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  • Inter sconfitta anche a San Siro, al Torino non basta il cuore

    Inter sconfitta anche a San Siro, al Torino non basta il cuore

    Servivano due imprese nella notte di Europa League, non sono arrivate, se pur siano state due gare totalmente diverse.

    L’Inter ha fatto sperare i tifosi con un buon inizio ma le solite falle difensive nerazzurre hanno permesso al Wolfsburg di trovare il gol nel primo tempo che ha sostanzialmente ammazzato la gara. Nella ripresa un po’ d’orgoglio ha permesso all’Inter di trovare il pareggio con Palacio e di provare una decina di minuti di spinta. Nel finale però è arrivato il gol di Bendtner a spegnere tutte le speranze. I nerazzurri escono tra i fischi, Mancini dovrà riflettere, l’Europa per la prossima stagione si fa lontana.

    Il Torino invece non può rimproverarsi niente, c’ha provato in ogni modo, non ha concesso praticamente niente allo Zenit, ha trovato davanti un portiere in vena di miracoli e ha trovato il gol, troppo tardi, con Glik al 90°. I granata escono sì dall’Europa League ma escono tra gli applausi del pubblico dell’Olimpico.

    Veniamo al racconto delle due gare partendo da Inter-Wolfsburg.

    Mancini opta per un 4-2-3-1, trasformabile in 4-4-2 con Hernanes e Kovacic dal primo minuto.

    Nel Wolfsburg rispetto all’andata mancano Naldo, assente per squalifica, e Schurrle, inizialmente in panchina per Trasch.

    Si parte con l’Inter aggressiva che però regala un paio di ripartenze al Wolfsburg che però i tedeschi non concretizzano anche per un’ottima uscita di Carrizo che salva su Dost. Poco dopo il 20° Icardi ha una grande chance, un rimpallo gli consegna la palla, lui calcia ma Benaglio si supera. Al 24° i tedeschi sfruttano una disattenzione difensiva dell’Inter e con Caligiuri, solo in area, trovano il vantaggio. La reazione dell’Inter è troppo leggere, anzi i “verdi” rischiano di raddoppiare. Sul finale di tempo buona chanche per Guarin che sottoporta calcia addosso a Benaglio. La prima frazione si chiude sullo 0-1.

    L'esultanza del Wolfsburg | Foto Twitter
    L’esultanza del Wolfsburg | Foto Twitter

    Nella ripresa ci si aspetta un’Inter arrembante ed invece i nerazzurri fanno un giro palla troppo lento e rischiano il contropiede del Wolfsburg. La prima chance dell’Inter arriva al 65° con una bella giocata di Palacio, salvata da un bell’intervento di Benaglio. Ci prova anche Hernanes ma la sua conclusione, dopo un’azione personale esce di poco. Al 71° Palacio, ben imbeccato da Hernanes riesce a battere Benaglio. Il pareggio dà un pizzico di fiducia all’Inter che approfittando anche di un leggero calo del Wolfsburg prova a spingere. Ad un minuto dal 90° quando l’Inter ormai ha perso tutte le speranze, arriva anche il gol di Bendtner a chiudere definitivamente i conti.

     

    INTER – WOLFSBURG 1-2 (24° Caligiuri (W), 71° Palacio (I), 89° Bendtner (W))

    Inter (4-2-3-1): Carrizo; Campagnaro (67° D’Ambrosio), Ranocchia, Juan Jesus, Santon; Guarin, Medel; Hernanes, Palacio, Kovacic (55° Kuzmanovic); Icardi.

    Allenatore: Mancini.

    Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Vierinha (84° Arnold), Klose, Knoche, Rodriguez; Guilavogui, Luiz Gustavo; Caligiuri (73° Perisic), De Bruyne, Trasch; Dost (63° Bendtner).

    Allenatore: Hacking.

    Arbitro: Clattenburg.

    Ammoniti: De Bruyne (W), Arnold (W), Medel (I)

     

    Veniamo al racconto dell’altra gara, Torino-Zenit.

    Per cercare l’impresa Ventura si affida al suo 3-5-2 con Quagliarella-Maxi Lopez coppia d’attacco.

    Vilas Boas schiera i suoi con il 4-2-3-1 dando fiducia a Tymoshchuk in mediana, a Rondon in attacco supportato da Hulk, Danny e Shatov.

    I granata ci provano, dopo un inizio di gara piuttosto tattico e bloccato, gli uomini di Ventura si costruiscono alcune buone chance con Maxi Lopez che prima vede un suo tiro respinto da Garay e poi non arriva per poco su una sponda di Quagliarella. Al 36° il Torino chiede il rigore, l’arbitro dice che è punizione dal limite, va Quagliarella, tiro fuori non di molto. Lo Zenit, sostanzialmente, si vede sono nel finale di frazione con Witsel. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte ed il Torino troverebbe anche il gol al 50° con Glik ma l’arbitro annulla per il fuorigioco del polacco. I granata vogliono trovare quel gol che riaprirebbe qualche speranza e ci provano con Quagliarella al 56°, niente di fatto. Gli uomini di Ventura ci provano, non si danno per vinti, al 78° ci provano prima Martinez e poi Gazzi ma il pallone non ne vuol sapere di entrare, perché Lodygin s’inventa due miracoli. Al 90° la rete finalmente arriva, corner di Bovo e Glik di testa punisce lo Zenit. Ai granata restano 6 minuti di recupero per provarci e al 92° Maxi Lopez trova un colpo di testa che viene salvato sulla linea da Lombaerts. E’ l’ultima chance ad un Torino che esce a testa altissima, non basta il successo, ai quarti va lo Zenit.

     

    TORINO – ZENIT 1-0 (90° Glik)

    Torino (3-5-2): Padelli; Maksimovic, Glik, Moretti; Darmian, Farnerud (64° Bovo), Gazzi, El Kaddouri (75° Martinez), Molinaro (80° Amauri); Quagliarella, Maxi Lopez.

    Allenatore: Ventura.

    Zenit(4-2-3-1): Lodygin; Smolnikov, Neto, Garay, Criscito; Tymoshchuk, Witsel; Hulk, Danny (87° Lombaerts), Shatov (81° Ryazantsev); Rondon.

