Tag: zlatan ibrahimovic

  • Serie A: la classifica marcatori dopo 22 giornata

    Serie A: la classifica marcatori dopo 22 giornata

    Con la tripletta alla Sampdoria Edinson Cavani stacca in vetta alla classifica Antonio Di Natale salendo a quota 22 centri. Eto’o e Ibra raggiungono sul terzo gradino del podio Di Vaio, bel passo avanti di Matri e Pellissier. Pazzini sale a quota 8 segnando la prima doppietta con la maglia dell’Inter.

    • 17 RETI: Cavani (Napoli, 1 rig.)
    • 15 RETI: Di Natale (Udinese, 2 rig.)
    • 13 RETI: Di Vaio (Bologna), Eto’o (Inter, 4 rig.), Ibrahimovic (Milan, 2 rig.)
    • 11 RETI: Matri (Cagliari)
    • 9 RETI: Pellissier (Chievo, 1 rig.), Quagliarella (Juventus), Borriello (Roma, 1 rig.)
    • 8 RETI: Pato (Milan), Hamsik (Napoli, 1 rig.), Pastore (Palermo), Crespo (Parma, 1 rig.), Pazzini (Inter, 2 rig.)
    • 7 RETI: Gilardino (Fiorentina), Robinho (Milan), Ilicic (Palermo)6 RETI: Bogdani (Cesena), Floccari (Lazio), Vucinic (Roma, 1 rig.), Sanchez (Udinese)
    • 5 RETI: Caracciolo (Brescia, 3 rig.), Maxi Lopez (Catania, 1 rig.), Milito, Stankovic (Inter), Krasic (Juventus), Hernanes (Lazio, 1 rig.), Lavezzi (Napoli), Miccoli, Pinilla (Palermo), Giovinco (Parma), Guberti (Sampdoria)
  • Robinho e Ibra, il Milan sbanca Catania in dieci

    Robinho e Ibra, il Milan sbanca Catania in dieci

    Allegri l’aveva definita rognosa e sgorbutica la trasferta del suo Milan a Catania e la previsione non poteva che esser più azzeccata. Simeone carica i suoi a molla lavorando molto sull’aspetto caratteriale e ne vien fuori una partita fisica e maschia piena di scontri e gestita a stento da Tagliavento.

    I rossoneri però dimostrano di saper usare oltre il fioretto anche la spada e nel secondo tempo quando Van Bommel si becca il secondo giallo esce alla grande e ipoteca il risultato con il solito Ibra ma sopratutto con un ottimo gruppo.

    Gestisce male i gialli Tagliavento ma paradossalmente l’espulsione dell’olandese ha favorito il Milan stimolato nell’orgoglio. Ibra con un siluro su calcio da fermo induce all’errore Andujar e sulla ribattuta Robinho è più lesto di tutti per il vantaggio.

    I rossoneri sotto di un uomo perdono anche Ambrosini e per qualche minuto vengono chiusi dal Catania anche se Abbiati non corre grossi pericoli. E’ il Milan piuttosto a rendersi pericoloso con Ibra che prima fa fare bella figura ad Andujar e poi lo buca su assist di Robinho. Il MIlan si porta a più sette sulle immediati insegutrici, secondo ko in altrettante partite per Simeone e adesso è già tempo di processi.

  • Milan e il mercato targato Raiola

    Milan e il mercato targato Raiola

    Non c’è colpo di mercato in casa Milan che non passi sotto Mino Raiola, il pizzaiolo di Nocera Inferiore è attualmente il procuratore sportivo più potente d’Europa avendo capacità di far modificare gli equilibri di mercato grazie alla sue strategie.

    Amico di Luciano Moggi, inviso all’Inter per i continui “mal di pancia di Ibra” e per la procura di Balotelli è da qualche tempo consigliere fidato di Adriano Galliani nella campagna acquisti rossonera. Da operazioni minori come Mattioni e Rodrigo Ely è nata infatti l’idea di portare Zlatan Ibrahimovic in rossonero ed ha partecipato attivamente anche nell’acquisto del brasiliano Robinho.

