Tag: zdenek zeman

  • La Roma a Siena per infrangere l’ultimo tabu zemaniano

    La Roma a Siena per infrangere l’ultimo tabu zemaniano

    Al Franchi questo pomeriggio va in scena Siena-Roma, match valido per la 15 giornata di Serie A. Momento favorevole per entrambe le squadre, con i padroni di casa allenati da Cosmi reduci dal successo in Coppa Italia contro il Torino e il pareggio in campionato del Bentegodi. I bianconeri hanno chiuso il mese di novembre da imbattuti, stato di forma che ha consentito loro di avvicinare la zona salvezza ad un solo punto. Sorride anche la Roma, che nelle ultime quattro partite ha conquistato tre vittorie (unico ko nel derby). La squadra allenata da Zdenek Zeman ha mantenenuto la porta inviolata per due partite consecutive, fatto piuttosto insolito per le squadre zemaniane. Un successo oggi permetterebbe ai giallorossi di rafforzare il sesto posto, che ad oggi rappresenta l’ultimo piazzamento utile per l’Europa League.

    DUE TREQUARTISTI– Cosmi non intende abbandonare la difesa a tre, proponendo oggi il modulo 3-4-2-1, con Valiani e Rosina trequartisti liberi di agire alle spalle dell’unica punta Calaiò. Sulla corsia di destra mancherà Angelo, al suo posto gioca Sestu, mentre nell’altra corsia parte titolare l’ex Bologna Rubin. La coppia di centrocampo sarà composta da Vergassola e Bolzoni. In difesa invece Contini guiderà Neto e Felipe, con Pegolo chiamato a difendere i pali della porta bianconera. Soltanto panchina per Zè Eduardo e il difensore Paci.

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    Pablo Osvaldo in forte dubbio per Siena-Roma | ©ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    SORPRESA IN ATTACCO? – Tutto o quasi ruota intorno alla presenza o meno di Osvaldo al centro dell’attacco. Le ultime notizie danno l’italo-argentino in forte dubbio. Al suo posto Zeman potrebbe puntare sul giovane uruguaiano Nico Lopez, accentrando così Destro. Confermata invece la presenza dal primo minuto di capitan Totti. A centrocampo turno di riposo per Florenzi, sostituito da Pjanic. Completano il reparto Tachtsidis e Bradley. In difesa confermata la coppia brasiliana Castan-Marquinhos, con Balzaretti e Piris terzini. In porta resta titolare Goicoechea.

    PRECEDENTI – Campo ostico quello del Franchi di Siena per la Roma. Negli ultimi cinque scontri disputati in Toscana, i giallorossi hanno infatti perso 3 volte. L’ultimo ko lo scorso anno, quando a decidere fu una rete di Calaiò. Per risalire all’ultimo successo della Roma a Siena dobbiamo andare alla stagione 2009-2010, quando ad inizio settembre il nuovo allenatore giallorosso Claudio Ranieri debuttò con tre punti firmati Riise.

    Le probabili formazioni di Siena-Roma (02-12-2012)
    Siena (3-4-2-1): Pegolo, Neto, Felipe, Contini, Sestu, Rubin, Vergassola, Bolzoni, Valiani, Rosina, Calaiò. Allenatore: Serse Cosmi
    Roma (4-3-3): Goicoechea, Piris, Marquinhos, Castan, Balzaretti, Pjanic, Tachtsidis, Bradley, Lopez, Destro, Totti. Allenatore: Zdenek Zeman

  • Consigli Fantacalcio 2012-2013 15 giornata

    Consigli Fantacalcio 2012-2013 15 giornata

    Ciao a tutti ragazzi, 15esima giornata di serie A che dovrà dare tante risposte con la Juventus attesa nel sempre e difficile derby contro il Torino, l’Inter chiamata a riscattare le ultime prestazioni a dir poco deficitarie ed il Napoli che ospiterà al San Paolo il Pescara in cerca di punti salvezza.

    Consigli Fantacalcio giornata 15 guida alla formazione
    La giornata dirà già molto nei due anticipi con il Milan che affronterà al Massimino il Catania ed appunto la Juventus che dovrà cercare di conquistare la stracittadina e pensando anche alla sfida decisiva in Champions contro la Shacktar.

    Catania-Milan venerdì ore 20:45
    Padroni di casa senza Spolli e Gomez squalificati, rientra Barrientos e inseriamo anche Almiron, Lodi e Marchese. Nel Milan ancora fuori Pato, puntiamo decisamente sul Faraone, Robinho e Boateng. Teniamo a riposo i due portieri perché si prevedono tanti gol.

