Tag: zdenek zeman

  • Verratti “Juventus prima scelta”

    Verratti “Juventus prima scelta”

    Fresco di promozione in serie A che l’ha decretato come uno dei grandi protagonisti, Marco Verratti, giovane centrocampista del Pesscara, si gode il momento fiorente della sua giovane carriera calcistica coronata anche dalla convocazione in Nazionale in attesa che Prandelli decida di confermare la sua presenza ai prossimi Europei di Polonia e Ucraina.
    In procinto di raggiungere il ritiro della Nazionale Azzurra a Coverciano Verratti ha parlato ai giornalisti Sky del suo futuro e delle voci di mercato che circolano sul suo conto:

    Vorrei fare un altro anno a Pescara, senza le pressioni di un top club, ma se dovessi lasciare il mio club, la mia prima scelta sarebbe la Juve. I giocatori della Nazionale finora li ho visti sulle figurine se devo chiedere un autografo lo chiedo a Pirlo: è il più forte centrocampista del mondo. Quanti scudetti ha vinto la Juve? 30, sicuro“.

    Marco Verratti © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Il pupillo di Zeman non ha mai nascosto la sua intenzione di rimanere un altro anno nel Pescara dove il giocatore ha potuto mettere in mostra tutte le sue qualità tecniche anche grazie alla fiducia che ha riposto in lui il tecnico boemo: “Zeman è un grande allenatore ma anche un grande uomo – spiega Verratti – Ti insegna tanto, e non solo di calcio“. Da una parte il legame affettivo con la squadra della sua città e il desiderio di rimandare le pressioni che possono derivare dall’approdare in un top club potrebbero portarlo a scegliere di vestire ancora un anno i colori biancoazzurri, dall’altra invece il forte interessamento dei bianconeri potrebbe presto fargli cambiare idea: “La maglia numero 10 di Del Piero? Sarebbe un grande onore“.

    L’accordo fra l’entourage del centrocampista e la dirigenza della Vecchia Signora sarebbe già stato definito. Al momento due sarebbero le alternative: Verratti arriverà alla Juve già ad Agosto oppure lasciato dai bianconeri in prestito al Pescara dove poter maturare un’altra stagione. Intanto la Juventus, deve fare i conti con l’aumento del prezzo del cartellino del giocatore che nelle ultime settimane, complice anche la convocazione in Nazionale e il ritorno del Pescara in serie A dopo ben 20 anni, è aumentato fino ad arrivare vicino ai 15 milioni di euro.
    Non si conoscono le cifre e non si conoscono i tempi ma quel che è certo è che Verratti vestirà la maglia della Juventus.

  • Torino e Pescara in Serie A, scoppia la festa. Il trionfo di Zeman e Ventura

    Torino e Pescara in Serie A, scoppia la festa. Il trionfo di Zeman e Ventura

    Due piazze, stessa festa e stesso entusiasmo: Torino e Pescara, hanno conquistato la promozione diretta in Serie A per la prossima stagione, ritagliandosi un posto nel calcio che conta con una giornata di anticipo rispetto alla conclusione del campionato cadetto, confermando la superiorità mostrata durante tutta la stagione, in cui hanno svolto un ruolo da protagoniste assolute.

    Ventura e Zeman i due tecnici “guida”, protagonisti di entrambi i capolavori, completati ieri con le rispettive vittorie contro il Modena e la Sampdoria: per il Torino, una vittoria casalinga nello stadio Olimpico tutto esaurito griffata da Oduamadi e De Feudis, mentre per gli uomini di Zeman il trionfo è giunto sul campo di Marassi blucerchiato, alla presenza di Roberto Mancini neo campione d’Inghilterra, con le reti di Caprari (autore di una doppietta) e di Ciro Immobile, al suo 27esimo centro in campionato, che hanno fissato il punteggio sul perentorio 1-3.

    Il Toro ha sancito, così, il suo ritorno fra i grandi dopo tre anni di purgatorio, sintetizzato dallo striscione apparso sugli spalti “Scusate il ritArdo”, mettendosi in pari – almeno dal punto di vista dei festeggiamenti – con gli eterni rivali-cugini bianconeri, celebrando dopo la partita vinta allo Stadio Olimpico, la promozione con un bagno di folla nelle vie del centro città, nonostante la pioggia battente, a bordo dell’ormai classico pullman scoperto, con i calciatori ebbri di gioia che indossavano una maglietta dalla scritta più che eloquente: “GodiAmo“, che riflette la gioia incontenibile degli interpreti di un campionato praticamente perfetto, condotto quasi sempre in testa alla classifica.

