Tag: zlatan ibrahimovic

  • Balotelli segna come Ibra. Video

    Balotelli segna come Ibra. Video

    Si stimano a vincenda a non fanno mistero di voler giocare insieme, possibilmente con la maglia rossonera ma sono tantissime le cose che accomunano Mario Balotelli e Zlatan Ibrahimovic. Dal carattere irriverente allo strapotere fisico dall’apparente strafottenza alla consapevolezza di esser i più forti.

    SuperMario ieri ha guidato il City del Mancio alla vittoria sul Salisburgo in Europa League con una doppietta. La prima rete, bella e spettacolare, ricorda da vicino i colpi dello svedese con un gran tiro al volo con cross proveniente dalla sinistra.

    [jwplayer mediaid=”106540″]

  • Galliani alimenta il tormentone: “Prendo Balotelli se lo vendono”

    Galliani alimenta il tormentone: “Prendo Balotelli se lo vendono”

    “Non credo che il Manchester lo venda, Mario ha firmato 5 anni, ma se così dovesse essere noi ci saremo. Se Ibra-Balotelli è una coppia che si riforma è sicuro che questo avverrà nel Milan”

    La lunga maratona di accerchiamento a Mario Balotelli sembra esser arrivata in una fase calda e decisiva, il corteggiamento rossonero è ormai asfissiante e coinvolge tutti i membri societari che non perdono occasione di ribadire la voglia di prender SuperMario che a sua volta dimostra di voler il Milan in ogni occasione.

    Galliani ha prima usato la diplomazia coinvolgendo Raiola e pungolato anche da Ibrahimovic è uscito alla scoperta lanciando un segnale mediatico a Mancini e al Manchester City dicendosi disposto a trattare in caso gli inglesi decidessero di privarsi. La sensazione è che forse non a gennaio ma presto Balotelli sarà rossonero.

  • Ibra e Dinho portano il Milan agli ottavi

    Ibra e Dinho portano il Milan agli ottavi

    Missione compiuta. Con un Ibrahimovic sempre più decisivo e con un Ronaldinho tornato a giocare, a segnare e a sorridere il Milan rifila due reti a domicilio all’Auxerre e rientra a casa con la qualificazione agli ottavi di finale in tasca in concomitanza con la vittoria del Real Madrid sull’Ajax che estromette dai giochi definitivamente gli olandesi.

    Con il fantasma di 25 anni fa quando i rossoneri uscirono sconfitti dall’Abbè-Deschamps per 2-1, il Diavolo imposta bene la partita ma nel primo tempo non raccoglie praticamente nulla di quanto seminato: Ibrahimovic lì davanti è un brutto cliente per i centrali difensivi francesi che non riescono a marcarlo. Lo svedese viene cercato sempre e ovunque e lui ripaga i compagni di squadra mettendoli in condizione di battere a rete: succede così con Robinho e Seedorf, quest’ultimo sfiora la traversa con un destro potente da fuori area. Ma l’occasione più ghiotta di tutto il primo tempo capita sui piedi, non certo sopraffini, di Gattuso che servito dall’errore in disimpegno di Coulibaly, spara alto da ottima posizione.

    Nel secondo tempo tutti aspettano la mossa Ronaldinho e invece Allegri continua ad insistere sulla coppia Ibra – Robinho. Il brasiliano, servito da Abate, viene murato sbagliando un rigore in movimento, lo svedese invece ripaga il tecnico al 64′ con una magia degna della sua classe ma allo stesso tempo della sua potenza immensa con una bordata micidiale di prima intenzione a giro che prima passa attraverso le gambe di due avversari entrati in scivolata nel tentativo di contrastare il tiro per concludere la sua traiettoria nel sette alle spalle di Sorin. Un gol da Playstation.
    L’ora di Ronaldinho scocca all’85’ quando rileva lo sfiancato Ibrahimovic: il brasiliano impiega soltanto 5 minuti per ritrovare la via del gol con una conclusione mancina a giro e per far capire ad Allegri che può contare su di lui. E il Milan ha assolutamente bisogno anche del suo apporto per competere su due fronti.

