Tag: zdenek zeman

  • Juve e Roma, Quagliarella per il riscatto di Borriello?

    Juve e Roma, Quagliarella per il riscatto di Borriello?

    Nel giorno dell’arrivo a Torino per le visite mediche di rito dei neo acquisti Isla ed Asamoah, emerge uno scenario nuovo nel mercato bianconero, in merito alla possibilità di uno scambio fra attaccanti, che vedrebbe protagonisti due campani come Fabio Quagliarella e Marco Borriello.

    Come noto, infatti, nonostante la diffidenza generale con cui è approdato a Torino nel mercato di riparazione dello scorso Gennaio, in prestito con diritto di riscatto fissato ad 8 milioni di euro, Marco Borriello ha subito conquistato la fiducia di mister Conte, per il suo impegno e la sua abnegazione in allenamento e, poi, con il gol determinante a Cesena, che regalò alla squadra tre punti pesanti in chiave scudetto, ma anche con la rete al Novara e la complicità nell’autogol di Astori nella partita-scudetto di Cagliari. Anche Quagliarella è considerato un giocatore importante nei piani bianconeri, ma piace molto alla Roma di Zdenek Zeman e, dunque, Marotta potrebbe cogliere l’occasione per proporre uno scambio Quagliarella Borriello a Walter Sabatini, evitando, così, l’esborso – ritenuto eccessivo – di 8 milioni di euro per il riscatto. L’importanza di Marco Borriello nei piani di Conte, risulterebbe, dunque, superiore rispetto a quella di Quagliarella, soprattutto in termini di gestibilità.

    Marco Borriello | © Tiziana Fabi/Getty Images

    Con i numerosi impegni in programma nella prossima stagione, data la partecipazione alla prossima Champions League, alla Juventus servirà una rosa più ampia e, soprattutto, dei giocatori disponibili a sedere in panchina ed a farsi trovar pronti in caso di necessità, come Borriello ha dimostrato lo scorso anno, facendo leva proprio sul grande feeling con mister Conte.

    Dal canto suo, Fabio Quagliarella potrebbe accettare di buon grado la possibilità di trasferirsi a Roma, considerando il forte interessamento del direttore sportivo giallorosso Sabatini ed, in particolare, la possibilità di giocare nella squadra di Zeman, alla luce della nota valorizzazione delle caratteristiche degli attaccanti da parte del tecnico boemo. Esistono, dunque, buone ragioni per credere che la trattativa possa andare in porto.

  • Il Pescara a Stroppa, ecco l’ufficialità. Battuta la concorrenza di Ferrara

    Il Pescara a Stroppa, ecco l’ufficialità. Battuta la concorrenza di Ferrara

    Giovanni Stroppa è il nuovo allenatore del Pescara. La notizia, nell’aria ormai da qualche giorno, ha trovato il crisma dell’ufficialità nel tardo pomeriggio di oggi quando la società abruzzese lo ha comunicato attraverso il proprio sito ufficiale. L’ormai ex tecnico del Sud Tirol subentra al boemo Zdenek Zeman, passato alla Roma, e sarà presentato domani alle 12 nel porto turistico Marina di Pescara. L’accordo tra le parti è arrivato dopo una riunione presso gli uffici del presidente del Pescara, Daniele Sebastiani, con Stroppa che cosi ha superato la concorrenza di Ferrara e Gasperini, dati nelle scorse settimane vicini alla società neo promossa, in particolare l’attuale trainer dell’Under 21.

    Per lui un contratto annuale con opzione sul secondo, cosi come deciso all’unanimità dal cda pescarese. Stroppa ha avuto parole di elogio con riguardo alla piazza abruzzese ma anche nei confronti dell’ex tecnico dei Delfini Zeman, del quale è stato anche giocatore tra Foggia ed Avellino. Per il 44enne di Mulazzano è la prima esperienza da allenatore in Serie A: nella stagione appena conclusa come detto ha allenato il Sud Tirol, formazione con la quale ha conquistato il settimo posto nel girone B di Prima Divisione.

