Tag: zlatan ibrahimovic

  • Ibrahimovic criticato dalla stampa, Wenger accusa l’arbitro

    Ibrahimovic criticato dalla stampa, Wenger accusa l’arbitro

    Il ritorno degli ottavi di Champions League fra Arsenal-Milan ha mostrato un Wenger come non si era mai visto, furibondo nel finale con la terna arbitrale capitanata dallo sloveno Skomina. Se il tecnico dei Gunners è stato protagonista di una reazione che non rientra nel suo classico aplomb, dall’altra i tifosi rossoneri hanno assistito al solito Ibrahimovic formato Champions League, autore di una prova lontana anni luce dall’imperiosa prestazione di sabato scorso contro il Palermo. La stampa non è stata affatto tenera con l’attaccante svedese, con il voto in pagella che oscilla tra il 4 e il 5. Dopo la tripletta al Barbera ci si chiedeva se Ibra fosse da Pallone d’oro. Da ieri le quotazioni del numero 11 rossonero sono crollate.

    WENGER CONTRO TUTTI – Chi considerava il calcio inglese come il campionato del fair-play, dove regna l’armonia tra squadre e arbitri, dove gli allenatori non si sognano nemmeno lontanamente di insultare i fischietti di gara, dovrà rivedere le sue posizioni. L’allenatore dell’Arsenal ha forse il doppio passaporto francese-italiano del quale ci ha tenuti all’oscuro fino ad oggi? Il Wenger furioso ha fatto la sua comparsa nella ripresa, quando la tensione sul campo si tagliava a fette e l’orologio continuava inesorabile nella corsa verso i 90′. La rabbia del francese è esplosa al momento della comunicazione dei 3′ minuti di recupero, decisione considerata incomprensibile per Wenger, che ha spiegato in maniera non proprio ortodossa le sue ragioni al quarto uomo.

    arsene wenger | © Laurence Griffiths/Getty Images

    LUNGA SQUALIFICA? – Il tabloid inglese “Sun” riferisce come il tecnico dei Gunners completamente fuori di sé avrebbe apostrofato con un appellativo irripetibile l’arbitro Skomina, reo secondo il francese di aver condotto una direzione di gara a senso unico a favore dei rossoneri. Nelle interviste del post-partita Wenger non ha saputo o voluto citare un episodio in particolare, recriminando però anche per l’arbitraggio dell’andata a Milano. L’Uefa deciderà nei prossimi giorni se comminare una squalifica all’allenatore francese, una vera istituzione a Londra e del calcio inglese.

    IBRAHIMOVIC – Solo due giorni fa osannato dai media nazionali e celebrato dallo stesso Allegri, compreso il patron rossonero Berlusconi, secondo i quali lo svedese potrebbe concorrere insieme a Messi e Ronaldo per la conquista del prossimo Pallone d’oro. Ieri invece Ibrahimovic ha offerto una prestazione sconcertante, sempre fuori dal gioco e mai pericoloso. Assente ingiustificato per l’ennesima volta, sempre negli ottavi di finale. Questa volta però avrà la chance di riscattarsi, con il Milan che è riuscito ugualmente a raggiungere i quarti di finale di Champions League. Sarà la volta buona per vedere finalmente un Ibra in formato campionato anche in Europa?

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  • Champions League Arsenal – Milan 3-0, le pagelle. Male Ibrahimovic

    Champions League Arsenal – Milan 3-0, le pagelle. Male Ibrahimovic

    Per quest’anno all’Emirates Stadium, teatro perfetto ieri notte di un match indimenticabile, non risuonerà più la musichetta della Champions League. Tra Arsenal e Milan è stata partita vera, con i Gunners che hanno strapazzato per tutto il primo tempo i rossoneri, i quali hanno avuto il merito di rientrare nella ripresa con un’altra mentalità e salvare una qualificazione ai quarti che dopo l’incontro dell’andata sembrava un discorso chiuso. Ibrahimovic ha confermato di non essere un calciatore da grandi sfide (sopratutto in campo europeo) steccando per l’ennesima volta nella sua carriera uno degli appuntamenti più importanti della stagione rossonera. Per fortuna del Diavolo in porta c’era San Abbiati, che ha salvato la barca quando ormai stava affondando.

    Arsenal Milan 3-0, le pagelle.

