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  • Consigli Fantacalcio 2012-2013 21 giornata

    Consigli Fantacalcio 2012-2013 21 giornata

    Ciao a tutti ragazzi, 21esima giornata di Serie A che deve fare i conti ancora una volta con una sessione di mercato aperta e apparentemente abulica ed i tanti infortuni che stanno colpendo numerose squadre con il Milan, l’Inter e la Juventus su tutte. È la formazione campione d’Italia ad essere la squadra più colpita dalla sfortuna con praticamente tutto il centrocampo titolare fuori a causa delle defezioni di Marchisio, Pirlo e Vidal.  apparentemente già scritto per la vittoria dello scudetto ma che potrebbe regalare delle sorprese importanti che potrebbero stravolgere tante formazioni. Turno apparentemente favorevole ai biancocelesti di mister Petkovic che sono impegnati a Palermo mentre risultano essere molto interessanti e con bonus assicurati i match fra Genoa e Catania ed ovviamente il posticipo di domenica sera fra Roma e Inter.

    Consigli Fantacalcio giornata 21 guida alla formazione

    Palermo-Lazio sabato ore 18:00
    Padroni di casa rosanero che chiamano all’esordio i nuovi acquisti Aronica e Dossena con quest’ultimo da schierare al pari di Ilicic e Santiago Garcia. Nella Lazio non ci sarà Klose e quindi diamo spazio ad un Sergio Floccari in fiducia oltre a Lulic ed Hernanes.

    Juventus-Udinese sabato ore 20:45
    Emergenza piena in casa Juve, Conte deve fare a meno del centrocampo titolare oltre a Fabio Quagliarella. Inseriamo Matri e Vucinic e Paul Pogba oltre a Lichsteiner. Nell’Udinese impossibile rinunciare a Totò Di Natale e diamo fiducia a Lazzari e Dusan Basta.

    Fiorentina-Napoli  domenica ore 12:30
    Match che si preannuncia bellissimo con un Napoli galvanizzato dalla Sentenza in Corte d’Appello che gli ha ridato i due punti tolti in primo grado. Formazione partenopea praticamente al completa, puntiamo sugli ospiti dato che la Fiorentina potrebbe risentire del turno di coppa Italia.

    Atalanta-Cagliari domenica ore 15:00
    Partita che secondo noi regalerà tanti bonus, diamo fiducia a Sau e Pinilla fra gli ospiti mentre fra i nerazzurri padroni di casa inseriamo Bonaventura, Denis oltre al neo acquisto Giorgi che potrebbe regalare bonus preziosi dalla retrovie.

    Chievo-Parma ore 15:00
    Ospiti reduci dalla bella prestazione contro la Juventus ma occhio al Chievo che in casa si trasforma e vuole riscattare la debacle della settimana scorsa contro il Bologna. Diamo spazio a Stoian e Thereau mentre nel Parma inseriamo Biabiany, Sansone e Marchionni.

    Genoa-Catania ore 15:00
    Match che dovrebbe regalare tanti bonus e quindi lasciamo a riposo i rispettivi reparti difensivi con annessi portieri con le uniche eccezioni rappresentate da Marchese e Antonelli. Ovviamente inseriamo tutti i giocatori dalla mediana in su delle rispettive compagini.

    Milan-Bologna  ore 15:00
    Match dal pronostico scritto soprattutto dopo i supplementari giocati dal Bologna in coppa Italia contro l’Inter. Fra gli ospiti inseriamo solo Diamanti, Gabbiadini e Gilardino ma solo se costretti mentre diamo fiducia a tutti i giocatori rossoneri.

    Mattia Destro ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    Mattia Destro ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    Pescara-Torino  ore 15:00
    Anche qui potrebbero esserci tanti bonus, inseriamo Weiss, Celik ed il brasiliano Togni fra i padroni di casa mentre fra i granata dobbiamo dare assolutamente fiducia  a Birsa, Cerci e Meggiorini.

