Tag: zdenek zeman

  • Roma-Bologna, Balzaretti ce la fa. Emiliani con Gilardino unica punta

    Roma-Bologna, Balzaretti ce la fa. Emiliani con Gilardino unica punta

    Roma per cercare la prima gioia interna della stagione, Bologna per riscattare il bruciante ko maturato nel finale della gara con il Milan prima della sosta per le nazionali. Grandi motivazioni da ambedue le parti dunque nella sfida che si disputerà alle 15 all’Olimpico.
    Per l’occasione Zeman può tirare un sospiro di sollievo avendo recuperato nelle ultime ore sia Balzaretti che Totti, quest’ultimo fermatosi nel corso dell’allenamento di giovedì mattina ma pienamente recuperato per la sfida contro gli emiliano.

    Con Dodò, Bradley, De Rossi, Osvaldo, Perrotta e Lobont fuori il tecnico dei giallorossi Zdenek Zeman non avrà a disposizione l’intero organico ma potrà schierare in campo comunque una formazione di tutto rispetto, tanto che sembra avere ancora qualche il dubbio. Come in attacco dove ad affiancare Totti e Destro sembra esserci il ballottaggio tra Nico Lopez e Lamela, con il primo favorito. Nel suo 4-3-3 il tecnico boemo, davanti al portiere Stekelenburg, dovrebbe schierare una difesa formata da Burdisso e Castan centrali con Piris e Balzaretti laterali. In mezzo al campo il trio Florenzi, Tachsidis, Pjanic con Totti, Destro e Nico Lopez in avanti.

    Dall’altra parte Pioli perde in difesa Natali il quale si aggiunge come assenza a quelle di Khrin, Riverola e Portanova. Il modulo ad albero di Natale poi dovrebbe sacrificare sia Acquafresca che Gabbiadini i quali dovrebbero lasciare spazio al più esperto Gilardino. Nel 4-3-2-1 il tecnico degli emiliani davanti al portiere Agliardi dovrebbe schierare un reparto difensivo formato da Antonsson e Cherubin centrali con Motta e Morleo laterali. In mezzo al campo Taider, Perez e Guarente con Kone e Diamanti a supporto di Gilardino.

    Federico Balzaretti © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Roma-Bologna, le probabili formazioni:
    ROMA (4-3-3): Stekelenburg; Piris, Burdisso, Castan, Balzaretti; Florenzi, Tachsidis, Pjanic; Totti, Destro, Nico Lopez. In panchina: Svedskauskas, Goicoechea, Lucca, Marquinhos, Taddei, Romagnoli, Marquinho, Lamela, Tallo. Allematore: Zeman
    BOLOGNA (4-3-2-1): Agliardi; Motta, Antonsson, Cherubin, Morleo; Taider, Perez, Guarente; Kone, Diamanti; Gilardino. In panchina: Curci, Garics, Carvalho, Abero, Sorensen, Pasquato, Pulzetti, Gimenez, Acquafresca, Gabbiadini, Pazienza. Allenatore: Pioli

  • Tornado Zeman, accuse ad Abete e Moratti. Scherzo a Vialli

    Tornado Zeman, accuse ad Abete e Moratti. Scherzo a Vialli

    Uno Zeman a tuttotondo quello di ieri pomeriggio, quasi fosse una scultura del celebre Bernini. Ne ha per tutti il tecnico giallorosso, da Abete a Moratti. Persino quando non è il boemo in persona a parlare, le catastrofi sono dietro l’angolo. Ne sa qualcosa Gianluca Vialli, che poche ore prima aveva definito “paraculo” colui che è considerato il nemico numero uno della Juventus (più che altro dagli stessi tifosi della Vecchia Signora). Durante la trasmissione radiofonica condotta da Piero Chiambretti, l’ex calciatore di Juve e Samp si trova in collegamento telefonico quando ecco spuntare dal cilindro la telefonata di un finto Zeman. Piuttosto singolare e divertente il teatrino che da lì a poco si è andato a creare, rappresentazione scenica dell’Italia di oggi, dove a volte occorre davvero poco per rivoltare la realtà.