    ARSENAL
    Szczesny 6,5: buona la prestazione del portiere polacco classe ’90, l’uscita su Ibrahimovic all’inizio del secondo tempo permette ai suoi compagni di squadra di credere nell’impresa fino all’ultimo secondo.
    Sagna 7: il terzino destro dell’Arsenal è un moto perpetuo, frequenti le sovrapposizioni con Walcott, Mesbah dall’altra parte non ci capisce niente.
    Koscienly 7: autore del gol che accende le speranze dei Gunners, lasciato incolpevolmente solo da Van Bommel. Rispetto all’andata sembra un altro giocatore, bene in difesa.
    Vermaelen 6,5:  l’ex difensore dell’Ajax tiene alta la linea della difesa inglese, rischiando in più di un’occasione l’imbarcata. In ogni caso se la cava piuttosto bene durante tutto il match.
    Gibbs 6,5:  il terzino sinistro dell’Inghilterra se la deve vedere con Abate, e i due danno vita a un duello entusiasmante. Meglio in fase offensiva che quella di difesa.
    Song 6,5: un primo tempo che per intensità e corsa ha pochi paragoni nel calcio moderno. Cala nella ripresa come il resto della squadra.
    Rosicky 7,5: il centrocampista ceco è il migliore dei suoi. Realizza il secondo gol dell’incontro sfruttando l’errore di Thiago Silva. Corre per due e dispensa assist ai propri compagni lanciando contropiedi pericolosissimi.
    Chamberlain 7: la giovane ala inglese con le sue folate mette in continua apprensione la retroguardia rossonera, procurando anche il calcio di rigore firmato da Van Persie per il 3-0 alla fine del primo tempo. Mexes e compagni ringraziano quando nella ripresa esce sfinito. (30′ s.t. Chamakh 5)
    Walcott 7:  riscatta la deludente prestazione di due settimane fa a San Siro, ridicolizza Mesbah fino a quando rimane in campo. (39′ s.t. Park s.v.)
    Gervinho 7: ottima prova dell’ivoriano, capace di mandare in tilt il centrocampo rossonero in più di un’occasione. Dialoga a meraviglia con i propri compagni di reparto, resta una spina nel fianco per tutti i 90′.
    Van Persie 6: il voto finale è la media fra l’8 per la prestazione maiuscola offerta e il 4 meritato per il gravissimo errore del 56′. Se avesse realizzato il 4-0 sarebbe stata un’altra partita e un altro voto.

    MILAN
    Abbiati 8: sceso in campo con la fascia da capitano si immola ad eroe della patria. Nel primo tempo vola all’incrocio per togliere un pallone destinato in rete calciato da Van Persie. E’ prodigioso nella ripresa quando nel giro di 5 secondi prima a Gervinho e poi a Van Persie nega il quarto gol ai Gunners che avrebbe consentito agli avversari di andare ai supplementari.
    Abate 7: dimostra di essere a suo agio sull’erba inglese, ingaggia un bellissimo duello con Gibbs dal quale esce vincitore. Quando lo vedono correre i compagni capiscono che è ora di scendere in campo anche con la testa.
    Mexes 7: nel primi 45′ minuti subisce le offensive dell’Arsenal, ma nella seconda frazione è l’ultimo ad alzare bandiera bianca. Una sua scivolata nel finale evita guai ben maggiori rispetto al 3-0 finale.
    Thiago Silva 6,5: sul match del brasiliano pesa l’errore in occasione del secondo gol dei Gunners, quando consegna direttamente sui piedi di Rosicky il pallone del 2-0. Dopo una mezzora da incubo si riprende e insieme a Mexes e Van Bommel si erge a muro invalicabile.
    Mesbah 4: l’algerino non è ancora pronto per calcare questi palcoscenici. Resta in balia di Walcott per 85′, insieme a Nocerino provoca il rigore del 3-0, viene infilato ripetutamente anche da Sagna. Nel finale Allegri lo sostituisce con Bonera (s.v.), confidando nella maggiore esperienza dell’ex giocatore del Parma.

    mark van bommel | © Laurence Griffiths/Getty Images

    Van Bommel 7,5: è uno dei pochi a salvarsi nel primo tempo da incubo vissuto dalla squadra, diventa il totem rossonero quando nella ripresa insegue e ferma chiunque passi per la sua strada.
    Nocerino 5: spaesato, incapace di contenere la furia agonistica degli inglesi per tutto il primo tempo. Clamorosa l’occasione che fallisce nella ripresa, quando a due passi dalla linea di porta consegna il pallone a Szczesny. La cosa più bella del centrocampista è quando nel finale fa scatenare i tifosi del Diavolo che esultano come se avesse segnato un gol.
    Emanuelson 4: nel post-partita chiede scusa a tutti i tifosi rossoneri su Twitter per la gara da infarto. L’olandese ci mette molto del suo per rendere il ritorno con l’Arsenal un match da cuori forti.
    El Shaarawy 6: inspiegabile come mai Allegri sostituisca nel secondo tempo il Faraone, fin lì l’attaccante più pericoloso dei rossoneri, e non Robinho. Poco prima di uscire per lasciare posto ad Aquilani fa una corsa palla al piede  che rimane l’azione più bella di tutta la squadra (25′ s.t. Aquilani 6)
    Robinho 4,5: il brasiliano visto all’Emirates ieri sera è lontano parente rispetto al calciatore brillante che solo due settimane prima aveva realizzato una doppietta ai Gunners. Perde tutti i duelli fisici, è imbarazzante come i difensori inglesi lo superino sistematicamente in velocità per tutta la partita.
    Ibrahimovic  4: da un candidato al Pallone d’oro ci si aspetta sicuramente di più. Lo svedese ha quasi paura di ricevere il pallone, quando lo chiede è sempre in fuorigioco (otto alla fine, roba da Inzaghi), ancora una volta sparisce nelle partite che contano. I tifosi del Diavolo si augurano che ai quarti l’attaccante svedese dimentichi di essere in Champions League.

    HIGHLIGHTS ARSENAL MILAN 3-0
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  • Champions League Arsenal Milan, Van Persie per la rimonta?

    Champions League Arsenal Milan, Van Persie per la rimonta?

    Stasera torna la Champions League. Il Milan affronta il ritorno degli ottavi con relativa serenità, dopo il 4-0 dell’andata con cui spazzò via l’Arsenal di Wenger. Il tecnico francese si è detto fiducioso circa le possibilità di rimonta all’Emirates Stadium, sebbene tutte le statistiche facciano credere il contrario. Dall’altra parte Allegri scaccia via l’incubo La Coruna, e schiera il tridente composto da Robinho-Ibrahimovic-El Shaarawy. Gli inglesi si aggrappano a Van Persie, il bomber dei Gunners in questa stagione. Chi si qualifica approda ai quarti di finale.

