Tag: zenith

  • Champions League, ennesima delusione per Mancini. City quasi fuori

    Champions League, ennesima delusione per Mancini. City quasi fuori

    Il martedì europeo ha portato i primi verdetti. Malaga e Porto qualificate aritmeticamente alla fase ad eliminazione diretta della Champions League. Per la squadra spagnola è stata una giornata storica, visto che mai aveva partecipato alla massima competizione europea. Il club è stato costretto a cedere in estate diversi elementi importanti della rosa per evitare un possibile fallimento, causato del passo indietro dalla carica di presidente dell’emiro Al Ahmed Al Thani, che dopo aver sperperato milioni di euro in due anni, si è allontanato dai vertici societari. Per il club portoghese invece è l’ennesima conferma dell’ottima gestione societaria. Nonostante la cessione di Hulk ha conquistato la qualificazione alla prossima fase con due turni d’anticipo.

    Ma la novità di giornata è l’ennesimo passo falso del Manchester City in campo europeo. Nella gara casalinga contro l’Ajax servivano solamente i tre punti ma è arrivato un deludentissimo 2-2, anche se con qualche recriminazione. Il manager del club inglese, Roberto Mancini, a fine partita, prima si scaglia contro gli arbitri sfogandosi in italiano con un limpidissimo “ridicoli!“, poi nelle interviste post gara lascia intendere di non avere più speranze per una qualificazione al prossimo turno ma lancia una piccola frecciatina agli arbitri: “In Champions League gli arbitri dovrebbero avere più qualità, questa è la partita che ci poteva far rimanere ancora in corsa, meritavamo di vincere, abbiamo fatto degli errori nelle scorse partite, ma siamo stati sfortunati“. Chissà come prenderà il suo presidente l’ennesima eliminazione dalla Champions League, non proprio il torneo preferito del Mancio che ora si ritrova costretto a vincere la Premier per poter guidare la formazione di Manchester anche la prossima stagione.

    Roberto Mancini
    Mancini protesta a fine partita con i direttori di gara © Alex Livesey/Getty Images

    La speranza è l’ultima a morire e nonostante i soli due punti in classifica, Roberto Mancini ha l’obbligo di provarci fino alla fine anche se sinceramente, solo un miracolo sportivo potrebbe garantire il passaggio del turno al Manchester City.

    GRUPPO A

    Il Gruppo A viene guidato da Porto e Paris Saint Germain rispettivamente con 10 e 9 punti. Se per i portoghesi la qualificazione al prossimo turno è già garantita, ai ragazzi di Ancelotti serve un solo punto. Il 4-0 (4 assist di Ibrahimovic) rifilato alla Dinamo Zagabria al Parco dei Principi dimostra la grande superiorità del club francese. Nell’altro incontro del girone, scialbo 0-0 tra Dinamo Kiev e Porto.

    Dinamo Kiev-Porto 0-0
    Psg-Dinamo Zagabria 4-0 – 16′ Alex, 61′ Matuidi, 65′ Menez, 80′ Hoarau

    Classifica: Porto 10, Paris Saint Germain 9, Dinamo Kiev 4, Dinamo Zagabria 0.

    GRUPPO B

    Completamente aperto il secondo girone di questa Champions League. Con il pareggio spettacolare per 2-2 tra Schalke e Arsenal e la vittoria interna dell’Olympiakos ai danni del Montpellier si riaprono i giochi, con i greci che si avvicinano in modo minaccioso alla coppia di testa tedesca-inglese. I ragazzi di Wenger, mostrano la loro fragilità giovanile facendosi rimontare uno 0-2 conquistato nei primi venticinque minuti di gioco. Tutto facile invece per l’Olympiakos che vince 3-1 contro i francesi.

    Olympiakos-Montpellier 3-1 – 4′ Machado (O), 67′ Belhanda (rig) (M), 80′ Greco (O), 82′ Mitroglou (O)
    Schalke 04-Arsenal 2-2 – 18′ Walcott (A), 26′ Giroud (A), 47′ Huntelaar (S), 67′ Farfan (S)

    Classifica: Schalke 04 8, Arsenal 7, Olympiakos 6, Montpellier 1.

