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  • Roma-Inter, Zeman si aggrappa alla Coppa Italia

    Roma-Inter, Zeman si aggrappa alla Coppa Italia

    Questa sera all’Olimpico la semifinale d’andata di Coppa Italia Roma-Inter ci dirà chi tra giallorossi e nerazzurri avrà più possibilità di conquistare l’accesso alla finalissima del torneo, che ricordiamo mette in palio l’agognata Europa. Dopo il posticipo di domenica scorsa conclusosi con uno scialbo 1-1, Roma e Inter saranno di nuovo contro per giocarsi forse qualcosa di più che un semplice quarto o quinto posto in classifica. Per Zeman la partita di oggi è una delle ultime chiamate stagionali, anche dopo le bordate pronunciate dal direttore generale Franco Baldini, deluso di vedere la squadra così lontana dall’obiettivo stagionale, con il terzo posto che dista ormai dieci punti quando siamo entrati nella seconda parte di stagione. Riuscirà il boemo a invertire definitivamente la rotta?

    Semifinale di Coppa Italia, Roma-Inter vale una stagione

    Zdenek Zeman vuole la Coppa Italia | ©MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images
    Zdenek Zeman vuole la Coppa Italia | ©MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    Allo stato attuale delle cose è la Roma di Zdenek Zeman ad avere più pressione rispetto all’Inter. Ha più pressione anche perché le assenze di Osvaldo e Pjanic non possono essere inserite nella tradizione del “ma che ce importa”. L’attacco giallorosso sarà quindi guidato da Mattia Destro, match winner la scorsa settimana nei quarti di finale contro la Fiorentina. Insieme a lui giocheranno Totti e Lamela, con l’argentino chiamato al riscatto dopo l’opaca prestazione di domenica. A centrocampo dovrebbe partire dal primo minuto De Rossi, con Tachtisidis (fischiato nel pre-partita di Roma-Inter dalla stessa curva giallorossa) che si accomoderà inizialmente in panchina. Al fianco di capitan futuro agiranno Bradley e Florenzi. Il pacchetto arretrato sarà composto dalla coppia centrale Marquinhos e Castan, con Piris e Balzaretti terzini. In porta torna titolare Stekelenburg.

    Nell’Inter prosegue l’emergenza in attacco, dove Stramaccioni dovrà fare a meno degli infortunati Milito e Cassano. Per il resto i nerazzurri si schierano con il 3-4-1-2, lo stesso modulo utilizzato tre giorni fa. Handanovic guiderà la difesa a tre composta da Juan Jesus, Ranocchia e l’ex Chivu. Gli esterni saranno capitan Zanetti e Alvaro Pereira, mentre al centro giocheranno Cambiasso e Gargano. Alle spalle della coppia d’attacco Palacio-Rocchi, Stramaccioni conferma il colombiano Guarin, che ha ben impressionato in questo nuovo ruolo durante il match di campionato.

    I precedenti in Coppa Italia

    Roma-Inter è diventata negli ultimi anni una classica del calcio italiano. I precedenti nelle semifinali di Coppa Italia sono già nove. Il bilancio parla di quattro vittorie a testa per giallorossi e nerazzurri, con un solo pareggio (stagione 2005-2006, finale d’andata all’Olimpico, gol di Cruz e Mancini). Negli ultimi due precedenti a vincere è sempre stata l’Inter. Nel 2010 con il gol di Milito che consegnò al club nerazzurro uno storico triplete, con la contemporanea vittoria di scudetto e Champions League. Due anni fa invece, sempre in semifinale, l’Inter sconfisse per 1-0 i giallorossi con un gol di Stankovic. Gli uomini di Leonardo poi si sarebbero qualificati alla finale, vinta da Zanetti e compagni dopo aver battuto il Palermo nell’atto conclusivo del torneo.

    Le probabili formazioni di Roma-Inter

    Roma (4-3-3): Stekelenburg, Piris, Castan, Marquinhos, Balzaretti, De Rossi, Bradley, Florenzi, Totti, Destro, Lamela.
    Inter (3-4-1-2): Handanovic, Chivu, Juan Jesus, Ranocchia, Gargano, Cambiasso, Zanetti, Alvaro Pereira, Guarin, Palacio, Rocchi.

  • Vasilis Torosidis alla Roma, forze fresche per Zeman

    Vasilis Torosidis alla Roma, forze fresche per Zeman

    Si chiama Vasilis Torosidis il nuovo acquisto della Roma. Nei giorni scorsi sembrava fatta per Bellomo ma all’ultimo c’è stata una brusca frenata sul giovane attaccante del Bari. La Roma non si è comunque data per vinta e ha continuato a lavorare nel mercato in entrata. Il nome nuovo è appunto quello di Torosidis, giocatore greco proveniente dall’Olympiacos. La dirigenza giallorossa, secondo quanto riportato da Corrieredellosport.it, avrebbe trovato l’accordo per prelevare il giocatore. Per gli amanti delle cifre,  circa 400/500 mila euro sono bastati per battere la concorrenza del Fulham. Dunque ecco Torosidis, giocatore ai più semisconosciuto, professione terzino ma all’occorrenza anche centrocampista. Scopriamo meglio il neo arrivato in casa giallorossa.

