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  • Milan e Juventus, la volata scudetto. Chi la spunterà?

    Milan e Juventus, la volata scudetto. Chi la spunterà?

    Mancano sei partite al termine della stagione, la volata scudetto è più aperta che mai. La sfida tra Juventus e Milan si trascina da settembre. Dopo un iniziale predominio bianconero, la squadra di Allegri era riuscita a completare la rimonta prima della sosta natalizia, per poi superare i rivali ad inizio primavera. Nelle ultime due settimane però i rossoneri hanno dilapidato il vantaggio di quattro punti sugli uomini di Conte, perdendo la testa della classifica alla 31^ giornata. Riuscirà la Juve ad avere la meglio sulla corazzata del Diavolo e vincere così lo scudetto a sei anni dallo scandalo Calciopoli? Vediamo nel dettaglio quali sfide il calendario riserverà alle due squadre da qui alla fine.

     

    JUVENTUS (68) – Cesena, Novara, Lecce. No, non stiamo stilando la classifica partendo dal basso, ma illustrando tre delle sei avversarie che la compagine bianconera dovrà affrontare nel prossimo futuro. La Juve farà visita a Cesena (33^) e Novara (35^), due squadre che ormai non hanno più nulla da chiedere al campionato. Va ricordato comunque che in Serie A non esistono partite facili, come ampiamente dimostrato dalle ultime giornate di campionato, con il clamoroso successo del Lecce sul campo del Catania e dallo stesso Milan, uscito sconfitto nel match casalingo contro la Fiorentina. Sulla carta l’unica sfida di cartello a cui la Juve è chiamata sarà quella della 34^ giornata, quando allo Juventus Stadium arriverà la Roma di Luis Enrique, in piena corsa per un posto in Champions League. Alla 37^ giornata i bianconeri saranno di scena al Nereo Rocco per la gara contro il Cagliari, storicamente una formazione ostica per la Vecchia Signora. La stagione bianconera si concluderà in casa con il match casalingo che vedrà Conte affrontare il suo recente passato, quell’Atalanta che gli offrì la prima panchina in Serie A nel 2009-2010 e da dove si dimise dopo neanche 4 mesi dall’inizio del suo incarico. Un segnale del destino o semplice casualità?

    MILAN (67)Calendario relativamente semplice per i rossoneri, che dovranno lasciare San Siro soltanto per la 35^ giornata, quando Ibrahimovic e compagni andranno all’Artemio Franchi per sfidare il Siena, che attualmente occupa il dodicesimo posto in classifica a quota 39 punti, avendo un margine di cinque lunghezze sul Lecce terzultimo. Nelle restanti gare il Milan potrà contare sempre sul supporto del pubblico di casa. I prossimi due incontri vedranno i rossoneri affrontare Genoa e Bologna, con i rossoblu di Malesani scivolati pericolosamente al 17° posto, a due punti dalla zona retrocessione, dopo aver fallito due ghiotte occasioni raccogliendo soltanto due pareggi contro Cesena e Novara negli ultimi tre giorni. Potrebbe nascondere più di un’insidia invece il match casalingo della 36^ giornata contro l’Atalanta, anche se con ogni probabilità le sorti del campionato saranno decise dal derby della Madonnina in programma il sei maggio. Impegno abbordabile invece nell’ultima partita, quando i rossoneri riceveranno la visita del Novara di Tesser.

    juventus-milan | © Claudio Villa/Getty Images

    IMBATTIBILITA’ – Il “fattore zero” è stato forse il vanto maggiore della società bianconera nella lunga cavalcata di questa stagione. Rimanere imbattuti però potrebbe non essere sufficiente alla Juve, che per avere la certezza di conquistare lo scudetto dovrà vincere tutte le sei partite che rimangono alla fine del campionato. Saranno due le insidie più pericolose per gli uomini di Conte, il rendimento con le piccole formazioni e la “x”. Da una parte infatti ci sono i 19 punti sui 42 totali contro Chievo, Genoa, Catania, Bologna, Siena, Parma e Cagliari, frutto di 10 pareggi e tre vittorie. Dall’altra c’è un vero e proprio tabù storico contro il quale la Juve dovrà confrontarsi nel caso arrivasse un pareggio in quest’ultimo mese di gare. Nessuna squadra infatti è mai riuscita a vincere lo scudetto pareggiando in 15 occasioni nella stessa stagione. Al momento la Juve è quindi in una situazione di border-line, avendo colto il segno “x” già quattordici volte quest’anno.

    ORGOGLIO – Il Milan fa leva sul suo infinito orgoglio, con la consapevolezza però che alla fine della fiera potrebbe non bastare. Il meno uno in classifica è un dato inconfutabile, così come lo è il fatto che il Diavolo è chiamato a vincerle tutte e sperare in un passo falso della Juve. Sulla carta la rosa dei rossoneri è la più forte e completa del campionato. Allegri può anche contare sul calciatore simbolo della Serie A, quel Zlatan Ibrahimovic che da quando è arrivato in Italia a fine anno si è sempre portato a casa il titolo di campione d’Italia. Più volte però gli infortuni hanno tradito il tecnico milanista, che spesso ha dovuto fare di necessità virtù per sopperire alle assenze in ogni giornata. Pato, Cassano, Gattuso, Boateng, Nesta, Van Bommel, ora Thiago Silva, tutti pezzi da “novanta” che hanno visto il campo con il contagocce (escluso il centrale difensivo verdeoro). Oltre agli infortuni anche l’eliminazione dalla Champions League per opera del Barcellona ha avuto un impatto mortifero sulla psiche dei calciatori rossoneri, che nel giro di una settimana hanno dilapidato i quattro punti di vantaggio conquistati nelle precedenti giornate. Basterà al Milan unicamente l’orgoglio per conquistare il 19° scudetto della sua storia?

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  • Chievo – Milan 0-1, Gattuso in congedo. Top Gun Bradley

    Chievo – Milan 0-1, Gattuso in congedo. Top Gun Bradley

    Dalla trasferta del Bentegodi il Milan esce vittorioso per 1-0 contro un ottimo Chievo. Tanti punti interrogativi però sulla prestazione dei rossoneri, salvati da un sinistro terrificante di Muntari nelle battute iniziali del primo tempo.

    Il centrocampo tutto forza e muscoli si è rivelato incapace di orchestrare una benché minima azione di gioco, con la difesa costretta a lanciare lungo alla ricerca di uno spento Ibrahimovic, perdendo ogni qualvolta il pallone, regalandolo così alla difesa avversaria.