    In attesa di completare l’opera con l’arrivo di Mario Balotelli il buon Raiola ha aiutato Galliani ad agire sottotraccia ed arrivare senza troppo rumore ad Urby Emanuelson ed oggi è partito alla volta della Germania per far ottenere a Mark Van Bommel il via libera per il Milan.

  • Milan – Cesena 2-0. Vince il gruppo, tegola Nesta

    Milan – Cesena 2-0. Vince il gruppo, tegola Nesta

    I gufi erano tutti alla finestra e le avvisaglie di inizio gara potevano far pensare al peggio, infortunato Gattuso nel riscaldamento e Nesta dopo appena quindici minuti e un Cesena che pareva voler riscattarsi dopo la sconfitta contro l’Inter.

    Ma il Milan sfoggia una prova corale che esalta il gruppo e da fiducia in vista di questo rush finale del campionato, con Thiago Silva superlativo in mediana e Yepes monumentale in difesa e il solito trio Cassano, Ibra e Robinho ad esaltare l’attacco rossonero.

    Il Cesena nel primo tempo sopratutto cerca in tutti i modi di approfittare delle defezioni rossonere e con Malonga e Schelotto impegna Abbiati, il Milan stranamente in contropiede trascinato da Robinho spreca tanto e trova il vantaggio solo allo scadere con un autogol di Pellegrino (secondo consecutivo).

    Nella ripresa il Cesena è più stanco ma resta in partita grazie ai tantissimi errori dei rossoneri in zonagol. I rossoneri comunque controllano ed esaltano Antonioli, Robinho spreca due ghiotte occasioni e soltanto nel recupero Ibra trova la rete del raddoppio.

    Il Milan tiene il passo di Napoli e Roma e allunga su Lazio e Inter dà sfoggio delle sue seconde linee adesso starà da vedere i tempi di recupero di Nesta alle prese con la solita sublussazione alla spalla.

    TABELLINO
    MILAN-CESENA 2-0

    45′ Pellegrino (C) autogol; 48′ st Ibrahimovic (M)

    Milan (4-3-1-2):
    Abbiati; Abate, Nesta (23′ Papastathopoulos), Yepes, Antonini; Ambrosini, Thiago Silva, Merkel; Robinho; Cassano (39′ st Pato), Ibrahimovic. A disp: Roma, Rodrigo Ely, Bonera, Oddo, Calvano. All.: Allegri.

    Cesena (4-3-3): Antonioli; Ceccarelli, Pellegrino, Von Bergen, Dellafiore (34′ st Benalouane); Caserta, Colucci, Parolo; Malonga, Budan (8′ st Bogdani), Schelotto (8′ st Sammarco). A disp.: Calderoni, Piangerelli, Appiah, Gorobsov. All: Ficcadenti

    Arbitro: Romeo
    Ammoniti: Caserta (C), Nesta (M), Antonini (M), Abbiati (M)

  • Tris al Bari. Il Milan vola ai quarti

    Tris al Bari. Il Milan vola ai quarti

    Il Milan torna alla vittoria dopo due pari consecutivi rifilando un netto tre a zero al malcapitato Bari e si conquista i quarti di finale dove incontrerà la Sampdoria. Allegri non risparmia Ibra e schiera per la prima volta il tridente con Robinho e Cassano a supporto, in difesa si vede Nesta mentre a centrocampo ci sono capitan Ambrosini e Gattuso a far chioccia al giovane Merkel.

    Il Bari pur con tante defezioni non è arrendevole e nelle ripartenze mette spesso in difficoltà il Milan fin quando uno sciagurato passaggio di Romero lancia il contropiede di Ibra lanciato da Robinho per il vantaggio. I pugliesi sono troppo disattenti ma il Milan non ha voglia di infierire trovando il raddoppio solo allo scadere del primo tempo in una azione viziata da due errori arbitrali e finalizzata da Merkel.