    Festa Granata | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    Protagonista dei festeggiamenti, in particolare, il presidente Urbano Cairo che ha avuto il grande merito di riorganizzare la società, puntando su un tecnico esperto come Giampiero Ventura, alla sua quarta promozione dopo quella ottenuta a Lecce e le due di Cagliari, e su un collettivo di buone individualità, nonostante i problemi fisici che hanno colpito alcuni uomini simbolo come Guberti e Rolando Bianchi che, comunque, hanno sentito “propria” la promozione ottenuta, così come dimostrava la grande esultanza del bomber granata, che si è regalato un vero e proprio “tuffo nella folla”, in perfetto stile rockstar.

    Per il futuro prossimo è quasi certa la permanenza di mister Ventura, come il presidente granata ha annunciato nel postpartita, così come nell’altra piazza festante, Pescara, è molto probabile la permanenza di Zdenek Zeman, vero e proprio artefice della promozione degli abruzzesi dopo ben vent’anni. Un risultato “storico”, che ha il sapore del calcio spettacolo, dei dogmi tattici e della filosofia spregiudicata impartita dal tecnico boemo, riassunto da numeri assolutamente notevoli: dagli 89 gol segnati, miglior attacco del campionato, alle 25 vittorie, alla giovane età media dei protagonisti biancoazzurri, che sembra abbiano già captato l’attenzione dei grandi club, da Verratti (convocato da Prandelli a Coverciano per la preselezione prima degli Europei, ndr) a Caprari, da Immobile (scuola Juventus, ndr) a Insigne, Anania e Balzano, che costituiscono la spina dorsale dell’Under 21 di Ciro Ferrara.

    Un collettivo di grande prospettive, che – se verrà preservato – potrà recitare un ruolo importante anche nella massima serie, mettendo ancora più in vetrina i suoi gioiellini, sapientemente valorizzati da Zeman. La prossima Serie A si preannuncia già molto interessante.

    VIDEO PROMOZIONE PESCARA IN SERIE A

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    VIDEO PROMOZIONE TORINO IN SERIE A

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  • Torino e Pescara, scoppia la festa. E’ Serie A con un turno di anticipo

    Torino e Pescara, scoppia la festa. E’ Serie A con un turno di anticipo

    Torino e Pescara in festa. Con un turno di anticipo infatti le due formazioni sono matematicamente in Serie A dopo le vittorie contro Modena e Sampdoria. Nulla da fare dunque per Sassuolo (vittorioso con la Reggina) e Verona che si giocheranno negli ultimi 90’ il terzo posto. Ai play off anche Sampdoria e Varese. In coda la Nocerina spegne i sogni del Padova ma il successo del Vicenza rende il tutto, almeno per ora, vago. Empoli fermato dal Grosseto e cosi ne approfittano Ascoli e Livorno. Vediamo nel dettaglio cosa accaduto nelle sfide domenicali di Serie B.

    ASCOLI-CROTONE 3-2: Vince l’ultimo appuntamento casalingo della stagione l’Ascoli che supera di misura un coriaceo Crotone. Calabresi avanti dopo un quarto d’ora con Essabr che approfitta di una pessima uscita di Guarna. Ma prima della fine del tempo ci pensano Papa Waigo e Soncin a ribaltare il punteggio. Ad inizio secondo tempo però ci pensa Pettinari, con una zuccata, a portare i pitagorici in parità. Il rosso a Checcucci però complica le cose alla formazione di Drago che al 37’ deve arrendersi ad un’altra incornata, stavolta ad opera di Papa Waigo.

    BRESCIA-LIVORNO 1-3: Coglie il colpaccio la formazione del Livorno che incassa tre punti d’oro in chiave salvezza. Toscani avanti subito con Belingheri, abile a sfruttare un assist di Siligardi. Ma i lombardi reagiscono e riescono a trovare il pari grazie ad una zuccata di Piovaccari su cross di Daprelà. Il Livorno le tenta tutte e a 20’ passa con Paulinho, ancora una volta di testa. Nel finale Bigazzi con un bel pallonetto chiude i conti.

    CITTADELLA-JUVE STABIA 0-1: In un match avaro di ambizioni per ambedue le formazioni la Juve Stabia incassa i tre punti contro un Cittadella che non è riuscito a trovare la via della rete. Match winner Falcinelli, autore del suo primo gol stagionale grazie ad un bell’assist del furetto Sau, ormai lanciato verso la Serie A.

