Tag: zlatan ibrahimovic

  • Mercato Juve: Vidal resta. Si cerca un top player, Ibra in pole

    Mercato Juve: Vidal resta. Si cerca un top player, Ibra in pole

    Il mercato estivo riserverà moltissime sorprese quando aprirà. Una delle squadre italiane più attiva in ambito di calciomercato sembra essere la Juventus, ormai prossima a vincere il secondo scudetto consecutivo. (altro…)

  • Ibra risponde a Messi: Psg-Barcellona pareggio in extremis

    Ibra risponde a Messi: Psg-Barcellona pareggio in extremis

    Psg-Barcellona doveva garantire spettacolo e così è stato. Al termine dei novanta minuti di gioco nessuna delle due squadre è riuscita ad imporsi sull’altra e il risultato finale è stato un 2-2 agguantato all’ultimo secondo dai padroni di casa. (altro…)

  • Psg-Barcellona: Ibrahimovic contro Messi

    Psg-Barcellona: Ibrahimovic contro Messi

    Psg-Barcellona potrebbe sembrare la sfida finale della Champions League. No. Si tratta solamente di una “banale” andata dei quarti di finale della coppa ambita da tutti i migliori club d’Europa. Davanti, per contendersi il passaggio alle semifinali, ci sono proprio due dei migliori club del momento. Da una pare troviamo il Barcellona degli extra terrestri, dei fenomeni spagnoli che hanno vinto tutto o quasi fra premi individuali e non. Dall’altra i riflettori saranno puntati sul Paris Saint-Germain dello sceicco Nasser Al-Khelaifi, capace di trasformare la formazione parigina in una vera e propria corazzata ricca di fenomeni più o meno conosciuti. Il match, che si giocherà questa sera al “Parco dei Principi” alle ore 20.45, vedrà di fronte anche due icone del calcio mondiale: Ibrahimovic contro Messi. Due giocatori completamente opposti l’uno dall’altro sia per quanto riguarda la tecnica in campo sia per quanto concerne l’aspetto caratteriale.

    Ibrahimovic colpo dello scorpione durante Brest-Psg | ©KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images
    Ibrahimovic colpo dello scorpione durante Brest-Psg | ©KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images

    I RICCONI – Il Psg è salito alla ribalta grazie ai costosi investimenti dello sceicco Al Khelaifi. Infatti prima di questa rivoluzione, i francesi erano un normalissimo club di media classifica con un mix di giocatori buoni ma di certo non fenomenali. In breve tempo è arrivata all’ombra della Tour Eiffel gente del calibro di Thiago Slva, Ibrahimovic (presi a fior di milioni dal Milan), Lavezzi, Verratti che è andata a integrarsi al nucleo esistente ovvero Pastore, Sirigu e Menez tanto per citare qualche nome. Ultimo acquisto: David Beckham. A guidare il tutto c’è Carlo Ancelotti, altra conoscenza del calcio nostrano. Nel campionato nazionale, il Psg non ha rivali e prosegue il suo cammino verso il probabile titolo ma in Europa la musica cambia. Per le squadre come il Paris Saint-Germain, non basta vincere il campionato per diventare una big, è necessario stupire nell’Europa che conta, magari vincendo anche lo stesso trofeo. Visti poi i prezzi dell’investimento, arrivare in finale non dovrebbe essere poi tanto difficile. Barcellona permettendo.

    TRADIZIONE CATALANA – Il Barcellona è quasi l’opposto del PSG. Se i francesi hanno puntato tutto sull’acquisto di giocatori dalla fama internazionale per riuscire a emergere dalla mediocrità, i catalani hanno scelto di puntare sui propri giovani per fondare un ciclo che in breve tempo si è rivelato vincente. Certo, anche i blaugrana hanno speso qualche soldo per rafforzarsi (vedi Sanchez e Fabregas per esempio) ma l’ossatura della squadra è composta da ragazzi sfornati dalla Masìa. Il modello Barça è particolare: non tutti possono integrarsi in un gioco simile tanto che campioni come Ibrahimovic sono stati inghiottiti dal sistema spagnolo. Nel Barcellona può esserci solo un campione e quel fenomeno si chiama Messi. Tutti gli altri devono giocare con e per lui, non sono permessi egoismi e individualità all’interno dello spogliatoio catalano eccezion fatta per la Pulce. Ecco che Ibra si è subito trovato male con questi sillogismi e, con la maglia del PSG sarà voglioso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa segnando almeno una rete al club che non lo ha saputo valorizzare a dovere. Da ricordare inoltre che sulla panchina del Barcellona torna Tito Vilanova dopo le cure ricevute in quel di New York.

