Tag: zdenek zeman

  • Pescara Reggina 0-2. Bonazzoli e Ragusa firmano il colpaccio

    Pescara Reggina 0-2. Bonazzoli e Ragusa firmano il colpaccio

    Colpaccio della Reggina che spezza la serie positiva del Pescara e coglie tre punti importantissimi per riprendere a sperare nei play off. Un vero e proprio blitz quello degli amaranto dinanzi a diecimila spettatori che minuto dopo minuto hanno visto diminuire le speranze di successo. Una battuta d’arresto inaspettata per gli abruzzesi di Zeman i quali rimangono comunque nelle zone alte della graduatoria, ma certamente questo stop, specie dal punto di vista del morale, potrebbe non essere facile da assorbire. Decisivi due uomini che sin qui hanno giocato un campionato diametralmente opposto: Bonazzoli, il quale stava viaggiando su rendimenti inferiori rispetto alla scorsa stagione e Ragusa, che si conferma un ragazzo di grande prospettiva. Ma più in generale c’è una squadra, la Reggina, che sembra essersi lasciata alle spalle tutte le polemiche delle scorse settimane. Gli spareggi promozione dunque sono ritornati prepotentemente alla portata della squadra di Gregucci.

    Esultanza Reggina © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Andiamo alla gara. Nessuna sorpresa, rispetto alla vigilia, nel Pescara. Zeman nel suo 4-3-3 davanti ad Anania schiera Zanon e Balzano esterni, Capuano e Romagnoli centrali. A centrocampo, data l’assenza di Verratti, il trio è formato da Nielsen, Togni e Cascione con Sansovini, Insigne e Immobile in attacco. Dall’altro lato Gregucci invece opta per un 3-5-2. Davanti a Zandrini linea a tre con Freddi, Emerson ed Angella. A centrocampo ecco Rizzato, N. Viola e Castiglia, preferito a Rizzo, con D’Alessandro e Barillà sulle corsie laterali. In avanti, data l’assenza di Campagnacci, c’è Ragusa accanto a Bonazzoli.

    Comincia la gara e si capisce subito che per il Pescara sarà una serata no: Nielsen, dopo aver subito un fallo, deve lasciare il campo. Dentro al suo posto Kone. La Reggina sembra molto aggressiva, un approccio che coglie impreparati gli abruzzesi i quali subiscono le conclusioni di Ragusa e Viola che però non sortiscono effetti. Pian piano il Pescara sembra rialzarsi ma al 25’ ecco che la Reggina affonda il colpo: sugli sviluppi di un corner è Freddi, di testa, a colpire la traversa, sulla palla si avventa Bonazzoli che insacca. Il Pescara non ci sta e con Immobile e Insigne prova subito a trovare il pareggio, facendosi pericoloso in due circostante. La Reggina a questo punto gioca una gara guardinga chiudendo il primo tempo avanti di un gol.

    Ad inizio ripresa la squadra di Zeman prova subito a ribaltare le sorti dell’incontro ed è Insigne a sfiorare il pari, con Emerson provvidenziale sulla linea. Poco dopo ci prova Immobile che scavalca anche Zandrini ma calcia debolmente verso la porta. Gregucci a questo punto cambia qualcosa, inserendo un giocatore più rapido come Rizzo al posto di Viola. Zeman non sta guardare e getta nella mischia il talento scuola Roma, Caprari, al posto di Sansovini. E’ la Reggina però ad avere una buona palla gol con Ragusa il quale calcia sull’esterno della rete. Imprevisto però per Gregucci che al 17’ perde Angella. Dentro Cosenza al suo posto. Ancora Ragusa intanto fallisce il 2-0 calciando a lato, ma si rifà poco dopo: su un lancio dalle retrovie la punta amaranto brucia tutti e a tu per tu con Anania non sbaglia. Zeman si gioca l’ultima carta, Soddimo, al posto di Immobile. Ma l’occasione per riaprire l’incontro capita sui piedi di Kone con Zandrini che però non si fa sorprendere. Melara rileva D’Alessandro ma sino alla fine il risultato non cambia: Pescara Reggina 0-2. Vittoria meritata quella degli amaranto che riscattano cosi il ko di Castellamare. Per il Pescara una sconfitta che deve essere assorbita in fretta.

