Tag: zlatan ibrahimovic

  • Novara Milan 0-3, ci pensa il mago Ibra

    Novara Milan 0-3, ci pensa il mago Ibra

    Doveva essere vittoria e vittoria è stata, non senza affanni, ma alla fine, soprattutto grazie ad un grande Ibrahimovic, i tre punti sono arrivati e il Milan si è confermato, almeno per il momento, seconda forza del campionato.

    Zlatan Ibrahimovic | © Claudio Villa/Getty Images

    Il primo tempo non è stato certo dei più esaltanti, i pochi spazi concessi da un ordinato Novara agli avanti milanisti, hanno frenato molto lo spettacolo, le uniche occasioni da gol sono, infatti, arrivate soprattutto da palle da fermo, con lo stesso copione a ripetersi più volte, botta da fuori da parte di Ibra e il portiere Ujkani, bravo e fortunato, a respingere tutti i tentativi del bomber svedese. Quando non ci pensa il numero uno piemontese, tocca a Caracciolo, nella strana veste di ultimo difensore, salvare la baracca con due interventi decisivi su tiri a botta sicura di Mexes e soprattutto di Thiago Silva, che da due passi di testa colpisce a botta sicura, ma trova la respinta da parte dell’attaccante ex-genoano. Il primo tempo di fatto si chiude con poche emozioni, il Milan a fare pressione e il Novara a difendere ordinatamente senza mai mettere il muso fuori dalla trequarti campo.

    Al rientro in campo ti aspetti una pressione ancora più rabbiosa da parte degli ospiti, anche e soprattutto per l’ingresso in campo del giovane El Shaarawy al posto di uno spaesato Antonini. Modulo a tre punte quindi per cercare di allargare il gioco e le maglie della stressa difesa novarese.  Ma in realtà la prima vera occasione di spezzare l’equilibrio capita sui piedi di Caracciolo, che ben servito da Rigoni, cerca da dentro l’area di piazzare il tiro a giro sul palo lungo, ma Amelia, sostituto dell’infortunato Abbiati, si fa trovare pronto e devia in angolo. La partita dei padroni di casa di fatto finisce qui, perchè professor Ibra sale in cattedra e decide di chiudere la pratica Novara, prima sfruttando, a dir la verità molto facilmente, uno splendido assist di Ambrosini, dato in panchina alla vigilia, che lo mette a tu per tu con il portiere e da lì lo svedese non può sbagliare.

    Rotto l’equilibrio ecco che si comincia a vedere un’altra partita, Tesser, prova a rimettere le cose in pari, rinunciando ad un difensore (Garcia) ed inserendo un altro attaccante (Rubino), ma così facendo si apre alle sortite degli avanti milanisti che trovano terreno fertile per le loro incursioni. Proprio El Shaarawy prova a sfruttare questo spazio arrivando a saltare il portiere ma concludendo in precario equilibrio e non riuscendo ad inquadrare la porta. Passano solo due minuti e il Milan chiude la partita, palla dentro di Ibra, sempre lui, per Nocerino che controlla non bene e con un tocco fortuito di mano tiene la palla vicino a sè e girandosi mette in mezzo per il Faraone milanista che tira ma cicca un po’, la conclusione si trasforma in un assist per Robinho che in scivolata non può sbagliare a due passi dalla linea di porta. Gioco, partita, incontro. Ma quando il risultato pare avviato alla conclusione fisso sul 2-0, ecco il colpo del genio che delizia la platea, e chi potrebbe farlo se non il Mago di Malmoe che sfruttando una corta respinta della difesa novarese, batte di tacco l’estremo difensore. Chapeau e sipario che cala sullo stadio Silvio Piola.

  • Milan Inter 0-1, le pagelle. Favola Milito

    Milan Inter 0-1, le pagelle. Favola Milito

    Il “Principe” Milito fa volare i nerazzurri. Il derby Milan Inter si conclude con la vittoria per 0-1 degli uomini di Ranieri grazie a una rete dell’argentino tornato ad essere un grande protagonista. I rossoneri falliscono la chance per superare la Juve di Conte, e pagano la giornata no di Ibrahimovic.

    Milan Inter, le pagelle

    MILAN

    Abbiati 6: non può nulla sul diagonale di Milito, si fa trovare pronto nel primo tempo quando Alvarez a due passi fallisce il possibile vantaggio nerazzurro.

    Abate 4,5: al rientro dopo 3 settimane dall’infortunio, parte bene contenendo l’argentino Alvarez nel primo tempo. Nella ripresa il liscio clamoroso che spiana la strada a Milito in occasione del gol.

    Nesta 6: uno dei migliori della propria squadra. Compie buoni interventi difensivi durante il match, rendendo praticamente nulli Pazzini e Milito nei primi 45′. Nel secondo tempo cala insieme ai suoi compagni ma chiude una partita dignitosa.

    Thiago Silva 6: il brasiliano illumina la scena a San Siro quando alla mezzora, dopo uno stop difensivo, parte dalla propria area spingendo per un contropiede che non troverà fortuna. Qualche errorino qua e là, ma anche per il verdeoro la prestazione è alla fine sufficiente.

    Zambrotta 5,5: gioca un’ora prima di lasciare il campo a Robinho. E’ col freno a mano tirato per tutto il tempo che rimane sul rettangolo di gioco, spaventato dalle discese di Maicon.

    Van Bommel 6: l’olandese va vicinissimo alla rete del vantaggio a un minuto dal termine del primo tempo, ma il suo tiro dal limite dell’area si stampa sulla traversa. Ottimi primi 45′ minuti, con grande pressing e bei lanci in avanti per le ripartenze rossonere. Meno convincente nella ripresa.