    PROBABILI FORMAZIONI PSG-BARCELLONA (Ore 20.45)

    PSG(4-2-3-1): Sirigu; Maxwell, Thiago Silva, Alex, Van der Wiel; Matuidi, Verratti; Pastore, Lavezzi, Moura; Ibrahimovic. All. Ancelotti.

    BARCELLONA( 5-2-3): Valdes; Dani Alves, Piquè, Busquets, Mascherano, Jordi Alba; Xavi, Iniesta; Sanchez, Messi, Villa. All. Vilanova.

  • Marotta: “Conte resterà a lungo, Ibra non arriva”

    Marotta: “Conte resterà a lungo, Ibra non arriva”

    Le parole di delusione e rabbia di Antonio Conte dopo la vittoria con il Bologna di sabato sera, riferite al clima di tensione ed astio respirato nella città emiliana e avvertito “bruscamente” con tanto di pietre lanciate contro i vetri del pullman della Juventus che si accingeva a entrare allo stadio Dall’Ara, potevano suscitare preoccupazione in molti tifosi juventini. Inevitabilmente, infatti, nelle ore successive a quelle dichiarazioni, la temperatura delle preoccupazioni per l’ipotesi di un addio di Conte a fine stagione (direzione estero) era salita notevolmente. Lo sfogo a caldo del mister salentino, però, oggi viene chiarito con precisione e lucidità da Beppe Marotta in un intervento a Radio Anch’io che mira a rassicurare il popolo bianconero sul futuro di Antonio Conte, una figura in cui i tifosi juventini intravedono la “guida sicura”, il “condottiero” e, soprattutto, l’uomo pragmatico che sul campo ha dimostrato fin qui il proprio valore. In tal senso, secondo Marotta lo sfogo di Conte è stato condizionato dal clima pesante attorno alla partita, una reazione istintiva. Pertanto, non sembra esservi alcuna nube all’orizzonte che possa condizionare la sua permanenza più a lungo possibile” sulla panchina bianconera, anche se non vi resterà a vita come Alex Ferguson al Manchester United, ma “sono certo che nei prossimi anni avremo Conte ancora con noi”.

    Marotta rassicura: "Conte resterà a lungo" | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Marotta rassicura: “Conte resterà a lungo” | © Valerio Pennicino/Getty Images

    In riferimento alla situazione pesante attorno alle trasferte della Juventus lontano dal proprio stadio, però, anche Beppe Marotta decide di intervenire in maniera forte sottolineando il clima di assurda tensione che contraddistingue ogni pre-partita, una situazione che sta progressivamente degenerando e che sta divenendo insostenibile al punto da indurlo ad un paragone molto forte, definendolo un clima da “guerriglia urbana” che risponde perfettamente alla frase latina “mors tua, vita mea” e che affonda le sue radici nella deriva dei valori della società, che andrebbero in qualche modo recuperati fin dall’educazione dei giovani. Ma, se tale tipo di discorso si riconduce inevitabilmente ad un processo lungo e complesso da portare avanti, esiste un’altra questione fondamentale da affrontare in connessione a tale aspetto.

    In tal caso, il riferimento è alla polemica scatenata dal tecnico del Bologna Stefano Pioli dopo l’esultanza di Conte a fine gara: una polemica che ha infastidito notevolmente l’ambiente juventino che, in questo caso, si sente “parte lesa” in una situazione di tensione legata alle proprie trasferte. Beppe Marotta, pertanto, esprime il suo punto di vista in difesa della libertà di esprimere le proprie emozioni, perchè “il calcio è contenitore di sentimenti che non vanno repressi”  ma che, ovviamente, devono essere espressi nel rispetto degli avversari così come ha fatto Conte rivolgendo la propria esultanza solo ai tifosi della Juventus presenti.

