Tag: zlatan ibrahimovic

  • Ibrahimovic giura fedeltà al Milan e snobba il Real

    Ibrahimovic giura fedeltà al Milan e snobba il Real

    Al Milan Ibrahimovic si sente a casa. L’attaccante svedese non ha alcuna intenzione ad abbandonare i rossoneri al termine di questa stagione. Smentite quindi le voci dell’iberico El Confidencial, che dava il bomber di Malmoe lontano dal Diavolo nel prossimo futuro. Niente Spagna, niente Real, Ibra resta a Milanello. Salvo colpi di sorpresa, Jose Mourinho dovrà puntare su un altro top player per l’obiettivo dichiarato della stagione 2012-2013, la Champions League. Nel frattempo il Milan si appresta a vivere una serie di addii eccellenti. Da Van Bommel a Nesta, fino all’olandese Seedorf.

    CASA MIA – Zlatan Ibrahimovic non rinnega la scelta compiuta la scorsa estate, quando dal Barcellona era approdato al Milan. L’obiettivo dello svedese era quello di vincere tutto. Il primo anno è arrivato lo scudetto, nel secondo probabilmente i rossoneri resteranno a bocca asciutta. Nonostante una stagione “fallimentare”, Ibra vuole tornare ad alzare un trofeo. Qui in Italia, con il Diavolo. Nessuna scorciatoia Real quindi, ammesso che possa considerarsi tale. Stando a quanto dichiarato dallo svedese al quotidiano svedese AftonBladet, Mino Raiola potrà stare tranquillo per altri 12 mesi, almeno sul questo fronte.

     

    zlatan-ibrahimovic
    zlatan-ibrahimovic | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    ADDII – Per un Ibrahimovic che resta, ci sono tanti calciatori del Milan pronti a lasciare i rossoneri. Rimanendo in tema Raiola, Van Bommel ha accettato la proposta del Psv per disputare il campionato dell’Eredivisie il prossimo anno. L’olandese classe ’77 torna quindi alle origini, nel club che gli ha permesso di approdare al Barcellona prima e al Bayern Monaco poi. Un altro orange pronto a salutare i rossoneri è Clarence Seedorf, dopo 10 anni e 298 presenze, con due Champions vinte. Probabilmente al numero 10 del Milan verrà offerto un posto all’interno della società, e non è da escludere che un giorno possa arrivare alla panchina della prima squadra. Anche l’avventura di Alessandro Nesta è arrivata al capolinea. Le 36 primavere del calciatore romano hanno convinto i dirigenti di Via Turati a non rinnovare il contratto del difensore centrale. Per lui futuro a stelle strisce. Infatti si fanno sempre più insistenti le voci che vogliono Nesta a un passo dai Red Bull, il club dove milita l’ex stella del calcio europeo Henry.

    RIFONDAZIONE – Per la difesa il nome più gettonato è quello di Acerbi, il giovane centrale del Chievo. A centrocampo invece, dopo l’arrivo a parametro zero di Bakaye Traoré (27 enne mediano del Nancy), sembra fatta per l’approdo di Montolivo (anche lui in scadenza di contratto con la Fiorentina).

  • Mourinho chiama Ibra, Higuain contropartita

    Mourinho chiama Ibra, Higuain contropartita

    Il calciomercato Milan è in fermento. Secondo il sito spagnolo El Confidencial, Jose Mourinho avrebbe contattato Ibrahimovic circa un mese fa. Non una semplice chiacchierata tra amici, ma qualcosa di più. Argomento principale della telefonata il trasferimento del rossonero al Real Madrid. Qui Zlatan riabbraccerebbe il tecnico con il quale forse ha legato maggiormente nella sua carriera da calciatore. Due personalità forti, due tra i personaggi più discussi del calcio, che spesso hanno garantito successi e fama ai propri club. Niente però nel calcio è regalato. Se da una parte c’è la finestra Spagna, dall’altra c’è il club di Via Turati che non vuole farsi trovare impreparato. L’idea è quella di uno scambio alla pari che includa il bomber Higuain ed il brasiliano Kaka.

    TELEFONATA – Le notizie che danno Ibra vicino ai Blancos ormai non destano più sorpresa. Stavolta è El Confidencial a scrivere una nuova puntata di quella che presumibilmente sarà una delle telenovele più gettonate della prossima estate. Durante la chiamata il vate di Setubal avrebbe chiesto allo svedese se fosse disponibile a raggiungerlo in Spagna. Non per vincere una seconda Liga. Ormai quello fa parte del passato. L’obiettivo numero uno del portoghese è vincere la Champions.

