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  • Champions League, Milan Arsenal. Ibra vs Van Persie

    Champions League, Milan Arsenal. Ibra vs Van Persie

    San Siro si veste d’Europa per un mercoledì da leoni. Stasera Milan-Arsenal si affrontano per l’andata degli ottavi di Champions League. I rossoneri affrontano una delle partite più importanti della stagione. I Gunners arrivano a Milano con un Henry in più. La leggenda francese giocherà oggi la sua ultima partita con la maglia dei londinesi, per poi tornare nuovamente in America. I padroni di casa partono favoriti secondo le quote dei bookmakers, con la vittoria degli uomini di Wenger data a 3.70 (il successo del Milan a 2.00). Il pubblico del Meazza potrà gustarsi lo scontro fra Ibrahimovic e l’olandese Van Persie, due fra gli attaccanti più forti d’Europa.

    BOATENG DALLA PANCHINA – Difficilmente lo vedremo partire titolare, ma il tecnico Allegri può ugualmente sorridere per aver recuperato Boateng, il cui rientro si aggiunge a quelli di Nesta e Pato. Il ghanese è un elemento essenziale per l’assetto tattico dei rossoneri, e in più di un’occasione ha messo in difficoltà celebri difese, (chiedere informazioni a Piqué e soci). Fondamentale anche il recupero del Papero. L’attaccante brasiliano resta al momento un calciatore in grado di spostare da solo gli equilibri di un match, e ancora una volta ci vediamo “costretti” a scomodare il Camp Nou (e perché no, anche il Bernabeu) per avere certezze a riguardo.

    Abbiati ha recuperato dall’infortunio che l’ha costretto a saltare la vittoriosa trasferta di Udine e sarà fra i pali della porta rossonera. Il rientro di Nesta permette ad Allegri di ricostituire le basi del fortino milanista, con Thiago Silva pronto ad affrontare lo spauracchio Van Persie. Sulla corsia di destra il giovane Abate  dovrà vedersela contro l’ala inglese Chamberlain, sebbene il compito più arduo della serata toccherà ad Antonini, che avrà di fronte Walcott. A centrocampo Allegri propone Van Bommel in mezzo, e con ogni probabilità Emanuelson verrà nuovamente chiamato in causa sul centro-destra della linea mediana rossonera. Mezz’ala sinistra Nocerino, che dovrà sfruttare le folate di Walcott per trovare quegli spazi che potrebbero permettere all’ex rosanero di segnare il suo primo gol in Champions League. Il compito di trequartista spetterà a Seedorf, su cui Allegri crede fermamente, anche perché l’olandese nell’ottavo di finale dell’anno scorso contro il Totthenam è stato uno dei migliori giocatori in campo, a dimostrazione che queste partite vengono sentite in maniera particolare dal calciatore che ha vinto tre Champions League nella propria carriera. Ibrahimovic e Robinho, salvo sorprese dell’ultimo minuto (vedi El Shaarawy), formeranno la coppia d’attacco di stasera. Lo svedese dovrà rispondere con i fatti alle critiche piovutegli addosso negli ultimi giorni, mentre a Binho gli si chiede soltanto di non ripetere gli errori che in questi due anni hanno macchiato in più di una circostanza le sue prestazioni.

    thierry henry | © Michael Regan/Getty Images

    TABU’ INGLESE – Non c’è soltanto il tabù inglese, con Arsenal, Manchester United e Tottenham giustizieri del Milan dal 2008 in poi. Curiosamente il club londinese non è mai stato eliminato da un’italiana in otto doppie sfide disputate. Wenger arriva a San Siro con il 4-2-3-1, un modulo mal digerito dalla squadra di Allegri. In porta giocherà Szczesny. Difesa a quattro composta da Sagna e Coquelin terzini e la coppia centrale Vermaelen-Koscielny. Song e Arteta i due mediani di fronte alla difesa, con il discusso Ramsey centrocampista più avanzato. Sulle fasce i velocissimi Walcott e Chamberlain, mentre Van Persie sarà il punto di riferimento centrale in attacco. In panchina siederà Henry, pronto ad entrare nella ripresa qualora la partita prendesse una piega sbagliata.

    I PRECEDENTI – L’unico precedente tra le due formazioni in Champions League è l’ottavo di finale del 2008, quando i rossoneri di Carlo Ancelotti, campioni uscenti del torneo, pareggiarono 0-0 in Inghilterra per poi perdere 0-2 in casa, con i gol di Fabregas e Walcott nei minuti finali della sfida.

    Probabili formazioni Milan Arsenal 

    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Nesta, Thiago Silva, Antonini, Van Bommel, Emanuelson, Nocerino, Seedorf, Ibrahimovic, Robinho.
    Panchina: Amelia, Bonera, Mexes, Ambrosini, Boateng, El Shaarawy, Pato. Allenatore: Allegri

    Arsenal (4-2-3-1): Szczesny, Sagna, Vermaelen, Koscielny, Coquelin, Song, Arteta, Walcott, Ramsey, Chamberlain, Van Persie.
    Panchina: Almunia, Djourou, Rosicky, Arshavin, Benayoun, Miquel, Henry. Allenatore: Wenger

     

  • Polemiche post Milan Juve, Ambrosini “Chiellini ha fatto la spia con Ibra”

    Polemiche post Milan Juve, Ambrosini “Chiellini ha fatto la spia con Ibra”

    La vittoria della Juventus in Coppa Italia contro il Milan, ieri sera a San Siro, ha lasciato strascichi di polemica e di tensione nei rispettivi spogliatoi, soprattutto in seguito alla mini-rissa finale, che ha coinvolto il solito esagitato Ibrahimovic, oltre che il portiere bianconero Marco Storari, il difensore juventino Giorgio Chiellini, il vice di Massimiliano Allegri, Mauro Tassotti, che cercava di proteggere i propri giocatori, il portiere rossonero Marco Amelia ed il centrocampista milanista Massimo Ambrosini.