    EMANUELSON A CENTROCAMPO – Per il Milan continua l’emergenza a centrocampo. In mezzo a campo i rossoneri possono contare soltanto su tre giocatori di ruolo, più il rientrante Aquilani che si siederà in panchina. C’era apprensione circa le condizioni fisiche di Emanuelson, uscito anzitempo durante la partita di Palermo per una brutta botta alla caviglia. L’olandese però ha completamente recuperato e sarà titolare questa sera come mezz’ala sinistra. Il connazionale Van Bommel si riappropria delle chiavi del centrocampo rossonero, mentre Nocerino verrà impiegato nel settore di centro-destra. In attacco Allegri arretra Robinho nella posizione di trequartista e lancia dal primo minuto il Faraone El Shaarawy, al fianco di Ibrahimovic. Nel reparto difensivo continua il ballottaggio fra Antonini e Mesbah, con l’algerino leggermente favorito sul primo. Al centro c’è Mexes, che in campionato deve ancora scontare due giornate di squalifica per il pugno rifilato a Borriello durante Milan-Juventus. A destra Abate, con Abbiati chiamato a difendere i pali della porta rossonera. In panchina, vista l’indisponibilità di Maxi Lopez, figura il figlio d’arte Simone Andrea Ganz, attaccante della Primavera di Dolcetti.

    robin van persie | © Laurence Griffiths/Getty Images

    GERVINHO DIETRO VAN PERSIE – L’Arsenal si schiera con il 4-2-3-1, lo stesso modulo utilizzato all’andata ma con interpreti differenti. Tra i titolari non figurano questa volta né il gallese Ramsey né il centrocampista Arteta, mentre in difesa torna titolare il laterale sinistro Gibbs. In porta Szczesny, centrali difensivi Vermailen e il francese Koscienly, terzino destro il connazionale Sagna. In mediana giocherà il camerunense Song in coppia con Rosicky. Al posto di Ramsey l’ivoriano Gervinho, sulle fasce i due giovani inglesi Walcott e Chamberlain. Unica punta l’olandese Van Persie, reduce dalla doppietta siglata nel match di Anfield contro il Liverpool sabato scorso, sul quale sono riposte tutte le speranze dei Gunners per riuscire a firmare un’impresa mai riuscita fino ad oggi ad alcuna squadra di Champions League.

    RETI BIANCHE – I due precedenti tra Arsenal Milan non sorridono agli inglesi. Entrambe le sfide passate terminarono con il risultato di 0-0. La prima volta fu nel ’95, quando i rossoneri pareggiarono in Inghilterra contro i londinesi nell’andata della finale di Supercoppa Europea (poi vinta dal Milan con il successo a San Siro per 2-0). L’altro precedente è quello della stagione 2007-2008, con gli uomini di Ancelotti che impattarono sullo 0-0 contro la squadra di Wenger per poi essere eliminati dagli inglesi al ritorno. In quell’occasione furono lo spagnolo Fabregas e Walcott a siglare le reti della vittoria inglese.

    Probabili formazioni Arsenal Milan 

    Arsenal (4-2-3-1): Szczesny, Sagna, Vermailen, Koscienly, Gibbs, Song, Rosicky, Gervinho, Walcott, Chamberlain, Van Persie.
    Panchina: Fabiansky, Djourou, Jenkinson, Coquelin, Miquel, Park, Chamakh. Allenatore: Wenger.

    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Mexes, Thiago Silva, Mesbah, Emanuelson, Van Bommel, Nocerino, Robinho, Ibrahimovic, El Shaarawy.
    Panchina: Amelia, Bonera, Yepes, Zambrotta, Antonini, Aquilani, Ganz. Allenatore: Allegri.

  • Champions League Arsenal – Milan, la vigilia. Allegri non si fida

    Champions League Arsenal – Milan, la vigilia. Allegri non si fida

    Domani sera a Londra Arsenal Milan si affrontano per il ritorno degli ottavi di Champions League. All’andata i rossoneri furono autori della “partita perfetta” che mandò in delirio i tifosi del Diavolo. I Gunners di Wenger arrivano alla sfida decisiva senza grandi speranze, nonostante le ultime due vittorie importanti in Premier. Dall’altra parte Allegri non si fida degli inglesi e chiede ai suoi di non prendere la trasferta in Inghilterra sotto gamba. Tra i rossoneri torna a disposizione Aquilani, che partirà dalla panchina.

    QUALIFICAZIONE CHIUSA? – Il 4-0 di due settimane fa non lascia grandi speranze neanche al più ottimista dei tifosi londinesi. Soltanto tre squadre nella storia delle competizioni Uefa sono riuscite a ribaltare uno svantaggio di 4 reti, mai nessuno in Coppa Campioni. Il Real Madrid nel ’85-86 contro i tedeschi del Borussia Monchengladbach (1-5, 4-0, terzo turno di Coppa Uefa), il Leixoes contro La Chaux-de-Fonds nel ’61-62 al primo turno di Coppa delle Coppe, e i serbi del Partizan (2-6, 5-0) contro gli inglesi del Queens Parker Rangers nella stagione ’84-85 al secondo turno di Coppa delle Coppe.