    Video Pescara Reggina 0-2 video highlights
    [jwplayer config=”180s” mediaid=”125711″]

  • Pescara Reggina, le probabili formazioni. Zeman si affida a Togni

    Pescara Reggina, le probabili formazioni. Zeman si affida a Togni

    Comincia oggi in casa contro la Reggina l’operazione recupero del Pescara che vuole riprendersi uno dei primi due posti che danno diritto all’accesso diretto in Serie A. Il match, rinviato ad inizio febbraio causa neve, vede protagoniste due squadre che arrivano da momenti diversi. Gli abruzzesi di Zeman sognano ad occhi aperti, e in casa hanno quasi sempre battuto tutti, con l’ultima e una sconfitta datata dicembre 2011. La Reggina di Gregucci fuori casa invece non ha entusiasmato più di tanto sin qui, e l’ultima vittoria risale addirittura a cinque mesi fa. Due squadre con ambizioni differenti dunque e che si presentano a questa sfida senza tantissime assenze: tra i padroni di casa mancherà lo squalificato Verratti, tra gli ospiti l’attaccante Campagnacci.

    Eugenio Togni © Claudio Villa/Getty Images

    Zeman schiererà i suoi con il consueto 4-3-3, anche se dovrà fare a meno di una pedina molto importante quale Verratti, squalificato dal giudice sportivo. Davanti ad Anania dunque linea a quattro con Zanon e Balzano laterali, Capuano e Romagnoli centrali. Il trio di centrocampo sarà formato da Nielsen, Cascione e Togni, il quale dunque andrà a ricoprire il posto lasciato vacante dal già citato Verratti. In avanti il trio delle meraviglie, quello formato da Sansovini, Immobile e Insigne. Toccherà a loro tre dunque scardinare la difesa calabrese.

    Dall’altra parte Gregucci farà scendere in campo i suoi ragazzi con il consueto 3-5-2. In porta confermato Zandrini nonostante la convocazione di Belardi il quale andrà in panchina. In difesa Emerson dovrebbe agire accanto a Freddi ed Angella. Solo panchina dunque per Cosenza. A centrocampo Ragusa e Melara agiranno sulle corsie esterne mentre in mezzo Rizzo e Rizzato avranno il compito di aiutare il talentuoso Nicolas Viola. In avanti Ceravolo, complice l’assenza di Campagnacci, agirà accanto a Bonazzoli.

    Le probabili formazioni di Pescara Reggina:
    PESCARA (4-3-3): Anania; Zanon, Capuano, Romagnoli, Balzano; Nielsen, Togni, Cascione; Sansovini, Immobile, Insigne. In panchina: Ragni, Martin, Gessa, Kone, Soddimo, Caprari, Maniero. Allenatore: Zeman
    REGGINA (3-5-2): Zandrini; Freddi, Emerson, Angella,; Ragusa, Rizzo, N.Viola, Rizzato, Melara; Ceravolo, Bonazzoli. In panchina: Belardi, Cosenza, De Rose, Castiglia, Colombo, Barillà, A. Viola. Allenatore: Gregucci

  • Futuro Zeman, sirene da Lazio e Inter

    Futuro Zeman, sirene da Lazio e Inter

    Vigilia gara di Pescara-Reggina in Serie B, recupero del match rinviato ad inizio mese causa neve, ma nella conferenza stampa del tecnico pescarese Zdenek Zeman tiene banco anche il suo futuro. La scorsa settimana aveva definito prematuri questi discorsi e che la sua permanenza è legata al progetto; in questa settimana le problematiche in seno alla società hanno costretto la squadra a girovagare tra i campi cittadini e il tecnico non ha celato il suo malumore. Queste querelle ai vertici, da alcuni definiti in chiave rinnovo ‘destabilizzanti’, possono incidere sulla sua scelta? “Finora la società ha fatto sempre quello che doveva fare, non ci sono problemi”. Intanto a Roma c’è il caso Reja e qualcuno vede in Zeman il futuro allenatore della Lazio. “Cosa penso del caso Reja? Che un allenatore non si può dimettere per il mercato di Gennaio, penso ci siano altri motivi che non conosco. Io alla Lazio? Io sto a Pescara”. Intanto, i tifosi dell’Inter hanno dato vita ad una petizione per portare il boemo l’anno prossimo sulla panchina nerazzurra: un provocazione? “sono provocazioni che sento da 20 anni…”