    I padroni di casa possono recriminare per non aver saputo convertire in gol il dominio dei primi 45′ minuti, quando Thereau prima e Rigoni poi si sono divorati il gol del pareggio.

    Le pagelle di Chievo Milan 0-1, anticipo della 32^ giornata di Serie A
    Sorrentino 5,5
    : stavolta non deve parare nessun rigore, sebbene difronte abbia lo specialista del campionato. Si segnala solamente per l’intervento sul tiro di Robinho nel corso del primo tempo, mentre in precedenza non era stato impeccabile sul gol di Muntari. Anche lui come tutti i tifosi gialloblu si starà chiedendo come abbia fatto il Milan a vincere questa partita. BOCCA ASCIUTTA
    Dainelli 5: se il suo allenatore fosse entrato in campo ieri sera, molto probabilmente se lo sarebbe mangiato. Nell’episodio che ha deciso la gara l’ex difensore della Fiorentina lascia tutto il tempo e lo spazio per calciare a Muntari. BRONZO DI RIACE
    Bradley 6,5: forse ieri Allegri avrà avuto qualche rimpianto nel vedere in azione l’americano del Chievo, autore di una prova maiuscola a centrocampo, considerata la prestazione deludente del reparto rossonero. TOP GUN
    Paloschi 6: grande generosità per l’attaccante clivense di proprietà del Milan, che l’ha girato al club veneto in prestito. Nel primo tempo aveva addirittura trovato il primo gol in carriera contro i rossoneri, vanificato però dalla segnalazione di fuorigioco dell’assistente di Valeri. CARO AMICO
    Pellissier 6: solo un miracolo di Abbiati impedisce al capitano del Chievo di realizzare il gol dell’1-1 nei minuti iniziali del secondo tempo. Delizioso l’assist alla fine della prima frazione di gioco per il compagno di squadra Rigoni, che spreca malamente una ghiotta occasione. STOPPATO

    gennaro gattuso | © Claudio Villa/Getty Images

    Abbiati 6,5: ultimamente da sempre l’impressione di accusare un problema, per poi invece riprendersi miracolosamente e sfoderare prodezze come quella che ha strozzato l’urlo di gioia del Bentegodi al quinto minuto della ripresa, con Pellissier incredulo. SANTO
    De Sciglio 5: l’emozione della prima gara in Serie A si fa sentire. Il terzino destro della Primavera rossonera sbaglia tanti disimpegni difensivi. In ogni caso può consolarsi perché non è certamente il solo. DA RIVEDERE
    Gattuso 5,5: Ringhio è arrugginito. Il guerriero del Milan è ancora lontano dalla perfetta forma fisica. Lascio il terreno di gioco per infortunio dopo un tentativo di slalom fra 3 difensori avversari. CONGEDO
    Muntari 6: prende la sufficienza soltanto per il gol, pesantissimo. Il resto è poco o nulla. Allegri può ritenersi comunque soddisfatto, perché vincere partite come quella del Bentegodi può voler significare tanto. CASO
    Ibrahimovic 5: anche ieri spaesato, servito male dai propri compagni di squadra, lui però non fa nulla per migliorare la situazione. Impensierisce Sorrentino soltanto con un destro a giro che termina di poco a lato nella ripresa, prima e dopo imbarazzante. SABBIE MOBILI

    Chievo (4-3-1-2): Sorrentino 5,5, Sardo 5,5 (75′ Cesar s.v.), Dainelli 5, Acerbi 5,5, Frey 6, Bradley 6,5, Rigoni 5,5, Sammarco 6 (66′ Luciano 5,5), Thereau 6, Paloschi 6 (70′ Cruzado 5,5), Pellissier 6.
    Panchina: Puggioni, Andreolli, Hetemaj, Uribe. Allenatore: Di Carlo
    Milan (4-3-1-2): Abbiati 6,5, De Sciglio 5, Nesta 6, Yepes 6, Zambrotta 5,5, Gattuso 5,5 (62′ El Shaarawy 5,5), Muntari 6, Nocerino 5, Seedorf 5,5 (88′ Strasser s.v.), Robinho 5,5 (68′ Emanuelson 5,5), Ibrahimovic 5.
    Panchina: Amelia, Mexes, Cassano, Maxi Lopez. Allenatore: Allegri

    CHIEVO MILAN 0-1, HIGHLIGHTS
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  • Chievo – Milan 0-1, botta Muntari. I rossoneri tornano primi

    Chievo – Milan 0-1, botta Muntari. I rossoneri tornano primi

    L’anticipo della 32^ giornata tra Chievo Milan termina con la vittoria dei rossoneri per 1-0. Decide il missile da fuori area di Muntari nel corso dell’ottavo minuto del primo tempo.

    Brutta partita per la squadra di Allegri che ottiene il massimo dalla trasferta del Bentegodi con il minimo sforzo. I padroni di casa sono stati protagonisti di un bel primo tempo, durante il quale avrebbero meritato ampiamente il pareggio. Nella ripresa provvidenziale l’intervento di Abbiati su Pellissier, che salva l’1-0 finale.

    Con questa vittoria la squadra di Allegri torna momentaneamente in testa alla Serie A, quando mancano sei partite al termine. Domani è attesa la risposta della Juve, impegnata allo Stadium contro la Lazio.

    PRIMO TEMPO – Rispetto alle previsioni della vigilia il Milan schiera Yepes al fianco di Nesta, con l’acciaccato Mexes che si siede in panchina. Nel Chievo invece Di Carlo vara una sorta di tridente utilizzando contemporaneamente Paloschi, Pellissier e Thereau, quest’ultimo nel ruolo di trequartista. Fin dalle battute iniziali i padroni di casa spingono sul piede dell’acceleratore, costringendo il Milan nella propria metà campo. Il demerito dei clivensi è però quello di non concretizzare in occasioni da rete l’aggressività messa in mostra nei primi minuti di gioco, e i rossoneri alla prima chance passano in vantaggio. Muntari lasciato incolpevolmente solo dalla difesa avversaria lascia partire un violento sinistro da 25 metri che si insacca alle spalle di Sorrentino. Il replay del gol mostra un Sorrentino non esattamente impeccabile. E’ l’ottavo minuto, i rossoneri si riportano momentaneamente in testa alla classifica.