    GROSSETO-EMPOLI 1-1: Punto che significa salvezza matematica per il Grosseto nel delicato derby toscano contro l’Empoli. Esordio con un risultato positivo dunque per Francesco Statuto sulla panchina dei maremmani, passati in vantaggio dopo 10’ con Antei che ha sfruttato al meglio un calcio d’angolo battuto da Petras. Al primo affondo però ecco il pari dell’Empoli con Tavano che sfrutta nel migliore dei modi un assist di Maccarrone. Nella ripresa il match è molto gradevole e Dossena diventa grande protagonista. Empoli scavalcato da Ascoli e Livorno e a rischio play out.

    GUBBIO-ALBINOLEFFE 1-2: Dopo il pareggio contro il Verona altro risultato positivo per il già retrocesso Albinoleffe in casa del Gubbio, anch’esso condannato alla Lega Pro. Lombardi in vantaggio con Guzman quando erano appena trascorsi 2’. Bell il suo sinistro dal limite. Girasole però, sempre di sinistro, fa 1 a 1. Nella ripresa ci pensa Torre, su assist di Cocco, a trovare il vantaggio dell’Albinoleffe.

    NOCERINA-PADOVA 3-0: Non c’è storia tra Nocerina e Padova. Vincono i campani che continua a sperare nella salvezza grazie al 3 a 0 contro un Padova ormai fuori dai play off. Dopo 9’ il vantaggio rossonero con Catania, abile a sfruttare un assist di Merino. Poi il giocatore sudamericano si mette in proprio realizzando una splendida doppietta che spegne gli ardori dei veneti.

    SAMPDORIA-PESCARA 1-3: Dopo vent’anni il Pescara torna in Serie A. La squadra di Zeman non fallisce il primo match point battendo a domicilio la Sampdoria facendo esplodere cosi la gioia dei tifosi abruzzesi. Un traguardo insperato in estate ma raggiunto grazie ad un gruppo di giovani dalle eccelse qualità. Match che si sblocca al 19’: Verratti, tanto per cambiare, apre a destra per Caprari che non ha problemi a superare Romero proteso in uscita. Appena 10’ dopo il raddoppio con Romero che la combina grossa sbagliando lo stop e servendo la sfera a Immobile che ringrazia e insacca. La giornata no della Samp si completa allo scadere della prima frazione quando Anania travolge Pozzi e l’arbitro assegna un penalty ai blucerchiati. Ma lo stesso Pozzi, dal dischetto, centra il palo esterno. Nella ripresa il Pescara cala il tris con Caprari che fa tutto da solo e sullo stretto trova lo spazio per infilare Romero. Juan Antonio nel finale accorcia, ma non rovina la festa al Pescara di Zeman, con quest’ultimo che in lacrime dedica la vittoria a Franco Mancini.

    SASSUOLO-REGGINA 4-1: Il Sassuolo, in un clima piuttosto particolare dopo il terremoto della notte scorsa e della scossa udita dai presenti al 18’ del primo tempo, porta a casa un bel successo contro la Reggina e risponde cosi al Verona vittorioso ieri. Che per i calabresi le cose non siano molto positive lo si capisce dalla prima mezz’ora quando Nicolas Viola colpisce la traversa, Belardi esce per infortunio e Adejo si fa espellere per un fallo di mano. Al 38’ passano i locali con un colpo di testa di Bruno. Risponde 1’ dopo Nicolas Viola con una splendida punizione dalla distanza. Prima della fine del tempo gli emiliani sprecano ancora ma ad inizio ripresa ci pensa Cofie, a riportare avanti i suoi. Alla mezz’ora poi Boakye fa 3 a 1 e prima della fine tocca a Sansone calare il poker.

    Torino in festa © Valerio Pennicino/Getty Images

    TORINO-MODENA 2-0: Festa grande all’Olimpico con il Torino che supera il Modena e torna cosi in Serie A dopo ben tre anni di assenza. Match che i granata hanno sempre avuto in pugno, grazie anche alla spinta del proprio pubblico contro un Modena che ormai aveva ben poco da chiedere al campionato. L’incontro si sblocca dopo 24’: Antenucci appoggia per Meggiorini il cui tiro è respinto, sulla palla si avventa Oduamadi il quale dopo due conclusioni trova la via della rete. I granata non vogliono correre rischi e cercano in tutti i modi il 2 a 0 sfiorandolo con Antenucci, Meggiorini, D’Ambrosio e Sgrigna. Gol che comunque arriva a 5’ dalla fine quando De Feudis, da poco entrato, riesce a superare Callioni. Scoppia cosi la festa dei torinesi.

