Tag: zdenek zeman

  • Pescara Verona, probabili formazioni. Mandorlini senza Halfredsson

    Pescara Verona, probabili formazioni. Mandorlini senza Halfredsson

    Si preannuncia un posticipo spettacolare questa sera in Serie B. Pescara ed Hellas Verona, probabilmente le due squadre più spettacolari di questo torneo, una di fronte all’altra. E si parla già di tutto esaurito allo stadio “Adriatico” di Pescara per un match che catalizzerà l’attenzione di numerosi spettatori davanti alla tv.

    Andrea Mandorlini | © Dino Panato/Getty Images

    Gli abruzzesi di Zdenek Zeman giocano per il sorpasso ai danni dello stesso Verona in modo da portarsi al terzo posto e proprio ad un tiro di schioppo dal duo Torino-Sassuolo. Dall’altra parte gli uomini di Andrea Mandorlini puntano a conquistare l’intera posta in palio per scavalcare il Sassuolo e risistemarsi nella piazza d’onore. Un match dove la posta in palio è molto alta dunque, con due formazioni che mirano a cominciare nel migliore dei modi il proprio girone di ritorno dopo un’andata comunque soddisfacente e che è andata ben oltre le attese della vigilia. Ad arbitrarlo sarà il signor Cervellera della sezione di Taranto.

    Passando alle due formazioni Zeman in difesa dovrebbe dare spazio nuovamente a Romagnoli con Zanon e Capuano accanto a lui mentre in mezzo al campo, nel suo 4-3-3 si affiderà al collaudato trio formato da Verratti, Kone e Cascione. Confermatissimo invece il tridente formato da Immobile, Sansovini ed Insigne che sin qui ha fatto sognare i tifosi del Pescara e ha regalato tantissimo spettacolo in giro per l’Italia.

    Dall’altra parte Mandorlini non ha problemi di abbondanza, anzi. Oltre allo squalificato Maietta infatti il tecnico gialloblù deve rinunciare ai vari Gomez Taleb, Esposito, Cangi e alla stella Halfredsson. L’islandese infatti è stato colpito dall’influenza e non sarà della gara. In porta confermato Rafael mentre in difesa dovrebbero agire Scaglia e Abbate sulle corsie laterali con Mareco e Ceccarelli in mezzo. A centrocampo Tachsidis con Russo e Galli mentre Jorginho dovrebbe agire appena dietro al tandem composto da Ferrari e Berrettoni. Bocciati dunque, almeno inizalmente Bjelanovic e Pichlmann.

  • Pescara, quanto spettacolo. La cura Zeman ha funzionato

    Pescara, quanto spettacolo. La cura Zeman ha funzionato

    In pochi, probabilmente, si aspettavano un Pescara saldamente in zona play off e ad appena due punti dal secondo posto quando ormai siamo in prossimità del giro di boa del campionato di B. Eppure la cura Zdenek Zeman ha funzionato alla grande nella città abruzzese, innamorata del gioco spettacolare che il tecnico boemo ha dato ai biancoazzurri. Ed è a lui che la società, nell’estate scorsa, ha deciso di affidarsi.

    Zeman | © Claudio Villa/Getty Images

    Il tecnico boemo rileva Eusebio Di Francesco e porta con se dal Foggia due elementi in grado di fare faville nel consueto tridente con il quale fa giocare le proprie squadre: Kone e Insigne. Dalla Juventus invece ecco arrivare un giovane di belle speranze: Ciro Immobile. Tante le conferme rispetto alla stagione precedente ma ci sono da registrare anche gli arrivi dei difensori Bocchetti e Brosco. L’obiettivo è quello di disputare una stagione tranquilla, ma le squadre di Zeman spesso hanno sorpreso tutti rivelandosi delle vere e proprie outsider. Come lo è in questa stagione, dove sta tenendo una media gol eccellente, con ben 41 segnature in appena 20 gare. La difesa come al solito è la nota stonata, con 31 gol al passivo, così come sono pochi i pareggi: appena tre. Numeri da Zeman insomma.