    La ripresa vive di minore intensità e di qualche giocata dei singoli, trova la gioia del gol anche Robinho autore di una ottima prestazione. La nota stonata è il nuovo stop a Pirlo.

  • Gattuso, Ibra e… Pato

    Gattuso, Ibra e… Pato

    Il Milan ha imbeccato il secondo pareggio stagionale consentendo alle inseguitrici di rifarsi sotto, pur mantenendo il primo posto al Via del Mare si è visto qualche nervosismo di troppo e qualche rimprovero pubblico potrebbe avere strascichi ancor peggiori sul proseguo della stagione.

    Leggende di spogliatoio raccontano della Vecchia Guardia rossonera rigida esigente e in molti casi dura con chi non si piega alla sua legge, il caso emblematico è quello di Gourcuff messo in disparte perchè troppo ribelle per lo stile Milan e quindi non idoneo a quel gruppo.

    L’insofferenza è da un pò di tempo che si vede nella faccia del giovane Pato, il “Papero” continua a segnare con una disarmante regolarità ma il suo gioco non è più esplosivo e gioioso come un tempo. Il battibecco con Ibra prima e con Gattuso poi hanno reso pubblica questa sofferenza montando un caso forse ma dando spunto alla società di intervenire e far rispettare i ruoli.

    Se Pato sbaglia, non può esser Gattuso o Ibrahimovic a riprenderlo, sopratutto durante un incontro. Il vice capitano rossonero ha grinta da vendere ma questo non deve precludere il rispetto dei ruoli prima che Pato diventi un caso e il Milan sia costretto a privarsi del suo giovane talento.

  • Fantacalcio: i top 11 della 20a giornata. Magia di Ibra

    Fantacalcio: i top 11 della 20a giornata. Magia di Ibra

    Luca Castellazzi (7) si conferma il miglior portiere di giornata per la seconda volta consecutiva, dimostrando di recitare al meglio il ruolo di vice Julio Cesar, respingendo i tentativi del Bologna di insidiare la sua porta.

    Nel reparto arretrato, da registrare l’eurogol di Bega (7), che con un poderoso sinistro sblocca la gara contro il Parma, portando il Brescia in vantaggio, e la superba prestazione della rivelazione Armero (6,5), autore di un gol (il secondo in campionato) e un assist nella goleada dell’Udinese contro il Genoa. Ottime le gare di Diakité, Maicon e Cordoba (7), così come la spinta sulle fasce dei vari Ziegler, Capuano, Cassetti, Abate e, soprattutto, Frey (6,5), che regala a Pellissier l’assist vincente per il pareggio in quel di Catania.

    A centrocampo, è bagarre con i 6,5 conditi da gol per Diamanti (altro poderoso  e solito sinistro dopo quello di Bega), Sanchez (altra prova maiuscola del cileno), Gimenez e Pastore (marcature inutili), Milanetto (illusorio pareggio del Genoa), Aquilani e Olivera (decisivi), mentre si meritano un 7 pieno Biondini e Stankovic. Da segnalare la prestazione del belga Nainggolan (7,5).

    In attacco, mentre Di Natale (6) si riprende lo scettro di capocannoniere, il gioiello di Ibrahimovic (8) a Lecce vale allo svedese il voto più alto della 20a giornata, ma al suo pari ecco di nuovo Eto’o con una doppietta. Del Piero (7) si conferma leader dei calci piazzati, ma la terza posizione sul podio degli avanti va, a parer mio, a Libor Kozak (7), dato per sicuro partente, ma ancora una volta prezioso e decisivo per la Lazio.