    GRUPPO C

    Come detto ad inizio articolo, il Malaga è matematicamente qualificato al prossimo turno della Champions League, grazie al punto conquistato a San Siro. Nell’altra sfida del girone, ottima vittoria casalinga per l’Anderlecht contro lo Zenit che permette al club milanista di rimanere in corsa per il passaggio del turno, stazionando ancora al secondo posto.

    Anderlecht-Zenit San Pietroburgo 1-0 – 17′ Mbokani
    Milan-Malaga 1-1 – 40′ Eliseu (Ma), 73′ Pato (Mi)

    Classifica: Malaga 10, Milan 5, Anderlecht 4, Zenit San Pietroburgo 3.

    GRUPPO D

    Il girone di ferro, così venne definito qualche minuto dopo i sorteggi. Il Manchester City non va oltre il 2-2 casalingo contro l’Ajax, recuperando uno svantaggio iniziare di 0-2 e recriminando per un gol regolare non convalidato e per un rigore non concesso a fine gara. La squadra inglese per qualificarsi ha bisogno di un vero e proprio miracolo. Stesso risultato nell’altra sfida del girone tra Real Madrid e Borussia Dortmund che permette ad entrambe di avvicinarsi notevolmente al prossimo turno della massima competizione europea.

    Manchester City-Ajax 2-2 – 10′, 17′ De Jong (A), 22′ Y.Toure (M), 73′ Aguero (M)
    Real Madrid-Borussia Dortmund 2-2 – 28′ Reus (B), 34′ Pepe (R), 45′ aut. Arbeloa (B), 89′ Ozil (R)

    Classifica: Borussia Dortmund 8, Real Madrid 7, Ajax 4, Manchester City 2.

  • Champions League, l’Ajax fa fuori il City. Il Psg passeggia in Croazia

    Champions League, l’Ajax fa fuori il City. Il Psg passeggia in Croazia

    Con le gare di ieri si è conclusa la terza giornata di Champions League. Siamo giunti ormai al giro di boa e si iniziano a fare le prime considerazioni. Incredibile la disfatta del Manchester City di Mancini che perde ad Amsterdam e mette a serio rischio le proprie chance di qualificazione alla fase ad eliminazione diretta. Brutta sconfitta anche per l’Arsenal che perde il primato del girone perdendo in casa contro lo Schalke 04. Invece tutto facile per il Paris Saint Germain che passeggia in Croazia con un secco 2-0 alla Dinamo Zagabria, in rete anche Ibrahimovic. Il Milan invece cade in Spagna, 1-0 contro il Malaga che si ritrova così ad un passo dalla clamorosa qualificazione al prossimo turno di Champions.

    GRUPPO A– Continua la marcia trionfale del Porto che vince, seppur a fatica, in casa contro la Dinamo Kiev per 3-2 subendo una doppia rimonta e trovando il gol vittoria a dieci minuti dalla fine della partita. I portoghesi rimangono così primi nel girone a punteggio pieno, seguiti a ruota dal Paris Saint Germain che supera l’ostacolo Dinamo Zagabria senza grossi problemi grazie alla coppia Menez – Ibra.

    Roberto Mancini
    Mancini, il suo City rischia l’eliminazione © Adrian Dennis/Getty Images

    Dinamo Zagabria-Paris Saint Germain 0-2
    33′ Ibrahimovic, 43′ Menez
    Porto-Dinamo Kiev 3-2
    15′ Varela (P), 21′ Gusev (D), 36′, Martinez (P), 72′ Ideye (D), 78′ Martinez (P)

    Classifica: Porto 9, Paris Saint Germain 6, Dinamo Kiev 3, Dinamo Zagabria 0.

    GRUPPO B – Doppia vittoria in trasferta nelle due gare del girone. La trasferta inglese dello Schalke si rivela perfetta e tornano a casa con un secco 0-2 contro l’Arsenal che gli permette di balzare in testa alla classifica al giro di boa. In Francia la sfida Montpellier-Olympiakos termina con la vittoria dei greci in rimonta. Sotto di un gol dopo 50 minuti, riescono a ribaltare il risultato nelle battute finali (gol vittoria al 90′).