    Giovanni Stroppa © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Nelle precedenti quattro stagioni aveva allenato la Primavera del Milan, con la quale ha conquistato anche una Coppa Italia. Da calciatore Stroppa ha militato per quattro stagioni, non consecutive, proprio con i rossoneri, ma ha vestito anche le casacche di Monza, Lazio, Foggia, Udinese, Piacenza, Brescia, Genoa, Alzano Virescit, Avellino e Chiari, formazione quest’ultima con la quale ha chiuso la propria carriera nel 2006.

    Per lui adesso una nuova avventura nella massima serie, anche se non è mancata qualche perplessità dovuta alla mancanza di esperienza. Riuscirà a convincere gli scettici? Staremo a vedere, ma intanto risolta la questione allenatore la società dovrà lavorare anche sul fronte mercato, dove continua ad essere al centro la questione riguardante il giovane talento Verratti.

  • Roma, Zeman punta Giuseppe Rossi e Insigne

    Roma, Zeman punta Giuseppe Rossi e Insigne

    Sono iniziati i grandi lavori in casa Roma, dopo l’arrivo di Zeman in panchina. L’intenzione del boemo è quella di ricostruire una Zemanlandia doc, di quelle da far emozionare, nel bene o nel male, senza vie di mezzo. A Roma si batte forte la pista che porta a Lorenzo Insigne.

    Difficile la trattativa, sebbene ci sia stata un’apertura da parte del procuratore del giocatore, Antonio Ottaiano, che al sito Gazzettagiallorossa.it ha rilasciato  importanti dichiarazioni in merito all’opportunità giallorossa. L’intervista, riportata in maniera integrale su Calciomercato.com, mostra il forte desiderio del fantasista di raggiungere al più presto Zeman, su qualunque panchina sieda.

    E non importa se una città come il Napoli lo consideri già il nuovo Lavezzi, il numero 10 che può riaccendere l’entusiasmo della folla partenopea e falle raggiungere livelli di sonoro raggiunti solamente 20 anni fa. Nonostante l’agente ribadisca l’intenzione del proprio assistito di continuare ad essere allenato dal boemo, lanciando messaggi d’amore anche alla piazza di Roma, lo stesso procuratore però torna con i piedi per terra una volta analizzata la situazione Napoli, con De Laurentiis in primis che difficilmente potrà vendere un calciatore del genere a una diretta concorrente per un posto nell’Europa che conta.

    lorenzo insigne | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    C’è poi un concreto interesse da parte della Roma verso il Sottomarino giallo Giuseppe Rossi. L’attaccante del Villareal, retrocesso quest’anno in Segunda, non è più un obiettivo di mercato irrealistico, come lo era stato la scorsa estate, quando Sabatini andò a bussare alla porta del presidente spagnolo e si vide recapitata una richiesta di 25 milioni, ritenuta fuori mercato dalla società capitolina.

    Ora le cose sono cambiate. Da una parte il costo del cartellino è sceso automaticamente di almeno un terzo del valore dopo la debacle del Sottomarino nella Liga, mentre l’ennesimo infortunio patito al ginocchio dall’attaccante azzurro ha definitivamente dimezzato la sua quotazione, che ora si aggira intorno ai 10-12 milioni di euro. La Roma sembra non curarsi dell’infortunio del Pepito, che lo terrà fuori fino a marzo 2013, e vuole ugualmente approfittare del momento per acquistare un sicuro big per la prossima stagione.

  • Zeman Roma 13 anni dopo. Adesso il mercato

    Zeman Roma 13 anni dopo. Adesso il mercato

    Ave Zeman, bentornato a casa. Il Re di Roma dopo un esilio lungo 13 anni è di nuovo nel suo regno, pronto a guidare l’impero giallorosso alla riconquista del Bel Paese. Ne è passata di acqua sotto i ponti del Tevere prima di rivedere il suo padre spirituale nella terra natale. E’ sbarcato ieri, ufficialmente, ma non ci azzardiamo certo a dire che se ne sia mai andato da qui, sentimentalmente parlando. Il capolavoro realizzato a Pescara è stato propedeutico per rientrare nel calcio dei grandi, fra cui Zeman recita un ruolo di protagonista assoluto, da Oscar del calcio, e non quelli di Sportitalia (senza alcuna vena polemica, sia ben inteso). Chi avrebbe mai pensato solo 12 mesi fa, all’atto di insediamento degli americani, che l’anno successivo si sarebbe rivisto colui che fece divertire (e non solo) Roma e l’Italia sedersi nuovamente sulla panchina giallorossa? Pochi, forse nessuno, e se qualcuno rispondesse di sì potrebbe a diritto competere sullo stesso piano di Nostradamus o del Polpo Paul.