    Allenatore: Vilas Boas.

    Arbitro: Jug.

    Ammoniti: Molinaro (T), Tymoshchuk (Z), Criscito (Z), Neto (Z), Quagliarella (T), Danny (Z), Lodygin (Z), Rondon (Z), Smolnikov (Z), Hulk (Z)

     

    Nelle altre gare di serata arriva la conferma del Ko delle squadre inglesi con l’Everton, ultima rimasta, che crolla a Kiev contro la Dinamo. Prosegue la corsa dei campioni in carica del Siviglia che vincono anche il ritorno del Derby contro il Villarreal. La sorpresa di questa Europa League è certamente il Bruges, i belgi vanno sotto nel caldissimo campo del Besiktas, ma poi rimontano e grazie a Bolingoli-Mbombo e vincono 3-1. L’ultima a qualificarsi è il Dnipro che, contro l’Ajax, subisce la rete che manda alla sfida ai supplementari ma poi grazie ad un gioiello di Konoplyanka al 97° mettono la qualificazione in cassaforte rendendo inutile il 2-1 dei lancieri.

    RISULTATI

    Dinamo Kiev – Everton 5-2 qualificata Dinamo Kiev

    Siviglia – Villarreal 2-1 qualificato Siviglia

    Besiktas – Bruges 1-3 qualificato Bruges

    Ajax – Dnipro 2-1 d.t.s. qualificato Dnipro

  • Lo Zenit elimina il Benfica, dilaga l’Atletico

    Lo Zenit elimina il Benfica, dilaga l’Atletico

    La serata valida per la quinta giornata di Champions League ha visto lo Zenit di Villas Boas eliminare il Benfica, e il Monaco, vittorioso a Leverkusen, superare la formazione russa. Ampio successo dell’Atletico sull’Olympiakos; il Real espugna Basilea con una rete di Ronaldo il quale eguaglia a 71 centri Raul.

    ATLETICO MADRID – OLYMPIAKOS 4 – 0 L’Atletico Madrid si è qualificata agli ottavi di finale sconfiggendo per 4-0 l’Olympiakos; il vantaggio arriva dopo 9 minuti: Roberto, regala palla a Juanfran che crossa dentro per la deviazione facile di Raul Garcia. Il raddoppio è di Mandzukic, che realizza un comodo tap-in dopo l’errore di Botia sul traversone di Ansaldi. Nel secondo tempo le altre due reti sempre realizzate da Mandzukic tra il 62’ e il 65’, sempre di testa,  prima servito da Arda Turan e poi da Gabi. 

    La classifica del gruppo A: Atletico Madrid 12, Juventus 9, Olympiakos 6, Malmoe 3

    BASILEA – REAL MADRID 0-1 Il Real Madrid di Carlo Ancelotti espugna Basilea per 0-1 grazie ad una rete siglata da Ronaldo il quale si porta a 71 gol in Champions League eguagliando Raul nei goleador di tutti i tempi. La rete della vittoria è stata realizzata al 35′ su assist di Benzema.

    LUDOGORETS – LIVERPOOL 2-  2 Il Liverpool viene beffato dal Ludogorets e la partita finisce con il punteggio di 2-2.  Al 3′ il vantaggio della squadra di Georgi Dermendzhiev: tiro dai 25 metri, respinta corta di Mignolet e sotto porta arriva puntuale Abalo per un gol facile; al’ 8′ il pareggio dei ragazzi di Brendan Rodgers: palla in mezzo di Gerrard la difesa bulgara si ferma, compresa il portiere, colpo lento di testa di Lambert e palla nell’angolino. Al 37′ il gol del vantaggio ospite: sulla sinistra va via Sterling, Stoyanov va a vuoto e Henderson è ben appostato per colpire a porta vuota; al’88’ il definitivo pareggio: Terziev sfrutta la sponda di testa di un compagno e di testa beffa il portiere.

    La classifica del gruppo B: Real Madrid 15, Basilea 6, Liverpool 4, Ludogorets 4

    Zenit St. Pietroburgo – Benfica 1-0 Successo importante per lo Zenit di Villas Boas che sconfigge 1-0 il Benfica di

    I giocatori dello Zenit festeggiano dopo la rete realizzata
    I giocatori dello Zenit festeggiano dopo la rete realizzata

    Jorge Jesus e ritorna in corsa per la qualificazione che, se anche dovesse andare male l’ultimo match, sarà all’Europa League; i portoghesi escono invece con le ossa rotte dalla gara: sconfitta, quarto posto nel girone e fuori da tutto. A decidere la gara è stato il minuto 78′: perfetto assist di Hulk, Danny si fa trovare in aerea e buca Julio Cesar, incolpevole nell’occasione;

    Bayer Leverkusen – Monaco 0-1 Prezioso successo del Monaco in casa del Leverkusen per 0-1; il gol della vittoria è stato siglato al 72′, con il neo entrato Ocampos in spaccata su cross di Dirar. Il merito della rete però è in gran parte di Berbatov, bravo a conquistare il pallone, evitare l’intervento di due avversari prima di servire l’esterno in fascia; Il Monaco, invece, sorpassa ancora lo Zenit e nel match finale avrà due risultati a disposizione per raggiungere gli ottavi.

    La classifica del gruppo C: Bayer Leverkusen 9, Monaco 8, Zenit St Pietroburgo 7, Benfica 4

    ARSENALBORUSSIA DORTMUND 2 -0 Vittoria per 2-0 dell’Arsenal ai danni del Borussia Dortmund  il quale è già qualificato per gli ottavi di finale; dopo 2′ la squadra di Wenger è già avanti con la rete di Sanogo, prima rete con la maglia dell’Arsenal per il francese classe 1993, chiudendo in area piccola un triangolo vincente con Santi Cazorla; raddoppio grazie a Sanchez che, rientra su Piszczek dal limite per un destro a giro angolato e imparabile per il portiere Weidenfeller.

    ANDERLECHT – GALATASARAY 2-0 Vittoria per 2-0 dell’Anderlecht ai danni del Galatasaray; la vittoria permette ai belgi di qualificarsi per la Europa League; il Galatasaray di Prandelli appare una squadra molto allo sbando con l’allenatore italiano che assiste al terzo ko consecutivo e un solo pareggio. Vantaggio dei padroni di casa al 44′ con Chancel Mbemba, che porta in vantaggio i belgi, con un tuffo di testa in area piccola; nel finale raddoppio sempre di Chancel Mbemba con un tap in.