    Juventus-Torino sabato ore 20:45
    Il derby è sempre il derby e le differenze, tante, che ci sono fra le due squadre, molte volte si annullano. Possibili forfait di Caceres e Vidal e quindi puntiamo su Giovinco, Pogba e sul riscatto di Lichsteiner. Granata che si presenteranno senza nessun timore e quindi spazio a Bianchi e Cerci ma teniamo a riposo tutta la difesa granata oltre a Gillet.

    Napoli-Pescara  domenica ore 12:30
    Partita apparentemente senza pronostico quella che vede un Napoli con un rientrante Cavani affrontare un Pescara che sembra non avere minimamente le qualità per poter disputare un Campionato di Serie A. Fra gli ospiti inseriamo solo Weiss mentre diamo spazio a tutti i giocatori partenopei presenti nelle vostre rose.

    Genoa-Chievo domenica ore 15:00
    La vittoria rocambolesca di Bergamo è stata ossigeno puro per la banda guidata da Mister Gigi Delneri, Borriello è fuori diamo fiducia ad Immobile oltre a Vargas e Jankovic. Fra gli ospiti potrebbe essere la volta buona di Paloschi.

    Inter-Palermo ore 15:00
    La questione Sneijder inizia a diventare un problema per la già labile psicologia nerazzurra, comunque prevediamo una facile vittoria dei padroni di casa contro un Palermo che dovrà rinunciare per giunta sia a Donati che a Miccoli. Diamo spazio a tutti i giocatori nerazzurri e teniamo a riposo quelli rosanero.

    Bologna-Atalanta ore 15:00
    Padroni di casa in cerca di punti contro una delle squadre più in forma del momento, rientra Taider ed inseriamo anche Diamanti oltre al solito Gilardino Fra gli ospiti spazio a Bonaventura e Denis oltre a Peluso.

    Mounir El Hamdaou
    Mounir El Hamdaoui ©OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Lazio-Parma domenica ore 15:00
    Match difficilissimo per i biancocelesti che dovranno affrontare il parma dei miracoli di mister Donadoni, prevediamo una partita molto aperta ed allora inseriamo tutti i giocatori offensivi dalla mediana in su di ambedue le compagini in campo.

    Udinese-Cagliari domenica ore 15:00
    Padroni di casa bianconeri che devono dare una svolta alle ultime prestazioni non certo esaltanti, Basta è ancora fuori inseriamo Angella, Allan oltre al solito Totò Di Natale. Nel Cagliari sono ancora fuori Cossu e Pinilla scommettiamo su Avelar, Nainggolan e Sau.

    Siena-Roma domenica ore 15:00
    Non è sicuramente facile l’impegna per mister Zeman contro un Siena sempre quadrato e solido in casa. Ovviamente teniamo a riposo i rispettivi portieri e per la Roma inseriamo tutti i giocatori dalla mediana in su.

    Fiorentina-Sampdoria domenica ore 20:45
    Viola in emergenza assoluta con Jovetic, Toni, Liajic e Aquilani tutti indisponibili. Spazio quindi a Mati Fernandez ed al marocchino El Hamdaoui. Emergenza solita anche in casa Blucerchiata con Ferrara che potrà fare affidamento in attacco solo sul giovane Icardi. Ineriamo comunque Poli, Pasqual e Gonzalo Rodriguez, nuovo rigorista viola.

  • Manchester City-De Rossi, l’affare è ormai concluso

    Manchester City-De Rossi, l’affare è ormai concluso

    L’addio dal calcio italiano di Daniele De Rossi sembra essere sempre più cosa ovvia: secondo le ultime notizie infatti il centrocampista della Roma sarebbe ad un passo dal lasciare la capitale. L’affare Manchester City-De Rossi sembra essere alle fasi conclusive e, che tra la società giallorossa e “Capitan Futuro” non ci sia più un grande amore è sicuramente un punto a favore per Roberto Mancini che sta tentando il tutto e per tutto per portarsi a Londra il guerriero romano.

    La notizia del giorno però riguarda solamente la trattativa: il City è pronto a sborsare 25 milioni di sterline, pari a 30 milioni di euro, per aggiudicarsi l’arrivo in casa azzurro cielo del talento italiano. L’affare dovrebbe concludersi proprio a gennaio quando, con la riapertura del calciomercato, le due parti si presenterebbero già con contratto e trattativa conclusi: nonostante Zeman abbia recentemente dichiarato che De Rossi non lascerà la Roma, l’accordo sembra ormai essere definitivo.