    Vasilis Torosidis è il nuovo acquisto della Roma | © ODD ANDERSEN/Staff / Getty Images
    Vasilis Torosidis è il nuovo acquisto della Roma | © ODD ANDERSEN/Staff / Getty Images

    VISITE SUPERATE – La Roma e l’Olympiacos avevano trovato un accordo di massima per il trasferimento di Torosidis ma il tutto dipendeva dal superamento delle visite mediche da parte del greco. Ieri mattina, il giocatore ha terminato le visite al  Policlinico Gemelli e nelle prossime ore si aspetta l’ufficialità dell’operazione. Torosidis ha già incontrato la dirigenza giallorossa e parlato con i suoi nuovi compagni a Trigoria facendo sapere che è molto onorato di essere arrivato alla Roma. Su di lui, come detto, c’erano anche gli inglesi del Fulham ma grazie a un’operazione lampo di Sabatini, il greco è stato convinto ad approdare all’ombra del Colosseo. Per quanto riguarda il costo dell’operazione, le prime indiscrezioni parlano di una cifra intorno ai 500 mila euro versata nelle casse del club ellenico: Torosidis invece percepirà un ingaggio pari a 2,5 milioni di euro a stagione. I più astuti si saranno chiesti perché far arrivare a Roma un altro terzino: non ce ne sono già a sufficienza? A tale quesito ha risposto direttamente il direttore generale Baldini che ha affermato la necessità del colpo per via dei numerosi problemi accorsi a Balzaretti da una parte e Piris dall’altra. Motivazione convincente però c’è da aggiungere che, tranne Balzaretti, gli altri terzini non hanno risposto alle aspettative: Piris ha avuto un inizio disastroso anche se adesso si sta riprendendo, Dodò idem, Taddei ha ormai una certa età. Insomma al di là degli infortuni, un terzino fresco era necessario in casa giallorossa.

    IDENTIKIT – Conosciamo meglio l’ex giocatore dell’Olympiacos. La nazionalità è greca, quindi il neo acquisto non sarà l’unico ellenico a Trigoria in quanto la Roma ha già Tachtsidis: tutto a favore dell’ambientazione in Italia. Vasilis Torosidis non è certo un giocatore alle prime armi. Basta guardare la sua carta d’identità che recita ben 132 presenze e 12 reti con il suo vecchio club del quale era anche capitano. La scadenza del contratto a fine stagione ha fatto accelerare le operazioni e, grazie anche alla volontà di Torosidis di voler provare un’esperienza estera, la Roma è riuscita a portare a casa il giocatore. Classe 1985, la sua specialità è quella di fare il terzino sia a destra che a sinistra: all’occorrenza può anche avanzare a centrocampo per la gioia di Zdenek Zeman. Con la nazionale della Grecia, Torosidis ha disputato più di 50 partite segnando 7 reti: uno score niente male per un giocatore di fascia. Comunque sia i tifosi della Roma devono stare tranquilli. Dalla penisola ellenica ha parlato anche Leandro Greco, ex giocatore della Roma in forza proprio all’Olympiacos. Il centrocampista italiano ha avuto modo di giocare con Torosidis e di conoscerlo e assicura che il giocatore è un ottimo acquisto per i giallorossi vista l’esperienza internazionale e la tanta corsa utile al modulo zemaniano.

  • Roma-Inter 1-1, a Totti risponde Palacio

    Roma-Inter 1-1, a Totti risponde Palacio

    Roma-Inter è terminata sull’1-1, un risultato abbastanza inaspettato per almeno tre ragioni. Intanto i giallorossi ci hanno sempre abituato a fiumi di gol, a maggior ragione quando giocano fra le mura amiche dello stadio Olimpico. I ragazzi di Zeman questa volta si devono accontentare solo di una rete, quella segnata da Francesco Totti su calcio di rigore concesso abbastanza generosamente dall’arbitro Orsato. L’altra ragione che rende l’1-1 un risultato particolare è dettata dai numeri: l’Inter non riusciva più a segnare un gol in trasferta dalla lontana trasferta di Bergamo dello scorso novembre. Da lì in poi, attacco rimasto all’asciutto lontano da San Siro. All’Olimpico invece ecco che la situazione si sblocca: è Palacio a rompere l’incantesimo. L’ultimo motivo per cui il pareggio non era considerato tanto plausabile era la sua utilità: sia Roma che Inter guadagnano un punto a testa ma a cosa serve? I capitolini si vedono scavalcare dal Milan mentre l’Inter vede la Juventus allontanarsi sempre di più.

    Rodrigo Palacio pareggia su assist di Guarin | ©  Paolo Bruno/Stringer / Getty Images
    Rodrigo Palacio pareggia su assist di Guarin | © Paolo Bruno/Stringer / Getty Images

    PRIMO TEMPO – I due gol del match arrivano entrambi nel primo tempo. La Roma parte molto più sciolta dell’Inter e spesso si rende pericolosa con gli scambi in velocità dei suoi giovani. Osvaldo, nettamente in serata no, sbaglia dei gol clamorosi, Lamela non ha convinto al 100% mentre il centrocampo fa sì girare palla, ma non riesce a trovare il varco giusto. Al 22′ Orsato fischia un calcio di rigore abbastanza discutibile: Ranocchia scivola nella sua area nel tentativo di intercettare il pallone ma secondo il direttore di gara colpisce Bradley. Le immagini non chiariscono se c’è il contatto fra il difensore e il centrocampista. Comunque sia dal dischetto va Totti che segna senza troppi problemi. L’Inter sembra tramortita, spaventata dalla Roma che si mangia gol clamorosi. Prima dell’intervallo però ecco che spunta l’orgoglio nerazzurro:  Livaja centra il palo dopo una bella girata al volo dal limite dell’area e poco dopo ci pensa Guarin a rimettere la partita sui binari giusti. Il colombiano penetra sul fondo di forza e mette al centro un pallone sul quale c’è scritto solo “depositare in rete”: Palacio applica questa massima alla lettera e la partita è in parità.