    Un litigio scaturito da un episodio di campo, sul finire della gara, combattuta e tirata, nella quale si sono alternati momenti di agonismo ed episodi contestati quali la rete annullata a Zlatan Ibrahimovic per il fallo di mano commesso, degno di un pallavolista, oltre che il contestato recupero, di due minuti, eccessivamente ridotto secondo Adriano Galliani.

    L’episodio incriminato, però, dal quale sarebbe nata la tensione in campo, sarebbe stata una palla terminata a fondo campo a seguito di una deviazione del portiere bianconero, anche se lo stesso Storari, interpellato in merito dal direttore di gara, non avrebbe ammesso di aver mandato la palla in calcio d’angolo, in modo da ripartire con una più vantaggiosa rimessa dal fondo campo. A seguito di questo episodio si sarebbe scatenato il nervosismo dello svedese, che ha puntato letteralmente il dito contro il portiere Juventino, con tanto di buffetto, ormai una consuetudine per Zlatan dopo il doppio colpo rimediato appena domenica scorsa al napoletano Aronica e, di riflesso, al compagno di squadra Nocerino che si trovava molto vicino ai due litiganti poichè stava discutendo, lui stesso, con il difensore del Napoli.

    Il giorno dopo l’episodio (e la sconfitta casalinga, ndr) nell’ambiente rossonero il coro dei commenti appare unanime a voler sottolineare, più che altro, la mancanza di sportività dello juventino Chiellini, reo di aver “accusato” in sala stampa Ibra, sottolineandone il comportamento violento (reiterato).

    Ha parlato in tal senso Massimo Ambrosini, definendo le parole di Chiellini “antipatiche e fuori luogo“, anche perchè il difensore toscano ha chiesto ai microfoni l’utilizzo della prova tv nei confronti del gesto compiuto da Ibra, precisando comunque che lo svedese “non ha lasciato occhi neri nè ha ucciso nessuno, ma il gesto dello svedese è stato simile a quello di domenica e, pertanto, dovrebbe essere documentato“.

    Il capitano del Milan ha voluto dipingere Chiellini come “una spia“, piuttosto che far ricadere le giuste responsabilità sul compagno di squadra che, in veste di “totem intoccabile” dev’essere in qualche modo giustificato. L’importanza di Ibra in campo per le sorti del Milan è innegabile, ma non possono i fattori tecnici andare a sopravanzare tutto il resto: è innegabile l’eccessivo nervosismo dello svedese che mostra una palese difficoltà a contenere le sue reazioni e, pertanto, parlare di “accanimento” nei suoi confronti appare contrario ad amore di verità e, comunque, non servirà a cambiare il comportamento troppo spesso arrogante e sopra le righe da parte dello svedese.

    Dopo le tre giornate di squalifica comminategli in campionato, un nuovo episodio, anche se di minore entità in Coppa Italia: Amelia parla di “reazione infantile” da parte della Juventus la quale invece sottolinea la non saldezza di nervi da parte di Zlatan Ibrahimovic.

    Quel che è certo, comunque, è che la semifinale di andata di Coppa Italia di ieri sera a San Siro, è stato solo l’antipasto in clima sfida scudetto, considerando che il prossimo 25 Febbraio San Siro sarà nuovamente “teatro” della sfida fra bianconeri e rossoneri, in cui saranno in palio molto più dei tre punti previsti, ed in cui si giocherà una fetta molto importante del campionato delle due formazioni, che testeranno sul campo, nella sfida diretta, le rispettive ambizioni tricolori, con tutta probabilità senza Ibrahimovic in campo.

  • Ibrahimovic, buffetto a Storari. Prova tv per lo svedese?

    Ibrahimovic, buffetto a Storari. Prova tv per lo svedese?

    Ibrahimovic e un vizietto che rischia di costare caro al Milan e ai sogni di gloria della squadra rossonera. Dopo l’espulsione durante il match contro il Napoli per lo schiaffo dato ad Aronica nel corso del secondo tempo, ieri sera lo svedese si è ripetuto quando si sarebbe scagliato contro il portiere della Juve Storari, al termine dell’andata di semifinale di Coppa Italia che ha visto i bianconeri vincere per 1-2 sul campo dei rossoneri.
    Stavolta nemmeno le immagini della Rai sembrano chiarire l’accaduto, sebbene non sia da escludere che il giudice sportivo possa ricorrere alla prova tv per appurare se Ibra abbia o meno rivolto un buffetto al volto dell’estremo difensore bianconero.

    Chiellini ha affermato di aver visto l’attaccante del Milan ripetere lo stesso gesto per il quale ha subito una squalifica di tre giornate, augurandosi che l’azione del rossonero non finisca nel dimenticatoio ma che venga punita e stigmatizzata. Il diretto interessato, Storari, non ha voluto gettare benzina sul fuoco, dichiarando un lapidario “sono cose che capitano”, svincolandosi dai giornalisti presenti con un sorriso.

