Tag: zdenek zeman

  • Addio Zemalandia, la Roma cerca un traghettatore

    Addio Zemalandia, la Roma cerca un traghettatore

    Finisce Zemalandia. Con un annuncio, non proprio inaspettato, la Roma annuncia la fine del rapporto tra la società giallorossa e Zdenek Zeman. Decisiva la sconfitta interna (2-4) contro il Cagliari arrivata meno di 24 ore fa, dove sono stati evidenziati i troppi limiti difensivi della formazione capitolina e un gruppo che sembrava non seguire più le idee tattiche del boemo. Le recenti frecciatine tra la dirigenza e l’ex tecnico di Foggia e Pescara hanno fatto il resto, accelerando di fatto questo esonero. Una stagione fallimentare per la Roma (il terzo posto sembra ormai irraggiungibile), il secondo consecutivo se si prende in considerazione anche il campionato scorso (dove Luis Enrique riuscì però ad arrivare fino a maggio al comando della squadra). E adesso? Quale futuro per il club giallorosso?

    Andreazzoli (il tattico dell’era Spalletti) seguirà la squadra nei prossimi allenamenti, in attesa di trovare un traghettatore o un sostituto definitivo di Zeman. Al nome di Blanc, già circolato nei giorni scorsi, si aggiunge quello di Giampaolo (ex Cagliari e Cesena), particolarmente apprezzato dal direttore sportivo Sabatini.

    La Roma esonera Zeman © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images
    La Roma esonera Zeman © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    I dubbi di Blanc – L’ex commissario tecnico della Nazionale francese, nonché ex difensore centrale dell’Inter, prende tempo. Vorrebbe tornare in gioco dopo l’esperienza negativa da c.t. ma non sarebbe del tutto convinto dal nuovo progetto Roma, che sembra sempre pronto a decollare ma, i risultati sono tutt’altro che soddisfacenti. Blanc prima di accettare la soluzione giallorossa vorrebbe avere delle garanzie dal punto di vista contrattuale e soprattutto sul fronte acquisti-cessioni. I dirigenti capitolini sono molto tentati.

    Giampaolo? – Il tifoso romanista, una volta sentito circolare il nome dell’ex tecnico del Cesena, avrà sperato in una conferma di Zeman. Battute a parte, Giampaolo è nella lista del direttore sportivo Sabatini. Probabilmente dovrebbe ancora dimostrare di meritare la panchina della Roma, ma la fortuna sembra baciarlo sulla fronte e in caso di chiamata giallorossa difficilmente metterebbe delle garanzie contrattuali ed economiche, accettando anche un ruolo da traghettatore fino a maggio. La classica occasione d’oro per rimettersi in gioco.

    E Allegri? – Il nome del tecnico rossonero circola da parecchio tempo dalle parti di Trigoria. L’ipotesi di una possibile separazione a fine stagione tra Allegri e il Milan sarebbe ben vista a Roma. Purtroppo (per i dirigenti giallorossi) questo si saprà solamente a campionato concluso. Se Totti e compagni dovessero ritrovarsi fra qualche giorno con un traghettatore, l’ipotesi Allegri per giugno diventerebbe una pista concreta.

    Fallimento Zeman

    Il suo 4-3-3 non ha funzionato. Troppe partite perse o pareggiate in rimonta, troppi errori difensivi causati da una difesa giovane e poco propensa a giocare con una linea alta come quella richiesta dal boemo, un centrocampo con poco filtro e poca personalità. L’unico reparto (guarda caso) che ha rispettato le attese è stato l’attacco con Lamela protagonista nella prima parte di stagione, Osvaldo bomber vero (a parte qualche momento di black out) ed infine il capitano, Francesco Totti, protagonista di sei mesi d’alta qualità nonostante i suoi 36 anni ed un ruolo nuovo (perlomeno nel recente passato).

    La scelta Zeman ad inizio stagione, con l’arrivo di diverso giovani, era sinonimo di rischio. Ma la dirigenza romanista, nonostante le premesse, dichiarò troppo velocemente che l’obiettivo minimo era il terzo posto. Insomma, poca programmazione e risultato immediato. Tutto ciò che non serviva al boemo, abituato a partire in sordine e realizzare autentici miracoli sportivi. Come non ricordare il grande Foggia (dove nacque Zemalandia) e il recente Pescara, partito con obiettivi da centro classifica e ritrovatosi al primo posto in Serie B e una promozione inaspettata.

    Adesso la Roma deve ripartire, salvare il salvabile in questa stagione e programmare un nuovo ciclo. Blanc o Allegri, chiunque si sieda su quella panchina deve pretendere calma, pazienza e soprattutto investimenti mirati.

