Tag: zenit san pietroburgo

  • Champions: c’è Barça-Milan, il Chelsea ospita il Leverkusen. Il programma di oggi

    Champions: c’è Barça-Milan, il Chelsea ospita il Leverkusen. Il programma di oggi

    Debutto ufficiale per la Champions League edizione 2011-2012. Oltre alla partitissima tra due regine d’Europa Barcellona – Milan, il programma di questa sera riserva anche altri match di tutto rispetto: allo Stamford Bridge di Londra il nuovo Chelsea di Andrè Villas Boas riceve il Leverkusen dell’ex Michael Ballack, rientrato al Bayer dopo l’esperienze al Bayern Monaco e nei Blues, la cui presenza in campo è ancora incerta.

    Il tecnico fresco vincitore dell’Europa League con il Porto è orientato ad escludere ancora una volta Fernando Torres per far posto al tridente Anelka, Sturridge (autore della seconda rete con il Sunderland in campionato) e il neo acquisto Mata.
    Altra sfida di cartello vede l’incrocio tra un’altra squadra tedesca con un’altra inglese, i campioni in carica di Germania del Borussia Dortmund ospitano al Signal Iduna Park l’Arsenal di Arsene Wenger, carnefice dell’Udinese durante gli spareggi Champions. Per entrambe le squadre il cammino in campionato è iniziato in salita, una vittoria stasera potrebbe sbloccare definitivamente le rispettive stagioni.
    Concludono il gruppo E e il gruppo F le gare Genk – Valencia e Olympiakos – Marsiglia, anche qui il club francese non ha iniziato nel migliore dei modi la Ligue 1 e sarà costretto a fare risultato ad Atene con il tecnico marsigliese Deschamps già a rischio esonero.

    Nel raggruppamento del Milan, unica italiana in campo oggi, sfida tra le cenerentole Viktoria Plzen e Bate Borisov, l’obiettivo di entrambe è evitare l’ultimo posto e chiudere la girone terza per poter continuare poi l’avventura europea in Europa League. Infine nel gruppo G lo Zenit San Pietroburgo di Luciano Spalletti e Mimmo Criscito fa visita ai ciprioti dell’Apoel Nicosia mentre la gara tra Porto, rimasto orfano di Villas Boas e del bomber colombiano Radamel Falcao trasferitosi all’Atletico Madrid, e Shakhtar Donetsk promette gol e spettacolo tra due squadre che predicano filosofie di calcio tra le più offensive d’Europa.

    Il programma della serata di Champions League (13 settembre 2011)

    Gruppo E

    CHELSEA – BAYER LEVERKUSEN
    GENK – VALENCIA

    Gruppo F

    OLYMPIAKOS – MARSIGLIA
    BORUSSIA DORTMUND – ARSENAL

    Gruppo G

    PORTO – SHAKHTAR DONETSK
    APOEL NICOSIA – ZENIT SAN PIETROBURGO

    Gruppo H

    BARCELLONA – MILAN
    VIKTORIA PLZEN – BATE BORISOV

  • Juve, altro addio illustre. Bonucci alla corte di Luciano Spalletti

    Juve, altro addio illustre. Bonucci alla corte di Luciano Spalletti

    Un matrimonio durato solo un anno, quello tra la Juventus e Leonardo Bonucci con il centrale bianconero che si accinge ad approdare in Russia da uno dei suoi estimatori più grandi, Luciano Spalletti. Bonucci è stato reduce, come del resto gran parte della compagine bianconera, da una stagione molto deludente con il centrale ex Bari, autore di molti svarioni e disattenzioni tanto da far accostare il suo acquisto, ad uno dei flop più grandi della storia bianconera e cioè quello di Felipe Melo e di essere subito accantonato in panchina dopo l’arrivo di Andrea Barzagli, nello scorso gennaio.

    Leonardo Bonucci | ©Claudio Villa/Getty Images
    Anche Antonio Conte ha dato segnali evidenti a Bonucci della scarsa fiducia che ha nei suoi confronti in quanto non è mai stato impiegato titolare nelle poche amichevoli sin qui disputate dalla Juventus. Beppe Marotta nelle sue fantasiose campagne acquisti prelevò Bonucci dal Bari per una cifra vicina ai 15 milioni e con lo Zenit di San Pietroburgo che è disposto a prelevarlo a sua volta, presentando un offerta ufficiale di 8 milioni. Vi è quindi la sensazione che, con l’arrivo di Lugano o Alex ma anche di tutti e due in maglia bianconera, Bonucci possa volare in Russia a far compagnia al connazionale Mimmo Criscito, per una cifra vicina ai 10 milioni di euro.

