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  • Zeman ne ha per tutti. Attacchi a Moggi e Mourinho

    Torna a tuonare contro il calcio italiano Znedek Zeman dai microfoni di La 7 e questa volta oltre a prender di mira il “nemico” di sempre Luciano Moggi trova il modo di operare anche il tecnico dell’Inter Jose Mourinho.

    Le critiche al portoghese seguono le dichiarazioni iniziali dello Special One che promise al suo arrivo iniziale un gioco spumeggiante e offensivo basato sul tridente, modulo mai sfruttato di fatto tiene a precisare il boemo.

    Per fare un modulo occorre avere i giocatori adatti Mourinho non li aveva e quando ha potuto decidere li ha scelti male. Come si è visto l’anno scorso, si è continuato a sfruttare Ibrahimovic, e quest’anno a sfruttare i singoli mentre io penso che il calcio sia un gioco di squadra. Lo scudetto? Di questo passo l’Inter ne vincerà dieci.”– continua Zeman “è difficile trovar in Italia una squadra che mi piace anche se Udinese, Genoa e Fiorentina quantomeno ci provano”.

    E su Moggi continua a ribadire la sua influenza nel mondo del calcio e sulle dichiarazioni che generarono una polemica la scorsa settimana tiene a precisare “Non ho fatto dichiarazioni, ho solo risposto a delle domande del pm sulle cose delle quali sono a conoscenza l’ostilità di Moggi è stata decisiva per la mia carriera. Tutto è nato nel ’98, quando dissi che del calcio di allora non mi piacevano i farmaci. Calcio più pulito? Andate a vedere cosa si dice in giro. Dovrebbe essere pulito. Ma se si è parlato tanto di sistema vuol dire che in tanti erano coinvolti. E chi ha partecipato prima secondo me c’è ancora”.

  • Moggi ancora contro Zeman: “Non sa allenare! Lo denuncio per falso”

    Ancora Luciano Moggi torna ad attaccare Zeman e questa volta dalla sedia del Tribunale di Napoli dove continuano le udienze per il Processo a Calciopoli. Moggi non usa giri di parole e si dice stufo di aver addossate tutte le colpe insuccessi altrui, e dichiara di voler denunciare l’ex allenatore del miracoloso Foggia per falso.

    “Zeman non sa allenare, lo denuncio per falso”. Luciano Moggi passa al contrattacco. Nell’udienza del processo a Napoli su Calciopoli, l’ex direttore generale della Juventus ha tuonato: “Il boemo non è capace di allenare, come dimostrano tutti gli esoneri della sua carriera e ora si prenderà una denuncia. Mi sono stufato, non è possibile che sia tutta colpa mia. Questo presunto sistema non esiste, io tutte quelle cose non le ho fatte”.

  • Moggi: “Zeman soffre di complessi ed è bugiardo”

    Luciano Moggi continua a stupire anche nella nuova veste di conduttore televisivo del programma “Studio Stadio” in onda sul Gold Sport. Nel corso della trasmissione l’ex dg bianconero parla dei temi più importanti della giornata calcistica ma non “dimentica” l’ennesima bordata nei confronti di Zeman dopo le dichiarazioni di quest’ultimo nella scorsa settimana al processo in corso a Milano. Leggi di seguito i passi più importanti:

