Tag: yuto nagatomo

  • Inter, Pazzini e Nagatomo stendono la Fiorentina

    Inter, Pazzini e Nagatomo stendono la Fiorentina

    Finalmente una prestazione convincente dell’Inter di Ranieri che riesce a dominare totalmente una Fiorentina quasi inesistente imponendosi per 2-0 e prendendo i 3 punti necessari per risalire la china della classifica con un gol di Pazzini, che rompe nel modo migliore il digiuno del gol, e con un pizzico di fortuna sulla rete del raddoppio con un rimpallo che favorisce Nagatomo.

    Giampaolo Pazzini | © Claudio Villa/Getty Images

    Molte critiche per la squadra di Delio Rossi che non riesce mai ad entrare pienamente in partita e rende il compito fin troppo facile ai nerazzurri. Unica critica per gli uomini di Ranieri, la scarsa concretezza sotto porta evidenziata nel finale con Muntari e Pazzini protagonisti in negativo per le occasioni clamorose sprecate.

    Le prime sorprese dal campo arrivano dall’annuncio delle formazioni ufficiali, con Ranieri che sceglie di giocarsi la carta Coutinho, schierando il baby brasiliano alle spalle del tandem offensivo Milito – Pazzini, dando al Principe un’occasione di rivincita. Brutta tegola invece per la Fiorentina, con Delio Rossi che deve rinunciare al suo giocatore più in forma Stefan Jovetic che all’ultimo momento ha accusato un problema all’anca, con lo stop medico per i dovuti accertamenti. Il tecnico viola corre ai ripari schierando Ljajic alle spalle di Gilardino.

    PRIMO TEMPO – Nei primi quindici minuti di gioco non succede nulla di concreto, i nerazzurri sono sicuramente più propositivi della Fiorentina ma come spesso visto anche nelle scorse partite, il terminale offensivo interista è fin troppo inefficace. Qualche dubbio al 27’ su un presunto tocco di mano in area di Gamberini sul crosso di Coutinho, con deboli proteste da parte dei giocatori nerazzurri non ratificate dal direttore di gara. Ottimo lo spunto del baby brasiliano alla mezz’ora che riesce a puntare Gamberini in area, si libera e trova una buona conclusione respinta da un prontissimo Boruc. Ancora il portiere ex Celtic al 34’ riesce a negare il gol ai nerazzurri con un’uscita perfetta a togliere il pallone a Nagatomo.

    Tantissimi errori in fase di impostazione per la Fiorentina che non riesce a costruire gioco e soffre le fiammate nerazzurre. Al 41’ arriva il colpo decisivo dell’Inter che riesce finalmente a trovare il gol con Pazzini: Coutinho serve un pallone in verticale a scavalcare la difesa viola, il Pazzo anticipa Natali e trova una traiettoria imprendibile per Boruc. Nessun esultanza per l’ex di turno che ritrova la via del gol dopo un digiuno lunghissimo. La prima frazione di gioco termina con l’Inter in vantaggio e un Delio Rossi assolutamente non contento per la prestazione di Ljajic.

    SECONDO TEMPO –  Stessi undici in campo sia per Ranieri che Delio Rossi che confermano le scelte iniziali nella ripresa. Non passano nemmeno 3 minuti e l’Inter colpisce ancora portandosi sul 2-0 sull’asse Pazzini – Nagatomo con il giapponese che finalizza l’azione con un pizzico di fortuna, ricevendo sul corpo il pallone rimpallato da Natali. Incomprensione con Boruc e il pallone dopo la carambola finisce in rete.
    Buona la presenza in campo dei nerazzurri che sembravano aver ritrovato la fiducia che mancava da troppe partite, mentre la Fiorentina sembra essere frastornata dall’uno due della squadra nerazzurra.

    Ranieri al 16’ vede Coutinho stanco e manda in campo Muntari per rinforzare il centrocampo. Buona personalità di Faraoni che prova spesso la conclusione dal limite, cercando anche la giocata più difficile. Sostituzione da entrambe le parti al 19’ con Milito che viene rilevato da Zarate e Ljajic che lascia il campo a Santiago Silva. Alla mezz’ora è il turno di Kharja a prendere il posto di uno spentissimo Lazzari.
    Al 31′ errore di Muntari che sbaglia un gol facile facile, servito da Maicon deve solo toccare il pallone di interno ma colpisce in maniera goffa e la palla va larga senza trovare il tap in di Pazzini che prova l’allungo in scivolata. Ancora errori sotto porta al 40’ con Pazzini da solo davanti a Boruc che controlla il pallone e gli calcia sui piedi con il portiere già a terra. Ultimi guizzi nerazzurri e Tagliavento manda tutti sotto la doccia dopo pochi minuti di recupero. L’Inter torna a sorridere a San Siro.