    Siena-Sampdoria ore 15:00
    Pronostichiamo pochi gol in questa partita e quindi diamo spazio ai rispettivi reparti difensivi ma non dimentichiamo qualcuno in attacco come Reginaldo fra i padroni di casa e Icardi fra i blucerchiati.

    Roma-Inter domenica ore 20:45
    Big match e bonus  assicurati fra due compagini che giocano a viso aperto, lasciamo perdere le difese ma inseriamo Nagatomo e Piris. Non ci sarà Milito e quindi occasionissima per Tommaso Rocchi dal primo minuto. Nella Roma l’impiego di Totti sarà deciso all’ultimo minuto.

  • Inter, prima gioia a San Siro. Milito e Cassano stendono la Fiorentina

    Inter, prima gioia a San Siro. Milito e Cassano stendono la Fiorentina

    Inter-Fiorentina 2-1, i nerazzurri colgono la prima vittoria stagionale a San Siro grazie alle reti di Milito su rigore e Cassano, ai viola non basta il gol di Romulo per evitare il secondo ko in campionato. Nel posticipo della sesta giornata l’Inter non delude e supera una buona Fiorentina grazie soprattutto ad un primo tempo di altissimo livello. Con questo successo i nerazzurri agganciano la Lazio al terzo posto in classifica, a 4 lunghezze dalle prime della classe Juve e Napoli. La Fiorentina resta ferma a quota 8 insieme a Torino, Roma, Genoa e Catania.

    LA PARTITA – Stramaccioni sorprende Montella schierando titolare Coutinho alle spalle di Cassano e Milito mentre Alvaro Pereira e Guarin a dispetto delle indicazioni della vigilia partono dalla panchina con Gargano titolare insieme a Cambiasso. Il tecnico dei viola invece manda in campo l’undici che ha pareggiato con la Juve. Parte meglio la Fiorentina che prova a fare la partita, l’Inter agisce di rimessa e inizia a farsi pericolosa dopo 10 minuti prima con Coutinho che di sinistro trova la deviazione di Tomovic e dopo con Cambiasso che con un sinistro al volo dal limite dell’area spaventa Viviano. I primi 2 sussulti dell’Inter fanno da apripista al vantaggio  che si materializza subito grazie al calcio di rigore concesso per un fallo di mano di Gonzalo Rodriguez su cross di Zanetti. Il difensore viola viene ammonito mentre Milito dal dischetto non sbaglia e porta in vantaggio i suoi. Il vantaggio nerazzurro spezza le gambe alla Fiorentina che si salva 2 minuti dopo grazie alla traversa che respinge una splendida giocata di Milito.

    Cassano e Milito stendono la Fiorentina © Claudio Villa/Getty Images

    La Fiorentina prende coraggio e va vicina al pareggio con la punizione di Ljajic respinta da Handanovic. Proprio il serbo dialoga bene con Jovetic mettendo in apprensione la retroguardia nerazzurra con Samuel e Ranocchia che rimediano un’ammonizione. Alla mezz’ora altra grande occasione per l’Inter, con Milito che spara su Viviano e vanifica un ottimo contropiede nato dai piedi di Coutinho. Il raddoppio però arriva al 34′ ed è Cassano a firmarlo servito da Ranocchia complice uno svarione difensivo dei viola. Il 2-0 sembra indirizzare la partita in discesa per l’Inter ma al 40′ i viola accorciano le distanze grazie al colpo di testa di Romulo su cross di Pizarro e vanno vicini al pareggio con Ljajic subito dopo. L’Inter sembra accusare il colpo e lo si nota quando Milito sul finire di primo tempo non trova lo specchio della porta da posizione ottima.