    ROMA SPRECONA – Nel secondo tempo l’Inter scende in campo con un altro piglio. Aggressiva e più compatta. Il migliore dei nerazzurri è Juan Jesus: il difensore di Stramaccioni contiene bene Lamela e spesso esce vincitore nel confronto con il centrocampista giallorosso. La Roma ha comunque nel suo dna la capacità di fare gol ma contro l’Inter la mira e la precisione non sono delle migliori. Osvaldo, grande delusione della serata, sbaglia un colpo di testa solo davanti ad Handanovic. Successivamente Lamela, liberatosi in una delle rare occasioni che ha avuto a disposizione, impegna severamente il portiere nerazzurro con un tiro velenosissimo. Prima della conclusione Piris ha sul piede per ben due volte l’occasione giusta per portare i suoi in vantaggio ma prima svirgola sul fondo, poi calcia alto sopra la traversa da posizione favorevolissima. L’Inter non ha creato importanti palle gol ma si è difesa molto bene: da sottolineare la bella prestazione di Chivu al centro della retroguardia nerazzurra. Bisogna anche dire che Stramaccioni aveva un reparto offensivo ridimensionato per le tante disponibilità: nonostante questo Livaja e Palacio non hanno fatto rimpiangere Cassano e Milito.

    VIDEO ROMA-INTER 1-1

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  • Roma-Inter, Zeman ritrova Totti per l’assalto all’Europa

    Roma-Inter, Zeman ritrova Totti per l’assalto all’Europa

    Roma-Inter sarà il posticipo di questa sera. Partita delicata per entrambe le squadre visti i risultati della ventunesima giornata. Ai vertici della classifica sia il Napoli che la Lazio sono state stoppate da Palermo e Fiorentina: i viola hanno rallentato la loro corsa e sono nel mirino dei giallorossi. Attenzione però perchè il Milan ha ingranato la marcia giusta e sembra non volersi più fermare: quest’oggi importante vittoria per i rossoneri che scavalcano momentaneamente la Roma e entrano in scia di Fiorentina e di Inter. La classifica per la zona Europa si fa via via sempre più corta e ogni passo falso può essere decisivo. Stasera un pareggio non servirebbe a nessuna delle due squadra mentre una vittoria vorrebbe dire un bel balzo in avanti per entrambe. Ai giallorossi permetterebbe di riscavalcare il Milan mentre per l’Inter vorrebbe dire avvicinarsi alla terza posizione.

    Le probabili formazioni di Roma-Inter. Totti dal primo minuto? | © New Press/Stringer / Getty Images
    Le probabili formazioni di Roma-Inter. Totti dal primo minuto? | © New Press/Stringer / Getty Images

    ROMA – Ha di che sorridere Zdenek Zeman. Il tecnico boemo ritrova infatti Francesco Totti che con ogni probabilità verrà schierato dal primo minuto di gioco. Assieme al capitano spazio a Lamela e uno fra Osvaldo o Destro con il primo favorito al momento sul secondo. Tornando indietro, a centrocampo troviamo il terzetto formato da Bradley, sempre più uomo chiave del centrocampo giallorosso, Pjanic e De Rossi. La difesa della Roma è sempre stata un po’ spensierata, per usare un termine Marottiano, e quindi da bollino rosso: tanti i gol subiti dalla quadra capitolina. I titolari dovrebbero comunque essere, Piris, Marquinhos, Castan e Dodò. In porta confermato Goicoechea. La Roma in casa fa paura. Grazie al modulo di Zeman, i giallorossi sono una vera e propria macchina da gol e in casa, sono già 32 le partite consecutive nelle quali sono andati a segno.

    INTER – Stramaccioni è invece in seria emergenza per quanto riguarda il reparto offensivo. Con Milito ancora fermo ai box e Cassano out, il tecnico nerazzurro dovrebbe optare per un 3-5-2 abbastanza ritoccato. In avanti spazio a Rocchi e Palacio con Guarin a dare sostegno ai due attaccanti. Il colombiano dovrà aiutare sia a centrocampo in fase di non possesso che proporsi quando si creano gli spazi per ripartire: Guarin quindi è il giocatore chiave dell’Inter. A centrocampo, gli altri quattro sono Cambiasso, Pereira, Gargano e Javier Zanetti. Difesa con i rientranti Chivu e Juan Jesus con Ranocchia centrale. Nagatomo recuperato si accomoderà in panchina. In porta nessun problema per Handanovic. Per Stramaccioni, le squadre della capitale sono un tabù: infatti da quando siede sulla panchina nerazzurra, parlando di serie a, non è ancora riuscito a vincere contro una fra Lazio o Roma.  Un’insidia in più per l’Inter è dovuta al fattore campo: in trasferta i nerazzurri sono a secco da un bel po’ di partite, precisamente dalla sconfitta di Bergamo di inizio novembre, e stasera non ci saranno Milito e Cassano. Rocchi, titolare dal primo minuto, giocherà una partita “speciale”. L’attaccante ha passato moltissime stagioni con la maglia della Lazio e per lui sarà senz’altro come giocare un derby.