    La classifica del gruppo D: Borussia Dortmund 12, Arsenal 10, Anderlecht 5, Galasataray 1

     

  • Champions: goleada Real, tonfo Atletico, Immobile e Balotelli in gol

    Champions: goleada Real, tonfo Atletico, Immobile e Balotelli in gol

    La prima serata di Champions League non ha deluso le aspettative, spettacolo, gol (sono state 23 le reti negli otto match disputati) gioia per due italiani all’estero, Immobile e Balotelli protagonisti nei successi dei propri team e anche qualche sorpresa come la caduta dei vicecampioni d’Europa dell’Atletico Madrid ad Atene.

    Detto del successo della Juventus sugli svedesi del Malmoe per due a zero, veniamo al racconto delle altre sette gare di questa prima giornata di Champions League dei gironi A, B, C, e D.

     

    GIRONE A

    JUVENTUS – MALMOE 2-0 (59°, 81° Tevez)

    OLYMPIACOS – ATLETICO MADRID 3-2 (13° Masuaku (O), 31° Afellay (O), 38° Mandzukic (A), 73° Mitroglou (O), 86° Griezmann (A))

    Risultato a sorprese ad Atene, l’Olympiacos di Michel, ex grande calciatore del Real Madrid, surclassa l’Atletico Madrid per 3-2. Partenza a razzo dei padroni di casa che al 13° con una conclusione da fuori di Masuaku trovano il vantaggio. I Colchoneros provano una reazione ma al 31° Afellay sfrutta un’indecisione dei difensori di Simeone e batte Oblak per il 2-0. Al 38 ° ci pensa Mandzukic con un colpo di testa preciso a riaprirla. Nella ripresa l’Atletico ha la chance per il pareggio ma non la sfrutta e così al 73° Kasami piazza un passaggio perfetto per Mitroglou che si gira e segna il 3-1. L’Atletico non vuole perdere e si butta in avanti, al 86° Griezmann è abile ad accorciare le distanze ma non basta a riagguantare almeno un punto, ad Atene festeggiano i padroni di casa.

    CLASSIFICA GIRONE A

    Juventus 3, Olympiacos 3, Atletico Madrid 0, Malmoe 0

     

    Mario Balotelli
    Mario Balotelli

    GIRONE B

    LIVERPOOL – LUDOGORETS 2-1 ( 82° Balotelli (Li), 91° Abalo (Lu), 93° rig. Gerrard (Li))

    Una partita che si è accesa solo nel finale, il primo tempo non racconta grandissime emozioni se non una chance per Sterling ed una potenziale per Lallana. Ad inizio ripresa la prima chance è per Coutinho che però non riesce a centrare la porta. Anche il Ludogorets ha la possibilità di trovare il vantaggio ma Mignolet salva su Bejzak deviando sul palo. Al 83° arriva il primo gol di Mario Balotelli in maglia Reds, SuperMario controlla una palla in area e riesce a liberare un tiro imparabile. Sembra fatta ma al 91° il Ludogorets sfrutta un buco difensivo, Abalo salta Mignolet e deposita in rete il vantaggio gelando Anfield. Ma il popolo Reds esulta subito dopo quando il portiere ospite commette fallo da rigore che Gerrard trasforma per il definitivo 2-1.

     

     

    REAL MADRID – BASILEA 5-1 (14° aut. Suchy (B), 30° Bale (R), 31° Ronaldo (R), 37° Rodriguez (R), 38° Gonzalez (B), 79° Benzema (R))

    Dilaga il Real Madrid che in casa contro il Basilea ci mette solo poco più di mezz’ora per annientare gli svizzeri. Ad aprire le marcature è un autogol di Suchy su tiro di Nacho intorno al quarto d’ora. Al 30° è Bale a raddoppiare con un pallonetto sul portiere, ribadito in gol sulla linea. Un minuto dopo Bale serve a Cr7 la palla perfetta per il 3-0. Al 37° è il turno di James Rodriguez depositare in gol un facile tap-in. Un minuto dopo arriva la reazione d’orgoglio del Basilea che con un gran tiro di Gonzalez dal limite segna il gol della bandiera. Nella ripresa arrotonda Benzema che segna il 5-1 che vale il 1000esimo gol delle Merengues nella coppe europee.

    CLASSIFICA GIRONE B

    Real Madrid 3, Liverpool 3, Ludogorets 0, Basilea 0.

     

    GIRONE C

    BENFICA – ZENIT 0-2 (5° Hulk, 22° Witsel)

    Tutto facile per lo Zenit San Pietroburgo in casa del Benfica. I russi trovano l’immediato vantaggio con Hulk che con il portiere in uscita piazza il tiro che si insacca in rete. Al 18° i portoghesi restano in 10 per l’espulsione diretta del portiere Artur. La gara in sostanza si chiude qualche minuto dopo quando Witsel di testa segna il gol del 2-0

     

    MONACO – BAYER LEVERKUSEN 1-0 (61° Moutinho)

    Il Bayer fa la partita ma i 3 punti li portano a casa i padroni di casa del Monaco. Le Aspirine costruiscono occasioni nel primo tempo  ma non segnano e vengono beffati nella ripresa dall’unico tiro nello specchio della porta del Monaco effettuato da Moutinho al 61°.

    CLASSIFICA GIRONE C 

    Zenit 3, Monaco 3, Bayer Leverkusen 0, Benfica 0

     

    Ciro Immobile
    Ciro Immobile

    GIRONE D

    BORUSSIA DORTMUND – ARSENAL 2-0 (45° Immobile, 48° Aubameyang)

    Quando Klopp lo ha messo in formazione Ciro Immobile ha capito che questa poteva essere la sua sera e così  stato. Dopo un occasione non sfruttata da Aubameyang ed un tiro alto di Immobile è stato proprio l’ex granata a sbloccare la gara sul finire del primo tempo con una cavalcata di 50 metri inseguito da 3 difensori dell’Arsenal e conclusa con un diagonale vincente. Nella ripresa ci pensa subito Aubameyang a chiuderla, scatto in profondità, dribbling sul portiere e gol a porta vuota. Arsenal annullato.