    Questione di “paraculo” La telefonata a Vialli dura pochi minuti, quanto basta per farsi due risate e porsi qualche domanda. Il finto Zeman esordisce con un “Buongiorno” targato Boemia, tanto da confondere e annebbiare la lucidità dell’altro interlocutore. Non si spiega infatti il motivo per il quale Vialli debba etichettare Zeman con il titolo di maestro, se quest’ultimo fino a 12 ore prima era soltanto un “paraculo” (a proposito di “paraculi”, come è piccolo il mondo). La telefonata prosegue. Come riporta la Gazzetta, Vialli si scioglie, ingaggiando una convincente dialettica col boemo. Peccato fosse tutto uno scherzo.

    gianluca vialli | ©Warren Little/Getty Images

    Nemico del calcio Non solo Vialli rimane al palo sulla questione “paraculo”, ma anche Giancarlo Abete viene colpito da una stoccata di sciabola nel pomeriggio, quando Zdenek Zeman definisce il presidente della Figc un nemico del calcio. Dichiarazioni rilasciate durante un’intervista che andrà in onda domani sul periodico Sette, e che hanno già percorso l’intera penisola. Il rischio di un deferimento per il tecnico della Roma è concreto, sebbene siano arrivate prontamente le rettifiche serali, che sostanzialmente pongono l’accento non sul singolo ma sul sistema calcio.

    Sono solo parole Sono molteplici i riferimenti al mondo musicale per il concetto di “parole”, e il mondo del calcio non fa eccezione. Senza rifarsi al modello Mina, Zeman bolla con queste parole il corteggiamento di Massimo Moratti:” Molte parole. Ma poi bisogna vedere se ci sono le condizioni per lavorare bene. E non parlo di giocatori da acquistare”. Frase neanche troppo sibillina, che fa capire, se ce ne fosse ancora bisogno, il “personaggio” Zeman.

  • Gianluca Vialli attacca il boemo Zeman “sei un paraculo”

    Gianluca Vialli attacca il boemo Zeman “sei un paraculo”

    Gianluca Vialli contro Zdenek Zeman: la storia continua! I due noti personaggi sportivi non hanno mai avuto simpatia reciproca dopo che l’attuale allenatore della Roma ha accusato l’ex attaccante juventino di utilizzare sostanze dopanti ai fini del rafforzamento muscolare. Vialli, attualmente impegnato come commentatore per Sky ha definito il boemo un paraculo e una persona che combatte solo le battaglie che gli convengono. Parole di fuoco dell’ex bomber della nazionale italiana che non ha ancora perdona Zeman per quelle insinuazioni su di lui e su Alessandro Del Piero.

    LE PAROLE DI VIALLI – “E’ intelligente ma pure un grandissimo paraculo” questa è la frase ad effetto di Gianluca Vialli a Radio24 che si scaglia contro Zdenek Zeman reo di non aver chiesto ancora scusa per le sue accuse, che causarono un processo ai danni della Juventus (e non solo) che terminò nel marzo 2007 con l’assoluzione dei medici juventino e di tutta la società bianconera. Zeman, nel corso di questi anni ha continuato a pungere gli ex giocatori della Juventus con delle battute al limite della provocazione e di tanto in tanto gli ex dipendenti del club di corso Galileo Ferraris attaccano l’ex allenatore del Pescara.

    Gianluca Vialli © David Cannon/Getty Images

    Gianluca Vialli continua la sua intervista, aggiungendo che attualmente la Roma è la rivale più accreditata della sua Juventus per la vittoria del campionato, con il vantaggio di non dover giocare le coppe e di poter disporre di un attacco formidabile formato da Totti – Osvaldo – Destro.

    Una situazione che non finirà mai, tant’è che i giornalisti sono pronti a ricevere la risposta del tecnico boemo che in occasione di Roma-Bologna (valevole per la terza giornata di serie A) affronterà una conferenza stampa che si preannuncia infuocata, visto che lo stesso Zdenek Zeman non si è mai tirato indietro davanti agli “insulti” provenienti dal clan bianconero.

    Zeman vs Juve: alla prossima puntata.