  • Incubo infortuni, l’Inter richiama Zanetti

    Incubo infortuni, l’Inter richiama Zanetti

    Rischia di saltare la scelta attuata da Gasperini di dar riposo ai reduci della Coppa America per beneficiarne poi durante il campionato. L’Inter infatti dopo aver perso Viviano e richiamato Julio Cesar, ieri nella Dublin Super Cup hanno dovuto far i conti con l’infortunio di Nagatomo nella partita contro il Celtic.

    © Claudio Villa/Getty Images
      Il giapponese, uno dei più in forma dell’entorurage nerazzurro, sarà costretto al ritorno in Italia per curarsi dalla lussazione alla spalla destra e per Pechino sarà arruolato capitan Zanetti al momento in vacanza in Grecia. Sono proprio i motivi logistici a far propendere per il ritorno anticipato di Zanetti piuttosto che quello di Maicon ancora in vacanza in Brasile e impegnato in amichevole con la Selecao il prossimo 9 agosto. Sulla tenuta e sulla forma fisica di Javier Zanetti nessun un dubbio in quanto il capitano in tutti questi anni di nerazzurro ha sempre dimostrato di esser un atleta esemplare 360 giorni all’anno e sicuramente pur in vacanza in Grecia era già a lavoro.

  • Mercato Inter: Out Maicon e Thiago Motta. Sanchez primo obiettivo

    Mercato Inter: Out Maicon e Thiago Motta. Sanchez primo obiettivo

    Stagione nerazzurra terminata nonostante un secondo posto in campionato, con un triplete con la lettera minuscola più che un mini triplete, come aveva anche puntualizzato Massimo Moratti, precisando come tra i tre trofei vinti ci fosse anche il Mondiale per Club. Nemmeno il tempo di concludere la stagione, con la conquista della Coppa Italia, che già gli uomini di mercato nerazzurro sono al lavoro per dare una nuova forma alla squadra di Leonardo. Tante sono le novità che bollono in pentola, e  con un Massimo Moratti che vuole rimanere in linea con i nuovi parametri del Fair Play Finanziario, l’ordine primario in casa nerazzurra è: “vendere per compare”.

    Estate di partenze eccellenti dunque, con le ultime indiscrezioni giornalistiche che parlano di due cessioni importanti per quanto riguarda gli addii in casa Inter. Il primo indiziato con le valigie pronte dovrebbe essere il terzino brasiliano Maicon, che nonostante le smentite del suo agente circa l’anticipazione del viaggio in Brasile, sembra essere destinato al Real Madrid. Mourinho voleva strapparlo alla corte di Moratti già nella passata stagione, con i nerazzurri che chiedevano un conguaglio vicino ai 30-35 milioni di euro. Il Real non fu disposto a metterne più di 22 sul piatto e l’Inter rispose picche. Vista la stagione altalenante che ha vissuto quest’anno il terzino brasiliano, stavolta l’offerta potrebbe essere più che idonea per lasciarlo partire.

    L’indiziato numero due, è il centrocampista italo brasiliano Thiago Motta, molto apprezzato dallo Zenit e dalla nuova gestione a stelle e strisce della Roma. Il giocatore che da poco ha vestito anche i colori della nazionale italiana, avrebbe una valutazione non inferiore ai 15 milioni di euro, cifra che in Russia sarebbero disposti a spendere, ma la volontà del giocatore come ha espresso anche il suo agente è quella di rimanere in Italia. Direttamente da Premium Calcio, nello speciale dedicato al calciomercato, l’avvocato Dario Canovi, agente di Thiago Motta ha rilasciato dichiarazioni che danno un’ulteriore conferma a una possibile partenza del suo assistito: “Quando si parla con insistenza di una cessione, c’è sempre qualcosa sotto di veritiero. La situazione ci ha lasciati spiazzati, con Motta abbiamo deciso di chiedere un incontro con la società per sondare il terreno e per la prossima settimana ci incontreremo, anche se non abbiamo stabilito una data esatta. La Roma o lo Zenit? Per diversi motivi Thiago preferirebbe Roma, però ci sono tante cose da valutare nell’ambito di un trasferimento, è presto per parlarne. Vedremo nel prossimo incontro”.

