Tag: zlatan ibrahimovic

  • Juventus, Raiola a Vinovo per parlare di?

    Juventus, Raiola a Vinovo per parlare di?

    Si avvicina il calciomercato e quando compare questa parolina magica ecco che altrettanto magicamente compare un uomo, Mino Raiola attualmente uno dei più potenti, se non il più potente dei procuratori nel mondo del calcio.

    Il buon Mino non si muove mai per caso, visto anche l’ imponente stazza…. e quando viene a fare visita nel centro sportivo bianconero, a Vinovo, sicuramente non è per vedere i campi e le attrezzature. Quindi si è parlato di mercato, e si sa, l’ uomo del momento è Zlatan Ibrahimovic. Mino Raiola sa che questa estate sarà molto calda sia per il suo assistito svedese sia per l’ italiano d’ oltre manica, Mario Balotelli ed ecco quindi pronta la strategia: convincere la Juventus a puntare sullo svedese, magari ottenendo dal Barcellona la stessa agevolazione che è stata concessa al Milan e piazzare al tempo stesso SuperMario in maglia rossonera con la felicità di tutti.

    Resta da convincere, e non è cosa da poco, la dirigenza di Corso Galileo Ferraris che al momento non sembrerebbe essere disposta ad un simile esborso economico, in quanto l’ unica pazzia verrebbe fatta solo per Neymar.

    Tale strategia è possibile che venga attuata anche nei confronti del Manchester City, ma il club allenato da Roberto Mancini non sembrerebbe essere molto propenso a nuovi stravolgimenti nella rosa.

  • Anche Dezko verso l’Italia, il City lo offre a Milan e Roma

    Anche Dezko verso l’Italia, il City lo offre a Milan e Roma

    I campionati in Europa entrano nelle fase topica ma ad impazzare è come al solito il calciomercato. L’incubo del fair play finanziario non sembra interessare più di tanto alle big e se le premesse saranno rispettate quest’estate ne sentiremo delle belle.

    La boutade di Berlusconi su Cristiano Ronaldo prende di giorno in giorno più consistenza e mentre dal Brasile a tener banco è la querelle per Ganso, le milanesi potrebbero trovarsi a spartirsi l’attacco del Manchester City.

    I Citizens pare abbiano dato a Tevez mandato di trattare il suo trasferimento, mentre sono loro stessi ad offrire il bosniaco Dzeko scontenti del suo rendimento in Premier League. Il corazziere dopo l’esperienza deludente in terra inglese potrebbe volare in Italia soddisfando il sogno e il tormentone delle ultime estati.

    Il Milan da sempre attratto dal giocatore potrebbe averlo se la voglia di Premier League di Zlatan Ibrahimovic dovrebbe acutizzarsi ulteriormente, mentre la Roma è un autentico cantiere grazie alla ventata di novità portata dall’arrivo di DiBenedetto.

  • Moggi “vedo Ibra e Buffon lontani da Milan e Juve”

    Moggi “vedo Ibra e Buffon lontani da Milan e Juve”

    Tanto restio a parlare quando si occupava della Juventus, tanto prospero scoop e indiscrezioni adesso che occupa il posto di editorialista. Luciano Moggi, il guru del calcio italiano, ci regala un’analisi introspettiva del mercato svelando quali possono esser le trattative per la prossima stagione attraverso l’appuntamento fisso ormai con l’editoriale per TMW.

    Big Luciano confessa le intenzioni bianconere di affidarsi ancora a Del Neri e sempre riguardo alla Vecchia Signora lancia l’allarme per le ultime due bandiere: Buffon e Del Piero. Il portierone bianconero è ormai proiettato verso la nuova avventura nella Roma a stelle e strisce di DiBenedetto, mentre il futuro del capitano è ancora un mistero.

    Allarme anche in casa Milan, Moggi infatti conferma il possibile addio di Zlatan Ibrahimovic verso nuovi lidi e sopratutto verso l’Inghilterra campionato che manca al suo palmares. Capitolo panchine, l’Inter dovrebbe ripartire da Guardiola, Ancelotti dalla Roma anche se molto dipende dalle volontà di Abramovic, mentre Mazzarri non si sposterà da Napoli.

  • Ibrahimovic allo Juventus? Idea Pavel Nedved, regia Mino Raiola

    Ibrahimovic allo Juventus? Idea Pavel Nedved, regia Mino Raiola

    Che il prossimo calcio mercato sarà uno dei più belli e appassionanti degli ultimi anni, sarà cosa certa e fra le tante ipotesi al limite tra il sogno e la realtà, vi è il possibile ritorno di Zlatan Ibrahimovic in maglia bianconera. Ritorno molto suggestivo quello dello svedese sotto la Mole ed anche sorprendente viste le modalità con le quali ha lasciato Torino, non certo molto eleganti.