     

    Il vice di Allegri, Mauro Tassotti, protagonista di un acceso diverbio con il difensore della Juve Chiellini, ha voluto minimizzare l’accaduto, assicurando che fra i due giocatori (Storari-Ibra) non sia successo assolutamente nulla.
    Lo stesso allenatore Allegri, nei commenti post-partita, ha preso le difese del proprio calciatore, sostenendo come qualsiasi azione o gesto dello svedese venga ingigantito negli ultimi tempi, affermando inoltre di trovarsi lontano dal fatto incriminato al momento dell’accaduto.

    Ora spetterà al giudice Tosel decidere se utilizzare o meno le immagini televisive per condannare la seconda volta nel giro di tre giorni l’attaccante svedese del Milan. In caso di acquisizione delle immagini, Ibrahimovic rischia una nuova squalifica di 3 giornate, che per la squadra di Allegri vorrebbe dire essere costretta a rinunciare al bomber di Malmoe per il ritorno della semifinale in programma a Torino e ad un’ipotetica finale contro la vincente fra Siena e Napoli.

    IL VIDEO

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  • Milan Juventus 1-2, le pagelle. Giaccherini peperino, Emanuelson oggetto misterioso

    Milan Juventus 1-2, le pagelle. Giaccherini peperino, Emanuelson oggetto misterioso

    Ecco i giudizi relativi alla sfida tra Milan e Juventus. Tra i padroni di casa in evidenza El Shaarawy: il faraone ormai non stupisce più. Emanuelson si conferma ancora una volta insufficiente. Tra gli ospiti sugli scudi Caceres e Giaccherini, ma all’esordio bene anche Padoin che gioca una gara senza fronzoli.

    Pagelle Milan

    AMELIA 6: Nel primo tempo compie un grande intervento sul tiro di Giaccherini. Poco può fare in occasione dei due gol.
    BONERA 5: I due gol dei bianconeri nascono proprio da palloni giocati sulla sua corsia. In fase di spinta non si fa mai vedere.
    ANTONINI 6,5: Sua la giocata da cui nasce il gol del momentaneo pari. Più volte prova ad impostare il gioco.
    MEXES 6: Intavola un bel duello con Borriello e nel primo tempo soprattutto ne esce spesso vincitore.
    THIAGO SILVA 6,5: Come al solito si dimostra elemento importantissimo per la difesa rossonera.
    EMANUELSON 5: Mai in partita, si addormenta in occasione del primo gol juventino quando Caceres gli passa davanti e lui non fa nulla per fermarlo.
    VAN BOMMEL 6: Tanta quantità per lui. Non va tanto per il sottile in mezzo al campo ma bada più alla concretezza.
    AMBROSINI 5,5: Se si eccettua l’assist per il momentaneo pari si può dire che gioca veramente una partita sottotono.
    SEEDORF 5,5: Sui suoi piedi capitano davvero pochissimi palloni giocabili.
    EL SHAARAWY 7: Con la sua velocità tiene in costante apprensione la difesa bianconera, in particolare Bonucci. Dimostra grande senso della posizione in occasione del gol.
    IBRAHIMOVIC 5,5: Dopo un’ora di grigiore assoluto si risveglia negli ultimi 30’, anche se non riesce mai a concludere pericolosamente. Ancora una volta va in difficoltà contro le big.
    ALLEGRI 5,5: Le sue scelte sono quasi obbligate. In quell’ambito di discrezionalità che gli rimane azzecca la mossa El Shaarawy ma sbaglia quella relativa a Bonera. Emanuelson invece in quel ruolo si conferma oggetto misterioso. Perché insistere?

    Pagelle Juventus

    STORARI 6: Ordinaria amministrazione per lui. Non può nulla sul gol rossonero.
    BARZAGLI 6,5: Una sola sbavatura in tutta la partita. Si conferme il solito mastino ringhiando contro chiunque capiti dalle sue parti.
    CHIELLINI 7: Se Ibra non va mai al tiro in porta gran parte del merito è anche suo. Esce più volte in anticipo sull’avversario. Grande prova.
    BONUCCI 6: Tra quelli dietro è l’unico ad andare qualche volta in difficoltà, dovendosela vedere con il ficcante El Shaarawy.
    CACERES 8: Un esordio cosi, forse, non poteva immaginarselo nemmeno nel più ottimista dei sogni. Due gol da grande opportunista, ma nel complesso una buona prova in un ruolo non facile da interpretare come esterno di un centrocampo a cinque. Una serata che ricorderà a lungo.
    PADOIN 6,5: Alla prima in bianconero non delude. Fa il suo, senza strafare, molto ordinato e ciò che più conta senza commettere errori. Buon inizio.
    PIRLO 6,5: Qualche giocata di classe la si vede, ma è chiamato anche a fare il lavoro sporco, e ci riesce con la stessa efficacia.
    GIACCHERINI 7: Da una sua progressione nasce il gol vittoria. Ma è lui l’unico a farsi pericoloso nel primo tempo e soprattutto è tra i poco ad aggredire gli spazi. Importantissimo il peperino bianconero.
    ESTIGARRIBIA 6,5: Alterna buone giocate a qualche errore. Nel primo tempo per poco non trova il gol ma in generale disputa una buona prova anche perché scala spesso a dare una mano ai difensori.
    DEL PIERO 6: Cerca sempre il dialogo con i compagni e pur non andando mai alla conclusione è un punto di riferimento in avanti. Gli manca il passo nelle ripartenza ma non è una cosa nuova: lui sopperisce con l’esperienza.
    BORRIELLO 6: Nel primo tempo bada più a protestare che a giocare. E Mexes non lo fa mai passare. Nella ripresa invece comincia a fare qualcosa di buono e dal suo tiro, respinto da Amelia, nasce il 2-1.
    CONTE 7: E sono venticinque. Ci riferiamo ai risultati utili di fila, ma più in generale questa Juve non stupisce più. Almeno contro le grandi. Decide di schierare una difesa a tre, e lo fa affidandosi ai giocatori che hanno fatto più apparizioni sin qui. Scelta azzeccata. Come quella di Caceres esterno di centrocampo: quest’ultimo non solo si adatta ma fa anche due gol. Getta nella mischia Padoin e anche quest’ultimo non sfigura. Su Giaccherini inutile esprimerci ma azzecca anche il momento in cui cambiare le due punte nella ripresa. Una serata sì per lui.