    TUTTO SULLA PREMIER – Dopo il sonoro k.o. di San Siro e l’eliminazione dalla FA Cup per opera del Sunderland, l’Arsenal ha deciso di concentrare ogni singola energia sul campionato inglese. Gli uomini di Wenger sono riusciti a collezionare due vittorie importantissime, prima contro i rivali del Totthenam (5-2 in rimonta all’Emirates Stadium) e sabato scorso l’impresa di Anfield (2-1 al Liverpool grazie alla doppietta di Van Persie, sempre in rimonta). Attualmente i Gunners occupano il quarto posto, l’ultima posizione utile per la qualificazione alla Champions League, e possono contare su un vantaggio di tre lunghezze sul Chelsea.

    zlatan ibrahimovic | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    FRECCIA ROSSANERA – L’intercity del Milan al momento sembra viaggiare a velocità doppia rispetto ai suoi diretti concorrenti. Più volte la vittoriosa trasferta di Udine è stata definita come la partita della svolta per la stagione rossonera. Da quella sfida la squadra di Allegri ha collezionato quattro successi in cinque match disputati, 13 punti sui 15 a disposizione. Al momento l’uomo in più del Diavolo è Zlatan Ibrahimovic, protagonista assoluto di una prestazione monster nell’ultimo incontro di campionato contro la Juve. Qualora i bianconeri non dovessero ottenere i tre punti nel recupero contro il Bologna al Dall’Ara, il Milan si porterebbe a due lunghezze di vantaggio sugli acerrimi rivali.

    PRUDENZA ALLEGRI – L’allenatore toscano non intende staccare la spina, ben consapevole che a questi livelli ogni partita può presentare insidie imprevedibili. In particolar modo Allegri teme lo spirito combattivo che caratterizza tutte le squadre inglesi, famose per il loro orgoglio e mai rinunciatarie. Il mister dei rossoneri ha concluso dichiarando che “il match di domani può sembrare come una gara semplice per il risultato dell’andata, ma non sarà affatto facile”.

    EL SHAARAWY DALL’INIZIO – Il Faraone dovrebbe far parte dell’undici titolare che scenderà domani sera all’Emirates Stadium. Robinho probabile trequartista, mentre Mexes sarà al fianco di Thiago Silva in difesa. Van Bommel, dopo il turno di riposo contro il Palermo, torna dal primo minuto in mezzo al campo. I padroni di casa dell’Arsenal affidano le proprie speranze al bomber olandese Van Persie, che con la doppietta rifilata al Liverpool sabato è salito al terzo posto nella classifica della Scarpa d’oro dietro a Messi e Ronaldo. Wenger spera anche di ritrovare un Walcott in grande spolvere, con l’inglese già giustiziere del Milan di Ancelotti nel ritorno degli ottavi del 2008 a San Siro.

    SPETTRO LA CORUNA – Il 4-0 dell’andata non fa dormire sogni tranquilli al portiere del Milan Christian Abbiati, memore della clamorosa eliminazione subita per opera del Deportivo nella stagione 2004-2005, con i rossoneri campioni uscenti dopo il trionfo di Manchester nel 2003 ai danni della Juventus di Marcello Lippi. All’andata gli uomini di Ancelotti sconfissero gli spagnoli con un perentorio 4-1, ma in Spagna subirono una delle sconfitte più cocenti della propria storia europea, il famoso 4-0 del Riazor, che consentì agli iberici di approdare in semifinale contro il Porto di Mourinho, vincitore finale della competizione. Storia appartenente al passato, l’Arsenal riuscirà a renderla attuale?

  • Ibrahimovic da Pallone d’oro? Allegri non ha dubbi

    Ibrahimovic da Pallone d’oro? Allegri non ha dubbi

    Dopo la tripletta al Palermo sabato scorso, Zlatan Ibrahimovic è l’uomo copertina della Serie A. L’attaccante del Milan sta vivendo una stagione da record, e per Allegri lo svedese merita di vincere il Pallone d’oro. Il ruolino di marcia in campionato è sotto l’occhio di tutti, così come i limiti mostrati contro le cosiddette “grandi”. Se Ibra è davvero intenzionato a superare Messi e Ronaldo nella corsa al trofeo più ambito dai calciatori, dovrà disputare la fase finale della Champions League da protagonista, senza dimenticare che fra meno di 4 mesi c’è un Europeo da giocare.

    PADRONE DELLA SERIE A – Ibrahimovic è il padrone incontrastato della Serie A da più di un lustro. Da quando è sbarcato alla Juventus nella stagione 2004-2005, non ha fatto altro che aggiudicarsi il campionato ogni qual volta iniziava un nuovo anno. E’ successo anche nel recente passato con il Milan, che arrivavano da un digiuno di 7 anni. Quest’anno è davvero incontenibile. Su 28 presenze totali ha realizzato 25 gol, una media da Messi e Ronaldo per intenderci (con quest’ultimi favoriti perché la Liga al momento non è paragonabile in alcun modo alla massima serie italiana). Dei 25 gol totali, Ibra ne ha messo a segno 18 su 20 presenze in campionato, mentre in Champions League ha avuto al momento un percorso netto (5 gol fatti in 5 partite). Completano lo score il gol nella Supercoppa Italiana di quest’estate e la rete in Coppa Italia contro il Novara.

    zlatan ibrahimovic | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    CHAMPIONS LEAGUE – E’ ormai un trofeo imprescindibile, chi vuole vincere il Pallone d’oro deve prima alzare la coppa dalle grandi orecchie. Ibrahimovic non l’ha mai vinta, che sia l’anno buono? Di recente l’ex allenatore del Milan, Carlo Ancelotti ha dichiarato che i rossoneri potrebbero essere la sorpresa di questa Champions League, sebbene Barcellona e Real Madrid rimangano al momento un gradino sopra tutte le altre. La prestazione collettiva della squadra di Allegri nell’andata degli ottavi contro l’Arsenal lascia però più una porta aperta alle ambizioni dei rossoneri, che non vincono la Coppa Campioni da 5 anni (l’ultimo trionfo nella rivincita di Atene contro il Liverpool nel 2007). Ibrahimovic abbatterà anche questo tabù?