    LA STAGIONE – Che sia una stagione ricca di gol, fatti e subiti, lo si capisce subito dal primo turno di Coppa Italia, dove la formazione biancoazzurra viene estromessa dalla Triestina ai calci di rigore per 12-11, dopo i che i tempi regolamentari si erano conclusi sul 2-2. Inizia il campionato e il Pescara parte in quarta: vittoria a Verona per 2-1 e in casa contro l’Empoli per 3-2. In evidenza la stella Immobile, particolarmente ispirato in quest’inizio di stagione. Nelle successive cinque giornate gli abruzzesi sono una squadra dai due volti: straripante e implacabile in casa, in grossa difficoltà in trasferta. E così si passa dai successi facili contro Crotone ed Albinoleffe ai capitomboli di Modena, Reggio Calabria e Castellamare di Stabia. Ma la particolarità sta nel fatto che va a segno praticamente mezza squadra: dai soliti Immobile, Insigne e Sansovini ai vari Cascione, Maniero, Togni e Gessa. La trasferta di Sassuolo segna una mezza svolta: dal pareggio ottenuto contro i neroverdi infatti la squadra di Zeman comincia a decollare anche in trasferta. Arrivano ben cinque vittorie di fila, in casa Cittadella, Ascoli e Varese, fuori con Bari e Brescia. Si continua a segnare tanto, in particolare con Sansovini, Immobile ed Insigne, e sorprendentemente si continua a subire poco. Le ultime sette gare però hanno fatto perdere quota alla squadra del patron Sebastiani: appena due vittorie con Gubbio e Sampdoria, altrettanti pareggi con Padova e Vicenza, e ben tre sconfitte con Livorno, Grosseto e Torino. Il primo posto si è allontano, ma la zona playoff è rimasta. Il dato sorprendente però è quello di una squadra che nel corso delle ultime gare sette gare ha segnato di meno rispetto alle precedenti uscite. Stanchezza? O gli avversari hanno capito come fermare il Pescara? Sarà il tempo a dirlo.

    IL MERCATO – Per quanto concerne questo aspetto il tecnico Zeman recentemente ha aperto ad ogni possibilità. C’è da registrare un interesse del Napoli per il difensore Balzano, mentre in entrata l’obiettivo primario su cui da tempo sta lavorando il diesse Delli Carri concerne l’attaccante argentino Juan Ignacio Sánchez Sotelo, che appare ormai molto vicino. Ma ad inizio gennaio non sono da escludere ulteriori sorprese.

  • Verratti illumina Sansovini, Pescara Sampdoria 1-0. Video

    Verratti illumina Sansovini, Pescara Sampdoria 1-0. Video

    Si è conclusa con la prima sconfitta di Iachini e sopratutto il ritorno alla vittoria dell’undici Zeman il 2011 del campionato cadetto. L’1 a 0 finale di Pescara Sampdoria non deve illudere, gli abruzzesi hanno meritato in lungo e in largo la vittoria e il risultato striminzito è solo dovuto all’appannamento dell’attacco, una rarità per un undici targato Zeman. Il Pescara così dopo due sconfitte consecutive torna alla vittoria riportandosi in scia delle squadre che mirano alla vittoria diretta, di contro per la Samp ma sosta fu più salutare, il cambio da Atzori e Iachini non ha prodotto gli effetti sperati con la squadra smarrita e in preda a pericolose crisi d’identità che non fanno ben sperare per il futuro.

    Pescara Sampdoria, la partita. Zeman conferma le aspettative della vigilia affidando in assenza di Gessa e Cascione la mediana al giovane Verratti, Kone e Togni mentre in attacco il trio delle meraviglie Sansovini, Insigne Immobile è confermatissimo. Iachini schiera la sua Samp con un insolito 4-3-3 (cambiato poi dopo appena 20′ di partita) confermando capitan Palombo in mediana e preferendo Soriano ad Obiang come sostituto di Bentivoglio. Gli ospiti nonostante un organico di tutto rispetto e un trio d’attacco stellare con Foggia, Bertani e Piovaccari non riesce quasi mai ad impensierire Anania mentre il Pescara spreca tanto nel primo tempo con Sansovini ed Immobile. I blucerchiati provano qualche sussulto solo sul finire del primo tempo ma il pari va veramente stretto agli abbruzzesi.