    Ieri servizio completo. Si inizia con l’autografo su di un contratto biennale, rovesciando così i pronostici che davano il boemo intenzionato a legarsi per un solo anno alla società giallorossa. Stretta di mano con Silvio Baldini e poi via, verso il luogo del delitto. Una passeggiata sopra l’erba di Trigoria, amore a prima e seconda vista del boemo, con già in mente gli allenamenti e le corse dei nuovi e vecchi atleti. E’ ormai pomeriggio inoltrato, sul Colosseo scende il sole per far posto alla sorella Luna, le macchine ritornano a casa ascoltando alla radio una canzone di Venditti, fra queste anche l’auto con sopra Zeman, forse, grande amico del cantautore romano.

    zdenek zeman | © Graham Chadwick /Allsport

    Primo giorno di scuola e di calciomercato a Roma. Nella chiacchierata con il ds Sabatini sul prato di Trigoria non crediamo che si sia parlato di matriciana o del nuovo film di Carlo Verdone. In porta Stekelenburg dovrebbe essere confermato al 100%, dal momento che gode della fiducia del boemo. Non si può dire lo stesso per chi gioca davanti al portiere olandese. In difesa non convincono in tanti. Kjaer tornerà senza rimpianti in Germania, non venendo riscattato, scelta quasi obbligata nei confronti di chi è stata una delle maggiori delusioni di questa stagione. C’è poi il nodo Juan-Heinze. Entrambi aspettano la risposta del nuovo tecnico, con il brasiliano che ha già informato la dirigenza di voler proseguire la sua avventura a Roma. Con ogni probabilità Zeman chiederà a Sabatini Marco Capuano, allenato quest’anno al Pescara e titolare nell’Under 21. La trattativa pare però bloccata dalle parole del ds Delle Carri, che ha escluso la partenza del difensore classe ’91. Sempre al centro della difesa i giallorossi sono vicinissimi a Leandro Castan, per il quale Sabatini ha offerto al Timao una cifra vicina ai 4 milioni di euro. Per la corsia di sinistra la Roma ha bloccato il ventenne Dodò, anche lui del Corinthians, che andrà a sostituire lo spagnolo Jose Angel.

    A centrocampo il nome che più circola in questi giorni è quello di Marco Verratti. Anche su questo fronte il ds Delle Carri è stato piuttosto chiaro, ribadendo come il faro abruzzese resterà un altro anno a Pescara. Ciò nonostante il saluto dello stesso giocatore, affidato a Facebook, al tecnico dopo l’addio alla squadra (“un giorno ci ritroveremo”), e un’offerta vicino agli 8 milioni di euro presentata dai giallorossi ai vertici della società abruzzese. Probabile il ritorno alla base di Florenzi, quest’anno protagonista in Serie B con la maglia del Crotone, e l’addio invece al lento Gago, che non verrà riscattato dal Real Madrid.

    Per l’attacco largo alla fantasia di Lamela, il quale potrebbe diventare il vecchio Totti del nuovo corso Zeman. Probabile anche la conferma di Borini, mentre è ancora in stand-by la situazione di Caprari (il Pescara ha dalla sua la possibilità di acquisire metà del suo cartellino). Da non sottovalutare giovani come Piscitella e Junior Tallo, sebbene attualmente sia l’uruguaiano Nico Lopez ad avere le chances più alte di vestire la maglia della Prima squadra nella prossima stagione. Ancora prematuro invece qualsiasi discorso legato a Bojan. Il Barcellona infatti ha la possibilità di riacquistare il calciatore versando alle casse della Roma 17 milioni di euro, ma al momento nulla lascia pensare che i blaugrana siano interessati a riprendere Bojan, che potrebbe invece rilanciarsi con la cura del boemo. Zeman Roma, 13 anni di assenza e sentimento.