    Altri soldi per fare cassa entrerebbe dalle cessioni di Mariga, destinato o alla Premier inglese o al Napoli che da tempo ha messo gli occhi sul giovane nerazzurro, Muntari di rientro dal prestito dal Sunderland che non rientra nei piani di Leonardo e Pandev che in terra teutonica ha ancora mercato.

    Gli arrivi? Sanchez è ovviamente il primo obiettivo nerazzurro con un costo davvero oneroso che si aggira intorno ai 40 milioni di euro. Cifra inarrivabile che potrebbe essere limata solo con l’inserimento di eventuali contropartite tecniche (si fanno i nomi di Mariga e Obi e altri giovani nerazzurri). La Juve non bastasse si è fatta prepotentemente sotto per aggiudicarsi il talentuoso cileno, piazzando sulla bilancia un’offerta in contanti davvero importante. La volontà del Nino Maravilla è quella di restare in Italia, quindi si profila un bel derby di mercato tra Inter e Juve.

    Sul fronte conferme arriva la notizia dalla Gazzetta dello Sport, che per il riscatto di Nagatomo il Cesena avrebbe chiesto 7 milioni di euro, e da parte dei bianconeri ci sarebbe l’interessa per i giovani Obi e Caldirola. Sempre dalla rosea arriva l’ultima l’indiscrezione di un Samuel Eto’o nelle vesti di ‘agente di mercato’ che starebbe sponsorizzando Asamoah dell’Udinese per un arrivo in nerazzurro.

    Dichiarazioni tratte da Fc Inter News.it

  • Takashi Usami, il Cesena pesca ancora in Giappone

    Takashi Usami, il Cesena pesca ancora in Giappone

    L’impatto di Nagatomo sul calcio italiano ha avuto un impatto devastante. Il piccolo ninja, infatti, è entrato subito nel cuore dei tifosi del Cesena e poi a gennaio in quelli nerazzurri dimostrando di poter recitare un ruolo da protagonista in campo e di aver temperamento e carattere fuori.

    Investire sul calcio asiatico oltre ad esser conveniente per il portafoglio sia in termini di ingaggio che di ritorno mediatico (l’Inter ha quasi un milione di accessi unici al giorno provenienti dal Giappone). Proprio sulla scia di Nagatomo e di Kagawa al Borussia Dortmund molte squadre europee stanno guardando con occhio diverso al Giappone trovando in Takashi Usami un possibile rinforzo per le proprie squadre.

    Usami è un centrocampista offensivo classe ’92 Gamba Osaka segnando 7 gol nella sua prima stagione di J-League ricevendo il premio come miglior giovane al termine della stagione. Usami, forte tecnicamente, dimostra anche di aver carattere risultando un uomo spogliatoio.

    Il presidente Campedelli sembra aver iniziato a seguirlo ma questa volta dovrà fare i conti con l’interesse del Bayern Monaco e del Palermo.

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  • Pagelle Inter-Roma Tim Cup: Eto’o 34 gol come Ronaldo

    Pagelle Inter-Roma Tim Cup: Eto’o 34 gol come Ronaldo

    Pagelle Inter

    Eto’o 8 Un voto pieno, che si merita senza ombra di dubbio. Corre come un forsennato per tutta la partita, giocando praticamente a tutto campo. Spesso nella linea dei centrocampisti, e addirittura nel finale di primo tempo te lo ritrovi a chiudere su Menez da terzino (in pieno stile Mourinhano), per coprire l’avanzata di Nagatomo. Poi torna nella sua zona di campo preferita, e s’inventa con un gran tiro di precisione all’angolino basso un gol da fuoriclasse puro. Sono 34 gol in questa stagione raggiungendo  un mito come Ronaldo cannoniere assoluto in maglia nerazzurra. P.s. la stagione non è ancora finita. ETO’O SANTO SUBITO.

    Cambiasso 7 Partita di gestione tattica la sua, con in mano le chiavi del gioco e del centrocampo nerazzurro. Impedisce le avanzate dei giocatori giallorossi e detta i tempi alla manovra, seguendo i dettami del suo tecnico. Strano episodio nel finale, quando dopo aver subito un fallo a centrocampo, vede arrivare verso di lui a muso duro il suo ex compagno di squadra Burdisso, che in seguito avrà da ridire anche con Maicon e Milito.