  • Roma-Cagliari 2-4, Zeman senza difesa e alibi

    Roma-Cagliari 2-4, Zeman senza difesa e alibi

    Risultato clamoroso all’Olimpico in questo anticipo della 23^ giornata della Serie A. Il Cagliari del duo Pulga-Lopez strapazza la Roma e rifila quattro reti ai giallorossi che sono ormai in caduta libera. Zeman, dopo aver rischiato pesantemente in settimana, ora potrebbe finire sulla graticola e pagare per i pessimi risultati dei capitolini. Eppure il Cagliari non è mai stata una formazione che in trasferta ha offerto molti gol: questa sera invece i sardi hanno addirittura passeggiato sul cadavere della Roma senza pietà. I tifosi giallorossi hanno ormai perso la pazienza e alle bordate di fischi si aggiungono i numerosi striscioni contro Zeman. “Via il boemo” spunta a un certo punto nella curva giallorossa, segno di una evidentemente rabbia del pubblico di fede romanista. Dalla possibile anti-Juve di inizio anno, alla squadra che ha un attacco fantastico, la Roma diventa un flop pazzesco, una delle squadre più deludenti del campionato in corso. E tutto in poco tempo. Colpa di Zeman e delle sue scelte o dei giocatori? Il dibattito è aperto anche se rispondere non sarà facilissimo.

    Francesco Totti incredulo dopo la pesante disfatta contro il Cagliari | ©Filippo Monteforte/AFP/Getty Images
    Francesco Totti incredulo dopo la pesante disfatta contro il Cagliari | ©Filippo Monteforte/AFP/Getty Images

    SENZA DIFESA – D’accordo che Zeman schiera sempre una formazione votata all’attacco ma ieri sera il boemo ha esagerato. Difesa della Roma inesistente o, se vogliamo, imbarazzante in tutto e per tutto, portiere compreso. Da ogni angolazione la si guardi, la retroguardia giallorossa si è dimostrata un colabrodo nel vero senso della parola. I patemi per la Roma iniziano presto tanto che già al 2′ Sau, ben involato da un lancio filtrante proveniente dalle retrovie, può raggiungere il fondo e proporre al centro un pallone delizioso. Tutti immobili a guardare il tocco facile facile di Nainggolan che porta i sardi già in avanti. La Roma ha una reazione anche se non mette in mostra il gioco frizzante di Zeman: sono evidenti numerosi problemi sia in difesa che in attacco. Se anche gli attaccanti tradiscono Zeman siamo davvero alla frutta. Il pareggio giallorosso arriva con Totti direttamente da calcio di punizione poco dopo la mezz’ora, al limite dell’area. Punizione generosa fischiata dall’arbitro Romeo, barriera che si sposta e il tiro del capitano giallorosso che batte Agazzi per il pari. Il secondo tempo potrebbe offrire un film diverso ma dopo pochi minuti ecco il pasticcio della Roma. Da un cross innocuo di Avelar, Goicoechea esce in presa sicura ma il portiere inaspettatamente perde il pallone che finisce in rete. Autogol clamoroso dell’estremo difensore che gioca titolare al posto di un certo Stekelnburg.

    DISCESA – A questo punto per il Cagliari è una passeggiata. Roma sotto shock e spazi che diventano praterie. I sardi in contropiede triplicano con Sau che indisturbato trafigge Goicoechea di testa su perfetto assist di Ibarbo. A venti minuti dalla fine Pisano porta i suoi sul 4-1 ribattendo a rete un tiro di Sau terminato sul palo. Per il Cagliari è festa grande. Non serve a niente il gol finale di Marquinho che riduce lo svantaggio ma non cancella una grande umiliazione per la Roma di Zeman. Proprio il boemo rischia di venire esonerato. Intanto l’ambiente ha perso la pazienza e ha iniziato a contestare: durante la partita si sono sentiti bordate di fischi all’indirizzo della squadra.

    Pagelle Roma-Cagliari

    Sau 7 Devastante per come mette in crisi la difesa della Roma. Lui e Ibarbo sembrano Messi e Cristiano Ronaldo e ad ogni affondo sono guai per la retroguardia giallorossa.

    Goicoechea 4 Papera colossale da “Mai dire gol”. Come si può fare un’autorete del genere? Segno evidente di un caos nella testa del giocatore.

    Totti 6 Il capitano giallorosso si salva solo per il rotto della cuffia. Nemmeno lui ha fatto una bella partita ma almeno ha segnato e c’ha messo grinta.

    Nainggolan 6,5 Segna e in regia va che è una meraviglia. Piccola pecca: a volte è troppo irruento. Rischia il rosso nel finale.

    Tabellino Roma-Cagliari:

    Roma (4-3-3): Goicoechea 4; Piris 4.5, Burdisso 5, Marquinhos 5, Dodò 5.5; Bradley, Florenzi 5 (60′ De Rossi 6), Tachtsidis 4.5 (60′ Marquinho 6) ; Osvaldo 4.5, Totti 6, Lamela 5. A disp: Lobont, Taddei, Stekelenburg, Castan, Torosidis, Romagnoli. All. Zeman.

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 6; Pisano 6.5, Astori 6.5, Rossettini 6.5 (77′ Perico 6), Avelar 6.5; Conti 6.5 (81′ Casarini s.v), Ekdal 6.5, Nainggolan 6.5; Thiago Ribeiro 6.5 (88′ Cossu s.v), Sau 7, Ibarbo 7. A disp: Avramov, Pinilla, Dessena, Del Fabbro. All. Pulga-Lopez.

    Reti: 3′ Nainggolan, 35′ Totti, 46′ Goicoechea (aut.), 52′ Sau, 71 Pisano, 94 Marquinho.