  • La Roma di Zeman, Totti al centro del progetto

    La Roma di Zeman, Totti al centro del progetto

    È cosa ormai fatta per il ritorno di Zeman alla Roma. Il tecnico boemo dopo essere tornato alla ribalta con la promozione in Serie A del suo Pescara, attraverso un calcio divertente e spettacolare come suo specifico marchio di fabbrica, prepara il suo rientro nel club giallorosso dopo l’addio del 1998 con il quinto posto in bacheca, e la successione di Capello. Le ultime parole pronunciate sul palco nel bel mezzo della festa per la promozione del Pescara in A, avevano fatto presagire ai tifosi un addio imminente, con la Roma, unica società che avrebbe potuto realmente far vacillare il tecnico boemo. Manca ancora l’ufficialità, sia chiaro, ma dalle parole rilasciate in una recente intervista all’emittente sportiva Sky Sport 24, lo stesso Zeman fa trapelare come per sancire il nuovo matrimonio giallorosso manchino solo la firma e i dettagli. La voglia di rivincita, e di riscatto saranno il catalizzatore di un progetto Roma che dopo l’annata fallimentare di Luis Enrique dovrà iniziare a dare i suoi frutti, riportando i giallorossi nei posti alti della classifica.

    Zdenek Zeman © Marco Luzzani Getty Images Sport

    ACCORDO RAGGIUNTO – L’incontro con Franco Baldini di lunedì ha portato i frutti sperati. La conferma arriva attraverso le stesse parole del boemo che in merito al suo futuro ha spiegato di aver parlato con la società giallorossa e di essere a buon punto. Il ritorno a Roma è visto da Zeman come una sorta di rivincita e un’opportunità di tornare ad allenare nel calcio che conta dopo un’uscita di scena per motivi ‘esterni’ al mondo del calcio:

    “Per me questa avventura rappresenta tante cose, una rivincita e una nuova occasione. Sono uscito dalla Roma perché dovevo uscire. Sono uscito per un problema politico, non per il rendimento. Nel 1998, dopo lo scandalo (doping, ndr), la Roma ha perso più di venti punti per le decisioni di altri. Con venti punti in più, la squadra sarebbe stata competitiva. Continuando con me, l’anno dopo la Roma non avrebbe fatto meglio quindi è stato giusto cambiare”.

    TOTTI E I GIOVANI – La Roma del futuro inizierà a prendere forma verosimilmente già da venerdì, data in cui ci sarà un altro incontro tra Zeman e Baldini per porre la firma sul contratto e l’ufficialità al nuovo tecnico giallorosso. Sul capitolo Totti, Zeman ha spiegato come se il capitano della Roma continuerà a dimostrare il suo valore, giocherà titolare, anche nel ruolo di prima punta. Filosofia chiara e senza possibilità di fraintendimenti: gioca chi merita, senza considerare la carta d’identità dei calciatori, nonostante il tecnico boemo spesso riesca a ottenere i suoi migliori risultati proprio con i più giovani.

    MERCATO – Ovviamente è prematuro parlare di mercato prima della firma di Zeman, ma le primissime indiscrezioni giornalistiche parlano di alcune precise preferenze del boemo. Nella lista dei desideri spunta il nome di Angelo Ogbonna, giovanissimo difensore del Torino in ottica Nazionale azzurra e sui cui sono forti gli interessi anche di altri importanti club di Serie A. Occhio anche ai fedelissimi del Pescara che potrebbero e magari vorrebbero seguire Zeman alla Roma, tra cui Verratti e Insigne. Difficilissimo per gli ultimi due con Verratti che a scanso di sorprese rimarrà un altro anno a Pescara e Insigne probabilmente con l’addio di Lavezzi vestirà l’azzurro di Napoli. Rimane apertissimo il discorso su Destro, ma c’è da battere la concorrenza di Juventus e Inter che al momento sembrano essere in vantaggio.