    HIGHLIGHTS MILAN JUVENTUS 1-2

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  • Coppa Italia, Milan Juventus 1-2. Caceres affonda i rossoneri

    Coppa Italia, Milan Juventus 1-2. Caceres affonda i rossoneri

    Va alla Juventus la semifinale di andata di Coppa Italia. Grazie ad una doppietta di Caceres, all’esordio in bianconero, la formazione di Conte piega il Milan a cui non basta il gol del giovane El Shaarawy per ottenere un risultato positivo. Piemontesi che dunque ipotecano il passaggio del turno, anche se l’atto decisivo si avrà il 20-21 marzo allo Juventus Stadium. Un match non brillantissimo, specie nel primo tempo, mentre nella ripresa si sono aperti diversi spazi che sono risultati decisivi ai fini del 2-1. Continua dunque l’imbattibilità dei torinesi, giunta a 25 partite. Per il Milan invece in evidenza i soliti limiti: quando si gioca contro grosse squadre infatti i rossoneri stentano parecchio.

    Allegri mette in campo il consueto 4-3-1-2. Davanti ad Amelia reparto difensivo formato da Mexes e Thiago Silva centrali, Bonera e Antonini sulle corsie laterali. A centrocampo ecco Van Bommel, Ambrosini ed Emanuelson. Seedorf agisce tra le linee con El Shaarawy, preferito a Maxi Lopez, che svaria lungo tutto il fronte d’attacco ed Ibrahimovic a fare da boa.
    Conte schiera il 3-5-2 previsto alla vigilia ma con alcune importante varianti rispetto a quanto preventivato. In porta c’è Storari e davanti a lui il trio è formato da Barzagli, Bonucci e Chiellini. A centrocampo esterni sudamericani, ossia Caceres ed Estigarribia, con Pirlo in mezzo al campo ed accanto a lui agiscono Padoin, ultimo arrivato, e Giaccherini. In avanti ci sono Del Piero e Borriello.

    In avvio si vede una Juventus più propositiva ma che non riesce a creare grossi pericoli visto che la difesa rossonera fa buona guardia su Del Piero e Borriello. Al 10’ si fa vivo il Milan con Seedorf ma il suo tiro finisce a lato della porta difesa da Storari. Al 16’ occasionissima per i rossoneri: lancio di Bonera per El Shaarawy che con un tunnel fa secco Caceres ma da posizione defilata non riesce ad inquadrare la porta con la palla che scorre lungo tutto lo specchio della porta prima che la difesa bianconera la spazzi via. Al 32’ ci prova la Juventus: in azione di rimessa Giaccherini serve Estigarribia il quale in area di rigore fa sedere due avversari e da posizione defilata calcia di punta con il pallone che si perde di poco a lato. Passano un paio di minuti e i bianconeri vanno vicinissimi al gol: Giaccherini ci prova da fuori e il suo tiro, smorzato da Mexes, prende una strana traiettoria ma Amelia con un colpo di reni mette in angolo. Primo tempo che si chiude così sullo 0-0, risultato giusto con i padroni di casa che non riescono mai a mettere in moto Ibrahimovic e i piemontesi che invece non riescono a sfruttare al meglio gli spazi che si aprono di rimessa, forse a causa della mancanza di giocatori veloci in proiezione offensiva.