    Daniele De Rossi AC Cesena v AS Roma  - Serie A
    Daniele De Rossi © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    A mettere ulteriore carne sul fuoco è stato il fatto che “Capitan Futuro”, assieme alla compagna, è volato a Londra nei giorni scorsi proprio durante il big match Chelsea-Manchester City: un caso che di caso sa ben poco dato che a gennaio manca solamente un mese e che a Roma le cose per De Rossi vanno alquanto male. Nonostante il centrocampista giallorosso non sia stato identificato all’interno dello stadio sono in molti a pensare che la sua mini “vacanza” sia stata calcolata per poter mettere in piedi un futuro oltre manica. Non bastasse le altre voci di mercato parlano di un possibile arrivo di Tevez all’Inter, il quale ha già acquistato casa a Milano, proprio a causa dell’acquisto da parte del City di De Rossi. Quel che è certo è che Roberto Mancini, dopo aver faticato tanto quest’estate per portare a Londra il guerriero romano senza successo, ora si ritrova a due passi dal tanto desiderato arrivo di Daniele De Rossi, il quale alzerà di certo il livello della Premier League.

  • Roma, seconda vittoria consecutiva. A Pescara decisivo Destro

    Roma, seconda vittoria consecutiva. A Pescara decisivo Destro

    Trova spazio da titolare e trascina la Roma alla seconda vittoria di fila. Una giornata da incorniciare per Mattia Destro che risulta decisivo nella sfida di Pescara dove la formazione di Zdenek Zeman, applaudito a lungo dai suoi ex tifosi, riesce a cogliere tre punti che sono una vera boccata d’ossigeno per la classifica. Un successo tutto sommato meritato per i capitolini che nella ripresa hanno sfiorato anche il raddoppio contro un Pescara troppo molle. Tanto lavoro ancora per Cristiano Bergodi, subentrato ad inizio settimana a Stroppa e che comunque nelle prossime gare recupererà elementi importanti assenti oggi per squalifica e infortunio.

    Sorprende la seconda vittoria consecutiva della Roma ma ancora di più il secondo under, per dirlo nel gergo dei bookmakers, dopo quello con il Torino di lunedì sera. Due gara di fila senza reti subite e appena un gol messo a segno: numeri che non sembrano da Zeman. L’inizio del match lascia presagire una giornata ricca di gol: passano 5’ infatti e la Roma passa grazie a destro, implacabile nel depositare in rete un pallone respinto da Perin su calcio piazzato di Totti. Un gol che spiana la strada alla squadra giallorossa che controlla agevolmente il match anche perché il Pescara, già troppo abbottonato dall’inizio, si fa vedere poco sia con Quintero che con Abbruscato. Nel primo tempo ci provano ancora Totti e Destro con quest’ultimo che di testa chiama in causa Perin.

    Nella ripresa la musica non cambia ed è la Roma a collezionare le palle gol più ghiotte, in particolar modo con Destro che spreca in un paio di circostanze il raddoppio. Dall’altro lato l’ingresso di Weiss dà un po’ di dinamicità ma l’unico a rendersi pericoloso dalle parti del portiere romanista è Abbruscato, ma la difesa della Roma regge e incassa tre punti importanti.

    Esultanza della Roma
    Esultanza della Roma © Paolo Bruno/Getty Images

    Le pagelle di Pescara-Roma
    Perin 5,5: Sul gol decisivo sbaglia la direzione della respinta ed è questo un episodio che costa carissimo.
    Bjarnason 6.5: In un Pescara poco propositivo è l’unico, per un’ora abbondante, che prova a portare qualche pericolo dalle parti della porta avversaria.
    Quintero 5: Dovrebbe illuminare l’attacco abruzzese ed invece finisce col non farsi vedere quasi mai.
    Marquinhos 7: Se da due gare la Roma non prende gol un po’ di merito ce l’ha anche lui. Nonostante la giovane età ha grande personalità.
    Totti 7: Inarrestabile. Sforna assist a ripetizione, prova a calciare verso la porta avversaria con una certa continuità. Davvero una prestazione super per lui.
    Destro 7: Il gol di inizio gara sembra presagire una giornata ricca di soddisfazioni per lui. E in parte lo è visto che segna il gol decisivo ma ne sbaglia un paio veramente clamorosi. Ma per stavolta può andare bene cosi.