    Zeman nel mirino di Lazio e Pescara? | ©Getty Images
    Situazione Pescara. Si torna alla normalità. Prima la neve, che ha determinato due rinvii e problemi logistici per gli allenamenti, poi la querelle sui campi di allenamento: non sono state settimane tranquille in casa Pescara con il team guidato da Zeman in lotta per la promozione in serie A. L’ultima settimana, in particolare, che precede il recupero di campionato contro la Reggina di Gregucci, è stata abbastanza travagliata con i traslochi prima a Zanni e poi all’Antistadio per le sedute di allenamento dopo che al Poggio degli Ulivi, sede ufficiale per le sedute quotidiane, non era stato possibile allenarsi poichè era stata tagliata la luce. Si scatenano le polemiche con protagonisti da una parte l’ex Presidente De Cecco, proprietario anche del Poggio, e dall’altra la compagine societaria attuale. Dopo lo strappo con il Delfino deciso a trovare una soluzione alternativa, la pace sancita con questo comunicato:

    Nel pomeriggio di oggi si è tenuta una riunione tra alcuni rappresentanti della Delfino Pescara 1936 Srl e l’ex presidente Giuseppe De Cecco che era assistito dal suo commercialista dott. Nunzio Paternò.

    Le parti presenti, dopo aver concordato su quanto nei giorni scorsi già emerso in ordine alla sussistenza di crediti vantati dalla Delfino Pescara 1936 Srl nei confronti della Prosport Srl hanno proceduto, di comune accordo tra loro, alla compensazione di una parte di questi crediti con i canoni di locazione rimasti sin qui sospesi per tale ragione.

    Tutta l’attività della Pescara Calcio tornerà a svolgersi, sin da domani, nel centro sportivo del Poggio degli Ulivi.

  • Zeman “Lamentele Juve? L’unico rigore chiaro era su Giovinco”

    Zeman “Lamentele Juve? L’unico rigore chiaro era su Giovinco”

    Fioccano le polemiche dopo Parma – Juve e i rigori negati ai bianconeri. Il club piemontese, prima per bocca di Antonio Conte e poi con una nota ufficiale, si è lamentata dei pochi rigori a favore concessi con toni anche aspri. Nella conferenza stampa prima di Albinoleffe – Pescara, incalzato sul tema dai giornalisti anche Zdenek Zeman ha detto la sua: “Si lamentano tutti, per me l’unico rigore chiaro era quello su Giovinco, gli altri non erano chiari. I potenti si lamentano? Il problema è che voi li chiamate potenti, per me devono essere tutti uguali“. Effetto post calciopoli? “Prima ne avevano venti, questo è il problema...”.

    Tra gli addetti ai lavori piovono lodi di continuo sul suo Pescara. Zola, Casiraghi, De Laurentiis e tanti altri ammirano Zeman ed il calcio da lui proposto (anche in Abruzzo). “Ci sono molti club che lavorano bene sul settore giovanile come Juve, Milan, Inter, Empoli, Atalanta e ultimamente anche Pescara, ma a proposito di questo bisogna dire una cosa fondamentale: o si ha il coraggio di farli crescere i giovani o altrimenti diventa tutto molto difficile“. Questo ha detto Sacchi, sempre prodigo di belle parole su Zeman e sul Pescara, ai microfoni di Rai Sport al torneo di Viareggio. “Tecnici come Zeman – ha continuato Sacchi – hanno certamente la dote di saper puntare su ragazzi molto giovani senza paura. Chi sa di calcio ha la capacita’, la sensibilita’ di crescere un giovane, chi non sa di calcio utilizza invece i giocatori anziani perche’ sperano sappiano compensare le loro lacune come tecnici“. Zeman: “Lo ringrazio, ma mi trovo bene con i giovani ma anche con quelli più esperti“.

    Zdenek Zeman | © Claudio Villa/Getty Images

    Casillo, invece, annunciando l’intenzione di lasciare il Foggia in conferenza stampa, ha lanciato una stoccata a Zeman che il patron ha definito “traditore” nonchè prima causa del fallimento del progetto Foggia. Zeman: “Non è nuova questa sua frase, io mi sono lasciato bene perché non c’era il progetto per proseguire“.