    Che tra Zlatan Ibrahimovic ed il Milan si sia rotto qualcosa è più di un indizio considerato lo stato d’ animo dello svedese, ultimamente tendente all’ isteria più totale. Allora, come al solito, scatta l’ operazione bis condotta da Mino Raiola che sappiamo ormai da molto tempo, essere un maestro nel “sistemare” i propri assistiti nel migliore dei modi.

    I registi di tutta l’operazione sarebbero, oltre al buon Mino, anche uno dei suoi ex calciatori e simbolo juventino e cioè la furia cieca Pavel Nedved che insieme al re dei procuratori, punterebbero a convincere Andrea Agnelli a portare Louis Van Gaal sulla panchina ora occupata da Gigi Del Neri. Completata questa operazione, Raiola assicurerebbe a Van Gaal l’arrivo di Ibra e di Gregory Van der Wiel, altro vecchio pallino bianconero.

  • Ibra, Tapiro e polemiche “ad altri la squalifica a vita”

    Ibra, Tapiro e polemiche “ad altri la squalifica a vita”

    Due espulsione in un mese non potevano che costare ad Ibrahimovic l’agognato Tapiro di Striscia la Notizia. Lo svedese raggiunto a fatica dal “tapiroforo” Valerio Staffelli ha comunque ribadito il concetto espresso nel dopo partita di Firenze “imprecavo contro me stesso” ma sul web impazzano filmati che dimostrano l’esatto contrario.

    Ibra comunque utilizza l’occasione per ribadire la forza del Milan e lanciare una frecciatina sulle decisioni del giudice sportivo “Mi hanno squalificato perché parlavo con me stesso, ero arrabbiato per aver perso il pallone. Se han dato tre giornate a me ad altri avrebbero dovuto dare la squalifica a vita”.

    La consegna del Tapiro andrà in onda questa sera e a quanto pare sarà movimentata per lo scontro tra una guardia del corpo del giocatore e il povero Staffelli.

  • DiBenedetto, folle idea Ibrahimovic

    DiBenedetto, folle idea Ibrahimovic

    Il passaggio di Ibrahimovic al Milan lo scorso anno ha fatto capire che il mercato è sempre più in mano ai giocatori capaci con i loro cambi d’umore e atteggiamenti in campo e fuori di influenzare le scelte della dirigenza. Lo svedese dopo esser stato l’artefice della rinascita rossonera nella prima parte del campionato mostra adesso sofferenza per l’esplosione di Pato e sopratutto per non esser indispensabile.

    Proprio la mancanza di visibilità con le stelle Messi, Iniesta e Xavi che ne oscuravano la sua luce furono alla base dei dissidi con Pep Guardiola. Quest’anno lo spogliatoio rossonero lo accolto al massimo facendogli capire però che a Milanello non esistono prime donne assolute e cosi sono arrivate le squalifiche e in molti iniziano a parlare di un possibile divorzio.

    Berlusconi pensa già oltre facendo sognare i tifosi con Cristiano Ronaldo e su Ibra è scattata subito l’asta con Manchester City ovviamente in prima linea, ma dietro lo svedese ci sarebbe anche Josè Mourinho che lo vorrebbe al Real Madrid per dimostrare che Ibra è decisivo anche nella Liga.

    Ma l’idea più suggestiva è quella che vuole Ibrahimovic acquisto di punta della Roma di DiBenedetto. L’imprenditore a stelle e strisce vuol far un debutto con il botto in giallorosso e lo svedese sarebbe un ottimo biglietto da visita.

  • Berlusconi come Martin Luther King, “I Have a dream”: Cristiano Ronaldo

    Berlusconi come Martin Luther King, “I Have a dream”: Cristiano Ronaldo

    La potenza mediatica di Silvio Berlusconi è situazione conosciuta ai più e quando il premier si mette a parlare di calcio, il suo calcio e cioè il Milan, diventa più credibile di altre situazioni aprendo scenari impossibili da pensare.

    Quando a Roma nel 2009, durante la finale Champions vinta dal Barça sul Manchester capitanato allora da Cristiano Ronaldo, il buon Silvio tentò un avance a CR7 sussurrandogli all’orecchio un improbabile proposta: “Vieni al Milan”, quella proposta non fu nemmeno presa in considerazione da Ronaldo che di lì a poco finì alla corte di Florentino Perez, al Real Madrid ma adesso, cosa potrebbe far cambiare idea al talento portoghese?