    CAMPIONATO EUROPEO – Oltre alla manifestazione europea, altro importante banco di prova per lo svedese sarà l’Europeo di Ucraina e Polonia. La Svezia non è sicuramente una delle squadre favorite per il successo finale, ma proprio per questo motivo se l’attaccante del Milan riuscirà a trascinare la propria Nazionale a traguardi impensabili alla vigilia avrà fatto, avrà fatto un importante passo in avanti verso l’altro tabù, il Pallone d’oro.

  • Palermo – Milan 0-4, le pagelle. Ibrahimovic highlander

    Palermo – Milan 0-4, le pagelle. Ibrahimovic highlander

    Il match tra Palermo Milan verrà ricordato a lungo da Zlatan Ibrahimovic. Quella del Barbera è stata la seconda tripletta dello svedese da quando milita nel campionato italiano. Un successo importantissimo quello dei rossoneri, come si auspicava il tecnico Allegri alla vigilia. Nel Palermo l’unico a salvarsi è il portiere Viviano, il quale riesce a tenere il passivo entro i limiti della decenza sportiva. Non pervenuto Ilicic, sottotono anche Miccoli, statisticamente la bestia nera del Milan.

    Pagelle Palermo Milan 0-4

     

     

    MILAN
    Abbiati 6: spettatore non pagante nella trasferta del Barbera, non succedeva da anni. Quasi incredulo alla pochezza degli avversari.
    Abate 7: il terzino destro è un rullo compressore, asfalta il malcapitato Pisano ed entra in quasi tutte le azioni più pericolose del Milan.
    Bonera 6,5: l’intervento iniziale su Miccoli lascia qualche perplessità ai tifosi rossoneri presenti allo stadio. Nei restanti 88′ minuti è impeccabile.
    Thiago Silva 8,5:  impressionante durante tutto il match. Europeo in marcatura, brasiliano quando ha il pallone fra i piedi. Corona una prestazione superlativa con la rete del 4-0 finale.
    Antonini 6,5: meno intraprendente di Abate, conferma comunque il suo ottimo momento di forma. Esce alla fine del primo a causa di una contrattura. (46′ Mesbah 6).
    Ambrosini 7: prestazione convincente del capitano rossonero, quest’oggi preferito a Van Bommel in mezzo al campo. Il suo compito è più facile con due compagni di reparto come Muntari e Nocerino.
    Muntari 7: il ghanese sorprende per la facilità con cui è entrato negli schemi della sua nuova squadra. Grinta e inserimenti vengono rispolverati ad ogni partita, Allegri può sorridere.

    bortolo mutti | © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Nocerino 7,5: contro i suoi ex compagni di squadra il centrocampista rossonero si esalta e “regala” al pubblico del Barbera tutto il suo repertorio. Gli manca solo il gol.
    Emanuelson 6,5: parte a mille come tutta la squadra, andando per due volte vicino alla rete del vantaggio nei primi minuti. Esce per una probabile distorsione alla caviglia dopo 9′ minuti dall’inizio del secondo tempo. (54′ El Shaarawy 6,5)

    Ibrahimovic 9: sbarca in Sicilia con la sua navicella spaziale e mostra cose che nessun umano può eguagliare. Tre gol in meno di 15 minuti, 25° gol in 28 incontri disputati in questa stagione, stratosferico Ibra.
    Robinho 7: corre per due e mantiene la lucidità anche nell’ultimo passaggio (suo l’assist per il primo gol dello svedese). Il verdeoro è tornato ad essere il giocatore che ha incantato tutti i tifosi rossoneri lo scorso anno. (83′ Inzaghi s.v.)

    PALERMO
    Viviano 7,5:  Nonostante debba raccogliere il pallone per quattro volte è l’unico a salvare la baracca. Da applausi la parata su Ibra nei minuti conclusivi del primo tempo, si ripete nella ripresa ancora una volta sullo svedese e su El Shaarawy.
    Pisano 4: perde nettamente il duello con Abate, naufraga insieme a tutta la difesa del Palermo.
    Mantovani 4: disastroso, bocciato senza appello. Regala il pallone a Robinho in occasione del primo gol rossonero.
    Migliaccio 4,5: l’unica attenuante è aver giocato fuori ruolo per tutti i 90′, impotente difronte allo strapotere fisico e tecnico di Ibra.
    Munoz 4: sfoga la propria rabbia contro un cartellone pubblicitario dopo un elastico dell’alieno svedese. L’argentino si augura di ritrovare l’attaccante rossonero il più lontano possibile.
    Bertolo-Donati 4: in coppia non raggiungono il voto del migliore in campo. Travolti dalla foga agonistica dei rossoneri non riescono ad imbastire una sola azione d’attacco.
    Barreto 5: un lampo in Sicilia, soltanto il palo impedisce al cileno il gol della bandiera per i suoi compagni di squadra.
    Ilicic 4: lo sloveno è lontano parente del calciatore brillante dello scorso campionato, contro i rossoneri è autore di una prova sconcertante. (86′ Zahavi s.v.).
    Miccoli 4,5: anche l’attaccante rosanero non può nulla difronte alla prestazione degli uomini di Allegri. Dovrà attendere un altro anno prima di poter realizzare una rete al Diavolo.
    Budan 4: per la punta croata (6 gol nelle ultime 7 partite di campionato) gara da dimenticare. Mutti lo sostituisce con Della Rocca (4) al 14′ del secondo tempo, un minuto dopo il 4-0 segnato da Thiago Silva.