    Intanto giungono sirene dalla Serie A all’indirizzo del boemo anche se il Presidente del Pescara Sebastiani intende blindarlo con il rinnovo del contratto in scadenza a Giugno. A che punto siamo?: “Non abbiamo ancora parlato, ne parleremo più tardi. I risultati non c’entrano niente, ringrazio la società per la fiducia, per me è abbastanza presto per questo discorso“. E’ un discorso legato ai risultati o alla categoria? “E’ il progetto per me importante, ci vuole ancora qualche mese“.

  • Serie B, rinviata anche Pescara Reggina

    Serie B, rinviata anche Pescara Reggina

    La capolista del campionato cadetto, il Pescara, non potrà difendere la vetta della graduatoria: il suo match interno con la Reggina, team in piena bagarre playoff, infatti è stato rinviato a causa del maltempo. I problemi legati alla viabilità e all’incolumità fisica degli spettatori sugli spalti, più che alle condizioni del terreno di gioco prontamente coperto dai teloni, hanno consigliato il rinvio a data da destinarsi causa forte nevicata sulla città abruzzese. Questo il comunicato:

    “Il Presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie B, in esecuzione del provvedimento assunto dal Prefetto della Provincia di Pescara, per il quale non sussistono le necessarie condizioni di sicurezza per lo svolgimento della gara di Campionato PESCARA REGGINA nella giornata di sabato 4 febbraio 2012, a causa delle attuali condizioni meteorologiche avverse che interessano la città di Pescara; comunica che la gara PESCARA REGGINA è rinviata a data da destinarsi.”

    Oltre al match di Pescara la Lega di Serie B ha deciso di rinviare anche le gare GUBBIO MODENA e SASSUOLO ASCOLI a data da destinarsi, oltre che tutte le gare del settore giovanile del team dannunziano.

    Il programma della 26 giornata
    Albinoleffe – Varese
    Empoli – Crotone
    Grosseto – Sampdoria
    Gubbio – Modena rinviata
    Juve Stabia – Livorno
    Nocerina – Bari
    Padova – Verona
    Pescara – Reggina rinviata
    Sassuolo – Ascoli rinviata

  • Pescara Modena 3-1, abruzzesi primi per una notte. Video

    Pescara Modena 3-1, abruzzesi primi per una notte. Video

    Primi per una notte. Il Pescara supera 3-1 il Modena e in attesa delle gare di domani si isola in testa alla classifica superando le due battistrada Sassuolo e Torino. Festa grande al termine dell’incontro sulle tribune di un Adriatico che sogna il grande salto nella massima serie dopo diversi anni di assenza. Ancora una volta la squadra di Zeman ha dimostrato grande personalità ma soprattutto un attacco esplosivo: Immobile, Sansovini e Insigne sono andati tutti a rete, a dimostrazione che possono ambire a palcoscenici di categoria superiore. A nulla è servito il gol di Di Gennaro alla formazione emiliana: troppo evidente il divario tra le due squadre.

    Passando alla partita Zeman scioglie l’unico dubbio della vigilia optando per Nielsen al posto di Kone. Per il resto la formazione è quella prevista con Immobile che rientra accanto a Sansovini e Insigne nel tridente d’attacco. Cuttone invece sorprende tutti lasciando fuori Perticone ma inserendo Carini, oltre ad uno schema più offensivo di quello che si pensava con Di Gennaro dietro Ardemagni e Greco. Non c’è dunque la staffetta che si immaginava.

    Nei primi minuti la formazione di casa manda in confusione i Canarini grazie a dei rapidi fraseggi. Certo è che per Cuttone le cose si complicano immediatamente visto che Rullo, causa infortunio, deve lasciare il campo. Al suo posto c’è Bassoli. Al 11’ ecco che i padroni di casa trovano il gol che sblocca l’incontro: splendida combinazione sulla sinistra tra Insigne e Balzano, quest’ultimo crossa al centro per Immobile che in mezzo all’area sale più in alto di tutti e deposita in rete. Per lui è il sedicesimo centro stagionale. Flebile reazione dei gialloblù con Ardemagni che però calcia fuori. Ma il controllo del gioco è nettamente a favore del Pescara che al quarto d’ora ci prova anche con Balzano ma Caglioni gli dice di no. Il raddoppio, nell’aria, arriva al 18’: Zanon appoggia per Cascione il quale serve l’accorrente Sansovini che deposita in rete facendo esplodere i proprio tifosi. Il Modena fa fatica ad uscire dalla propria metà campo tanto e prova il tiro solo alla mezz’ora con Di Gennaro su punizione ma Anania sventa il pericolo. Al 40’ ancora Immobile pericoloso ma Caglioni in uscita bassa lo ferma. A sorpresa al 41’ accorciano le distanze gli emiliani: Di Gennaro sguscia via in mezzo alla difesa pescarese e di esterno supera Anania.