     

     

     

     

    GALATASARAY – ANDERLECHT 1-1 (52° Praet (A), 91° Ylmaz (G))

    Ylmaz nel recupero salva l’esordio di Cesare Prandelli. Il Galatasaray non convince in questa prima uscita in Champions, va sotto per un gran gol di Praet abile a concludere con un rasoterra vincente nell’angolino alle spalle di Muslera, ma riesce a recuperare con Ylmaz che gira in rete al minuto 91° un perfetto assist di Chedjou.

    CLASSIFICA GIRONE D

    Borussia Dortmund 3, Anderlecht 1, Galatasaray 1, Arsenal 0.

  • Champions League, avanti Zenit e Porto, fuori il Celtic

    Champions League, avanti Zenit e Porto, fuori il Celtic

    I preliminari di Champions League hanno cominciato ad emettere i verdetti, la giornata di oggi ha visto la promozione dello Zenit, del Porto, dell’Apoel, del Bate Borisov e, con grande sorpresa, del Maribor ai danni del Celtic.

    Veniamo al racconto delle 5 gare disputatesi oggi.

    I calciatori dello Zenit festeggiano dopo un gol
    I calciatori dello Zenit festeggiano dopo un gol

    ZENIT – STANDARD LIEGI 3-0 (30° Rondon, 54° rig., 58°Hulk)

    Nel tardo pomeriggio si è iniziato con lo Zenit San Pietroburgo di Villas Boas che contro lo Standard Liegi, partiva dal vantaggio per 1-0 conquistato nella gara d’andata. La gara parta con ritmi non indimenticabili, a sbloccarla ci pensa Rondon alla mezz’ora sfruttando un errore del portiere Kawashima sul cross di Criscito. A fine primo tempo Fayzulin prende il secondo giallo e lascia i suoi in 10. Lo Standard ad inizio ripresa prova a crederci ma al 54° arriva il calcio di rigore trasformato da Hulk per il raddoppio che cancella tutte le speranze ospiti. Lo stesso Hulk 4 minuti dopo sfrutta un errore dello Standard e si invola a realizzare il definitivo 3-0.

     

     

    ApoelAPOEL – AALBORG 4-0 (28° Vinicius, 44° De Vincenti, 63° Aloneftis, 74° Sheridan)

    L’Apoel visto in Danimarca non dava grande sicurezza, nonostante la gara casalinga sembravano i danesi dell’Aalborg favoriti, il risultato finale ha detto tutt’altro. Partono forti i padroni di casa con il portiere danese costretto a qualche buon intervento. La gara la sblocca Vinicius al 28° con un buon inserimento, sul finire del primo tempo, dopo un super intervento del portiere Pardo che salva il vantaggio, l’Apoel raddoppia con De Vincenti su azione di corner. Nella ripresa il copione non cambia e l’Apoel addirittura arrotonda con Aloneftis e Sheridan per il 4-0 finale.

     

     

    Il gol di Gordeychuk
    Il gol di Gordeychuk

     

    BATE BORISOV – SLOVAN BRATISLAVA 3-0 ( 41° Gordeychuk, 83° Kryvets, 85° Rodionov)

    Anche tra Bate e Slovan si partiva dal risultato di 1-1 maturato in Slovacchia. I padroni di casa hanno fatto il match riuscendo a sbloccarlo solo nel finale di gara con un bel gol di Gordeychuk al 41°. Nella ripresa lo Slovan ha provato una reazione ma il rosso di Soumah al 79° ha spento le speranze degli ospiti. Al 83° il Bate trova la rete della sicurezza con Kryvets e la chiude definitivamente due minuti dopo con Rodionov.

     

     

     

     

    La gioia dei calciatori del Maribor
    La gioia dei calciatori del Maribor

    CELTIC – MARIBOR 0-1 (74° Tavares)

    Il colpo di scena di serata arriva al Celtic Park con la clamorosa eliminazione degli scozzesi da parte del Maribor. La partita è tutto fuorchè bella, probabilmente i biancoverdi si gongolano troppo sul 1-1 dell’andata e a parte una buona partenza, lasciano il campo agli sloveni. Nella ripresa il Celtic prova a crescere colpendo una traversa con McGregor. Quando tutto sembra girare nella direzione scozzese, arriva il colpo di Tavares che dopo una leggerezza di Izaguirre trova il gol del vantaggio al 74°. Il Celtic reagisce tenta il pareggio ma non riesce a trovarlo anche per una buona parata di Jasmin Handanovic. Al fischio finale è gioia per il Maribor e disperazione per il Celtic che retrocede in Europa League.

     

     

     

    Yacine Brahimi
    Yacine Brahimi

     

    PORTO – LILLE 2-0 (48° Brahimi, 68° Martinez)

    Il Porto partiva dal vantaggio per 1-0 sul Lille, conquistato in Francia e nel primo tempo gestiscono la gara con qualche bella giocata di Jackson Martinez. Nella ripresa si accende Brahimi che prima al 48° trasforma una perfetta punizione e  al 68° lancia Jackson Martinez per il definitivo 2-0.

     

     

     

     

     

    RIEPILOGO RISULTATI (tra parentesi il risultato dell’andata)

    Zenit – Standard Liegi 3-0 (1-0) (30° Rondon, 54° rig., 58° Hulk)

    Apoel – Aalborg 4-0 (1-1) (28° Vinicius, 44° De Vincenti, 63° Aloneftis, 74° Sheridan)

    Bate Borisov – Slovan Bratislava 3-0 (1-1) (41° Gordeychuk, 83° Kryvets, 85° Rodionov)

    Celtic – Maribor 0-1 (1-1) (74° Tavares)

    Porto – Lille 2-0 (1-0) (48° Brahimi, 68° Martinez)

  • Preliminari Champions League, vincono Porto e Zenit, le altre pareggiano

    Preliminari Champions League, vincono Porto e Zenit, le altre pareggiano

    Una serata all’insegna dell’equilibrio quella andata in scena questa sera  per l’andata dei preliminari di Champions League. Tre gare infatti si sono concluse sul risultato di 1-1, le uniche due vittorie, entrambe ottenute in trasferta da Porto e Zenit, sono arrivate per 1-0.