    Note: Ammoniti: Piris, Tachtisidis, Lamela (Rom), Avelar, Nainggolan

    Roma-Cagliari 2-4, il video

    [jwplayer config=”240s” mediaid=”169276″]

  • Roma-Cagliari: Zeman schiera Torosidis titolare

    Roma-Cagliari: Zeman schiera Torosidis titolare

    Roma-Cagliari si ostina ad essere una sfida particolare. Dopo le tribolate vicende riguardanti la partita d’andata, che costrinsero i sardi a perdere a tavolino per 3-0, anche per questa volta c’era il rischio di complicazioni. Fortunatamente alla fine si è trovato un accordo ragionevole e Roma-Cagliari si giocherà senza problemi: l’unica cosa è che la partita è stata anticipata a questa sera. Di venerdì, giorno anomalo per la Serie A. Il motivo di questa misura è presto detto: domenica l’Olimpico non potrà essere utilizzato a causa della sfida fra Italia e Francia match valevole per il torneo del Sei Nazioni di rugby.

    La sfida tra giallorossi e rossoblu metterà in palio punti importanti per entrambe le squadre. Da una parte troviamo una Roma alla ricerca della sua identità travolta dagli ultimi problemi interni relativi al caso Zeman. Dall’altra parte troviamo un Cagliari che vuole portare a casa punti pesantissimi nell’ottica salvezza. La partita si gioca sulle ceneri di precedenti polemiche avvenute proprio per la data di gioco della sfida con il presidente del Cagliari Cellino che addirittura scrisse e consegnò alla Lega Calcio una lettera di lamentela per spostare la partita. A causa della sfida di Tim Cup fra Roma e Inter, i giallorossi avrebbero dovuto vedersela col Cagliari in un periodo frapposto a due impegni troppo ravvicinati per il Cagliari. Forse più per ripicca che altro, Cellino ha voluto farsi sentire e, a differenza della partita d’andata dove la dirigenza del Cagliari si mosse malissimo, questa volta i sardi sono stati accontentati. Si gioca questa sera alle ore 20:45 allo stadio Olimpico di Roma.

    Torosidis titolare contro il Cagliari | ©FABRICE COFFRINI/AFP/Getty Images
    Torosidis titolare contro il Cagliari | ©FABRICE COFFRINI/AFP/Getty Images

    ROMA – La Roma proviene da una scia di partite non proprio esaltanti. Se allo stato di forma dei giallorossi si aggiungono anche le polemiche interne, il morale della squadra rischia di essere davvero sotto i tacchi per i capitolini. La zona Europa si è allontanata anche se il tempo di riprendersi il posto c’è. La Roma dovrà solo fare in fretta perchè davanti ha un Milan che va a mille oltre che alle altre solite squadre intoccabili. Zeman, dopo i dissidi avuti con la società, ha chiarito la sua posizione e sembra che tutto si sia risolto per il meglio: solo un’incomprensione per il boemo che ha la fiducia di tutto l’ambiente. Contro il Cagliari l’unico indisponibile sarà Pjanic squalificato. L’undici giallorosso dovrebbe essere formato dall’ormai confermato Goicoechea in porta, da Piris, Castan, Marquinhos e Torosidis in difesa. A centrocampo spazio a Bradley, Florenzi e Tachtsidis. Davanti il trio formato da Totti, Osvaldo e Lamela.

    CAGLIARI – Il Cagliari è reduce da un pareggio in rimonta interno contro il Palermo. La situazione in classifica non è drammatica ma in Serie A non c’è mai da stare tranquilli. Il duo Pulga-Lopez ha fino a questo momento fatto bene al Cagliari, ritornato a macinare punti dopo un inizio incerto. Dunque vediamo come si schiereranno i sardi. Il modulo dovrebbe essere il 4-3-1-2 per cercare di far male alla Roma che ha una difesa ballerina. Davanti spazio a Pinilla e Sau con Nainngolan a suggerire.

    Probabili formazioni Roma-Cagliari

    Roma (4-3-3): Goicoechea; Piris, Castan, Marquinhos, Torosidis; Bradley, Florenzi, Tachtsidis; Totti, Osvaldo, Lamela. A disp. Lobont, Stekelenburg, Dodò, Marquinho, De Rossi, Taddei, Romagnoli, Lucca, Burdisso. All. Zeman.

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Astori, Rossettini, Avelar; Conti, Ekdal, Dessena; Nainggolan; Sau, Pinilla.
    A disp: Avramov, Cossu, Eriksson, Thiago Ribeiro, Ibarbo, Perico, Casarini, Del Fabro. All. Pulga-Lopez.