    Nocerino 5: prestazione opaca rispetto alle precedenti occasioni per il numero 22 rossonero. Salva il risultato al 39′ quando sbilancia Alvarez al momento del tiro, però il suo apporto in fase offensiva risulta nullo.

    Boateng 5,5: tenta un tiro a coefficiente altissimo nei primi minuti della gara. E’ sempre in prima linea quando si tratta di recuperare il pallone. Ha il demerito di calare vistosamente nel secondo tempo, con l’aggravante di una cattiveria fin troppo accesa.

    Emanuelson 5,5: paradossalmente meglio questa sera che in tanti altri incontri disputati nel girone d’andata. L’ex Ajax parte trequartista per terminare esterno di sinistra. Qualche buon lancio per i suoi compagni al momento delle ripartenze.

    Pato 6: Forse il più vivace dei suoi. Prova scatti decisi, si lancia negli spazi, più volte coglie impreparati Lucio e Thiago Motta. Pesa come un macigno l’errore dopo 10′ minuti quando fallisce una clamorosa occasione. Sostituito da El Sharaawy quando mancano 10 minuti dalla conclusione.

    Ibrahimovic 5,5: siamo abituati ad assistere a ben altre prestazioni da parte dello svedese. Nel primo tempo l’unica giocata pericolosa dell’attaccante rossonero è il colpo dello scorpione finito alto di poco sulla traversa.

    Robinho 5,5 (dal 66′): il verdeoro entra al posto di Zambrotta dopo il vantaggio di Milito. Non sfrutta una ghiotta occasione dopo un bel triangolo con El Sharaawy, buttando addosso a Julio Cesar.

    Seedorf 6 (dal 76′): un quarto d’ora è quanto Allegri concede all’olandese, che non ci pensa su due volte a calciare un tiro da 30 metri pericolosissimo, cogliendo preparato il portiere avversario.

    El Sharaawy 6 (dall’80’): primo derby per il Faraone. Entrato al posto di Pato, si fa notare per un ottimo scambio con Robinho, al quale serve un ottimo assist per firmare il pareggio ma il compagno di squadra fallisce l’occasione.

    diego milito ! © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    INTER

    Julio Cesar 6,5: il brasiliano è tornato sui suoi livelli abituali, e in più di una circostanza le sue parate offrono grande tranquillità al reparto arrettrato nerazzuro.

    Maicon 6,5: tre o quattro discese degne del nome di uno dei terzini più forti al mondo. La freccia destra è tornata.

    Lucio 6,5: è decisivo nell’annullare Ibra e fermare il connazionale Pato.

    Samuel 6: “The Wall” rappresenta un muro insuperabile per gli attacchi del forcin finale dei rivali.

    Nagatomo 6: nel primo tempo è in difficoltà come il resto della squadra. Nella ripresa si rende molto pericoloso con un tiro all’interno dell’aria milanista, che finisce centrale tra le mani di Abbiati.

    Zanetti 6,5: il capitano nerazzurro ha il merito di entrare nella rete decisiva del derby con il lancio al centro verso Milito ciccato da Abate. Suona la carica per i restanti 30 minuti dell’incontro.

    Cambiasso 6,5: il migliore a centrocampo, riesce a rintuzzare tutte le offensive dei rossoneri, sia in avvio di partita che nel secondo tempo.

    Thiago Motta 5: l’italo-brasiliano non vive una serata da ricordare a lungo, e si segnala per un battibecco avuto con Ibra al rientro degli spogliatoi nel primo tempo e per una manata rifilata a Pato durante i primi 45′ minuti della gara.

    Alvarez 5: sul suo voto pesa l’errore macroscopico al 39′, a tu per tu con Abbiati e la inconsistenza dimostrata durante tutto il derby.

    Milito 7: nel primo tempo inesistente, nella ripresa cambia marcia e sfrutta un errore clamoroso di Abate per portare 3 punti pesantissimi alla causa interista.

    Pazzini 5,5: in ombra durante tutti i 90′ (Forlan s.v. lo sostituisce durante i minuti di recupero).

    Sneijder 5,5: entrato per gli ultimi 15′ non convince nella posizione di centrocampista laterale di sinistra.

    Chivu 6: tiene abbastanza bene il campo arginando gli attacchi degli avversari.

    Tabellino Milan Inter 0-1

    Milan: Abbiati 6, Abate 4,5, Nesta 6, Thiago Silva 6, Zambrotta 5,5 (66′ Robinho 5,5), Van Bommel 6, Boateng 5,5, Nocerino 5 (76′ Seedorf 6), Emanuelson 5,5, Ibrahimovic 5,5, Pato 6 (80′ El Sharaawy 6).
    Panchina: Amelia, Bonera, Mexes, Ambrosini. Allenatore: Allegri 5

    Inter: Julio Cesar 6,5, Maicon 6,5, Samuel 6, Lucio 6,5, Nagatomo 6, Zanetti 6,5, Cambiasso 6,5, Thiago Motta 5, Alvarez 5 (66′ Chivu 6), Milito 7 (76′ Sneijder 5,5), Pazzini 5,5 (90′ Forlan s.v.). Allenatore: Ranieri 7

  • Milan Inter 0-1, Milito decide il derby

    Milan Inter 0-1, Milito decide il derby

    Finisce 0-1 il  derby fra Milan Inter. I nerazzurri superano i cugini grazie a un gol del “Principe” Milito, ancora una volta decisivo nella stracittadina. La squadra interista raccoglie tre punti fondamentali per la classifica, consolidando il quinto posto in classifica ma sopratutto portandosi a meno 6 dalla Juve (fermata sull’1-1 nel pomeriggio in casa col Cagliari) e a meno 5 dagli stessi rivali rossoneri. Sconfitta bruciante per Allegri, che nell’immediata vigilia pregustava la vittoria e il sorpasso in classifica ai danni dei bianconeri. Il Milan, dopo un buon primo tempo, è entrato in crisi una volta passato in svantaggio, senza riuscire a trovare il pareggio. I milanisti pagano la giornata non particolarmente esaltante dello svedese Ibrahimovic. Discreta la prova di Pato.