    Sansovini decide Pescara Sampdoria | ©Getty Images
    La ripresa inizia con una bella conclusione di Palombo che fa sperare in una reazione doriana, invece è il Pescara a riprender il controllo dell’incontro e a trovare il pertugio vincente grazie ad una sontuosa giocata del baby Verratti, bravo a sradicare un pallone dei piedi ad un avversario a centrocampo e servire in profondità la corsa di Sansovini che supera Da Costa in dribbling prima di depositare a porta vuota. la reazione della Sampdoria è praticamente inesistente e Iachini congeda Palombo dando spazio ad Obiang decretando forse l’addio del capitano ai blucerchiati. Nel finale è il Pescara a non sfruttare tre nitide palle gol ma arrivano comunque tre punti salutari.

    Pescara Sampdoria 1-0 video highlights
    [jwplayer config=”60s” mediaid=”115703″]

  • Pescara Sampdoria chiude il 2011. Verratti vs Obiang sfida tra baby

    Pescara Sampdoria chiude il 2011. Verratti vs Obiang sfida tra baby

    Match dal fascino particolare e che promette spettacolo quello chiamato a salutare il 2011 della serie cadetta. Pescara Sampdoria è una partita senza un risultato scontato che promette tanti gol e spettacolo in campo e sugli spalti dove nonostante il gelo e l’insolito impegno di lunedì saranno oltre i diecimila i sostenitori. Entrambe le squadre arrivano all’ultimo match del 2011 con qualche problema: l’undici di Zeman dopo un avvio travolgente sembra stia rifiatando anche se la sconfitta subita a Torino la scorsa settimana avrebbe tante attenuanti nelle sviste arbitrali, la Samp vive tra alti e bassi da inizio stagione e pur avendo trovato una certa quadratura con Iachini non riesce ancora ad ingranare per tornare nelle posizioni che più le competono.

    Marco Verratti | ©Giuseppe Bellini/Getty Images
    Un vittoria consentirebbe alle due società di archiviare il 2011 con più serenità e programmare l’avvio della prossima stagione al meglio. Pescara e Sampdoria infatti sono tra le società più attive nel mercato, i primi hanno praticamente chiuso per l’attaccante del Racing Santander Juan Ignacio Sanchez Sotelo e cerca di respingere i corteggiamenti ai vari Verratti, Zanon e Balzano. I doriani opteranno per una vera e propria rivoluzione con partenze eccellenti e quella più che possibile di capitan Palombo accostato alla Fiorentina e Obiang nel mirino della Roma.

    Pescara Sampdoria le indiscrezioni Problemi in mediana per Zeman che perder per squalifica sia Cascione che Gessa e il conseguente utilizzo di Verratti in regia con Togni e Kone ai lati. In difesa Romagnoli è in vantaggio su Brosco come partner di Capuano. In avanti il trio delle meraviglie Sansovini, Insigne e Immobile. Iachini sembra voglia proporre la sua Samp emulando schemi e gioco del Pescara, nel 4-3-3 di questa sera mancheranno però gli squalificati Romero e Bentivoglio oltre all’acciaccato Pozzi. Davanti a Da Costa dunque dovrebbero giocare Rispoli, Volta, Rossini e Castellini, a centrocampo con Dessena e Palombo si rivede il giovane idolo dei tifosi Obiang. L’attacco con Foggia e Bertani ai lati di Piovaccari.

    PROBABILI FORMAZIONI
    Pescara Sampdoria
    Pescara (4-3-3)
    : Anania; Zanon, Romagnoli, Capuano, Balzano; Kone, Verratti, Togni; Sansovini, Immobile, Insigne. A disp.: Pinsoglio, Brosco, Bocchetti, Nicco, Soddimo, Maniero, Giacomelli. All. Zeman
    Squalificati: Gessa e Cascione.
    Indisponibile: Petterini, Bacchetti.