    Arsenal-Schalke 04 0-2
    76′ Huntelaar, 86′ Afellay
    Montpellier-Olympiakos 1-2
    49′ Charbonnier (M), 73′ Torossidis (O), 90′ Mitroglou (O)

    Classifica: Schalke 04 7, Arsenal 6, Olympiakos 3, Montpellier 1.

    GRUPPO C – Con la vittoria contro il Milan, il Malaga si trova ad un passo dalla clamorosa qualificazione alla fase ad eliminazione diretta, dopo aver passato un’estate tra mille dubbi con lo sceicco, proprietario della squadra spagnola, che decise di tagliare sensibilmente i costi della squadra annullando qualsiasi tipo di investimento. Ora il club spagnolo (1-0 casalingo ai rossoneri) è primo nel girone a punteggio pieno. Nell’altro match, importantissima vittoria dello Zenit in casa contro l’Anderlecht, che porta a casa i tre punti grazie ad un rigore realizzato da Kerzhakov.

    Malaga-Milan 1-0
    64′ Joaquin
    Zenit San Pietroburgo-Anderlecht 1-0
    72′ Kerzhakov (rig)

    Classifica: Malaga 9, Milan 4, Zenit San Pietroburgo 3, Anderlecht 1.

    GRUPPO D – Il girone di ferro conferma la propria imprevedibilità. Il Manchester City di Roberto Mancini, costretto a vincere in trasferta per poter ambire ancora alla qualificazione alla prossima fase, perde all’Amsterdam Arena. Gli inglesi, passati in vantaggio nei minuti iniziali con Nasri, si fanno rimontare e perdono 3-1. In primo piano la prestazione di Eriksen, il danese che fa impazzire le squadre europee. Il trequartista si è caricato la squadra sulle proprie spalle, realizzando anche il gol che ha chiuso la partita. L’altro match ha visto l’ennesima sconfitta del Real Madrid in Germania ad opera stavolta del Borussia Dortmund che grazie alla vittoria 2-1 contro le merengues balza in testa alla classifica.

    Ajax-Manchester City 3-1
    22′ Nasri (M), 45′ De Jong (A), 57′ Moisander (A), 68′ Eriksen (A)
    Borussia Dortmund-Real Madrid 2-1
    36′ Lewandowski (B), 38′ C. Ronaldo (R), 64′ Schmelzer (B)

    Classifica: Borussia Dortmund 7, Real Madrid 6, Ajax 3, Manchester City 1.

  • Stevan Jovetic, la Juve sacrifica Matri-Quagliarella?

    Stevan Jovetic, la Juve sacrifica Matri-Quagliarella?

    Ora che la Juventus di Antonio Conte è tornata alla completa operatività, gli uomini di mercato, con in testa Beppe Marotta, hanno intenzione di accelerare i tempi per far giungere il famigerato top player alla corte del mister salentino e si preparano, pertanto, ad aprire la settimana lavorativa vagliando con attenzione le possibili strade da percorrere per giungere a Stevan Jovetic. In tal senso, dunque, sembra essere tornata d’attualità la pista che condurrebbe ad una cessione di Fabio Quagliarella, nonostante inizialmente non fosse messa in preventivo, allo Zenith San Pietroburgodi Spalletti, pronto a mettere sul piatto 12-15 milioni di euro cash, un utile introito che potrebbe costituire una buona base di partenza per l’assalto alla punta della Fiorentina.

    Stevan Jovetic | © Valerio Pennicino/Getty Images

    La dirigenza Viola, però, pare essere irremovibile circa la valutazione del suo gioiellino, inizialmente ritenuto “assolutamente incedibile”, anche perchè la cessione del montenegrino sarebbe comunque vista come un grande sacrificio tecnico: i Della Valle, dunque, per mezzo del direttore sportivo Daniele Pradè, sono stati categorici nel confermare che le offerte “vagliabili” dovranno partire dalla base di almeno 30 milioni di euro in contanti, senza contropartite tecniche, che verrebbero, poi, riutilizzati dai Viola per acquistare qualche rinforzo.