    PRESSING MILAN – I rossoneri di Allegri dominano i primi 40′ minuti del derby grazie a un possesso palla imbarazzante (68% contro il 32% nerazzurro) e mettendo in mostra un pressing deciso sugli avversari fin dalla metà campo interista. Al quarto minuto però un sussulto fa tremare la Curva Sud. Thiago Motta mette in rete sugli sviluppi di un calcio piazzato da destra colpendo di testa, ma il guardalinee segnala un fuorigioco che il replay da bordocampo evidenzia come inesistente. Sei minuti più tardi è Pato ad avere una delle più clamorose palle gol, ma dall’altezza del dischetto di rigore fallisce una facile occasione sparando alto. Cresce il Milan e gli uomini di Ranieri vengono schiacciati nella propria area. A centrocampo Boateng, Van Bommel e Nocerino riescono a portare un pressing altissimo che costringe i cugini a buttare il pallone lontano dalla propria area. Nel primo tempo Abate vince il duello con Alvarez, apparso troppo fumoso rispetto alle ultime partite. E’ proprio l’argentino però a trovarsi sui piedi il pallone del vantaggio al 39′, ma a tu per tu con Abbiati colpisce in maniera timida. Pato è propositivo, mostra corsa e scatti decisi. Il “Papero”, in una delle tante ripartenze rossonere, serve a Van Bommel un assist molto favorevole per concludere dal limite dell’area, ma il tiro dell’olandese si stampa sulla traversa. Nella ribattuta Emanuelson calcia al volo di sinistro e Julio Cesar si salva sul corner. Nel primo tempo Ibrahimovic si segnala soltanto per il colpo dello scorpione tentato al 32′ su calcio d’angolo, con il pallone che finisce alto di poco, e un diverbio a muso duro con Thiago Motta al rientro degli spogliatoi.

    diego milito ! © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    L’UOMO DERBY – Pronti via e l’Inter trova il gol che decide l’incontro. I nerazzurri sorprendono un Milan troppo sbilanciato in avanti, Zanetti spinge sulla destra lanciando improvvisamente verso il centro dove Abate cicca incredibilmente la palla permettendo a Milito di affondare fin dentro l’area di rigore e battere con un diagonale perfetto sul secondo palo Abbiati. E’ il 9′ della ripresa, l’Inter è momentaneamente a 6 punti dalla vetta. Il Diavolo accusa il colpo e la squadra di Ranieri conquista importanti porzioni di campo. Ricky Alvarez prova a farsi perdonare per l’errore del primo tempo, ma il suo tiro dal limite non impensierisce Abbiati. Allegri capisce che la sua squadra ha bisogno di una sterzata e al 66′ opta per un cambio offensivo: fuori Zambrotta, dentro Robinho, per un tridente d’attacco composto da Pato, Binho e Ibra. Nonostante il cambio, sono ancora gli uomini di Ranieri a spingere. Il giapponese Nagatomo prova a chiudere la partita con un potente tiro dentro l’area di rigore rossonera ma il suo tentativo è centrale. Prova a rispondere il Milan con Pato al 77′, il “Papero” però non è lesto nel trovare la deviazione vincente. Le tenta tutte Allegri e negli ultimi 10′ minuti del match prova le carte Seedorf (al posto di uno spento Nocerino) e El Sharaawy, che sostituisce Pato, che fin lì non aveva demeritato. Appena entrato l’olandese si rende pericolo con una bomba da 30 metri che impegna severamente Julio Cesar. Sugli sviluppi dell’azione Robinho calcia in bocca al connazionale da buona posizione dopo aver chiuso un bel triangolo con El Sharaawy. Inutile il forcing finale, per la verità piuttosto fumoso, dei rossoneri, l’Inter vince il primo derby dopo quasi due anni e riapre i giochi scudetto. Allegri deve digerire la prima sconfitta nella stracittadina dopo tre vittorie in altrettanti incontri.

  • Milan Inter, probabili formazioni. C’è Pato al fianco di Ibra

    Milan Inter, probabili formazioni. C’è Pato al fianco di Ibra

    Stasera andrà in scena il derby numero 209 fra Milan Inter. Alla penultima giornata del girone d’andata, la stracittadina milanese potrebbe emettere già sentenze definitive. I commenti pre partita degli allenatori e le probabili formazioni di una delle sfide più importanti di tutta la stagione.