    Nella ripresa le due squadre si presentano in campo senza variazioni. All’ 8’ la Juventus passa in vantaggio: Giaccherini in azione di rimessa tocca in verticale per Padoin il quale, contrastato da Thiago Silva, appoggia su Borriello, quest’ultimo da posizione defilata calcia in porta, Amelia non trattiene e sulla palla si avventa Caceres che insacca facilmente. Per il giocatore uruguayano quindi gol all’esordio ma la cosa che più incuriosisce è che il gol sia scaturito proprio dai tre arrivi del mercato invernale bianconero. Immediata la risposta dei rossoneri: punizione da fuori di Ibrahimovic ma Storari si oppone nonostante la palla gli rimbalzi davanti. La Juventus a questo punto pensa a contenere gli attacchi avversari facendosi viva in contropiede come al 15’ con Del Piero che da fuori calcia di un soffio a lato. Allegri si gioca la carta Robinho, al posto di Emanuelson. E poco dopo il Milan trova il pari: cross di Antonini dalla sinistra, Ambrosini sul secondo palo appoggia al centro per El Shaarawy che in area piccola insacca facilmente. Ad Ibrahimovic intanto viene annullato un gol per fallo di mano. Anche Conte cambia: prima le due punte, Del Piero e Borriello, affidandosi a dei velocisti quali Vucinic e Quagliarella. Poi fuori anche Padoin e dentro il giovane Marrone. Al 26’ un errore di Barzagli in uscita lancia Ibra ma Chiellini riesce a fermarlo. Poco dopo Ambrosini perde palla in favore di Vucinic ma il suo tiro è respinto da Amelia. La Juve punta tutto sulla velocità e sulla freschezza dei propri uomini offensivi ma il Milan non si lascia sorprendere. Almeno sino al 38’ quando Vucinic innesca Giaccherini sulla sinistra, quest’ultimo mette in mezzo con la difesa del Milan che respinge corto, al limite c’è piazzato Caceres che con un bel pallonetto supera Amelia. Allegri si gioca l’ultima carta: dentro Maxi Lopez al posto di Van Bommel a 4’ dalla fine. Ma è Quagliarella a farsi pericoloso con un bel diagonale che si perde a lato. Dall’altra parte il tentativo di El Shaarawy è deviato, involontariamente da Robinho. Finisce così 2-1 per la Juventus ma a fine gara non mancano le scintille tra Storari e Ibrahimovic. Per i bianconeri la finale è più vicina dopo il successo esterno di stasera. Al ritorno infatti basterà non perdere.

  • Coppa Italia, Milan Juventus. Ibra contro Del Piero

    Coppa Italia, Milan Juventus. Ibra contro Del Piero

    Così come in Spagna con Real Madrid e Barcellona, anche in Italia la Coppa nazionale regala lo scontro tra le due battistrada del campionato. Alle 20:45 Milan e Juventus si troveranno di fronte per la seconda volta in questa stagione, in questo caso per la semifinale di Coppa Italia.

    In campionato si imposero i bianconeri allo Juventus Stadium grazie ad una doppietta di Marchisio. Ma adesso sarà un’altra storia, con due squadre diverse rispetto ad allora, almeno nell’undici iniziale, e querelle del tutto nuove. A partire da quella tra Allegri e Conte, i quali da diverse settimane si punzecchiano a distanza. Il tecnico juventino in più di un’occasione ha indicato i milanesi come nettamente favoriti per la vittoria del campionato, il rossonero invece ha ribattuto asserendo che il comportamento di Conte sminuisce il valore dei torinesi. Adesso però è tempo di lasciare da parte le parole e pensare alla sfida. Un match che vedrà tra i protagonisti, sin dall’inizio, Zlatan Ibrahimovic: lo svedese, squalificato per tre turni in campionato a causa di un ceffone rifilato ad Aronica e che dunque, salvo sconti, non potrà partecipare al match scudetto con i bianconeri, potrà rifarsi subito. E’ intenzione di Allegri utilizzarlo vista l’indisponibilità in campionato.

    Per quanto riguarda il resto della squadra Allegri deve fare i conti con le numerose defezioni. In porta al posto di Abbiati c’è Amelia, difesa a quattro con Abate e uno tra Mesbah, favorito, e Antonini a sinistra. Thiago Silva e Mexes, complice anche la defezione di Nesta, agiranno in mezzo. A centrocampo spazio al trio Ambrosini, Van Bommel ed Emanuelson, con Seedorf che agirà dietro al tandem formato da Ibra e presumibilmente Maxi Lopez, favorito su El Shaarawy.

    Pochi problemi invece per Conte che comunque farà leva sul turnover. In porta c’è Storari, davanti a lui difesa a tre con l’esordiente Caceres, Bonucci e Chiellini. A centrocampo sugli esterni agiranno Giaccherini ed Estigarribia, con Padoin, Pirlo e Marrone centrali. Out invece Marchisio e Pepe. In avanti accanto al capitano Del Piero c’è Borriello, ex di turno.

    PROBABILI FORMAZIONI MILAN JUVENTUS

    MILAN (4-3-1-2): Amelia; Abate, Mexes, Thiago Silva, Mesbah; Ambrosini, Van Bommel, Emanuelson; Seedorf; Ibrahimovic, Maxi Lopez. A disp.: Roma, Zambrotta, Bonera, Antonini, El Shaarawy, Inzaghi, Robinho, Allenatore: Allegri.

    JUVENTUS (3-5-2): Storari; Caceres, Bonucci, Chiellini; Giaccherini, Padoin, Pirlo, Marrone, Estigarribia; Borriello, Del Piero. A disp.: Buffon, De Ceglie, Barzagli, Lichsteiner, Elia, Matri, Quagliarella. Allenatore: Conte.

  • Ibrahimovic squalificato per 3 giornate. Il Milan annuncia ricorso

    Ibrahimovic squalificato per 3 giornate. Il Milan annuncia ricorso

    Piove sul bagnato per il Milan. Zlatan Ibrahimovic è stato squalificato dal giudice sportivo per 3 giornate, in seguito all’espulsione rimediata ieri pomeriggio nel big match contro il Napoli. Lo schiaffo ad Aronica costa caro allo svedese, il quale sarà costretto a saltare le gare contro Udinese, Cesena e la sfida scudetto contro la Juve di fine febbraio. Divampano le polemiche dopo che la Procura federale ha deciso di non utilizzare la prova televisiva per il buffetto dello stesso difensore partenopeo nei confronti del centrocampista Nocerino, mentre la società di Via Turati ha già fatto sapere che ricorrerà in appello alla decisione presa dal giudice Tosel.