    Il secondo tempo inizia con Montella che sostituisce un timido Ljajic con Mati Fernandez. I primi 10 minuti sono di marca viola ma gli uomini di Montella non riescono a trovare il gol del pareggio. Al 62′ Gonzalo Rodriguez commette un fallo ingenuo su Nagatomo rimediando l’espulsione per doppia ammonizione. L’Inter però nonostante la superiorità numerica non riesce ad affondare il colpo e Stramaccioni sostituisce un ottimo Coutinho con Alvarez. Proprio l’argentino con un’azione solitaria serve un pallone splendido a Milito che a botta sicura trova la respinta di Viviano mancando il 3-1. Nel finale entrano Mudingayi e Guarin per Cambiasso e Milito mentre la Fiorentina nonostante un gioco propositivo non impensierisce Handanovic e capitola al fischio finale per 2-1.

    Pagelle e tabellino Inter-Fiorentina 2-1

    Inter (3-5-2): Handanovic 6; Ranocchia 6,5, Samuel 6,5, Juan Jesus 6,5; Nagatomo 7, Zanetti 6, Cambiasso 5,5 (37′ st Mudingayi s.v), Gargano 6; Coutinho 7 (26′ st Alvarez 6), Cassano 7, Milito 6,5 (40′ st Guarin s.v). Panchina: Castellazzi, Belec, Silvestre, Jonathan, Bianchetti, Obi, Duncan, Pereira, Livaja. Allenatore: Stramaccioni.

    Fiorentina (3-5-2): Viviano 6,5; Roncaglia 6, Rodriguez 5, Tomovic 6; Cuadrado 6,5 (25′ st Toni 5,5), Romulo 6,5, Pizarro 6,5, Borja Valero 6 (38′ st Migliaccio s.v), Pasqual 6; Ljajic 6 (1′ st Fernandez 6), Jovetic 5,5. Panchina: Neto, Lupatelli, Hegazy, Savic, Cassani, Olivera, Llama, Seferovic. Allenatore: Montella.

    Video highlights Inter-Fiorentina 2-1 

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  • Inter-Rubin Kazan 2-2. Nagatomo salva i nerazzurri al 91′

    Inter-Rubin Kazan 2-2. Nagatomo salva i nerazzurri al 91′

    Ci voleva una vittoria per sfatare il tabù di un San Siro maledetto, e ci volevano i tre punti per cominciare al meglio il cammino europeo di questa nuova Inter. Niente di tutto questo. Risultato Inter-Rubin Kazan 2 a 2. Alla fine i nerazzurri stringono i denti e riacciuffano per ben due volte, e soprattutto nel finale una partita che era sfuggita di mano per gravissime amnesie difensive. Prima l’erroraccio di Jonathan che dimostra di essere assolutamente fuori da ogni logica, e forse anche dal progetto Inter, poi la scarsa condizione di Samuel (incomprensibile non aver schierato nuovamente Juan Jesus), demoliscono ogni velleità di vittoria dei nerazzurri. Ora è chiaro come le riserve interiste non siano all’altezza dei titolari e di come la continuità non sia di certo un marchio di fabbrica di un’altalenante Inter ‘stramaccioniana’.

    LA PARTITA

    Stramaccioni secondo le previsioni attua un robusto turn over, lasciando in mediana Cambiasso, e schierando un tridente offensivo composto da Cassano, Livaja e Coutinho, con moltissimi big in panchina. Per il Rubin c’è da segnalare come Bocchetti sale dalla linea difensiva per giocare a centrocampo.