    Parliamo della volontà del portoghese perché difficilmente il Real Madrid si potrebbe privare del suo giocatore simbolo, senza nemmeno pensare alle ripercussioni che ciò avrebbe sullo Special One abituato ad ottenere campioni piuttosto che a privarsene.

    Molto si giocherà sulla Champions, se il Real dovesse vincerla con Ronaldo protagonista, il sogno rossonero potrebbe diventare realtà, Mourinho sarebbe molto più propenso a lasciar partire Ronaldo con la Champions in tasca e di avere di nuovo alla sua corte lo zingaro del calcio per eccellenza, Zlatan Ibrahimovic anche perché Pato, date le sue ultime evoluzioni sentimentali, non gradirebbe lasciare Milano. Mentre per quanto riguarda CR7, per lui, molto attento al Glamour, Milano sarebbe destinazione alquanto gradita.

    Questo scenario sembra impossibile, ma chi avrebbe mai puntato un euro, un anno fa di questi tempi, su un approdo di Ibrahimovic al Milan dopo il suo passaggio al Barcellona ed i suoi trascorsi all’ Inter?

  • Berlusconi telefona da Biscardi “Cristiano Ronaldo? I sogni sono sempre leciti”

    Berlusconi telefona da Biscardi “Cristiano Ronaldo? I sogni sono sempre leciti”

    Silvio Berlusconi usa ancora una volta il telefono ma questa volta lo fa per il suo Milan e non per vicende politiche e/o personali. Il presidente, interviene in diretta al Processo di Biscardi in onda su 7Gold e parla a tutto tondo del momento rossonero incoronando ancora una volta Allegri con il quale la sintonia è perfetta “Allegri mi è piaciuto dal primo momento che l’ho incontrato. Anche come persona rappresenta bene l’identità e stile del Milan. Un presidente come me che è da tempo nel calcio magari può avere le sue idee sui singoli momenti delle partita ma non si puo pretendere che l’allenatore faccia sempre quello che il presidente vuole”.

    “Noi ci sentiamo spesso e facciamo lunghe riflessioni al telefono e ci troviamo sempre d’accordo. C’è sintonia ed è destinato ad un bel periodo come allenatore del Milan, continuando la classifica di numeri uno come allenatore credo che possa essere il quarto di questa serie dopo Sacchi, Capello ed Ancelotti”, afferma il Premier che poi conferma il tecnico: “Allegri è l’allenatore giusto per il Milan, perché da quando è con noi non c’è mai stato motivo di contrasto, nemmeno con Galliani”.

    Il caso Ibra “Ibra è in un periodo negativo, ma si riprenderà presto. Il Milan è una squadra che è uscita fuori da un periodo incidenti anche grazie alla rosa vasta che avevamo approntato e che ci ha consentito di mettere in campo una squadra agguerrita. Siamo in testa alla classifica, inseguiti da questo straordinario Napoli. Il nostro obiettivo è arrivare alla fine del campionato rimanendo in testa alla classifica”. Gli elogi poi al portiere a Nesta e Thiago Silva fino a Pato definito eccezionale.

    Berlusconi poi conferma il suo amore per Robinho “E’ un giocatore che io amo molto vedere in campo, perché sa mettere in difficoltà le difese ed anche segnare. Con Ibra squalificato credo che l’allenatore lo metterà in campo come seconda punta”

    Cristiano Ronaldo.
    “I sogni sono sempre leciti e qualche volta si trasformano in realtà. La prossima campagna acquisti se vinciamo lo scudetto ci vedrà aggiungere uno o due campioni, considerando che qualche giocatore decidera’ di lasciarci, anche se giocatori come Pirlo o Seedorf possono continuare a fare benissimo. Io spero che restino nel Milan anche il prossimo anno ma se si dovesse aggiungere Ronaldo alla nostra rosa credo farebbe piacere a tutti”.

    Pato e Barbara?
    “Non ho mai maledetto o benedetto l’unione sentimentale di nessuno dei miei figli, anche perché non entro mai nei loro fatti personali visto che si sanno comportare bene”.