    Il tabellino di Pescara-Roma:
    PESCARA (3-5-1-1): Perin 5,5; Romagnoli 6, Terlizzi 6, Bocchetti 6; Balzano 6, Nielsen 5,5, Togni 5,5 (29′ st Soddimo 5), Bjarnason 6,5, Modesto 5 (34′ st Caprari sv); Quintero 5 (10′ st Weiss 6,5); Abbruscato 5,5. In panchina Pelizzoli, Crescenzi, Cosic, Brugman, Celik, Vukusic, Jonathas. Allenatore: Bergodi 5,5
    ROMA (4-3-3): Goicoechea 6; Piris 6, Marquinhos 7, Castan 6,5, Balzaretti 5,5; Pjanic 6,5, Bradley 6,5, Florenzi 6 (24′ st Marquinho 6); Destro 7 (33′ st Perrotta sv), Osvaldo 5,5 (42′ st Tachtsidis sv), Totti 7. In panchina: Lobont, Svedkauskas, Burdisso, Dodò, Romagnoli, Lopez. Allenatore: Zeman 7

    Le immagini video di Pescara-Roma
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  • Pescara-Roma, Zeman rispolvera Destro per il tridente

    Pescara-Roma, Zeman rispolvera Destro per il tridente

    Reduce da due sconfitte di fila contro Juventus e Siena, il Pescara del neo tecnico Bergodi cerca il riscatto nella sfida interna di questo pomeriggio contro la Roma. Non sarà facile visto che la compagine allenata da Zeman, ex di turno visto che lo scorso anno guidò gli abruzzesi verso una fantastica promozione in Serie A, sembra aver ritrovato un po’ di tranquillità dopo la netta vittoria di lunedi scorso contro il Torino. Bergodi, subentrato a Stroppa appena qualche giorno fa, sembra avere qualche difficoltà di troppo nell’undici da mandare in campo considerando le assenze per squalifica di Zanoni, Capuano e Cascione e quelle per infortunio di Colucci, Savelloni, Blasi e Chiaretti.

    Proprio per questo sta pensando ad un centrocampo folto ed una sola punta, Abbruscato, supportata dal talentuoso Quintero. Per il resto c’è da registrare il rientro dell’esperto difensore Terlizzi mentre Weiss dovrebbe iniziare la propria gara dalla panchina cosi come due degli ex di questo match, Pelizzoli e Caprari. Dall’altro lato Zeman oltre che allo squalificato De Rossi, il quale sconta cosi la seconda giornata post derby, dovrà fare a meno del portiere Stekelenburg e di Lamela. Per tale motivo l’allenatore boemo ha deciso di dare una magia da titolare a Destro il quale avrà cosi una chance importante per mettersi in mostra. In porta Goicoechea è stato preferito a Lobont mentre Mrquinhos la spunta su Burdisso. In mezzo al campo invece Bradley soffia il posto a Tachtsidis.

    Mattia Destro
    Mattia Destro © Paolo Bruno/Getty Images

    Le probabili formazioni di Pescara-Roma:
    PESCARA (3-5-1-1): Perin; Romagnoli, Terlizzi, Bocchetti; Balzano, Nielsen, Togni, Bjarnason, Modesto; Quintero; Abbruscato. In panchina: Pelizzoli, Crescenzi, Cosic, Soddimo, Weiss, Brugman, Caprari, Celik, Vukusic, Jonathas. Allenatore: Bergodi
    ROMA (4-3-3): Goicoechea; Piris, Marquinhos, Castan, Balzaretti; Pjanic, Bradley, Florenzi; Destro,Osvaldo, Totti. In panchina: Lobont, Svedkauskas, Burdisso, Dodò, Marquinho, Tachtsidis, Romagnoli, Perrotta, Lopez. Allenatore: Zeman

  • E’ la Roma di Zeman? No. E i tifosi perdono la pazienza

    E’ la Roma di Zeman? No. E i tifosi perdono la pazienza

    C’è un dato incontrovertibile a questo punto del campionato: la Roma di Zeman non è la Roma di Zeman. Sono trascorsi quattro mesi ormai da quando il boemo si è seduto sulla panchina giallorossa. In tutto questo lasso di tempo i giocatori della Roma non hanno espresso neanche la metà del proprio potenziale. Di chi la colpa? Molti accusano pesantemente il tecnico, incapace secondo loro di trasmettere le proprie idee alla squadra. Altri invece danno la colpa agli stessi calciatori, e ad una presunta autogestione di Totti e compagni. Infine c’è chi si schiera contro la società, rea di non aver assemblato una rosa funzionale ai progetti tecnici di Zeman. Come in tutte le cose, la verità sta nel mezzo, ma noi propendiamo verso l’ultima ipotesi appena citata.