  • Criscito – Zenit è ufficiale

    Criscito – Zenit è ufficiale

    Era ormai una questione di tempo e dettagli. Il weekend è stato proficuo per Mimmo Criscito che ha accettato il trasferimento in Russia cedendo alla corte serrata a suon di milioni di Luciano Spalletti: lo Zenit San Pietroburgo ha ufficializzato sul proprio sito l’acquisto del terzino, ora possiamo dirlo, ex Genoa.

    © Claudio Villa/Getty Images
    Criscito ha firmato un contratto di 5 anni fino al 2016 e andrà a guadagnare qualcosa come 3 milioni di euro, compresi i bonus, a stagione. Un blitz quello dello Zenit arrivato nella serata di venerdì quando poche ore prima Aurelio De Laurentiis aveva annunciato l’interruzione della trattativa con il difensore specificando che non avrebbe indossato la maglia del Napoli ma sarebbe approdato all’Inter che nel frattempo si era mossa sul giocatore una volta ufficializzato Gian Piero Gasperini su segnalazione proprio dell’allenatore. E invece tra le due squadre si è inserito il club russo che ha strappato loro il terzino della Nazionale italiana. Il Genoa dalla sua cessione incasserà circa 13 milioni. Una scelta di vita quindi per Criscito che prima ha rifiutato il trasferimento nella squadra della sua città, Napoli, per il contratto offertogli da De Laurentiis e poi ha desistito al fascino di indossare la maglia nerazzurra e la possibilità di ritrovare e ritornare a lavorare con il tecnico che lo aveva fatto crescere e maturare preferendo invece l’esperienza estera e la montagna di soldi dei russi.

  • Criscito allo Zenit, manca poco

    Criscito allo Zenit, manca poco

    Il futuro di Domenico Criscito è ancora un’incognita, ambito da molte squadre come Inter ed il “suo” Napoli ma soprattutto dallo Zenit San Pietroburgo, la squadra russa allenata da Luciano Spalletti.

    © Valerio Pennicino/Getty Images
    Il tecnico toscano è un grande estimatore del difensore napoletano e non lo ha mai nascosto, elogiandolo pubblicamente ed affermando come un buon giocatore come Criscito possa integrare al meglio la rosa della sua squadra. Ecco perchè mister Spalletti potrebbe avere un ruolo decisivo nella trattativa e nella persuasione del calciatore, ancora dubbioso in merito alla circostanza di lasciare l’Italia per trasferirsi in un Paese “diverso” come la Russia. Luciano Spalletti cercherà di fargli capire come quella allo Zenit sia un’occasione di arricchimento in termini di esperienza e di possibilità di conoscere una realtà diversa da quella Italiana. Le argomentazioni per convincere Domenico Criscito non finiscono qui: con l’aspetto “materiale” che conserva comunque la sua importanza. Lo Zenit, infatti, assicurerebbe al difensore un ingaggio di tre milioni di euro all’anno per le prossime 5 stagioni. Il Genoa, inoltre, vedrebbe molto positivamente l’affare con la squadra di San Pietroburgo pronta a versare nelle casse della squadra rossoblu circa 12 milioni di euro. Si attende, dunque, ora il perfezionamento dell’accordo e l’annuncio ufficiale che potrebbe giungere già nella giornata di domani, come trapela dall’entourage del giocatore: una scelta di vita, con un trasferimento che riguarderà anche la moglie del giocatore, in dolce attesa. Ma, come ha detto il tecnico Spalletti, è un’esperienza che arricchisce, sia calcisticamente che interiormente: i Criscito si augurano che sia la scelta giusta.

  • Su Criscito piomba lo Zenit, Inter e Napoli beffate

    Su Criscito piomba lo Zenit, Inter e Napoli beffate

    Tra i due litiganti, il terzo gode. Dopo aver rotto definitivamente con il Napoli e prima che si instaurasse una trattativa vera e propria con l’Inter, in attesa di definire l’ingaggio per la panchina del mentore Gian Piero Gasperini, Mimmo Criscito sarebbe vicinissimo al trasferimento allo Zenit San Pietroburgo.

    © Valerio Pennicino/Getty Images
    In questo momento infatti il procuratore del terzino del Genoa Andrea D’Amico e il direttore sportivo del Grifone Stefano Capozucca sono in viaggio verso la Russia per ascoltare la proposta del club allenato da Luciano Spalletti: le prime indiscrezioni parlano di un’offerta vicina ai 15 milioni di euro al club di Enrico Preziosi e di un ingaggio che oscilla tra i 2.5 e i 3 milioni di euro netti l’anno per il giocatore. Nonostante la convenienza economica sia per il Genoa che per Criscito, l’ultima parola spetta comunque al giocatore che avrebbe rifiutato, per bocca del presidente del club partenopeo Aurelio De Laurentiis, il trasferimento nella squadra della sua città, il Napoli, a carte già fatte (6 milioni per la comproprietà ndr) pur di seguire nell’avventura nerazzurra l’allenatore, Gasperini, che più di tutti ha saputo valorizzarlo.