    HIGHLIGHTS PALERMO MILAN 0-4
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  • Palermo – Milan 0-4, tripletta dell’alieno Ibrahimovic

    Palermo – Milan 0-4, tripletta dell’alieno Ibrahimovic

    Il Milan mette paura alla Juventus, andando a vincere sul campo del Palermo con un perentorio 4-0. Protagonista assoluto del match è Zlatan Ibrahimovic, autore di una tripletta, al suo ritorno in campionato dopo aver scontato le tre giornate di squalifica. Le reti dello svedese tutte nel primo tempo, mentre la quarta rete dei rossoneri viene siglata da Thiago Silva al 58′ su assist del Faraone El Shaarawy. Nella ripresa Allegri concede gli ultimi minuti a Pippo Inzaghi, che non riesce però a trovare la via della rete. Inesistente il Palermo, il cui unico pericolo è un palo colpito da Barreto quando il risultato era già sul 4-0. Tabù siciliano sfatato, ora la palla passa ai bianconeri di Conte.

    IBRA, IBRA, IBRA – Primo tempo da incubo per la squadra rosanero, costretta ad assistere impotente allo show di Ibrahimovic. Nei primi 10′ minuti è Emanuelson l’uomo più pericoloso dei rossoneri, la mira però non assiste l’ex giocatore dell’Ajax. Il Palermo si fa vedere soltanto in qualche ripartenza, senza comunque creare mai grossi pericoli alla retroguardia del Milan. La giornata di grazia del numero 11 milanista comincia al 21′, approfittando dell’errore madornale di Mantovani e finalizzando al meglio l’assist invitante del brasiliano Robinho.

    zlatan ibrahimovic | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    Vantaggio meritato per la squadra di Allegri che ha il merito di continuare nel forcing di inizio partita. Alla mezzora arriva il raddoppio dello svedese, dopo un contropiede perfetto, che batte Viviano calciando di punta il pallone. I padroni di casa sono in balia degli avversari che trovano il 3-0 4′ minuti più tardi ancora con il bomber di Malmoe, autore di una conclusione da incorniciare che lascia sbalorditi gli stessi suoi compagni di squadra. Mutti rimane impietrito difronte alla furia rossonera, che continua come un fiume in piena. Pochi minuti prima dell’intervallo c’è il miracolo del portiere siciliano che di piede nega il poker a Ibrahimovic.

    MONOLOGO MILAN – Chi si aspetta una risposta rabbiosa del Palermo rimane deluso. E’ infatti il Milan ad uscire dagli spogliatoi come se il risultato fosse ancora sullo 0-0. La difesa rosanero capitola al 58′ con il colpo di testa del brasiliano Thiago Silva, dopo che Ibra e il nuovo entrato El Shaarawy aveva scaldato i guantoni di Viviano. Raggiunto il 4-0 Allegri chiede ai suoi ragazzi di gestire l’incontro, anche perché fra 3 giorni c’è la trasferta di Londra contro l’Arsenal. L’unico reale pericolo dei padroni di casa è il palo colpito dal cileno Barreto al 61′. I ritmi calano vistosamente e il tecnico toscano decide di concedere spazio a Pippo Inzaghi, che entra in campo ad 8′ dal termine per Robinho. L’ultimo sussulto del Palermo è dell’israeliano Zahavi, subentrato ad un fischiatissimo Ilicic nel finale.

    L’ultima vittoria del Milan qui a Palermo fu nel 2006. I rossoneri salgono a quota 54 punti, e si portano momentaneamente a +4 sulla Juventus, impegnata fra meno di un’ora contro il Chievo allo Juventus Stadium.

  • Palermo – Milan, torna Ibrahimovic. Migliaccio in difesa?

    Palermo – Milan, torna Ibrahimovic. Migliaccio in difesa?

    Stasera Palermo Milan si affrontano al Renzo Barbera nel primo anticipo della 26^ giornata. Una sfida cruciale per il tecnico rossonero Allegri, mentre Mutti teme il rientro in campo di Ibrahimovic e deve far fronte all’emergenza infortuni in difesa. I padroni di casa si affidano alle statistiche, con il Diavolo sempre sconfitto nelle ultime 5 trasferte in Sicilia. Il pericolo numero uno per i rossoneri resta Fabrizio Miccoli. Nella giornata di ieri Zamparini ha affermato che la propria squadra ha soltanto il 5% di possibilità nel cogliere un successo quest’oggi. I tifosi milanisti si augurano che gli scongiuri di Galliani abbiano funzionato.