  • Zeman si salva, per ora. Decisiva Roma-Cagliari

    Zeman si salva, per ora. Decisiva Roma-Cagliari

    Zdenek Zeman si salva, per ora. Il boemo avrebbe dovuto riportare la Roma fra le grandi del nostro calcio ma, per adesso, i risultati dei giallorossi sono stati molto deludenti. Prima i presunti litigi con più di un giocatore -ogni riferimento a Daniele De Rossi è puramente casuale- poi i mugugni dei tifosi. Sempre più impazientito nel perdere punti importanti, il pubblico dell’Olimpico vuole qualcosa di più del gioco improntato sul segnare più gol dell’avversario. A cosa serve fare tre gol se poi la difesa è letteralmente un colabrodo e si subiscono quattro reti? A niente.  Il tifo è comunque spaccato a metà: alcuni, la minoranza puntano il dito contro il boemo, altri ritengono i primi responsabili i giocatori stessi, rei di non impegnarsi a dovere. Dovrebbe aver iniziato a pensare qualcosa di molto simile anche la dirigenza della Roma. Questa mattina, Baldini e Sabatini hanno incontrato Zeman che, nel post partita di Bologna, si lamentava di una mancanza di regole scritte: il tecnico si riferiva a episodi come quello che ha visto coinvolto il portiere Stekelenburg, inammissibili eppure, evidentemente, possibili. Ricordiamo che il numero uno olandese si era sfogato in un’intervista non autorizzata sulla sua situazione di gregario al nuovo titolare Goicoechea. Tornando all’incontro fra Zeman e la società, cosa è emerso dal faccia a faccia durato più di un’ora?

    Zeman rimane in sella, ma può saltare già contro il Cagliari | ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    Zeman rimane in sella, ma può saltare già contro il Cagliari | ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    A RISCHIO – Non sono arrivate conferme riguardo la certezza della permenenza di Zeman sulla panchina della Roma. Questo vuol dire che il boemo potrebbe venire esonerato da un momento all’altro. I più maligni considerano la prossima partita contro il Cagliari, l’ultimo banco di prova per il boemo. Le alternative a Zeman al momento sono due: Alberto De Rossi o Malesani con Blanc che ha smentito l’interessamento dei giallorossi. Fondamentalmente ci sono dei pro e dei contro riguardo l’operato di Zeman in questa stagione. A tutto l’ambiente è piaciuta la nuova mentalità che l’allenatore ha trasmesso alla squadra: gioco offensivo indipendentemente dall’avversario. In più, l’idea di far esordire dei giovani a discapito di veterani, è un segno di buon auspicio: il semisconosciuto Florenzi è adesso uno dei punti fermi della Roma zemaniana. I contro sono però pronti a far crollare l’impero del boemo. La difesa è praticamente assente e certe situazioni sono imbarazzanti: basta vedere alcuni gol subiti nel corso della stagione. Alcuni giocatori si lamentano di essere poco impiegati. Se ad affermare questo è Daniele De Rossi, la cosa ha un certo effetto. Un campione così lasciato fuori? Un vero è proprio azzardo.

    FALLIMENTI – Una cosa bisogna comunque dirla: la Roma è riuscita nella titanica impresa di sbagliare due progetti consecutivi a distanza di un anno l’uno dall’altro.  L’anno scorso il prode Luis Enrique ha fatto un flop che più grosso era difficile farlo. L’intenzione di portare un gioco Barcelloneggiante a Roma è diventata da vanto a burla. Quest’anno con Zeman, discorso simile: Roma che parte con tutti i pronostici del caso ma che dopo appena un girone d’andata si ritrova nell’anonimato di metà classifica. Il fatto è che la Roma ha speso un bel po’ di soldini in due anni. L’anno scorso pochissime soddisfazioni e quest’anno al momento resta ancora aperta la possibilità di una finale di Tim Cup. Troppo poco per le aspettative che sono state create e per i soldi spesi. Ci si aspettava di più. Colpa dei giocatori poco inclini a seguire il maestro Zeman o colpa del boemo con metodi non adatti a una squadra non ancora pronta come la Roma? Altra ipotesi: e se fosse la società ad aver toppato di nuovo? Risposte che solo il tempo ci saprà dare.

  • Blanc per il dopo Zeman. Roma si divide

    Blanc per il dopo Zeman. Roma si divide

    Nuovo giro, nuova corsa. La posizione di Zeman rimane in bilico. Dopo le parole di Sabatini nel corso della giornata di ieri, che confermava la possibilità di esonerare il boemo a causa degli scarsi risultati ottenuti, uniti ad uno spogliatoio in completa anarchia, quest’oggi ci sarà un nuovo faccia a faccia tra il tecnico giallorosso e la dirigenza capitolina. In realtà, il confronto riguarderà Zeman e Franco Baldini, due personaggi che nelle ultime ore non se le sono mandate a dire, con il primo pronto ad accusare la dirigenza di lasciare troppa libertà ai giocatori e l’ex braccio destro di Capello che replicava accusando il boemo di avere poco polso per tenere in mano lo spogliatoio della Roma. In tutto questo, a rimetterci è stata la formazione giallorossa, che nelle quattro partite del 2013 non è ancora riuscita a vincere una gara.

    Ieri è stata una giornata ricca di confronti e idee. Si è pensato al futuro della Roma, a come proseguire questa stagione e l’eventuale nuovo allenatore del club.

    Nuova idea per la panchina della Roma: Laurent Blanc © THOMAS BREGARDIS/AFP/Getty Images
    Nuova idea per la panchina della Roma: Laurent Blanc © THOMAS BREGARDIS/AFP/Getty Images

    Panchina salva? – Ieri si è salvato, ma non è detto che questa lunga giornata non porti ad una decisione importante. Secondo le ultime notizie, Zeman avrebbe la possibilità di salvare la panchina in caso di vittoria nella gara di venerdì, in casa contro il Cagliari. Ma, il faccia a faccia odierno tra il tecnico e il direttore generale del club potrebbe cambiare le carte in tavola. Il boemo dovrà accettare alcuni consigli tattici che prevedono il ritorno tra i pali di Stekelenburg, a sfavore di un non eccellente Goicoechea e soprattutto un netto riavvicinamento con De Rossi, cuore romanista, spesso finito in panchina con l’arrivo di Zeman. Se il boemo dovesse accettare queste direttive, la conferma verrà in automatica fino al termine della stagione, altrimenti amici come prima e buona fortuna per il futuro.