    Un lunedì da dimenticare per il club rossonero. Ciò che veniva respinto come irrealistico o perlomeno altamente improbabile, si è manifestato nel pomeriggio come triste realtà. L’arbitro Rizzoli ha deciso per la condotta violenta, reputando quindi estremamente grave il gesto dell’attaccante rossonero nei confronto dell’avversario. Rimane comunque uno spiraglio aperto per il Milan, che nei prossimi giorni potrebbe diventare luce. Infatti fa riflettere il fatto che non sia stata utilizzata la prova tv, segno che la Procura federale non abbia ritenuto violenta la manata dello svedese a tal punto da condannarlo per 3 giornate.

    Quest’ultimo aspetto spinge Galliani a non arrendersi. L’ad rossonero, tramite il sito ufficiale della società, annuncia subito la volontà del Milan di impugnare la decisione del giudice sportivo. La speranza è quella di ottenere la riduzione della squalifica portandola a 2 giornate, permettendo così il rientro del calciatore per il big match del 25 febbraio. C’è infatti la possibilità che il gesto venga inteso come “gravemente antisportivo”, per il quale è previsto uno stop fino ad un massimo di due gare.

     

    Balza alla memoria la recente vicenda che ha visto coinvolto il difensore brasiliano della Lazio Dias, proprio in occasione della partita di campionato contro il Milan all’Olimpico di qualche settimana fa. Allora il giocatore biancoceleste aveva colpito con un pugno il calciatore rossonero Van Bommel in piena area di rigore. Il direttore di gara non vide l’accaduto e così intervenne la prova televisiva, che squalificò per tre giornate il laziale, facendo scattare quindi automaticamente la “condotta violenta”.

    A questo punto la logica vorrebbe che se per Ibra non sono state richieste le immagini della prova tv, l’azione non è stata considerata “violenta”, come appuntato verosimilmente dall’arbitro Rizzoli, lasciando quindi margine di azione al club milanista. Se l’appello venisse accolto, l’attuale vice capocannoniere della Serie A sarebbe regolarmente a disposizione per match clou della 25 ^ giornata, quando a San Siro andrà in scena Milan Juve.

    Nel frattempo fa discutere la decisione della Procura federale sportiva nel “chiudere un occhio” riguardo la provocazione di Aronica nei confronti di Nocerino prima che Ibra si scagliasse su di lui con la manata che gli è costata tre giornate di stop. Lo stesso difensore del Napoli ha poi risposto allo schiaffo dell’attaccante del Milan colpendo a sua volta Nocerino.

    La vicenda è destinata a suscitare vibranti polemiche durante i prossimi giorni, e qualunque decisione sarà presa dal giudice sportivo circa l’appello della società rossonera, questa continuerà a dividere le tifoserie di Milan e Juve.

  • Calciomercato Milan, rivoluzione? Via Ibra, Robinho e Pato, per Balotelli e Mister X

    Calciomercato Milan, rivoluzione? Via Ibra, Robinho e Pato, per Balotelli e Mister X

    Nel Milan della prossima stagione potrebbe esserci una vera e propria rivoluzione in attacco. Il trasferimento di Pato al Psg sembra essere soltanto rinviato di alcuni mesi, e anche l’altro brasiliano del reparto offensivo, Robinho, potrebbe dire addio a Milanello. Se non bastasse è arrivata anche la “bomba” sganciata da Mino Raiola, che ha profetizzato un futuro lontano dall’Italia per Zlatan Ibrahimovic. Chi arriverà in rossonero? Balotelli, e un altra punta, un misterioso Mister X. Di chi si tratta?

    Leonardo e Carlo Ancelotti hanno tentato fino all’ultimo di convincere il Papero a lasciare il Milan per raggiungere Parigi. L’ultima offerta del club francese recapitata il 31 gennaio presso l’ufficio dell’amministratore delegato Galliani recitava 40 milioni di euro. Particolare da non trascurare: Pato era già fermo per l’ennesimo infortunio che l’ha colpito in questi ultimi anni. Le carte in tavola sono state scoperte dallo stesso numero uno della società di Via Turati, Silvio Berlusconi, deciso a bloccare la cessione del suo futuro genero, sebbene essa fosse stata considerata da Galliani e l’allenatore Allegri come vantaggiosa sia per le casse societarie e anche sotto il profilo tattico, dal momento che avrebbe permesso di acquistare Carlos Tevez, il crack del mercato di gennaio che però è rimasto alla fine prigioniero in Inghilterra. Il destino di Pato è legato al prossimo rientro dopo l’infortunio. Se le sue prestazioni torneranno ad essere quelle che l’hanno fatto diventare uno degli attaccanti più apprezzati in Europa è ragionevole che rimanga, altrimenti le valigie e il biglietto aereo per Parigi sono già pronti.

    zlatan ibrahimovic | © Paolo Bruno/Getty Images

    C’è poi il nodo Robinho. Fin dalla scorsa stagione aveva abituato tifosi e tecnico ad errori macroscopici difronte al portiere, sebbene riusciva ad attirare su di sé l’attenzione segnando anche tanti gol (14 a fine anno). Questa stagione è nata sotto una luce differente, ma soltanto in parte, e il risultato è totalmente negativo. Gli errori sono stati accentuati, addirittura il livello qualitativo di esso è migliorato, con palloni sulla linea di porta che per qualche ragione metafisica si alzano e oltrepassano la traversa sfidando Newton e i compagni di quest’ultimo. Stavolta i conti non tornano perché mancano i gol, ciò con cui ogni attaccante è classificato (vedi Milito: da Bidone 2011 a candidato premio Oscar dopo il match contro il Palermo). Crediamo che se l’atteggiamento in campo rimarrà quello del girone d’andata Robinho non farà nemmeno in tempo a gareggiare per l’ambito premio del “Bidone” 2012, lasciandolo ad altri agguerriti concorrenti.