    Zanetti 1000. Si come le presenze che raggiunge stasera da calciatore professionista. Un esempio vivente di giusto comportamento dentro e fuori dal campo da mostrare ai giovani calciatori. Ormai nella sua lunga carriera ha giocato in tutti i ruoli del centrocampo e stasera si adatta come terzo nella linea mediana a destra senza troppi fronzoli. Svolge il suo compito in maniera discreta e quando può prova le sue serpentine in fase offensiva. Premio per la serata, la dedica del gol di Eto’o e la finale di Coppa contro il Palermo. Mica poco!

    Nagatomo 7 Se qualcuno avesse avuto da ridire a gennaio per lo scambio Nagatomo Santon, sicuramente si sarà ricreduto. Yuto continua a sorprendere in positivo per le ottime prestazioni partita dopo partita con la maglia nerazzurra. Stasera sembra un folletto scatenato, che corre senza fermarsi mai per tutto il campo. Non conosce fatica,  riuscendo a chiudere e a recuperare in fase difensiva palloni impossibili. Meno preciso davanti, ma non si può avere tutto dalla vita. Il riscatto verso il Cesena è qualcosa di obbligatorio a questo punto.

    Milito 6 Il voto è di incoraggiamento, perché la stagione volge al termine e in una serata come quella di oggi forse il Principe è stato anche un po’ sfortunato. In una prima occasione riesce a scartare Riise quasi fosse Van Buyten, e si trova nell’azione fotocopia di quella contro il Bayern in finale di Champions. Dovrebbe calciare alto, invece sul più bello scivola e ciabatta centrale su Doni. Nel finale  Milito non si arrende ma vede negarsi un rigore abbastanza netto su contrasto con Juan. La prossima stagione sarà ancora in nerazzurro? Domanda da 1 milione di euro!

    Pagelle Roma

    Borriello 7 L’attaccante preferito di Ranieri, ritrova il suo posto davanti con l’esclusione di Totti e si carica tutto il peso dell’attacco sulle sue spalle. Nel primo tempo fatica moltissimo a trovare gli spazi giusti, ma non viene servito mai dai suoi compagni. Dopo il gol nerazzurro sembra svegliarsi, e pochi minuti dopo colpisce un doppio palo che ha del clamoroso. Pagata la sfortuna realizza un gol bellissimo, superando in elevazione un avversario non facile come Lucio e indirizzando la palla nell’angolo alto opposto. Rete da bomber di razza.

    Burdisso 5,5 Mezzo voto in meno per lo strano comportamento nel finale, fin troppo nervoso. In compenso tiene testa senza troppi problemi a un cliente scomodo come Pazzini.

    De Rossi 6,5 Bene nel primo tempo, con una buona prestazione in fase di copertura e ottima proposizione offensiva. Ci prova senza fortuna una volta dall’interno dell’area calciando a giro con il pallone di poco a lato del palo, e una seconda da fuori area con la palla alta sopra la traversa. In uno scontro di gioco con Mariga subisce un colpo al costato ma rimane in campo stringendo i denti per aiutare i suoi.

    Menez 5 Tanto Fumo e poco arrosto. Ricorda molto il Gourcouff ai tempi del Milan, che provava la grande giocata e si fermava nel caso non gli riuscisse, esponendo questa sera la sua squadra alle ripartenze dei nerazzurri. Poco il feeling con Borriello e il resto della squadra. Sulla lista dei possibili in partenza da Trigoria.

    Doni 6 Qualche colpa sul gol di Eto’o ce l’ha, perché praticamente rimane immobile a guardare la palla finire nell’angolino basso. Si riscatta in un paio di occasioni decisive, sul tiro di Pazzini chiudendo lo specchio della porta con una grande parata, e con l’aiuto della fortuna sulla conclusione centrale di Milito che scivola e non riesce a calciare bene .

  • La Nagatomo Mania, nasce japan.inter.it

    La Nagatomo Mania, nasce japan.inter.it

    L’impatto di Yuto Nagatomo sul campionato italiano è stato più che positivo, le qualità atletiche ed umane del ragazzo le si capiscono dal tributo riservatogli dai tifosi del Cesena nonostante la breve permanenza ma anche dalla considerazione e dei gesti d’affetto del popolo nerazzurro.