    Zlatan Ibrahimovic | © Mark Ralston/Getty Images

    SFIDA – E quale sfida più affascinante per Ibrahimovic, se non quella europea? La stagione al Milan di quest’anno, salvo clamorosi colpi di scena, è da considerarsi fallimentare. Scudetto vanificato con un finale di stagione, eliminati in Champions League ai quarti di finale, senza dimenticare il triste epilogo della semifinale di Coppa Italia allo Juventus Stadium. In primavera il giocatore rossonero aveva dichiarato come la Coppa Campioni per lui non fosse un ossessione. Stesso discorso per il Pallone d’oro. Ma nella bacheca di un fuoriclasse non può mancare il trofeo più ambito da ciascun calciatore. Specialmente se si chiama Zlatan Ibrahimovic. E il Real Madrid potrebbe definitivamente accontentare i desideri celati del bomber di Malmoe.

    SCAMBIO – Che cosa possono offrire i Blancos in cambio al Milan? Soldi, certo. Anche giocatori però. E tra le fila del Real ci sono sia Higuain che Kakà, due pallini, vecchi e nuovi, dell’amministratore delegato rossonero. Da una parte “El Pepita” andrebbe a rimpiazzare il vuoto lasciato dall’attuale capocannoniere della Serie A, mentre Kakà tornerebbe a casa, come il più classico dei revival. In ogni caso la trattativa non appare delle più semplici, anche perché sul bomber argentino c’è da battere la concorrenza di Paris Saint Germain e Juve, mentre per Kakà le porte parigine sono spalancate da tempo.

  • Torna Cassano, Siena Milan 1-4 un poker di rimpianti

    Torna Cassano, Siena Milan 1-4 un poker di rimpianti

    Un poker di rimpianti per i rossoneri dopo Siena Milan e il rammarico che forse più del famoso gol di Muntari a pesare sulla conquista del campionato siano state le assenze di Cassano e Boateng. Allegri quest’oggi seppur senza pedine importanti come Thiago Silva e Nesta in difesa trova una dignitosa prestazione su un campo notoriamente difficile per chiunque rispolverando la grinta di Gattuso in mediana ma lanciando sopratutto il tridente titolare in attacco. Cassano seppur ancora a corrente alternata è la medicina giusta per vitalizzare uno spento Ibrahimovic e i tagli di Boateng, così come le sue conclusione dalla distanza, sono pane necessario per vivacizzare la manovra e renderla imprevedibile per difese attente e troppo chiuse. Oltre alla coppia Cassano Ibrahimovic è da segnalare ancora una volta Antonio Nocerino partito questa volta dalla panchina e autore della sua decima rete in campionato dimostrando di esser fondamentale per i rossoneri.

    con Ibra e Cassano è un altro Milan | ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    Siena Milan, la partita L’avvio di partita è tutt’altro che agevole per i rossoneri, Sannino infatti ha allestito il suo Siena in modo accorto chiedendo un asfissiante pressing ai suoi centrocampisti e continui raddoppi agli attaccanti. L’avvio di gara di Ibrahimovic svogliato e avulso dal gioco e un Cassano non troppo poco incisivo facevano presagire una giornata no cambiata in un sol colpo da un regalo di Brkic incapace di trattenere il pallone su un tiro cross dello svedese favorendo il ritorno al gol di Cassano. Due minuti e Ibra decide di metter il suo sigillo con una fucilata da dentro l’area di rigore. La partita cambia e il Milan torna a giocare un calcio convincente e a tratti spettacolare. Nella ripresa i ritmi calano e la partita scivola via senza particolari sussulti fino al gol di Bogdani che risveglia l’orgoglio rossonero che nel giro di tre minuti segna altre due reti. Nocerino, in versione Kaka, semina avversari prima di segnare la sua decima rete in campionato. Ibra nell’ultimo minuto di recupero arrotonda la sua posizione al vertice della classifica marcatori sull’ennesimo assist di Cassano.

    Siena Milan tabellino e pagelle
    Siena (4-4-1-1):
    Brkic 4,5; Vitiello 5, Rossettini 6, Terzi 5 (36′ Contini 5,5), Del Grosso 6; Grossi 6 (20′ st Bogdani 6), Vergassola 6, Gazzi 5,5, Brienza 5,5; Destro 5, Larrondo 5,5 (9′ st Bolzoni 6). A disp.: Pegolo, Contini, Belmonte, D’Agostino, Mannini, Bogdani. All.: Sannino
    Milan (4-3-1-2): Abbiati 6; Abate 6, Bonera 6,5, Yepes 6,5, Mesbah 5,5; Gattuso 6 (30′ st Nocerino 7), Van Bommel 6, Muntari 6 (15′ st Aquilani 5,5); Boateng 6 (35′ st El Shaarawy sv); Ibrahimovic 7, Cassano 7. A disp: Amelia, Mexes, Antonini, Maxi Lopez. All.: Allegri
    Arbitro: Brighi
    Marcatori: 26′ Cassano, 29′ e 47′ st Ibrahimovic, 45′ st Nocerino (M), 38′ st Bogdani (S)
    Ammoniti: Terzi (S), Gattuso, Van Bommel (M)