  • Pepe verso lo Zenit, la Juve su Bastos

    Pepe verso lo Zenit, la Juve su Bastos

    Clamorose notizie dalla Russia per Simone Pepe: lo Zenit San Pietroburgo di Mister Luciano Spalletti, che lo ha allenato ed apprezzato soprattutto per la sua duttilità tattica e per la capacità di integrarsi perfettamente con il suo modulo di gioco, è piombato sull’esterno bianconero.

    © Claudio Villa/Getty Images
    L’aspetto più interessante della vicenda, soprattutto per la Juventus, riguarda la consistenza dell’offerta che il club di San Pietroburgo ha proposto: circa 13 milioni di euro. Una cifra inattesa, ma confermata dagli ambienti bianconeri, e che potrebbe consentire di far cassa e di acquisire, oltre ad una rilevante liquidità, una preziosa plusvalenza, poichè l’offerta del club russo supera di tre milioni di euro il prezzo pattuito dalla Juventus con l ‘Udinese lo scorso anno per il pagamento di Pepe, dilazionato in quattro anni. Nonostante le vantaggiose condizioni economiche, però, pare che il club bianconero non sia certo della possibilità di lasciar partire Simone Pepe, alla luce della sua capacità di adattamento, una sorta di jolly in campo, e del suo ottimo inserimento nello spogliatoio dopo appena un anno dal suo arrivo. Si attendono, quindi, sviluppi dalla vicenda anche se sarà decisiva la posizione di Mister Antonio Conte, chiamato a dare il via libera o il veto sulla partenza del centrocampista romano. Certo è che, alla luce del forte interessamento di Conte per Bastos che considera ideale nel suo 4-2-4, la partenza di Simone Pepe potrebbe essere letta nell’ottica di liberare un posto da titolare sulla fascia sinistra. Inoltre, la liquidità incassata, permetterebbe di sferrare l’assalto decisivo anche al montenegrino Mirko Vucinic, molto apprezzato da Conte e che, in attesa della chiamata dalla Juve, avrebbe già declinato un’offerta dal Blackburn. Per Pepe, quindi, ci sono buone probabilità di fare le valigie, direzione San Pietroburgo.

  • Spalletti sbrocca in conferenza stampa. Video

    Spalletti sbrocca in conferenza stampa. Video

    La Dinamo Mosca è riuscita a pareggiare a tempo abbondantemente scaduto e Luciano Spalletti, allenatore dello Zenit, non riesce a mantenere la rabbia sfogandosi a microfoni nel post partita e accusando l’arbitro di averlo fatto di proposito per una antipatia nei suoi confronti.

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  • Leggerezza di Spalletti, multa e sconfitta a tavolino per lo Zenit

    Quando si parla dell’intransigenza della mentalità dell’Est rispetto alla maggiore “flessibilità”, o “leggerezza” Italiana, non si tratta di un banale luogo comune, nè di uno stereotipo ormai superato dai tempi.

    In Russia il rispetto delle regole, nella fattispecie nel calcio, è assicurato con rigore estremo, senza attenuanti o ricorsi che reggano, nè possibilità di appello o di alibi. Anche se ad esser punita, nel caso specifico, è la squadra campione in carica, detentrice del campionato: lo Zenit San Pietroburgo dell’Italianissimo Luciano Spalletti.

    Il fatto incriminato non ha di per se una gravità tale da far giustificare – nella mentalità italiana – una tale punizione. Rappresenta, però, la violazione di una regola scritta e ben nota, ergo non ci sono attenuanti che tengano secondo la Federazione calcistica Russa.

    Nella partita di domenica scorsa contro il Cska di Mosca, valida per la quarta giornata del campionato russo, Spalletti ed il suo staff non hanno inserito, nè in campo nè in panchina, nemmeno un giocatore under 21, nato dopo il 1 Gennaio del 1990 e cresciuto nel settore giovanile dello Zenit, violando, così, tale rigidissima regola finalizzata alla valorizzazione dei vivai delle squadre di club.

    La punizione inflitta è stata estremamente severa: partita persa per 3-0 a tavolino, nonostante sul campo fosse terminata per 1-1, che determina una situazione di classifica non esattamente entusiasmante: dopo 4 giornate lo Zenit ha 7 punti, in quarta posizione, a 2 lunghezze di distanza dalla vetta occupata dal Nizhny Novgorod.