  • Borsino allenatori Serie A, Zeman Roma. Petkovic Lazio

    Borsino allenatori Serie A, Zeman Roma. Petkovic Lazio

    Nonostante tutta l’attenzione, in questi giorni, sia rivolta al ciclone scommessopoli e alla Nazionale azzurra che si sta preparando per gli Europei di Polonia ed Ucraina, le società continuano a lavorare sia per quanto riguarda il calciomercato, al fine di rafforzare gli organici da mettere a disposizione degli allenatori sin dall’inizio della preparazione estiva. Ed a proposito di allenatori, cercheremo adesso di far un borsino allenatori serie A provando ad intuire i movimenti sulle ancora tante panchine vuote o le cui società non hanno sciolto le riserve. Ma partiamo dalle certezze. E qui vi rientrano le prime tre classificate dell’ultima stagione.

    La Juventus, nonostante l’avviso di garanzia della Procura di Cremona, ha difeso ma spada tratta e confermato Antonio Conte, l’uomo che ha riportato i bianconeri sul tetto d’Italia dopo diversi anni. Resterà sulla panchina del Milan Massimiliano Allegri, nei cui confronti sembrava mancare la fiducia della società rossonera che invece ha deciso di dare un’altra chance all’allenatore toscano nonostante la non brillante annata appena trascorsa. Sembra aver smaltito la stanchezza che si era palesata dopo l’ultimo turno di campionato Francesco Guidolin, il quale guiderà l’Udinese sin dai preliminari di Champions League.

    In zona Europa League al momento l’unica panchina certa è quella dell’Inter, affidata ad Andrea Stramaccioni che ha avuto il compito di guidare i neroazzurri nel’ultima parte dell’annata appena trascorsa. Discorso diverso invece per Napoli e Lazio. De Laurentiis come al solito non ha sciolto le riserve con Mazzarri, il quale pretende alcune garanzie tecniche ben precise. Al momento c’è circa il 70% delle possibilità che resti, mentre il restante 30% è da dividere tra Reja (20%) e Montella (10%), tecnici gli ultimi due molto graditi dal patron dei campani. La Lazio sembra aver sciolto ogni dubbio: sarà il serbo Vladimir Petkovic il nuovo tecnico.

    Zdenek Zeman © Giusepep Bellini/Getty Images

    Tecnico straniero anche per la Roma, ormai vicinissima a Zdenek Zeman. Il boemo (90%) sembra aver battuto la concorrenza sia di Vincenzo Montella (5%) che di Andrè Villas Boas (5%). E a proposito di Montella (60%), sembra essere lui il prescelto di Pradè per guidare la Fiorentina, ma ancora il discorso è tutt’altro che concluso. La società infatti sta valutando anche altre soluzioni, come quella che porta a Claudio Ranieri (30%) e Fulvio Pea (10%), mentre per Zeman ormai c’è poco da fare. Se l’aeroplanino risolverà il rapporto con il Catania, allora l’affare potrebbe concludersi in fretta. Ed a proposito degli etnei, il patron Pulvirenti sembra orientato su Marino (70%), il quale dovrebbe battere la concorrenza di Maran (20%) e Ficcadenti (10%). Quest’ultimo infatti sembra orientato alla riconferma in quel di Cagliari.

    Tanto per cambiare nuovo allenatore a Palermo: si tratta di Giuseppe Sannino, reduce da un’ottima stagione in quel di Siena. I toscani, per la sua successione, stanno seriamente pensando all’attuale tecnico del Sassuolo Pea (60%), ma molto dipenderà anche dall’eventuale promozione degli emiliani in Serie A e dal futuro dei bianconeri implicati nella vicenda scommessopoli. L’alternativa sembra essere rappresentata da Davide Dionigi (30%) del Taranto, mentre sembra da escludere l’ipotesi Devis Mangia (10%). Non cambieranno nulla Atalanta, Bologna, Chievo e Parma, le quali proseguiranno rispettivamente con Colantuono, Pioli, Di Carlo e Donadoni, autori di ottime stagioni.