    Oltre alla questione legata al futuro di Antonio Conte sulla panchina bianconera e al problema guerriglia in trasferta, l’attenzione di Marotta – in veste di ds juventino – non può, poi, tralasciare uno dei temi caldi dell’attualità bianconera, ossia le voci sul possibile ritorno di Ibrahimovic alla Juventus nel mercato estivo ed, in tal senso la risposta di Beppe Marotta è perentoria ed esclude ogni ombra di possibilità:non verrà alla Juventus”.

  • Ibrahimovic alla Juve: Nedved apre, Elkann chiude

    Ibrahimovic alla Juve: Nedved apre, Elkann chiude

    L’ipotesi in questione era stata paventata da Pavel Nedved in persona, un uomo certamente autorevole in casa Juventus, se non altro per il ruolo ricoperto attualmente, ossia uomo di fiducia del presidente Andrea Agnelli e membro del consiglio di Amministrazione bianconero. Senza considerare, poi, l’importanza del suo passato juventino, da giocatore “Furia Ceca”, protagonista e leader in campo nella Juventus della seconda era Lippi dei primi anni duemila, poi ancora nella squadra di Fabio Capello del pre-Calciopoli, passando per l’anno di purgatorio in serie B e per la seguente risalita nella massima serie con Deshamps in panchina, e poi ancora per gli anni in chiaroscuro di Ranieri, Ferrara e Zaccheroni. Pavel Nedved ha rappresentato un pezzo fondamentale della storia juventina, ed ancora oggi il suo parere appare essenziale e di tutto rispetto nell’ottica delle strategie societarie e, per questo, le sue dichiarazioni a proposito di Zlatan Ibrahimovic rilasciate alla trasmissione di Italia Uno “Undici” potevano rappresentare un “indizio” significativo a proposito dell’interesse della Juventus per un clamoroso ritorno dello svedese.

    Pavel Nedved aveva, infatti, affermato che un giocatore come lo svedese è all’altezza dei migliori top player in circolazione, paragonandolo a Messi e Cristiano Ronaldo, e affermando come la sua decisività in fase realizzativa potesse essere un elemento molto importante per rinforzare l’organico di Conte. Parole che, da subito, si erano rincorse sul web lasciando trapelare l’ipotesi di una clamorosa operazione di mercato in Estate, con il benestare di Mino Raiola – procuratore di Ibrahimovic oltre che ex agente di Pavel Nedved – e dello stesso svedese, che risulta essere scontento al Paris Saint Germain. Nell’intervista rilasciata alla trasmissione Mediaset, poi, Pavel Nedved ha speso parole di grande elogio per il lavoro fin qui svolto da Antonio Conte, elogiandone la pragmaticità e la concretezza oltre che lo spirito che ha saputo trasmettere alla squadra, confermando le doti da “guida in campo” che aveva già da calciatore, ma arrivando oltre le più rosee aspettative dello stesso Nedved, da sempre suo amico ed estimatore.

    Ibrahimovic alla Juve, Elkann dice no Ramos/Getty Images
    Ibrahimovic alla Juve, Elkann dice no Ramos/Getty Images

    Ma, a proposito dell’intervento di Pavel Nedved e del lavoro svolto da Antonio Conte come guida del gruppo juventino, è intervenuto il presidente Fiat John Elkann, che ha affrontato anche l’argomento Zlatan Ibrahimovic. Secondo il cugino del presidente Andrea Agnelli, infatti, è da escludere categoricamente un ritorno di Ibrahimovic alla Juventus, ed in questo le sue parole sembrano rispecchiare fortemente il sentimento del popolo bianconero, che pur riconoscendo i valori tecnici di Ibra non gli ha mai perdonato il “tradimento” dell’Estate 2006, quando lasciò la Juventus appena retrocessa in serie B dalle sentenze Calciopoli per trasferirsi all’Inter, l’acerrima rivale.