    alexandre pato | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    “CROCEVIA IMPORTANTE” – Così Massimiliano Allegri sintetizza l’importanza del big match di questa sera. Il distacco sui cugini nerazzurri è importante, con gli uomini di Ranieri distanti 8 punti dalla vetta. Una vittoria del Milan darebbe un pesante schiaffo morale alla rimonta di cui si è resa protagonista la squadra di Ranieri nelle ultime gare di campionato. Al contrario, un successo dei rivali, avvicinerebbe sensibilmente il club di corso Vittorio Emanuele alle prime della classe, sempre che la Juve di Conte non ottenga i tre punti nel pomeriggio contro il Cagliari. Il Diavolo sta attraversando un ottimo periodo di forma, paragonabile per intensità al ruolino di marcia del Real Madrid nella Liga. Nelle ultime undici partite disputate, i rossoneri hanno collezionato 9 vittorie e due pareggi (entrambi in trasferta contro Fiorentina e Bologna), segnando 30 gol (con una media realizzativa di 3 gol in ciascun match). La formazione titolare dovrebbe prevedere l’impiego del recuperato Nesta al fianco di Thiago Silva in difesa, con Abate che ritorna titolare a destra dopo l’infortunio che l’ha costretto a saltare gli ultimi due incontri. A centrocampo l’infortunio alla caviglia di Aquilani rende quasi obbligate le scelte del tecnico Allegri. Van Bommel giocherà al centro, con Nocerino mezzala sinistra e Ambrosini sul centro-destra, mentre appare improbabile un utilizzo di Seedorf dal primo minuto. In attacco volatona finale fra Robinho e Pato, che si contendono il posto da titolare al fianco dell’inamovibile Ibrahimovic. Nelle ultime ore il “Papero” sembra abbia effettuato il sorpasso decisivo nei confronti del connazionale, e avrà quindi l’occasione per bissare la doppietta dell’anno scorso nel 3-0 rossonero. Alle spalle delle due punte giocherà il ghanese Boateng.

    “MOMENTO FAVOREVOLE”Ranieri si presenta alla vigilia con il consueto aplomb. Il tecnico non sembra avvertire la tensione del suo primo derby milanese. L’ex di Roma e Juve è concentrato sui propri uomini e spinge tutta la pressione sulle spalle degli avversari. Ammette che i nerazzurri stiano attraversando un momento favorevole (cinque vittorie nelle ultime cinque partite disputate), e chiede una prova convincente da parte dei suoi per battere i rivali. Osservato speciale l’ex Ibrahimovic, decisivo in Supercoppa quest’estate a Pechino e nel primo derby giocato con la maglia rossonera la scorsa stagione. Se l’Inter dovesse cogliere i tre punti si riporterebbe in piena corsa per il titolo, sperando anche in un risultato negativo della Juventus nel pomeriggio. Un’eventuale vittoria questa sera darebbe anche una spinta forse decisiva alla volontà del presidente Moratti di acquistare Carlos Tevez per la definitiva rincorsa alle due capoliste. L’undici iniziale dell’Inter sarà con molta probabilità lo stesso che ha battuto il Parma la scorsa domenica per 5-0. Maicon sarà regolarmente in campo avendo smaltito il fastidio muscolare accusato durante la sfida contro i Ducali, mentre il giapponese Nagatomo spingerà sulla corsia opposta. A centrocampo Thiago Motta sarà al fianco dell’argentino Cambiasso. Ricky Alvarez, salvo sorprese, giocherà titolare sulla fascia sinistra. La coppia d’attacco sarà ancora una volta composta da Diego Milito e Giampaolo Pazzini, entrambi a segno contro il Parma. Siederanno in panchina Sneijder e Forlan. L’olandese è ormai recuperato ed è pronto a dare il proprio contributo alla squadra. Appare però irrealistico l’impiego del calciatore ex Real Madrid dal primo minuto, ciò a conferma del fatto che Ranieri voglia dare fiducia al 4-4-2 varato nelle ultime giornate.

    Probabili formazioni Milan Inter

    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Nesta, Thiago Silva, Antonini, Van Bommel, Ambrosini, Nocerino, Boateng, Ibrahimovic, Pato.
    Panchina: Amelia, Bonera, Zambrotta, Mexes, Seedorf, Robinho, El Sharaawy. Allenatore: Allegri.

    Inter (4-4-2): Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo, Zanetti, Thiago Motta, Cambiasso, Alvarez, Milito, Pazzini.
    Panchina: Castellazzi, Ranocchia, Chivu, Poli, Faraoni, Sneijder, Forlan. Allenatore: Ranieri.

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  • Milan Inter, verso il derby. Rientra Sneijder, Allegri, tutto su Ibrahimovic

    Milan Inter, verso il derby. Rientra Sneijder, Allegri, tutto su Ibrahimovic

    Mancano due giorni al derby della Madonnina Milan Inter, autentico spartiacque della stagione. Una vittoria dei rossoneri ai danni dei cugini escluderebbe la squadra di Ranieri dalla lotta per lo scudetto, mentre una vittoria dell’Inter riaprirebbe i giochi per il titolo. Sneijder dovrebbe farcela ed essere della partita, mentre dall’altra sponda del Naviglio tutti gli occhi sono puntati sullo svedese Zlatan Ibrahimovic, decisivo nella passata stagione in entrambe le stracittadine.

    wesley sneijder | © getty images

    SNEIJDER RECUPERA? – I dubbi di Ranieri ruotano intorno all’utilizzo o meno del trequartista olandese. Qualora il calciatore nerazzurro non dovesse farcela, è probabile l’ingresso dal primo minuto dell’argentino Ricky Alvarez, in netta ripresa nelle ultime partite disputate dall’Inter. Per il resto la formazione che scenderà in campo per il derby non vedrà grosse novità rispetto all’ultimo match di campionato contro il Parma. Maicon ha recuperato dopo il problema muscolare accusato durante la partita contro i ducali e la sua presenza sulla corsia di destra non è in dubbio. Dall’altra parte confermato il giapponese Nagatomo, le cui prestazioni nell’ultimo mese e mezzo hanno destato un’ottima impressione all’interno del clan interista. A centrocampo il ballottaggio è tra Thiago Motta e Stankovic, con quest’ultimo che ha recuperato completamente dal precedente infortunio. Salvo sorprese, l’attacco nerazzurro del derby sarà guidato dalla coppia Milito-Pazzini. L’argentino è molto carico dopo il ritorno al gol contro il Parma, mentre l’ex doriano è alla ricerca del primo gol nel derby milanese. Torna in panchina l’uruguaiano Forlan. Si profila invece l’ennesima bocciatura per Zarate.