    VICENZA-BARI 3-1: Non poteva fallire e non l’ha fatto il Vicenza che se la vede brutta però contro il Bari. Almeno inizialmente visto che al 15’ De Falco porta in vantaggio i pugliesi. I veneti reagiscono e con un colpo di testa di Giani e un gol di Paolucci su assist di Pinardi trovano il sorpasso. Nella ripresa Gavazzi chiude i conti.

  • Pescara, una rimonta per la Serie A. Torino – Sassuolo è da dentro o fuori

    Pescara, una rimonta per la Serie A. Torino – Sassuolo è da dentro o fuori

    Due importantissimi recuperi stasera in Serie B. A Torino i padroni di casa ospitano il Sassuolo mentre a Pescara ci sarà la prosecuzione della sfida con il Livorno. I toscani partono avanti di due gol.

    TORINO-SASSUOLO
    Un match ball per il Torino, una chance, presumibilmente l’ultima per provare a centrare il salto diretto in Serie A, per il Sassuolo. Un incontro caldissimo dunque quello che stasera andrà in scena all’Olimpico tra la formazione di Ventura e quella di Pea. Due squadre che si gioca una stagione, con i granata che partono dal grande vantaggio di essere avanti in classifica e di poter giocare anche per il pareggio mentre gli ospiti per puntare alla A senza passare dagli spareggi devono vincere.

    Dubbio modulo per il Torino: Ventura, che sarà privo dell’infortunato Glik ma che potrà contare nuovamente su Parisi, è indeciso tra il 4-3-3 e il 4-2-4. Secondo le ultime indiscrezioni tuttavia i piemontesi dovrebbero presentarsi in campo con quest’ultimo schema. In porta dunque ci sarà Benussi. Davanti a lui difesa formata da Ogbonna e Di Cesare centrali, con Darmian e Parisi laterali. In mezzo al campo ci saranno Iori e Basha con Surraco e Vives che supporteranno in avanti Meggiorini e Bianchi, questi ultimi due preferiti ad Antenucci. Solo panchina per Stevanovic.

    Dall’altra Parte Pea risponde con un 3-5-2 che tende a sfruttare le potenzialità di Missiroli. In porta andrà come al solito Pomini. In difesa ci saranno Marzorati, Piccioni e Terranova. In mezzo al campo agiranno Cofie e Magnanelli con Missiroli che avrà licenzia di inserirsi tra le linee, mentre sugli esterni Gazzola e Longhi avranno il compito di spingere. In attacco tandem formato da Sansone e Boakye.

    Le probabili formazioni di Torino-Sassuolo:
    TORINO (4-2-4): Benussi; Darmian, Ogbonna, Di Cesare, Parisi; Iori, Basha; Surraco, Meggiorini, Bianchi, Vives. In panchina: Morello, D’Ambrosio, De Feudis, Oduamadi, Guberti, Antenucci, Sgrigna. Allenatore: Ventura
    SASSUOLO (3-5-2): Pomini; Marzorati, Piccioni, Terranova; Gazzola, Magnanelli, Cofie, Missiroli, Longhi; Sansone, Boakye. In panchina: Bassi, Bianco, Consolini, Bianchi, Valeri, Troianiello, Bruno. Allenatore: Pea

    PESCARA-LIVORNO
    Un’ora circa per ribaltare il doppio vantaggio del Livorno. Sperando in un successo del Torino nell’altra sfida. E’ così che il Pescara sogna, già stasera, il salto diretto in Serie A. Certamente non è semplice per la squadra di Zeman, specie in considerazione del fatto che per i toscani quei tre punti, che al momento hanno in mano, sarebbero fondamentali per la corsa salvezza.

    Ciro Immobile © Claudio Villa/Getty Images

    Zeman recupera il portiere Anania e sembra aver sciolto il ballottaggio Caprari Sansovini con il primo che scendere in campo dal primo minuto. Nel suo 3-4-3 davanti ad Anania difesa formata da Capuano e Romagnoli centrali con Balzano e Bocchetti esterni. In mezzo al campo agiranno Nielsen, Verratti e Cascione con Insigne e Immobile affiancati da Caprari in attacco.

    Dall’altra parte Perotti, subentrato nei giorni scorsi a Madonna, deve fare a meno di Belingheri, Pieri e Dell’Agnello. Nel 4-3-1-2, davanti a Bardi, difesa formata da Bernardini e Knezevic centrali con Salviato e Lambrughi laterali. Il trio Filkor, Luci, Remedi agirà in mezzo al campo con Bigazzi dietro Paulinho e Dionisi.