    Nella ripresa il Modena esce allo scoperto ma il Pescara in contropiede è temibilissimo. E lo dimostra al 10’ quando Insigne parte da sinistra e dopo essersi accentrato lascia partire un destro che fulmina Caglioni per il 3-1. Zeman dà spazio a Kone e Soddimo per Nielsen e Sansovini mentre dall’altra parte Cuttone getta nella mischia Nardini per Greco. Il Pescara fa la partita e concede poco al Modena, come al 23’ quando Petre dalla distanza lascia partire un bel tiro che si perde a lato. Al 29’ ci prova Ardemagni, ma senza fortuna. Tra i padroni di casa Togni rileva Verratti mentre tra gli ospiti spazio a De Vitis il quale subentra a Ciaramitaro. Nel finale punizione a due in area avversaria per il Pescara ma Togni prima e Balzano poi non ne approfittano. Si chiude così il match con i tifosi di casa che intonano il coro “Torneremo in Serie A”

    Pescara Modena 3-1 video highlights Youtube
    [jwplayer config=”180s” mediaid=”120458″]

  • Pescara Modena, probabili formazioni. Zeman con il dubbio Kone

    Pescara Modena, probabili formazioni. Zeman con il dubbio Kone

    Capolista per una notte. E’ questo l’obiettivo che ha il Pescara nell’anticipo in programma alle 20:45 contro il Modena. La squadra di Zeman infatti, vincendo, scavalcherebbe in un solo colpo le due di testa Torino e Sassuolo sistemandosi, quantomeno sino a domani alle 15, in vetta alla graduatoria. L’impresa appare possibile, vuoi perché l’avversario sta disputando un campionato al di sotto delle attese vuoi perché ci sarà uno stadio intero a spingere i biancoazzurri verso la conquista dei tre punti. Inoltre la formazione abruzzese punta a riscattare la sconfitta dell’andata, quando gli emiliani si imposero per 3-2 al termine di una gara nella quale ci furono pesanti critiche all’operato dell’arbitro.

    Zeman ha solo problemi di abbondanza avendo tutta la rosa a disposizione. Ma allo stesso tempo sembra avere le idee chiare. L’unico dubbio è legato all’impiego di Kone visto che Nielsen nello stesso ruolo ha ben fatto contro l’Empoli. In due si giocano dunque una maglia in mezzo al campo. Rispetto a sabato scorso poi c’è da registrare il rientro di Ciro Immobile che ha scontato la giornata di squalifica. Nel consueto 4-3-3 dunque davanti ad Anania difesa a quattro con Romagnoli e Capuano centrali, Zanon e Balzano esterni. In mezzo al campo sicuri di una maglia Veratti e Cascione con Kone in vantaggio su Nielsen. Il tridente sarà formato da Sansovini, Immobile e Insigne.

    Zeman
    Dall’altra parta Cuttone deve fare a meno dell’infortunato Stanco. Ardemagni e Greco inoltre non sono al top e dunque è prevista una staffetta. Probabile dunque un 4-4-1-1. Davanti a Caglioni linea difensiva a quattro con Perticone e Perna centrali, Milani e Rullo esterni. Ciaramitaro e Petre agiranno in cabina di regia con Nardini e Signori esterni. Di Gennaro invece giocherà alle spalle di Ardemagni, favorito su Greco.