    Yuto Nagatomo © Marco Luzzani Getty Images Sport

    L’Inter è molto confusa nei primi minuti, e si vede nei numerosi errori in fase di impostazione, con una difesa ancora poco solida. Cala il buio a San Siro al quarto d’ora quando Jonathan senza un valido motivo, stende in area in maniera davvero evitabile Karadeniz regalando il penalty ai russi. Natcho dagli undici metri si fa ipnotizzare da Handanovic che para il rigore, ma la lentezza della difesa nerazzurra non evita il tap in vincente di Ryazantsev sulla ribattuta del portiere nerazzurro, portando il Rubin avanti 1 a 0. Non bastasse nel finale di primo tempo Jonathan spreca un’ottima palla gol temporeggiando troppo davanti la porta e facendosi murare la conclusione. L’Inter si sveglia negli ultimi cinque minuti del primo tempo con un’azione perfetta, confezionata da Cassano che inventa, Cambiasso che serve l’assist vincente e Livajache appoggia in rete da due passi riportando il punteggio sul pari, con la sua prima rete ufficiale in nerazzurro. Brividi per l’Inter pochi minuti dopo, quando il Rubin torna a premere sull’acceleratore e l’autore del gol Ryazntsev calciando dal limite colpisce il palo con Handanovic battuto e fortunato.

    Nella ripresa bocciatura per Jonathan, entra Guarin e Zanetti scala sulla fascia del terzino. Spreca un’occasione nettissima Livaja servito da Cassano, a tu per tu con il portiere cerca il tiro a giro sul secondo palo, ma la palla va alta di poco sulla traversa. Il giovane croato lascia il campo al 16’ per il subentrante Milito. Nonostante i cambi l’Inter non cancella la confusione evidenziata anche nel primo tempo. A cinque dal termine è blackout Inter: da un errore di Samuel in fase di rinvio Eremenko recupera palla e lancia Rondon che evita Ranocchia in velocità e batte con una gran rasoiata Handanovic portando i suoi in vantaggio per 2 a 1. L’Inter stringe i denti e nel finale attacca con un forcing costante, trovando la rete del pari nei minuti di recupero, solo grazie a un Milito ‘sacrificato’ sulla fascia in versione ala, a servire il cross a Nagatomo che in area calcia al volo realizzando un gol da cineteca. Fischio finale e pari che lascia molto amaro in bocca, dimostrando come la maledizione di San Siro sia ancora da sfatare.

    PAGELLE INTER-RUBIN KAZAN

    Handanovic 6 Lo sloveno fa quello che può con un paio di interventi decisivi e riesce anche a parare il rigore, sfortunato non evita però il gol del vantaggio russo.

    Samuel 5 The Wall, o meglio il muretto oggi. Non è più quello della scorsa stagione. Vuoi l’età o la condizione fisica non ottimale. Ma Strama lo sa e che fa? Lo schiera titolare assumendosene le responsabilità.

    Cassano 6 Non la sua miglior prestazione, ma nonostante tutto quando si sposta a destra inventa un assist per Cambiasso sul gol del 1 a 1.

    Jonathan 4,5 Braccia e gambe strappate all’agricoltura. Gioca per gli altri.

    Ranocchia 6 Nonostante faccia una buona partita, nel finale si fa prendere in velocità da Rondon. Forse avrebbe potuto fermarlo con un fallo da ultimo uomo evitando il gol del 2 a 1.

    Eremenko 6,5 L’Udinese aveva visto bene sulle sue qualità, e lui le rispolvera a San Siro nostalgico del campionato italiano, mostrando ai compagni la precisione nei passaggi come sia la sua caratteristica migliore.

    Rondon 7 Fa praticamente reparto da solo, facendo a sportellate con la retroguardia nerazzurra, e quando nel finale gli capita la palla giusta non perdona infilando Handanovic.

    Ryanzantsev 6,5 Opportunista e sfortunato. Nel primo caso rapace d’area sul rigore parato, mentre nel secondo quando il palo gli nega la doppietta personale.

    INTER: Handanovic 6,5, Jonathan 4,5 (45’ Guarin 5,5), Ranocchia 6, Samuel 5, Nagatomo 7; Zanetti 6,5, Gargano5,5, Cambiasso 5,5; Coutinho 5,5; Livaja 6,5 (61’ Milito 6), Cassano 6,5 (67’ Pereira 5,5).