    Spesso, quando si parla di marketing e merchandising si guarda ai paesi del Sol Levante come possibile meta d’espansione e il fenomeno Nagatomo è un esempio concreto sui profitti che un club può raggiungere. Il sito ufficiale dell’Inter è passato infatti dalle 5000 visite giornaliere dal continente asiatico al mezzo milione dall’arrivo di Nagatomo ed è per questo che ha deciso di lanciare japan.inter.it, ovviamente il video di benvenuto non poteva che esser del piccolo ninja

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  • Cesena-Inter: Probabili Formazioni. Nagatomo star del giorno

    Cesena-Inter: Probabili Formazioni. Nagatomo star del giorno

    C’è voglia di ritardare la festa scudetto dei cugini rossoneri in casa Inter. Questo pomeriggio alle ore 18 i nerazzurri guidati da Leonardo affronteranno un Cesena allo stadio Dino Manuzzi cercando di consolidare un secondo posto conquistato solo nell’ultimo turno di campionato dopo il passo falso del Napoli. Partita delicatissima per il Cesena che non vorrà sfigurare davanti al suo pubblico e sicuramente vorrà cercare punti utili per staccarsi dalla zona retrocessione. Ex di turno saranno i due terzini Santon, ora in forza al Cesena per ritrovarsi dopo una stagione altalenante e Nagatomo che dopo aver giocato la prima parte della stagione con la maglia del Cesena, sta salendo agli onori delle cronache con i nerazzurri, tirando fuori partita dopo partita prestazioni sontuose.

    CESENA- Ficcadenti non sembra sentire la pressione di dover affrontare una grande squadra come l’Inter, e propone un 4-3-3 molto sfrontato e votato all’attacco. Il messaggio è chiaro, quasi a voler dire noi ce la giochiamo con chiunque e qui al Manuzzi non scendiamo in campo per il pareggio. L’allenatore del Cesena dovrà fare a meno di Colucci e quindi ridisegnare in parte il suo centrocampo:Senza Colucci, il Cesena sarà un po’ meno geometrico del solito. Cercheremo di sopperire a questa mancanza provando a correre ancora di più. In quella zona del campo l’Inter non avrà Stankovic e Sneijder e, ad essere onesto, sono due assenze che ci avvantaggiano”

    Importante invece il recupero di Bogdani, che aveva accusato problemi alla caviglia, ma comunque dovrebbe partire dalla panchina. L’undici titolare è già scelto, e gli unici dubbi e ballottaggi dovrebbero essere in difesa, con Pellegrino favorito su Benalouane e Ceccarelli in vantaggio sull’interista in prestito Santon. A difendere la porta ci sarà Antonioli, con la difesa a quattro composta da: Pellegrino e Von Bergen al centro e Ceccarelli e Lauro sulle fasce. A Centrocampo agiranno Caserta, il capitano Parolo e Sammarco. Mentre nel tridente offensivo la punta centrale sarà Malonga, (autore del suo primo gol  stagionale nell’ultimo turno di campionato contro il Bologna) affiancato dall’ex nerazzurro Jimenez e Giaccherini.

    INTER- Leonardo oggi dovrà reinventarsi il centrocampo, perché le assenze di Stankovic e Sneijder peseranno eccome nella linea mediana. Rombo o centrocampo in linea con 4 giocatori? Questo è il dubbio maggiore che frulla nella testa del tecnico brasiliano. Se si dovesse optare per il classico rombo a centrocampo, il vertice alto dovrebbe essere preso da Kharja leggermente in vantaggio nelle gerarchie su Coutinho, Pandev e Thiago Motta. L’italo brasiliano recuperato dopo le assenze dovute al problema all’anca, tornerà a disposizione della squadra e dovrebbe essere schierato dal primo minuto. In porta l’assenza più pesante, poiché Julio Cesar dopo aver rimediato l’espulsione contro la Lazio ora sconta il turno di squalifica, e lascia il posto a Castellazzi. Solita linea difensiva con Lucio e Ranocchia centrali, Maicon e il lanciatissimo Nagatomo contro la suq ex squadra sulle corsie laterali. Linea mediana con Cambiasso, Thiago Motta, Zanetti e Kharja. In attacco l’altro ballottaggio sembra vedere favorito Pazzini sul Principe Milito, che andrà a far coppia con il titolare inamovibile Samuel Eto’o.

    Curiosità in casa nerazzurra con la 300esima presenza ufficiale di Cambiasso in Italia con l’Inter.