    PROBABILI FORMAZIONI
    PESCARA (4-3-3): Anania; Zanon, Romagnoli, Capuano, Balzano; Kone, Verratti, Cascione; Sansovini, Immobile, insigne.
    MODENA (4-4-1-1): Caglioni; Milani, Perticone, Perna, Rullo; Nardini, Petre, Ciaramitaro, Signori; Di Gennaro; Ardemagni

  • Zeman Vialli, scintille. Il boemo “Parla lui…”

    Zeman Vialli, scintille. Il boemo “Parla lui…”

    Non si è fatta attendere la risposta di Zeman nei confronti dell’ex bandiera juventina Vialli. All’indomani dell’ennesima partita vinta dal Pescara in Serie B, l’attuale opinionista di Sky aveva lanciato una frecciata velenosa al “nemico” numero uno ai tempi della sua avventura alla Juve. Quando i bianconeri trionfavano in Italia, finirono sotto l’occhio del ciclone a causa delle pesanti dichiarazioni rilasciate dal tecnico boemo nel ’98 mentre era alla guida della Roma. Accuse pesanti quelle di Zeman, il quale prese di mira in particolare il capitano della Vecchia Signora Del Piero e il compagno d’attacco Vialli, per via della loro “miracolosa” crescita dal punto di vista muscolare. Tredici anni dopo i due continuano a non amarsi.

    Zdenek Zeman | © Claudio Villa/Getty Images

    “PARLA LUI…” – Risposta piccata, in pieno stile Zeman. L’allenatore del Pescara replica così a Gianluca Vialli, che nella giornata di ieri aveva punzecchiato il boemo scrivendo su Twitter un messaggio neanche troppo sibillino sulla condizione atletica mostrata dagli uomini biancocelesti in questa stagione (“chissà come si sentirebbe Zeman se qualcuno cominciasse a sospettare di così tante energie”). Incalzato dai giornalisti, il mister del Foggia dei miracoli ha sbottato dopo aver in un primo momento mostrato la volontà di non rispondere a quanto espresso dall’ex giocatore di Juve e Samp (dichiarazioni tratte dalla Gazzetta dello Sport).

    Credo che la sua sia stata una battuta fuori luogo, e sicuramente infelice. A me non tocca più di tanto, perché ci sono fatti e cose vere e non vere. Io e i miei ragazzi siamo sereni. Avrei preferito neanche parlare di questa cosa. C’è però da meravigliarsi che questa battuta l’abbia fatta proprio lui (Vialli ndr). Io sono tranquillo e non ho nessun tipo di problema. Gli altri non lo so“.

    GUERRA FREDDA – Una vera e propria guerra fredda quella fra l’ex attaccante bianconero e Zeman, sfociata nel processo sportivo contro la Juve accusata della pratica diffamante del doping, accusa dalla quale venne assolta dalla sentenza della Corte di Cassazione, sebbene quest’ultima abbia annullato la sentenza di assoluzione di secondo grado circa l’abuso di farmaci (reato per il quale i termini di prescrizioni erano già scaduti). Dopo il botta e risposta dei due protagonisti si attende ora una presa di posizione ufficiale da parte della società bianconera.

  • Il Pescara prepara il colpo Caprari dalla Roma

    Il Pescara prepara il colpo Caprari dalla Roma

    Entusiasmo alle stelle a Pescara dopo il successo maturato nel posticipo dell’ultimo turno di Serie B contro il Verona. Tanta gioia ed un sogno, quello della Serie A, che non appare poi così lontano. Tanto che la società abruzzese è intenzionata ad intervenire sul mercato per rinforzare l’organico a disposizione di Zdenek Zeman.

    Gianluca Caprari | © SAMUEL KUBANI/AFP/Getty Images

    A quanto pare è imminente l’arrivo di un giovane esterno d’attacco. Si tratta del diciottenne Gianluca Caprari, in forza alla Roma e che entro le prossime 24 ore sarà ceduto in comproprietà agli abruzzesi. Operazione ritardata solo di qualche ora poiché i capitolini saranno impegnati nella decisiva gara di Coppa Italia Primavera contro il Milan. Un giocatore che, per caratteristiche, dovrebbe facilmente adattarsi al gioco spumeggiante del tecnico boemo. Ed è stato proprio lui in prima persona a richiedere alla propria società il talento giallorosso.