    Formazioni Roma-Inter

    Roma (4-3-3): Goicoechea; Piris, Marquinhos, Castan, Dodò; Pjanic, Bradley, De Rossi; Lamela Totti, Osvaldo. A disp: Stekelenburg, Burdisso,  Taddei,  Florenzi,  Tachtsidis, Perrotta, Marquinho, Destro. All. Zeman

    Inter (3-5-2): Handanovic; Juan Jesus, Ranocchia, Chivu; Pereira, Gargano, Guarin, Cambiasso, Javier Zanetti; Palacio, Rocchi. A disp: Belec, Di Gennaro,  Silvestre, Jonathan, Nagatomo, Mudingayi, Mariga, Obi, Benassi, Duncan,  Bessa, Livaja. All. Stramaccioni

    Arbitro: Orsato di Schio

  • Verso Roma-Inter, Strama e Zeman in emergenza

    Verso Roma-Inter, Strama e Zeman in emergenza

    La particolarità è che Roma e Inter si ritrovano, dopo alcuni anni di astinenza, a lottare fra loro per qualcosa di importante. Negli anni in cui sulla panchina nerazzurra sedeva Mourinho, i giallorossi erano l’unica compaggine in grado di mettere il bastone fra le ruote della corazzata al servizio dell’allenatore portoghese. Poi, dopo il Triplete, l’Inter si è lentamente sgonfiata ed è tornata una squadra normale o almeno non  più imbattibile come eravamo abituati a vederla. E’ chiaro che i cicli, così come iniziano, finiscono anche e quello nerazzurro era arrivato al capolinea. Adesso l’Inter sta cercando di ripartire e sulla sua strada trova una Roma in cerca di identità. Dopo la sfortunata annata con Luis Enrique in panchina, la società ha affidato a Zeman il delicato compito di far tornare grande la Roma. Per adesso il boemo non sembra però aver convinto la dirigenza. L’Inter in classifica si trova con 38 punti, esattamente a meno 7 dalla Juventus capolista mentre la Roma ha raccolto fino ad adesso 32 punti. La distanza fra le due squadre non è molta ma chi ha da perdere di più fra le due formazioni? Analizziamo meglio la situazione in casa Inter e in casa Roma.

    Roma e Inter: il remake dei tempi d'oro | © New Press/Stringer / Getty Images
    Roma e Inter: il remake dei tempi d’oro | © New Press/Stringer / Getty Images

    ROMA – Zeman non ha quasi smaltito del tutto l’emergenza che affliggeva la squadra in certi reparti. Dopo aver messo in campo contro la Fiorentina una formazione d’emergenza, ecco che alcuni giocatori chiave potrebbero essere nuovamente disponibili. L’unico dubbio riguarda il capitano Francesco Totti che dovrebbe partire soltanto dalla panchina. Con in porta Goicoechea, la difesa tornerà con ogni probabilità a quattro e sarà formata da Piris, Marquinhos, Castan e Taddei, quest’ultimo in ballottaggio con Balzaretti non al top delle condizioni. A centrocampo spazio al trio De Rossi, Bradley e Florenzi mentre i tre impegniati in fase offensiva saranno Destro, Lamela e Osvaldo.

    INTER – I nerazzurri, dopo un mese da incubo, stanno rientrando nella carreggiata giusta, quella delle vittorie. Reduci dal successo in campionato contro il Pescara e in Tim Cup contro il Bologna, la banda Stramaccioni si appresta a prepararsi per la delicata trasferta di Roma. Occhio perchè il tecnico romano non è neancora riuscito a vincere contro una squadra della capitale da quando siete sulla panchina dell’Inter. Le occasioni ci saranno dato che Roma e Inter si affronteranno domenica sera per il ventunesimo turno di campionato ma anche per due volte in Tim Cup nella fase semifinale. L’Inter dovrebbe scendere in campo domenica sera con il 3-5-1-1. In porta l’intoccabile Handanovic, in difesa ancora out Samuel quindi spazio al rientrante Juan Jesus, Ranocchia e Chivu. A centrocampo ci saranno Cambiasso e Zanetti a far muro dietro le spalle di Gargano, Pereira e Nagatomo che finalmente torna disponibile. A sostenere l’unica punta, Palacio, ci sarà Guarin, l’uomo più in forma dell’Inter in questo periodo. La zona offensiva è quella più in emergenza per i nerazzurri perchè Milito non è ancora disponibile e Cassano non è al top. Le alternative a Palacio diventano dunque il neo acquisto Rocchi e il baby Livaja.

    MERCATO – Sul fronte mercato intanto spuntano nomi nuovi in casa Inter: qualora l’affare Schelotto con l’Atalanta saltasse, i nerazzurri si stanno tutelando con un’alternativa. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, è Cassani il nome nuovo per l’Inter: il giocatore della Fiorentina piacerebbe molto alla dirigenza nerazzurra. Intanto per giugno ci sono due piste molto calde: quella che porta a Cigarini e quella che porta a Icardi.

  • Coppa Italia, la Fiorentina sbatte sul palo. Decide Destro

    Coppa Italia, la Fiorentina sbatte sul palo. Decide Destro

    E’ la Roma l’ultima semifinalista della Coppa Italia edizione 2013. La squadra giallorossa raggiunge così l’Inter, contro cui si giocherà l’accesso alla finalissima. Dall’altra parte del tabellone invece Juventus e Lazio. Ieri sera al Franchi la Fiorentina ha dovuto fare i conti con la rivoluzione adottata a sorpresa da Zdenek Zeman e la sfortuna più nera. Gli ospiti non possono che esultare, dal momento che il successo di ieri in casa dei gigliati può davvero rappresentare un nuovo inizio per la Roma, che adesso affronterà l’Inter tre volte in meno di dieci giorni (20, 23, 30 gennaio). Mastica amaro invece Vincenzo Montella, uno dei grandi ex della serata del Franchi. Per la sua Fiorentina infatti svanisce il sogno di raggiungere l’Europa attraverso la porta della Coppa Italia. A questo punto il campionato diventa l’unica valvola di sfogo per la squadra viola, arrivata alla terza sconfitta consecutiva dopo aver letteralmente incantato tutta Italia durante la prima parte di stagione.