    Inoltre, il presidente Fiat ha sottolineato un altro aspetto importante e condivisibile legato alle caratteristiche di Ibrahimovic in campo considerando che si tratta, perlopiù, di uno straordinario solista che potrebbe stridere con l’essenza peculiare della squadra costruita da Conte, che è “un grande collettivo”.

    Sul “no” di John Elkann, poi, pesa sicuramente anche una non marginale considerazione di carattere economico alla luce dell’ingaggio attualmente percepito al Psg dallo svedese, che si aggira sui 12 milioni di euro stagionali: una cifra che la Juventus non è assolutamente disposta ad elargirgli una cifra che risulta essere doppia rispetto all’ingaggio del capitano Gigi Buffon che guadagna 5 milioni di euro.

    La “sentenza” del “no” a Ibrahimovic, dunque, sembra essere senz’appello.

  • PSG al comando, basta Ibrahimovic contro il Marsiglia

    PSG al comando, basta Ibrahimovic contro il Marsiglia

    In pochi sinceramente avevano dubitato prima di ieri sera che il Psg potesse perdere altri punti preziosi in Ligue 1, dopo la sciagurata sconfitta di sette giorni fa contro il Sochaux. Nonostante la partita non fosse delle più semplici, gli uomini di Carlo Ancelotti hanno sconfitto per 2-0 il Marsiglia, con il Parco dei Principi che può festeggiare così la vittoria numero 16 in campionato. Prima del fischio di inizio della partita, il Lione si era portato a pari punti col Psg battendo 3-1 il Lorient, con gli ospiti che erano passati per primi in vantaggio con il bomber Aliadiere. Un successo dunque fondamentale per i parigini, che si riappropriano del primo posto in classifica, distanziando di tre punti lo stesso Lione e affondando a meno otto il Marsiglia, che deve così salutare definitivamente ogni residua speranza di conquistare il titolo, traguardo impensabile ad inizio stagione.

    PSG, debutta anche Beckham

    David Beckham debutta col Psg | ©Dean/Getty Images
    David Beckham debutta col Psg | ©Dean/Getty Images

    Serata perfetta per il Psg di Carlo Ancelotti, che saluta il primo gol in campionato del brasiliano Lucas Moura, bravo a sbloccare la partita all’undicesimo minuto del primo tempo. La grande festa è completa nella ripresa, con l’ingresso di David Beckham al minuto 75′. L’inglese subentra a Pastore, infiammando così il pubblico del Parco dei Principi, facendo in tempo anche ad esultare per l’ennesima rete stagionale di Zlatan Ibrahimovic, che al novantesimo chiude definitivamente il match. Andando in gol anche ieri lo svedese ha raggiunto quota 22 centri in 26 partite disputate nella Ligue 1 di quest’anno.

    Tutti i risultati

    PSG-Marsiglia 2-0
    Bordeaux-Brest 0-2
    Lione-Lorient 3-1
    Troyes-Bastia 0-0
    Valenciennes-Tolosa 0-0
    Nancy-Saint Etienne 0-3
    Ajaccio-Lille 1-3
    Rennes-Sochaux 2-2
    Nizza-Reims 2-0

    La classifica

    Psg 54
    Lione 51
    Marsiglia 46
    Nizza 45
    Saint Etienne 44
    Montpellier 41
    Rennes 41
    Lille 40
    Lorient 39
    Bordeaux 38
    Valenciennes 34
    Tolosa 33
    Ajaccio 29
    Brest 28
    Sochaux 27
    Bastia 27
    Reims 24
    Evian 23
    Troyes 20
    Nancy 18

    Il prossimo turno

    Montpellier-Rennes 01-03
    Reims-Psg 02-03
    Saint Etienne-Nizza 02-03
    Bastia-Ajaccio 02-03
    Sochaux-Nancy 02-03
    Tolosa-Evian 02-03
    Brest-Lione 03-03
    Marsiglia-Troyes 03-03
    Lille-Bordeaux 03-03