    TUTTO INTORNO A IBRA – Il Milan punta tutto sul bomber di Malmoe. Lo svedese sta attraversando un periodo di forma eccezionale e con i suoi gol (12) sta trascinando i rossoneri in campionato e in Europa. Le statistiche parlano di un Ibrahimovic sempre decisivo da quando si è trasferito nella società di Via Turati. Suo il rigore che decise il primo derby di Massimiliano Allegri, e suo il gol che ha dato il via alla rimonta sui cugini durante la Supercoppa Italiana. Al fianco dello svedese partirà dal primo minuto Robinho. Pato, protagonista assoluto dell’ultimo giorno di mercato con il no al Psg che ha fatto saltare la trattativa per Tevez, partirà dalla panchina e potrà essere l’asso nella manica del tecnico livornese, memore della doppietta del “Papero” nel 3-0 dello scorso anno. Boateng agirà dietro le spalle dei due attaccanti, mentre in mezzo al campo si registra il rientro di Aquilani. In difesa sempre più concreto l’impiego del terzino destro Abate, mentre Nesta e Mexes si contendono una maglia da titolare al fianco del brasiliano Thiago Silva.

    I PRECEDENTI – L’Inter non vince il derby dal 24 gennaio 2010, quando sulla panchina nerazzurra sedeva ancora Mourinho. Da allora tre successi del Milan in altrettanti sfide. Gli interisti ricorderanno con piacere il 3-4 in casa dei cugini nel 2006, quando l’allenatore della beneamata era ancora Roberto Mancini, e lo 0-4 dell’era Mourinho nel 2009. I tifosi rossoneri invece hanno ancora negli occhi la sfida della stagione 2003/2004, con la storica rimonta dallo 0-2 al 3-2 finale. Invece il 3-0 dello scorso anno nel girone di ritorno lanciò i giocatori di Allegri alla vittoria in campionato, interrompendo la rimonta dei nerazzurri guidati da Leonardo.

    LA VITTORIA PER 3-4 DELL’INTER NEL 2006

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    LA VITTORIA PER 2-3 DEL MILAN NEL 2004

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  • Atalanta Milan 0-2, le pagelle. Ibra monster

    Atalanta Milan 0-2, le pagelle. Ibra monster

    Continua il momento magico del Milan di Massimiliano Allegri, che sul campo dell’Atalanta centra la 10^ vittoria nelle ultime 12 partite di campionato. Confermato il primato insieme alla Juventus, anche lei vittoriosa nella prima partita del 2012 contro il Lecce a Via del Mare. Ancora una volta è Ibrahimovic a togliere le castagne dal fuoco. Lo svedese grazie alla realizzazione del rigore (molto contestato dai padroni di casa e oggetto della lite che ha visto protagonisti Allegri e Paparesta in un accesissimo post partita), stravolge il sostanziale equilibrio nei primi minuti di gara. Per Ibra è il 12° gol in questo campionato e raggiunge Denis al secondo posto nella classifica dei marcatori, comandata da Di Natale (autore di una doppietta nella vittoria dell’Udinese per 4-1 contro il Cesena). Buona la prestazione di Alexandre Pato, che si procura il penalty nel primo tempo e ad inizio ripresa colpisce di testa il pallone che si stampa sul palo. Per l’Atalanta una sconfitta indolore, potendo vantare ancora 8 punti di vantaggio sulla zona retrocessione occupata da Novara, Cesena e Lecce (tutte  e tre sconfitte quest’oggi), gli stessi che aveva prima della sfida contro i rossoneri. Da segnalare la buona prestazione corale della squadra di Colantuono, sfortunata in circostanza del rigore concesso generosamente dall’arbitro Rizzoli e sopratutto per il palo colpito al 13′ del secondo tempo con Denis, quando la palla era praticamente in porta (sarebbe stato il gol del momentaneo pareggio).

    Zlatan Ibrahimovic | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Le pagelle di Atalanta Milan, conclusasi con il risultato di 0-2 in favore dei rossoneri.

    ATALANTA

    Denis 5: “El Tanque” lotta contro la coppia centrale avversaria composta da Thiago Silva e Mexes, riuscendo a creare qualche apprensione ad Abbiati in circostanza di un bel tiro dopo 9′ minuti di gioco che finisce alto di poco. E’ incredibile però il suo errore al 13′ della ripresa quando sulla linea di porta colpisce il pallone con la gamba destra colpendo il palo. E se non bastasse vede Di Natale allontanarsi nella speciale classifica dei marcatori.

    Schelotto 6,5: fureggia sul versante di destra. E’ lì che l’Atalanta crea maggiori pericoli alla retroguardia rossonera. Dimostra di avere gambe e grossa tenuta fisica. Prandelli ci farà un pensierino?

    Manfredini 6: il replay toglie qualsiasi responsabilità al bergamasco sull’episodio del calcio di rigore. Inoltre è miracoloso quando salva sulla linea di porta un tiro di Ibrahimovic destinato ad entrare in porta sul momentaneo 0-1.

    MILAN

    Ibrahimovic 8,5: prestazione monster dello svedese all’Atleti Azzurri d’Italia, forse una delle migliori disputate con la maglia del Milan. Segna l’ennesimo rigore, fornisce l’assist a Boateng per il secondo e decisivo gol. Quando prende palla è immarcabile per gli avversari. Sacchi a fine partita celebra la straordinaria tecnica del giocatore affermando che sia il migliore solista di calcio al mondo, più forte anche di Messi. L’elastico ai danni di Ferri sul finire della partita vale da solo il prezzo del biglietto. Consigli prima e Manfredini poi gli negano la gioia della doppietta personale. Allegri non può che essere contento di un Ibra così, ma deve anche chiedersi che Milan sarà qualora lo svedese dovesse assentarsi in una o più partite.