    Piuttosto veloce e molto bravo tecnicamente, Caprari riesce a saltare l’uomo con grande facilità. A dispetto della giovanissima età può vantare esperienze sia in Serie A che nelle coppe europee. Nel marzo dello scorso anno infatti ha esordito in Champions League giocando l’ottavo di finale contro lo Shakhtar Donetsk. Due mesi dopo il debutto in Serie A nel match interno contro il Milan, proprio un mese prima di conquistare con la Primavera giallorossa il titolo di campione d’Italia. In questa stagione invece ha collezionato una presenza in campionato e due in Europa League nel preliminare dello scorso agosto contro lo Slovan Bratislava. Per lui anche esperienza in Azzurro: con la Nazionale Under 18 infatti ha giocato e vinto il match contro la Norvegia. Tra l’altro il nome di Caprari è legato ad un altro episodio risalente alla stagione 2007/2008, quando ancora non aveva compiuto quindici anni: fu lui, in un famoso Roma-Palermo nel corso del quale si trovata a bordo campo come raccattapalle, a sistemare il pallone sulla bandierina e permettere una celere battuta del calcio d’angolo che colse di sorpresa i rosanero e permise ai giallorossi di vincere 1-0 con gol di Amantino Mancini.
    Domani ci sarà l’incontro tra il ds degli abruzzesi Daniele Delli Carri e Walter Sabatini che chiuderà la trattativa. Smentito tra l’altro un presunto interessamento della Roma per il centrocampista dei Delfini Marco Verratti.

    LA SCHEDA

    Nome: Gianluca Caprari
    Data di nascita: 30 luglio 1993
    Ruolo: attaccante
    Nazionalità: Italia
    Squadra di appartenenza: Roma
    Altezza: 167 cm
    Peso: 65 kg
    Costo cartellino: 400.000 €

  • Pescara Verona 3-1, Immobile stende l’Hellas

    Pescara Verona 3-1, Immobile stende l’Hellas

    Uno stadio intero in festa. Merito dello spumeggiante Pescara di Zdenek Zeman che si aggiudica l’atteso posticipo della prima di ritorno di Serie B battendo per 3-1 l’insidioso ma rimaneggiato Hellas Verona. Una vittoria che consente agli abruzzesi di mettere la freccia e superare proprio i gialloblù piazzandosi al terzo posto in classifica, giusto ad una manciata di punti dal Torino e dal Sassuolo.
    Decisivo, tanto per cambiare, Immobile: il bomber scuola Juventus ha messo a segno le due reti che hanno fatto pendere l’ago della bilancia dal lato dei padroni di casa dopo il botta e risposta nel primo tempo targato Kone e Ferrari. Per il Verona dunque finisce qua la lunga striscia positiva che in campionato durava esattamente da tre mesi e che aveva portato a centrare otto vittorie nelle ultime otto partite.

    Ciro Immobile | © Claudio Villa/Getty Images

    La gara. Nel Pescara non ci sono sorprese: Zeman schiera l’undici che era stato ipotizzato alla vigilia mandando in tribuna l’ultimo arrivato Nielsen. Mandorlini, falcidiato dalle assenze, su tutte quelle di Halfredsson e Gomez. Dal primo minuto in campo a sorpresa Doninelli e Lepiller, mentre per Berrettoni c’è solo la panchina.
    In avvio molto meglio il Pescara che reclama un rigore per un fallo su Sansovini, ma Cervellera lascia proseguire. Di lì a poco però c’è il vantaggio della squadra di Zeman: è il 12’ quando Kone lascia partire un tiro che, complice una deviazione di un giocatore ospite, supera Rafael e si insacca in rete. Gli abruzzesi non si fermano e poco dopo il portiere veronese si riscatta con una bella parata su un tiro di Insigne. Kone e Immobile sono dei pericoli costanti per la porta di un Verona che non ha la brillantezza dimostrata negli ultimi mesi. Ma se si trova in quella posizione di classifica qualcosa vuole anche dire. E lo dimostra al 38’ quando su un’azione di rimessa Russo serve Ferrari il quale davanti al portiere non sbaglia. Si va così al riposo sull1-1.

    Nella ripresa il Pescara anziché abbattersi entra molto determinato. E tempo 4’ trova il gol del vantaggio: su assist proveniente dalla fascia sinistra è Immobile a depositare in rete. I veronesi accusano il colpo tanto da subire, pochi minuti dopo, il gol del 3-1, sempre ad opera del bomber di proprietà della Juventus che in contropiede non perdona. A questo punto si vede un Verona più offensivo specie dopo gli ingressi di Berrettoni e D’Alessandro. Ed è il primo a farsi subito pericoloso con un colpo di testa ben parato da Anania. Sansovini e Insigne per poco non calano il poker mentre Mandorlini tenta l’ultima, disperata, mossa, inserendo anche Pichlmann. Ma di occasioni da rete non se ne vedono. E l’Adriatico è in festa.