    TANTI ACQUISTI, MA POI.. – Il calciomercato giallorosso venne salutato con trionfalismo da più parti. Solo che il giudizio del campionato è stato fin qui piuttosto emblematico. Inconcepibile la scelta di vendere Borini per Destro, quest’ultimo punta centrale e quindi automaticamente riserva del capocannoniere Osvaldo, mentre Borini avrebbe offerto grande dinamicità da esterno.
    La squadra non ha poi un regista degno di questo nome. Come Zeman ha ripetuto più volte (giustamente), De Rossi non è mai stato un regista. Troviamo anche difficile capire perché lo stesso boemo ha proposto l’acquisto del greco Tachtsidis per quel ruolo (lento e privo del lancio in profondità). La domanda da un milioni di dollari è però la seguente: perché non è stato preso Verratti, visto e considerato che i soldi la Roma ha dimostrato di averne durante la finestra estiva?

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    E’ questa la Roma di Zeman? Noi crediamo di no | ©ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    Stendiamo infine un velo pietoso sulle operazioni Castan e Piris, che hanno ampiamente deluso le aspettative iniziali del popolo giallorosso. Senza un regista, senza gli esterni d’attacco, senza difesa. E’ questa la triste realtà capitolina.

    SPUNTA UNO STRISCIONE – Nella serata di ieri, durante il match contro il Torino, dalla Curva Sud è spuntato anche uno striscione contro Zeman che recitava un non elegante “Ridi su sto c…”. Frase che sta a testimoniare la sfiducia dilagante tra i tifosi della Roma, da sempre legati al boemo da un amore sviscerale, ma ormai stufi delle prestazioni deludenti della squadra (il derby perso la settimana scorsa è stato solo l’ultimo dei tanti episodi negativi di quest’anno). Più che con Zeman però, il tifoso della Roma dovrebbe prendersela con la società, per i tanti errori operati in fase di mercato. Gli stessi errori che a distanza di qualche mese stanno presentando un conto amaro.

  • Roma-Torino 2-0, riscossa Pjanic. Ma quel rigore…

    Roma-Torino 2-0, riscossa Pjanic. Ma quel rigore…

    Dopo la domenica bestiale di Inter-Cagliari, gli arbitri italiani concedono il bis nel Monday night. Roma-Torino termina 2-0 in favore dei padroni di casa, risultato su cui pesa come un macigno il rigore fischiato al 71 minuto dall’arbitro Guida su suggerimento del giudice di porta Calvarese, per un presunto fallo di Ogbonna su Marquinho. Polemiche a parte (con Zeman che difende l’operato della terna arbitrale e Ventura che invece usa l’arma dell’ironia), dal dischetto Osvaldo firma il momentaneo 1-0 per i giallorossi. Con Ventura espulso e un Toro mai realmente pericoloso, per la Roma è un gioco da ragazzi trovare il 2-0 a pochi minuti dal termine dell’incontro. Dopo la rete inutile nel derby di sette giorni fa, è ancora Pjanic ad andare in gol. Nessuna polemica stavolta.

    MALEDETTA NOIA – Chi si aspettava l’ennesimo show (nel bene e nel male) della Roma è stato abbondantemente deluso. All’Olimpico si è visto più che altro il festival della noia, mancava soltanto Califano. Partita avara di emozioni (per usare un eufemismo), decisa dalla scelta quantomeno dubbia della classe arbitrale in occasione del rigore. Ai punti la squadra di Zeman ha comunque meritato la vittoria. Le poche volte che accelerava la propria manovra, i giallorossi riuscivano a mettere in difficoltà la difesa ospite, senza però mai trovare la rete che sbloccasse la partita. Lo 0-0 con cui si è conclusa la prima frazione di gioco testimonia che le idee e la filosofia del boemo siano ancora distanti dalla forma mentis dei giocatori. Che poi siano arrivati i tre punti e la piazza sia automaticamente felice è un’altra storia.