    Il tabellino
    AUXERRE – MILAN 0-2
    64′ Ibrahimovic, 91′ Ronaldinho
    AUXERRE (4-4-1-1): Sorin; Hengbart (59′ Chafni), Coulibaly, Grichting, Dudka; Oliech, Pedretti, Ndinga, Birsa; Contout (82′ Traoré); Sammaritano (65′ Quercia).
    Panchina: Riou, Sidibe, Langil, Bourgeois.
    Allenatore: Fernandez
    MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta; Gattuso (92′ Strasser), Ambrosini, Flamini; Seedorf (76′ Boateng); Robinho, Ibrahimovic (85′ Ronaldinho).
    Panchina: Amelia, Bonera, Yepes, Jankulovski.
    Allenatore: Allegri
    Arbitro: Skomina (SLO)
    Ammoniti: Ambrosini (M), Nesta (M)

    LE PAGELLE

  • Allegri sprona Ronaldinho: “Deve impegnarsi”

    Ha fatto notizia la quarta panchina consecutiva di Ronaldinho sabato sera contro la Fiorentina. Il brasiliano sembra essere sceso ormai all’ultimo posto nelle gerarchie di Allegri che lo ha snobbato anche dinanzi ad una forte emergenza in attacco con Pato e Inzaghi fuori per infortunio e il gigante Ibrahimovic che, come ha ammesso lui stesso, è stanco e ha chiesto a gran voce un turno di riposo.

    Ma con il solo Robinho in forma e che sta crescendo sempre di più di condizione gara dopo gara, il tecnico rossonero non può non tenere Dinho in considerazione. Domani il Milan affronterà in una gara decisiva l’Auxerre che potrebbe dare l’accesso agli ottavi di Champions League (Ajax permettendo): Allegri è stuzzicato dall’idea di lanciare Ronaldinho dal primo minuto ma alla fine il tecnico dovrebbe optare per il solito tandem d’attacco che fino ad ora gli ha dato ottime garanzie. Facile presuppore quindi che Ronaldinho venga gettato nella mischia a partita in corso, d’altronde le dichiarazioni di Allegri lo fanno intuire:

    • Dinho si sta allenando bene ed è entrato con voglia anche sabato. Giocherà? Non ho ancora deciso, ma sono soddisfatto. Star fuori dispiace a tutti, ma lui deve impegnarsi per riconquistare il posto in squadra“.

    Ora sta a Ronaldinho recepire il messaggio inviatogli dall’allenatore. Il brasiliano è ancora una pedina importante per questo Milan che se vuole imporsi sia a livello nazionale che internazionale ha bisogno anche del suo talento e non può prescindere solo dal genio di Ibra.

  • Liscio & Sbalascio: Super Pazzini, Eto’o testata alla Zidane

    Liscio & Sbalascio: Super Pazzini, Eto’o testata alla Zidane

    Archiviata la tredicesima giornata del campionato di serie A, andiamo ad analizzare chi sono stati i migliori e i peggiori del weekend calcistico:

    Al primo posto dei “Lisci” troviamo Giampaolo Pazzini, il bomber blucerchiato che sembra essersi definitivamente sbloccato dopo la tripletta realizzata ieri pomeriggio a Lecce e che ha permesso alla Sampdoria di rimanere in scia alle zone nobili della classifica. Il “Pazzo”, che sembra ormai rassegnato all’idea di perdere il suo gemello d’attacco Cassano, non ha dimenticato del tutto il fiuto del gol che lo ha caratterizzato negli ultimi anni e si è caricato la squadra sulle spalle, portandola alla vittoria: per lui una tripletta (la prima in serie A) dopo quella messa a segno a Wembley 4 anni fa durante l’amichevole Inghilterra-Italia organizzata per l’inaugurazione del nuovo stadio inglese.

    Al secondo posto dei migliori di giornata collochiamo un campione che sta davvero facendo la differenza, Zlatan Ibrahimovic. E’ senza dubbio colui che sta trascinando il Milan in queste partite, 5 gol nelle ultime 6, reti decisive come quelle di sabato sera contro la Fiorentina (una magia) o come quella del derby, insomma è lui la vera arma in più dei rossoneri. Con questi numeri ai tifosi milanisti non resta che sognare.

    Trova spazio tra i migliori senza dubbio Milos Krasic, l’ala serba della Juventus che segna il suo quarto gol in campionato e permette alla sua squadra di viaggiare nelle zone alte della classifica. Oltre al gol (dello 0-2), la sua prestazione è stata formidabile nonostante sia rimasto in campo per 60 minuti, quelli concordati con Del Neri visto che rientrava da un infortunio (e pensare che non doveva nemmeno giocare ieri ndr), un giocatore che può fare la differenza in qualsiasi momento e che sarà fondamentale per questa nuova Juve, umile ma allo stesso tempo ambiziosa.