    Mattia Destro è il match winner della Roma sul campo della Fiorentina | ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    Mattia Destro è il match winner della Roma sul campo della Fiorentina | ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    CHI NON TI ASPETTI – L’1-0 finale porta la firma di Mattia Destro, bravo a sfruttare al meglio l’assist al bacio di Pjanic nel primo tempo supplementare, dopo che i novanta minuti regolamentari si erano chiusi sullo 0-0. Proprio lui, Destro, l’unico attaccante a disposizione di Zeman per la partita contro la Fiorentina, a causa delle indisponibilità di Totti (infortunato), Lamela e Osvaldo (squalificati), senza dimenticare Nico Lopez impegnato nel Sudamericano Under 20. Anche ieri l’ex attaccante di Siena e Inter ha fallito un’ottima palla gol nel corso del secondo tempo, ma alla fine è riuscito a scrivere il suo nome nella vittoria forse più importante fin qui della Roma targata Zeman, rivoluzionato dal boemo con una difesa a tre (Marquinhos, Burdisso, Castan) e l’unica punta Destro, aiutato da Pjanic e Florenzi, con gli esterni Piris e Balzaretti sacrificati sia alla fase difensiva che offensiva.

    SFORTUNA – L’altro comun denominatore di Fiorentina-Roma ha il nome della sfortuna. I padroni di casa infatti hanno fatto la collezione di pali e traverse, colpiti per ben tre volte durante il match. Il primo legno è arrivato nel finale della prima frazione di gioco, quando Aquilani su punizione ha centrato la traversa. La sorte poi si accanisce contro lo spagnolo Borja Valero, il cui sinistro viene respinto dal palo. Se non bastasse, dopo essere passata in svantaggio, la Fiorentina ha colpito un nuovo legno, il terzo, con Cuadrado. Forse non era davvero destino.

    Fiorentina-Roma 0-1, le pagelle
    Zeman 8: alla faccia del vecchio integralista. Sorprende tutti, anche i suoi stessi giocatori crediamo, con un’inedita difesa a tre. La squadra esce dal Franchi senza subire gol e con la qualificazione alle semifinali di Coppa Italia, senza rinunciare al bel gioco. Chapeau.
    Destro 7: eroe per caso della serata giallorossa. Già, perché quando sbagli quelle occasioni per più gare di fila, e anche nella stessa partita, tutti pensano che non segnerai mai. Invece è la sua rete che decide l’incontro.
    De Rossi 6,5: nell’inedito 3-4-3 mostra di essere più a suo agio. Sfiora il gol nei primi minuti del primo tempo e dispensa autorevolezza al resto della squadra, salvo poi spegnersi nel finale.
    Montella 6,5: comunque sia andata non si possono non fare i complimenti alla Fiorentina e al suo allenatore, che ha tanto da recriminare in una partita giocata bene dai suoi giocatori, respinti soltanto dai tre legni.
    Borja Valero 6,5: quando lo si vede giocare ci si chiede perché non giochi in un grande club come Barcellona o Real Madrid. Ma tant’è, Firenze se lo tiene stretto.
    Jovetic 5,5: dopo il rientro dall’infortunio che l’ha tenuto lontano dai campi di gioco per alcune settimane il montenegrino non ha ancora ritrovato quella lucidità sotto porta mostrata in avvio di campionato. Anche ieri Jojo ha continuato sulla falsa riga delle recenti apparizioni.

    Fiorentina-Roma 0-1, il tabellino
    Fiorentina (3-5-2): Neto 6, Savic 5,5, Tomovic 6, Pasqual 6, Borja Valero 6,5, Migliaccio 5,5, (65′ Romulo 5,5), Aquilani 6,5, Cuadrado 5, Toni 6 (78′ Ljajic 5,5), Jovetic 5,5. Allenatore: Montella 6,5
    Roma (3-4-3): Goicoechea 6, Marquinhos 6, Burdisso 6, Castan 6, Piris 5,5 (81′ Taddei 5), De Rossi 6,5, Bradley 6, Balzaretti 5,5 (58′ Dodò 5), Pjanic 6,5 (100′ Tachtsidis sv), Destro 7, Florenzi 6,5. Allenatore: Zeman 8

    VIDEO FIORENTINA-ROMA 0-1 (COPPA ITALIA 2013)

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  • Coppa Italia, Fiorentina e Roma si giocano un pezzo d’Europa

    Coppa Italia, Fiorentina e Roma si giocano un pezzo d’Europa

    E stavolta chi la spunterà? Se in campionato il verdetto è stato fin troppo unanime nei confronti della Roma, questa sera la Fiorentina può indovinare la partita perfetta per conquistare l’accesso alle semifinali di Coppa Italia. Non volendo entrare nel merito della questione stadio, già ampiamente sviscerata nei giorni scorsi, i riflettori sono tutti puntati sul tecnico dei giallorossi Zdenek Zeman, nuovamente al centro delle polemiche dopo le due sconfitte del 2013 contro Napoli e Bologna, che hanno cancellato la grande vittoria sul Milan prima di Natale. Per il boemo si tratta della prima grande sfida di quest’anno. Fin qui le due partite chiave della stagione giallorossa sono terminate come tutti sappiamo, con la cocente sconfitta allo Juventus Stadium per opera della squadra di Antonio Conte e il ko nel derby contro i cugini biancocelesti, che ad oggi, classifica alla mano, sono da considerarsi di un altro pianeta rispetto a Totti e compagni, sebbene il campionato debba ancora vivere tutto il girone di ritorno.

    ROMA – Lo stesso Francesco Totti, dopo aver saltato la trasferta di Catania, mancherà anche stasera in Coppa. Oltre al capitano, la Roma dovrà fare a meno degli squalificati Osvaldo e Lamela. Tra gli indisponibili figura anche il brasiliano Marquinho, escluso per scelta disciplinare, come spiegato dal boemo, dopo i fatti di Catania. In attacco quindi Mattia Destro sarà affiancato da Florenzi e Pjanic, per quello che sarà uno “stravagante” 4-3-3. A centrocampo torna titolare De Rossi, che agirà da interno con Tachtsidis regista e Bradley incursore. In difesa la notizia dell’ultimo minuto è l’assenza di Stekelenburg. Sarà quindi Goicoechea a sostituire l’olandese e a guidare il reparto difensivo composto dalla coppia centrale Marquinhos e Castan, con Piris e Dodò terzini.