    AS Roma v Torino FC - Serie A
    Roma-Torino 2-0, Miralem Pjanic ancora a segno | ©Paolo Bruno/Getty Images

    POCHEZZA – Per i granata è il primo ko stagionale in trasferta dopo sei partite. Ancora una volta i granata hanno messo in luce sì una buona organizzazione difensiva, ma allo stesso tempo anche evidenti limiti in fase offensiva. La trasferta di Roma ha confermato inoltre un dato statistico piuttosto emblematico: nei tredici incontri fin qui disputati, gli uomini di Ventura hanno segnato più di un gol soltanto in due occasioni (all’esordio contro il Pescara e nell’unico successo esterno a Bergamo). Se l’attacco granata fosse stato più incisivo, si starebbe parlando di un’altra partita. Anche perché la difesa della Roma ha sempre subito almeno un gol, tranne che nel match casalingo contro l’Atalanta, durante il quale però gli ospiti furono protagonisti di una partita a dir poco sfortunata.

    CLASSIFICA – Con questo risultato la Roma si riporta al sesto posto, con 20 punti guadagnati dopo 13 partite. I rivali della Lazio sono a soli 3 punti, mentre il terzo posto dista sette lunghezze. Per il Torino invece torna l’incubo retrocessione. Sono quattro i punti che separano i granata dal Siena terzultimo.

    Le pagelle di Roma-Torino 2-0 (19-11-2012)
    Osvaldo 6,5: un primo tempo difficile, dove è lampante come l’italo-argentino non sia al meglio. Si guadagna la sufficienza piena siglando il vantaggio e trascinando i suoi dopo il calcio di rigore.
    Pjanic 6,5: è il suo secondo gol nell’arco di otto giorni, gli unici della sua stagione. Messaggio chiaro all’indirizzo di Zeman, che continuava a non considerarlo tra i titolari.
    Lamela 5,5: più in ombra rispetto alle precedenti partite. Non trova il gol, e già questa è una notizia. In alcune giocate, specialmente nel primo tempo, dimostra comunque di attraversare uno stato di forma eccezionale.
    Ogbonna 6,5: la Roma ha incontrato difficoltà nel segnare anche perché difronte a lei ha trovato uno dei migliori centrali italiani in circolazione. L’unico neo della partita l’episodio del calcio di rigore.
    Ventura 5,5: merita nove per l’ironia delle dichiarazioni a fine gara, due per la mentalità propositiva.

    Il tabellino di Roma-Torino 2-0 (19-11-2012)
    Roma (4-3-3): Goicoechea 6, Piris 6, Marquinhos 6,5, Castan 6, Balzaretti 6, Pjanic 6,5, Bradley 6,5, Florenzi 6,5, (65′ Marquinho 6), Lamela 5,5, Osvaldo 6,5, Tottin 6,5 (64′ Destro 6). Allenatore: Zeman 6
    Torino (4-2-4): Gillet 6,5, Darmian 5,5, Glik 6,5, Ogbonna 6,5, D’Ambrosio 6, Basha 6, Gazzi 6, Cerci 5,5 (85′ Diop s.v.), Bianchi 5,5, Sgrigna 5 (68′ Sansone 5,5), Santana 5 (77′ Verdi s.v.). Allenatore: Ventura 5,5

    Il video di Roma-Torino 2-0 (19-11-2012) [jwplayer config=”180s” mediaid=”160829″]

    Federico Pisanu

  • Roma-Torino, le formazioni. Zeman rilancia Pjanic

    Roma-Torino, le formazioni. Zeman rilancia Pjanic

    Stasera Roma-Torino chiude la tredicesima giornata di Serie A. Alla luce dei risultati dell’ultimo weekend, sia per i giallorossi che per i granata la sfida di oggi diventa particolarmente importante. La Roma si è vista superare anche dal Catania. La squadra allenata da Maran occupa adesso la sesta posizione, ultimo piazzamento utile per guadagnare l’accesso all’Europa League. Il distacco dagli etnei è di due punti, e per questo Totti e compagni devono conquistare assolutamente i tre punti per tornare nuovamente al sesto posto. Inoltre la Roma può avvicinare anche la Lazio, che dopo il pareggio a Torino è ferma a quota 23 punti in quinta piazza. Dall’altra parte il Torino deve guardarsi alle spalle, con la zona retrocessione distante solo 4 punti, dopo il successo del Siena sul Pescara.

    OSVALDO CE LA FA– In dubbio fino a poche ore dal fischio d’inizio, l’italo-argentino dovrebbe giocare titolare nel tridente completato da Lamela e Totti. A centrocampo invece, date le indisponibilità di De Rossi e Tachtsidis (squalificati insieme a Burdisso), Zeman concede fiducia a Pjanic, dopo che quest’ultimo si è scusato con il boemo per gli insulti rivoltogli segnando il secondo gol giallorosso del derby. In cabina di regia dovrebbe giocare l’americano Bradley, con Florenzi mezzala. In difesa l’assente Burdisso verrà rimpiazzata da Marquinhos. Al fianco del brasiliano confermato il connazionale Castan. Come terzini giocheranno Piris e Balzaretti. In porta continuerà a giocare Goicoechea, visto l’infortunio di Stekelenburg.