    Probabili formazioni:

    CESENA (4-3-3): Antonioli, Ceccarelli, Pellegrino, Von Bergen, Lauro; Sammarco, Caserta, Parolo; Jimenez, Giaccherini, Malonga

    A disposizione: Calderoni, Benalouane, Santon, Piangerelli, Rosina, Budan, Bogdani

    Allenatore: Ficcadenti

    Squalificati: Colucci (1)

    Diffidati: Benalouane, Von Bergen

    Indisponibili: Fatic, Felipe

     

    INTER (4-3-1-2): Castellazzi, Maicon, Lucio, Ranocchia, Nagatomo; Zanetti, Cambiasso, Motta, Kharja; Pazzini, Eto’o

    A disposizione: Orlandoni, Chivu, Materazzi, Obi, Mariga, Milito, Pandev

    Allenatore: Leonardo

    Squalificati: Julio Cesar (1)

    Diffidati: Pazzini, Nagatomo, Eto’o, Zanetti, Kharja, Ranocchia, Mariga

    Indisponibili: Sneijder, Samuel, Stankovic, Cordoba

     

  • Pagelle Inter Lazio. Eto’o signore del calcio

    Pagelle Inter Lazio. Eto’o signore del calcio

    Pagelle Inter

    Julio Cesar 5 Nel bene e nel male si rende protagonista di un intervento forse troppo avventato. Esce a valanga su Zarate e lo stende in area. Rigore ed epulsione lasciando i suoi per più di un’ora in dieci. Rimangono i dubbi per il rosso diretto, poiché Zarate era in direzione esterna verso la porta e alle spalle di Julio Cesar c’era Ranocchia come ultimo uomo.

    Eto’o 7 Signore del calcio. Oggi torna a sorridere ritrovando il gol che gli mancava da troppo tempo, (6 partite tra campionato e Champions League) spezzando una maledizione. La sua partita è davvero spaventosa per quanto riguarda l’impegno profuso. Corre senza sosta per tutti i 90 minuti, a centrocampo in difesa e in attacco, facendo ammattire i difensori biancocelesti. È lui a guadagnarsi la punizione dalla quale nascerà il gol di Sneijder. Unico neo nel finale in un’azione di contropiede spreca servendo una brutta palla a metà strada tra Obi e Nagatomo. Perdonato!

    Lucio 7 Se Ranocchia soffre le accelerazioni e i dribbling di Zarate, lui praticamente è il padrone dell’area nerazzurra e non si fa spaventare da nessuno. Ogni tanto si permette anche le sue sgroppate davanti, a suon di dribbling e serpentine stile carioca.

    Nagatomo 7 Se qualcuno avesse definito l’Inter stanca sicuramente non era riferito  a lui. Corre come Speedy Gonzalez, e si rende pericolosissimo nelle percussione offensive. Perfetto nelle chiusure difensive e miracoloso nel finale di primo tempo quando in scivolata disperata chiude l’angolo di tiro a Lichtseiner. L’ultimo Samurai!

    Sneijder 7 Wesley ‘the Sniper’: il cecchino come lo chiamano i suoi tifosi. Si incarica di calciare la punizione e beffa Muslera con una traiettoria a giro sul palo opposto del portiere. Continua la sua partita recuperando moltissimi palloni e adattandosi al lavoro sporco che gli ha chiesto Leonardo per via dell’inferiorità numerica. Soffre per un malore intestinale e chiede il cambio, Leo lo incita, lui stringe i denti e si batte al fianco dei suoi come un eroe.

     

    Pagelle Lazio

    Zarate 6.5 Pericolosissimo nel nuovo ruolo  da prima punta che gli ha assegnato Reja. Scarta i difensori come birilli e va alla conclusione con una facilità imbarazzante. Alla prima occasione buona dribbla Julio Cesar e si procura il rigore che poi trasformerà con assoluta freddezza. Fa tremare in più occasioni Ranocchia, che lo soffre in maniera evidente in molte occasioni. Lucio è il giusto ostacolo per fermarlo e nel secondo tempo cala con il resto della squadra.

    Hernanes 5 Il profeta è sparito, in una partita in cui sarebbero servite moltissimo le sue giocate lui si è eclissato in maniera esponenziale. Perde un numero di palloni elevatissimo, e si intestardisce con giocate inutili invece di servire i compagni liberi nello spazio. Una partita giocata con troppa leggerezza e poca cattiveria.