    I papabili – La Roma si ritrova così a dover operare con un doppio obiettivo. Cercare un traghettatore fino a maggio, cercando di salvare il salvabile, e cominciare a pensare al prossimo “vero” allenatore del club. Per il primo caso, fino a ieri il nome di Malesani sembrava in pole, seguito a ruota da tecnico della Primavera Alberto De Rossi (padre di Capitan Futuro). Ma, in questo momento è spuntato il nome di Aurelio Andreazzoli, il tattico dell’era Spalletti, che avrebbe la possibilità di seguire la squadra fino al termine della stagione per poi lasciare la panchina ad un big.

    Ed ecco che passiamo agli allenatori per la prossima stagione. Il sogno assoluto rimane Ancelotti, ma il tecnico (che ha espresso il suo desiderio di allenare un giorno la Roma) è legato da un lungo contratto con il Paris Saint Germain. Allora spuntano le idee più accessibili che portano il nome di Massimiliano Allegri e Laurent Blanc. L’ex allenatore di Sassuolo e Cagliari difficilmente verrà confermato sulla panchina del Milan per l’inizio del nuovo ciclo e l’idea Roma lo stuzzicherebbe parecchio, mentre il francese, dopo la non brillante esperienza con la Francia è in attesa di una nuova avventura. I giallorossi avrebbero già sondato il terreno trovando l’ok dell’ex difensore dell’Inter. Meno plausibili i nomi di Panucci e Zago, troppo inesperti per portare avanti un progetto che dovrebbe portare il club capitolino a lottare per lo scudetto nel giro di qualche anno.

    Il pubblico romanista si divide. Chi preferisce ancora il boemo per il suo gioco spettacolare e sempre emozionante e chi, vorrebbe al più presto il cambio d’allenatore, anche se, il francese Blanc non sembra solleticare le fantasie del popolo capitolino.

  • Zeman accusa, Baldini risponde e spunta Malesani

    Zeman accusa, Baldini risponde e spunta Malesani

    Franco Baldini contro Zdenek Zeman. In casa Roma iniziano le prime vere scintille di un rapporto nato con il piede sbagliato e proseguito peggio, a causa dei pessimi risultati ottenuti dal boemo nel corso della stagione. Ottavo posto in classifica, obiettivo Champions sempre più distante ed un Catania che a suon di prestazioni importanti ha sorpassato i capitolini nell’ultima giornata. Il 3-3 del Dall’Ara non è piaciuto tanto alla dirigenza giallorossa che starebbe anche valutando la posizione del tecnico, l’esonero non è del tutto scontato con le possibili alternative Alberto De Rossi e Alberto Malesani (che guiderebbero la squadra fino al termine del campionato). Ma ciò che sta succedendo in casa Roma va oltre i risultati sportivi, infatti il recente botta e risposta tra il boemo e il direttore generale riguarda comportamenti fuori dal campo da gioco.

    Le accuse di Zeman, la risposta di Baldini. E la Roma diventa una società senza più ne testa ne coda. La squadra in campo ne risente e l’obiettivo terzo posto è sempre più difficile da raggiungere.

    Baldini-Zeman, scontro totale © Paolo Bruno/Getty Images
    Baldini-Zeman, scontro totale © Paolo Bruno/Getty Images

    Disciplina – L’accusa di Zeman, nel corso della conferenza stampa, è sulla mancanza di regole scritte all’interno dello spogliatoio giallorosso, colpa di una società che un po troppo libertina secondo il boemo. Nel mirino la recente intervista di Stekelenburg ad un giornale olandese nella quale il portiere puntava il dito sul proprio tecnico, reo di avergli preferito Goicoechea, definito dall’ex Ajax come “inutile”.

    Per Baldini, direttore generale del club capitolino, il problema non esiste, affermando che all’interno dello spogliatoio giallorosso un regolamento esiste e lanciando una frecciatina a tutto l’ambiente Roma “La disciplina non si ottiene attraverso regole scritte che per altro ci sono, ma dipende dalla credibilità che si ha verso il proprio ambiente, dagli esempi che si riescono a dare e dai comportamenti che si riescono ad ottenere“, aggiungendo di essere soddisfatto del comportamento dei propri giocatori, a parte qualche caso isolato che capita anche tra lo staff tecnico (nuova frecciatina per Zeman?).

    Lo scontro è aperto. I rapporti tra il dirigente e il tecnico ormai sono ai minimi termini. E presto potrebbe arrivare l’addio del boemo, causa esonero, con il nome di Malesani in pole come possibile traghettatore… Di male in peggio?

