Tag: ze eduardo

  • Siena-Palermo 0-0 prevale la paura di perdere

    Siena-Palermo 0-0 prevale la paura di perdere

    Si apre con un match piuttosto noioso questa nona giornata di campionato di Serie A: nella partita tra Siena-Palermo a farla da padrona è infatti la paura di perdere. Le squadre scendono in campo consapevoli di essere di fronte ad una delle partite salvezza dell’anno e quindi l’aria è alquanto tesa: da una parte ci sono i locali di Cosmi che sentono la pressione dell’ultima posizione mentre dall’altra i ragazzi di Gasperini che privati di Hernandez si trovano ad affrontare qualche ostacolo in più rispetto al solito.

    Al fischio d’inizio tutti i presenti si aspettano un gran match giocato con determinazione e grinta ma invece quello che avviene nei primi 45′ di gioco è semplicemente il cercare di non concedere nulla all’avversario riducendo quindi le possibilità di produrre delle buone giocate: durante il primo tempo infatti le uniche vere occasioni avvengono grazie a Brienza e Miccoli che tentano di portare in vantaggio la loro squadra.

    AC Siena v US Citta di Palermo - Serie A
    Vergassola e Miccoli © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Nella ripresa la musica fortunatamente cambia: le due formazioni mettono in campo quanto mancato nel primo tempo dando vita ad una serie di botta e risposta con tante occasioni di rete che però finiscono sempre per non forare la porta avversaria. Alla fine il pareggio sembra essere il risultato più giusto con il Siena che si porta a quota 3 punti e con il Palermo che conquistato il quarto risultato positivo dopo i due pareggi e la vittoria con il Chievo.

    IL TABELLINO E LE PAGELLE:

    SIENA-PALERMO 0-0
    SIENA (3-4-2-1): Pegolo 6.5; Neto 6.5, Paci 6.5, Felipe 6 (Rubin 56’s.t. 5.5); Angelo 5, Vergassola 6, Bolzoni 6, Del Grosso 6; Rosina 5 (Valiani 45’s.t. 6), Ze Eduardo 5 (Reginaldo 77’s.t.); Calaiò 6. A disposizione: Farelli, Marini, Dellafiore, Verre, Sestu, Coppola, Mannini, Paolucci, Bogdani, Campos Toro. All. Cosmi
    PALERMO(3-4-3): Ujkani; Munoz 6.5, Donati 7, Von Bergen 6; Morganella 6, Barreto 6, Kurtic 5.5, Mantovani 6; Ilicic 5 (Budan 84’s.t.), Miccoli 5 (Dybala 84’s.t.), Brienza 5.5 (Bertolo 59’s.t.). A disposizione: Benussi, Garcia, Labrin, Pisano, Cetto, Viola, Rios, Giorgi. All. Gasperini
    Arbitro: Calvarese

    Ammoniti: Mantovani, Vergassola, Rubin, Paci

    VIDEO SIENA-PALERMO

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  • Siena e Palermo in cerca di punti salvezza

    Siena e Palermo in cerca di punti salvezza

    Gara tanto importante quanto delicata quella che aprirà la nona giornata di questo campionato di Serie A: ad affrontarsi alle 18.00 saranno infatti il Siena ed il Palermo che ad oggi si trovano rispettivamente in ultima e penultima posizione. In molti hanno infatti etichettato questo incontro come uno dei possibili match salvezza dati anche i sei punti di penalità con cui è partito il club bianconero che lo costringe ad essere il fanalino di cosa del momento.

    Davanti al proprio pubblico il Siena cercherà dunque di portare a casa tre punti che gli consentirebbero di cominciare a salire in classifica avvicinandosi proprio al Palermo che ad oggi si trova a quota sei punti. Per il match di stasera Serse Cosmi potrà contare nuovamente su Ze Eduardo ma dovrà fare a meno di Rodriguez, il quale si è procurato una lesione all’adduttore che lo terrà fuori dal campo per almeno quattro settimane, di D’Agostino out per un’influenza, e in ultima anche di Contini che ha riscontrato un problema al piede.