    Il peggiore in assoluto di questa giornata è sicuramente Samuel Eto’o, non perchè abbia giocato male (al contrario, in questa Inter disastrosa è l’unico a salvarsi), ma perchè in un momento così delicato si lascia andare a un gesto che ricorda quello famoso dei Mondiali 2006 tra Zidane e Materazzi: testata in pieno petto a Cesar, difensore del Chievo, e probabile squalifica per prova TV, visto che l’arbitro e i suoi assistenti non sono riusciti a vedere il fattaccio. Da un giocatore come lui, che è sempre stato molto corretto sia in campo che fuori e che si lascia andare a gesti così, pochi o nessuno se lo sarebbero aspettato, però questo è sintomo di un nervosismo preoccupante nello spogliatoio nerazzurro, che con molta probabilità perderà il suo uomo migliore per almeno 3 giornate, visto i precedenti analoghi già sanzionati in passato.

    Negli “Sbalasci” di questo turno non possiamo che citare il presidente del Genoa Enrico Preziosi. Il numero uno rossoblù si lascia andare a dei commenti del tutto fuori luogo, come “Marotta ha pianto tutta la settimana per avere un arbitro esperto, ed è stato accontentato“, oppure “Marchisio e Krasic risultavano infortunati e non hanno preso parte agli impegni con le proprie nazionali, proprio loro sono stati decisivi…“. Premettendo che l’arbitro di Genoa-Juventus (Morganti) ha arbitrato benissimo, senza errori nè da una parte nè dall’altra, ci chiediamo cosa abbia visto in tribuna ieri il presidente rossoblù; poi per quanto riguarda gli infortunati della Juventus, precisiamo che Krasic veniva da quasi un mese di stop e perciò non è stato convocato (tra l’altro ha recuperato a tempo di record, non doveva far parte della gara inizialmente), inoltre su Marchisio, è stato il medico dello staff della Nazionale a decidere di rispedirlo a casa perchè inutilizzabile nell’amichevole con la Romania. Se poi si vuole contestare e mettere in dubbio anche il lavoro di uno staff sanitario che opera con assoluta oggettività, beh, allora siamo alla frutta…. Tali accuse poteva benissimo risparmiarsele.

    Infine troviamo il Bologna, una squadra ormai allo sbando dopo il caos finanziario che l’ha travolta. Scoppola pesante subita ieri sera dal Napoli, squadra mai in partita, evidentemente molto influenzata dalle voci che circolano intorno all’ambiente rossoblù su un probabile fallimento della società. Veramente una settimana nerissima per gli emiliani, ci auguriamo per i tifosi felsinei che questa situazione si risolva al più presto e che tutto vada per il verso giusto.

  • Balotelli minimizza i buu e sogna il Milan e Ibra

    Balotelli minimizza i buu e sogna il Milan e Ibra

    SuperMario è sempre protagonista e anche nella sera dell’amichevole con la Romania in Austria dove a dir la verità non ha brillato si è conquistato le prime pagine per gli imbecilli che lo hanno sbeffeggiato dagli spalti e da quegli italiani che hanno esposto lo striscione contro l’Italia multietnica.

    Balotelli sembra però averci fatto il callo rispondendo con filosofia ai microfoni della Rai e sognando un futuro più sereno “Quella gente non la conosco, dico solo loro che dove vivo io, a Brescia, l’Italia multietnica esiste già. E si può fare anche meglio…. Da Manchester mi piacerebbe vedere che si parla di questi problemi, più che delle mie ragazze”.

    Inevitabili le domande sul Milan e sul rapporto con Ibrahimovic “Fino a giugno sono sicuramente al City, ho un contratto di 5 anni e non posso dire nulla. E’ vero che ho mangiato con Galliani dopo il derby, ma che vuol dire? Se cenavo con Moratti dicevate che andavo all’Inter?” il Balotelli diplomatico lascia però spazio a quello vero quando sente il nome di Ibrahimovic “Io e Ibra formeremmo una coppia molto forte”. Un assist per il Milan, ma non è l’unico perchè subito dopo ne arriva un altro. “Che giocatori mi piacciono di questa Nazionale? Beh mi piace tantissimo Pirlo. Un altro milanista? Li hanno tutti loro”.

  • Moratti duro con Benitez, Allegri per Pippo e Pato

    Moratti duro con Benitez, Allegri per Pippo e Pato

    “Subito troppo i rossoneri? Non mi sembra che abbiamo subito il gioco del Milan, non abbiamo fatto gioco… ed è ancora peggio…”.