    Le probabili formazioni di Pescara Livorno:
    PESCARA (4-3-3): Anania; Balzano, Capuano, Romagnoli, Bocchetti; Nielsen, Verratti, Cascione; Caprari, immobile, Insigne. In panchina: Ragni, Zanon, Brosco, Gessa, Kone, Maniero, Sansovini. Allenatore: Zeman
    LIVORNO (4-3-1-2): Bardi; Salviato, Bernardini, Knezevic, Lambrughi; Filkor, Luci, Remedi; Bigazzi; Paulinho, Dionisi. In panchina: Mazzoni, Meola, Barone, Piccolo, Siligardi, Schiattarella, Bernacci. Allenatore: Perotti-Gelain

  • Serie B, Toro all’esame Padova. Pescara a Grosseto

    Serie B, Toro all’esame Padova. Pescara a Grosseto

    La Serie B entra nel vivo nel prossimo week-end con la 39esima giornata e Torino e Pescara, rispettivamente prima e seconda della classe, proveranno a staccare le dirette inseguitrici per cominciare ad assaporare il profumo della A. Il Torino ha dalla sua un piccolo margine (2pt) sulla squadra di Zeman ma entrambe sono reduci da tre vittorie consecutive che se non hanno generato un gran distacco sulle inseguitrici hanno altresì fatto intuire un livello di gioco e di mentalità che vale la serie maggiore.

    I granata ospiteranno nel posticipo serale del lunedì un Padova desideroso di riscattarsi dopo essere stato scalzato dalla zona playoff dalla Sampdoria che ospiterà al Marassi la Reggina. Il Pescara è atteso sabato pomeriggio da un Grosseto che è praticamente già salvo; occhi puntati, come al solito, sui ragazzi di Zeman capaci di rifilare nelle ultime tre partite ben due “biciclette” alle due malcapitate Padova e Vicenza. Sono attesi alla riconferma delle ultime prestazioni tre gioielli della squadra abruzzese e stiamo parlando di Ciro Immobile (capocannoniere con 26 gol), Lorenzo Insigne (17 gol e reduce dalla tripletta di martedì sera) e Marco Verratti, numero 10 del Pescara e accostato in queste ultime settimane alla Juventus di Antonio Conte.

    Torino – Reggina © Valerio Pennicino/Getty Images

    Sassuolo e Verona proveranno a tenere il passo e ospiteranno rispettivamente Crotone e Livorno. Altre due gare riguardanti squadre che lottano per i playoff saranno Sampdoria-Reggina e Brescia-Varese. Cercheranno punti salvezza in questa giornata una Nocerina, apparsa in netta ripresa sia fisica che di risultati nelle ultime giornate, che ospita l’Albinoleffe ultimo in graduatoria; l’Empoli, rivitalizzato dal successo di martedì con il Gubbio, è impegnato ad Ascoli (i bianconeri sono in gran forma con 13 punti nelle ultime 5 giornate); il Vicenza se la vedrà con il Modena e il Gubbio ospiterà una delle squadre rivelazione di questo campionato di serie B ovvero la Juve Stabia di mister Braglia.

    A chiudere il quadro degli incontri in chiave salvezza sarà Cittadella-Bari. La volata per la A è pronta ad emozionare.

  • Pescara – Vicenza 6-0, spettacolo Zemanlandia

    Pescara – Vicenza 6-0, spettacolo Zemanlandia

    E’ indigestione di gol allo stadio Adriatico di Pescara per la sfida tra i padroni di casa di Zdenek Zeman e gli ospiti di Gigi Cagni, al ritorno sulla panchina veneta proprio in questa giornata: Pescara – Vicentza termina con punteggio tennistico, 6-0 per gli abruzzesi, confermando lo stato di forma eccezionale degli adriatici che nelle ultime tre partite ha conquistato 9 punti con 13 reti all’attivo e zero al passivo.

    E’ tornata Zemanlandia, gol e spettacolo a profusione, con dominio imbarazzante e difesa sigillata (i detrattori del boemo gridano al miracolo) su un Vicenza davvero derelitto. L’immagine di Gigi Cagni in piedi davanti alla propria panchina mentre assiste al naufragio dei suoi è una metafora che dice molto di più dei battibecchi dello stesso tecnico biancorosso con i giornalisti nella mixed zone. Ciro Immobile al 26 gol stagionale (capocannoniere incontrastato di Serie B), Capitan Sansovini con un ruolo ‘alla Altafini’, il ‘nuovo Pirlo’ alias Marco Verratti ma soprattutto Lorenzo Insigne, della stirpe dei piccoli fuoriclasse, sono i mattatori del 6-0.