    Sampdoria (4-3-3): Da Costa; Rispoli, Volta, Rossini, Castellini; Dessena, Palombo, Obiang; Foggia, Piovaccari, Bertani.
    A disp.: Fiorillo, Costa, Laczko, Koman, Soriano, Padalino, Fornaroli. All. Iachini.
    Squalificati: Romero, Bentivoglio.
    Indisponibili: Semioli, Gastaldello, Accardi, Pozzi.

    Arbitro: Ostinelli di Como.

  • Torino poker al Pescara di Zeman, Verona inarrestabile

    Torino poker al Pescara di Zeman, Verona inarrestabile

    Nel big match della 19esima giornata di Serie B il Torino travolge con un pesante 4-2 il Pescara di Zeman che può recriminare per un gol regolare annullato per un fuorigioco inesistente ad Immobile sullo 0-0. I granata, che ancora devono recuperare, o meglio, giocare gli ultimi 14 minuti della gara contro il Padova sospesa sette giorni fa il prossimo 14 dicembre riprendendo dall’1-0 in favore dei veneti, mettono nel sacco altri 3 punti fondamentali nella corsa alla promozione grazie a Basha, Vives e Sgrigna, che realizza una doppietta. A nulla, se non per le statistiche, vale la doppietta di Immobile (poteva essere tripletta per l’attaccante arrivato a Pescara in prestito dalla Juventus).

    Torino | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Il Torino sale così a quota 41 punti, 4 in più rispetto al Verona che non molla la presa sugli uomini di Ventura. Gli scaligeri infilano l’ottava vittoria consecutiva in campionato, la nona se si considera anche il successo in Coppa Italia con il Parma, battendo l’Albinoleffe al Bentegodi 1-0, gol decisivo di Pichlmann a 10 minuti dal termine.
    Vittoria in rimonta del Sassuolo sul Livorno che mette nei guai Novellino. La doppietta di Sansone permette ai neroverdi di superare i labronici, andati a segno con Dionisi su rigore, e di mantenersi ad un punto dietro al Verona.

    Sconfitte pesanti per Padova e Reggina: i biancoscudati cadono a Gubbio (1-0 in favore degli uomini di Gigi Simoni), gli amaranto cedono al Cittadella 3-2 al termine di una gara rocambolesca, vantaggio di casa firmato Di Roberto, rimonta calabrese con Rizzo e Campagnacci, controsorpasso dei veneti con Maah e Di Carmine.
    Il Crotone espugna Nocera Inferiore 2-0, fa tutto Gabionetta nell’arco di 60 secondi, un gol decisivo di Rigoni permette al Vicenza di battere l’Empoli mentre finiscono in parità Ascoli – Varese e Grosseto – Modena.

    RISULTATI E MARCATORI 19 SERIE B 2011-2012

    ASCOLI – VARESE 0-0
    CITTADELLA – REGGINA 3-2
    5′ rig Di Roberto (C), 26′ Rizzo (R), 54′ Campagnacci (R), 58′ Maah (C), 85′ Di Carmine (C)
    GROSSETO – MODENA 1-1
    57′ Greco (M), 81′ Sforzini (G)
    GUBBIO – PADOVA 1-0
    42′ Graffiedi
    NOCERINA – CROTONE 0-2
    53′ Gabionetta, 54′ Gabionetta
    SAMPDORIA – JUVE STABIA 1-1
    55′ Sau (J), 93′ Pozzi (S)
    SASSUOLO – LIVORNO 2-1
    11′ rig Dionisi (L), 61′ Sansone (S), 80′ rig Sansone (S)
    TORINO – PESCARA 4-2
    38′ Basha (T), 48′ Immobile (P), 53′ Vives (T), 64′ Sgrigna (T), 68′ Sgrigna (T), 92′ Immobile (P)
    VERONA – ALBINOLEFFE 1-0
    80′ Pichlmann
    VICENZA – EMPOLI 1-0
    67′ Rigoni