    TOTTI
    “Le sorti della Roma dipendono da Totti e forse non solo quelle della squadra giallorossa.
    Se Totti rientra in piena forma e decide di tornare in Nazionale, Lippi lo convocherà ai mondiali.
    Per Del Piero invece la vedo difficile, quasi impossibile e nel caso di un ballottaggio tra loro due per un posto in attacco, credo che il CT della Nazionale sceglierà il romanista”
    MILAN
    “L’Inter sta facendo un campionato a se. Per il secondo posto vedo un testa a testa tra Juventus e Milan. La squadra rossonera è tornata competitiva da quando Ronaldinho ha riacquistato una forma decente sfruttando anche gli spazi creati dalla fisicità di Borriello in attacco”
    MOURINHO
    “E’ il miglior “dirigente” del campionato. Nessuno è capace come lui di difendere la propria squadra a livello mediatico. E’ sempre pronto a spostare le discussioni dove vuole lui.Guardate in ultimo il caso Maicon: ha già creato i presupposti per gridare allo scandalo nel caso al terzino brasiliano siano assegnate 2 giornate di squalifica…”
    BALOTELLI
    “Con me righerebbe dritto o finirebbe altrove. In una società di calcio non sono tollerabili trattamenti di favore per chicchessia. Ricordate come mi comportai con Camoranesi quando fece le bizze in ritiro?
    Il ragazzo fu punito severamente e capì immediatamente che un altro caso del genere non sarebbe più stato tollerato”
    PARMA
    “E’ presto per parlare di rivelazioni del campionato. Di certo il Parma ha vinto la scommessa Boijnov. Nel calcio come nella vita ogni tanto bisogna rischiare come facemmo anche noi con Mutu, ad esempio. Mi fa piacere inoltre che in questa squadra si stia affermando Lanzafame, ancora un altro prodotto di quel vivaio da noi lasciato in dote alla Juventus (penso a Giovinco, Marchisio, De Ceglie).”
    BALLARDINI
    “Mi dispiace ma non è assolutamente un tecnico in grado di guidare una squadra che rappresenta una piazza così importante come quella di Roma, sponda Lazio.”
    GIOCO VIOLENTO
    “Cosa ne penso dello scontro Cruz-Rinaudo, fatto di pugni e morsi?
    Penso che quando si è in trance agonistica può capitare di tutto…
    Ricordo ai miei tempi uno scontro in allenamento tra Zebina ed Ibrahimovic.
    Il francese entrò durissimo sullo svedese che replicò con un violento pugno che mise ko il nostro terzino.Prognosi: 3 giorni di ospedale.
    Ma per la stampa inventammo la scusa del ricovero di Zebina per dissenteria….”
    CHAMPIONS LEAGUE
    “Il prossimo turno sarà fondamentale per le italiane. L’Inter è quella che rischia di più. Il Milan, se non si spengono le luci contro il Marsiglia…. non dovrebbe avere problemi mentre la Juve è praticamente già qualificata perché anche se non vincesse in Francia gli basterebbe non perdere in casa nell’ultima gara contro il discontinuo Bayern dell’arrogante Rumenigge.
    Comunque è solo una questione di guadagnare turni, perché le italiane non hanno chance di vittoria.
    La finale sarà quasi sicuramente tra il favoritissimo Chelsea ed il Barcellona.”
    ZEMAN
    “Ma l’avete ascoltata la testimonianza di Zeman al processo?
    E’ evidente che soffre di complessi ed è un bugiardo.
    Dice che gli ho rovinato la carriera facendolo ingaggiare dal Napoli?
    Se tutti i miei nemici potessero avere 2 miliardi e mezzo netti di vecchie lire per poco più di un mese di lavoro credo che non avrei più amici.
    La verità è che ormai non è più sereno nel parlare. Ma vi rendete conto che ha detto che era il miglior tecnico di Europa pur non avendo mai vinto nulla e che per colpa mia non ha più allenato?E gli esoneri in Turchia, Serbia. C’èra il mio sistema anche lì?”
    CALCIOPOLI E LA MISTIFICAZIONE DELLA CARTA STAMPATA
    “In questo momento mi sto battendo in due processi paralleli: quello di Napoli e quello dei media che stanno mistificando la verità del processo come nel caso della tosse di Manfredi Martino.
    E che dire poi di come è stata strumentalizzata la vicenda delle visite dei dirigenti agli arbitri negli spogliatoi?
    Dopo la gara praticamente vi ci si recavano tutti, mentre per averlo fatto in corso di gara sono stati squalificati solo 2 dirigenti: LUCCHESI ed il compianto FACCHETTI.
    Eppure i media l’unico colpevole sono io”
    [via: il blog stefano discreti]

  • Zeman: “Moggi mi ha distrutto la carriera”

    Zeman: “Moggi mi ha distrutto la carriera”

    zeman

    Al tribunale di Napoli è in corso la seconda parte del processo a Luciano Moggi nel così detto processo Calciopoli a deporre davanti al giudice è stato il boemo Zdenek Zeman. L’allenatore senza giri di parole si è scagliato contro Luciano Moggi definendolo il responsabile del suo fallimento come allenatore nelle ultime esperienze.