    Video Siena Milan 1-4 highlights Youtube
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    SERIE A 35 GIORNATA RISULTATI MARCATORI E CLASSIFICA

  • Milan – Genoa, ultima chiamata scudetto

    Milan – Genoa, ultima chiamata scudetto

    Questo pomeriggio San Siro ospita l’incontro fra Milan Genoa. Per i rossoneri, con cinque partite ancora da giocare, rappresenta forse l’ultimo treno per lo scudetto, dopo i passi falsi contro Fiorentina e Bologna. Allegri, sempre più sulla graticola, a sorpresa non convoca Clarence Seedorf e il brasiliano Robinho. Dall’altra parte c’è una squadra disperata, ancora sotto choc per quanto accaduto domenica scorso al Ferraris. Toccherà al nuovo allenatore De Canio (ex Lecce) cercare di risollevare le sorti del club genoano, precipitato al quartultimo posto in classifica, con un solo punto di vantaggio rispetto al Lecce (impegnato oggi contro il Napoli).

    TOCCA AL FARAONE – Con ogni probabilità la coppia d’attacco rossonera sarà composta da Ibrahimovic ed El Shaarawy, il quale prenderà il posto di un deludente Robinho. In difesa, sebbene annunciato alla vigilia, mancherà Thiago Silva. I due centrali di difesa saranno Nesta e Yepes. Indisponibili Bonera (squalificato per una giornata) e il francese Mexes. A centrocampo Allegri conferma il blocco tutto muscoli, con Van Bommel insieme a Nocerino e Muntari. Dietro le punte giocherà Emanuelson, mentre Boateng (recuperato) partirà dalla panchina, dove siederanno anche Cassano e Maxi Lopez.

    stephan el shaarawy | © Dino Panato/Getty Images

    FUORI GILARDINO – De Canio, al debutto sulla panchina del Genoa, sembra intenzionato a schierare il 4-4-2, lasciando fuori il grande ex della partita, Alberto Gilardino. In difesa Carvalho e Moretti agiranno da terzini, con Kaladze (anche lui ex) e Granqvist al centro. A centrocampo invece mancherà il capitano Rossi, che sconta una giornata di squalifica. Sulle fasce probabile l’impiego di Belluschi e Biondini, mentre Kucka e Veloso formeranno la diga di centrocampo. In attacco De Canio lancia dal primo minuto la coppia Palacio-Sculli.

    PRECEDENTI – A San Siro il Genoa non conquista i tre punti da 54 anni (5-1 stagione ’57-58). All’andata la squadra di Allegri espugnò il Ferraris grazie alle reti di Ibrahimovic e Nocerino. Nella scorsa stagione il Milan superò in casa i grifoni per 1-0, merito di un’invenzione dello svedese. L’ultimo punto conquistato in casa del Diavolo da parte del Genoa risale alla stagione 2008-2009, quando i rossoblu pareggiarono per 1-1 contro gli uomini di Ancelotti (rete di Milito).

    Milan Genoa probabili formazioni, recupero 33^ giornata Serie A
    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Nesta, Yepes, Antonini, Van Bommel, Nocerino, Muntari, Emanuelson, Ibrahimovic, El Shaarawy.
    Panchina: Amelia, Mesbah, Aquilani, Gattuso, Boateng, Cassano, Maxi Lopez. Allenatore: Massimiliano Allegri.
    Genoa (4-4-2): Frey, Carvalho, Kaladze, Granqvist, Moretti, Belluschi, Kucka, Veloso, Biondini, Palacio, Sculli.
    Panchina: Lupatelli, Bovo, Birsa, Jankovic, Jorquera, Ze Eduardo, Gilardino. Allenatore: Luigi De Canio

  • Milan, Allegri a rischio esonero, spogliatoio spaccato

    Milan, Allegri a rischio esonero, spogliatoio spaccato

    Nonostante il prolungamento del contratto a gennaio, Allegri rischia l’esonero. Uno scudetto che fino ad un mese fa sembrava saldamente nelle mani del Milan ora rappresenta soltanto un miraggio lontano. Dopo lo sciagurato pareggio di ieri contro il Bologna a San Siro, la squadra del tecnico livornese è scivolata a meno tre dalla Juventus, vittoriosa nel posticipo serale per 4-0 sulla Roma. La situazione si presenta particolarmente complicata sul fronte giocatori, da Seedorf ad Ibrahimovic, fino ad arrivare al caso El Shaarawy, ieri in tribuna. Senza dimenticare poi l’umore del padrone di casa, Silvio Berlusconi. L’unico che ancora sembra riporre fiducia nell’allenatore è Adriano Galliani. Sarà sufficiente?