    Biava 4 Ingiustificabile l’errore che regala praticamente lascia solo Eto’o a tu per tu con Muslera. Sfortunato perché ovviamente lo scivolone magari è stato dettato dal campo bagnato, ma in fin dei conti il suo errore è stato determinante in una partita del genere.

    Lichtseiner 6 Non male la partita del terzino destro della Lazio che sfrutta ogni occasione utile per spingere e servire cross utili alle punte o agli inserimenti dei centrocampisti. Buona corsa e buon impegno per uno che non ha mai smesso di crederci nonostante il risultato ribaltato.

    Mauri 5 Il capitano della Lazio parte davvero bene, con una prestazione condita da ottimi passaggi, e buoni inserimenti in fase offensiva. Cercando spesso il dialogo con le punte e con Zarate in particolare. Vera e propria stupidaggine la reazione su Nagatomo, quando da terra lo scalcia e si guadagna gli spogliatoi in anticipo. Punito più per il gesto che per la violenza del calcio, ma in questa partita forse l’elemento fondamentale per portare i 3 punti a casa era proprio mantenere la calma. A lui è mancato questo.

  • Moratti: “Sfida affascinante perchè impossibile”

    Moratti: “Sfida affascinante perchè impossibile”

    La parola d’ordine in casa Inter è crederci! Dopo le parole dei giocatori, di Eto’o (con il racconto della rimonta impossibile subita ai danni del Getafe quando militava nel Barca) e del tecnico Leonardo, ha voluto aggiungere qualche parola di incoraggiamento anche il presidente nerazzurro Massimo Moratti, che intervistato dai giornalisti all’uscita degli uffici Saras, ha detto: “La questione è rimanere concentrati e tentare qualcosa che è impossibile di per sé, ma che proprio questa impossibilità la rende affascinante come sfida”.

    La notizia del giorno è la convocazione del difensore argentino Walter Samuel, unito al gruppo per la trasferta tedesca di Gelsenkirchen. “The Wall” , dopo 5 mesi di stop per la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro è tornato ad allenarsi con il gruppo. Un giocatore fondamentale, che nell’anno del triplete ha disputato la sua migliore stagione calcistica, formando una delle migliori difesi al mondo in coppia con Lucio. La sua assenza si è fatta sentire non poco quest’anno, lasciando la retroguardia nerazzurra ‘indifesa’ e più volte criticata per le troppe reti e occasioni concesse agli avversari.

    Moratti comunque si dice cauto sul rientro del centrale argentino, parlando di lui come un giocatore fondamentale per l’Inter: “Non credo che giochi. Ma è convocato, così comincerà a far parte del gruppo anche se non penso possa giocare. Samuel è una certezza, tutti ci siamo dimenticati che se quest’anno fosse stato in campo forse qualcosa di diverso l’avremmo avuto, la sua presenza è fondamentale”.

    Altro rientro importante è stato quello di Diego Milito, con il ritorno al gol nella prima apparizione europea proprio contro lo Schalke. Buona la prestazione contro i tedeschi, meno quella contro il Chievo, dove ha mostrato buoni movimenti e molta voglia di fare, ma poca concretezza sotto porta, ovvero la sua specialità nella stagione passata. È il pupillo del patron nerazzurro e si legge con evidenza nelle parole che Moratti usa per descrivere il momento che sta vivendo il Principe: “A me è sembrato di vederlo bene. Nelle due uscite che ha fatto, l’ho trovato sciolto, freschissimo, questa è una bellissima cosa e se ci desse una mano in questo momento qui sarebbe utilissimo, ma comunque vedo tutti molto carichi. Sappiamo che è qualcosa di molto difficile ma, ripeto, il fascino di questa partita è proprio l’impossibilità”.

    Qualche curiosità sull’ingaggio del terzino sinistro nipponico Yuto Nagatomo, apparso in evidente crescita partita dopo partita, soprattutto nell’ultima sfida contro il Chievo: “Era seguito da un po’ di tempo. È stata un’opportunità, abbiamo fatto uno scambio di prestiti che andava bene sia lui che a Santon. Poi, per noi, prendere Nagatomo significa provare a vedere un giocatore con delle caratteristiche particolari, che per il momento mi sembrano rendano molto bene”.