    AC Siena v Bologna FC - Serie A
    AC Siena © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Dall’altra parte invece arriverà un Palermo in piena forma che, dopo l’arrivo di Gasperini sta decisamente migliorando e prendendo coscienza dei propri mezzi: dopo la netta vittoria sul Chievo ed i pareggi con Genoa e Torino, Miccoli e compagni vorranno di certo tornare a casa con i tre punti in tasca che porterebbe il Palermo a quota 9, con ben 7 punti di vantaggio sul Siena. Sicuramente però l’assenza di Milanovic ed Hernandez susciterà nei rosanero non pochi problemi soprattutto vista l’importanza che ricopre quest’ultimo nella formazione di Gasperini. Grande attesa dunque per il match di stasera che saprà regalare molte emozioni.

    LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Siena-Palermo ore 18.00
    Siena (3-4-2-1):
    Pegolo; Neto, Paci, Felipe; Angelo, Vergassola, Bolzoni, Del Grosso; Valiani, Zè Eduardo; Calaiò. A disp.: Farelli, Marini, Dellafiore, Rubin, Verre, Coppola, Sestu, Mannini, Campos Toro, Rosina, Reginaldo, Bogdani. All.: Cosmi
    Squalificati:
    Larrondo, Vitiello, Terzi, Belmonte
    Indisponibili:
    Campagnolo, Martinez, Rodriguez, Contini, D’Agostino

    Palermo (3-4-2-1): Ujkani; Munoz, Donati, Von Bergen; Morganella, Kurtic, Barreto, Mantovani; Ilicic, Brienza, Miccoli. A disp.: Benussi, Brichetto, Cetto, Garcia, Pisano, Rios, Viola, Bertolo, Giorgi, Zahavi, Budan, Dybala. All.: Gasperini
    Indisponibili:
    Milanovic, Hernandez

  • Allegri-Galliani aria di crisi: il tecnico parla di dimissioni

    Allegri-Galliani aria di crisi: il tecnico parla di dimissioni

    La crisi tra Adriano Galliani e Massimiliano Allegri era nell’aria già dall’amichevole estiva contro il Real Madrid quando i rossoneri uscirono sconfitti con un pesante 5-1 con conseguenti numerose critiche che i vertici del Milan avanzarono verso il tecnico. Dopo le discussioni scaturite da quel risultato a dir poco vergognoso, proprio in queste ore la sintonia tra i due sembra essersi rotta completamente: la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la decisione di Allegri di chiedere a Zè Eduardo di sottoporsi ad alcuni test prima di approdare al Milan, mettendo in discussione il lavoro dell’ad rossonero.

    Non bastasse il brasiliano ha deciso di non sottoporsi agli allenamenti, cancellando così ogni possibilità di vestire la maglia del club di Via Turati. Una sorta di ripicca dunque quella di Allegri, sicuramente deluso per i troppi pezzi da novanta persi che hanno scelto di andare altrove: il tecnico dopo la partenza di Van Bommel, ha dichiarato di volere a tutti i costi un giocatore di tale calibro, annunciando di essere disposto a dare le dimissioni se questo non accadesse. A quanto pare nemmeno l’arrivo di Kakà potrebbe risollevare l’umore di Allegri il quale, in merito all’ex Pallone d’Oro, ha esplicitamente fatto capire che lo userà davanti alla difesa.

    Allegri © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    La situazione diventa quindi complicata in casa rossonera, visto anche l’ennesimo infortunio di Pato che si è procurato la lesione dell’adduttore della gamba sinistra e l’obbligato stop che durerà quasi un mese: nella giornata di oggi il Milan dovrà quindi tentare di chiudere tutte le possibili trattative per portare alla corte di Allegri dei giocatori che riescano a completare la rosa. Entro il fine  settimana il club rossonero dovrebbe concludere con Niang, giovane del Caen, con El Kaddouri e con Kakà, il quale è stato messo fuori da Mourinho per la sfida di Supercoppa Spagnola contro il Barcellona.

  • Milan Pato si ferma ancora. Dal Genoa arriva Ze Eduardo

    Milan Pato si ferma ancora. Dal Genoa arriva Ze Eduardo

    Rieccolo. Alexandre Pato si è nuovamente infortunato. Stavolta il colpevole è l’adduttore (sinistro), parte del corpo che i maligni mettono in relazione spesso e volentieri con “dolci pratiche”. E a dire che il brasiliano era tornato bello carico, rinfrancato da una preparazione in Brasile senza alcun problema, anche se poi il finale di Londra non è stato dei migliori. C’è una sorta di maledizione intorno alla figura del Papero. Il cambio del numero di maglia non ha portato i frutti sperati evidentemente. Gli stregoni di Milanello avevano dato la colpa al 7, numero ereditato dall’ucraino Shevchenko. Pato aveva percepito tale suggerimento occulto, passando al 9 di Pippo Inzaghi. Anche l’altro maggiore indiziato è risultato mancante: San Siro. Lo sconforto regna a Milanello.