     

    FAZIONI – Forse ieri si è manifestato all’ennesima potenza il “problema” Ibrahimovic. Perché fino a quando è girato tutto per il verso giusto l’armonia all’interno del gruppo era totale, ora invece qualcosa si è rotto. A molti dei tifosi rossoneri presenti ieri avrà destato più di un sospetto il comportamento dello svedese. Svogliato nel primo tempo, improvvisamente attivo nella ripresa, subito dopo l’ingresso in campo dell’amico Cassano al posto di un infuriato Seedorf. Semplice casualità?

    massimiliano allegri | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    INFORTUNI – Lasciando da parte il caso Pato, Allegri in questa stagione ha dovuto ricevere pesanti accuse in merito alla miriade di infortuni che ha colpito la rosa del Milan. Sopratutto ha scatenato più di un polverone l’infortunio di Thiago Silva pochi giorni prima l’andata dei quarti di Champions contro il Barcellona, con il brasiliano che è ancora fermo ai box. Come nella vita di tutti i giorni, anche nel calcio è impensabile andare avanti con i se e con i ma, in ogni caso una riflessione è d’obbligo. Se Thiago Silva fosse stato regolarmente in campo, i rossoneri sarebbero ugualmente crollati in campionato?

    BEL GIOCO – Il Milan di Allegri, a parte rare occasioni (Milan-Arsenal di quest’anno per esempio), non ha mai mostrato un gioco convincente, specialmente agli occhi del presidente Berlusconi. Spesso il numero uno rossonero ha avuto parole dure nei confronti dell’ex Cagliari, ed è facile ricordare l’espressione di profonda delusione in occasione del primo tempo fra Milan Barcellona, con il Diavolo completamente in balia dei blaugrana. Non dimentichiamo poi il rapporto tra Pato e lo stesso Allegri, che durante il mese di gennaio ha innervosito in più di un’occasione la poltrona presidenziale.

    FARAONE – C’è poi il caso El Shaarawy. Nei mesi scorsi il giovane attaccante rossonero sembrava in procinto di decollare e strappare una maglia di titolare a Robinho, lontano parente del giocatore della stagione scorsa. Ora invece per il Faraone c’è posto soltanto in tribuna. Sarà forse un caso che il declino dell’ex calciatore del Padova sia iniziato all’indomani dell’incontro all’Emirates Stadium contro l’Arsenal? La stessa partita dopo la quale Zlatan Ibrahimovic aveva gettato autentiche bombe nei confronti del tecnico Allegri per via del modulo a tre punte con il quale lo svedese non riusciva a sentirsi a suo agio? Casualità, destino, forse. Sicuramente il tecnico livornese dovrà rendere conto a Berlusconi anche di quest’ultimo aspetto, perché il presidente dei rossoneri non ha mai celato il proprio amore calcistico nei confronti del Faraone. L’esperienza di Allegri al Milan è giunta al capolinea?

  • Milan – Bologna 1-1, diavolo all’inferno

    Milan – Bologna 1-1, diavolo all’inferno

    Brutto stop per il Milan che davanti al proprio pubblico stecca clamorosamente e ottiene solo uno scialbo pareggio, raggiunto tra l’altro in extremis grazie al solito Ibrahimovic. Una gara che gli uomini di Allegri paiono affrontare col giusto piglio, attaccando fin da subito e rendendosi pericolosi con un tiro dalla distanza dell’attaccante svedese, ben parato a terra da Agliardi, oggi chiamato a sostituire il titolare Gillet. I padroni di casa cercano di mettere subito in chiaro le cose e al quarto d’ora vanno ancora vicini al gol sempre con il solito numero 11, che stavolta alza troppo la mira e spedisce sopra la traversa da posizione interessante.

    Nonostante la forte pressione ecco che al 26° avviene il fattaccio che cambierà le sorti della partita e potrebbe cambiare anche quelle del campionato, Van Bommel su pressione di Diamanti, ottima la sua prova, perde palle clamorosamente sulla trequarti e lascia spazio al contrattacco rossoblu, con lo stesso numero 23 che lancia in profondità Ramirez e l’uruguaiano bravo a sfruttare l’assist e a battere Abbiati in uscita.
    I rossoneri accusano il colpo e cominciano a perdere dinamismo, anche se alcuni minuti dopo riescono a rendersi pericolosi con Robinho che dopo una bella azione personale riesce a mettere in mezzo per Nocerino, anticipato di un soffio da Morleo in ripiegamento difensivo. La pressione degli uomini di Allegri pericolosi anche con Abate al 33°, lascia molto spazio ai contropiedi degli ospiti che con Mudingayi riescono ad arrivare caparbiamente al tiro, la mira del centrocampista non è però buona e la palla finisce fuori di poco. Si va a riposo con gli ospiti in vantaggio.

    Zlatan Ibrahimovic | © Marco Luzzani/Getty Images

    Al rientro in campo l’undici rossonero prova a rimettere la partita sui binari giusti, al terzo minuto è Nocerino ad avere una ghiotta occasione sempre da dentro l’area sfruttando una palla vagante, il centrocampista ex Palermo non aggiusta il tiro e di mancino spara fuori. Al 52° è stavolta Diamanti a rendersi pericoloso con un tiro-cross sul quale Abbiati ci mette una pezza.