    Preziosi ha deciso di dare fiducia a Gigi De Canio, il quale ha guidato il Genoa alla salvezza nelle ultime giornate del campionato appena trascorso. Capitolo neo promosse: Giampiero Ventura non si muoverà da Torino, mentre il Pescara cambierà, con Zeman destinato alla Roma. In pole sembra esserci Delio Rossi (40%), ma la concorrenza è davvero tanta. Da non escludere però un ritorno di Eusebio Di Francesco (30%) o la scommessa Giacomo Modica (30%), pupillo di Zeman.

  • Roma, Zeman ad un passo. Domani incontro verità

    Roma, Zeman ad un passo. Domani incontro verità

    Tra meno di 24 ore la Roma potrebbe avere, o quasi, il suo nuovo allenatore, Zdenek Zeman. Negli ultimi giorni le quotazioni del tecnico boemo artefice della promozione in Serie A del Pescara hanno preso quota tanto da superare, in uno schiocco di dita, la concorrenza rappresentata da Vincenzo Montella, Marcelo Bielsa e Andrè Villas Boas.

    I dirigenti giallorossi hanno fissato per domani un incontro nella capitale con Zeman, disponibile ora che il campionato di Serie B si è concluso ad ascoltare ogni tipo di proposta, in primis quella della Roma che ha sì voltato pagina con Luis Enrique ma che ha scelto di voler proseguire con il progetto intrapreso un anno fa, ovvero proporre un calcio offensivo, votato all’attacco, e farlo con i giovani. Musica per le orecchie del boemo dopo la splendida cavalcata stagionale che ha portato gli abruzzesi a vincere il campionato cadetto riconsegnando alla città di Pescara la massima serie a distanza di 19 anni dall’ultima apparizione. Il Delfino infatti possiede una delle squadre con l’età media più bassa dell’intero campionato, il boemo ha lavorato e valorizzato giocatori in rampa di lancio come Ciro Immobile, Lorenzo Insigne, Marco Verratti e Gianluca Caprari che probabilmente dall’anno prossimo vestiranno altre maglie in club importanti di Serie A.

    Zdenek Zeman © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Anche per quest’ultimo motivo il tecnico sarebbe orientato a lasciare Pescara nonostante il presidente Daniele Sebastiani abbia provato a riconfermarlo anche per la prossima stagione attraverso un significativo aumento di stipendio a farlo desistere dalle sirene provenienti dalla capitale. Difficile che il boemo non ceda al corteggiamento della sua ex squadra, a Roma ha lasciato un buon ricordo nelle due annate trascorse sulla panchina giallorossa: il tifo infatti, appresa la notizia della possibilità di un suo ritorno, ha preso posizione pronunciandosi in favore di Zeman. Domani se ne saprà di più, certo è che se il colloquio di domani dovesse essere proficuo per entrambe le parti, la fumata bianca non dovrebbe tardare ad arrivare. In molti si chiedono se la scelta dei dirigenti giallorossi di puntare sul boemo sia quella giusta dal momento che la nota dolente della Roma nel campionato appena concluso è stata la fase difensiva e quella di Zeman, che sarà anche uno dei precursori di un calcio propositivo e spettacolare, lascia certamente a desiderare.

    Resta comunque ancora in corsa per la panchina giallorossa Vincenzo Montella anche se la pista che porta all’Aeroplanino pare essersi raffreddata nelle ultime ore per le resistenze che il presidente del Catania Antonino Pulvirenti sta opponendo (vorrebbe un conguaglio in denaro per liberare il tecnico, ndr), più lontani dalla capitale Il Loco Marcelo Bielsa, candidatura bocciata sia da Franco Baldini che da Walter Sabatini dopo la missione perlustrativa a Madrid in occasione della finale di Coppa del Re Barcellona – Atheltic Bilbao, e lo Special Two Andrè Villas Boas, reduce dall’avventura disastrosa con il Chelsea che poi si è laureato campione d’Europa agli ordini del suo sostituto Roberto Di Matteo.

  • Montella non convince, Zeman allenatore Roma?

    Montella non convince, Zeman allenatore Roma?