    Non c’è due senza tre, ed ecco che spunta Mino Raiola. Re incontrastato del calciomercato, con qualcuno che già pensa di affidargli l’Europea per risolvere la crisi economica, oggi ha rilasciato importanti dichiarazioni riguardo il futuro del suo assistito forse più famoso e forte di cui cura gli interessi, Zlatan Ibrahimovic. La sua presenza non deve stupire più di tanto, in quanto arriva soltanto un giorno dopo l’avviso del “mal di pancia” accusato dallo svedese all’indomani della sfida contro la Lazio, problema che ormai è diventato recidivo dopo gli allarmi lanciati nel post Torino del girone d’andata e post derby d’inizio anno. Il gelo e le temperature polari di questi giorni non hanno nulla a che fare con il malessere del bomber di Malmoe. Sono due i pensieri che “angosciano” la coppia Raiola-Ibra. Competitività della squadra rossonera e ingaggio percepito. Sul primo i dubbi affiorano subito dopo che giunge una sconfitta, e ultimamente le delusioni in casa Milan non si sono fatte attendere. Il secondo problema invece è più complicato. Ibrahimovic guadagna una cifra vicina ai 10 milioni di euro, di gran lunga lo stipendio più salato che Galliani a fine anno deve elargire. Raiola vorrebbe che venisse riconosciuta la strepitosa annata del calciatore e per questo è intenzionato a chiedere un ritocco dell’ingaggio. Politica non affatto condivisa dal Milan, in primis nella figura dell’ad rossonero. Perciò questo potrebbe essere motivo di scontro per nulla trascurabile nel prossimo futuro. Sopratutto se ricollegato alle parole pronunciate oggi da Raiola, che parla dell’avventura al Real di Mourinho come un’ipotesi affascinante e stimolante per Ibra. Tutto chiaro, o forse no.

    I nomi che vengono fatti per il mercato estivo del Milan sono due. Il primo è quello di Balotelli, non a caso facente parte della scuderia dell’agente più influente d’Europa. Riecheggiano ancora nitide le affermazioni polemiche di Raiola nei confronti della Federazione inglese, che avrebbe ingiustamente squalificato per 4 giornate SuperMario dopo aver calciato un avversario nella sfida contro il Totthenam una settimana fa. Il Milan sarebbe la destinazione più naturale. Ma c’è anche un secondo nome che viene accostato ai rossoneri, un misterioso Mister X. E’ lui, Carlos Tevez. Dalla sua “prigione” di Manchester, l’attaccante argentino rimarrà in attesa di un piano di evasione gestito in primis da Galliani per altri 6 mesi, prima di poter varcare i cancelli di Milanello, dove ad attenderlo non potrebbe più esserci il suo grande amico, Zlatan Ibrahimovic, dato come partente in Spagna. E lo stesso Raiola che sembra pronto a trattare ancora con il Milan.

  • Milan Napoli 0-0, le pagelle. Sciagura Robinho

    Milan Napoli 0-0, le pagelle. Sciagura Robinho

    Il Milan paga l’ennesimo errore di Robinho in fase realizzativa, e viene tradito dal calciatore simbolo, Zlatan Ibrahimovic, espulso a metà della ripresa. Il Napoli non riesce a creare grandi occasioni da rete, a parte quella di Cavani che però spreca mandando alto un colpo di testa da posizione favorevole.

    Pagelle Milan Napoli 0-0

    Thiago Silva 6,5: con il passare degli anni è diventato una sicurezza. Ha preso ormai il posto di Nesta nella retroguardia rossonera, insuperabile per tutti. Non è un caso che i giocatori del Napoli riescano a costruire una sola palla gol in 90′ minuti di gara.

    Mexes 6,5: titolare a causa dell’assenza di Nesta, riesce a farsi valere al centro della difesa. Unica pecca della gara il pasticcio che nel primo tempo ha dato l’occasione a Lavezzi di concludere facilmente a tu per tu con Abbiati, ma per fortuna del Milan il calciatore argentino fallisce l’aggancio decisivo.

    Van Bommel 6,5: vince il ballottaggio per la maglia da titolare nei confronti del capitano Ambrosini e non delude. Giganteggia a centrocampo nonostante  le difficoltà della partita, non si arrende fino al 90′. Autentico guerriero.

    Seedorf 5: l’olandese è in un periodo di forma no, anche quest’oggi deludente e mai incisivo durante l’arco della partita, prima di essere sostituito da Ambrosini in seguito all’espulsione di Ibrahimovic. Si rende pericoloso solo in una circostanza, quando con un tiro da fuori sfiora la traversa della porta difesa da De Sanctis.