    Chiusura dell’intervista nel finale, con la risposta alla domanda se ci fossero più possibilità che l’Inter possa passare il turno in Champions League o che agganci i cugini rossoneri in classifica per il campionato?: “Viviamo giorno per giorno e vediamo che cosa ci succede”. Come avrebbe detto Rossella O‘Hara: Ci penserò domani, dopotutto domani è un altro giorno”.

    (Fonte Inter.it)

  • Schalke – Inter, 4 motivi per crederci

    Schalke – Inter, 4 motivi per crederci

    Se fosse un film sarebbe senza ombra di dubbio Mission Impossile. Questo è il titolo della missione in terra teutonica per gli uomini guidati da Leonardo. Con una remuntada ancora possibile in campionato, nonostante 5 punti (6 considerando gli scontri diretti) non siano pochi, il tecnico brasiliano carica i suoi per provare l’impresa europea già riuscita ai danni del Bayern Monaco in casa loro.

    Considerando che obiettivamente è davvero difficile per l’Inter segnare 4 gol e non subirne nessuno, Leo non ha assolutamente nulla da perdere, e quindi potrà liberare da tutte le pressioni i suoi giocatori. Fattore questo che potrebbe avere un bel peso in una partita come quella che attende i nerazzurri martedì sera al Veltins Arena contro lo Schalke 04.

    La vittoria casalinga contro il Chievo ha sicuramente portato morale e ridato convinzione a un ambiente che dopo la sonora batosta del derby aveva come mollato e sentito in maniera troppo forte il peso della sconfitta. Ma l’Inter può davvero rimontare il 5 a 2 di San Siro e riuscire a compiere l’impresa di qualificarsi per le semifinali? Ecco  quattro motivi (come i gol necessari per qualificarsi) per crederci:

    1. CAMBIASSO – Il nuovo modulo proposto da Leonardo, con il ritorno di Cambiasso vertice basso a scudo della difesa da sicuramente più garanzie in fase di copertura e riesce a far rifiatare il reparto arretrato. Anche perché dopo la sconfitta nel derby e la debacle europea contro lo Schalke è stato palese come l’esperimento Thiago Motta in quel ruolo abbia creato più danni che situazioni favorevoli. Il giocatore italo brasiliano è sprecato davanti alla difesa, perché abile negli inserimenti e con piedi sopraffini per servire assist ai compagni. Inaffidabile invece per far ripartire il gioco non essendo un giocatore veloce. Serve più equilibrio, è questa la ricetta per tornare ad essere vincenti.

    2. FORZE FRESCHE – Vista l’ottima prestazione di Nagatomo sulla corsia sinistra, il posto da terzino dovrebbe essere suo, avanzando il capitano Zanetti, dando in questo modo il giusto peso al centrocampo. Moratti aveva parlato di giocatori stanchi dopo la partita di Champions. Bene, Zanetti e Nagatomo sono sembrati i più freschi contro il Chievo, stavolta non si può sbagliare la formazione!

    3. ETO’O: REMUNTADA POSSIBILE – Samuel Eto’o trascinatore dei nerazzurri nelle serate di coppa, racconta un aneddoto su una rimonta impossibile, e carica i suoi compagni in vista della trasferta di Gelsenkirchen:Ricordo una rimonta contro il mio Barça, vincemmo con il Getafe 5-1 e poi perdemmo 4-0 a Getafe. Non credo basti il fatto che abbiamo vinto la Champions per crederci, oggi è difficile crederci, ma nel calcio tutto è possibile e i sogni esistono. Siamo una squadra forte, che può fare una buona gara e rimontare in Germania. Una settimana fa eravamo vicini alla testa ora sembravamo lontani, ma il calcio è così e mancano due mesi. C’è la possibilità di poter far bene in uno stadio meraviglioso mercoledì, l’unica preoccupazione è come arriviamo alla partita, se saremo in forma non avrò paura”.

    4. ZERO PRESSIONI – Il fattore psicologico stavolta è tutto a favore dei nerazzurri. Proprio così, considerando il fatto che l’Inter non ha assolutamente niente da perdere scenderà in campo senza pressioni, in una partita da affrontare con la giusta rabbia agonistica e la testa libera. Le motivazioni per provare l’impresa non mancano di certo.

    La voglia dei grandi campioni di smentire questo vortice di critiche che li ha sommersi per due partite sbagliate, sarà il punto di forza di una squadra che ha il diritto e il dovere di crederci, non solo perché è comunque la squadra campione d’Europa in carica, ma perché come ci insegna il calcio (e un noto marchio sportivo) Nothing is impossible!