  • Crolla il Psg, il Lione riapre la Ligue 1

    Crolla il Psg, il Lione riapre la Ligue 1

    Sembrava essere la fuga decisiva e invece siamo di nuovo punto e a capo. Il Paris Saint Germain incappa nell’inaspettata sconfitta sul campo del Sochaux (3-2), vedendosi così annullare il vantaggio di sei punti accumulato nelle ultime giornate. Ora sono soltanto tre le lunghezze che separano il Lione dal Psg, con la squadra di Remi Garde vittoriosa per 4-0 contro il Bordeaux, in quella che veniva considerata come una delle trasferte più pericolose per Gomis e compagni. In realtà si è trasformata letteralmente in trionfo. Dopo aver chiuso sull’1-0 il primo tempo grazie alla rete di Clement Grenier, il Lione ha trovato nella ripresa ben tre reti, compreso il rigore di Grenier, il quale torna così a casa con una doppietta a referto.

    Non ha trascorso una bella serata invece il Psg di Carlo Ancelotti, messo ko nel finale da un gol di Cedric Bakambu. Oltre alla sconfitta i parigini devono registrare anche il caso Menez, stanco di fare panchina dopo l’arrivo nella capitale del brasiliano Lucas. Il tecnico però non ha voluto fare sconti a Menez dicendogli a chiare lettere di cercarsi un’altra destinazione in estate se non si sente a suo agio in una rosa come quella del Paris Saint Germain.

    Zlatan Ibrahimovic | ©FREDERICK FLORIN/AFP/Getty Images
    Zlatan Ibrahimovic | ©FREDERICK FLORIN/AFP/Getty Images

    Si rifà sotto anche il Marsiglia, che conquista tre punti importanti nel match casalingo contro il Valenciennes. A timbrare il gol vittoria al novantesimo minuto è stato Rod Fanni. Raggiunge il quarto posto il Nizza, che espugna il campo del Bastia con una rete di Neal Maupay. Prosegue nel frattempo anche la rimonta del Montpellier (1-0 al Nancy), che raggiunge all’ottavo posto il Bordeaux a quota 38 punti, a quattro lunghezze dalla quarta piazza.

    Risultati Ligue 1

    Lille-Rennes 2-0
    Marsiglia-Valenciennes 1-0
    Bastia-Nizza 0-1
    Brest-Ajaccio 1-1
    Lorient-Evian 2-1
    Montpellier-Nancy 1-0
    Tolosa-Troyes 2-2
    Bordeaux-Lione 0-4
    Reims-Saint Etienne 1-1
    Sochaux-Psg 3-2

    Prossimo turno

    Nizza-Reims
    Rennes-Sochaux
    Valenciennes-Tolosa
    Troyes-Bastia
    Nancy-Saint Etienne
    Evian-Montpellier
    Ajaccio-Lilla
    Lione-Lorient
    Bordeaux-Brest
    Psg-Marsiglia

  • Ibrahimovic e la Kryptonite Champions: espulso al 93′

    Ibrahimovic e la Kryptonite Champions: espulso al 93′

    Il Paris Saint Germain di Carlo Ancelotti ha rimediato una vittoria importante in trasferta con il punteggio di 2-1 grazie alla reti di Lavezzi e Pastore (e il gol del Valencia firmato da Rami al 90′), nel caldo Mestalla di Valencia, nella gara degli ottavi di andata di Champions League disputati ieri ma, nel computo della serata positiva, la nota stonata proviene dall’uomo simbolo della squadra, il leader in campo e fuori, Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese, ex (tra gli altri) di Juventus, Inter, Milan, sembra avere una sorta di “maledizione Europea” considerando che la Champions League appare per lui come una sorta di frutto desiderato ed irragiungibile, come la Kryptonite per Super Man per usare un parallelo fumettistico. Ibrahimovic, infatti, non è mai riuscito a coronare il sogno di conquistare la Champions League, nonostante abbia avuto spesso la possibilità di farlo avendo giocato nelle squadre più importanti del panorama continentale ma il destino, in tal senso, è stato spesso beffardo con lui: basti pensare che, nella sua esperienza al Barcellona, il club blaugrana che negli ultimi anni ha fatto man bassa nella competizione europea, non è riuscito a vincere la Champions ed, anzi, è stato eliminato dalla competizione in semifinale proprio dall’Inter di Josè Mourinho, che vinse la coppa dalle grandi orecchie proprio nella stagione seguente all’addio dello stesso Ibrahimovic.