    AALBORG – APOEL 1-1 (16° Thomsen (Aa), 54° Vinicius (Ap))

    Beffa incredibile per i danesi dell’Aalborg che fanno a lungo la partita, trovano il vantaggio nel primo tempo, non riescono a trovare il raddoppio e ad inizio ripresa vengono puniti alla prima vera occasione dell’Apoel. Il gol dell’Aalborg arriva al 16° con Thomsen, la risposta ospite è concretizzata da un incursione di Vinicius che al 54° fissa il risultato sul 1-1.

    Hector Herrera
    Hector Herrera

    LILLE – PORTO 0-1 (61° Herrera)

    Il Porto domina per lunghi tratti la gara in casa del Lille e nella ripresa riesce a farla sua con un gol di Herrera al 61°. Il primo tempo a comandare il gioco sono i portoghesi anche se le occasioni non sono molte per la buona difesa dei padroni di casa che si fanno vedere in avanti sono al 34°. Nella ripresa arriva il gol vittoria dei lusitani con Herrera che è bravo a realizzare il tap-in vincente dopo una parata del portiere dei francesi su Jackson Martinez. Il Porto fa un passo avanti verso la qualificazione.

     

    MARIBOR – CELTIC 1-1 (6° McGregor (C), 14° Bohar (M))

    Partita divertente e piacevole quella andata in scena a Maribor con il Celtic che trova subito il vantaggio con McGregor al 6°, i padroni di casa reagiscono e trovano la parità con Bohar al 14°. La gara si mantiene vivace con gli scozzesi che si vedono salvare la palla sulla linea e con gli sloveni che nel secondo tempo costringono il portiere del Celtic ad un bell’intervento. La gara si chiude sul 1-1 un risultato che dà un piccolo vantaggio al Celtic in vista del ritorno.

     

    SLOVAN BRATISLAVA – BATE BORISOV 1-1 (44° aut Jablonski (S), 79° Vittek (S))

    Una gara non certo d’intensità indimenticabile con il Bate che però fa la partita e costruisce le migliori occasioni. La spinta degli ospiti si concretizza al 44° quando un cross dell’ottimo Krivetz viene toccato nella propria porta da Jablonski. Nella ripresa lo Slovan dovrebbe reagire ma a comandare il gioco è sempre il Bate Borisov. Le cose cambiano quando tra gli slovacchi entra l’esperto Vittek. L’attaccante che fu giustiziere degli azzurri al mondiale 2010, al 79° trova il gol del pareggio e nel finale troverebbe anche il vantaggio ma si alza la bandierina e la gara si chiude sul 1-1.

     

    STANDARD LIEGI – ZENIT 0-1 (16° Shatov)

    Lo Zenit ottiene un successo pesante ed importantissimo in casa dello Standard Liegi. L’inizio è tutto dei russi che prima impegnano il portiere Kawashima e poi due minuti dopo trovano il gol, che sarà poi l’unico, con Shatov abile a girare verso la porta una bella azione di squadra. Nel finale di tempo una traversa nega a Rondon il gol del raddoppio. Nella ripresa si vedono anche i padroni di casa che però non riescono a trovare il gol del pari ed ora in Russia sarà un’impresa al limite dell’impossibile.

     

    RIEPILOGO RISULTATI PRELIMINARI

    Aalborg – Apoel 1-1 (16° Thomsen (Aa), 54° Vinicius (Ap))

    Lille – Porto 0-1 (61° Herrera)

    Maribor – Celtic 1-1 (6° McGregor (C), 14° Bohar (M))

    Slovan Bratislava – Bate Borisov 1-1 (44° aut Jablonski (S), 79° Vittek (S))

    Standard Liegi – Zenit 0-1 (16° Shatov)

  • Champions League, notte fonda per il City. Prova di forza del Psg

    Champions League, notte fonda per il City. Prova di forza del Psg

    Nessun miracolo sportivo. Il Manchester City esce da qualsiasi competizione europea per quest’anno e dovrà concentrare le proprie forze solo sulla conquista della Premier League. Un martedì di Champions League piuttosto scontato, dove in tutti i Gironi si lottava solamente per la terza piazza, valida per la “retrocessione” in Europa League. Non passerà giorni tranquilli Roberto Mancini, manager dei citizens, entrato nella storia per aver terminato il girone del massimo torneo europeo senza neanche una vittoria alla guida di una squadra inglese. Lascia ancora più basiti il quarto posto finale, sotto club come Dortmund e Ajax, costruiti senza grossi investimenti. Le spese folli, gli stipendi milionari e i tanti giocatori acquistati negli ultimi anni non sostituiscono l’esperienza internazionale e la storia di un club.

    Il Paris Saint Germain di Carlo Ancelotti invece ottiene un’ottima vittoria interna contro il Porto e conquista la prima posizione nel Gruppo A, mettendo a tacere varie voci che vedevano l’ex tecnico di Milan e Chelsea lontano da Parigi. Prestazione convincente con le reti degli “ex italiani” Thiago Silva e Lavezzi (con l’aiuto del portiere avversario Helton). Per i francesi, nella Fase ad Eliminazione Diretta, c’è il rischio di incontrare Real Madrid o Milan.

    Ezequiel Lavezzi
    Lavezzi trascina il Psg al primo posto nel Gruppo A © Dean/Getty Images

    GRUPPO A – Oltre al match appena citato tra Psg e Porto, finita 2-1 a favore dei francesi che si prendono il primo posto del girone. L’altra sfida Dinamo Zagabria-Dinamo Kiev termina 1-1, con il pareggio croato arrivato nei minuti finali con un calcio di rigore. Partita segnata dalla forte nevicata che ha provocato anche la sospensione della gara per qualche minuto.

    Dinamo Zagabria – Dinamo Kiev 1-1 — 45′ Yarmolenko (K), 94′ Krstanovic (rig) (Z)
    Paris Saint Germain – Porto 2-1 — 29′ Thiago Silva (Psg), 33′ Martinez (Por), 60′ Lavezzi (Psg)

    Classifica Finale: Psg 15; Porto 13; Dinamo Kiev 5; Dinamo Zagabria 1.