  • Zeman demolisce Stramaccioni, Inter-Roma 1-3

    Zeman demolisce Stramaccioni, Inter-Roma 1-3

    Gioie e dolori. Gioie giallorosse e dolori nerazzurri. Se da un lato la Roma di Zeman si esalta alla fine di questo match, candidandosi ufficialmente insieme al Napoli di Mazzarri come le due uniche squadre anti Juve, dall’altro l’Inter di Stramaccioni che volava sulle ali dell’entusiasmo dopo la vittoria di Pescara, finisce rovinosamente a terra dopo questa battuta d’arresto. Risultato che non ammette repliche 3 a 1 a Milano per la Roma che dopo un primo tempo ben giocato, nella ripresa schianta senza usare mezzi termini un’Inter a corto di fiato e anche di idee. Stramaccioni dovrà riflettere sugli errori commessi e sulle modifiche da apportare. Il tempo è a suo favore considerando come la sosta per le nazionali mitigherà una sconfitta certamente più amara del previsto.

    INTER-ROMA LA PARTITA

    Stramaccioni cambia le carte in tavola, schierando a sinistra sia Pereira che Nagatomo, con il nipponico in veste di terzino sinistro, e l’ultimo arrivato più avanzato. Davanti spazio a Cassano in coppia con Milito che vince il ballottaggio con Palacio. Zeman conferma le aspettative schierando Florenzi in mediana.
    I giallorossi partono subito forte, con un pressing asfissiante, cercando di fermare dal nascere le fonti gioco nerazzurre. Roma che subito avanti dopo un quarto d’ora con il primo gol per l’esordiente Florenzi che approfittando dello splendido cross di Totti, si inserisce con un tempismo perfetto in area e batte di testa Castellazzi. La squadra di Zeman si abbassa notevolmente dopo aver realizzato la rete del vantaggio, passando il pallino del gioco nelle mani dell’Inter, che nonostante la buona volontà e il gioco espresso non riesce a trovare il guizzo decisivo per trovare la rete del pari. Quando sembra ormai finito il primo tempo, nel primo minuto di overtime Cassano servito in area da un lancio lungo, mette a sedere Castan e fa partire un destro ‘fortunato’ che impatta su Burdisso, prende una traiettoria beffarda cha scavalca Stekelenburg e si insacca in rete per il gol dell’1 a 1.

    Diego Milito © Claudio Villa Getty Images Sport
    Roma sprecona nell’avvio di ripresa con un paio di occasioni capitate ad Osvaldo e spedite in tribuna per la fortuna dell’Inter. Molto sfortunati i giallorossi che dopo aver perso per infortunio nel primo tempo De Rossi, perdono anzitempo anche Balzaretti,out per un problema fisico sostituito da Taddei. L’Inter si riversa in avanti e nel suo momento migliore da un’invenzione di Totti che serve l’assist perfetto a Osvaldo, nasce il gol che porta la Roma avanti per 2 a 1: il capitano giallorosso verticalizza tagliando fuori entrambi i centrali nerazzurri, trovando Osvaldo in solitario contro Castellazzi, con l’italo argentino che con un cucchiaio perfetto scavalca il portiere interista e prende gli applausi di tutto San Siro. Stramaccioni prova ad inserire Cambiasso e Coutinho, ma è nuovamente la Roma di Zeman a continuare ad attaccare e al 36’ a trovare con Marquinho un gol bellissimo e al tempo stesso quasi impossibile, considerando come il brasiliano calci dalla linea di fondo, beffando Castellazzi non proprio impeccabile nel coprire il suo palo. Da segnalare l’espulsione (somma di ammonizioni) di Osvaldo nel finale per aver colpito di mano la palla, con un eccessivo zelo di Bergonzi che avrebbe potuto evitare. Fischio finale con la Roma che esce sicuramente rigenerata dopo questo secco 3 a 1 che non lascia repliche.

    PAGELLE INTER-ROMA

    Castellazzi 5 Prendere un cucchiaio non è mai bello, e certamente la serata dopo il primo gol non era iniziato per il meglio. Ma l’errore sul terzo gol denota un piazzamento sbagliato che condanna ulteriormente la sua squadra.