    “Nel 2000 Ferlaino mi licenziò dal Napoli dopo otto giornate. Lo stesso presidente avrebbe poi detto che ero stato chiamato a Napoli per volontà di Moggi e che esisteva un progetto del direttore generale della Juventus per distruggermi”. Continua Zeman: “Quando andai a Salerno, era il 2001, il direttore sportivo Cannella mi parlò di una cena-riunione tra Ferlaino e Moggi, organizzata a casa di quest’ultimo. Fu lì che Moggi, già dirigente della Juventus, architettò la mia fine. L’unico esonero vero è stato quello subito alla Lazio. In altre tre occasioni, Napoli, Salernitana e Lecce, sono stato cacciato in maniera illecita. No, quelli non sono esoneri. Nelle altre interruzioni di rapporto che restano, sono andato via io”. Nonostante il licenziamento dal Napoli, viene fatto notare a Zeman che ha comunque continuato a percepire l’ingaggio di due milioni e mezzo di euro. Questa la risposta dell’ex allenatore del Foggia: “Sono sempre troppo pochi per la mia bravura, io in quegli anni ero uno dei più forti allenatori d’Europa. Eppure in Italia smisi di allenare”.

    Zeman analizza anche le ultime partite della stagione 2003/2004 quando sedeva sulla panchina del Lecce ricordando un Lecce Milan pieno di polemiche e un pareggio accomodante dei pugliesi al Parma.

    Ci furono diverse partite strane nelle giornate di chiusura. Ricordo un Lecce-Milan così agitato che Galliani dovette alzarsi dalla tribuna d’onore e lasciare lo stadio per evitare problemi. Nel finale di stagione i miei avevano smesso di giocare e si arrivò a quel Lecce-Parma. In campo, si sa, si parla molto, ci si scambia informazioni: ne venne fuori una partita anomala, brutta: nel secondo tempo andai dietro la panchina e mi misi spalle al campo. Non si poteva guardare”.

  • Lazio: domenica decisiva per Ballardini. Zoff o Zeman i possibili sostituti, i tifosi vogliono Giordano

    Davide BallardiniIl giovedi di Europa League consegna una Lazio ancora più frastornata, la debacle contro il Villareal al Madrigal oltre a peggiorare la convinzione nei giocatori mette in serio pericolo il passaggio del turno. Squadra nervosa e allo sbando a solo due punti dalla retrocessione in serie B e tantissime difficoltà strutturali.

    La partita contro il Milan di domenica sarà il crocevia di Davide Ballardini, in caso di sconfitta il suo esonero sarà scontato anche se l’allenatore paga colpe non sue se non quella di aver vinto la Supercoppa Italiana, la vittoria in estate contro l’Inter ha forse convinto la società di poter fare a meno di elementi importanti come Pandev e Ledesma e addirittura privarsi della finestra di calciomercato limitandosi ad acquistare Zarate e tesserare Cruz a parametro zero e il misterioso Eliseu.

    E’ evidente invece che i limiti di organico delle aquile romane non potevano far fronte al doppio impegno in Italia ed in Europa pregiudicando cosi il cammino in entrambe le competizioni. Ballardini avrà anche le sue colpe ma in questo caso non ci sentiamo di attribuirgli il peso di questo momentaccio, purtroppo però in questi casi è sempre l’allenatore a pagare in prima persona. Sembra infatti che il presidente Lotito con il suo fido Igli Tare stiano pensando a due tecnici di esperienza qualora Ballardini dovesse fallire anche domenica contro il ritrovato Milan, Zoff e Zeman sono i nomi che circolano visto che Mihajlovic si è ormai promesso al Catania. I tifosi invece sperano nell’ingaggio di Giordano, una vecchia bandiera laziale per ritrovare spirito e grinta.

  • Champions League: Rubin Kazan – Inter. Probabili formazioni e live streaming [ore 18:30]

    Dopo il passo falso in campionato l’Inter di Mourinho si tuffa nella Champions per ritrovare certezze e stroncare le polemiche susseguite alle parole al vetriolo del tecnico porteghese su Del Neri che hanno scaturito una reazione a catena di commenti l’ultimo dei quali del boemo Zeman. L’Inter non recupera Sneijder e Motta e rispetto alla formazione schierata contro la Sampdoria dovrebbe effettuare due cambi, in difesa Chivu prenderà il posto del distratto Santon e Stankovic giocherà a centrocampo al posto di Viera, in avanti confermato Balotelli nel tridente con Eto’o e Milito. Il Rubin Kazan è una formazione da prendere con le pinze, alla sua prima apparizione nella massima competizione europea è considerata la migliore espressione del calcio russo, si esalta quando gioca in casa e sa esser pericolosa quando gli viene lasciato il controllo della partita.