    Zdenek Zeman © Giusepep Bellini/Getty Images

    Al 15’ Pescara in vantaggio: Lorenzo Insigne è lanciato in profondità da Verratti e batte Pisoglio con un preciso tocco che non lascia scampo all’estremo ospite in uscita. Al 33’, Insigne firma la doppietta personale ed il raddoppio biancazzurro con un pallonetto beffardo che non lascia scampo al portiere veneto (in precedenza annullata una splendida rete in sforbiciata allo stesso numero 11 pescarese). Il terzo gol abruzzese arriva al 15’ quando c’è sfortunata la decisiva deviazione di Pisano nella propria porta su torre aerea di Ciro Immobile a conclusione di grande azione manovrata.

    Al minuto 18 Sansovini sigla  il poker e la propria rete personale numero 15 in stagione aggirando anche Pinsoglio in uscita e depositando in rete a porta sguarnita. Ciro Immobile al 21’ trova la cinquina di giornata ed il goal personale numero 26 al 23’ con uno splendido pallonetto che mortifica il Vicenza. La sesta rete biancazzurra è firmata dal danese Matti Lund  Nielsen al 36’ che conclude una nuova azione spettacolo della Zeman’s Band con la propria rete stagionale numero 2. Il danese sembra avere conti in sospeso con le squadre venete: dopo il Padova, infatti, castiga anche il Vicenza.  E’ calcio spettacolo a Pescara, uno show made in Zemanlandia che non appare troppo severo per quanto visto in campo ma perfettamente aderente alle prestazioni offerte dai due team : naufraga sulle rive del mare Adriatico il Vicenza di Cagni mentre il Pescara di Zeman salpa a vele spiegate verso mete agognate e fantastiche.

    VIDEO PESCARA VICENZA 6-0

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  • Luis Enrique – Roma, è addio. Il tecnico: “Tranquilli me ne vado”

    Luis Enrique – Roma, è addio. Il tecnico: “Tranquilli me ne vado”

    E’ sempre una questione di numeri, di risultati, di un goal in più o di un goal in meno, ma tutte queste considerazioni hanno smpre un punto in comune: vincere! E questo Luis Enrique lo sa bene, forse lo sanno meglio i tifosi giallorossi, stanchi di vedere la propria squadra soccombere sia in casa che in trasferta.

    La quattordicesima sconfitta è quella che ha decretato probabilmente la fine dell’avventura romana di Luis Enrique. Il tecnico asturiano, che pure aveva acceso la fiducia e l’entusiasmo nel popolo giallorosso, non è riuscito a regalare i risultati sperati, anzi con il passare del tempo ha dimostrato poca convinzione nelle proprie idee, tanta confusione e un gioco fine a se stesso. Di fatto la mole di gioco prodotta dalla Roma, non è mai andata di pari passo con i goal e con i risultati, i quali sono spesso venuti a mancare. Lo stesso tecnico asturiano pare abbia perso le speranze ,e al termine della gara contro la Fiorentina ha dichiarato : ” Tranquilli non sono eterno, me ne andrò presto”!

    Luis Enrique © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    L’ entourage giallorosso inizia a pensare già al futuro. Sarà difficile per l’attuale dirigenza, la quale aveva puntato fortemente sul tecnico spagnolo, scaricarlo a fine stagione.  I massimi dirigenti giallorossi sperano che sia lo stesso Luis Enrique a dare le dimissioni a fine stagione. Pensiero e atteggiamento codardo? Si ma il fine giustifica i mezzi! Sembra quasi tramontata l’idea di affidarsi ancora al tecnico spagnolo la prossima stagione. Il tecnico proverà a giocarsi le sue ultime carte in queste ultime 4 partite, ma non sarà facile. I Tifosi e la stessa società pare abbiano perso la pazienza e non sono più nella condizione di concedere altre chance al tecnico asturiano. Ecco allora rimbalzare nelle ultime ore il toto-allenatore giallorosso per la prossima stagione.

    Sono tre le opzioni della dirigenza giallorossa, tutti e quattro “cavalli di ritorno”. Il primo nella lista è Fabio Capello, l’uomo del terzo scudetto, ma pare sia impossibile un suo ingaggio. Il secondo è Cesare Prandelli, che al termine dell’ avventura europea con la Nazionale Italiana, potrebbe decidere di lasciare e sposare il progetto giallorosso. L’ultima opzione, la più “fantasiosa” , è quella di Zdenek Zeman attuale tecnico del Pescara, i tifosi lo accoglierebbero a braccia aperte, un po’ come hanno accolto Luis Enrique del resto!