    domani ore 12:30
    BRESCIA – BARI

    CLASSIFICA SERIE B

    Pos. Squadra Pt G
    1. TORINO
    41 18
    2. VERONA 37 19
    3. SASSUOLO 36 19
    4. PESCARA 33 19
    5. PADOVA 31 18
    6. REGGINA 29 19
    7. VARESE 27 19
    8. GROSSETO 27 19
    9. SAMPDORIA 26 19
    10. JUVE STABIA [-4] 25 19
    11. CITTADELLA 25 19
    12. VICENZA 24 19
    13. CROTONE [-1] 24 19
    14. BARI [-2] 21 18
    15. EMPOLI 21 19
    16. LIVORNO 20 19
    17. ALBINOLEFFE 20 19
    18. BRESCIA 19 18
    19. MODENA 17 19
    20. GUBBIO 17 19
    21. NOCERINA 15 19
    22. ASCOLI [-10] 9 19

    Leggi anche

  • Giannini batte Zeman e si dimette: Pescara Grosseto 1-2

    Giannini batte Zeman e si dimette: Pescara Grosseto 1-2

    Tutto il ‘veleno’ di Pescara Grosseto è nella coda: a 10 minuti dalla fine del termine regolamentare il Grossetano Sforzini con una rete d’autore completa il ribaltamento del risultato fissando lo stesso sul definitivo 1-2 (marcatura iniziale di Sansovini del Pescara al 22’, pareggiata al 40’ da Alfageme) e negli spogliatoi Giuseppe Giannini annuncia le sue dimissioni. “Dimissioni irrevocabili, non è possibile essere valutato partita in partita solo per il risultato” ha dichiarato il Principe nel suo commiato da vincitore (Cuccureddu è in pole su Viviani per la sostituzione). Particolarmente polemico Giannini nei confronti di Camilli, il suo ormai ex Presidente, al quale ha regalato 3 punti d’addio che hanno confermato la tendenza corsara dei toscani che riescono nell’impresa di imporre il ptimo stop stagionale interno allo straripante Pescara di Zeman.

    Giuseppe Giannini | ©Getty Images
    Partito benissimo, il Pescara sciupa l’impossibile con Insigne che si divora due occasioni irripetibili, passa in vantaggio con Sansovini al 22’, non chiude la gara nonostante la pressione costante e subisce al 40’ il momentaneo pari dell’ex Alfageme. Allo scadere del primo tempo, Immobile scatta sul filo del fuorigioco e scaglia un bolide all’indirizzo della porta maremmana, la sfera impatta sulla traversa e rimbalza in campo: gol o non gol (live, il pallone sembra terminare all’interno della porta)? L’arbitro, coadiuvato dall’assistente Segna, lascia giocare tra le proteste dei padroni di casa e dei tifosi biancazzurri.

    Nella ripresa, il Pescara non sembra lo stesso del primo tempo: contratto, incapace di rendersi pericoloso con costanza e soggetto alle ripartenze maremmane sull’asse Sforzini, ottimo centravanti boa e non solo, e Alfageme Al minuto 80’ il Grosseto si giova una splendida giocata di Sforzini che si libera bene in area, fingendo di stringere per poi allargarsi, ed al volo batte Anania su suggerimento di Moretti (appena entrato) gelando il pubblico di casa e fissando il risultato sul finale di 1-2.

    Pescara Grosseto 1:1
    Marcatori: 22’ Sansovini (P), 40’ Alfageme (G), 80’ Sforzini (G)
    Pescara: Anania, Zanon, Brosco, Capuano, Balzano, Nicco (63’ Petterini), Cascione, Gessa, Sansovini, (63’ Maniero) Immobile, Insigne. All. Zeman. A disp. Pinsoglio, Romagnoli, Soddimo, Giacomelli, corsi.
    Grosseto: Narciso, Antei, Padella, Petras, Giallombardo, Ronaldo, Crimi, Consonni (79’ Moretti), Alfageme (66’ Mancino), Caridi (84’ Lupoli), Sforzini. All. Giannini. A disp. Mangiapelo, Formiconi, Geradi, Nanni.
    Arbitro: Sig. Nasca di Bari coadiuvato dagli assistenti Meloni di Modena e Segna di Roma (IV Uomo: sig. Pasqua di Tivoli)
    Ammoniti: Giallombardo, Antei , Ronaldo(G), Gessa, Zanon, Cascione (P)
    Note: spettatori totali 10.435 dei quali 2882 abbonati (incasso tot. 17.858,91); presente tifoseria ospite nel settore loro riservato all’interno della Curva Sud stimata in meno di 50 unità.