    Ecco perchè, dunque, i dirigenti bianconeri sembrano essere decisi a ricorrere alla strada delle cessioni per “far cassa” e presentare ai Viola quell’offerta che potrebbero ritenere congrua per lasciar partire Jo-Jo. In tal senso, i due indiziati alla partenza sono proprio due attaccanti: oltre al già citato Fabio Quagliarella, anche Alessandro Matri, che già da tempo è seguito con attenzione dal Milan.

    Tutto dipende, pertanto, dalle mosse dei petrolieri russi dello Zenith, che di fatto potrebbero regalare alla Juventus metà della cifra necessaria per poter “bussare alla porta” dei Della Valle, assecondandone la “domanda” aggiungendo solo dieci milioni di euro di “tasca propria”.

    I tifosi della Fiorentina, dal canto loro, si augurano che la trattativa non vada avanti, anche perchè sarebbe uno smacco troppo grande veder partire l’ultimo gioiello rimasto in maglia Viola (dopo gli addii di Montolivo e, in precedenza, di Gilardino e Frey, ndr) proprio alla volta di Torino, in casa degli storici rivali bianconeri.

  • Calciomercato Juve, Iaquinta al Cesena, out anche Pazienza e Krasic

    Calciomercato Juve, Iaquinta al Cesena, out anche Pazienza e Krasic

    Il calciomercato in uscita della Juventus annovera nell’ultimo giorno della finestra invernale tre possibili partenze. Iaquinta è a un passo dal Cesena, mentre l’arrivo di Padoin (ufficiale il trasferimento definitivo del calciatore ex Atalanta che ha firmato per 5 anni con il club bianconero) ha sbloccato la trattativa che porterà il centrocampista Pazienza all’Udinese. Per Krasic invece è sfida aperta fra la Lazio di Claudio Lotito (vicinissima a Honda) e lo Zenith allenato dal tecnico italiano Luciano Spalletti.

    IAQUINTA – L’avventura dell’attaccante bianconero, ex Udinese, a Torino, è ai titoli di coda. La punta ha trovato l’accordo con il Cesena per un prestito fino al termine della stagione. Al momento si trova insieme ai suoi agenti (i fratelli D’Amico) presso l’Atahotel di Milano per apporre la firma sul contratto che lo legherà ai romagnoli per i successivi 6 mesi. Intervistato dai giornalisti presenti nell’albergo milanese, ha manifestato la propria volontà di rimettersi in gioco, ricordando di essere fermo dallo scorso marzo e ringraziando il club juventino per l’opportunità concessagli due stagioni fa quando venne scelto per rinforzare il reparto offensivo.

    vincenzo iaquinta | &; ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    PAZIENZA – Saluta lo Juventus Stadium anche Michele Pazienza, approdato la scorsa estate a Torino dopo 4 stagioni al Napoli. Sfortunata l’esperienza dell’ex partenopeo con la maglia della Signora, conclusa con appena 8 presenze, di cui una da titolare (Juventus-Cesena, terminata 2-0). Pazienza si trasferirà al Friuli di Udine alla corte di Francesco Guidolin. Le due società hanno trovato l’accordo per un prestito secco. Il mediano di centrocampo, dopo l’acquisto di Padoin da parte della coppia Marotta-Paratici, ha deciso di abbandonare il progetto bianconero, sentendosi sempre più ai margini delle scelte dell’allenatore Conte.

    KRASIC – La dirigenza juventina sta provando a piazzare l’esterno destro Krasic. Il serbo ha deluso le aspettative che l’anno scorso lo avevano accompagnato durante il suo passaggio in bianconero dal Cska. Le prime partite sotto la gestione Del Neri avevano confermato ciò che di buono veniva detto riguardo il calciatore della Nazionale serba, ma dopo pochi mesi Krasic ha subito un’involuzione preoccupante, sfociata nel dramma sportivo di questa stagione. In Italia il giocatore ha Claudio Lotito come estimatore maggiore. Il presidente della Lazio ha offerto 10 milioni di euro a Marotta per il trasferimento definitivo. La Juve chiede 12 milioni, ed è facile immaginare un rilancio da parte del club biancoceleste per concludere l’affare. Alla finestra resta lo Zenith San Pietroburgo, che non ha mai nascosto il suo interesse per l’ala destra bianconera.