    Thiago Silva 7: è il secondo fuoriclasse della squadra campione d’Italia in carica. La sua presenza nella difesa milanista ha il dono di conferire una grande sicurezza in più ai propri compagni. Il brasiliano, in tempi non sospetti, venne definito da Carlo Ancelotti come uno dei difensori centrali più forti in prospettiva. Dopo 3 anni non è una pazzia sostenere come Thiago Silva sia uno dei migliori al mondo nel suo ruolo, non a caso il Barcellona di Pep Guardiola ha più volte provato a corteggiare il calciatore nelle ultime due estati. Quello che compie al 25′ della ripresa nel fermare un contropiede avversario pericolosissimo è lo spot migliore che il brasiliano potesse mandare ai suoi estimatori.

    Pato 6: il “Papero” è spesso fuori dal gioco rossonero ma ha il merito di entrare nell’azione decisiva del calcio di rigore al 21′ e poi colpisce il palo con un colpo di testa nei primi minuti del secondo tempo. Allegri poi decide di preservarlo per il derby sostituendolo con Robinho a metà ripresa.

    Boateng 6: nonostante si faccia trovare pronto in occasione del secondo gol grazie a una delle sue proverbiali incursioni offensive, il Boa soffre il pressing e la corsa degli avversari, mostrando una condizione fisica ancora precaria. Servirà un Boateng al top della forma fra 7 giorni, quando andrà in scena il derby della Madonnina.

    Atalanta (4-4-1-1): Consigli 6, Masiello 5, Ferri 5,5, Manfredini 6, Peluso 5,5, Schelotto 6,5 (80′ Gabbiadini s.v.), Cigarini 6, Carmona 6 (71′ Bonaventura 5,5), Padoin 6,5, Marilungo 6 (56′ Tiribocchi 5).
    Panchina: Frezzolini, Lucchini, Bellini, Ferreira Pinto.
    Allenatore: Colantuono 6,5

    Milan (4-3-1-2): Abbiati 6,5, Bonera 5,5, Mexes 6, Thiago Silva 7, Zambrotta 5,5, Van Bommel 5,5, Nocerino 6, Boateng 6, Emanuelson 5, Ibrahimovic 8,5, Pato 6 (’68 Robinho 6,5).
    Panchina: Amelia, Nesta, De Sciglio, Antonini, El Sharaawy, Inzaghi.
    Allenatore: Allegri 6

    HIGHLIGHTS ATALANTA MILAN 0-2

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  • Ibra e Boateng, Atalanta Milan 0-2

    Ibra e Boateng, Atalanta Milan 0-2

    Il Milan risponde alla Juventus, vittoriosa per 0-1 sul campo del Lecce, vincendo su un campo ostico come quello dell’Atalanta per 0-2. Ibrahimovic su rigore al 21′ e Boateng a 8 minuti dalla fine gli autori delle due reti che permettono ad Allegri di arrivare al derby della settimana prossima con 8 punti di vantaggio sui rivali dell’Inter e al comando della classifica con i bianconeri di Conte.

    zlatan ibrahimovic | © Claudio Villa/Getty Images

    AVANTI DI RIGORE – Primo tempo equilibrato fra le due squadre. Colantuono ordina ai suoi un pressing altissimo sui giocatori del Milan e la sfida nei primi minuti vive a un ritmo sostenuto. Le occasioni però latitano e solo Denis riesce a rendersi pericoloso con un tiro che finisce alto di poco. Dopo un primo quarto d’ora intenso le due squadre calano e lo spettacolo della partita ne risente. Al 21′ l’episodio che fa esplodere lo stadio bergamasco. Pato, servito in area da Ibra viene steso da Manfredini. L’arbitro Rizzoli indica il dischetto tra le proteste nerazzurre e le grida dei tifosi di casa. Ztatan Ibrahimovic si incarica della battuta e batte l’estremo difensore dell’Atalanta Consigli che era quasi riuscito a raggiungere il pallone calciato dallo svedese. Il Milan mantiene il vantaggio gestendo senza troppi affanni fino alla fine del primo tempo.

    DOPPIO PALO – La ripresa regala numerosi emozioni nei primi 20′ minuti di gioco. Al 7′ Pato colpisce un clamoroso palo dopo aver ricevuto di testa un cross dalla sinistra di Emanuelson. Dopo 120 secondi risponde la squadra di Colantuono prima con Cigarini e poi con il cileno Carmona su calcio di punizione, ma trova in Abbiati un baluardo insuperabile. Sugli sviluppi del successivo calcio d’angolo Denis fallisce incredibilmente l’occasione più ghiotta avuta dai suoi compagni di squadra in tutto l’arco della partita. Con il corpo quasi dentro la porta, il “Tanque” argentino colpisce a botta sicura col destro ma la sfera finisce sul palo. L’Atalanta sembra crederci e il pubblico cerca di diventare il dodicesimo uomo in campo, ma è il Milan ad avere l’occasione  per andare sullo 0-2, con Ibrahimovic che spreca un contropiede favorevolissimo per i rossoneri. L’Atalanta si spegne e gli 11 di Allegri gestiscono agevolmente la partita.