    I minuti passano e l’impotenza dell’attacco milanista fa spazientire i tifosi presenti allo stadio e non solo. Ogni tentativo dei rossoneri sembra, infatti, essere vano e ben contrastato dall’ottima difesa felsinea che protegge la propria porta con ordine come nell’occasione in cui Cherubin riesce ad anticipare Cassano, nel frattempo subentrato ad uno spento Seedorf, liberato davanti ad Agliardi da un ottimo assist di Ibra, o affidandosi alla fortuna come all’87° quando lo svedese s’inventa un numero d’alta classe con una rovesciata che finisce di poco a lato, ma l’appuntamento con il gol è solo rimandato è al 90°, infatti, che arriva la tanto sospirata rete del pareggio con l’attaccante bravo a sfruttare uno splendido assist al bacio da parte di Emanuelson, battendo sul tempo sia il portiere che il difensore addetto alla sua marcatura. Il Milan prova a credere nella spettacolare rimonta, ma è troppo tardi e anche la sfortuna gioca la sua parte quando Robinho da pochi passi e totalmente libero in area spedisce a lato il gol che sarebbe valso la vittoria e il primato in classifica.

    Pagelle Milan

    Bonera 5: mai in partita si perde troppo spesso l’uomo e si fa saltare con troppa facilità essendo poi costretto a falli al limite del regolamento e che gli costeranno l’espulsione per doppia ammonizione, sostituire Thiago Silva non è di certo compito facile.

    Emanuelson 6: entra e nel finale fornisce due assist al bacio per Ibra e Robinho, il primo tramutato in gol, il secondo no. Ma in 10 minuti combina più del titolare Antonini.

    Van Bommel 4: a Milano ancora si chiedono come è possibile pretendere dall’olandese che ricopra il ruolo che fu di Pirlo, non è di certo uomo d’ordine e a cui affidare l’impostazione della manovra, la prova è quando si fa soffiare goffamente la palla da Diamanti spianando la strada al vantaggio ospite.

    Robinho 5,5: prova a darsi da fare ma in sostanza è molti giochi di gambe e poca sostanza, sfiora il gol del vantaggio a trenta secondi dal termine ma la palla finisce a lato sul suo pericoloso colpo di testa.

     Ibrahimovic 6: la sufficienza solo perchè con caparbietà riesce a rimettere in piedi una partita che l’aveva visto protagonista in negativo, una prova impalpabile quella dello svedese che non punge quasi mai e sbaglia anche qualche tocco di troppo, a tratti appare svogliato.

     

    Pagelle Bologna

    Agliardi 6,5: sostituire Gillet non è di certo compito facile ma il portiere classe ’83 non fa rimpiangere l’assenza del titolare e compie delle ottime parate sbarrando la strada alle incursioni degli avanti milanisti.

    Cherubin 7: copre, chiude e tiene botta, ottima prestazione da parte sua come da parte di tutta la difesa felsinea, chiamata ad un compito di certo non facile.

    Mudingayi 6,5: la sua è una partita tutta cuore e polmoni, da lui non si pretende altro, ha una buona occasione, ma arriva troppo stanco al tiro e spedisce fuori dopo essersi liberato bene al tiro.

    Ramirez 6,5: tecnica sopraffina, il suo sarà sicuramente un futuro radioso e purtroppo per i rossoblu lontano dalle due torri, ma fino ad allora si godranno le giocate di questo splendido giocatore che ha il merito di mettere pressione ad un Milan apparso stanco e svogliato, bravo ad ottimizzare una delle pochissime palle buone capitategli nel match.

    Diamanti 7: aveva detto che lo scudetto avrebbe preferito fosse finito al Milan,ma con la sua prestazione ed il suo prezioso assist ha regalato un prezioso assist agli “odiati” bianconeri. Una prestazione preziosa che vale come messaggio diretto a Cesare Prandelli.

    Milan (4-3-2-1): Abbiati 6; Abate 6, Nesta 5,5, Bonera 5, Antonini 5,5 (24′ st Emanuelson 6); Nocerino 6, Van Bommel 4 (27′ st Aquilani 5), Muntari 5,5; Seedorf 5 (11′ st Cassano 6); Robinho 5,5, Ibrahimovic 6. A disp.: Amelia, Yepes, Gattuso, Maxi Lopez.
    Bologna (3-4-2-1): Agliardi 6,5; Raggi 6, Portanova 6,5, Cherubin 7; Garics 6, Perez 6, Mudingayi 6,5, Morleo 6,5; Ramirez 6,5, Diamanti 7 (20′ st Taider 5,5); Di Vaio 5,5 (30′ st Acquafresca 6). A disp.: Stojanovic, Antonsson, Rubin, Kone, Gimenez.