  • Pescara, sei bellissimo. Padova umiliato in casa

    Pescara, sei bellissimo. Padova umiliato in casa

    Ricomincia con il botto il campionato di Serie B. Un Pescara stratosferico infatti esce dal periodo buio che lo stava caratterizzando surclassando con un altisonante 6 a 0 a domicilio un Padova irriconoscibile. Grazie a questi tre punti il Pescara sale a quota 65 in graduatoria, con un match, quello contro il Livorno, ancora da proseguire, riconquistando la terza posizione in attesa che il Sassuolo, fermo a 64, scenda in campo domani. Il Padova invece resta fermo a quota 56 a causa di questa seconda sconfitta di fila e domani vi è il serio rischio che i veneti rimangono addirittura fuori dalla zona play off.

    Qualche novità rispetto alle formazioni previste alla vigilia: Dal Canto lascia fuori Marcolini, Italiano e Cacia. Dentro Franco, Lazarevic e Succi. Dall’altra parte c’è Immobile che recupera dalla distorsione alla caviglia rimediata in settimana. Fuori Sansovini. Match che comincia nel ricordo di Piermario Morosini: note di Ligabue in sottofondo e tutti in campo, arbitri compresi, con la maglia numero 25, per ricordare il centrocampista del Livorno deceduto proprio una settimana fa contro il Pescara.

    Si comincia e la squadra di Zdenek Zeman è un vero e proprio rullo compressore. Dopo un tiro dal limite di Insigne ci prova Caprari, ma Perin risponde presente. Ancora Pescara pericoloso con un colpo di testa di Nielsen, palla di poco a lato. Lazarevic intanto prova un break ma sbaglia tutto sotto porta, come farà al 9’ Immobile che centra il portiere avversario Perin da buona posizione. Al 13’ clamorosa, doppia, occasione targata Insigne e Cascione ma sulla linea prima Perin poi Trevisan sventano la minaccia.

    Il portiere del Padova però continua a farsi trovare pronto e a cavallo del 20’ compie altri tre grandissimi interventi per due volte su Immobile e una su Insigne. E per poco non ci scappa la classica beffa: Lazarevic serve Ruopolo che presentatosi davanti ad Anania manca incredibilmente la palla del vantaggio. Insigne e Caprari chiamano in causa Perin sino a che, al 38’, Ruopolo non stende Cascione in area di rigore. Dal dischetto Immobile, stavolta, non sbaglia.

    Ciro Immobile © Claudio Villa/Getty Images

    Nella ripresa Dal Canto getta nella mischia sin da subito Marcolini ma è il Pescara a chiudere immediatamente i conti con Insigne, il quale nel giro di 4’ mette a segno due gol. Al 8’ sfrutta al meglio un assist di Immobile agganciando e calciando di destro, poi al 12’ lascia partire un tiro che si infila proprio sotto l’incrocio. Il Padova sotto di tre gol reagisce ma Portin, Cacia, entrato da poco, e Marcolini non hanno fortuna. Va meglio a Nielsen che al 25’ sfrutta un cross di Verratti insaccando.

    Dal Canto inserisce Dramè mentre Zeman nel giro di pochi minuti esaurisce la girandola dei cambi inserendo Gessa, Kone e Sansovini per Nielsen, Caprari ed Insigne. Al 38’ è proprio Sansovini che innesca Immobile il quale scattando sul filo del fuorigioco sigla la sua doppietta personale facendo scatenare l’ira del pubblico padovano contro i proprio giocatori. Nel finale c’è gloria anche per Cascione che fissa il punteggio su un clamoroso 0 a 6 con un tiro a giro sul secondo palo.

    Le azioni salienti di Padova Pescara 0-6:
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  • Il Pescara riparte da Padova. Incognita Immobile per Zeman

    Il Pescara riparte da Padova. Incognita Immobile per Zeman

    Dopo il nefasto ultimo turno di campionato, con la morte del centrocampista del Livorno Piermario Morosini, è tempo di ritornare in campo per le squadre di Serie B. E a farlo sarà proprio la squadra che il 25enne giocatore bergamasco stava affrontando quando ha perso la vita, il Pescara, ospite di un Padova che necessità di punti in chiave play off. La squadra di Zeman però, dopo un periodo molto buio, proverà a risalire la china per non compromettere quanto di buono fatto sin qui e continuare a credere ancora nella promozione diretta in Serie A.