    GRUPPO B – Schalke e Arsenal si giocavano a distanza la prima posizione. I tedeschi vengono fermati sull’1-1 dal Montpellier che saluta la Champions League davanti al proprio pubblico con una buona prestazione e il secondo punto conquistato. Gli inglesi invece, dopo il vantaggio iniziale con la rete di Rosicky crollano e subiscono la rimonta greca sprecando l’occasione di passare il gruppo come prima classificata.

    Montpellier – Schalke 1-1 — 55′ Howedes (S), 58′ Herrera (M)
    Olympiakos – Arsenal 2-1 — 38′ Rosicky (A), 64′ Maniatis (O), 73′ Mitroglou (O)

    Classifica Finale: Schalke 12; Arsenal 10; Olympiakos 9; Montpellier 2.

    GRUPPO C – La sfida a distanza tra Zenit e Anderlecht (per il terzo posto) è andata alla squadra russa, capace di vincere a San Siro contro un Milan fortemente indebolito per l’ampio turn over. La squadra belga invece non va oltre un 2-2 in Spagna contro il Malaga e saluta Champions ed Europa League.

    Malaga – Anderlecht 2-2 — 44′ Duda (M), 50′ Jovanovic (A), 61′ Duda (M), 90′ Mbokani (A)
    Milan – Zenit 0-1 — 35′ Danny

    Classifica Finale: Malaga 12; Milan 8; Zenit 7; Anderlecht 5.

    GRUPPO D – Il Girone di Ferro è giunto al termine. Borussia Dortmund e Real Madrid già qualificate (rispettivamente in prima e seconda posizione) superano abbastanza facilmente Manchester City e Ajax e lasciano invariate le posizioni in classifica. Gli olandesi retrocedono in Europa League e per gli inglese è notte fonda.

    Borussia Dortmund – Manchester City 1-0 — 57′ Schieber
    Real Madrid – Ajax 4-1 — 13′ Ronaldo (R), 28′ Callejon (R), 48′ Kakà (R), 59′ Boerrigter (A), 87′ Callejon (R)

    Classifica Finale: Borussia Dortmund 14; Real Madrid 11; Ajax 4; Manchester City 3.

  • Dalle stelle alle stalle. Hulk diventa un peso per lo Zenit

    Dalle stelle alle stalle. Hulk diventa un peso per lo Zenit

    In casa Zenit è scoppiata la grana Hulk. Il brasiliano, sostituito a dieci minuti dalla fine della sfida Milan-Zenit, ha avuto un lungo battibecco con il tecnico della squadra russa Luciano Spalletti e nel dopo partita, ai microfoni delle varie emittenti televisive, ha dichiarato di aver un problema con il mister toscano. L’amore tra l’attaccante e il club russo è durato tre mesi esatti, un po pochini per un giocatore pagato quasi 50 milioni di euro all’inizio di settembre. Ma di fatto questo è il calcio attuale, spese folli, ingaggi milionari e al primo problema si chiede la cessione. Secondo le malelingue, dietro lo sfogo di Hulk, ci sarebbe la voglia di lasciare San Pietroburgo, città bella ma fredda, non l’ideale per un brasiliano. E se ci fosse la pressione di qualche squadra europea? Nulla viene escluso.

    L’UOMO VERDE– Soprannome a dir poco scontato quello dato all’attaccante brasiliano. Hulk è esploso al Porto, vincendo vari titoli nazionali e un’Europa League, che gli ha permesso di farsi notare dal grande pubblico (soprattutto in coppia con Falcao).

    Hulk
    Hulk potrebbe lasciare lo Zenit a gennaio © Giuseppe Cacace/AFP/Getty Images

    SPOGLIATOIO IN RIVOLTA – Arrivato allo Zenit in coppia con Witsel per un esborso totale di circa 80 milioni di euro, sembrava poter garantire il salto di qualità alla squadra russa in campo internazionale. Niente di tutto ciò. Due giocatori della vecchia guardia (Kerzhakov e Denisov) del club di San Pietroburgo non hanno usato mezzi termini per definire eccessiva la spesa per il brasiliano (e anche per il belga), rimarcando soprattutto la differenza tra il loro ingaggio e quello del nuovo arrivato. Lo scontro tra vecchi e nuovi costringe la società ad usare il pugno duro con Kerzhavov e Denisov mettendoli entrambi fuori rosa. Successivamente i due calciatori russi sono tornati ad allenarsi a tempo pieno insieme ai compagni.

    IL RENDIMENTO – La protezione della società nei confronti di Hulk non è stata di certo ripagata dal brasiliano che ha alternato prestazioni al limite della sufficienza ad altre ben al di sotto delle sue potenzialità. Le statistiche non mentono. Su 12 partite disputate tra Premier Russa e Champions League, ha realizzato solamente 3 gol. Dopo aver speso quasi 50 milioni di euro per prelevarlo ad inizio settembre dal Porto, lo Zenit si aspettava ben altri numeri, naturalmente più importanti, e l’approdo in Europa League, tramite il terzo posto nel girone di Champions, non soddisfa pienamente la società che si aspettava un cammino decisamente diverso dopo le folli spese estive.

    LA MINACCIA – Botta e risposta tra Spalletti ed Hulk al termine della partita contro il Milan. Il brasiliano ha confermato di avere dei problemi con l’attuale tecnico, considerando anche l’opzione di lasciare San Pietroburgo se la situazione dovesse rimanere tale. La risposta dell’ex allenatore della Roma non si è fatta attendere e assecondando il suo giocatore, ha aperto alla possibilità di una sua cessione nel mercato invernale.