    Vincenzo Montella sogna lo sgambetto alla sua ex squadra | ©Paolo Bruno/Getty Images
    Vincenzo Montella sogna lo sgambetto alla sua ex squadra | ©Paolo Bruno/Getty Images

    FIORENTINA – Situazione migliore in casa Fiorentina. Il grande ex Vincenzo Montella potrà infatti disporre di quasi tutti gli effettivi, a cominciare dal tandem d’attacco Toni-Jovetic, dati dallo stesso tecnico viola in grande forma. A centrocampo è in forse il cileno Pizarro. Nel caso non dovesse farcela, partirà dal primo minuto Migliaccio, con Aquilani e Borja Valero, che nonostante le preoccupazioni espresse da Montella alla vigilia del match circa le sue condizioni fisiche dovrebbe scendere regolarmente in campo dall’inizio. Gli esterni saranno Cuadrado e Pasqual, mentre la linea a tre di difesa sarà costituita da Tomovic, Rodriguez e Savic. In porta il ballottaggio tra Viviano e Neto vede favorito il primo.

    PRECEDENTI – Quest’anno Fiorentina e Roma si sono affrontate una sola volta. In campionato la sfida terminò con un pirotecnico 4-2 per i giallorossi. Fu quella una partita dalle mille emozioni, e forse la più bella di tutta la prima parte di stagione per gli amanti del bel gioco. La squadra allenata da Zeman seppe approfittare al meglio degli spazi concessi dai viola, rendendosi letale con le proverbiali verticalizzazioni del boemo. Tutto o molto si giocherà proprio sotto quest’ultimo aspetto. Se i padroni di casa avranno capito la lezione dell’Olimpico, per questa Roma potrebbe rivelarsi quantomai complicato staccare il pass per la qualificazione alle semifinali di Coppa.

    Probabili formazioni Fiorentina-Roma (quarti di finale Coppa Italia)
    Fiorentina (3-5-2): Viviano, Savic, Rodriguez, Tomovic, Pasqual, Cuadrado, Borja Valero, Migliaccio, Aquilani, Toni, Jovetic. Allenatore: Montella
    Roma (4-3-3): Goicoechea, Piris, Marquinhos, Castan, Dodò, De Rossi, Tachtsidis, Bradley, Destro, Florenzi, Pjanic. Allenatore: Zeman

  • De Rossi in panchina. Zeman ostinato, Baldini lo appoggia

    De Rossi in panchina. Zeman ostinato, Baldini lo appoggia

    Nella sconfitta della Roma di Zeman contro il Catania, Daniele De Rossi è rimasto ancora una volta in panchina, lontano dalle scelte dell’allenatore boemo che “per scelta tecnica” ha ritenuto opportuno non schierarlo evidenziando ancora una volta quello che è il suo dogma tattico, che diviene ragione per lasciare colui che veniva soprannominato “Capitan Futuro” ancora una volta ai margini della Roma, senza poter dare il suo contributo in campo. Secondo Zeman, infatti, De Rossi è un incontrista e, dunque, con Florenzi e Bradley ci sarebbero stati troppi giocatori in quel ruolo,se c’è Pjanic De Rossi può giocare, ma così ho scelto Tachtsidis e penso abbia fatto una buona gara”, aggiungendo che la presenza di De Rossi in campo può andare in parallelo con quella di Pjanic, e “promettendo” che il centrocampista della Nazionale avrà l’occasione di giocare a Firenze, riferendosi all’impegno infrasettimanale in Coppa Italia.

    A chi sostiene, poi, che sia inaccettabile lasciare in panchina un patrimonio della squadra come De Rossi (che per questo guadagna più degli altri, ndr),  Zeman risponde in maniera piccata facendo leva sul fatto che per lui non fa differenza l’ingaggio dei suoi uomini e che “non ho mai guardato a quanto guadagnano i giocatori, ma a ciò che possono servire alla squadra”. Tradotto, dunque, usando semplici deduzioni logiche, Daniele De Rossi non serve alla Roma di Zeman (o perlomeno non serve quando non il tecnico non lo schiera) nonostante sia uno degli uomini più rappresentativi, e il boemo rincara ancora la dose, con una frecciatina “generica” ma che, interpretandola nel contesto del discorso specifico, sembra riferirsi ancora all’indirizzo del centrocampista precisando che “la bravura si dimostra sul campo, non in base a quanto si guadagna”.

    De Rossi ancora fuori, Baldini appoggia Zeman | ©  Dino Panato/Getty Images
    De Rossi ancora fuori, Baldini appoggia Zeman | © Dino Panato/Getty Images

    Una nuova polemica, dunque, che si aggiunge alle innumerevoli frecciatine dei mesi scorsi, che hanno sollevato grandi polveroni nell’ambiente romanista, in particolare perchè il calciatore in questione è uno dei simboli indiscussi (e indiscutibili) della squadra giallorossa. Questa volta, però, la risonanza dell’esclusione di De Rossi e delle parole al vetriolo di Zeman potrebbe essere ancor di più amplificata dall’intervento della società ed, in particolare, di Franco Baldini che ha espresso il suo punto di vista sulla questione, schierandosi al fianco dell’allenatore sminuendo la polemica sul nascere ma, di fatto, appoggiando la decisione dell’allenatore che “deve essere libero di fare le scelte che ritiene opportune, tra cui quella di usare o meno De Rossi”.