    Ranocchia 5,5 Gioca una partita senza sbavature, poi si dimentica di chiudere su Osvaldo facendosi infilare come un pollo

    Guarin 6,5 Uno dei pochi dei suoi a non naufragare. Corre per tre e quando può prova la conclusione da lontano (forse anche troppo)

    Milito 5 Il principe stasera non riesce mai ad essere incisivo e quando dovrebbe colpire si fa anticipare sempre un attimo prima

    Osvaldo 7 Assolutamente decisivo. Prima con il gol capolavoro con citazione a Totti e poi con una trivela (citazione a Quaresma) che diventa l’assist perfetto per Marquinho

    Marquinho 7 Entra e cambia la partita con accelerazioni e dribbling. Gol splendido da posizione impossibile

    Florenzi 7 La meglio gioventù

    Totti 8 L’età non conta. Zeman lo fa giocare esterno? Lui corre come un ragazzino, disegnando calcio come un pittore e inventando traiettorie da vero artista. Insostituibile

    Inter (4-3-1-2): Castellazzi 5 ; Zanetti 5,5, Silvestre 5, Ranocchia 6, Nagatomo 6; Guarin 6,5, Gargano 6 (31′ st Coutinho sv), Pereira 6 (21′ st Cambiasso 5,5); Sneijder 5,5, Cassano 6,5 (6′ st Palacio 5); Milito 5.

    Roma (4-3-3): Stekelenburg 6,5; Piris 6, Burdisso 6,5, Castan 6, Balzaretti 6,5 (11′ st Taddei 6); Tachtsidis 6,5, De Rossi 6,5 (32′ Marquinho 7), Florenzi 7,5; Destro 5,5 (25′ st Lamela 6), Osvaldo 7, Totti 8

    Video Gol e Highlights Inter Roma
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  • Inter-Roma, Destro e Cassano contro il loro passato

    Inter-Roma, Destro e Cassano contro il loro passato

    Esordio stagionale in campionato per l’Inter di Stramaccioni a San Siro, impegnata questa sera alle ore 20 e 45 nel primo vero e proprio big match stagionale contro la Roma di Zeman. Dopo aver conquistato (non senza sudare) la qualificazione ai gruppi di Europa League con il pareggio casalingo contro il Vaslui, stasera arriverà il primo vero test stagionale per capire quale sia la reale forza dell’Inter, e magari per Stramaccioni, per screditare il trend negativo che vede i nerazzurri non vincere mai nelle mura del proprio stadio. Zeman e la sua Roma cercano la prima vittoria esterna, dopo aver di fatto certamente un po’ deluso le aspettative dei tifosi nel primo match casalingo pareggiato per 2 a 2 contro un modesto Catania. Solitamente guardando al passato, le sfide tra Inter e Roma hanno sempre regalato suon di gol e spettacolo, a questo punto considerando l’avvento sulle reciproche panchine di due allenatori votati al calcio d’attacco, stasera le premesse per una sfida al cardiopalma ci sono tutte.

    Mattia Destro © Giuseppe Bellini Getty Images Sport
    INTER- Stramaccioni ha voglia di rivincita e rivalsa contro la società capitolina che non ha certamente creduto in lui. Dopo la parentesi delle giovanili giallorosse, il tecnico romano è di fatto passato ad allenare la primavera nerazzurra, vincendo tutto e guadagnandosi il gradino più alto. La voglia di fare bella figura davanti a un suo idolo come Zeman è moltissima, e oggi con gli innesti dei nuovi arrivati, i nerazzurri cercheranno di cancellare la brutta parentesi europea. Pochi dubbi sul modulo con il confermatissimo 4-3-2-1, con Handanovic ancora out tra i pali e Castellazzi pronto a dare il suo contributo. In difesa tornano la coppia di centrali con Silvestre e Ranocchia (vista la pessima prestazione di Samuel in Europa League), mentre sugli esterni a sinistra dovrebbe fare il suo esordio Pereira, e a destra salutato Maicon c’è spazio per Zanetti. In mediana linea a tre con Gargano, Cambiasso e Guarin, mentre più avanzati dietro l’unica punta Milito dovrebbero esserci Sneijder e uno tra Palacio e Cassano, con il barese in vantaggio.