    sulley muntari | © Claudio Villa/Getty Images

    L’1-0 di Muntari sortisce però un effetto indesiderato per la squadra di Allegri, sopraffatta dalla paura di comandare le operazioni di gioco. Il Chievo appare molto più in palla e con Thereau si divora il gol del pareggio intorno al 25′ del primo tempo, Abbiati è bravo a deviare il tiro del francese in calcio d’angolo. Dieci minuti più tardi è il Milan ad avere la possibilità di raddoppiare. Robinho è il protagonista assoluto dell’azione. Con un paso doble si libera dalla marcatura di due difensori gialloblu, ma al momento della conclusione deve fare i conti non un insuperabile Sorrentino. Poco prima del fischio finale del primo tempo c’è spazio per il Chievo di rendersi ancora una volta pericolosissimo davanti alla porta di Abbiati. Stavolta è Rigoni, in collaborazione con Pellissier, a mancare di un soffio il palo alla sinistra di Abbiati, per quello che sarebbe stato il gol del pareggio clivense.

    SECONDO TEMPO – Nella seconda frazione di gioco il Chievo non riesce a ripetere l’avvio arrembante dei primi 45′ minuti, sebbene abbia una clamorosa occasione al 50′, con Pellissier che approfitta di un errore del centrocampista Muntari ma Abbiati è miracoloso nel respingere il tiro del capitano gialloblu in calcio d’angolo. Dopo l’ennesima chance sprecata per riportare il risultato in parità, il Chievo allenta la presa. Confusione e stanchezza prendono il sopravvento sul match, con la girandola di sostituzioni intorno a metà ripresa.

    Gattuso da il là alla girandola di sostituzioni, al posto del capitano rossonero entra El Shaarawy, che si va a piazzare dietro la coppia d’attacco Ibra-Robinho, mentre Seedorf scala a centrocampo. Il tridente d’attacco del Milan ha vita corta però, in quanto sei minuti più tardi Allegri decide di sostituire uno spento Robinho con Emanuelson. Le due squadre non riescono a rendersi quasi mai pericolose negli ultimi 11 metri. Il cronometro scorre inesorabile ed il Milan non soffre più come in occasione del primo tempo. A due minuti dal termine Allegri concede qualche minuto anche a Strasser, che al 43′ entra per sostituire Seedorf. Thrilling all’ultimo secondo, quando viene annullato il gol dell’1-1 ad Acerbi. Nonostante le proteste del pubblico di casa giusta la decisione di Valeri che annulla per fuorigioco. Chievo Milan quindi finisce 1-0 in favore dei rossoneri, che per 24 ore tornano solitari in vetta alla classifica di Serie A, con 2 punti di vantaggio sulla Juventus.

  • Chievo – Milan, Gattuso a centrocampo con Seedorf trequartista

    Chievo – Milan, Gattuso a centrocampo con Seedorf trequartista

    Questa sera al Bentegodi va in scena Chievo Milan, anticipo della 32^ giornata di Serie A. Un match delicatissimo per gli uomini di Allegri, che affrontano la trasferta veneta senza metà squadra e senza più il primato in classifica.

    Storicamente il Chievo è una delle vittime preferite del Milan, che contro i clivensi ha perso soltanto due volte.

    Dopo lo stop di Emanuelson alla vigilia, Allegri pare orientato a schierare Gattuso a centrocampo avanzando Seedorf sulla trequarti.

    Dall’altra parte la squadra di Di Carlo recupera Acerbi, con Paloschi alla ricerca del primo gol contro i suoi ex compagni di squadra.

    DIFESA A PEZZI – Maxi emergenza in difesa per il Milan, che è costretto a fare a meno degli infortunati Abate, Antonini, Thiago Silva, Mesbah, oltre allo squalificato Bonera. Scelta obbligata sulla corsia di destra, con il primavera De Sciglio in campo dal primo minuto (esordio assoluto in Serie A). Al centro ancora non si ha la certezza della presenza della coppia Nesta-Mexes. Il primo ha la febbre, mentre il francese è in dubbio a causa di un problema muscolare. In panchina Yepes è pronto a dare il proprio contribuito qualora Allegri decidesse di farlo entrare. A sinistra seconda partita di fila per Zambrotta, chiamato al riscatto dopo l’opaca prestazione di sabato contro la Fiorentina.

    clarence seedorf | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    REBUS CENTROCAMPO – L’infortunio dell’ultima ora occorso ad Emanuelson (fra l’altro l’olandese era rimasto l’unico calciatore del Milan a non essersi fermato per infortunio quest’anno), ha complicato i piani del tecnico toscano. Nonostante durante la rifinitura di ieri sia stato provato El Shaarawy nella posizione di trequartista, Allegri pare intenzionato a schierare Seedorf dietro la coppia d’attacco Ibrahimovic-Robinho, forse anche memore della trasferta londinese quando il tridente rossonero si rese protagonista di una prova incolore. L’avanzamento di Seedorf sulla trequarti spinge Gattuso ad una maglia da titolare a centrocampo, con Nocerino e Muntari a completare la linea dei tre mediani. Convocati anche Flamini e Valoti, con il 18 enne della Primavera pronto a fare il suo esordio tra nella massima serie.

    CASSANO IN PANCHINA – Con ogni probabilità la coppia d’attacco del Milan sarà composta da Ibrahimovic e Robinho. Allegri è pronto a concedere un’altra chance al brasiliano, reduce da prestazioni non certamente esaltanti. Solo panchina per gli altri tre attaccanti convocati, Cassano, El Shaarawy e Maxi Lopez.

    OPERAZIONE SORPASSO – I rossoneri vogliono riprendersi immediatamente la vetta della classifica, dopo aver perso malamente sabato a San Siro contro i viola di Delio Rossi. Quando mancano ormai sette partite alla conclusione, il Milan si trova a rincorrere la Juventus di Antonio Conte, con i bianconeri che hanno un punto di vantaggio sulla squadra di Allegri. Conquistando i tre punti stasera, il Diavolo si riporterebbe a +2 sulla Juve, in attesa del match di domani che vedrà gli uomini di Conte affrontare allo Stadium la Lazio.