    Oltre alla sanzione della partita persa a tavolino, è stata, poi, comminata una multa di 200.000 rubli (pari a circa 5 mila euro) che lo Zenit ha immediatamente addebitato sul conto di Luciano Spalletti, oltre che un’ ulteriore multa di 200.000 rubli rivolta alla società per il comportamento non consono dei tifosi, colpevoli di aver lanciato fumogeni dagli spalti (azione reiterata che, finora in sole 4 giornate di campionato, ha costretto lo Zenit a sborsare circa 900.000 rubli, circa 22.000 euro).

    Dal canto suo, mister Spalletti ha dichiarato di aver ordinato lui stesso l’esclusione dei giovani dal big match contro il Cska di Mosca, ritenendo che la violazione della regola in questione comportasse soltanto una punizione monetaria, con il pagamento di una multa, non considerando l’eventualità – ritenuta eccessiva – di una penalità in termini di risultato. La “leggerezza” del tecnico toscano, oltre alla sconfitta a tavolino, ha avuto delle conseguenze all’interno del suo staff, con il licenziamento immediato di Vladislav Radimov, ossia il responsabile della compilazione dell’elenco con i nomi dei giocatori convocati, in qualità di responsabile “esecutivo” della violazione della regola.

    L’accaduto, dunque, sembra aver deteriorato notevolmente i rapporti fra l’allenatore toscano e la dirigenza dello Zenit, anche perchè – agli occhi del presidente multimiliardario Alexey Miller – l’accaduto risulta essere una distrazione imperdonabile, una svista clamorosa ma non involontaria, frutto di disinteresse e di scarsa responsabilità del tecnico nei confronti della sua squadra.

    L’episodo, comunque, va ad aggiungersi ad altri screzi e dissapori fra il presidente e Luciano Spalletti che, sommatisi, potrebbero portare al termine dell’avventura nella terra dei cosacchi per il tecnico toscano. Un divorzio che non dispiacerebbe affatto a molte squadre italiane, interessate ad ingaggiare Spalletti per la prossima stagione: su tutte, la Juventus. Infatti, se al termine del campionato si decidesse di sollevare Gigi Del Neri dal suo incarico, la panchina bianconera potrebbe passare all’ex Roma, tecnico da sempre molto gradito a Beppe Marotta.

  • Juventus, la “dimenticanza” di Spalletti lo avvicina alla Vecchia Signora

    Juventus, la “dimenticanza” di Spalletti lo avvicina alla Vecchia Signora

    È caos allo Zenit di San Pietroburgo dopo la sconfitta a tavolino decretata dalla federazione russa a causa dell’ assenza, nel match contro gli odiati nemici del CSka Mosca, di almeno un giocatore under 21 nella lista dei giocatori, regola che se infranta, costa appunto la sconfitta a tavolino.

    A sorprendere sono state le dichiarazioni del tecnico toscano che ha dimostrato di non essersi affatto dimenticato della regola ma di aver schierato volutamente quella rosa a causa dell’ importanza del match. La risposta della federcalcio russa non è tardata ad arrivare e dopo 3 giorni è stata decisa la sconfitta a tavolino dello Zenit e punito il club con una multa di 200 mila rubli. L’accaduto è costato il posto al responsabile della compilazione della distinta dei convocati, Vladislav Radimov.

    Adesso il rapporto tra il club russo e Spalletti si è molto incrinato considerando anche la bruciante eliminazione in Europa League contro il Twente. La Juventus sta alla porta anche perché l’ unica possibilità di vedere Spalletti in bianconero è dato dal fatto che il tecnico ex Roma venga esonerato dal club russo visto il suo faraonico contratto, e con le ultime evoluzioni, diciamo che ci sta “riuscendo”.

  • Roberto Carlos vittima di razzismo, tifoso Zenit gli porge una banana. Video

    Roberto Carlos vittima di razzismo, tifoso Zenit gli porge una banana. Video

    Spiecevole episodio di razzismo per Roberto Carlos nella sua nuova avventura in Russia con la maglia Anzhi. Durante la partita contro lo Zenit di Spalletti un tifoso dagli spalti durante la partita gli ha porto una banana mezza sbucciata.

    Non sono escluse sanzioni per il club anche se lo stesso ha subito preso le distanze annunciando una indagine e in una nota ha ricordato “a tutti i tifosi che l’intolleranza razziale è inaccettabile, e che il calcio unisce tutta la gente a prescindere da stato sociale, colore della pelle o confessione religiosa“.

    Roberto Carlos ha comunque stigmatizzato il gesto “Nei 37 anni della mia vita ne ho viste di tutti i colori – ricorda al sito russo Life Sports – e quindi non mi stupisco per una banana. Se qualcuno voleva insultarmi con questo gesto, che ciò gli pesi sulla coscienza”.

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