    Ibrahimovic 4,5: entra in gara nervoso. Sembra avercela con il mondo intero. Alla fine del primo tempo sbotta dopo l’ennesimo cross sbagliato. Ad inizio ripresa parte con il piglio giusto e un De Sanctis strepitoso gli nega la gioia del gol. Pochi minuti più tardi perde la ragione colpendo con uno schiaffo Aronica. Espulsione e maxi squalifica in arrivo. La Juventus è a rischio.

    Robinho 4: i primi 45′ minuti lo vedono protagonista di una prestazione fumosa, inconcludente, senza capo né coda. Al 50′ minuto del secondo tempo spreca l’inimmaginabile solo davanti a De Sanctis con tutto lo specchio della porta a disposizione. Sostituito da Maxi Lopez nel finale di gara, riceve il “caloroso saluto” da parte di San Siro, ormai stufo degli errori macroscopici dell’attaccante brasiliano.

     

    De Sanctis 7: due miracoli del portiere azzurro salvano il risultato a San Siro del Napoli. L’intervento in tuffo sul tiro angolatissimo di Ibrahimovic nei primi minuti del secondo tempo e la parata al volo sulla conclusione difficilissima di Robinho nel finale di partita. Quanto basta per meritarsi la palma di migliore in campo.

    Zuniga 6,5: il colombiano mette in grande apprensione Abate sulla corsia di destra dei padroni di casa, puntandolo ogni qualvolta si presenti l’occasione, stravincendo il duello con il terzino destro rossonero. Mazzarri azzecca la scelta di preferire il colombiano a Dossena.

    Inler 6: subentra nel secondo tempo a Dzemaili, non demeritando. Si rende pericoloso anche in una circostanza con un tiro dalla distanza, ma la sua conclusione finisce lontana dallo specchio della porta difesa da Amelia.

    Hamsik 6: senza infamia e senza lode la prestazione dello slovacco, uno degli uomini più attivi della truppa di Mazzarri in avvio di partita. Sua la prima conclusione in porta del match, con l’estremo difensore rossonero che respinge come può il violento tiro. Pregevole in alcuni scambi con gli altri due “tenori”. In ombra nel secondo tempo, quando il Milan prende in mano il pallino del gioco e cerca di vincere la partita nonostante l’inferiorità numerica.

    Lavezzi 5,5: il Pocho è protagonista di qualche buona ripartenza nel primo tempo, ma anche di un mancato stop che avrebbe significato un’occasione da gol molto importante per i suoi compagni di squadra. Sparisce letteralmente nel secondo tempo.

    Cavani 5,5: non è facile neanche per il Matador affrontare gente del calibro di Thiago Silva e del Mexes di oggi. Resta in ombra per quasi tutto il match. E’ però proprio al calciatore uruguaiano che capita l’occasione più limpida del Napoli nel secondo tempo, dopo che il Milan era restato in 10 uomini. Palla gol sprecata da Cavani, che solitamente da quella posizione inquadra la porta. Nonostante ciò riesce ad offrire una prestazione più che discreta.

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  • Ibrahimovic espulso, salterà Milan Juve?

    Ibrahimovic espulso, salterà Milan Juve?

    Il pareggio casalingo a reti inviolate contro il Napoli, lascia al Milan un pesante fardello sul groppone che potrebbe risultare decisivo per le sorti del campionato. L’espulsione di Ibrahimovic rischia di essere determinante in negativo nel prossimo futuro. Fra 3 giornate c’è Milan Juve, sfida verità per i rossoneri di Massimiliano Allegri. E’ concreta la possibilità che lo svedese possa subire una lunga squalifica. Spetterà ora al giudice Tosel la decisione definitiva, ed il recente passato non conforta i tifosi del Diavolo.

    Il fattaccio accade al 63′ minuto del big match contro gli uomini di Mazzarri. Ibrahimovic aveva già manifestato il proprio nervosismo in altri episodi dell’incontri, il più plateale a fine primo tempo dopo l’ennesimo cross sbagliato dai compagni di squadra. Il bomber svedese rifila un violento schiaffo ai danni del difensore partenopeo Aronica, il quale reagisce dando un buffetto al volto del centrocampista Nocerino. L’arbitro Rizzoli non vede il fattaccio, che viene però segnalato dall’assistente del direttore di gara. Espulsione diretta e doccia anticipata per l’attaccante rossonero.

     

    Già la scorsa stagione Ibrahimovic aveva saltato tre giornate in seguito all’espulsione ricevuta sul campo di Firenze, lasciando la squadra di Allegri orfana del proprio elemento più importante proprio in vista del derby scudetto contro gli uomini di Leonardo. L’assenza di Ibra non pesò sul reparto offensivo del Milan, che riuscì a trionfare contro il fischiatissimo ex, avvicinandosi sensibilmente allo scudetto.

    La storia si ripete. Lo schiaffo ad Aronica non passerà in secondo piano, e con ogni probabilità verrà sanzionato dal giudice Tosel con 3 giornate di squalifica. In questo caso sarebbe certa l’indisponibilità dello svedese proprio per il big match contro la Juventus previsto il 25 febbraio a San Siro, quando i rossoneri si giocheranno una buona fetta di scudetto contro la squadra bianconera allenata da Antonio Conte.

    Considerata la difficoltà che il Milan sta affrontando nell’ultimo periodo ad andare in gol, l’assenza del capocannoniere della Serie A potrebbe risultare decisiva, sebbene il ricorso storico dell’anno appena trascorso possa iniziare a far sognare i tifosi milanisti.