    CHIEVO TRANQUILLO – I clivensi possono dirsi relativamente tranquilli, anche perché nell’ultima giornata di campionato (successo per 3-2 sul Catania) è stata raggiunta e superata la fatidica quota dei 40 punti. Gli uomini di Di Carlo non perdono da quattro gare, nelle quali hanno conquistato in totale 8 punti. Nel 4-3-1-2 di stasera il tandem d’attacco sarà composta da Paloschi-Pellissier, mentre per il ruolo di trequartista c’è il ballottaggio fra Thereau e Cruzado. In difesa, al posto dell’infortunato Dramé dovrebbe giocare Frey. Recuperano Acerbi e Dainelli, entrambi convocati e quindi a disposizione. Nelle quindici partite fin qui disputate al Bentegodi, il Chievo ha collezionato 25 punti, frutto di 7 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte. I gialloblu non perdono in casa dal 9 marzo scorso (Chievo Inter 0-2).

    PRECEDENTI – Da quando il Chievo milita in Serie A (2001-2002), è riuscito a battere il Milan solamente in due occasioni. L’ultima vittoria dei padroni di casa porta la firma dell’allora coppia d’attacco Pellissier-Tiribocchi, stagione 2005-2006, quando i gialloblu di Bepi Pillon travolsero il Milan per 2-1. Nello stesso anno i veneti retrocessero in Serie B, per poi risalire prontamente nella massima serie l’anno successivo. Il primo storico successo del Chievo sui rossoneri fu nella stagione 2002-2003, quando alla guida di Del Neri sconfisse l’undici di Ancelotti per 3-2. Fu un anno magico per entrambe le squadre, dal momento che il Diavolo vinse la sua sesta Champions League dopo un digiuno di nove anni, mentre il Chievo dei miracoli raggiunse un incredibile quinto posto nella classifica finale di Serie A, conquistando così la qualificazione alla Coppa Uefa 2003-2004.

    Nonostante la città di Verona non abbia lasciato bei ricordi ai tifosi del Diavolo, nel corso degli anni il Chievo è diventata una delle vittime preferite del Milan, che nelle ultime dieci sfide contro i veneti ha collezionato 30 punti, vincendo sempre. L’anno scorso fu un gioiello di Alexandre Pato a decidere il match di ritorno tra le due formazioni, con il Papero che realizzò il 2-1 nei minuti finali, rete che segnò una tappa importante verso la conquista del 18° scudetto in casa Milan. Sulla carta quindi la trasferta del Bentegodi capita al momento giusto per la squadra di Allegri, Ibrahimovic e compagni sapranno sfruttare l’amuleto Chievo per riportarsi provvisoriamente in testa alla classifica?

    CURIOSITÀ – Il Milan nelle ultime 14 trasferte di campionato è stato battuto in una sola occasione, contro la Lazio all’Olimpico il 31 gennaio scorso nella seconda giornata di ritorno. Nelle sedici trasferte fin qui disputate, i rossoneri hanno perso tre volte. I primi due ko arrivarono alla terza e sesta giornata d’andata contro Napoli (3-1) e Juventus (2-0).

    ARBITRO – Chievo Milan sarà diretta dall’arbitro Paolo Valeri. Il club rossonero vanta con Valeri cinque vittorie e un pareggio, per un totale di sei incontri. L’ultima volta che il fischietto romano ha diretto il Milan, la squadra di Allegri ha ottenuto i tre punti (Cesena Milan 1-3, 24^ giornata di ritorno).

    Probabili formazioni Chievo Milan
    Chievo (4-3-1-2): Sorrentino, Frey, Andreolli, Dainelli, Sardo, Luciano, Rigoni, Bradley, Thereau, Paloschi, Pellissier.
    Panchina: Puggioni, Cesar, Vacek, Hetemaj, Sammarco, Cruzado, Grandolfo. Allenatore: Di Carlo
    Milan (4-3-1-2): Abbiati, De Sciglio, Nesta, Mexes, Zambrotta, Muntari, Nocerino, Gattuso, Seedorf, Ibrahimovic, Robinho.
    Panchina: Amelia, Yepes, Flamini, Valoti, El Shaarawy, Maxi Lopez, Cassano. Allenatore: Allegri

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  • Milan – Fiorentina, le pagelle. Amauri jolly per la Juve

    Milan – Fiorentina, le pagelle. Amauri jolly per la Juve

    La sorpresa che non ti aspetti. In Milan Fiorentina si è assistito al trionfo dei gigliati, capaci di espugnare San Siro dopo 12 anni da quel 17 maggio 2001 quando una doppietta di Enrico Chiesa consentì ai toscani di battere i rossoneri. La vittoria viola di oggi ha un protagonista assoluto, Amauri. L’ex attaccante della Juve, approdato a Firenze durante il mercato di gennaio, ha realizzato la sua prima rete con la maglia viola. Un gol pesantissimo quello di Amauri, sia in chiave salvezza che in ottica scudetto, con il Milan che nel giro di una settimana perde 5 punti e primato a vantaggio della Juventus. Al termine del campionato mancano ancora sette partite, nelle quali i rossoneri potranno contare su un Cassano in più. Basterà per confermare il titolo dello scorso anno?

    Pagelle Milan Fiorentina 1-2, 31^ giornata Serie A

    MILAN
    Abbiati 6: sei come i gol subiti nella settimana horribilis rossonera. Incolpevole sui due gol viola, nel primo tempo salva il momentaneo vantaggio del Milan compiendo un bell’intervento sulla punizione di Pasqual. INNOCENTE
    Mexes 4: senza Thiago Silva al suo fianco, il francese è un po’ come un uovo di Pasqua senza sorpresa. Mentre Galliani ripensa al suo acquisto, i tifosi del Diavolo si chiedono come abbia fatto a resuscitare anche un attaccante come Amauri che non segnava da più di un anno. VUOTO
    Muntari 5: diamo a Cesare quel che è di Cesare, ma ormai la linea dei tre centrocampisti di rottura non pare più proponibile. Questo pomeriggio il Milan non è stato in grado di imbastire un’azione fluida, suscitando anche l’ira dell’alfiere Ibrahimovic. Forse Muntari è il giocatore che rappresenta meglio tale discorso. FUORIGIRI
    Ibrahimovic 5,5: quando il Milan non gira, nel 90% dei casi si conosce a priori anche il “colpevole”. Lo svedese entra in campo nervoso, torna negli spogliatoi infuriato,  e nel secondo tempo prosegue sulla falsa riga del primo. Passa in secondo piano il gol numero 23 in campionato. CAMOMILLA
    Maxi Lopez 6: a sorpresa  Allegri lo preferisce a Robinho nell’undici titolare. L’argentino disputa una partita dignitosa, colpendo anche il palo durante la prima frazione sul punteggio di 1-0 in favore dei suoi compagni di squadra. Soltanto una prodezza del portiere avversario gli nega il gol nella ripresa. OSSIGENO