  • Bologna-Roma, Zeman si gioca la carta Pjanic in attacco

    Bologna-Roma, Zeman si gioca la carta Pjanic in attacco

    In una settimana di fuoco tra polemiche e infortuni imprevisti, per il Lunch Match della 22^ giornata di Serie A, scenderanno in campo Bologna-Roma, in una sfida interessante tra due squadre che viaggiano tra alti e bassi, alternando ottime prestazioni (e importanti vittorie) a partite decisamente sottotono e sconfitte non preventivate. Al Dall’Ara si prospetta una bella cornice di pubblico. I giallorossi si ritrovano al settimo posto in classifica e con il sogno Champions League che continua a campeggiare all’interno dello spogliatoio, mentre i rossoblu con i 21 punti conquistati fino a questo momento hanno solamente 3 punti di distanza dal Genoa (che ha pareggiato nell’anticipo serale contro la Juventus a Torino!) che occupa l’ultima casella della zona retrocessione. Nonostante ciò, la sfida è tutt’altro che scontata.

    QUI BOLOGNA – Dopo il clamoroso caso Portanova (ne parleremo dopo), Pioli dovrà reinventarsi la difesa, vista anche l’assenza di Cherubin (squalificato). Spazio quindi alla difesa a 4, con un probabilissimo 4-3-2-1 pronto a trasformarsi in un 4-2-3-1 in corso d’opera (o viceversa). In porta (in attesa del sempre più probabile arrivo di Viviano dalla Fiorentina) viene confermato Agliardi. La linea difensiva sarà composta da Motta e Morleo sugli esterni e dai centrali Antonsson-Sorensen. La mediana presenta tutte le caratteristiche basilari con l’aggressività di Perez, le geometrie di Khrin e la vivacità di Kone, che potrebbe avanzare il raggio d’azione e posizionarsi tra Diamanti e Gabbiadini, in supporto dell’unica punta Gilardino. Attenzione anche a Taider, che al momento però, pare in svantaggio su Khrin per la maglia da titolare.

    Nella Roma si rivede dal primo minuto Pjanic © ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images
    Nella Roma si rivede dal primo minuto Pjanic © ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    QUI ROMA – Anche qui il clima non è dei migliori. Tra nomi che circolano per il dopo Zeman (non ha pienamente convinto la proprietà americana), polemiche di Stekelenburg e infortuni gravi (Destro fuori 2 mesi), si è arrivati alla sfida contro il Bologna con il morale in calo. Il boemo conferma il suo classico 4-3-3 con Goicoechea in porta (anche se alcune testate parlano di un clamoroso avvicendamento proprio con il polemico olandese). La difesa sarà composta dalla coppia centrale tutta brasiliana Castan-Marquinhos (quest’ultimo recuperato in extremis) e dagli esterni Piris-Balzaretti. A centrocampo il greco Tachtsidis sarà in cabina di regia (vista l’assenza per infortunio di De Rossi) con gli interni Bradley e Florenzi. In attacco, con la contemporanea assenza di Lamela e Destro (l’argentino dovrà scontare un turno di squalifica) ci sarà spazio per Pjanic che giocherà sulla destra e completerà l’attacco con gli inamovibili Osvaldo-Totti. In panchina siederà il neo acquisto Torosidis.

    SETTIMANA POLEMICA – Clamorosa doppia polemica sull’asse Bologna-Roma! All’interno del club bolognese è scoppiato il caso Portanova che è stato ceduto contro la sua volontà al Genoa, a causa dei cattivi rapporti con la società rossoblu. L’esperto difensore a cessione completata, si è lasciato andare a dichiarazioni pesanti contro il presidente del Bologna. In casa romanista invece la polemica è nata da alcune dichiarazioni rilasciate da Stekelenburg ad un giornale olandese contro Zeman e la sua scelta di preferirgli Goicoechea, definito come inutile!

    PROBABILI FORMAZIONI BOLOGNA-ROMA
    Bologna (4-3-2-1): Agliardi; Motta, Antonsson, Sorensen, Morleo; Perez, Khrin, Kone; Gabbiadini, Diamanti; Gilardino. Allenatore: Pioli
    Roma (4-3-3): Goicoechea; Piris, Castan, Marquinhos, Balzaretti; Bradley, Tachtsidis, Florenzi; Pjanic, Osvaldo, Totti. Allenatore: Zeman

  • Mattia Destro, lesione al menisco: 2 mesi di stop

    Mattia Destro, lesione al menisco: 2 mesi di stop

    Pesante tegola per la Roma di Zdenek Zeman, con la notizia che si apprende in queste ore della lesione al menisco esterno del ginocchio sinistro per Mattia Destro, che costringerà il giovane attaccante di Ascoli Piceno a restare fermo per almeno due mesi circa, anche se è prematuro ipotizzare dei tempi di recupero. L’infortunio in questione, inizialmente, era stato ipotizzato essere soltanto una distorsione alla caviglia destra seguente al match della semifinale d’andata di Coppa Italia tra Roma ed Inter disputata mercoledì all’Olimpico (nel quale lo stesso Destro ha realizzato la rete del provvisorio 2-0, ndr), mentre oggi si apprende che la gravità dell’infortunio è maggiore, poichè interessa oltre alla caviglia destra, appunto, anche il menisco del ginocchio sinistro, così come hanno evidenziato gli accertamenti strumentali svolti questa mattina che sono succeduti a quelli svolti nella giornata di ieri.