    ROMA- Zeman dopo il pareggio contro il Catania vuole assolutamente portare a Roma i primi 3 punti stagionali. Fatte le giuste lodi a Stramaccioni e all’Inter (con la conferma che Moratti l’abbia cercato in tempi non sospetti) nella conferenza stampa pre partita, il tecnico boemo ha già in mente il suo undici titolare. 4-3-3 ultra offensivo, nel più classico modo di vedere il calcio zemaniano, con Stekelenburg confermato titolare tra i pali, linea a quattro con Burdisso e Castan centrali e Piris e Balzaretti sulle corsie esterne. Out Bradley in mediana, potrebbe trovare il posto il giovane Florenzi, affiancato da uno tra Pjanic e il greco Tachtsidis, al fianco di capitan futuro Daniele De Rossi. Tridente offensivo, che vista la partenza di Bojan vedrà sicuramente il capitano Francesco Totti sull’esterno, insieme a Osvaldo punta centrale e Destro sull’altro versante.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER-ROMA

    Inter (4-3-2-1): Castellazzi; Zanetti, Ranocchia, Silvestre, Pereira; Guarìn, Gargano, Cambiasso; Sneijder, Cassano; Milito.
    A disp.: Belec, Samuel, Mbaye, Juan, Jonathan, Bianchetti, Nagatomo, Coutinho, Benassi, Duncan, Livaja, Palacio.
    All.: Stramaccioni

    Roma (4-3-3): Stekelenburg; Piris, Burdisso, Castan, Balzaretti; Pjanic, De Rossi, Florenzi; Totti, Osvaldo, Destro.
    A disp.: Lobont, Marquinhos, Romagnoli, Taddei, Tachtsidis, Marquinho, Lamela, Tallo, Lopez.
    All.: Zeman

  • Roma-Catania 2-2, Nico Lopez salva la “prima” di Zeman

    Roma-Catania 2-2, Nico Lopez salva la “prima” di Zeman

    Nella conferenza stampa pre gara di Roma-Catania Zeman aveva dichiarato di volere una partita piena di opportunità e di emozioni da donare ai tifosi e, nella serata di ieri, i brividi non sono di certo mancati. Peccato però che per ben due volte i brividi siano stati di gelo, in quanto la partita è finita con un 2-2 che ha dato un punto a testa alle due squadre in campo: sicuramente un gran traguardo per i siciliani mentre dall’altra parte il boemo dovrà rivedere quello che non è andato. Pecca grande dei giallorossi è stata la difesa, spesso scoperta sulle fasce: è proprio su calcio di punizione che i ragazzi di Maran si portano in vantaggio al 31′ di gioco grazie alla rete di Marchese che raccoglie un rimbalzo fortunato e fora la rete della Roma.

    La risposta dei romani non tarda ad arrivare anzi, si rivelano continuamente pericolosi ma spesso non riescono a mettere dentro il pallone nei momenti più opportuni: dopo varie occasioni al 59′ ci pensa Osvaldo a pareggiare i conti e, con una grande rovesciata, riesce a superare le mani di Andujar, facendo letteralmente scoppiare il tifo dei 51 mila spettatori presenti.

    Nico Lopez © Paolo Bruno/Getty Images

    Tutto il lavoro fatto da Osvaldo sembra però svanire quando al 69′ Gomez  prende in contropiede tutti i giallorossi e insacca la rete mettendo a segno il goal del temporaneo vantaggio siciliano. Dal cappello magico infatti Zeman pesca il giovane diciottenne Nico Lopez che a pochi minuti dal termine entra a sostituire un non in piena forma Totti: è proprio il piccolo di casa che, al suo esordio con la Roma, si inventa una giocata da esperto e, al 91′ salva in extremis i giallorossi, regalando un pareggio che pesa sicuramente meno di una sconfitta, sfiorata nei secondi finale con una traversa del Catania.