    amauri carvalho | © Claudio Villa/Getty Images

    FIORENTINA
    Boruc 6,5: grande prestazione del portiere polacco. La parata su Maxi Lopez potrebbe valere contemporaneamente salvezza viola e sfilare dal petto dei milanisti lo scudetto conquistato lo scorso anno. Decisivo anche nel primo tempo su una punizione di Ibrahimovic, con il risultato ancora fermo sullo 0-0. DESTINO
    Natali 7: il difensore centrale viola esce fra gli applausi, dopo una prestazione da incorniciare. Grazie ai suoi interventi la Fiorentina respinge tutti gli assalti del Milan. In scadenza a giugno, Galliani ci stava già facendo un’idea. CONSIGLI PER GLI ACQUISTI
    De Silvestri 6,5: bella prova dell’esterno destro di Delio Rossi, che oggi sostituiva l’infortunato Cassani. C’è il trucco però, perché difronte a lui non c’era né Bale né Roberto Carlos, ma Zambrotta. FORTUNATO
    Jovetic 7:  se il montenegrino è in palla, i viola guadagnano automaticamente in fiducia e in punti. Manda in bambola tutta la retroguardia avversaria, perché ha i numeri e la classe di un big. Gol e assist, che chiedere di più? ORO COLATO
    Amauri 6,5:  fino al gol nullo, però nel calcio basta poco per passare da brocco a campione. Cento giorni da pecora e un giorno da leone, si potrebbe riassumere così la parabola dell’italo brasiliano, tornato a Itaca 24 appena in tempo per l’impresa. UOVO DI PASQUA

    Tabellino Milan Fiorentina 1-2, 31^ giornata Serie A
    Milan (4-3-1-2): Abbiati 6, Abate 5,5, Bonera 5,5, Mexes 4, Zambrotta 5 (83′ Cassano s.v.), Ambrosini 5,5 (53′ Aquilani 5,5), Muntari 4,5, Nocerino 5,5, Emanuelson 5 (62′ Robinho 5,5), Ibrahimovic 5,5, Maxi Lopez 6.
    Panchina: Amelia, Gattuso, Yepes, El Shaarawy. Allenatore: Allegri
    Fiorentina (3-5-2): Boruc 6,5, Nastasic 6, Camporese 6 (70′ Felipe 6), Natali 7, De Silvestri 6,5, Pasqual 6, Behrami 6,5, Lazzari 5,5, Kharja 6 (84′ Olivera s.v.), Jovetic 7,5, Ljajic 5 (77′ Amauri 6,5).

    Video Milan Fiorentina 1-2 highlights Youtube
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  • Milan – Fiorentina 1-2, Amauri inguaia Allegri. Sorpasso Juve?

    Milan – Fiorentina 1-2, Amauri inguaia Allegri. Sorpasso Juve?

    Grande sorpresa a San Siro. Il match tra Milan Fiorentina termina con il successo dei viola, che al 90′ minuto segnano il definitivo 2-1 con l’ex bianconero Amauri. Inizialmente la partita si era messa bene per i rossoneri, passati in vantaggio alla mezzora del primo tempo grazie al penalty realizzato da Ibrahimovic. Gli ospiti però ribaltano il risultato nel corso del secondo tempo, trovando prima il pareggio con Jovetic e poi la rete dell’italo-brasiliano. Sfortunato il rientro in campo di Cassano. Ora la Juventus ha la possibilità di superare i rossoneri in vetta alla classifica, qualora riuscissero a vincere al Barbero contro il Palermo.

    PRIMO TEMPO – In avvio si fanno preferire gli ospiti, che vanno vicini al gol dopo quattro minuti con Jovetic, il destro del montenegrino si spegne di poco a lato. Gli uomini di Delio Rossi cercano di approfittare dei ritmi troppo blandi del Milan per sorprendere la difesa rossonera, ma il fortino dei padroni di casa resta inviolabile. Una punizione pericolosa di Ibrahimovic al 20′ minuto scuote il Diavolo, che da lì in avanti inizia a guadagnare campo. Dopo una serie impressionante di calci d’angolo a favore dei rossoneri, arriva l’episodio che sblocca la partita. L’arbitro Celi giudica irregolare la trattenuta in area di Nastasic su Maxi Lopez, concedendo il calcio di rigore alla squadra di Allegri. Sul dischetto si presenta Ibrahimovic che realizza il nono gol stagionale dagli undici metri. La Fiorentina però reagisce subito e tre minuti più tardi una punizione di Ljajic impensierisce Abbiati, che è costretto a distendersi con tutto il corpo per evitare il pareggio viola. Passano due minuti e il Milan potrebbe portarsi sul 2-0 se Maxi Lopez non trovasse il palo dopo una bella conclusione al volo di sinistro. I primi 45′ minuti terminano sul punteggio di 1-0 in favore dei rossoneri, decide il penalty realizzato da Zlatan Ibrahimovic.

    Amauri Carvalho de Oliveira | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    SECONDO TEMPO – Pronti via e la Fiorentina riporta il risultato in parità. Clamorosa disattenzione dell’intera retroguardia difensiva del Milan, con Jovetic che si presenta da solo difronte ad Abbiati, mantenendo la freddezza per realizzare il gol dell’1-1, il suo 13° personale in questo campionato. La reazione dei rossoneri è veemente. Ibra serve un invitante pallone ad Emanuelson, fermato da Nastasic. Al 15′ minuto della ripresa Allegri decide di far entrare Robinho al posto di Emanuelson, varando così il tridente. E’ assalto Milan, i viola si fanno pericolosi soltanto in contropiede, sopratutto con Jovetic. Intorno alla metà del secondo tempo i padroni di casa hanno l’occasione più importante per riportarsi in vantaggio, ma Boruc è prodigioso sulla conclusione ravvicinata di Maxi Lopez.