    Ibrahimovic e la Kryptonite Champions | ©  David Ramos/Getty Images
    Ibrahimovic e la Kryptonite Champions | © David Ramos/Getty Images

    La “storia”, dunque, si è ripetuta ancora una volta e nella gara disputata ieri sera a Valencia, Zlatan Ibrahimovic ha rimediato una pesante espulsione che lo costringerà a saltare il match di ritorno al Parco dei Principi di Parigi, avvenuta proprio allo scadere della gara, al minuto 93′. Un cartellino rosso senz’altro inutile ed evitabile, per un fallo duro in tackle che ha fatto infuriare il tecnico Carlo Ancelotti, ancor di più probabilmente perchè il direttore di gara che ha preso tale decisione era l’italiano Tagliavento, con il quale Ancelotti ha avuto una discussione a fine gara, chiedendo spiegazioni per la sua decisione di espellere Ibrahimovic, giudicata eccessivamente severa. In tal senso si è poi espresso anche Leonardo che, con toni insoliti, ha affermato che la decisione del direttore di gara è stata influenzata dal fatto che “si trattava di Ibrahimovic, perchè con il suo intervento alza il piede ma non colpisce neanche l’avversario”.

    Tuttavia, proteste e recriminazioni arbitrali a parte, l’aspetto più importante della questione è, appunto, il fatto che Zlatan Ibrahimovic continui a trasformarsi in negativo quando gioca in Champions League, con un’involuzione che è stata una costante in tutte le edizioni della coppa europea che ha disputato, in cui ha sempre mostrato un rendimento (sia in termini di gol che di prestazioni) senza dubbio molto inferiore rispetto a quello del campionato. Basti pensare al fatto che, nel presente campionato di Ligue 1, ha segnato 21 gol in 21 partite con una media impressionante di una rete in ogni gara, mentre in Champions League non riesce mai a incidere con una media realizzativa ben lontana da quella di campionato: un gol ogni 201′ nei gironi ed un gol ogni 581′ nelle gara ad eliminazione diretta delle fasi successive.

    Il sogno-incubo Champions League, dunque, sembra non essere ancora finito per Zlatan Ibrahimovic.

  • Psg, prove di fuga. Lione e Marsiglia ko

    Psg, prove di fuga. Lione e Marsiglia ko

    Prove di fuga per il Psg. La squadra di Carlo Ancelotti e del bomber Ibrahimovic ha di che sorridere dopo l’ultima giornata di Ligue 1 appena trascorsa. Battendo il Tolosa 4-0 in trasferta, il Paris Saint Germain si è assicurato un vantaggio di tre punti sul Lione, che invece ha perso fuori casa sul campo dell’Ajaccio per 3-1. Cade anche il Marsiglia, terza forza del campionato francese. Davanti ai propri tifosi, la squadra allenata da Baup si fa sorprendere dal Nancy, che fino a 24 ore prima era ultimo in classifica. Dopo 23 giornate il Psg è al comando quindi con 48 punti. Segue il Lione a tre lunghezze, mentre il Marsiglia insegue con sei punti di distacco nei confronti della capolista. E’ ancora presto per dirlo, ma se il Psg conserva l’attuale stato di forma anche nelle prossime settimane, sarà dura per le rivali raggiungere i parigini.

    Psg, sette vittorie nelle ultime otto partite. Mutu è risorto!

    Ruolino di marcia strepitoso quello del Psg in queste ultime giornate. Sette le vittorie conquistate da dicembre ad oggi, ed un solo pareggio (in casa contro l’Ajaccio nella seconda partita del 2013). A Tolosa sono andati in gol Pastore e Ibrahimovic nel corso del primo tempo, Sakho e van der Wiel nella ripresa. I padroni di casa hanno giocato in dieci uomini dal minuto 38 della prima frazione di gioco per l’espulsione di Mbengue, cacciato dal direttore di gare per doppia ammonizione.