    E’ scuro in volto e avvelenato Massimo Moratti alla fine del derby. Parole dure nei confronti di Benitez che denotano un clima di disagio nell’ambiente nerazzurro e la possibilità che la poltrona del tecnico spagnolo inizi a scricchiolare.

    Di tutt’altro tenore l’umore di Allegri finalmente appagato dalle scelte coraggiose e con un primato in classifica che da fiducia e morale per il futuro. Queste le sue dichiarazioni a fine partita “Abbiamo fatto una buona partita ma in alcune situazioni potevamo gestire meglio il pallone. L’espulsione di Abate? Dispiace, forse se avessi fatto prima la sostituzione non sarebbe accaduta. E’ una vittoria importante ma non abbiamo vinto il campionato, Il gruppo comunque – aggiunge – è solido e ha voglia di vincere”.
    Battuta su Ronaldinho: “troverò spazio” e a chi gli chiede una dedica “Credo sia giusto e importante dedicarla a Pato e Inzaghi che ci hanno dato tanto”.

  • L’Ibra rossonero è decisivo. Derby al Milan, Benitez confuso

    L’Ibra rossonero è decisivo. Derby al Milan, Benitez confuso

    Il Milan vola in testa alla classifica a +6 sui cugini nerazzurri dopo un derby acceso, maschio ma ben interpretato dall’undici di Allegri. Benitez conferma le impressioni della vigilia stravolgendo il suo credo tattico riaffidandosi al rombo con il giovane Obi a completare il centrocampo con Stankovic e Zanetti, in attacco Milito al fianco di Eto’o.

    Allegri sceglie Abate sulla destra per il duello con Eto’o e in avanti sceglie Robinho come partner di Ibra, centrocampo tutto muscoli con Ambrosini, Gattuso e Flamini e Seedorf libero di spaziare sulla trequarti. L’avvio è tutto di marca rossonera con Ibra subito bloccato davanti a Castellazzi in sospetto fuorigioco, l’Inter gioca con la difesa alta e per Ibra è un gioco da ragazzi scattare alle spalle di Lucio e Materazzi e trovare il rigore decisivo.

    L’Inter è in bambola e dopo gol in almeno tre occasioni i rossoneri avrebbero la possibilità di trovare il raddoppio ma per sfortuna e imprecisione non riesce a chiudere la gara. Al 36′ l’infortunio di Obi riporta l’Inter con il classico 4-2-3-1 e i nerazzurri mettono subito pressione costringendo Gattuso al fallo ripetuto che dopo l’ammonizione prima del finale meritava il secondo giallo.

    La ripresa parte con Pandev per l’impalpabile Milito mentre il Milan inserisce Pirlo al posto del miracolato Gattuso, i nerazzurri son più fluidi ma i rossoneri sembrano l’Inter di Mourinho chiudendo tutti gli spazi per poi ripartire in contropiede . Al 15′ uno spintone di Pandev porta al contatto con l’ingenuo Abate, per Tagliavento non ci sono dubbi, doppio giallo che costa al biondo rossonero l’espulsione.

    La pressione nerazzurra si fa asfissiante ma Nesta e Thiago Silva giganteggiano e Seedorf mette i brividi a Castellazzi. I nerazzurri si limitano a qualche tiro dalla distanza e l’unica nota è lo scontro tra Ibra e Materazzi che costringe l’ex campione del mondo alle cure in ospedale.


    IL TABELLINO
    INTER-MILAN 0-1

    5′ rig. Ibrahimovic
    Inter (4-3-1-2): Castellazzi; Cordoba, Lucio, Materazzi (22′ st Biabiany), Chivu; Zanetti, Stankovic, Obi (36′ Coutinho); Sneijder; Eto’o, Milito (1′ st Pandev). A disp.: Julio Cesar, Santon, Cambiasso, Mancini. All.: Benitez
    Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta; Gattuso (1′ st Pirlo), Flamini, Ambrosini; Seedorf (28′ st Boateng); Robinho (17′ st Antonini), Ibrahimovic. A disp.: Amelia, Bonera, Yepes Ronaldinho. All.: Allegri
    Arbitro: Tagliavento
    Ammoniti: Pandev (I); Gattuso, Ibrahimovic, Ambrosini (M)
    Espulsi: 15′ st Abate (M), per doppia ammonizione

  • Allegri si aggrappa ad Ibra, Benitez sceglie Matrix

    Allegri si aggrappa ad Ibra, Benitez sceglie Matrix

    Il conto alla rovescia per l’attesissimo derby di Milano è iniziato. Allegri e Benitez sono alla loro prima stracittadina e per entrambi è fondamentale vincere. I rossoneri infatti continuerebbero ad aver la testa della classifica allungando il distacco dai cugini nerazzurri allargando la crisi di gioco e risultati, l’undici di Moratti d’altro canto ha proprio bisogno dei tre punti per ritrovare le convinzioni perse un pò in questo avvio di stagione.