    AS Roma v Gaz Metan Medias - Preseason Friendly
    Roma-Torino vedrà ancora Pjanic protagonista? | ©Dino Panato/Getty Images

    TALISMANO TRASFERTA – Il Toro di Ventura arriva all’Olimpico da imbattuto in trasferta (una vittoria e cinque pareggi). I granata schierano in attacco Bianchi e la sorpresa Sansone, l’eroe del San Paolo nella partita contro il Napoli. Sulle fasce del 4-2-4 Ventura sceglie Verdi e Cerci. A centrocampo la cerniera sarà composta da Gazzi e l’ex giallorosso Brighi. In difesa torna Ogbonna, al suo fianco Glik. Completano il reparto difensivo i terzini Darmian e D’Ambrosio (decisivo nella vittoria di sette giorni fa contro il Bologna).

    PRECEDENTI – Dal 2002 ad oggi sono dieci i precedenti tra Roma e Torino. Bilancio favorevole per i giallorossi, che nelle ultime cinque partite giocate in casa hanno battuto i granata in 4 occasioni, perdendo soltanto nella stagione 2006-2007. In questi 10 anni la Roma ha vinto sette volte. Due le vittorie del Torino, solo uno il pareggio (stagione 2007-2008).

    Probabili formazioni Roma-Torino (19-11-2012)
    Roma (4-3-3): Goicoechea, Piris, Marquinhos, Castan, Balzaretti, Bradley, Pjanic, Florenzi, Lamela, Totti, Osvaldo. Allenatore: Zeman
    Torino (4-2-4): Gillet, Darmian, Glik, Ogbonna, D’Ambrosio, Brighi, Gazzi, Cerci, Verdi, Sansone, Bianchi. Allenatore: Ventura

  • Roma, Zeman come Luis Enrique. E intanto Montella…

    Roma, Zeman come Luis Enrique. E intanto Montella…

    Dopo dodici giornate in casa Roma iniziano i calcoli tra questa stagione targata Zeman e quella precedente di Luis Enrique. Risultato? Non è cambiato nulla! Diciassette i punti conquistati dal boemo, così come quelli conquistati dallo spagnolo alla dodicesima giornata del campionato 2011-2012, frutto di 5 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte. L’unica vera novità (ma non è una sorpresa) è il gioco espresso dai due allenatori, che hanno portato una sostanziale differenza nelle statistiche delle reti, anche se la differenza reti è simile (+2 nella gestione attuale, +1 in quella precedente). I tifosi giallorossi non sono soddisfatti del cammino della propria squadra,  illusi durante l’estate di poter lottare per la conquista dello scudetto e ora tornati con i piedi per terra.

    ZEMAN VS LUIS ENRIQUE – I due mister hanno in comune l’approccio offensivo con la quale preparano le proprie squadre. Entrambi amanti del 4-3-3, ma con modi differenti nel cercare la vittoria. Da una parte troviamo lo spagnolo, cresciuto come calciatore nel Gjion, passando per Madrid (sponda merengues) per 5 anni e la consacrazione definitiva arrivata a Barcellona, dove rimase per 8 stagioni. Inizia la carriera da allenatore proprio con i blaugrana, insegnando calcio alla cantera, con ottimi risultati, visti gli ottimi giocatori che, dal 2008 al 2011, sono passati dalla squadra B alla Prima Squadra. Proprio in questi tre anni (anche per obblighi societari), Luis Enrique ha portato avanti e ottimizzato lo stile del “tic-tac“, uno stile di gioco che permette alle sue squadre di avere sempre in mano il pallino del gioco attraverso un lungo possesso palla, fatto di passaggio in orizzontale, alla ricerca dell’errore avversario.

    Zdenek Zeman
    Zeman come Luis Enrique dopo dodici giornate © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Zeman, iniziò la sua carriera come allenatore – giocatore di hockey sul ghiaccio e pallamano, prima di passare al calcio. Nella sua carriera ha girato mezza Italia, esaltandosi nel Foggia dal 1989 al 1994, dove iniziò a farsi conoscere per la sua mentalità prettamente offensiva. Il suo stile di gioco infatti bada poco alla fase difensiva e al possesso palla e più sulle verticalizzazioni che spesso partono dalla coppia difensiva. Lo schema zemaniano permette agli esterni offensivi e ai centrocampisti centrali di inserirsi costantemente in area avversaria per sfruttare i cross dei terzini che spingono fino alla linea di fondo, lasciando però varchi ai contropiedi avversari che si ritrovano spesso a dover superare solo i due difensori centrali.