    BLITZ BOA – Lo svedese si erge a protagonista assoluto e va vicinissimo al gol della sua personale doppietta con una punizione calciata da 30 metri che sfiora il palo e un tiro che viene miracolosamente bloccato sulla linea di porta da Manfredini. Ibra continua a brillare e dopo una prorompente azione personale serve l’accorrente Boateng che a due passi trafigge Consigli portando il Milan sullo 0-2 al 37′ del secondo tempo. Match chiuso, i padroni di casa spariscono dalla scena e il Diavolo fa quello che vuole. L’asse Robinho-Nocerino diventa molto caldo negli ultimi minuti di gioco e i due firmano le azioni più pericolose per la porta bergamasca, non riuscendo però a centrare il tris.

    Vittoria importante per gli uomini di Allegri, su un campo dove ancora nessuno fino ad oggi era riuscito a strappare i 3 punti. Per l’Atalanta sconfitta indolore considerati i passi falsi delle ultime tre della classifica, con Lecce, Cesena e Novara che non riescono a prendere nemmeno un punto nella prima giornata del 2012.

  • Ibrahimovic “Tra due anni smetto, Cassano mi manca”

    Ibrahimovic “Tra due anni smetto, Cassano mi manca”

    Un Ibrahimovic a ruota libera in questi primi giorni dell’anno 2012. In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, la punta svedese parla di questioni molto importanti per il futuro rossonero: il suo legame con Cassano, il possibile arrivo di Tevez e un ritiro dalle scene del calcio che non è affatto lontano.

    Zlatan Ibrahimovic | © getty images

    Il calciatore del Milan, leader incontrastato della squadra allenata da Massimiliano Allegri, riesce sempre a far parlare di sé anche al di là delle prestazioni sul rettangolo di gioco. Ibrahimovic dice di sentire nostalgia della punta barese, e che lo reputa come l’attaccante più forte della squadra rossonera. Parole al miele per il Fantantonio nazionale, ancora lontano dalla ripresa all’attività agonistica. I tifosi del Diavolo dovranno ancora aspettare altri 6 mesi prima di rivedere Cassano in campo. L’appuntamento è quindi fissato per la stagione 2012-2013, quando il giocatore ex Sampdoria e Real potrebbe vedere un Milan rivoluzionato dal calciomercato invernale ed estivo.

    A tal proposito Ibrahimovic ha parlato anche del sempre più probabile trasferimento dell’argentino Tevez a Milano. Lo svedese riguardo l’attaccante del City ha affermato:

    Sarebbe un’arma in più. Non so se arriverà o no, ma è un grande giocatore e se viene di sicuro farà un grande lavoro per noi. E’ un giocatore fantastico e porterebbe più qualità alla squadra.

    Le dichiarazioni di Ibrahimovic manifestano il desiderio dello spogliatoio del Milan di abbracciare fra poche settimane l’argentino, in rotta da alcuni mesi con l’intero ambiente Citizen e l’allenatore Mancini. Da tempo il calciatore ha un accordo verbale con l’amministratore delegato Galliani, ma nelle ultime ore si è fatta avanti a sorpresa l’Inter di Moratti, il quale ha avuto un colloquio telefonico con il tecnico del City durante il quale avrebbe chiesto informazioni riguardo Tevez.

    Alla fine dell’intervista Ibra è tornato anche sulla delicata questione del suo ritiro agonistico. Lo svedese ha confermato di voler dare tutto per i colori rossoneri per questa stagione e la prossima ma ha lasciato intendere che fra due anni potrebbe decidere di concludere la carriera da giocatore.

  • Meraviglia Milan, ottimo Napoli, le pagelle serie A 2011

    Meraviglia Milan, ottimo Napoli, le pagelle serie A 2011

    Penultima puntata del nostro super pagellone con i bilanci del 2011, nell’analisi odierna vanno voti altissimi al Milan campione d’Italia ma anche al Napoli dei miracoli, alla coriacea Lazio di Edy Reja e alla matricola Novara. Male invece il Lecce.

    Lazio 7,5: il 2011 sarà un anno da ricordare per i colori biancocelesti, il quinto posto con la qualificazione ai preliminari di Champions mancati solo per differenza reti, a vantaggio dell’Udinese, sono un risultato di tutto rispetto ai quali quest’anno è succeduta una degna campagna acquisti, di giocatori di spessore come i due attaccanti di fama internazionale Klose e Cissé e il reietto Marchetti, messo fuori rosa dal Cagliari e rinato alla corte di Reja. Quest’anno il ritmo dei capitolini è ripreso alla grande, trascinati sopratutto dal cannoniere tedesco e da una solidità tattica si sono attestati fin da subito nelle zone alte della classifica, diventando di fatto una pretendente autorevole alla lotta per l’Europa che conta. Punti di forza, come detto e senza dubbio, il panzer Miroslav Klose che ha dimostrato di essere un bomber di razza anche in Italia e il portiere Marchetti che è ritornato sui livelli che gli valsero il ruolo di vice-Buffon ai mondiali sudafricani.

    Lecce 5,5: dopo aver ottenuto con soddisfazione una splendida salvezza l’anno scorso, quest’anno con alla guida un tecnico giovane come Di Francesco, i salentini, imbottiti di giovani talenti, hanno provato a confermarsi su livelli ideali per la massima serie ma a dire il vero con pochi risultati, proprio questa scarsità di successi ha portato al cambio in panchina dell’ex giallorosso romanista a cui è subentrato l’esperto Serse Cosmi, che dovrà però trovare presto una soluzione al mal di gol dei lupi del salento. Da tenere d’occhio il talentuoso Muriel, che sembra aver trovato col tecnico perugino maggiore spazio per esprimere al meglio le proprie qualità.