    La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno nel primo pomeriggio. Carlo Laudisa, esperto di calciomercato e giornalista della Gazzetta dello Sport, è stato il primo a darne l’annuncio attraverso il proprio profilo personale di twitter. Inutile dire come questa si sia poi nel giro di poche ore propagata fino a raggiungere ogni angolo della penisola italiana, bussando anche alle porte del Sudamerica. Nei prossimi giorni si saprà qualcosa di più circa l’entità del nuovo infortunio di Pato. Tra i tifosi del Diavolo si fanno gli scongiuri e c’è chi, forse più vicino agli affari celesti, consiglia un viaggio a Medjugorje.

    alexandre pato | ©Claudio Villa/Getty Images

    Quasi in contemporanea, come se Adriano Galliani avvertisse il pericolo che incombeva sull’attacco rossonero, si è sparsa la voce di una trattativa in fase avanzata tra il Milan e il Genoa per Ze Eduardo. L’ex giocatore del Santos non ha trascorso sicuramente una stagione (la prima) felice in Liguria, non trovando praticamente mai spazio, prima con Malesani e poi con Marino (idem durante l’ultima parte di campionato con De Canio). Sinceramente fatichiamo a capire il perché di Ze Eduardo, che dovrebbe arrivare in prestito con diritto di riscatto a favore della società di Via Turati. Sicuri di ricevere risposte più esaustive, rivolgiamo la domanda ai tifosi del Milan: perché Ze Eduardo?

    D’accordo, è brasiliano, ma anche Roque Junior lo era. Forse il paragone non calza a pennello, perché quest’ultimo era un difensore centrale. Diciamo allora Oliveira, forse il confronto regge maggiormente. Almeno Ze Eduardo arriva gratis, mentre l’altro arrivò a Milano a peso d’oro. La sostanza comunque rimane quella. E se proprio dobbiamo ripercorrere le orme di Holmes, ci domandiamo: perché Milan e Genoa riescono a concludere operazioni di mercato in un amen? Senza dover andare troppo lontano ricordiamo Constant mezzora dopo che Muntari si fosse rotto il crociato. Ora il caso Pato-Ze Eduardo. Sarà un caso?

  • Gilardino al Genoa, reazione a catena in Italia

    Gilardino al Genoa, reazione a catena in Italia

    Il passaggio di Gilardino al Genoa innesca una reazione a catena tanti direttori sportivi stavano aspettando. Il futuro di Caracciolo, Amauri, Pinilla, Maxi Lopez, Inzaghi, Toni e Iaquinta diventa un romanzo da leggere senza avere paura di perdersi all’interno dei corridoi ciechi del calciomercato.

    QUI CARACCIOLO: il Ferraris ha un inquilino nuovo, si chiama Alberto Gilardino, professione bomber. Gli altri possono attendere. Fra questi il più sfortunato è la punta ex Brescia Caracciolo, che con l’arrivo dell’attaccante azzurro diventa la terza-quarta scelta nelle idee tattiche di Marino, superato dal “cammello” Pratto e dal brasiliano Ze Eduardo, senza contare la presenza in rosa di un certo Rodrigo Palacio. Qual è la destinazione che al momento sembra convincere maggiormente l’airone? Novara. La dimensione piemontese sarebbe l’ideale per Caracciolo, il quale ridiventerebbe protagonista con i suoi gol e farebbe le fortune di una squadra che lotta disperatamente per non retrocedere.

    alberto gilardino | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    QUI INZAGHI: ecco però che spunta Inzaghi. A Tesser e al Novara non dispiacerebbe affatto di includere nella propria rosa l’attaccante rossonero, che al Silvio Piola avrebbe la concreta possibilità di rivivere una seconda giovinezza. Sono ormai note le noie che affliggono da alcuni mesi il Pippo nazionale, con conseguenti voci di addio al Milan. Oltre al Novara anche il Cagliari di Massimo Cellino è interessato alla punta milanista. I guai del reparto offensivo rossoblu hanno condannato la squadra sarda ad un campionato fin qui anonimo, dopo un ottimo avvio con l’ex allenatore Ficcadenti. Bisogna però capire le reali intenzioni del calciatore rossonero. Qualora dovesse lasciare Milanello, accetterà di trasferirsi in club che lottano soltanto per la salvezza? Oppure è più probabile che scelga città come Udine e Roma (sponda biancoceleste), dove però il posto da titolare sarebbe piuttosto compromesso?