     

    Highlights Milan-Bologna 1-1

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  • Milan Bologna Allegri si affida ad Ibra

    Milan Bologna Allegri si affida ad Ibra

    Partita fondamentale, per non perdere punti importanti e mettere pressione alla Juventus, quella che aspetta oggi il Milan. In questo 34° turno, cominciato sotto il ricordo di Piermario Morosini, i rossoneri saranno chiamati ad affrontare una partita molto delicata, contro un Bologna che in questo campionato s’è dimostrato grande con le grandi, levandosi grosse soddisfazioni come battere l’Inter a San Siro o pareggiare allo Juventus Stadium.

    Per superare l’ostacolo rossoblu, Allegri dovrà fare a meno dei soliti noti come Thiago Silva, Boateng e l’ammalato cronico Pato, anche se i primi due sono sulla via del recupero e dovrebbero essere disponibili per questo finale di campionato. Il tecnico toscano recupera Abate che scenderà regolarmente in campo occupando l’out di sinistra con Antonini ad occupare l’altro settore e la coppia Bonera-Nesta, a completare un reparto come detto orfano di un tassello importante come il centrale brasiliano. In mediana confermato il terzetto tutto corsa e muscoli composto da Muntari, Nocerino e Van Bommel nel ruolo di regista arretrato che avrà come vertice alto del rombo Seedorf, il numero 10 milanista agirà alle spalle della coppia composta dall’insostituibile Ibrahimovic e da uno a scelta tra Robinho e Cassano, con il brasiliano in vantaggio sul Pibe de Bari che però potrebbe rappresentare la carta a sorpresa dello schieramento rossonero. A tal proposito Allegri non ha ancora sciolto le riserve anche se alla fine probabilmente opterà per la coppia Ibra-Binho, visto anche la lungo degenza del talento barese che non ha ancora i 90′ nelle gambe e potrebbe risultare più decisivo a partita in corsa.

    Massimiliano Allegri | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Il Bologna arriverà a San Siro con lo spirito della squadra che da questa partita ha tutto da guadagnare, ormai ad un passo dalla salvezza matematica, la squadra felsinea avrà il vantaggio di potersi giocare la partita a visto aperto schierandosi anche con un modulo un po’ più spregiudicato.

    In casa rossoblu tutti o quasi a disposizione per Pioli, che dovrà solo fare a meno di una pedina importante come il portiere Gillet, che sarà sostituito da Agliardi. Per il resto solito 3-4-2-1 con il terzetto difensivo composto da Raggi, Portanova e Cherubin. In mediana sugli esterni agiranno Garics e Rubin, entrambe avranno il compito di tenere a bada le sfuriate dei terzini rossoneri, rinculando in fase di difesa e trasformando di fatto la linea a 3 in una 5 più coperta. In mezzo la coppia muscoli e polmoni Mudingayi-Perez, a far da diga e coprire le due mezze punte Diamanti e Ramirez che avranno il compito di rifornire il loro capitano Di Vaio, schierato come unica punta, e ovviamente di cercare il gol con qualche tiro dalla distanza data la loro notevole capacità balistica. Sarà sicuramente una partita importante per il trequartista toscano che spera di continuare a far bene per poter sperare in una chiamata per la spedizione europea, da parte del Ct Prandelli.

    PROBABILI FORMAZIONI MILAN BOLOGNA

    Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Bonera, Antonini; Nocerino, Van Bommel, Muntari; Seedorf; Ibrahimovic, Robinho. A disp: Amelia, Yepes, Gattuso, Aquilani, Emanuelson, Maxi Lopez, Cassano. All.: Allegri.

    Bologna (3-4-2-1): Agliardi; Raggi, Portanova, Cherubin; Garics, Perez, Mudingayi, Rubin; Ramirez, Diamanti; Di Vaio. A disp.: Stojanovic, Antonsson, Morleo, Kone, Taider, Gimenez, Acquafresca. All.: S. Pioli

  • Milan – Genoa, Seedorf trequartista, Van Bommel titolare

    Milan – Genoa, Seedorf trequartista, Van Bommel titolare

    A San Siro Milan Genoa si affrontano nell’anticipo della 33^ giornata. I rossoneri hanno l’occasione di riportarsi momentaneamente al primo posto in classifica qualora riuscissero a battere la squadra di Malesani, che nelle ultime settimana è precipitata fino in 17^ posizione, a soli due punti dal baratro della Serie B.

    Allegri ritrova Van Bommel, tornato a disposizione dopo l’infortunio alla schiena che l’ha tenuto lontano dal campo di gioco oltre un mese. Ancora una volta confermata la coppia d’attacco titolare Ibrahimovic-Robinho. Soltanto panchina per Maxi Lopez e Cassano. Dall’altra parte i rossoblu dovrebbero schierarsi con il 4-4-2. Ballottaggio Ze Eduardo-Gilardino in attacco.