    Mattia Destro, lesione al menisco: 2 mesi di stop | © Maurizio Lagana/Getty Images
    Mattia Destro, lesione al menisco: 2 mesi di stop | © Maurizio Lagana/Getty Images

    Mattia Destro, dunque, nei prossimi giorni dovrà ricorrere anche ad un intervento chirurgico in artroscopia che verrà effettuato dal professore Cerulli per risolvere la problematica, e lo stesso club giallorosso ha emesso un comunicato ufficiale in cui precisa la necessità dell’intervento artroscopico: allo stato dei fatti è ancora difficile ipotizzare con precisione quelli che potranno essere i tempi di recupero ma sarà necessario, con tutta probabilità, uno stop di due mesi circa o, nella migliore delle ipotesi, di un mese e mezzo.

    Per il ventiduenne Mattia Destro si tratta, così, di un nuovo stop stagionale, dopo i problemi che lo avevano coinvolto a seguito dell’altro match di Coppa Italia disputato a Dicembre contro l’Atalanta: in quell’occasione, però, si era trattato semplicemente di una contusione alla coscia, mentre in tal caso si tratta di un problema più complesso con tempi di recupero protratti, che lo terranno lontano dal campo di gioco almeno fino a metà Marzo.

  • Stekelenburg contro Zeman e Roma: cessione a Gennaio?

    Stekelenburg contro Zeman e Roma: cessione a Gennaio?

    Tensioni in casa Roma per la posizione del portiere olandese Maarten Stekelenburg che ha ormai perso il posto da titolare in campionato e che “spara a zero” contro la società, contro il tecnico Zeman ed anche contro il collega uruguaiano Goicoechea, evidenziando di non aver digerito affatto la situazione e decidendo di rompere il silenzio sfogando tutto il suo dissapore, contestando direttamente la stessa scelta della società che ha deciso per un acquisto “inutile” (il riferimento è proprio a Goicoechea, ndr) considerando la presenza in organico di due buoni portieri, lui stesso e Lobont, “perchè avrebbe dovuto essercene un terzo? Io voglio giocare titolare”. Le parole del portiere olandese, rilasciate ad una testata giornalistica online del suo paese – Sportpromotion.nl – non passeranno, però, inosservate ed è probabile che la Roma decida di prendere provvedimenti disciplinari nei confronti del suo portiere, comminandogli una multa salata per l’intervista rilasciata e, soprattutto, perchè questa non era stata autorizzata dalla società considerando anche quali fossero i contenuti “forti” delle sue dichiarazioni, che senza mezzi termini criticavano la scelta di mercato della società romanista. A ciò si sono aggiunte, poi, anche parole di fuoco all’indirizzo di Zeman, con il portiere olandese che ha rivelato di non aver ricevuto alcuna spiegazione in merito alla decisione del tecnico di togliergli il posto da titolare in squadra: un atteggiamento che Stekelenburg non ha affatto gradito anche perchè tale situazione gli ha creato una sorta di frustrazione: “non so su cosa devo lavorare di più per migliorare”.

    Stekelenburg contro la Roma | © Vittorio Zunino/Getty Images
    Stekelenburg contro la Roma | © Vittorio Zunino/Getty Images

    A questo si aggiunge la volontà di Maarten Stekelenburg di preservare il suo ruolo di portiere di primo piano che, a causa dello scarso impiego della Roma, rischia di compromettere anche la sua presenza in Nazionale, così come accaduto per l’amichevole tra Olanda ed Italia in programma ad Amsterdam il prossimo 6 Febbraio, per la quale il ct orange Van Gaal lo ha escluso dalla lista dei convocati già diramata.

    Il malcontento di Stekelenburg, dunque, potrebbero spingerlo lontano da Roma, sia per propria volontà che della società giallorossa: infatti, oltre alla multa, pare che la dirigenza romanista sia intenzionata anche a rivedere la stessa posizione  di Stekelenburg per l’immediato futuro, e che voglia provare a cedere già in questo mercato di gennaio il portiere ribelle per il quale gli estimatori sembrano non mancare. Pare, infatti, che il Milan abbia proposto nei giorni scorsi uno scambio alla pari con Marco Amelia ma che il tecnico Zdenek Zeman non consideri positivamente l’arrivo dell’attuale portiere rossonero, e che la società giallorossa voglia provare a ricavare almeno sei milioni di euro dall’eventuale cessione di Stekelenburg.

    In tal senso, non è sa escludersi che possa esservi l’interessamento da parte del Real Madrid per sostituire temporaneamente Iker Casillas, che starà fuori per due mesi per la frattura del primo metacarpo della mano sinistra. Josè Mourinho gradirebbe l’arrivo del portiere olandese della Roma, anche se la stampa iberica e, in particolare, il quotidiano As annuncia tra i “papabili” anche il nome di Julio Cesar, pupillo dello Special One ai tempi del triplete interista, ed attualmente al Qpr.