    Per non incorrere, però, in una crisi diplomatica lo stesso dg Baldini ha poi voluto sottolineare quella che è la “straordinaria importanza di De Rossi”, precisando però che “il valore economico non va messo in ballo nella disamina tecnica, e l’allenatore ha la nostra fiducia”. 

    Lo stesso Baldini, però, apre uno spiraglio sulla legittimità delle osservazioni post-sconfitta connesse all’esclusione del centrocampista, ancor di più dopo un risultato negativo che, dunque, non sembra dar ragione alle scelte del tecnico, se non altro perchè non sono state supportate dal punteggio e dalla prestazione offerta in campo: “se avessimo chiuso sul 3-0 la gara, la scelta di Zeman non sarebbe stata così sbagliata”.

    Tuttavia, il risultato finale di di 1-0 per il Catania, però, racconta un’altra storia e, dunque, probabilmente sarà necessario approfondirne meglio le cause.

  • Alejandro Gomez punisce una Roma sprecona

    Alejandro Gomez punisce una Roma sprecona

    Dopo la sconfitta al San Paolo contro il Napoli, la Roma perde anche sul campo del Catania. Per gli etnei tre punti d’oro, che li avvicinano al sesto posto occupato proprio dalla squadra giallorossa, distante ora soltanto tre punti. Zeman invece vede allontanarsi sensibilmente il terzo posto, con 8 punti da recuperare su Napoli e Inter. PRIMO TEMPO – Prima frazione di gioco dominata dalla Roma di Zeman, colpevole però di non aver trovato la via del gol. Almeno tre le occasioni da gol limpide per la squadra giallorossa, due capitate sui piedi di Mattia Destro, sprecate entrambe malamente dall’attaccante ex Siena. Prima col sinistro e poi col destro, sempre a pochi passi dalla porta difesa dall’estremo difensore Andujar, il prodotto del vivaio interista ha confermato di attraversare uno scarso periodo di forma, mostrando preoccupando limiti dal punto di vista della finalizzazione, e dando così voce ai critici che ad oggi lo considerano semplicemente un discreto attaccante e nulla più.

    Ma la chance più clamorosa nel primo tempo è quella che vede come protagonista, in negativo, l’americano Bradley, che a due passi si divora un gol già fatto calciando sopra la traversa. E questi errori verranno pagati a caro prezzo dalla squadra giallorossa nel corso del secondo tempo, quando il Catania troverà quasi subito la rete del vantaggio.

    SECONDO TEMPO – Che la musica sia cambiata rispetto ai primi 45 minuti lo si capisce da subito, con il Catania più intraprendente e la Roma invece gravemente in difficoltà nel mantenere le distanze tra i reparti, finendo per subire a più riprese le ripartenze dei padroni di casa. Zeman è preoccupato e cerca di rimediare alla situazione mandando in campo il 18 enne Marquinhos, autentica sorpresa della prima parte della stagione romanista al posto di Piris, con il brasiliano che va ad occupare la posizione di terzino destro anziché quella di centrale difensivo.

    Alejandro Gomez mata la Roma | ©Maurizio Lagana/Getty Images
    Alejandro Gomez mata la Roma | ©Maurizio Lagana/Getty Images

    Il cambio però non migliora le cose, anzi. Un minuto dopo l’ora di gioco infatti gli etnei passano avanti grazie alla rete di Alejandro Gomez, imbeccato ottimamente dal passaggio illuminante di Bergessio. Inutili le proteste dei giocatori della Roma, che chiedevano un fuorigioco in realtà inesistente, come mostrato dalla moviola.

    Da qui in avanti la gara diventa nervosa. Il primo a poterne fare le spese è il difensore dei capitolini Castan, autore di un’entrataccia su Bergessio che l’arbitro Damato punisce con il cartellino giallo, sebbene il gesto meriti qualcosa di più di una semplice ammonizione. Nonostante lo svantaggio, la Roma non riesce più a rendersi pericolosa dalle parti di Andujar, e nemmeno l’ingresso di Dodò al posto del connazionale Marquinho cambia gli equilibri della partita. Dopo gli errori nel primo tempo, Mattia Destro sparisce completamente nel corso della ripresa, aggravando quindi la sua prestazione già di sua estremamente negativa.

    Negli ultimi scampoli di partita, Dodò ha tra i piedi la palla del pareggio ma Andujar salva il risultato. Al momento del tiro però Barrientos ha ostacolato in maniera evidente l’ex Corinthians, e quindi sono giustificate le proteste della panchina giallorossa che chiedeva il calcio di rigore. Finisce quindi tra le polemiche, sebbene la Roma debba comunque interrogarsi sulla ripresa sconcertante dell’undici di Zeman.

    Pagelle Catania-Roma 1-0 (20 giornata Serie A)
    Gomez 7: frenato nel primo tempo, straripante nella ripresa. L’argentino trova il jolly al 61° minuto che regala i tre punti al Catania.
    Barrientos 6,5: suo l’assist per la rete che decide l’incontro. La sua fisicità manda in crisi tutta la difesa ospite.
    Legrottaglie 6: prova matura del difensore etneo, che in Sicilia sta vivendo una seconda giovinezza.
    Marquinho 6: il brasiliano sostituisce Totti, restato sempre in panchina. In attacco è il migliore dei suoi. Desta quindi perplessità il fatto che Zeman scelga di toglierlo nel finale con la Roma sotto di un gol.
    Bradley 5: come al San Paolo contro il Napoli, l’americano si divora nel primo tempo una rete già fatta quando il risultato era ancora sullo 0-0.
    Destro 4: sono due le occasioni letteralmente mangiate nel corso della prima frazione di gioco dall’ex attaccante di Siena e Inter. Nella ripresa sparisce. Ha ragione Zeman, è questione di mentalità.