  • Diavolo di un Ibra: 3 turni di stop. Il Milan annuncia il ricorso

    Diavolo di un Ibra: 3 turni di stop. Il Milan annuncia il ricorso

    Altri 3 turni di stop per Zlatan Ibrahimovic, infatti Il giudice sportivo non ha creduto alle parole dello svedese che aveva cercato di giustificarsi affermando che l’ offesa era diretta a se stesso e non al guardalinee.

    le tre giornate scaturiscono una per l’ammonizione (era in diffida) e due per le paroline di troppo al guardalinee. Lo svedese salterà Sampdoria, Brescia e Bologna e rientrerà giusto in tempo per la trasferta dell’Olimpico contro la Roma. Il Milan ha già annunciato che presenterà ricorso. La squalifica arriva, si legge nel comunicato della Lega, “per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (ottava sanzione); per avere inoltre, al 42^ del secondo tempo, rivolto a un assistente un’espressione ingiuriosa”.

  • Ibra, cosa ti succede? Totti non è finito

    Ibra, cosa ti succede? Totti non è finito

    Scopriamo il bello e il brutto della 32esima giornata di Serie A con la nostra rubrica settimanale Liscio e Sbalascio.

    Al primo posto dei nostri Lisci si piazza Francesco Totti, il capitano della Roma, rivitalizzato dalla cura Montella: il 34enne attaccante giallorosso è il vero trascinatore di questa Roma che cerca di non perdere il treno per l’Europa che conta, e sta trascinando a suon di gol la sua squadra, segno che la voglia e la classe che l’hanno sempre contraddistinto non è per niente scemata.

    Secondo gradino del “podio” per il Lecce: con una grande prova di forza va a vincere a Genova uno scontro diretto pesantissimo contro la Sampdoria, e la scavalca in classifica inguaiando seriamente proprio la squadra blucerchiata. Inoltre gioca anche un gran bel calcio e la salvezza non sembra essere ormai troppo lontana.

    Terzo e ultimo piazzamento dei Lisci per il Cesena, capace in 10 uomini di acciuffare al 96esimo una partita che fino al minuto 91 sembrava essere in ghiaccio per il Palermo, che conduceva 2-0. Prima la rete speranza dell’emergente Parolo, infine a 2 secondi dal termine la rete insperata del “piccolo” Giaccherini, per la gioia dei ragazzi di Ficcadenti che ci hanno creduto fino all’ultimo. Una rimonta “pazza” stile Inter della stagione 2004/2005, che può valere in ottica salvezza un punto d’oro. Da segnalare inoltre i comportamenti inspiegabili e non onorevoli di Miccoli e Liverani, i quali presi dal nervosismo, hanno tentato di scagliarsi contro alcuni tesserati bianconeri.

    Passando agli Sbalasci di giornata, troviamo al primo posto ancora Ibrahimovic, rientrante dalla squalifica di 3 turni inflittagli grazie alla prova tv per un pungo rifilato al difensore barese Marco Rossi. Ebbene, nonostante abbia giocato un gran match, nel quale si è rivista l’intesa perfetta con Pato nonostante le voci che li davano “incompatibili”, a tempo scaduto, per un pallone perso malamente commette la sciocchezza di mandare il guardalinee a quel paese e di beccarsi un rosso diretta che, regolamento alla mano, significherebbe 3 giornate di squalifica. Un’altra pesante sanzione in vista dell’importantissimo rush finale di campionato, che potrebbe consegnare dopo 7 anni lo scudetto ai rossoneri. Malessere o solo coincidenze? Che ci sia qualcosa a turbare il gigante svedese?

    Secondo posto per Leonardo Bonucci, il difensore “strapagato” dalla Juventus al Bari, ma che tutti questi soldi effettivamente non li vale, nonostante sia nel giro della Nazionale. Difensore troppo sicuro e superficiale, gioca una partita veramente pessima, condita da un’autogol rocambolesco di cui ha poche colpe. E’ veramente imbarazzante quando difende, vince solo una volta un duello con Floro Flores (manco fosse Messi, con tutto il rispetto per Floro, che è molto bravo) e per lo più è sempre spaesato. E’ veramente la brutta copia di quello ammirato l’anno scorso.

    Ultimo posto degli Sbalasci va a Claudio Lotito, il quale dopo aver acciuffato il quarto posto con la sua Lazio, tenta di difenderlo “diplomaticamente”, avvertendo la FIGC di eventuali complotti ai danni dei biancocelesti in vista della volata per il quarto posto che varrebbe i preliminari di Champions e che attualmente coinvolge quattro squadre (la stessa Lazio, l’Udinese, la Roma e la Juventus). Vogliamo ricordare a Lotito che ci sono squadre che hanno avuto più sfavori durante il corso della stagione (come la Juventus), ma che preferiscono concentrarsi sul campo evitando di aizzare gli animi in vista di un roventissimo finale di campionato. E questo comportamento da parte del patron della Lazio non ci sembra per niente signorile.