    DIFESA DA INVENTARE – Una delle più grandi preoccupazioni di Bortolo Mutti è quale difesa opporre questa sera al Milan. L’argentino Silvestre è out per infortunio, mentre Balzaretti è stato appiedato un turno dal giudice sportivo dopo l’espulsione rimediata domenica scorsa nella trasferta di Siena. Se non bastasse, Migliaccio e Pisano non sono al meglio, ma il tecnico di Trescore non ha alternative e chiederà a loro di stringere i denti scendendo in campo ugualmente. Il capitano rosanero verrà schierato al centro della difesa, insieme a Mantovani, mentre Munoz occuperà il ruolo di terzino destro. A centrocampo Mutti è intenzionato ad utilizzare il rombo, con l’ex Donati in cabina di regia, Bertolo e Barreto in mezzo al campo e Ilicic trequartista. In attacco figura nella lista dei convocati l’uruguaiano Hernandez ma pare difficile un suo impiego dal primo minuto. Al fianco di Miccoli giocherà il croato Budan, a segno anche nella sfortuna gara di Siena.

    giulio migliaccio | © Tullio M.Puglia /Getty Images

    RINCORSA EUROPA LEAGUE – Il Palermo non ha ancora rinunciato ad un posto in Europa League nella prossima stagione. Attualmente i rosanero stazionano all’ottavo posto, a 4 lunghezze di distacco dalla Roma, che occupa l’ultima posizione utile per la qualificazione europea. Una vittoria oggi consentirebbe agli uomini di Mutti di avvicinarsi ad un solo punto dai giallorossi, impegnati domani nel derby contro la Lazio.

    BENTORNATO IBRA – In quel di Palermo il Milan ritrova il suo attaccante principe, Zlatan Ibrahimovic. Dopo aver scontato la squalifica di tre turni per lo schiaffo rifilato ad Aronica, lo svedese rientra a disposizione di Allegri. Nel mercoledì di amichevoli internazionali Ibra ha dimostrato di essere in piena forma, disputando un’ottima prestazione con la maglia della Svezia. Il tecnico rossonero deve fare a meno dello squalificato Mexes in difesa, con Bonera pronto a sostituire il francese. Mesbah e Antonini sono in ballottaggio per una maglia da titolare, con l’italiano favorito. A centrocampo Ambrosini dovrebbe scendere in campo dal primo minuto. Nocerino torna per la prima volta da avversario nel suo vecchio stadio. Allegri conferma nella formazione titolare il ghanese Sulley Muntari, il cui gol contro la Juventus ha scatenato una marea di polemiche. In attacco si ricompone la coppia Ibrahimovic-Robinho, alle loro spalle giocherà l’olandese Emanuelson.

    PRESSIONE SULLA JUVE – Vincere a Palermo darebbe un chiaro segnale di forza ai diretti rivali bianconeri, impegnati alle 20.45 contro il Chievo allo Juventus Stadium. Proprio per questo motivo il tecnico dei rossoneri ha definito un crocevia importantissimo per il campionato la sfida contro i rosanero, e un successo in Sicilia darebbe ancora più convinzione e fiducia all’ambiente milanista.

    TABÙ SICILIA – E’ un vero e proprio tabù quello che i rossoneri affronteranno al Barbera questa sera. Il Milan è uscito sempre sconfitto negli ultimi 5 incontri disputati a Palermo. Nella scorsa stagione gli uomini di Allegri vennero eliminati dalla semifinale di Coppa Italia perdendo al ritorno in Sicilia per 2-1, mentre in campionato arrivò il successo rosanero per 1-0 con la rete nel primo tempo del difensore Goian. I tifosi rossoneri temono sopratutto le doti realizzative di Miccoli, che in passato ha già segnato 5 reti al Diavolo. Occhio anche agli ex Donati e Nocerino che potrebbero recitare un ruolo fondamentale quest’oggi.

    Palermo Milan, probabili formazioni

    Palermo (4-3-1-2): Viviano, Munoz,  Mantovani, Migliaccio, Pisano, Donati, Bertolo, Barreto, Ilicic, Budan, Miccoli.
    Panchina: Tzorvas, Milanovic, Della Rocca, Acquah, Hernandez, Vazquez, Zahavi. Allenatore: Mutti.

    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Bonera, Thiago Silva, Antonini, Nocerino, Ambrosini, Muntari, Emanuelson, Ibrahimovic, Robinho.
    Panchina: Amelia, Zambrotta, Mesbah, Yepes, Van Bommel, Inzaghi, El Shaarawy. Allenatore: Allegri.

  • Ibrahimovic Milan, prove di matrimonio eterno?

    Ibrahimovic Milan, prove di matrimonio eterno?

    Il Milan ha iniziato i colloqui con Zlatan Ibrahimovic per il prolungamento del contratto fino al 2016. Lo svedese è intenzionato a restare in rossonero ancora a lungo. Si allontana così l’ipotesi di un trasferimento al Real Madrid la prossima estate circolata le settimane scorse. Oltre a Ibra, Galliani ha parlato con Raiola del futuro dell’olandese Van Bommel che è in scadenza a giugno. Questa mattina un tweet del sito ufficiale rossonero ha annunciato che gli stessi Robinho e Mexes hanno incontrato l’amministratore delegato per discutere riguardo la situazione dei rispettivi contratti.