    ROMA-CATANIA 2-2 (p.t. 0-1)
    Marcatori: 31′ Marchese (C), 14′ st Osvaldo (R), 24′ st Gomez (C), 48′ st Lopez (R)

    ROMA (4-3-3): Stekelenburg; Piris, Burdisso, Castan, Balzaretti; Bradley, De Rossi, Pjanic (28′ Florenzi); Lamela (28′ st Marquinho), Osvaldo, Totti (41′ st Lopez). A disp.: Lobont, Taddei, Romagnoli, Marquinhos, Tachtsidis, Bojan. All.: Zeman
    CATANIA (4-3-3): Andujar; Alvarez, Bellusci, Legrottaglie, Marchese; Biagianti (40′ st Sciacca), Lodi, Almiron; Barrientos (21′ st Castro), Bergessio (31′ st Antenucci), Gomez. A disp.: Frison, Terracciano, Capuano, Spolli, Salifu, Llama, Ricchiuti, Doukara, Morimoto. All.: Maran

    Ammoniti: Bradley, Burdisso, Marquinho (R), Alvarez, Marchese (C)

    LE PAGELLE:

    Balzaretti 6.5: uno dei pochi che si fa sempre trovare pronto in difesa nonostante compia molti metri, proponendosi più volte anche in fase offensiva.
    Osvaldo 7: inventa, produce, colpisce un palo e alla fine insacca con grande classe la rete avversaria
    Lopez 7: Entra negli ultimi 5 minuti di gara e all’età di 18 anni regala il pareggio alla Roma con una giocata da vero campione

    Andujar 6.5: Nel complesso buona prova per l’estremo difensore del Catania che si arrende solo davanti ai due gioielli giallorossi
    Barrientos 5.5: Non raggiunge la sufficienza in quanto sorprende in negativo la sua prestazione, forse per le troppe attese
    Gomez 7: Nella serata di ieri ha dimostrato di essere un gran giocatore riuscendo anche ad andare a segno, facendo mangiare le mani a tutte le varie società che lo volevano

    IL VIDEO DEGLI HIGHLIGHTS

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  • Zeman carico per Roma-Catania: “Mi aspetto grandi cose”

    Zeman carico per Roma-Catania: “Mi aspetto grandi cose”

    Comincia oggi contro il Catania la seconda era di Zeman con la Roma: dopo 13 anni infatti il boemo torna sulla panchina romana e si dice pronto a puntare molto in alto. Dopo la vittoria di Juventus e Fiorentina nei due anticipi di ieri sera il club giallorosso vuole partire con il piede giusto per non perdere già punti rispetto alla nemica numero uno del tecnico: con la Juve infatti continuano i battibecchi e sarà quindi importante restare al passo fin da subito. Per questo Zeman vuole dai suoi ragazzi un match deciso già dal primo fischio: con Dodò indisponibile e Destro squalificato la Roma scenderà probabilmente in campo con un 4-3-3 sostenuto nei tre reparti da Balzaretti, De Rossi e Totti.

    Nonostante la nuova regola che vede possibile la presenza di 23 giocatori la rosa giallorossa sarà composta da soli 20 calciatori: il boemo ha infatti deciso di lasciare fuori Borriello, Tallo, Perrotta, Svedskauskas e Lucca, sempre più vicini all’addio, mentre ha deciso di dare una possibilità non da poco ai giovani Romagnoli, Lopez e Lamela, quest’ultimo in campo fin dal primo minuto di gioco. Quel che è certo è che per i ragazzi di Maran sarà una partita a dir poco difficile, contro una Roma importante e soprattutto in uno stadio che sarà gremito di tifosi giallorossi pronti a sostenere i propri beniamini all’esordio di questa nuova stagione.

    Balzaretti e Zeman © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Non a caso Zeman nella conferenza stampa pre gara ha dichiarato di aspettarsi un tifo caloroso in quanto sono previsti 50 mila spettatori, spiegando di voler un gioco emozionante dai suoi giocatori in modo tale da far appassionare ancora di più i sempre presenti tifosi che si meritano divertimento e brividi. Dall’altra parte il tecnico del Catania Maran ha dichiarato di sapere di essere opposto ad una squadra ambiziosa come la Roma a cui porteranno rispetto ma ha anche giustamente precisato che scenderanno in campo per lottare e per stupire, esaltati dal fatto che si comincia una nuova stagione ed un nuovo campionato.

    LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Roma-Catania
    Roma (4-3-3):
    Stekelenburg, Piris, Burdisso, Castan, Balzaretti, Bradley, De Rossi, Pjanic, Lamela, Osvaldo, Totti.
    A disposizione: Lobont, Taddei, Romagnoli, Fiorenzi, Tachtsidis, Lopez, Bojan, Marquinho, Marquinhos. All. Zeman
    Catania (4-3-3): Andujar, Alvarez, Bellusci, Legrottaglie, Capuano, Biagianti, Lodi, Almiron, Barrientos, Bergessio, Gomez.
    A disposizione: Frison, Terracciano, Marchese, Spolli, Salifu, Castro, Llama, Ricchiuti, Sciacca, Antenucci, Doukara, Morimoto. All. Maran

  • Daniele De Rossi chiude la porta al City “Sto bene alla Roma”

    Daniele De Rossi chiude la porta al City “Sto bene alla Roma”

    C’era grande attesa oggi per la conferenza stampa di Daniele De Rossi a Trigoria. Com’era presumibile il centrocampista giallorosso ha confermato il suo unico desiderio: restare alla Roma. Negli ultimi giorni erano circolate tante, troppe voci riguardo un suo possibile addio dalla capitale con il Manchester City di Roberto Mancini pronto a fare carte false per portarlo in Premier. L’interesse del City c’era e c’è ancora, ma la montatura mediatica generatasi intorno al nome di Capitan Futuro ha costretto il diretto interessato a convocare una conferenza stampa per chiarire una volta per tutte il suo futuro. “Ne ho lette di tutti i colori. C’è stato quello che c’è sempre stato con i giocatori un po’ più richiesti: delle offerte, delle richieste. Ed il mio punto di vista è questo ed è sempre stato questo: sto qui, sto bene a Roma, e non ho mai chiesto di andare via. E’ stato scritto di tutto, e non è la prima volta, ma io da Roma non vado via”.

    Daniele De Rossi © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Esordisce così Daniele De Rossi in conferenza stampa specificando l’intenzione ferma di restare nella sua squadra del cuore: “A Roma sto davvero molto bene e sono molto affascinato da questo progetto, anche se mi è dispiaciuto che molti della vecchia guardia siano andati via. Ma sono arrivati dei giocatori nuovi e molto importanti, e sta a noi vecchi aiutare a costruire qualcosa di importante come accaduto negli ultimi anni”. L’offerta del City? “C’è stata tutta una tarantella intorno a questa storia, ma io sto bene alla Roma. Il giorno in cui vorrò farlo lo comunicherò in una conferenza stampa”.

    Parole chiare e significative quelle pronunciate dal numero 16 giallorosso, Roberto Mancini dovrà farsene una ragione perchè Capitan Futuro non ha nessuna intenzione di lasciare la sua squadra del cuore, la sua gente, la sua città. L’amore viscerale tra Daniele e la maglia giallorossa non si compra neanche con i soldi dello sceicco Mansour. D’altronde domenica sera, in occasione dell’amichevole Roma-Aris, il segnale del popolo giallorosso era stato chiaro: “De Rossi non si tocca!”. Lui oggi ha solo confermato quanto visto 2 giorni fa ma soprattutto ha voluto smorzare le voci di un addio, che non ha motivo di esistere al momento né per lui né per la Roma.

  • Juventus festa a Villar Perosa. Elkann punzecchia Zeman

    Juventus festa a Villar Perosa. Elkann punzecchia Zeman

    E’ finita con il risultato di 5 a 1 la classica amichevole di Villar Perosa tra la Juventus A e la Juventus B. Un appuntamento immancabile nell’estate bianconera, condito ancora una volta da dichiarazioni forti. Una volta era Gianni Agnelli a rilasciarle, adesso invece è toccato al nipote John Elkann che stavolta ha preso di mira Zdenek Zeman, allenatore della Roma che nei giorni scorsi aveva lanciato frecciatine ai bianconeri ed in particolare al loro allenatore Antonio Conte.

    Ha vinto più Carrera in una partita che lui in una carriera” ha affermato Elkann, riprendendo una frase già in voga da subito dopo la Supercoppa Italiana vinta contro il Napoli. E proprio all’indirizzo dei partenopei sono indirizzate le altre stoccate del dirigente piemontese, spiegando come sia mancato il cosiddetto spirito olimpico con l’assenza alla premiazione di Pechino. Andrea Agnelli invece si è soffermato sul mercato, non sbilanciandosi tuttavia su chi sarà il giocatore che completerà il reparto avanzato dei bianconeri.