    La partita è ancor di più difficile lettura viste le numerose assenze per infortunio tra le due squadre, il Milan fa la conta in attacco dimezzato dagli infortuni di Inzaghi e Pato, Benitez ha i suoi problemi più gravi in difesa per le assenze di Samuel e Maicon. Allegri sembra orientato a lanciare Robinho al fianco di Ibra adesso più che mai punteros indispensabile per i rossoneri con Seedorf alle spalle e Ronaldinho ancora in panchina.

    L’inter potrebbe scegliere una difesa bloccata con Cordoba a destra e Materazzi al centro pronto a fare a sportellate con lo svedese. Proprio dal duello tra Matrix e Ibra potrebbe nascere un spunto tattico importante per la partita. Per il resto formazioni quasi scontate con i rossoneri che recuperano Nesta e Thiago Silva al centro della difesa, Zambrotta e ANtonini ai lati, centrocampo con Gattuso e Ambrosini mentre solo all’ultimo si deciderà su Pirlo se non dovesse farcela è pronto Flamini.

    L’Inter recupera Stankovic e Sneijder convincendo Benitez ad un cambio di modulo con il ritorno al rombo bocciando Pandev e dando un turno di riposo a Biabiany e Coutinho, a centrocampo potrebbe esser riproposto il positivo Obi.

  • Milan show senza Dinho, Allegri al derby da capolista

    Milan show senza Dinho, Allegri al derby da capolista

    Le parole di Allegri nella vigilia risultano profetiche lanciando il Milan alla fine di novanta minuti frenetici e a tratti spettacolari in vetta alla classifica solitaria alla vigilia di un derby che ormai da troppo tempo vedeva i cugini nerazzurri sempre in vantaggio.

    Il modulo con il doppio mediano continua a dar sicurezza e convinzioni all’ex tecnico cagliaritano che rispetto alla vittoria di Bari ritrova Thiago Silva e Pirlo in campo al posto di Nesta e Gattuso. In avanti rientra Pato ma è ancora panchina per Ronaldinho che rischia di diventare un caso.

    Il Palermo si schiera con il solito modulo ad albero di natale con Pastore ed Ilicic alle spalle di Pinilla. Buona la partenza rossonera e gol che arriva dopo appena 19′ grazie a Pato abile a rubare il tempo a Bacinovic e bucare Sirigu. I rosanero cercano di aggredire ma il Milan controlla bene e in qualche occasione cerca il raddoppio con le fulminee ripartenze di Ibra e Pato.

    La ripresa però vive di tutt’altra intensità, lo sloveno dalla distanza, con la complicità di Abbiati trova il pari facendosi perdonare l’errore del primo tempo, poi il Milan torna in cattedra. Seedorf centra il palo e qualche minuto dopo Ambrosini in azione da rugby entra in area conquistando un rigore (dubbio) che Ibra trasforma con freddezza e precisione. Nel finale lo svedese serve l’assist del 3-1 a Robinho che questa volta non sbaglia.

    Allegri può sorridere arrivando al derby con tre punti di vantaggio su l’Inter ma ci sarà da valutare le condizioni di Pato e Inzaghi usciti per infortunio.

    IL TABELLINO

    MILAN-PALERMO 3-1

    19′ Pato (M); 62′ Bacinovic (P); 77′ Ibrahimovic (M); 83′ st Robinho (M)

    Milan (4-3-1-2):
    Abbiati; Abate, Thiago Silva, Yepes, Antonini; Flamini, Ambrosini, Boateng; Seedorf; Pato (20′ st Inzaghi, 35′ st Robinho), Ibrahimovic (48′ st Jankulovski) . A disp.: Amelia, Sokratis, Nesta, Ronaldinho. All.: Allegri

    Palermo (4-3-2-1):
    Sirigu; Cassani, Muñoz, Bovo, Balzaretti; Migliaccio, Bacinovic, Nocerino; Pastore (7′ st Miccoli), Ilicic; Pinilla (25′ st Maccarone). A disp.: Benussi, Goian, Garcia, Rigoni, Kasami. All.: Rossi

    Arbitro: Banti
    Ammonizioni: Ambrosini (M); Sirigu, Bovo (P)
    Espulsi: –