    Nel pomeriggio di ieri a Milanello il dott. Galliani ha dato inizio alle danze di corteggiamento per ottenere il sì del bomber di Malmoe. Prima però dovrà convincere Padre Raiola, che già in passato a dimostrato come i matrimoni all’interno della sua comunità non siano così semplici. Non è sufficiente infatti l’amore, quest’ultimo va alimentato con il denaro, difronte al quale Raiola si è dimostrato particolarmente sensibile in più di un’occasione. Ibrahimovic ha il contratto in scadenza fra due anni, e vorrebbe da subito un ritocco dell’ingaggio, che al momento è il più alto di tutta la Serie A (9 milioni di euro all’anno ndr). Il Diavolo, anche per non andare a sbattere contro il fair play finanziario di Platini, dovrà essere molto astuto e utilizzare tutte le migliori armi di seduzione a cui può attingere se non vuole ricevere il classico due di Picche.

    zlatan ibrahimovic | © Scott Heavey/Getty Images

    Sempre nella giornata di ieri il Milan ha gettato le basi per il prolungamento del contratto di Van Bommel. A dicembre l’olandese aveva manifestato la volontà di chiudere la sua carriera in patria al Psv. Le dichiarazioni del centrocampista rossonero erano state interpretate come un chiaro segno del suo addio alla maglia rossonera al termine della stagione. Evidentemente però qualcosa è cambiato in questi ultimi due mesi e l’orange è determinato nel recitare un ruolo da protagonista anche il prossimo anno, potendo contare sulla cieca fiducia del tecnico Allegri, che la scorsa estate lo preferì a Pirlo.

    Infine Galliani al margine dell’allenamento di ieri si è intrattenuto con Robinho e Mexes, presumibilmente per discutere anche con loro del rinnovo contrattuale. Il brasiliano sembra essersi finalmente svegliato dal torpore agonistico registrato durante tutto il girone d’andata, mentre il francese nonostante il pugno rifilato a Borriello sta offrendo prestazione via via più convincenti tanto da convincere l’allenatore toscano nel preferirlo all’esperto Nesta.

  • Verso Euro 2012: Spagna grande favorita

    Verso Euro 2012: Spagna grande favorita

    Mancano appena un centinaio di giorni all’inizio di Euro 2012  in Polonia e Ucraina ma già, complice anche gli ultimi test amichevoli, ci sono già i primi pronostici. Ovviamente la favorita numero uno è la Spagna, campione del mondo e d’Europa in carica, inserita tra l’altro nel girone dell’Italia insieme a Croazia ed Irlanda. Le Furie rosse al momento attraversano uno stato di grazie, e il 5-0 inflitto al Venezuela nell’ultima uscita ne è la controprova. Del Bosque dal canto suo ha tantissimi uomini di alto livello a disposizione potendo contare prima di tutto sul numeroso gruppo del Barcellona. Basti pensare che ieri sera ha lasciato fuori uno come Xavi, titolare in qualsiasi squadra di club o nazionale del mondo. Per il resto accanto ai soliti noti ecco spuntare Soldado, autore di un’ottima stagione sin qui e che, al ritorno dopo tanti anni in Nazionale, ha siglato una tripletta. Per gli iberici, dunque, tutto sembra girare al meglio.

    Spagna © Manuel Queimadelos Alonso/Getty Images

    Come al solito una squadra dalla quale ci si attende tantissimo è la Germania, capace di sorprendere quando non parte favorita e di farsi trovare pronta quando inizia le manifestazioni con i pronostici dalla propria parte. Non tragga in inganno il ko rimediato contro la Francia ieri sera: per Klose e compagni era il primo ko negli ultimi dodici mesi ed è inoltre arrivato complice anche una serie di pesanti assenze. Stranamente però, rispetto al passato, la formazione teutonica sembra ballare un po’ dietro.

    Da tenere d’occhio ovviamente l’Olanda, capace in settimana di vincere contro l’Inghilterra. Ma al di là di tale successo, la formazione di Van Marwijk sembra quella con il maggiore potenziale offensivo. In particolare se Van Persie e Sneijder ritroveranno la migliore forma in vista dell’appuntamento di Polonia e Ucraina. Da migliorare invece il rendimento del reparto arretrato. Ovviamente nel novero delle possibili vincitrici va inserita l’Italia. Al contrario dell’Olanda la formazione di Prandelli sembra avere qualche problemino in fase avanzata. Gli Azzurri infatti sembrano da non poter prescindere, per via del loro gioco, da Balotelli, considerando che Rossi attualmente è ancora ai box per via del grave infortunio patito qualche mese fa. A patto che, dal punto di vista comportamentale, cominci a cambiare. Molto però ruota attorno a Pirlo: è lui a dare luce alla manovra. In difesa, se si riuscirà a trovare la giusta quadratura, non ci dovrebbero essere problemi. D’altronde il blocco più importante è quello della Juventus, la squadra che ha subito meno gol di tutte in campionato.

    Sembra aver perso qualcosina, dopo l’addio di Fabio Capello, la nazionale dell’Inghilterra. Una squadra forse troppo “vecchia” e molto dipendente da Rooney. Per i Leoni il cammino non sarà facile. Occhio invece alla Francia, nazionale che sta cambiando parecchio svecchiando una rosa rimasta sino a poco tempo fa ancorata a troppi senatori che avevano fatto il proprio tempo. Ribery a parte, nonostante l’età ancora al top, c’è il talento di Nasri da tenere d’occhio, così come altri giocatori emergenti come Giroud, Cabaye e M’Vila. Per Blanc dunque c’è la possibilità di poter contare su una rosa giovane e vogliosa di emergere. Sin qui le big.

    Non è escluso poi che possano uscire fuori delle sorprese. Tra queste la prima è il Portogallo, inserita in questo gruppo solo perché negli ultimi tempi ha dimostrato qualche difficoltà di troppo nonostante un talento cristallino quale quello di Cristiano Ronaldo. Occhio anche alla Svezia di Zlatan Ibrahimovic, anche se dovrà vedersela contro avversarie piuttosto difficili nel proprio girone.