    Ha parlato poi della maglia numero 10, dribblando però le domande dei cronisti con un “al momento giusto andrà sulle spalle di qualcuno”. Ha parlato anche Gigi Buffon, il quale ha donato una maglia a John Elkann, gettando acqua sul fuoco rispetto alle polemiche con Zdenek Zeman e indicando la stampa come mezzo di strumentalizzazione delle dichiarazioni. Ha poi confidato di sentirsi spesso, specie via sms, con Alessandro Del Piero.

    Agnelli, Conte ed Elkann © Valerio Pennicino/Getty Images

    Per quanto riguarda la partita invece Carrera ha schierato dal primo minuto un undici formato da Buffon tra i pali; Lucio, Bonucci e Rugani in difesa; Padoin, Pazienza, Pogba, Giaccherini e De Ceglie a centrocampo con Quagliarella e Matri in avanti. Inizio migliore per la squadra A che sfiora il gol con Matri, due volte, e Pogba, prima di trovare il vantaggio al 25’ con una punizione di Quagliarella.

    Nella ripresa Carrera rivoluziona la squadra dando spazio, nella formazione A, a tanti giovani oltre ai vari Storari, Vidal, Marchisio e Giovinco. Al 12’ il raddoppio con Pogba, ottima la sua prova, che lancia Matri il quale non sbaglia. Bonatini rimette in carreggiata la squadra B al 18’ ma appena un minuto dopo Giaccherini cala il tris con un bel tiro dal limite. Un tiro a giro sul secondo palo di Giovinco e un gol di Ruggiero nell’angolino basso firmano il 5 a 1 definitivo.

  • Squalifica Conte, Zeman tuona. Marotta e Prandelli rispondono

    Squalifica Conte, Zeman tuona. Marotta e Prandelli rispondono

    Finite le Olimpiadi, in Italia tornano ad essere grandi protagoniste le polemiche. Si va dalla partita di Supercoppa italiana vinta dalla Juve con il Napoli che diserta la premiazione reo di aver subito gravi torti arbitrali, e si finisce con il calcioscommesse in particolare la squalifica di 10 mesi inflitta all’allenatore della Juve Antonio Conte. Bene, se la squalifica del tecnico bianconero ha alimentato le polemiche dei tifosi juventini, facendo gongolare conseguentemente gli anti-juventini, c’è ancora qualcuno però a cui sembra non bastare. E chi se non Zdenek Zeman, anti Juve per antonomasia, poteva avere da ridire in merito alla squalifica di Antonio Conte? L’allenatore della Roma quando c’è da parlare della Juve non si tira mai indietro e nella conferenza stampa di fine ritiro austriaco ha detto la sua riguardo alla vicenda del suo collega.

    Zdenek Zeman © Dino Panato/Getty Images

    Il boemo anche se non fa il nome di Conte, ha dichiarato apertamente che se ad un allenatore viene inflitta una squalifica lunga non è giusto che questi alleni. Il riferimento chiaramente è ad Antonio Conte e Beppe Marotta prontamente è sceso in campo per difendere il suo allenatore: Come uomo di calcio e amministratore delegato della Juventus ritengo che sia stata un’uscita inopportuna, quella di Zeman. Anche se non ha fatto il nome di Conte era chiaro il riferimento. O era una boutade o era mirata, lui stesso ha detto di non aver letto le carte”. Il dg bianconero poi rincara la dose: “C’è un regolamento che dice che un allenatore può dirigere l’allenamento e non andare in partita, cosa che noi abbiamo fatto. Sono gravi le accuse che Zeman lancia verso un collega, spero che l’associazione allenatori ne prenda atto”.

    Oltre a Marotta anche il commissario tecnico della nazionale Cesare Prandelli si è espresso in merito alla dichiarazione di Zeman. Il ct italiano ha spiegato di non essere d’accordo con il boemo in quanto è già molto penalizzante allenare senza andare in panchina. Insomma né Marotta né Prandelli sono d’accordo sull’ultima uscita di Zeman, uscita che il boemo poteva sicuramente risparmiarsi concentrando le sue attenzioni sulla sua nuova avventura romana.