    Dal Canto avrà qualche problema di troppo: Legati sarà assente per squalifica mentre Cutolo, Milanetto, Hallenius e Jelenic saranno assenti causa infortunio. In porta andrà Perin. Davanti a lui difesa a quattro con Trevisan e Schiavi, quest’ultimo favorito su Portin, al centro della difesa, mentre Donati e Renzetti agiranno sugli esterni. Il trio davanti alla difesa sarà formato da Bovo, Italiano ed uno tra Marcolini e Jidayi, con l’italiano favorito. Bentivoglio poi giocherà in appoggio alle due punti che dovrebbero essere Ruopolo e Cacia, anche se Succi è in agguato.

    Ciro Immobile | © Claudio Villa/Getty Images

    Zeman dovrà invece rinunciare a Zanon causa un’infiammazione al ginocchio. Sempre in dubbio invece Immobile che in settimana ha rimediato una distorsione alla caviglia. Davanti ad Anania dunque difesa formata da Romagnoli e Capuano centrali, con Balzano spostato a destra e Bocchetti a sinistra. In mezzo al campo confermato il trio Nielsen, Verratti e Cascione mentre in avanti Sansovini e Insigne sono sicuri del posto mentre l’impiego di Immobile si deciderà all’ultimo anche se è probabile che il tecnico boemo si affidi a Caprari.

    Padova Pescara, le probabili formazioni:
    Padova (4-3-1-2): Perin; Donati, Schiavi, Trevisan, Renzetti; Bovo, Italiano, Marcolini; Bentivoglio; Ruopolo, Cacia. In panchina: Pelizzoli, Portin, Franco, Jidayi, Cuffa, Lazarevic, Succi. Allenatore: Dal Canto
    Pescara (4-3-3): Anania; Balzano, Romagnoli, Capuano, Bocchetti; Nielsen, Verratti, Cascione; Caprari, Sansovini, Insigne. In panchina: Ragni, Brosco, Kone, Togni, Gessa, Immobile, Maniero. Allenatore: Zeman.

  • Lotta scudetto, Zeman dice Juve

    Lotta scudetto, Zeman dice Juve

    Alla vigilia di Pescara-Livorno, match importante per il suo team in piena bagarre per la promozione diretta in Serie A, torna a parlare Zdenek Zeman. Dopo aver analizzato i temi tattici dell’imminente match, con la sua squadra reduce da un periodo poco brillante (1 punto conquistato sugli ultimi 12 disponibili) e fortemente penalizzato dalle sviste arbitrali (“vivo nella speranza che l’arbitro sbagli il meno possibile, poi come si chiami non ha importanza. Quello che abbiamo vivisezionato noi”, dice riferendosi alle sviste nelle scorse partite, “lo hanno fatto anche gli arbitri, penso”), parla anche di mercato e della lotta scudetto.

    Sirene della massima serie cantano al suo indirizzo ma è possibile un rinnovo contrattuale con il Delfino abruzzese (i vertici biancazzurri professano in tal senso ottimismo): “io sto bene a Pescara, lo dico da quattro mesi. Finchè una cosa non è ufficiale è inutile parlarne. Dobbiamo metterci seduti e non ancora lo abbiamo fatto. E’ una formalità? Spero sia una formalità. Quando sarà parleremo del progetto: domani abbiamo una partita”.

    Zdenek Zeman | © Claudio Villa/Getty Images

    Incalzato dai cronisti, il tecnico boemo dice la sua anche sulla sfida scudetto tra Juventus e Milan, molto incandescente. In tempi non sospetti aveva professato la convinzione che a trionfare sarebbero stati i rossoneri, ora non è più tanto sicuro. “ero convinto che il Milan era più forte, ora mi sono convinto che non è così. Il Milan ha anche tanti infortunati, e bisogna vedere perché, la Juve sta meglio mentalmente e sta meglio fisicamente. E’ una squadra più giovane ed ha più motivazioni. Non sempre gli riesce quel che cerca di fare, anche mercoledì senza punizione non avrebbe vinto nonostante 5/6 palle gol. La punizione di Del Piero? E’ stato un grosso errore della barriera. Quando la fa Del Piero è eccezionale, se la fa un altro è errore della barriera”.

    Del Piero può essere un valore aggiunto nel rush finale, grande esempio di professionista: mai una parola fuori posto e sempre pronto. “Io non ci vivo dentro la Juve, se tutta la squadra e tutto l’ambiente lo rispetta vuol dire che si presenta bene“, la frase sibillina. Chiude su Conte che agli inizi della carriera ha inserito Zeman e Sacchi nel suo ideale Pantheon: “veniva spesso a Lecce a vedere i miei allenamenti”. Zdenek Zeman pensa di avere nemici? “Io conosco solo amici, i nemici non li calcolo”. E con un sorriso saluta tutti e se ne va.