    Nonostante la pressione dei rossoneri, la squadra di Delio Rossi riesce a mantenere l’1-1 quando ormai mancano soltanto 10′ minuti alla fine del match. Allegri allora sceglie di giocarsi la carta Cassano, che entra in campo al posto di Zambrotta. L’assetto ultra-offensivo del Milan non porta però al gol tanto atteso dalla tifoseria di casa, tutt’altro. E’ infatti la Fiorentina a trovare la rete dell’incredibile 2-1 ad un minuto dal 90′, quando Amauri realizza la prima segnatura in maglia viola. Nei cinque minuti di recupero concessi dall’arbitro Celi la squadra di Allegri si lamenta per una spinta del difensore De Silvestri in area di rigore ai danni di Cassano, ma il direttore di gara fa proseguire. Il risultato non cambia più, la Fiorentina espugna il campo di San Siro per 2-1.

  • Milan – Fiorentina, Cassano in panchina. Stop per Boateng

    Milan – Fiorentina, Cassano in panchina. Stop per Boateng

    Oggi alle 15 Milan Fiorentina si affrontano nel match valido per la 31^ giornata di Serie A.

    L’imperativo categorico per la squadra di Allegri è quello di conquistare i tre punti, affinché il vantaggio nei confronti della Juventus (impegnata questa sera al Renzo Barbera contro il Palermo) resti invariato.

    I rossoneri ritrovano Antonio Cassano, che con ogni probabilità andrà in panchina.

    In attacco Allegri schiera la coppia Ibrahimovic-Robinho. Non convocato invece il ghanese Boateng.

    Dall’altra parte i viola arrivano a San Siro alla ricerca disperata di punti,  e si affidano all’asso montenegrino Jovetic per strappare un risultato positivo dalla difficile trasferta milanese.

    GIOCA ZAMBROTTA – Il tecnico del Milan deve fare i conti con qualche assenza di troppo in difesa, vista l’indisponibilità di Nesta, Antonini e Mesbah. La coppia di centrali difensiva sarà composta da Mexes e Bonera, con Abate e il redivivo Zambrotta terzini. A centrocampo perdura l’assenza di Van Bommel, con l’olandese che non ha ancora recuperato dai problemi alla schiena. Anche in mezzo al campo scelte quasi obbligate per Allegri, che schiera Ambrosini davanti alla difesa, con Nocerino e Muntari a supporto. In panchina si siedono Aquilani e Gattuso. Nella trequarti sarà l’ex lanciere Emanuelson a prendere il posto dell’acciaccato Boateng. L’olandese supporterà il tandem d’attacco Ibrahimovic-Robinho. Si profila una nuova tribuna per il Faraone El Shaarawy, al quale Allegri preferisce Maxi Lopez. L’argentino avrà al suo fianco Cassano, tornato a disposizione cinque mesi dopo quel maledetto giorno del 31 ottobre scorso.

    antonio cassano | © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    AMAURI, SARA’ LA VOLTA BUONA? – La Fiorentina arriva dalla sconfitta casalinga contro il Chievo, l’ultima di un periodo nero per la squadra di Delio Rossi. In casa viola la vittoria manca da più di un mese, quando al Franchi i toscani sconfissero per 2-0 il Cesena. Da lì in avanti i gigliati hanno collezionato due pareggi e tre sconfitte. Per la trasferta di San Siro sono indisponibili gli squalificati Cerci e Montolivi, che vanno ad aggiungersi agli infortunati Gamberini, Vargas e Cassani. Delio Rossi sembra orientato a schierare un 3-5-2 con Boruc in porta e la difesa a tre formata da Camporese, Natali e Nastasic. A centrocampo giocheranno Kharja (che sostituisce lo squalificato Montolivo), Lazzari e lo svizzero Behrami. Sugli esterni agiranno De Silvestri e Pasqual, mentre in attacco Amauri, affiancato da Jovetic, cercherà di segnare il primo gol in maglia viola.

    MAL DI TRASFERTA – Gli uomini di Delio Rossi vantano un record negativo di una sola vittoria esterna nelle 15 trasferte fin qui disputate. Un dato ancora più preoccupante sono le otto reti segnate, che consegnano ai viola il secondo peggior attacco al di fuori delle mura di casa (peggio ha fatto soltanto il Cesena con 7 reti).

    QUINTA VITTORIA? – Nonostante l’eliminazione dalla Champions League ad opera del Barcellona, in campionato il Milan viaggia a vele spiegate. Nessuno ha fatto meglio dei rossoneri nelle ultime sei partite, dove la squadra di Allegri ha conquistato 14 punti, frutto di quattro successi e due pareggi, segnando 12 gol e subendone soltanto tre. Questo pomeriggio arriverà la quinta vittoria in sette gare?

    PRECEDENTI – Nel girone d’andata la sfida del Franchi terminò in parità, sebbene i milanisti protestarono a lungo per un gol annullato ingiustamente all’olandese Seedorf. Nelle ultime tre stagioni il Diavolo a San Siro ha ottenuto sempre i tre punti, grazie a tre vittorie identiche per 1-0.

    ARBITRO – Il direttore di gara sarà il barese Domenico Celi. Fino ad oggi il Milan è imbattuto con l’arbitro pugliese, mentre la Fiorentina ha perso soltanto in un’occasione nei precedenti 10 incontri con Celi.

    Probabili formazioni Milan Fiorentina
    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Bonera, Mexes, Zambrotta, Nocerino, Ambrosini, Muntari, Emanuelson, Ibrahimovic, Robinho.
    Panchina: Amelia, Yepes, De Sciglio, Gattuso, Aquilani, Maxi Lopez, Cassano. Allenatore: Allegri.
    Fiorentina (3-5-2): Boruc, Nastasic, Natali, Camporese, De Silvestri, Pasqual, Behrami, Kharja, Lazzari, Jovetic, Amauri.
    Panchina: Neto, Felipe, Salifu, Olivera, Romulo, Marchionni, Ljajic.

  • Barcellona – Milan 3-1 pagelle “legge” Messi. Ibra svalutation

    Barcellona – Milan 3-1 pagelle “legge” Messi. Ibra svalutation

    C’era davvero qualche possibilità per i rossoneri di passare il turno? Più che una mission impossible, Barcellona Milan è stata la partita della sottoMessione. Nel 3-1 finale spicca la doppietta di Lionel Messi, che anche ieri ha confermato la tendenza di segnare soltanto su rigore contro le squadre italiane, prolungando così la sua astinenza che prima del fischio di inizio durava da oltre 500′ minuti. La “legge” dell’argentino però è implacabile, quando segna il Barca sa solo vincere. Al Milan recriminano per l’arbitraggio di Kuipers, ma forse Allegri e Ibrahimovic farebbero meglio a spiegare come sia concepibile il passaggio del turno tirando soltanto tre volte nell’arco dei 90′ minuti di gioco.