    PRO E CONTRO – Basterebbe analizzare i gol fatti e subiti per intuire i pro e i contro dei due mister. Con lo spagnolo, dopo dodici gare ci furono 15 gol all’attivo e 14 al passivo, a testimonianza di uno stile più equilibrato con poche occasioni da gol (e spesso imprecisione sotto porta) a favore e a sfavore, mentre quest’anno con il boemo, con lo stesso numero di partite giocate, i gol fatti sono diventati 25 contro le 23 reti subite, classico di mister Zeman, tanto abile a far segnare qualsiasi giocatore d’attacco, quanto rivedibile in fase difensiva.

    Resta da valutare la posizione del pubblico romanista. Meglio un gioco alla Luis Enrique o alla Zeman? Con quest’ultimo capace di regalare vittorie importanti, come quella a San Siro, e successivamente farsi rimontare (a causa del suo credo offensivo) della partite dominate per gran parte della gare e in vantaggio di due reti.

    LA SOCIETA’ – Il club giallorosso non è chiaramente soddisfatto del boemo, anche se le voci di un possibile esonero sembrano poco credibili, vista anche la fiducia data lo scorso anno al tecnico spagnolo. Certo, rimane un po l’amaro in bocca per società, tifosi e dirigenza per aver perso un allenatore come Montella per la poca esperienze e aver affidato la squadra a due tecnici che non sono riusciti a tirar fuori il meglio dai propri giocatori. Intanto l’aeroplanino vola con la Fiorentina (dopo un’ottima stagione a Catania) e viene considerato uno degli allenatori emergenti del calcio italiano per il gioco espresso e per i risultati ottenuti in Sicilia e per il momento in Toscana (tanto da essere già accostato alla panchina del Milan). Per la Roma invece, solo delusioni.

  • De Rossi pugno a Mauri poi le scuse. E Prandelli non lo convoca

    De Rossi pugno a Mauri poi le scuse. E Prandelli non lo convoca

    Alta tensione in casa giallorossa dove, proprio durante il derby con la Lazio, Daniele De Rossi si è reso protagonista di un gesto alquanto vergognoso: mentre stava lottando in mezzo all’area azzurra per poter saltare e colpire il pallone, “Capitan Futuro” ha infatti scagliato un pugno a Mauri che gli ha fatto guadagnare il cartellino rosso. Una reazione in cui un giocatore come lui non doveva di certo incorrere ed invece anche agli esperti del mestiere accadono queste cose: nonostante le raccomandazioni di Zeman nel pre partita, il quale aveva pregato i suoi giocatori di non cadere nelle provocazioni degli avversari, Daniele De Rossi ha perso il controllo della situazione e, senza pensarci molto, ha scagliato un sinistro al volto del centrocampista laziale.

    Il tutto è accaduto nei minuti finali del primo tempo, con la Lazio avanti 2-1 e con il nervosismo alle stelle tra i giocatori giallorossi: sfortunatamente per De Rossi a Rocchi non è sfuggito nulla ed ha prontamente estratto il cartellino rosso sventolandolo in viso al numero 16 della Roma che è uscito dal campo tra i fischi dei propri tifosi. Un evento che non succedeva da tempo ma che mette ben in chiaro le cose: l’addio a gennaio del sempre “giallorosso”sembra ormai essere cosa certa.

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    Daniele De Rossi © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Subito dopo il match De Rossi si è recato all’entrata dello spogliatoio della Lazio dove, davanti all’intera squadra si è scusato per il gesto con Mauri, il quale ha accettato le scuse e ha scambiato una stretta di mano con l’avversario: nonostante questo sarà dura cancellare quanto accaduto in quel frangente anche visto che ora Prandelli ha deciso di non convocare il centrocampista romano per l’amichevole contro la Francia. Purtroppo sembra quindi che l’avventura alla Roma di De Rossi sia arrivata al capolinea: il calciomercato è già in movimento e le squadre che corteggiano “Capitan Futuro” sono molte e soprattutto di alto livello. Ora il tutto si giocherà prima di gennaio, quando molto probabilmente De Rossi volerà fuori dall’Italia per continuare la sua carriera sportiva in un club estero.

    IL VIDEO DEL PUGNO DI DE ROSSI A MAURI:

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