    Mutu show ad Ajaccio | ©PASCAL POCHARD CASABIANCA/AFP/Getty Images
    Mutu show ad Ajaccio | ©PASCAL POCHARD CASABIANCA/AFP/Getty Images

    Alla vittoria del Psg non riesce a rispondere il Lione. Nonostante l’iniziale vantaggio di Lacazette in avvio di secondo tempo, l’Ajaccio ha risposto con una rimonta incredibile, pareggiando dopo soli tre minuti con Belghazouani e trovando in Adrian Mutu (doppietta per l’ex Fiorentina) l’eroe di giornata.

    Cade, e male, il Marsiglia, che si fa sorprendere per 1-0 dal modesto Nancy. La sfortunata autorete di André Ayew è costata carissimo ai padroni di casa, che vedono la vetta allontanarsi di sei punti.

    Ne approfittano Bordeaux e Nizza, entrambe vittoriose rispettivamente contro Valenciennes e Brest. Sono quattro ora i punti che distanziano le due squadre dal terzo posto.

    Importante successo anche del Montpellier. I campioni uscenti della Ligue 1 hanno battuto in casa per 3-1 il Reims. Con i tre punti conquistati ieri, gli uomini di Girard agganciano il Lorient all’ottavo posto. La quarta piazza dista solo tre lunghezze.

    In coda grande passo in avanti dell’Ajaccio di Mutu, che si porta in 14^ posizione a quota 25 punti, potendo contare su un vantaggio di cinque rispetto alla zona retrocessione. Oltre all’Ajaccio, fa un bel passo in avanti anche il Nancy, non più ultimo e a 4 punti dal Sochaux, che occupa l’ultima posizione utile per la permanenza in Ligue 1.

    I risultati

    Tolosa-Psg 0-4
    Lorient-Rennes 2-2
    Brest-Nizza 0-2
    Bordeaux-Valenciennes 2-0
    Bastia-Evian 0-0
    Lille-Troyes 1-1
    Sochaux-Saint Etienne 1-2
    Ajaccio-Lione 3-1
    Montpellier-Reims 3-1
    Marsiglia-Nancy 0-1

    Il prossimo turno

    Psg-Bastia 08/02
    Saint Etienne-Montpellier 09/02
    Valenciennes-Brest 09/02
    Troyes-Sochaux 09/02
    Nizza-Lorient 09/02
    Ajaccio-Bordeaux 09/02
    Nancy-Reims 09/02
    Evian-Marsiglia 10/02
    Rennes-Tolosa 10/02
    Lione-Lille 10/02

    La classifica

    1. Psg 48
    2. Lione 45
    3. Marsiglia 42
    4. Bordeaux 38
    5. Nizza 38
    6. Saint Etienne 37
    7. Rennes 37
    8. Montpellier 35
    9. Lorient 35
    10. Lille 31
    11. Tolosa 31
    12. Valenciennes 30
    13. Bastia 26
    14. Ajaccio 25
    15. Brest 24
    16. Evian 22
    17. Sochaux 22
    18. Reims 20
    19. Nancy 18
    20. Troyes 17

    Il video

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  • Ligue 1: al Psg basta Ibra, Marsiglia all’ultimo respiro

    Ligue 1: al Psg basta Ibra, Marsiglia all’ultimo respiro

    Si è conclusa da poche ore la 21 giornata di Ligue 1, cominciata venerdì con la sorpresa Evian e terminata con il successo del Paris Saint Germain sul campo del Bordeaux. Risultati alla mano, il turno di questa settimana ha visto importanti scossoni in classifica, come ad esempio la salita del Nizza al quarto posto con la contemporanea caduta di Lille e Montpellier, quest’ultimi fuori dalle prime dieci posizioni. Ma più di tutti va sottolineato il ritorno in testa del Psg di Carlo Ancelotti, che riaggancia immediatamente il Lione recuperando i due punti di svantaggio della settimana scorsa. A ricomporre il terzetto di natale ci pensa poi il Marsiglia, distante ora dalla coppia al comando soltanto un punto, dopo il successo per 3-2 contro i campioni in carica del Montpellier.