    Questi i top 11 della 20a giornata: Castellazzi; Bega, Armero, Frey; Biondini, Olivera, Aquilani, Diamanti; Ibrahimovic, Eto’o, Kozak

  • Liscio & Sbalascio: “Golazo” di Ibra, “gollonzo” di Pellegrino

    Liscio & Sbalascio: “Golazo” di Ibra, “gollonzo” di Pellegrino

    Con la nostra rubrica “Liscio & Sbalascio” andiamo ad esaminare il meglio e il peggio della 20esima giornata di Serie A:

    La palma del migliore se l’aggiudica Zlatan Ibrahimovic grazie a un gol da cineteca, una perla meravigliosa da Oscar del calcio. Lo svedese inventa un tiro dai 40 metri che batte l’incolpevole Rosati, il quale non si aspettava certo una giocata del genere. Ibra non è nuovo a questo genere di gol: in passato fece un gol simile in un’amichevole estiva (Benfica – Juventus), rimasto impresso a lungo nella memoria dei tifosi (soprattutto quelli juventini). E’ solo uno di una lunga serie di gol straordinari messi a segno dal numero 11 rossonero, chissà cosa si inventerà nelle prossime partite.

    Al secondo posto dei “Lisci” troviamo la vera sorpresa del campionato, l’Udinese di Guidolin. Partita all’inizio del campionato con uno zero in classifica dopo le prime 4 giornate, la squadra friulana è ora inarrestabile. 30 punti, ottavo posto in classifica e calcio spettacolo. Nelle ultime due uscite (entrambe in trasferta, a Milano e Genova) una vittoria sfumata all’ultimo contro il Milan (4-4) e questa domenica una vittoria importante contro il Genoa (2-4). Le due prossime avversarie, Inter e Juventus, sono avvisate…

    Piazza d’onore al Cagliari di Donadoni, che con la cura di quest’ultimo sta viaggiando a gonfie vele verso le zone nobili della classifica. I rossoblù ci hanno abituato ormai da un pò di anni a un calcio bello e divertente, e questa volta a farne le spese è stato il Palermo, sconfitto con un netto 3-1 in terra sarda. Ci piace vedere squadre che, nonostante spendano poco e niente, riescono a togliersi importanti soddisfazioni.

    Tra gli “Sbalasci” troviamo al primo posto gli arbitri, resisi protagonisti di una pessima giornata complessiva, tra sviste clamorose, gol convalidati ingiustamente e fuorigioco non concessi. Clamoroso l’errore del guardalinee Papi sul gol di Matri in Cagliari – Palermo: l’attaccante lodigiano, servito da Nenè, è in netto fuorigioco, ma l’azione continua e dopo il palo colpito dal brasiliano, sulla ribattuta proprio Matri segna il gol del vantaggio. Clamoroso anche l’offside fischiato a Maccarone lanciato a rete. Altro episodio degno di nota a Cesena, dove la Roma segna la rete della vittoria al 90esimo in un’azione dove ci sono 2 fuorigioco evidenti, prima quello di Adriano e successivamente quello di Simplicio. Non ne possiamo più di questi errori madornali che influiscono pesantemente sul risultato delle partite.

    Secondo posto per Eduardo, il portiere del Genoa che ci ha abituato alle sue papere durante questa stagione. Dobbiamo riconoscere però che la sua difesa (inguardabile) non lo aiuta, anzi lo lascia sempre sguarnito. Ma papere ne combina troppe e spesso, una più grossolana dell’altra. E pensare che era il portiere titolare della nazionale portoghese ai Mondiali in Sudafrica…

    Ultimo posto dei peggiori a Pellegrino. Va bene che può capitare un’autorete del genere, ma non si possono fare questi errori quando si gioca in Serie A e soprattutto in un momento fondamentale della partita. Sia chiaro: non mandiamo alla ghigliottina Pellegrino per un episodio, ma un errore del genere può costare veramente molto caro, specialmente quando si tratta di una squadra, come lo è il Cesena, che si trova a lottare per la salvezza.

  • Le pagelle di Lecce-Milan 1-1

    Le pagelle di Lecce-Milan 1-1

    Lecce:
    Rosati: 7 Ibra lo sorprende ma il resto della partita è maiuscola

    Vives: 6,5
    Esce nel finale stremato dopo un partita tutta grinta e dinamismo

    Olivera: 7 Fa a sportellate con Gattuso pur non avendone le caratteristiche e segna un gol fondamentale per il Lecce e per il campionato.

    Milan:
    Abate: 6,5 E’ il migliore della difesa e questo è già tanto, si fa notare anche al cross.