    Pagelle Barcellona Milan 3-1, ritorno dei quarti di Champions League.

    BARCELLONA
    Victor Valdes 6: praticamente inoperoso durante tutta la partita.  Avrà pagato anche lui il biglietto come i 90 mila del Camp Nou? INFILTRATO
    Mascherano 6,5: è l’uomo più rude del Barca, non per nulla Guardiola l’ha reinventato difensore dopo una vita da mediano. Da lì non si passa. BUTTAFUORI
    Piquè 6: non sarà la sua migliore stagione con la maglia blaugrana, però quelli che non lo conoscono avrebbero difficoltà nel capirlo. FRAC
    Puyol 6,5: in Spagna è una leggenda. Anche ieri impeccabile. Tiene in bilico la clessidra del tempo, per lui non trascorre mai. HIGHLANDER
    Dani Alves 7: è una delle chiavi del gioco catalano. All’inizio con la difesa a tre gioca da ala pura. Dopo il 2-1 Guardiola torna alla difesa a quattro e lui si posiziona come terzino. Il risultato non cambia, per la retroguardia rossonera sono grossi guai ogni volta che entra in area. URAGANO
    Xavi 6: in dubbio fino all’ultimo, è autore di una prestazione ben al di sotto rispetto agli standard a cui ci aveva piacevolmente abituato. IN PANNE
    Busquets 6: se il Camp Nou fosse il teatro, lui sarebbe il miglior attore in circolazione. Spesso e volentieri accentua ogni fallo che subisce da parte dei centrocampisti del Milan. Al Real lo conoscono fin troppo bene. ATTORE
    Iniesta 7: con il pallone fra i piedi fa quello che vuole. Segna il terzo gol che chiude l’incontro sfruttando un rimpallo della difesa avversaria. “Purtroppo” ha come compagno di squadra Messi, altrimenti potrebbe lottare benissimo per la conquista del Pallone d’Oro. MAGO DI OZ
    Fabregas 7: la sua posizione iniziale crea una grande confusione mentale nella testa dei giocatori del Milan. Che cosa ci fa nella posizione di trequartista dietro Messi? Non è un caso che i primi 15′ minuti di gioco siano i più belli dell’incontro da parte del Barca, un modulo altamente sperimentale di cui Fabregas rappresenta la degna sorpresa. FOLLETTO
    Cuenca 6: la presenza nell’undici titolare del “canterano” ha sorpreso un po’ tutti, considerata anche la presenza in panchina di gente come Sanchez e Pedro. Nonostante l’importanza della partita non sfigura all’interno della sinfonia blaugrana. BRAVO RAGAZZO
    Messi 7,5: non c’è niente da fare, il Pallone d’oro argentino ancora una volta dimostra di essere il calciatore più forte del pianeta. Quando tocca palla si accende una magia che solo i più grandi del calcio hanno saputo trasmettere. Ridicolizza Mexes nell’azione del primo rigore della serata. Come un burattinaio giostra a suo piacimento la difesa del Milan. STEVEN SPIELBERG

    lionel messi | © LLUIS GENE/AFP/Getty Images

    MILAN
    Abbiati 6,5: forse Bojan ancora non conosce il portiere rossonero, se è vero che a poche ore dall’inizio del match l’ha etichettato come il punto debole del Milan. In più di un’occasione decisivo nel mantenere accettabile il divario fra le due squadre. GRANDE PUFFO
    Abate 5,5: non spumeggiante come in altre occasioni, se bene o male riesce a contenere Cuenca non si può dire la stessa cosa per Iniesta. RUOTE SGONFIE
    Nesta 6,5: uno dei migliori in campo. Riesce a sbrogliare situazioni complicate che vedono in Messi l’artefice principale. Da parte del Milan sono grandi i rimpianti per non aver avuto ieri sera un giocatore come Thiago Silva. PREDICATORE
    Mexes 4: errore macroscopico quello che compie ad inizio primo tempo, dal quale scaturisce il vantaggio del Barca. Da lì in poi la sua partita è una lunga Via Crucis. SCIAGURA
    Antonini 4,5: stavolta non ripete la prestazione super dell’andata. Suo il fallo da rigore su Messi per il primo penalty della gara. Dani Alves lo asfalta regolarmente. MOSCERINO
    SEEDORF 5,5: potrebbe essere stata la sua ultima partita in Champions League con la maglia rossonera. Forse a maglie invertite potrebbe dire ancora la sua, però le idee di Allegri sono leggermente distanti da quelle di un Cruijff, volendo citarne uno. Di questa serata Clarence ricorderà gli applausi del Camp Nou al momento della sua sostituzione. MOICANO
    Ambrosini 5: più nervosismo che altro. Il capitano del Milan incarna il sentimento di rabbia della squadra rossonera nei confronti dell’arbitro olandese e dimentica un dettaglio non trascurabile, il giocare. KILL BILL
    Nocerino 6,5: quando tutti si aspettano un Robinho, un Boateng, un Ibrahimovic, chi va a segnare al Camp Nou? Lui, Nocerino. Deriso nella prima partita della fase a gironi dal pubblico blaugrana per via della sua tecnica non proprio entusiasmante, l’ex rosanero fa ricredere tutti andando a segno proprio nel tempio spagnolo. VENDETTA
    Boateng 5,5: che duello con Pujol. Il Boa appare in ripresa rispetto alle ultime due uscite in campionato contro Roma e Catania, ma non è sufficiente per cambiare l’inerzia della partita. ASPRO
    Robinho 4,5: qualche numero lo estrae dal cilindro, però i tifosi rossoneri sarebbero più contenti se occasioni come quelle del secondo tempo avessero un esito diverso rispetto al solito pugno di mosche a cui Binho ci ha abituato. POLVERI BAGNATE
    Ibrahimovic 5,5: mezzo punto in più per l’assist a Nocerino nell’azione del momentaneo 1-1 del Milan. Piqué e Mascherano lo contengono senza troppi patemi d’animo. Nel corso del primo tempo fallisce una ghiotta occasione non trovando il pallone al momento del tiro. Quest’ultima è forse l’immagine più emblematica dello svedese in Europa. RE NUDO

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  • Barcellona – Milan 3-1, doppio Messi. Calvario Pato

    Barcellona – Milan 3-1, doppio Messi. Calvario Pato

    L’Italia saluta la Champions League. Al Camp Nou Barcellona Milan finisce 3-1 per i padroni di casa, che si illudono alla mezzora del primo tempo con il gol di Nocerino che aveva riportato momentaneamente in parità l’incontro sbloccato al 10′ minuto dal rigore di Messi. Il dominio dei blaugrana è però schiacciante e al 41′ il secondo penalty della serata consente agli uomini di Guardiola di mettere una seria ipoteca per la qualificazione alla semifinale. Nella ripresa arriva anche il terzo gol ad opera del centrocampista Iniesta. Per i rossoneri una notte da dimenticare, resa ancora più drammatica per l’infortunio muscolare di Pato, uscito quasi subito dopo il suo ingresso a metà della seconda frazione di gioco. Il Barca è meritatamente per il quinto anno consecutivo in semifinale di Champions.