    SERIB B RISULTATI MARCATORI E CLASSIFICA

  • Pescara beffa finale, Trevisan risponde ad Insigne

    Pescara beffa finale, Trevisan risponde ad Insigne

    Il Pescara non riesce a metter in cantiere la settima vittoria consecutiva venendo fermato dall’ostico Padova tra le mura amiche subendo un gol ingenuo e beffardo nei minuti di recupero. Già in presentazione di partita avevamo definito come il match con un succulento antipasto di serie A e vedendo l’Adriatico gremito e festoso ne abbiamo avuto conferma.

    Lorenzo Insigne
    Zeman senza PInsoglio e Capuano si affida ad Anania in porta rilanciando il giovane Romagnoli in difesa. In avanti, complice la squalifica in Under, c’è Insigne con Immobile e Sansovini. Nel Padova Dal Canto spiazza un pò tutti mandando in panchina Osuji insieme al claudicante Trevisan irrobustendo ancor di più la difesa con Legati terzino destro e Franco in mezzo con Schiavi.

    Il primo tempo è sostanzialmente equilibrato anche se l’impatto iniziale è a favore del Padova con Cacia già pericoloso dopo poco minuti e con uno sgusciante Cutolo che partendo dalla destra mette in crisi la retroguardia. Gli abbruzzesi rispondono con qualche incursione di Insigne. L’occasione più pericolosa è però per gli ospiti con Cutolo, tiro cross che trova la complice deviazione di Zanon costringendo Anania ad un miracolo. La partita si accente e Immobile replica subito trovando però la pronta risposta di Perin. Prima del riposo, il Pescara ha una ghiottisima occasione con Insigne smarcato al meglio dall’ottimo Cascione.

    Nella ripresa i padroni di casa iniziano a spingere sull’acceleratore, Immobile è prima impreciso su un bel cross di Sansovini e poi sfortunato vedendo finire la sua conclusione sul palo. Perin fa un miracolo su Gessa ma non può nulla su Insigne lesto a catapultarsi su bel cross di Gessa. Il Pescara dopo il gol arretra colpevolmente dando però l’impressione di controllare, Dal Canto mischia le carte alla ricerca di una reazione ma a dire il vero senza grande successo. Il gol arriva in maniera fortunosa al 92° con Trevisan bravo e fortunato a calciare verso la porta un pallone vagante al limite dell’area pescarese.

    Punizione forse troppo severa per il Pescara che sopratutto nel secondo tempo ha fatto la partita sbagliando però troppo sotto porta.

    Pescara-Padova 1-1 video highlights Youtube
    [jwplayer config=”120s” mediaid=”104763″]

  • Pescara Padova, l’apoteosi del 4-3-3 in una notte da serie A

    Pescara Padova, l’apoteosi del 4-3-3 in una notte da serie A

    La sosta della serie A per gli impegni della Nazionale ha permesso di ritagliare uno spazio prestigioso al big match della quindicesima giornata in programma questa sera all’Adriatico. Una cornice di serie A per due squadre che aspirano ad andarci attraverso un modulo speculare anche se con qualche differenza di concezione.

    Pescara-Padova può anche esser letta Zeman-Dal Canto due tecnici che fanno del 4-3-3 il punto di partenza del proprio lavoro e il dogma tattico da cui non si può transigere. La differenza sostanziale tra gli abbruzzesi e i veneti come abbiamo già avuto modo di dire è l’interpretazione. Il Pescara, come tutte le squadra di Zeman, non è capace di ragionare e cerca quindi di difendersi attaccando, utilizzando la tattica del fuorigico e portando più giocatori possibili nella metà campo avversaria. Nella concezione di Zeman sono sempre 7 i giocatori che devono attaccare con i soli centrali difensivi e il play di centrocampo più schiacciati ma solo per impostare da dietro l’azione.

