anche esprimendo il proprio disaccordo, ma sempre con educazione”.

    Il portoghese conclude la difesa dell’ex collega:“Sacchi per quello che ha fatto ha l’autorità per esprimere la sua opinione”.

  • Che fine ha fatto lo stile Milan? Guardate Ibra cosa dice a Sacchi.

    Ieri durante il post-partita di Mediaset Premiun, è stato intervistato Zlatan Ibrahimovic, protagonista di una doppietta contro l’Auxerre. Purtroppo al momento dell’intervista, lo svedese, non è stato molto elegante, come invece lo è spesso sul campo, quando sforna assist e goal incredibili. La vittima è stata Arrigo Sacchi, che commentando un suo goal ha detto che “Se Ibra non avesse avuto il 47 di piede, non l’avrebbe fatto”.

    l genio svedese ha risposta alle sue parole ha detto:”Sacchi sembra geloso, sta parlando troppo. Deve parlare meno in televisione e sui giornali. Se lui vuole qualcosa deve venire da me a parlare. Non solo stasera, ha anche parlato prima quando ero al Barcellona, non solo adesso”. Aggiunge Sacchi:”io credo di poter esprimere la mia opinione con educazione e correttezza senza offendere le persone, e credo di non averti mai offeso”. Poi replica Ibra:”Se hai qualcosa contro di me non guardarmi, non mi devi spiegare niente.”Chiude Sacchi: »Impara l’educazione»

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