    Ligue 1, Ibrahimovic ancora decisivo

    Se la vittoria del Psg è comunque data quasi sempre per scontata durante tutta la stagione, stavolta poche persone avrebbero ciecamente puntato sul successo della squadra parigina, impegnata sul difficile campo del Bordeaux e per di più a conoscenza della morte di Nick Broad, uno dei vice di Carlo Ancelotti, deceduto nella giornata di sabato. Nick Broad era il preparatore atletico del Psg ed aveva avuto un incidente stradale giovedì. A seguito delle ferite riportate, il 38 enne Nick è poi morto 48 ore dopo. Nonostante dunque il grave lutto in seno alla squadra, gli uomini del tecnico italiano sono riusciti ugualmente a portare a casa i tre punti grazie alla rete del solito Zlatan Ibrahimovic a due minuti dal termine della prima metà di gara su assist delizioso del brasiliano Lucas. Con questo gol lo svedese si porta a quota 19 gol in stagione, confermandosi dunque leader incontrastato della classifica marcatori di Ligue 1.

    Ligue 1, Marsiglia all’ultimo respiro

    Marsiglia all'ultimo respiro sul Montpellier | ©ANNE-CHRISTINE/Getty Images
    Marsiglia all’ultimo respiro sul Montpellier | ©ANNE-CHRISTINE/Getty Images

    Per poco il Montpellier non realizzava un’altra delle imprese a cui ci ha abituati ormai da oltre un anno ma se dobbiamo trovare un indizio sull’esito finale della stagione dei campioni di Francia allora potremmo prendere ad esempio l’ultima trasferta al Velodrome. In vantaggio fino a dieci minuti dal termine grazie alla rimonta firmata Emmanuel Herrera e John Utaka, che avevano ribaltato il provvisorio vantaggio dei padroni di casa siglato da André Ayew, il Montpellier ha visto svanire il sogno dei tre punti in un amen, quando prima Jordan Ayew ha riportato il Marsiglia sul 2-2 al 79′ e poi quando nel recupero Andre-Pierre Gignac ha messo in rete il pallone del definitivo 3-2.

    Ligue 1, Neal Maupay segna ancora

    Non si arresta la favola di Neal Maupay e del Nizza, che viola il campo del Lille nei minuti finali con le reti di Renato Civelli e dell’innominato appunto, alla sua seconda rete in campionato dopo il gol realizzato nel 3-2 con il quale il Nizza superò l’Evian lo scorso 15 dicembre. Dopo la vittoria di ieri sono sette le vittorie del Nizza nelle ultime dieci partite, compresa anche quella di Coppa contro il Metz, striscia positiva che consente ai rossoneri di Francia di agguantare il quarto posto in classifica, a soli sette punti dalla vetta.

    Ligue 1, risultati 21 giornata

    Lione-Evian 0-0
    Sochaux-Reims 1-0
    Marsiglia-Montpellier 3-2
    Ajaccio-Valenciennes 1-1
    Brest-Saint Etienne 0-1
    Lorient-Troyes 3-2
    Tolosa-Nancy 2-1
    Bastia-Rennes 0-2
    Lille-Nizza 0-2
    Bordeaux-Psg 0-1

    Ligue 1, classifica dopo 21 giornate

    1. Psg 42
    2. Lione 42
    3. Marsiglia 41
    4. Nizza 35
    5. Rennes 35
    6. Lorient 34
    7. Bordeaux 32
    8. Saint Etienne 31
    9. Tolosa 30
    10. Lille 30
    11. Valenciennes 30
    12. Montpellier 29
    13. Bastia 25
    14. Brest 24
    15. Sochaux 22
    16. Ajaccio 21
    17. Evian 20
    18. Reims 19
    19. Troyes 13
    20. Nancy 12

    VIDEO BORDEAUX – PSG 0-1

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