    Le probabili formazioni:
    Rubin Kazan (4-4-2): Ryzhikov; Ansaldi, Sharonov, Navas, Kaleshin; Ryazantsev, Balyaykin, Semak, Karadeniz; Dominguez, Bukharov. In panchina: Kozko, Kasaev, Gorbanets, Popov, Salukvadze, Noboa, Murawski. Allenatore: Berdyev

    Inter (4-3-3): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Chivu; Zanetti, Cambiasso, Stankovic; Milito, Eto’o, Balotelli. In panchina: Toldo, Cordoba, Santon, Vieira, Muntari, Quaresma, Mancini. Allenatore: Mourinho
    Arbitro: Hauge (Norvegia)

  • Zeman su Mourinho: “Tecnico mediocre”. Mou replica: “Non lo conosco”

    E’ scontro Zeman – Mourinho. L’ex tecnico di Roma e Lazio ritiene Mourinho “un grandissimo comunicatore, che nasconde bene la propria mediocrità come tecnico”:

    Io penso che Mourinho si trovi all’Inter perchè è un grande gestore di giocatori, anche se è ancora più bravo a gestire i giornalisti. Certo, con lui i tifosi nerazzurri non vedranno mai un bel gioco. Detto questo la squadra di Moratti resta la grande favorita del campionato, anche se gioca malissimo, perchè ha la rosa più attrezzata”.

    Ma nel mirino del boemo non c’è solo il tecnico portoghese: Zeman non risparmia critiche sui colleghi giovani che allenano in grandi club come Ferrara e Leonardo:

    “Posso dire che io ho fatto la gavetta ed ho imparato tanto. Si vede che loro non hanno bisogno d’imparare, perchè sanno già tutto”.

    La risposta di Mourinho non tarda ad arrivare che con il suo solito “elegantissimo” stile risponde a Zeman:

    Non lo conosco“.

  • Idea suggestiva del patron Barba: per il suo Gallipoli sogna Zeman

    Idea suggestiva del patron Barba: per il suo Gallipoli sogna Zeman

    zemanL’eroico patron del Gallipoli Vincenzo Barba dopo aver portato la sua squadra alla storica promozione in serie B, come da lui stesso pronosticato nell’ormai conosciuto slogan “B come Barba”, sta cercando di costruire una buona squadra per non far sfigurare i suoi alla prima apparizione nel difficile campionato cadetto. Sembra infatti che il Gallipoli si voglia affidare alla guida scomoda ma sempre innovativa del boemo Zdenek Zeman, dopo la rottura con il principe Giannini il ds Dimitri sembra aver avuto degli incontri interlocutori con il tecnico ex di Roma e Lazio e conosciuto in Puglia per la bellissima esperienza del Foggia dei miracoli dei tre piccoli terribili Baiano, Signori e Rambaudi. Altre ipotesi per la panchina potrebbero esser i pugliesi Rizzo e Miggiano oltre a Braglia e Lerda. Per i tifosi il nome di Zeman porta un pò di entusiasmo dopo le incomprensioni con la società per via dello stadio: il Gallipoli infatti non potrà giocare le partite di B nel proprio stadio per lo meno fino a quando non verranno iniziati e completati i lavori di ammodernamento e sistemazione secondo le regole per la messa a norma degli stadi in serie B. La superficie dell’erba sintetica deve essere sostituita da quella naturale, la tribuna stampa non è in regola, le tribune vanno ampliate, l’amplificazione e così via. In più, e cosa più importante, le norme di sicurezza (tornelli, zone di prefiltraggio, etc…) non sono rispettate, e pensare di realizzarli ora è impossibile, visto che la zona dove sorge lo stadio è sottoposta ad un ferreo vincolo paesaggistico. E’ probabile a questo punto che il Via del Mare di Lecce possa ospitare le partite casalinghe della squadra cara al presidente Barba ma la rivalità con i giallorossi da parte dei gallipolini lascia qualche perplessità.