    AMAURI, PINILLA, MAXI LOPEZ, TRIS PER IL DOPO GILA: a Firenze ancora non ci credono. Gilardino non c’è più. La fine di un ciclo iniziato a tramontare dopo l’addio di Prandelli per diventare ct della Nazionale. Quali sono i nomi che si rincorrono nelle ultime ore per la sostituzione della prima punta ex Milan e Parma? Il ds viola Corvino cala un tris: l’oriundo Amauri, il cileno Pinilla e l’argentino Maxi Lopez. Chi ha più probabilità di vestire la maglia della Fiorentina? Questa volta sembra proprio l’attaccante bianconero ad avere più chances per rimpiazzare l’ex viola. Dopo i numerosi no inferti a svariate squadre italiane ed europee, Amauri sarebbe pronto ad accettare l’offerta della Fiorentina. A contendergli il posto vacante di Gilardino sarà il catanese Maxi Lopez, che dopo esser stato sedotto e abbandonato dal Milan, ha la possibilità di lasciare l’Etna per trasferirsi in una delle vecchie sorelle del calcio italiano. Il nome di Pinilla è quello meno quotato dagli addetti ai lavori, e si vocifera che sia stato accostato ai viola solamente per la presenza sulla panchina dei gigliati del suo ex allenatore Delio Rossi, il quale conosce molto bene il cileno e l’ha fatto esplodere nella prima metà della scorsa stagione. Il patron Zamparini ha comunque smentito qualsiasi interessamento nei confronti del proprio giocatore, ribadendo che Pinilla non si muoverà dal Palermo.

    SCARTI JUVE: seguendo l’inerzia della vicenda Amauri e dopo l’arrivo di Borriello agli ordini di Conte, anche altri due “scarti” della rosa bianconera sono pronti a salutare il Juventus Stadium. Toni e Iaquinta, dopo 6 mesi di tribune, hanno capito che il loro futuro è lontano dalla Juventus. Entrambi hanno da poco rifiutato la proposta indecente del Novara che li avrebbe presi entrambi in prestito fino a giugno.  Toni è stato accostato di recente anche alla Fiorentina, ma difficilmente i tifosi viola potranno rivivere il replay delle due stagioni a cavallo fra il 2005-2007 in cui il bomber di Modena segnò 47 reti in 67 presenze. Iaquinta ha richieste all’estero, e la più interessata al momento sembra l’Espanyol, disposta a prendere in prestito l’ex Udinese.

    Il calciomercato è questo, allacciate le cinture, il 3 gennaio è alle porte.

  • Genoa Inter made in Japan. Nagatomo gela il Ferraris

    Genoa Inter made in Japan. Nagatomo gela il Ferraris

    Successo sperato e conquistato per la banda Ranieri che dopo la vittoria casalinga contro la Fiorentina agguanta altri tre punti fondamentali nel recupero a Marassi contro un Genoa fin troppo catenacciaro. Ancora una volta la vittoria porta la firma inaspettata del terzino nipponico Yuto Nagatomo, che sembra averci preso gusto a trovare il gol. Merito anche all’autore dell’assist, Alvarez che questa sera non ha deluso le aspettative del tecnico romano. Partita da provinciale per il Genoa che gioca quasi 80 minuti arroccata in difesa senza tirare mai in porta, per poi svegliarsi nel finale e giocarsi la partita a viso aperto mettendo in difficoltà i nerazzurri e rischiando molto. Classifica dal gusto più dolce per i nerazzurri che salgono a quota 20 punti conquistando il settimo posto insieme al Palermo ad un solo punto dal Napoli in quinta posizione. Le prossime partite prima della sosta serviranno a capire se le ambizioni europee nerazzurre saranno ancora realizzabili.

    Nel dettaglio la sintesi di Genoa Inter:

    Genoa Inter Zanetti si inchina a Nagatomo |©Valerio Pennicino/Getty Images

    Sorpresa nella lettura delle formazioni per l’Inter con Ranieri che lascia addirittura in tribuna Coutinho (alle prese con i soliti problemi muscolari), inserendo al suo posto il giovane Poliex Sampdoria, ancora mai utilizzato. Malesani mescola le carte in tavola schierando un 5-4-1, difesa con tre centrali e due esterni larghi, lasciando in avanti come unica punta il brasiliano Ze Eduardo.