  • Roma-Inter 2-1, Palacio tiene aperta la qualificazione

    Roma-Inter 2-1, Palacio tiene aperta la qualificazione

    Doveva essere spettacolo e così è stato. L’andata della semifinale di Coppa Italia Roma-Inter ha visto i padroni di casa superare 2-1 i nerazzurri. Le reti tutte nel primo tempo. Alessandro Florenzi sblocca l’incontro al tredicesimo minuto, quando su colpo di testa segna il momentaneo 1-0. Il raddoppio arriva poco dopo la mezzora, sempre su colpo di testa, ma stavolta è Mattia Destro a trafiggere un incolpevole Handanovic. L’Inter è comunque viva, come dimostra il palo esterno colpito da Guarin prima che la Roma trovasse il doppio vantaggio. Gli sforzi dell’undici di Stramaccioni vengono premiati al minuto 44 della prima frazione di gioco, quando Palacio sigla la rete che mantiene in corsa i nerazzurri in vista del match di ritorno in programma il prossimo 17 aprile.

    Roma-Inter, come quando perché

    Se la Roma avesse continuità per tutti i novanta minuti, forse a quest’ora parleremmo di un’altra partita, e perché no, anche di un altro campionato. Limitandoci però all’incontro di ieri sera, la squadra di Zeman ha tanto incantato nel primo tempo quanto deluso nella ripresa, dove si è letteralmente sciolta come un kinder cereali dimenticato nella tasca della tuta. E la sensazione di aver dimenticato qualcosa in tasca ce l’hanno anche i tifosi della Roma, che spesso credono di aver acquistato il biglietto per vedere soltanto la prima parte di partita, domandandosi dove e quando verrà disputata la ripresa. Così una domanda sorge spontanea: non sarà il caso di dosare un pochino meglio le energie per offrire al pubblico pagante uno spettacolo altrettanto decoroso anche nei secondi 45 minuti di gioco? Rifletta Zdenek, rifletta.

    Rodrigo Palacio, l'uomo della Provvidenza per l'Inter | ©Paolo Bruno/Getty Images
    Rodrigo Palacio, l’uomo della Provvidenza per l’Inter | ©Paolo Bruno/Getty Images

    Non va meglio in casa interista, sia chiaro. Alla vigilia Stramaccioni ci aveva presentato il match di Coppa Italia come quello dove avremmo assistito alla migliore Inter stagionale. Beh, se è davvero tutto qui, credo che i tifosi della Beneamata abbiano di che preoccuparsi. Un primo tempo giocato con un 3-4-1-2 dove Pereira più che sembrare un calciatore pareva di quei simpatici pescatori che ritrovi dalla mattina fino alla sera fermi come degli ebeti in attesa di tirare su qualche trota, consapevoli però di avere più possibilità di pescare il mostro di Lochness che altro. L’ex Porto è riuscito nell’impresa di far sembrare Piris un fenomeno, cosa che il paraguaiano sa perfettamente di non essere, anche perché altrimenti l’acquisto di Torosidis non avrebbe avuto molto senso.

    Le cose sono un po’ migliorate nella ripresa, per l’Inter si intende, anche se non era poi così difficile fare peggio del primo tempo, sopratutto se consideriamo l’assenza dei padroni di casa. In ogni caso i nerazzurri non si sono resi nel concreto pericolosi davanti a Stekelenburg, ma si sono limitati a fare i fenomeni poco prima di raggiungere l’area avversaria. Forse che manchi il passaggio finale e quella fantasia necessaria per far sì che uno sterile dominio si trasformi in un gol? Ah già, adesso arriva Belhanda. Ma scusa, l’Inter non aveva già Sneijder? Manco fossimo a Mistero…

    Le pagelle

    Piris 7,5: forse nella sua vita non lo prenderà più questo voto, quindi siamo contenti di darglielo. La prestazione di ieri del paraguaiano sembrava quella che era solito sfornare Cafu ogni domenica.
    Destro 6,5: può diventare davvero l’uomo Coppa Italia della Roma. Prima il gol ai tempi supplementari contro la Fiorentina, ieri sera il gol del momentaneo 2-0. Hai visto mai che da brocco si trasforma in fenomeno?
    Palacio 6,5: dopo 43 minuti passati a chiedersi il come quando perché, l’argentino si ritrova quasi casualmente un pallone da buttare dentro. Come tre giorni fa, stessa porta, quasi stesso minuto. Quando si dice la provvidenza.
    Pereira 3: non ce ne voglia Alvaro ma ieri si è fatto una risata pure Piris, e non è poco. Ricordiamo che Pereira è sbarcato alla Pinetina per più di dieci milioni. Fate un po’ voi.

    Il tabellino

    Roma (4-3-3): Stekelenburg 6,5, Piris 7,5, Marquinhos 6 (59′ Castan 6), Burdisso 6, Balzaretti 6, Tachtsidis 6, Florenzi 7 (76′ Perrotta s.v.), Bradley 6, Lamela 6, Destro 6,5, Totti 6,5 (85′ Marquinho s.v.). Allenatore: Zeman
    Inter (3-4-1-2): Handanovic 6, Ranocchia 5,5, Chivu 5,5, Jesus 6, Zanetti 5,5, Cambiasso 5,5, Obi 4 (46′ Nagatomo 5,5), Benassi 5,5 (64′ Gargano 6), Pereira 3 (75′ R. Alvarez 6), Guarin 6,5, Palacio 6,5. Allenatore: Stramaccioni

    Il video di Roma-Inter

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”168006″]