    IL MERCATO – Ad inizio articolo abbiamo lanciato la bomba. Potrebbe esserci qualche top club europeo dietro questi problemi? In estate, il giocatore è stato più volte accostato al Chelsea e questa opzione potrebbe tornare di moda, visto il filo conduttore che lega il presidente dei blues Roman Abramovich alla Russia. Se invece, vogliamo parlare un po di fantacalcio, un trio formato da El Shaarawy, Balotelli e Hulk potrebbe creare il panico totale a qualsiasi difesa. Appunto, solo fantacalcio…

    Ecco il video della lite tra Hulk e Spalletti dopo la sostituzione
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  • Allo Zenit basta un gol di Danny, Milan ko. Ma Hulk…

    Allo Zenit basta un gol di Danny, Milan ko. Ma Hulk…

    Il Milan si fa sorprendere dallo Zenit nell’ultima partita del girone di Champions League. I russi allenati da Luciano Spalletti vincono per 1-0 grazie alla rete segnata da Danny al 35° minuto del primo tempo. Grazie a questo successo lo Zenit sale a quota 7 punti, ottenendo così il terzo posto e l’accesso ai sedicesimi di Europa League. Per il Milan sconfitta indolore davanti al proprio presidente Silvio Berlusconi. Buona comunque la prova dei rossoneri, che dal primo minuto hanno cercato di mettere sotto gli ospiti difettando però in fase conclusiva. Tra i singoli spicca l’ottima prova di Zapata, alla sua migliore prestazione da quando è approdato al Milan quest’estate, mentre Pazzini prosegue nel suo momento no, dove segnare diventa più che un lavoro un’impresa.

    CHE FAI HULK?– Nella serata di ieri forse l’episodio più eclatante ce l’ha offerto il brasiliano Hulk al momento della sostituzione. Dopo l’ennesima prova sconcertante sul terreno di gioco, Luciano Spalletti decide di sostituire il verdeoro. L’ex Porto però si infuria con il tecnico italiano e al termine del match esternerà il proprio malcontento ai microfoni di Mediaset Premium, dichiarando la volontà di lasciare lo Zenit.

    AC Milan v Zenit St Petersburg - UEFA Champions League
    Danny esulta dopo il gol vittoria ai danni del Milan | ©Claudio Villa/Getty Images

    IL BOMBER DEL FUTURO – Oltre a Hulk però Milan-Zenit ha offerto anche l’esordio con la maglia del Milan di Andrea Petagna, il bomber della Primavera rossonera. Il “Peta” è entrato nel finale sostituendo lo spagnolo Bojan. Si tratta del terzo calciatore più giovane ad aver mai debuttato con la Prima squadra del Milan (il primato resta ancora a Bryan Cristante).

    Le pagelle di Milan-Zenit 0-1 (04-12-2012)
    Zapata 7: cancella Hulk dal prato di San Siro esibendosi nella sua migliore perfomance difensiva da quando è sbarcato a Milano.
    Pazzini 5: resta ancora nell’anonimato. Stavolta i cross arrivano ma l’ex ariete della Samp non si rende quasi mai pericoloso.
    Danny 7: rientrato da un lungo infortunio e subito insignito della fascia di capitano, il portoghese Danny mostra di essere l’uomo in più di questo Zenit.
    Hulk 2: Dopo una prestazione sul campo da 4 in pagelle si rende ridicolo agli occhi del mondo con una scenata da quattro soldi.

    Il tabellino di Milan-Zenit 0-1 (04-12-2012)
    Milan (4-3-3): Abbiati 6, De Sciglio 6,5, Zapata 7, Acerbi 6,5, Mesbah 5,5 (20′ st Robinho 6), Flamini 5 (35′ st El Shaarawy 6), Ambrosini 6, Emanuelson 5, Boateng 5,5, Pazzini 5, Bojan 5,5 (46′ st Petagna sv).
    Zenit (4-2-3-1): Malafeev 6, Anyukov 6, Alves 6, Lombaerts 6, Hubocan 6,5, Shirokov 6 (43′ st Kanunnikov sv), Semak 6,5 (46′ st Lumb sv), Denisov 6, Witsel 5,5, Danny 7, Hulk 2 (35′ st Zyryanov sv).

    Il video di Milan-Zenit 0-1 (04-12-2012) [jwplayer config=”60s” mediaid=”162616″]

  • Solo un’amichevole? Milan-Zenit, occasione per Pazzini

    Solo un’amichevole? Milan-Zenit, occasione per Pazzini

    Stasera si conclude il Girone C di Champions League con l’incontro Milan-Zenit. La squadra di Allegri affronta la sfida con ormai la qualificazione agli ottavi già acquisita, mentre i russi allenati da Luciano Spalletti vogliono almeno centrare l’accesso ai sedicesimi di Europa League confermando il terzo posto nel Girone. Le motivazioni però non mancheranno nemmeno ai padroni di casa rossoneri, determinati a proseguire l’ottimo stato di forma in campionato con una nuova vittoria in Europa, preparando così al meglio il match casalingo di domenica contro il Torino di Ventura. Lo Zenit d’altro canto, per assicurarsi il terzo posto, penserà soltanto ai tre punti, riparandosi così dalle sorprese che potrebbero giungere dalla Spagna, dove l’Anderlecht è chiamato ad una prova d’orgoglio contro gli uomini di Pellegrino.

    RIPOSA EL SHAARAWY– La notizia più importante nell’undici titolare del Milan sarà l’assenza di El Shaarawy. Allegri è infatti intenzionato a concedere un turno di riposo al Faraone, preservandolo così per il campionato. Dovrebbe inoltre cambiare anche il modulo con cui scenderanno in campo i rossoneri, che ritornano al 4-2-3-1 delle settimane precedenti. In attacco l’unica punta sarà Pazzini, con Bojan alle sue spalle e ai lati Emanuelson insieme a Boateng (quest’ultimo squalificato per la gara contro il Torino). A centrocampo si rivede capitan Ambrosini, affiancato dall’olandese De Jong. In difesa turno di riposo anche per Mexes, che verrà sostituito da Zapata. L’ex Villareal andrà a fare coppia con il connazionale Yepes. Con ogni probabilità i terzini saranno Mesbah e ancora De Sciglio, mentre in porta confermato Amelia.

    AC Milan v ACF Fiorentina - Serie A
    Milan-Zenit sarà l’occasione di rivedere Pazzini dal primo minuto | ©Marco Luzzani/Getty Images

    IL TUTTO PER TUTTO – Spalletti per la sfida di San Siro schiera tutti i titolari, varando il tridente Hulk-Danny-Kherzakov, con quest’ultimo che andrà a ricoprire il ruolo di punta centrale. A centrocampo ci sarà il belga Witsel, insieme a Denisov e Shirokov. Ritorna in Italia anche Domenico Criscito, titolare sulla corsia di sinistra. In campionato lo Zenit è reduce da quattro vittorie nelle ultime sei partite, fra cui la netta vittoria esterna di venerdì scorso sul campo dello Spartak. Il distacco dalla vetta occupata dal duo Anzhi-Cska è di soli tre punti.