    Milan 8: è la squadra da battere, i campioni d’Italia, che nello scorso campionato hanno rotto il dominio interista che durava da cinque anni, hanno centrato nella stagione passata l’obiettivo più importante e quest’anno dopo un inizio sottotono che era costato qualche critica a Max Allegri si sono subito rimessi in carreggiata raggiungendo la sorprendente Juventus in vetta al campionato, come tradizione vuole e come se il tempo non fosse trascorso in questo lustro di marca nerazzurra. Inutile dire che il giocatore più rappresentativo è il genio Zlatan Ibrahimovic, la sua sola presenza in squadra è sinonimo di vittoria certa nel campionato nazionale, 8 consecutivi gli scudetti conquistati dallo svedese tra olanda, italia e spagna. Ma da sottolineare è anche il grande momento del Boa, K.P. Boateng, il giocatore ghanese che si sta dimostrando sempre più indispensabile per gli schemi di mister Allegri. 

    Zlatan Ibrahimovic| © Claudio Villa/Getty Images

    Napoli 9: l’anno scorso è stato mirabolante, la terza piazza in campionato, la Champions conquistata con largo anticipo e dopo circa 30 anni di assenza dalla massima competizione europea, risultati accompagnati da un ottimo gioco, da un calcio fatto di velocità e tecnica, i tifosi napoletani non avrebbero potuto chiedere di meglio. Quest’anno il sorteggio non era stato magnanimo eppure gli scugnizzi guidati da Mazzarri sono riusciti nell’impresa di qualificarsi agli ottavi della Coppa dalle grandi orecchie, questo ha però condizionato in parte il cammino in campionato dove, i partenopei vittima del turn-over hanno lasciato troppi punti in partite nettamente alla loro portata. Facile scegliere i protagonisti di questa annata per il Napoli, stiamo parlando di Ezequiel Lavezzi, e del cannoniere del Vesuvio, Edinson Cavani, annata straordinaria quella dell’uruguayano che dopo aver raggiunto la qualificazione con il proprio club, in estate ha anche ottenuto un importante risultato con la propria nazionale, aggiudicandosi la Copa America.

    Novara 7: il voto sarebbe decisamente più alto se si guardasse solo alle stagioni passate, due qualificazioni consecutive, che sono valse il ritorno in serie A dopo 55 anni di assenza. L’organico rimasto tutto sommato lo stesso che ha ottenuto il passaggio nella massima serie dopo la vittoria ai play-off, ha dimostrato in alcune occasioni sprazzi di buona qualità e gioco, ma pare troppo inesperto per un difficile torneo come quello italiano, anche se qualche soddisfazione ai propri tifosi i biancoazzurri l’hanno regalata, come la netta vittoria in casa contro l’Inter di Gasperini. Il giocatore di maggior talento è senza dubbio lo scuola Juve, Rigoni, designato come erede di Del Piero ai tempi delle giovanili bianconere e poi caduto purtroppo in disgrazia a causa dei numerosi infortuni che ne hanno condizionato la carriera.

    Pagellone 2011 serie A: prima parte, seconda parte

  • A Cassano il tapiro dell’anno. “In campo tra 6 mesi”

    A Cassano il tapiro dell’anno. “In campo tra 6 mesi”

    Antonio Cassano ha ricevuto nella giornata di ieri il tapiro d’oro dell’anno da parte dell’inviato di Striscia La Notizia Valerio Staffelli. Anno sfortunatissimo per il Fantantonio nazionale, fermo ai box dallo scorso ottobre quando mentre scendeva dalla scaletta dell’aeroporto accusò un grave malore, poi rivelatosi un ictus. Cassano annuncia che dovrà stare a riposo per altri 6 mesi. Ciò rende impossibile una sua partecipazione agli Europei che si disputeranno la prossima estate in Ucraina e Polonia. Una notizia che non farà di certo felice il commissario tecnico della nazionale Cesare Prandelli.

    Il Parco di Genoa ha un nuovo illustre ospite da un paio di settimane. Si tratta del campione del Milan e il numero 10 della Nazionale, Cassano. Prosegue la lenta riabilitazione dell’attaccante rossonero dopo l’ictus che l’ha colpito a fine ottobre. Staffelli l’ha raggiunto durante una delle sue camminate al parco per consegnargli il tapiro d’oro dell’anno. Cassano si è intrattenuto volentieri con il celebre inviato della Tg satirico di Canale 5 e fra le altre cose ha affermato che dovranno trascorrere altri sei mesi prima della sua ripresa agonistica sui campi di gioco. Ciò significa che i tifosi rossoneri rivedranno il loro attaccante direttamente la prossima stagione e Prandelli dovrà rinunciare a uno degli uomini chiave del progetto cominciato nel 2010 in vista degli Europei del 2012 che si terranno la prossima estate.

    Antonio Cassano | © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Cassano ha inoltre scherzato sulle sue lunghe passeggiate al Parco, dicendo che da quanti km percorre ogni giorno potrebbe raggiungere tranquillamente la sua città natale, Bari. Non è mancata anche una carezza al proprio compagno di squadra Ibrahimovic, definendolo uno dei suoi migliori amici. La punta ha raccontato di come lo svedese gli metta pressione tutte le volte che lo incontra, chiedendogli di tornare al più presto a giocare. La chiacchierata con Staffelli è stata anche l’occasione di chiarire l’episodio spiacevole avuto dal barese con una troupe di telenord. Dopo l’aggressione al cameraman, lo stesso Cassano si è scusato per l’increscioso comportamento tenuto e il tutto si è risolto per il meglio.

    Il giocatore del Milan si augura di vivere un 2012 più tranquillo, nel frattempo può sorridere per il regalo recapitatogli da Striscia la Notizia.