    A Roma tiene banco il rebus allenatore. Vincenzo Montella non sembra più essere il favorito a sedere sulla panchina giallorossa e non a caso la società capitolina starebbe pensando di affidare il progetto Roma a Zdenek Zeman , attuale allenatore del Pescara neopromosso e accostato negli ultimi giorni a quasi tutte le panchine vacanti della Serie A. L’indiscrezione balzata nella serata di ieri è stata confermata oggi e l’ipotesi Zeman allenatore Roma farebbe contenti un pò tutti a Trigoria. I tifosi lo acclamano a gran voce, il capitano della Roma Francesco Totti da tempo è un estimatore del tecnico boemo e lo ha confermato in recenti dichiarazioni. Inoltre Zeman costa poco e chi meglio di lui potrebbe valorizzare al meglio il pacchetto giovani già presente nella squadra della capitale.

    Zdenek Zeman © Claudio Villa/Getty Images

    Fin qui tutto quadra, ma ci sono dei tempi tecnici da rispettare in quanto il tecnico boemo deve ancora concludere il suo straordinario campionato di serie B (sabato ultima partita) e poi valuterà se cedere alla tentazione romanista. Nei giorni scorsi si era intuito che Zeman volesse continuare la sua avventura a Pescara ma adesso l’interesse della Roma potrebbe far vacillare i suoi piani. La dirigenza capitolina ha già fatto capire le proprie intenzioni alla società abruzzese ed ora attende sviluppi.

    Nel frattempo Vincenzo Montella è in stand-by e la candidatura dell’ex tecnico del Foggia potrebbe precludergli nuovamente la panchina giallorossa. Il tecnico campano era fino a pochi giorni fa il candidato principale a succedere a Luis Enrique ma sembra che nei tre incontri avvenuti tra Montella e Roma, le due parti abbiano trovato molte divergenze che hanno raffreddato i rapporti. Resta sempre in auge il nome di Andrè Villas Boas, che sembra non aver trovato l’accordo con il Liverpool e piace tanto ai dirigenti della Roma perchè è un tecnico giovane e vincente (esperienza Chelsea a parte).

  • Lorenzo Insigne eletto miglior giovane serie B 2012

    Lorenzo Insigne eletto miglior giovane serie B 2012

    E’ il napoletano Lorenzo Insigne il miglior giovane del campionato di Serie B secondo il sondaggio effettuato dal sito di Sky Sport: il giocatore del Pescara, neopromosso di Zeman, in prestito dal Napoli, ha ottenuto, infatti, il 52,93% delle preferenze, che gli hanno permesso di battere la concorrenza di un’altra promessa del nostro calcio, ossia Alessandro Florenzi  del Crotone, ma in prestito dalla Roma. Un testa a testa in finale tra i due gioiellini, entrambi classe 1991, ventunenni di belle speranze e dal grande potenziale, che si affacciano al grande calcio con la volontà di far bene, continuando sulla positiva strada intrapresa finora.

    In tal senso, si è espresso anche Angelo Peruzzi, vice di Ciro Ferrara tecnico dell’Under 21 Azzurra, che ha sottolineato il grande talento del giovane Lorenzo Insigne, proprio nel giorno della sua consacrazione come miglior giovane del campionato cadetto, oltre che vincitore del titolo di migliore attaccante esterno della serie Bwin 2012, realizzando diciotto gol in maglia biancoazzurra.

    Lorenzo Insigne | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    La premiazione del giovane Lorenzo Insigne verrà trasmessa in diretta da Sky Sport nel pre-partita di Pescara-Nocerina, in programma sabato 26 Maggio alle ore 20.45 e che si preannuncia come una passerella festosa per gli abruzzesi, che celebreranno nello stadio casalingo la promozione in serie A ottenuta con una giornata di anticipo al Marassi contro la Sampdoria.

    Dopo la festa e la premiazione, però, per il giovane Lorenzo sarà tempo di pensare al proprio futuro che, al momento, è ancora incerto: le richieste di certo non mancano, soprattutto da parte di club che vorrebbero ottenerlo in prestito, ma ci sarebbe anche la possibilità di un suo ritorno al Napoli, in particolare dopo le parole di grande stima nei suoi confronti espresse dal presidente De Laurentiis, sempre che il tecnico Walter Mazzarri gli offra le opportune garanzie, “senza aver la pretesa di partire titolare” ma, perlomeno, la possibilità di essere considerato alla pari con gli altri attaccanti: in caso contrario, il giovane Lorenzo è pronto a restare ancora un anno a Pescara.