    Zeman ©Claudio Villa/Getty Images

    Dal Canto ha studiato per il suo Padova invece una strategia più accorta bloccando almeno tre elementi in difesa e prediligendo a centrocampo giocatori più portati alla costruzione che agli inserimenti. Anche gli attacchi, entrambi prolifici e ben amalgamati, hanno qualche sostanziale differenza. Insigne, Sansovini e Immobile svariano per tutto il fronte cercando d non dare punti di riferimento agli avversari e creando spazio agli inserimenti dal centrocampo. Il Padova basa il suo gioco intorno a Cacia perno centrale con Cutolo e Dramè ai lati.

    Zeman dovrà fare a meno di Capuano convocato da Ciro Ferrara per il doppio impegno nelle qualidicazione all’Europeo Under 21 e dovrebbe quindi schierare davanti ad Anania, Zanon e Balzano esterni con Brosco e Romagnoli centrali. A centrocampo l’unico dubbio, Verratti non ancora al meglio dovrebbe partire dalla panchina lasciando a Zeman il ballottaggio tra Togni e Kone per una maglia al fianco di Cascione e Gessa. In avanti tridente delle meraviglie con Insigne e Sansovini ai lati di Immobile.

    Alessandro Dal Canto | © Dino Panato/Getty Images

    Problemi in difesa per Dal Canto che dovrà fare a meno di Donati convocato anche lui da Ferrara e Portin e deciderà solo all’ultimo se rischiare Trevisan in non perfette condizione. Davanti a Perin dovrebero giocare dunque Schiavi e Legati con Osuji e Renzetti esterni. Centrocampo con Bovo e Marcolini ai lati di Italiano attacco con Cacia, anche lui non al meglio, a far da boa a Cutolo e Dramè

    PROBABILI FORMAZIONI
    PESCARA (4-3-3):
    Anania; Zanon, Brosco, Petterini, Balzano; Kone, Gessa, Cascione; Sansovini, Immobile, Insigne. A disposizione: Cattenari, Romagnoli, Togni, Verratti, Maniero, Giacomelli, Soddimo. All. Zeman

    PADOVA (4-3-3): Perin; Osuji, Schiavi, Legati, Renzetti, Bovo, Italiano, Marcolini; Cutolo, Cacia, Drame. A disposizione: Cano, Trevisan, Franco, Cuffa, Jidayi, Ruopolo, Hallenius. All. Dal Canto.

  • Zeman, condanna Moggi “ha dimostrato che il calcio non era sano”

    Zeman, condanna Moggi “ha dimostrato che il calcio non era sano”

    A margine della conferenza stampa di vigilia campionato (il suo Pescara affronta tra le mura amiche il Padova nel big match di giornata in Serie B), incalzato dai giornalisti Zdenek Zeman ha detto la sua sulla notizia della settimana, la condanna in primo grado di Luciano Moggi nel processo di Napoli.

    Znedek Zeman |© Getty Images

    “Se ci è stata una sentenza si è basata su qualche fatto che ha condizionato i campionati scorsi”, ha detto il boemo. “Nella prima sentenza si è dimostrato che il calcio non era sano. Io non mi sono mai sentito un Don Chisciotte, io faccio l’allenatore che cerca di far migliorare i calciatori e cerca di dare qualcosa ai tifosi: è la mia posizione da 40 anni ed anche oggi è così. Io non ho picconato, ho detto solo quello che non andava bene”.

    In conclusione dedica un pensiero a Delio Rossi, suo allievo, tornato in sella in Serie A dopo qualche mese di inattività: “Delio è bravo, ha passione, cultura del lavoro ed idee. E’ cambiato dagli esordi, è normale, ognuno ha la sua personalità e le sue idee. Ha iniziato sulla scia di come giocavo a Foggia, è stato mio giocatore e poi allenatore della Primavera, dopo ha portato i suoi correttivi ed ha fatto bene”.