    Undici titolare del Milan. Come sempre in porta giocherà Abbiati, in difesa rientra dopo la squalifica Bonera, che ricoprirà il ruolo di terzino destro. Sulla corsia opposta si rivede Antonini, assente dalla sfida del Camp Nou contro il Barcellona. Al centro confermata la coppia Nesta-Yepes, titolare nell’incontro del Bentegodi disputato martedì scorso, con Mexes che si siederà in panchina. A centrocampo Allegri schiera dal primo minuto Van Bommel, che sarà supportato da Muntari e Nocerino. Sulla trequarti Seedorf dovrebbe vincere il ballottaggio con il connazionale Emanuelson, mentre in attacco Ibrahimovic sarà affiancato dal brasiliano Robinho, preferito a Maxi Lopez ed El Shaarawy.

    Genoa, cercasi impresa. Ripetere le gesta della Fiorentina, capace sette giorni fa di centrare la storica impresa sul campo dei rossoneri. Nel 4-4-2 iniziale, Malesani schiera Frey in porta, con Mesto e Bovo terzini e la coppia Carvalho-Granqvist al centro. In mezzo al campo il regista portoghese Veloso sarà coadiuvato da Kucka, mentre sulle fasce agiranno il capitano Rossi (a destra) con Sculli che si ritroverà davanti Bonera. In attacco a sorpresa potrebbe partire titolare il brasiliano Ze Eduardo, spedendo così in panchina il grande ex della partita Gilardino. Palacio completa l’undici rossoblu.

    mark van bommel | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Precedenti. All’andata il Milan riuscì a superare senza troppe difficoltà il Genoa per 2-0, con le reti di Ibrahimovic e Nocerino, mentre l’anno scorso a San Siro fu ancora una rete dello svedese a consegnare i tre punti al Diavolo. Il Genoa non vince sul campo dei rossoneri dal ’58. Nei 44 match casalinghi il Milan ha battuto il Grifone in 28 occasioni, perdendo solamente quattro volte.

    Curiosità. Questa sera il miglior attacco della Serie A (Milan, 62 gol), sfida la peggior difesa del campionato (Genoa, 58 reti subite). Ibrahimovic negli ultimi 4 incontri con la squadra ligure ha segnato tre reti. Fuori casa il Genoa ha ottenuto 9 punti sui 48 disponibili, vincendo soltanto in due occasioni. Il club di Preziosi non vince in campionato da 11 partite, la peggior striscia negativa fatta registrare dopo il record di 13 gare senza vittorie della stagione ’92.

    Probabili formazioni Milan Genoa, anticipo 33^ giornata Serie A
    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Bonera, Nesta, Yepes, Antonini, Van Bommel, Nocerino, Muntari, Seedorf, Ibrahimovic, Robinho.
    Panchina: Amelia, Mexes, De Sciglio, Aquilani, Emanuelson, Maxi Lopez, Cassano. Allenatore: Allegri
    Genoa (4-4-2): Frey, Mesto, Carvalho, Granqvist, Bovo, Marco Rossi, Veloso, Kucka, Sculli, Palacio, Ze Eduardo.
    Panchina: Lupatelli, Kaladze, Biondini, Birsa, Jorquera, Jankovic, Gilardino.

    Upgrade. La partita è rinviata per la tragica morte di Piermario Morosini

  • Milan, Allegri sicuro “vinciamo lo scudetto”

    Milan, Allegri sicuro “vinciamo lo scudetto”

    Nell’anticipo di domani tra Milan Genoa, valido per la 33^ giornata di Serie A, i rossoneri si giocheranno una buona fetta di scudetto. Allegri lo sa bene e nella conferenza stampa della vigilia ha voluto mantenere alta la concentrazione della sua squadra affinché non si ripeta la brutta prestazione offerta sette giorni fa contro la Fiorentina.

    Il match di domani sarà solo il primo della lunga volata scudetto che vedrà Milan e Juventus sfidarsi in queste ultime sei gare della stagione. Allegri infine ha difeso a spada tratta l’annata rossonera,  da più parti giudicata fallimentare nel caso non arrivasse la conquista del campionato.

    Attenzione al Genoa. Sulla carta può sembrare un incontro a senso unico, considerando anche che i rossoblu non vincono da oltre due mesi, quando a Marassi riuscirono a superare la Lazio per 3-2 nella terza giornata di ritorno. Allegri teme sopratutto la determinazione degli uomini di Malesani nel rimanere aggrappati alla Serie A, senza cadere in quello che sarebbe un clamoroso contrappasso calcistico (non meno di un anno fa i tifosi del Genoa festeggiavano la retrocessione degli odiati rivali della Samp). In casa Milan la parola d’ordine è vincere, possibilmente dando dei segnali più confortanti sul piano del gioco, rispetto a quanto mostrato a Verona nel turno infrasettimanale.