    Tabellino Catania-Roma 1-0 (20 giornata Serie A)
    Catania (4-3-3): Andujar 6,5, Bellusci 6, Legrottaglie 6, Spolli 6, Marchese 6, Izco 6, Almiron 6 (37′ Castro), Salifu 5,5 (60′ Paglialunga), Gomez 6,5 (78′ Ricchiuti 6), Bergessio 6,5, Barrientos 6.
    Allenatore: Maran
    Roma (4-3-3): Goicoechea 5,5, Piris 5,5 (57′ Marquinhos 5,5), Burdisso 5,5, Castan 5, Balzaretti 5,5, Bradley 5, Tachtsidis 5, Florenzi 6, Lamela 5,5, Destro 4, Marquinho 6 (71′ Dodo 6). Allenatore: Zeman

    VIDEO CATANIA-ROMA 1-0 (20 giornata Serie A)

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  • La Roma cerca di ripartire a Catania

    La Roma cerca di ripartire a Catania

    Mentre Nico Lopez continua a fare il fenomeno al Sudamericano Under 20 con l’Uruguay (di stanotte la notizia del successo della Celeste contro la Canarinha per 3-2), la Roma è chiamata a rispondere alla vittoria di ieri dell’Inter a San Siro contro il Pescara, per continuare a sperare quanto meno nel terzo posto, ultima piazza utile per un ingresso in Champions League, ora distante sei lunghezze. La squadra allenata da Zdenek Zeman è reduce da due sconfitte esterne sui campi di Chievo e Napoli, ko che hanno interrotto una striscia positiva di cinque vittorie consecutive inziata la settimana successiva al derby perso contro la Lazio. L’impegno di questo pomeriggio per i giallorossi non sarà dei più semplici, dal momento che in Sicilia il Catania non perde dal 30 novembre scorso, giorno in cui gli etnei vennero costretti allo stop da parte del Milan, in una partita che comunque fece suscitare più di una polemica dopo il fischio finale. Se escludiamo le sconfitte contro Juventus e Milan, il Catania in casa non ha mai perso, vincendo sei incontri e pareggiandone due, conquistando quindi 20 punti in 10 partite, due in meno della Juve per intenderci. Gli ingredienti iniziali parlano di una partita tutt’altro che semplice per la squadra giallorossa.

    Mattia Destro in cerca di riscatto | ©Maurizio Lagana/Getty Images
    Mattia Destro in cerca di riscatto | ©Maurizio Lagana/Getty Images

    ROMA – Nel pomeriggio di ieri Zeman ha diramato la lista dei 19 convocati per la trasferta di Catania. Non c’è Osvaldo, infortunato al ginocchio destro, la cui assenza era comunque stata largamente preventivata dall’ambiente capitolino. Non ci sarà nemmeno Pjanic, squalificato. Recupera invece capitan Totti, in dubbio fino all’ultimo. Ha smaltito la febbre anche Marquinhos, altro giocatore in forse per la sfida odierna, con il brasiliano che sarà dunque regolarmente titolare in difesa al fianco del connazionale Castan. Sugli esterni agiranno Piris e Balzaretti, mentre in porta giocherà l’uruguaiano Goicoechea. A centrocampo De Rossi dovrebbe partire dal primo minuto nella posizione di regista, con Bradley e Florenzi accanto. Qualora Zeman scegliesse di affidare le chiavi di centrocampo al greco Tachtsidis, De Rossi sarebbe comunque titolare come interno, e Florenzi mezzala. In attacco spazio dal primo minuto a Mattia Destro, nell’occhio del ciclone dopo un girone d’andata al di sotto delle aspettative, ed anche ieri difeso a spada tratta dal tecnico boemo. A completare il tridente ci saranno poi Francesco Totti ed Erik Lamela, ormai completamente recuperato dopo l’infortunio subito a novembre.

    CATANIA – I padroni di casa non vincono da quattro partite, quando lo scorso dicembre batterono al Cibali la Samp per 3-1, risultato che segnò di fatto la panchina di Ciro Ferrara, esonerato dalla dirigenza blucerchiata. Dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano della Lazio, il Catania vuole conquistare la sua prima vittoria del 2013 proprio ai danni della Roma. Maran per oggi dovrà fare a meno di Francesco Lodi, squalificato per tre turni dal giudice sportivo. Dovrebbe quindi essere Almiron a sostituirlo in mezzo al campo, con Izco ed il giovane Salifu a proteggerlo. In attacco il trio delle meraviglie Gomez, Bergessio, Barrientos. Completa invece la difesa la coppia centrale Legrottaglie-Spolli con Bellusci e Marchese terzini. In porta Andujar.

    PRECEDENTI – Nel girone d’andata la Roma e Catania avevano pareggiato 2-2. Successo sfiorato per gli uomini di Maran, che avevano visto svanire il sogno dei tre punti allo scadere per colpa del gol di Nico Lopez, da poco entrato. Per quanto riguarda invece le sfide al Massimino, il bilancio nei quattordici confronti disputati è a favore dei siculi, che vantano 4 vittorie a fronte di due sconfitte e 8 pareggi.

    Probabili formazioni Catania-Roma (20 giornata Serie A)
    Catania (4-3-3): Andujar, Bellusci, Legrottaglie, Spolli, Marchese, Izco, Almiron, Salifu, Gomez, Bergessio, Barrientos. Allenatore: Maran
    Roma (4-3-3): Goicoechea, Piris, Marquinhos, Castan, Balzaretti, De Rossi, Bradley, Florenzi, Totti, Lamela, Destro. Allenatore: Zeman