    Nesta e Thiago Silva: 5 Sono spesso il valore aggiunto, questa sera sbagliano tutto

    Bonera: 5 Dopo la brutta figura con Di Natale soffre anche a sinistra, merita riposo.

    Pato: 4 lento, abulico e senza idee.

    Ibrahimovic: 7,5 Il gol è una gemma ma la grinta dello svedese vale ancora di più

    IL TABELLINO
    LECCE-MILAN 1-1

    4′ st Ibrahimovic (M), 37′ st Olivera
    Lecce (4-1-3-2): Rosati 7; Tomovic 6, Gustavo 6, Fabiano 6, Mesbah 5,5; Vives 6,5 (35′ st Piatti sv); Munari 6,5, Olivera 6,5, Grossmuller 5 (12′ st Giacomazzi 6); Jeda 6 (23′ st Corvia sv), Di Michele 5,5. A disp.: Benassi, Donati, Bertolacci, Ferrario. All.: De Canio 6

    Milan (4-3-1-2): Amelia 6; Abate 6,5, Nesta 5, Thiago Silva 5, Bonera 5; Gattuso 6, Ambrosini 5, Flamini 6(48′ st Yepes sv); Seedorf 5; Pato 4 (27′ st Cassano 6,5), Ibrahimovic 7,5. A disp.: Roma, Antonini, Oddo, Strasser, Merkel. All.: Allegri 5,5

    Arbitro: De Marco
    Ammoniti: Nesta, Gattuso (M), Olivera (L)

  • E’ solo Ibra, Olivera ferma la fuga del Milan

    E’ solo Ibra, Olivera ferma la fuga del Milan

    Il 4-4 contro l’Udinese a San Siro era da attribuire alla mancanza di Nesta in difesa e dei centrocampisti titolari, questa sera al Via Del Mare i rossoneri erano quasi in formazione tipo ma il risultato non è stato migliore.

    I rossoneri di Allegri sembrano aver smarrito la grinta della prima parte della stagione limitandosi ad un abulico possesso palla e alle sontuose giocate di Ibrahimovic, il Lecce di De Canio dimostra invece di esser diventata squadra difendendosi con ordine e rendendosi pericolosa con partenze repentine.

    Del primo tempo “bruttino” resta da commentare i battibecchi a distanza tra Ibra e Pato e lo scontro finale tra il Papero e Gattuso. La ripresa si illumina grazie ad un lampo di Ibrahimovic che si inventa un gol da antalogia dalla distanza, i salentini reagiscono e approfittando della serata no della retroguardia rossonera impegnano Amelia. L’ingresso di Cassano questa volta non serve a congelare la partita e il Lecce trova il meritato pari con Olivera su calcio di rigore, il forcing finale rossonero viene respindo da un buon Rosati. Secondo pari consecutivo per i rossoneri e l’alito dell’Inter inizia a sentirsi vicino.

    IL TABELLINO

    LECCE-MILAN 1-1
    4′ st Ibrahimovic (M), 37′ st Olivera

    Lecce (4-1-3-2): Rosati 7; Tomovic 6, Gustavo 6, Fabiano 6, Mesbah 5,5; Vives 6,5 (35′ st Piatti sv); Munari 6, Olivera 6,5, Grossmuller 5 (12′ st Giacomazzi 6); Jeda 6 (23′ st Corvia sv), Di Michele 5,5. A disp.: Benassi, Donati, Bertolacci, Ferrario. All: De Canio
    Milan (4-3-1-2): Amelia 6; Abate 6,5, Nesta 5, Thiago Silva 5, Bonera 5; Gattuso 6, Ambrosini 5, Flamini 6(48′ st Yepes sv); Seedorf 5; Pato 4 (27′ st Cassano 6,5), Ibrahimovic 7,5. A disp.: Roma, Antonini, Oddo, Strasser, Merkel. All: Allegri

    Arbitro: De Marco
    Ammoniti: Nesta, Gattuso (M), Olivera (L)

    Espulsi: –