    PRIMO TEMPO – Porqué? Manca soltanto Mourinho nel primo tempo del Camp Nou. Due rigori per il Barcellona, nati entrambi da regali dei difensori del Milan. Prima è Mexes a perdere il pallone a centrocampo su pressione di Messi che si invola indisturbato verso l’area rossonera. E’ poi Antonini ad atterrare la Pulce, non lasciando altra scelta all’arbitro Kuipiers che fischiare il penalty in favore dei padroni di casa. L’argentino è implacabile, il Barcellona è già avanti per 1-0 al 10′ minuto. I catalani sembrano controllare agevolmente la partita, ma commettono l’errore di far rientrare in gara la squadra di Allegri. Alla mezzora infatti, dopo un contropiede fulmineo, il Diavolo trova la rete dell’1-1. Ibrahimovic pesca con un delizioso assist l’inserimento di Nocerino che di destro insacca alle spalle di Victor Valdes. La gioia dei quattromila tifosi rossoneri però dura poco perché al 41′ minuto il Barca si riporta in vantaggio grazie al secondo rigore della serata. Nell’occasione il direttore di gara olandese appare troppo fiscale, giudicando da penalty la trattenuta di Nesta ai danni di Busquets. Gli uomini di Guardiola chiudono il primo tempo avanti 2-1. La quinta semifinale di Champions negli ultimi cinque anni è più vicina. Messi con i suoi 14 gol in Europa appare irraggiungibile.

    lionel messi | © LLUIS GENE/AFP/Getty Images

    SECONDO TEMPO – Il Barcellona continua a dominare l’incontro, sebbene non sia in giornata di grazia. Per questo Milan però può bastare così. Passano otto minuti e i blaugrana si portano sul 3-1, grazie al gol di Iniesta che si avventa su un rimpallo dopo la conclusione di Messi e infila senza problemi Abbiati. A questo punto è abbastanza inspiegabile la scelta tattica di Allegri nel far entrare Aquilani al posto di Seedorf, rinunciando ad inserire una punta in più fino al 70′, quando Pato subentra a Boateng. Il Milan prova a sbilanciarsi ulteriormente, ma la forza sembra abbandonare il Milan. La disfatta rossonera è completa con l’uscita del Papero dopo appena dieci minuti il suo ingresso in campo. Ennesimo infortunio muscolare per il brasiliano, tutto inutile quindi il viaggio negli Usa e quello che era stato salutato come un miracolo all’interno dell’ambiente del Milan. Nel finale il Barca potrebbe allungare ancora il divario con il neo entrato Adriano, che grazia Abbiati. Finisce con i 90 mila del Camp Nou in festa, la trasferta spagnola del Milan si rivela un flop senza attenuanti.

  • Barcellona – Milan, le ultimissime dal Camp Nou. Xavi titolare

    Barcellona – Milan, le ultimissime dal Camp Nou. Xavi titolare

    Tutto pronto al Camp Nou. Barcellona Milan, lo spettacolo sta per cominciare. Tra i 90 mila del Camp Nou ci saranno anche 4 mila tifosi del Diavolo, arrivati dall’Italia per spingere i propri beniamini verso il traguardo delle semifinali. All’interno del clan blaugrana serpeggia grande ottimismo per il big match di questa sera contro i rossoneri. Il sorriso dei catalani è anche per il pronto recupero di Xavi. L’ultimo provino di stamani ha sciolto ogni dubbio circa la presenza in campo del centrocampista spagnolo, giocatore fondamentale per il gioco del Barca. Tutto confermato invece nel Milan, nonostante nel pomeriggio fosse circolata la voce di un Bonera pronto a sostituire Nesta nel caso il difensore romano avesse dato forfait.

    Ricordiamo che il Diavolo per qualificarsi ha a disposizione due risultati su tre. Infatti sia un pareggio con gol che qualsiasi vittoria consegnerebbero alla squadra di Allegri il pass per approdare al turno successivo. Il Barcellona invece deve per forza vincere. Per i blaugrana sarebbe sufficiente anche una semplice vittoria per 1-0.

    lionel messi | © LLUIS GENE/AFP/Getty Images

    I due protagonisti più attesi della serata saranno Lionel Messi da una parte e Zlatan Ibrahimovic dall’altra. L’argentino è il capocannoniere della competizione, grazie ai 12 gol messi a segno negli otto incontri disputati fin qui, cinque dei quali nel ritorno degli ottavi di finale contro il Leverkusen. Lo svedese del Milan invece ha realizzato cinque reti in sette partite.

    L’ultima squadra che ha eliminato il Barcellona dalla Champions League è l’Inter di Mourinho, nelle semifinali dell’edizione 2009-2010. Infine Messi nella sua carriera ha segnato alle squadre italiane soltanto grazie a dei calci di rigore.

    Probabili formazioni Barcellona Milan, andata quarti Champions League

    Barcellona (3-4-3): Valdes, Piqué, Pujol, Mascherano, Dani Alves, Iniesta, Xavi, Busquets, Messi, Sanchez, Pedro.
    Panchina: Pinto, Montoya, Adriano, Keita, Thiago Alcantara, Tello, Cuenca. Allenatore: Guardiola
    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Nesta, Mexes, Antonini, Ambrosini, Nocerino, Seedorf, Boateng, Ibrahimovic, Robinho.
    Panchina: Amelia, Zambrotta, Bonera, Aquilani, Emanuelson, Pato, Maxi Lopez. Allenatore: Allegri