    PRIMO TEMPO- Partita che non decolla nei primi minuti, dove il Genoa con il nuovo modulo chiude ogni spazio e i nerazzurri fanno girare in maniera troppo lenta il pallone senza trovare le verticalizzazioni utili per gli attaccanti. Poche azioni degne di nota alla mezz’ora con le squadre che usano a dismisura il lancio lungo, scavalcando troppo spesso i relativi centrocampisti senza creare nulla di pericoloso, e lo spettacolo stenta a decollare, lasciando spazio alla noia.  Doppia mostruosa palla gol per l’Inter al 33’ con Samuel che sugli sviluppi di un calcio d’angolo schiaccia di testa ma trova una parata straordinaria di Frey, poi la palla torna sui piedi di Milito che deve solo calciarla in rete e invece (forse in memoria del suo passato rossoblu) calcia sulle mani del portiere del Genoa mancando un gol impossibile da sbagliare. Molte proteste nerazzurre al 37’ su un fallo da ultimo uomo di Granqvist su Milito lanciato a rete con Banti che invece lascia giocare. Altra buona situazione per l’Inter con Lucio che sull’esterno mette in area un pallone di prima che Nagatomo in maniera sporca tocca con la coscia sfiorando il gol. Quattro minuti di recupero e tutti a riposo sul punteggio di 0 a 0.

    SECONDO TEMPO- Inizia la ripresa con Malesani che lascia lo schieramento invariato, mentre Ranieri lancia Alvarez a destra sostituendo Faraoni. Al 6’ finisce la partita di Ze Eduardo, che non ha ricevuto un pallone giocabile, con Malesani che gli preferisce Pratto. Urlo in gola strozzato per Granqvist che al 11’ sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Veloso segna di testa ma si vede annullare la rete dal guardalinee per fuorigioco. Malesani intanto al 15’ effettua il secondo cambio disponibile inserendo Jankovic per Constant. I rossoblu sembrano più pericolosi in questa fase di gioco, con l’Inter che, come da copione nella gestione Ranieri cala vistosamente nella ripresa, palesando i suoi limiti atletici. Situazione difficile per i nerazzurri, che Nagatomo sbroglia al 22’ su uno splendido cross di Alvarez battendo Frey e portando i suoi in vantaggio. L’argentino pennella un assist da destra con Nagatomo che si inserisce alla perfezione tagliando sul secondo palo,  trovandosi libero di colpire indisturbato. Ranieri nel frattempo sostituisce Andrea Poli inserendo un più fresco Joel Obi, mentre Malesani alla mezz’ora si gioca il tutto per tutto togliendo Merkel e inserendo una punta come Caracciolo. Break di Alvarez al 33’ che scambia con Thiago Motta e prova una conclusione dalla distanza, sfiorando il gol del 2 a 0 cogliendo il palo alla destra di Frey. Ritorno in campo al 36’ per Forlan che sostituisce un Milito irriconoscibile.  Doppia opportunità per il Genoa al 45’ su un contropiede con Rossi dal limite chiuso da Nagatomo e sulla respinta sulla conclusione di Veloso si supera Julio Cesar negandogli il gol. Sul ribaltamento di fronte ottima occasione per Pazzini sventata da un monumentale Frey. Fischio finale dopo 5 minuti di recupero con l’Inter che infila la seconda vittoria consecutiva e torna a vedere una classifica dignitosa.

    Genoa Inter 0-1 video gol di Nagatomo
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  • Penarol-Santos, il primo round a reti bianche. Video

    Penarol-Santos, il primo round a reti bianche. Video

    Finisce a reti bianche il match d’andata della finale di Coppa Libertadores, Penarol-Santos davanti ai 70 mila del Centenario hanno però dato vita ad una bella partita ricca di occasioni e finita senza reti per la bravura di Sosa (portiere del Penarol) e per la mira difettosa degli avanti delle due squadre.