    Probabili formazioni Milan-Zenit (04-12-2012)
    Milan (4-2-3-1): Amelia, De Sciglio, Yepes, Zapata, Mesbah, Ambrosini, De Jong, Boateng, Emanuelson, Bojan, Pazzini. Allenatore: Allegri
    Zenit (4-3-3): Malafeev, Anyukov, Hubocan, Lombaerts, Criscito, Witsel, Denisov, Shirokov,  Hulk, Danny, Kherzakov. Allenatore: Spalletti

  • Programma Champions League, il Psg gioca per il primo posto

    Programma Champions League, il Psg gioca per il primo posto

    Programma Champions League. Pochi verdetti da assegnare quest’oggi nella massima competizione europea per club. Nei quattro gironi infatti sono già state assegnate le prime due posizioni per ciascun gruppo e le maggiori emozioni arriveranno dai Gironi C e D dove è ancora da stabilire la terza posizione, valida per la “retrocessione” in Europa League. Se la giocheranno Zenit, Anderlecht e Manchester City, Ajax. Da seguire con particolare attenzione la partita tra Paris Saint Germain e Porto che si sfideranno per il primo posto nel Gruppo A. I portoghesi hanno un punto di vantaggio e avranno a disposizione due risultati su tre. Nel Gruppo B la situazione è simile, visto il vantaggio minimo dello Schalke sull’Arsenal. I tedeschi verranno ospitati dal Montpellier mentre gli inglesi dall’Olympiakos.

    GRUPPO A

    Psg e Porto nello scontro diretto odierno si giocheranno il primo posto nel girone. I portoghesi partono con la possibilità di conquistare due risultati su tre. Inutile invece, la partita tra Dinamo Zagabria e Dinamo Kiev, con gli ucraini ormai sicuri del terzo posto, valido per il passaggio all’Europa League.

    Carlo Ancelotti
    Ancelotti in conferenza stampa © Franck Fife/AFP/Getty Images

    Dinamo Zagabria (4-1-4-1): Kelava; Vrsaljko, Vida, Simunic, Ibanez; Ademi; Brozovic, Sammir, Kovacic, Cop; Beqiraj.
    Dinamo Kiev (4-2-3-1): Shovkovskiy; Silva, Mikhalik, Khacheridi, Taiwo; Vukojevic, Veloso; Mehmedi, Garmash, Raffael; Brown.

    Psg (4-3-3): Sirigu; Jallet, Alex, Thiago Silva, Maxwell; Sissoko, Verratti, Matuidi; Lavezzi, Ibrahimovic, Menez.
    Porto (4-3-3): Helton; Danilo, Otamendi, Mangala, Alex; Moutinho, Fernando, L.Gonzalez; Varela, J.Martinez, J.Rodriguez.

    GRUPPO B

    Per il passaggio del turno alla prossima fase di Champions League è tutto deciso. Schalke e Arsenal daranno il massimo per conquistare la prima posizione che potrebbe anche non servire per evitare squadre di alto livello. Per il Montpellier, esordiente in questa Coppa, è tempo di saluti.

    Montpellier (4-2-3-1):Jourdren; Congrè, Yanga-Mbiwa, Hilton, Deplagne; Pitau, Estrada; Mounier, Belhanda, Cabella; Charbonnier.
    Schalke (4-2-3-1): Hildebrand; Uchida, Howedes, Metzelder, Fuchs; Jones, Neustadter; Holtby, Pukki, Draxler; Huntelaar.

    Olympiacos (4-2-3-1): Carroll; Diakite, Siovas, Manolas, Torossidis; Maniatis, Modesto; Abdoun, Machado, Greco; Djebbour.
    Arsenal (4-4-2): Szczesny; Monteiro, Jenkison, Vermaelen, Squillaci; Rosicky, Chamberlain, Arshavin, Ramsey; Chamakh, Gervinho.

    GRUPPO C

    Malaga e Milan, già qualificate rispettivamente come prima e seconda, avranno il compito di stabilire la terza forza del girone. Gli spagnoli ospiteranno l’Anderlecht, mentre i rossoneri lo Zenit. In caso di arrivo a pari punti, passerebbe lo Zenit. Si parte da 4 punti per ciascuno.

    Malaga (4-2-3-1): Kameni; Jesus Gamez, Weligton, Sergio Sanchez, Eliseu; Camacho, Toulalan; Seba Fernandez, Isco, Joaquin; Santa Cruz.
    Anderlecht (4-2-3-1): Proto; Gillet, Kouyaté, Juhasz, Safari; Bruno, Biglia; Kljestan, Jovanovic, Praet, Mbokani.

    GRUPPO D

    Il Girone di Ferro è giunto al termine. Borussia Dortmund e Real Madrid hanno conquistato la qualificazione con un turno d’anticipo e adesso saranno pronte a battagliare contro Manchester City e Ajax per decidere chi tra le due squadre potrà competere in Europa League. Gli olandesi partono con un punto in più in classifica e in caso di vittoria al Santiago Bernabeu potranno “festeggiare” il terzo posto senza aspettare l’esito dell’altro match.

    Borussia Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek, Santana, Hummels, Schmelzer; Leitner, Gundogan; Blaszczykowski, Reus, Grosskreutz; Lewandowski.
    Manchester City (4-2-3-1): Hart; Maicon, Kompany, Nastasic, Zabaleta; Barry, Javi Garcia; Milner, Aguero, Nasri; Balotelli.

    Real Madrid (4-2-3-1): Adan; Nacho, Varane, Pepe, Coentrao; Khedira, Modric; Callejon, Ozil, C.Ronaldo; Benzema.
    Ajax (4-3-3): Vermeer; Van Rhijn, Alderweireld, Moisander, Blind; De Jong, Poulsen, Eriksen; Boerrigter, Hoesen, Fischer.