    massimiliano allegri | © Marco Luzzani/Getty Images

    Operazione scudetto. Allegri si è detto estremamente convinto del fatto che alla fine sarà proprio il Milan a laurearsi campione d’Italia. Vincerle tutte e sei e vedere cosa è in grado di fare la Juventus, questo l’obiettivo del tecnico rossonero. Il calendario offrirà al Diavolo cinque partite casalinghe sulle sei che rimangono da qui al termine del campionato, con la sola trasferta di Siena ad allontanare Ibrahimovic e compagni da Milanello. Qualora non dovesse arrivare lo scudetto, Allegri ha affermato che farà i complimenti alla Juventus e ad Antonio Conte per l’ottima stagione disputata quest’anno. Un’ipotesi che però l’allenatore toscano non vuole neanche prendere in considerazione.

    Nessun rimpianto, tranne… Le critiche non sfiorano Allegri. Nonostante il Milan corra il pericolo di non vincere alcuna competizione quest’anno, il mister rossonero ha voluto sottolineare come la propria squadra sia stata eliminata ai quarti di Champions League dal Barcellona, attualmente la migliore squadra a livello mondiale, e in semifinale di Coppa Italia dalla Juventus con un gol subito ai tempi supplementari, mentre è in piena corsa per vincere il campionato essendo a una sola lunghezza dai bianconeri di Conte. L’unico rimpianto che Allegri rivela di avere è il gol fantasma di Muntari nel big match disputatosi quasi due mesi fa, una rete che secondo i milanisti avrebbe potuto indirizzare sul binario di Milano il titolo di quest’anno.

    Torna Van Bommel, El Shaarawy titolare? In vista del match di domani contro il Genoa, Allegri potrà contare su diversi giocatori recuperati, fra tutti il centrocampista olandese Van Bommel, assente da oltre un mese. Insieme all’orange sono tornati in gruppo anche il capitano Massimo Ambrosini e la coppia di terzini Antonini-Mesbah. Resta invece indisponibile Boateng, il quale accusa un’infiammazione al pube (per lui si parla di pubalgia). In attacco infine El Shaarawy dovrebbe partire titolare al fianco di Ibrahimovic, scalzando così il brasiliano Robinho, apparso in deciso calo nelle ultime partite.

  • Milan, via Ibrahimovic per “far spazio” a Guardiola?

    Milan, via Ibrahimovic per “far spazio” a Guardiola?

    La notizia, se fosse confermata dalla realtà, avrebbe dell’incredibile, considerando che l’operazione in questione coinvolgerebbe due dei protagonisti del calcio Europeo: un indizio? un tecnico ed un giocatore, un attaccante per la precisione. Ancora più nel dettaglio? Due acerrimi nemici. Si tratta di Zlatan Ibrahimovic e Pep Guardiola, che – stando ad alcune indiscrezioni mercato – potrebbero “incrociarsi” a Milano, ma solo per qualche istante, tra gate partenze e gate arrivi della Malpensa: il primo, infatti, a fine stagione potrebbe essere sul piede di lasciare Milanello, mentre il tecnico blaugrana potrebbe essere il sostituto di Allegri,nel caso in cui il Milan non riuscisse a centrare l’obiettivo scudetto. L’operazione può apparire “fantacalcio”, ma – se analizzata con maggiore attenzione – può condurre ad individuare qualche elemento di possibile riscontro reale.

    zlatan ibrahimovic | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    E’ assodato che, dopo la difficile convivenza al Barcellona, i due non hanno un buon rapporto (per ricorrere ad un eufemismo): dunque, se arrivasse Guardiola sarebbe automatico che Ibra lasci il Milan. Il tecnico spagnolo, inoltre, è in scadenza di contratto con il Barca e, in occasione di Milan-Barcellona di Champions League, avrebbe avuto un fugace colloquio con il presidente Berlusconi, che lo avrebbe lusingato e “corteggiato” in vista di un suo possibile approdo sulla panchina rossonera: Pep Guardiola, in tal senso, si sarebbe mostrato “possibilista”, a patto che nella rosa del “suo Milan” non ci sia lo svedese.

    Zlatan Ibrahimovic, dal canto suo, è abituato a fare le valigie con una certa frequenza e, dunque, non sarebbe nuovo ad un clamoroso addio, nonostante in questa stagione    e nella precedente sia stato indiscutibilmente “L’uomo in più” per i rossoneri, in termini di gol, di presenza, di carica emotiva. Il suo cruccio, però, è quello di non esser ancora riuscito a vincere la Champions League, l’unico trofeo “che conta” che manca dal suo palmarès. Potrebbe, dunque, lasciare il club rossonero per inseguire ancora la Coppa dalle grandi orecchie altrove anche se, in tal caso, potrebbe rischiare la beffa più cocente e clamorosa: lasciare il Milan ed assistere alla vittoria di Guardiola sulla panchina rossonera.