    Il Centrocampista del Penarol Matias Mier | © Alejandro Pagni/Getty Images
    I brasiliani come c’era da immaginarsi per della maggiore tecnica hanno il controllo del gioco anche se, vista l’importanza della partita, la manvora non è corale come al solito ma si agisce in contropiede grazie alle fiammate di Neymar e le verticalizzazione di Elano. Gli uruguaiani però non sono certo rimasti a guardare rendendosi pericolosissimi sopratutto sul finire dei due tempi. La prima occasione è per Guillermo Rodriguez imbeccato da Martinuccio in piena area di rigore spreca da posizione favorevolissima, poi è l’altro Rodriguez, Dario, a sprecare un gol incredibile spedendo sopra la traversa un pallone semplice semplice. A fine partita il Penarol aveva trovato pure il gol del vantaggio ma la rete è stata giustamente annullata per un fuorigioco di Diego Alonso. Il Santos è stato pericolosissimo con Neymar e Danilo anche se l’occasione più ghiotta è stata sui piedi del prossimo genoano Ze Eduardo ad inizio ripresa con Sosa autore di un autentico miracolo. Lo 0-0 comunque lascia le chance intatte alle due squadre in vista del ritorno previsto mercoledi prossimo. [jwplayer config=”240s” mediaid=”81890″]

  • Libertadores: Ganso illumina, Neymar gol in “maschera”. Video

    Libertadores: Ganso illumina, Neymar gol in “maschera”. Video

    Era una partita da vincere e il Santos c’è riuscito mettendo da parte contestazioni e incomprensioni interne superando con un primo tempo sontuoso i cileni del Colo Colo. Sotto osservazione ovviamente i talenti Ganso e Neymar ma anche il prossimo genoano Ze Eduardo.

    Il fantasista brasiliano nonostante le accuse dimostra di tenerci alla Libertadores facendo vedere tutte le sue qualità e confermando che gli infortuni sono ormai un ricordo. Ganso entra in tutte le azioni decisive, ma le reti portano la firma di Elano su calcio di punizione, Danilo in una azione tutta di prima. Il sigillo decisivo arriva in avvio di ripresa con Neymar, il sogno della Juventus segna una gran gol con pallonetto sul difensore ma poi esulta con la maschera e si fa espellere.

    Il Santos perde la testa, conclude la partita in nove per l’espulsione di Ze Eduardo mentre dalla panchina viene allontanato Elano e il Colo COlo va vicina al pari chiudendo la partita sul 3-2.

  • Ze Eduardo e Doni, il Genoa è scatenato

    Ze Eduardo e Doni, il Genoa è scatenato

    Tra poche debutterà Floro Flores nell’insidiosa trasferta di Verona ma il Genoa del presidente Preziosi non sembra volersi fermare e tra poche ore ufficializzerà l’arrivo del brasiliano Ze Eduardo giovane e duttile attaccante del Santos idolo dei suoi tifosi.

    Ze Eduardo ha stregato Ballardini che lo vorrebbe in rosa da subito ma non è escluso una sua cessione in prestito al Bari (si era parlato anche con la Juventus) per farlo abituare al calcio italiano.

    Per il ruolo di estremo difensore sembra perder consistenza l’ipotesi Marchetti a favore dello scambio con la Roma tra il portoghese Eduardo e Doni

  • Ze Eduardo alla Juve? Il Genoa bissa l’operazione Boateng

    Ze Eduardo alla Juve? Il Genoa bissa l’operazione Boateng

    Quando è aperta la finestra di calciomercato è sempre il Genoa di Enrico Preziosi a far tanto rumore. Il numero uno del Grifone si diletta a fare e disfare la sua squadra trattando e acquistando giocatori più o meno utili alla causa di Ballardini.

    Questa estate Preziosi si è inventato una nuova formula di far cassa acquistando giocatori conto terzi e ricavandone poi una plusvalenza dalla valorizzazione degli stessi. “L’operazione Boateng” vista in un primo momento male sia dai milanisti che dai sostenitori genoani si è rivelata azzeccata e adesso al pari con le prestazioni del centrocampista ghanese aumenta il suo valore.

    In questa sessione di mercato l’operazione potrebbe ripetersi con la Juventus per il talento brasiliano Ze Eduardo. Preziosi nel suo soggiorno carioca ha chiuso per il giovane attaccante e adesso potrebbe acquistarlo e girarlo alla Juventus per colmare il vuoto venutosi a creare nel reparto avanzato dagli infortuni.

    La trattativa sembra ben avviata ma per decollare bisogna che il Genoa sostituisca Luca Toni e la Juventus decida se provare l’attacco a Forlan.