     

    I gol di Lorenzo Insigne nel campionato Serie B 2012
    [jwplayer config=”120s” mediaid=”139896″] 

  • Zeman da eretico a re del mercato

    Zeman da eretico a re del mercato

    Il suo ritorno in serie A con il Pescara, il record di gol segnati nel campionato cadetto, ed il calcio spettacolo nuovamente espresso sembrano aver risvegliato l’attenzione su uno dei personaggi più “sui generis” del campionato italiano, Zdenek Zeman. Il tecnico boemo, impassibile come una sfinge, sembra essere, infatti, l’oggetto del desiderio di quei club che sono alla ricerca di una guida tecnica per la prossima stagione, che sia in grado di plasmare la squadra, regalandole principi tattici, filosofia di gioco spregiudicato e spettacolo in campo, in risposta all’ormai noto dogma zemaniano del “basta segnare un gol in più degli avversari per vincere la partita”.

    Su tutte, in particolare due grandi “decadute” come Lazio e Fiorentina sembrano seguire da vicino il tecnico, considerando che, per ragioni diverse, entrambe hanno la necessità di trovare una guida per la prossima stagione: la Lazio perchè “orfana” di Edi Reja, dopo il tira e molla sulla sua permanenza che si è poi concluso con la decisione del tecnico goriziano di andar via; la Fiorentina per il post-Delio Rossi, alla luce del burrascoso addio del tecnico a seguito dello scontro fisico con Ljaljc.

    Nei giorni immediatamente seguenti alla vittoria del Pescara contro la Sampdoria, che ha sancito la matematica promozione in Serie A, pareva certa la riconferma di Zeman sulla panchina abruzzese, per “esportare” il progetto biancoazzurro anche nella massima serie, per dimostrare che le sue idee di gioco, nonostante il passare degli anni, sono ancora molto valide: negli ultimi giorni, però, il tecnico boemo non è stato presente alle diverse riunioni tecniche svoltesi con il presidente Sebastiani ed il direttore sportivo Delli Carri, finalizzate alla programmazione della prossima stagione e, quindi, anche delle questioni di mercato, oltre a disertare, nel pomeriggio di ieri, la visita della squadra al Pescara store, per salutare i tanti tifosi che attendevano, sotto la pioggia, i loro beniamini.

    Zeman eroe di Pescara | ©Getty Images
    Probabilmente, il mister aveva solo bisogno di riposare e di allontanarsi da tutto dopo una stagione così intensa ma i malpensanti associano tale situazione a segnali inequivocabili di un improvviso raffreddamento dei rapporti con il Pescara, cui potrebbe far seguito l’eventualità di un suo trasferimento altrove. In tal senso, pare ci sia già stato un primo contatto telefonico fra la Fiorentina e Zeman, con il club Viola che sarebbe fortemente interessato ad assicurarselo per la prossima stagione, al punto da proporgli di portar con sè i suoi gioiellini più preziosi, ossia i giovani Insigne e Verratti che, però, piacciono anche ad altri club.

    Oltre ai Viola, come detto, anche la Lazio sarebbe disposta a tutto pur di assicurarselo, al punto che il ds Igli Tare avrebbe seguito dallo stadio alcune delle ultime gare del Pescara, tentando un pressing ravvicinato nel tentativo di riportarlo nella Capitale che lo ha tanto amato: data l’accesa concorrenza, però, se l’operazione Zeman sfumasse, il presidente Claudio Lotito potrebbe decidere di “ripiegare” su Luigi Del Neri, ex tecnico di Chievo, Atalanta, della Roma, della Sampdoria e della Juventus, che porterebbe con sè il suo modulo 4-4-2 e la sua impostazione di gioco, focalizzata soprattutto sul gioco degli esterni di fascia.

    In ogni caso, comunque, a prescindere dalla sua prossima destinazione, il personaggio-Zeman calamiterà ancora a lungo l’attenzione su di sè.