  • Novellino imbriglia Zeman, Pescara ko a Livorno

    Novellino imbriglia Zeman, Pescara ko a Livorno

    Novellino imbriglia Zeman, il Livorno si rilancia in classifica e stoppa dopo cinque vittorie consecutive il Pescara: la sfida in scena in Toscana è riassumibile in questa frase. Poco lucido il team ospite, più determinato quello locale. Erano troppo importanti i tre punti in casa Livorno per archiviare il periodo buio in termini di risultati e gioco e l’equipe di Novellino è riuscita a tramutare in campo la proverbiale carica agonistica del suo condottiero. Un Livorno magari non bello sul piano puramente estetico, ma che ha intasato ottimamente gli spazi con sagacia ed aggressività e poi è stato abile nel ripartire e colpire gli avversari.

    Walter Novellino | ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    Di contro gli avversari, molli e contratti, non sfruttano la rete di Cascione che avrebbe potuto tramortire sul piano psicologico i padroni di casa  ed incanalare la partita sui binari di una vittoria che avrebbe proseguito la striscia eccezionale della quale la Zeman’s Band si era resa protagonista. Una doppietta di Paulinho nel primo tempo (23’ e 37’) ed un gol di Barone nella ripresa (13’) raddrizzano il match e mandano dietro la lavagna, per una volta, i biancazzurri. Una battuta d’arresto ovviamente da non drammatizzare dopo un ciclo di vittorie e prestazioni di ottimo livello per la squadra abruzzese che si giova dei risultati degli altri campi che rendono meno amara la sconfitta toscana. Le reti. Al 21’ i biancazzurri passano in vantaggio: il merito è di Cascione che pressa l’ultimo uomo livornese, Perticone, gli ruba palla ed è poi glaciale a tu per tu con Bardi nel trafiggerlo.Un capolavoro di testardaggine ed esperienza per l’ex reggino.  La gioia degli ospiti tuttavia dura appena due minuti. Al 23’ infatti si registra infatti l’immediato pareggio livornese: Paulinho direttamente da calcio di punizione (decretata per un fallo al limite dell’area di Brosco, ammonito nella circostanza) riporta il match in parità. Al 37’ il raddoppio toscano: è ancora Paulinho a siglare la pesante rete del vantaggio, ottimamente imbeccato da Filkor. Il centravanti brasiliano si ritrova a tu per tu con l’estremo difensore ospite, lo supera in pallonetto, e deposita facilmente in rete. Rimonta e sorpasso completati dunque in 16’ per Novellino ed i suoi ragazzi che vedono s’un tratto sparire le streghe. Nella ripresa è Barone, appena entrato, a mettere il sigillo sul match con  il terzo gol toscano  (13’): il campione del Mondo a Germania 2006 sbuca alle spalle della difesa biancazzurra e capitalizza a tu per tu con il portiere ospite un suggerimento di Bigazzi che protegge palla ottimamente nel traffico prima di servire il compagno. Livorno – Pescara 3:1 Marcatori: 21’ pt Cascione (P), 23’ e 37’ pt Paulinho (L), 13’ st Barone (L) Livorno: Bardi, Salviato, Bernardini, Perticone, Lambrughi, Filkor (38’ st Berlingheri), Luci, Remedi (11’ st Barone), Schiatatrella (27’ st Piccolo), Paulinho, Bigazzi. All. Novellino A disp. Mazzoni, Meola, Dell’Agnello, Prustch. Pescara: Pinsoglio, Zanon, Capuano, Brosco, Balzano, Verratti, Gessa (20’ st Togni), Cascione, Sansovini, Maniero (20’ st Immobile), Insigne. All. Zeman. A disp. Cattenari, Romagnoli, Petterini, Soddimo, Kone. Arbitro: sig. Cervellara di Taranto (assistenti Posado e Ranghetti). Ammoniti: Brosco, Balzano, Verratti (P), Filkor, Salviato, Barone (L) Note: In tribuna il D.S. del Chievo Sartori. Osservato un minuto di raccoglimento per i fatti di Genova prima del match.