    RUBIN KAZAN: Ryzhikov 5,5, Kuzmin 5,5, Cesar Navas 6, Shoronov 6, Marcano 6,5, Bocchetti 5,5 (dall’82’ Kaleshin sv), Natcho 5, Ryazantsev 6,5 (dal 70’ Orbaiz), Eremenko 6,5, Karadeniz 6,5, Rondon 7.

    Video Gol e Highlights Inter-Rubin Kazan
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  • L’Inter passeggia in Croazia. Hajduk battuto 3-0

    L’Inter passeggia in Croazia. Hajduk battuto 3-0

    Buona la prima per l’Inter di Andrea Stramaccioni. Ieri sera i nerazzurri in quel di Spalato hanno dato il via ufficialmente alla stagione 2012/2013 superando 3-0 a domicilio l’Hajduk Spalato grazie alle reti di Sneijder, Nagatomo e Coutinho. Nonostante il caloroso pubblico croato, l’Hajduk non è riuscito ad impensierire neanche minimamente la squadra di Stramaccioni. Giovedì prossimo è previsto il ritorno a San Siro con l’Inter che ha già ipotecato la qualificazione dando una bella lezione alle squadre italiane che negli ultimi anni hanno snobbato la seconda competizione Uefa. Ottimo l’approccio dell’undici titolare schierato da Stramaccioni, con Handanovic tra i pali, Silvestre-Chivu centrali e Jonathan-Nagatomo terzini. A centrocampo la diga formata da Cambiasso-Guarin-Zanetti con i pimpanti Sneijder e Palacio ad innescare Milito.

    L’abbraccio tra Cambiasso, Sneijder e Milito © STRINGER/AFP/GettyImages

    LA PARTITA – L’Hajduk Spalato prova a partire forte sorretto da un pubblico super caloroso che ha fatto registrare il tutto esaurito allo stadio Pojlud. L’Inter che indossa per la prima volta in una partita ufficiale la divisa rossa non sta di certo a guardare e al primo affondo va subito in vantaggio con Milito ad innescare Sneijder, che in area si fa spazio nello stretto e sigla il primo gol nerazzurro della stagione. Il vantaggio dell’Inter taglia le gambe ai croati, che sul finire del primo tempo incassano la seconda rete con un tiro-cross di Nagatomo a ingannare il portiere Blazevic. Il secondo tempo è pura accademia per l’Inter, con il presidente Massimo Moratti in tribuna a guardare convinto la prova dei suoi ragazzi. Al 20′ della ripresa Stramaccioni concede il riposo a Sneijder, che viene sostituito da Coutinho. Proprio il giovane talento brasiliano chiude la pratica con un colpo da biliardo dopo un ottimo dialogo con Rodrigo Palacio. Gli ultimi minuti scorrono via tranquillamente a parte una svista difensiva di Silvestre, che costringe Handanovic a sporcare i guantoni.

    L’Inter batte 3-0 l’Hajduk Spalato nell’andata del terzo turno preliminare dell’Europa League, tra una settimana il ritorno è pura formalità per i nerazzurri, apparsi già in buona forma ai primi di Agosto. Con la qualificazione ipotecata l’Inter inoltre potrà impostare al meglio il lavoro di preparazione alla prima di campionato, prevista il 26 agosto a Pescara. Massimo Moratti arrivato ieri a sorpresa allo stadio ha potuto constatare dal vivo l’ottimo esordio dei suoi e chissà che la prestazione dei nerazzurri non lo abbia convinto ad investire ancora sul mercato. La squadra c’è, ma andrebbe puntellata ancora in vista delle 3 competizioni che attendono l’Inter.

    VIDEO HAJDUK – INTER 0-3

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  • Inter calciomercato, il punto tra rinnovi e partenze

    Inter calciomercato, il punto tra rinnovi e partenze

    Inter calciomercato in fermento. Nell’ultima settimana si è ben parlato delle intenzioni del club di Massimo Moratti, alcune mosse sono già state svelate mentre altre sono ancora ben celate da una stagione che terminerà tra poco più di ventiquattro ore e da un mercato che deve ancora entrare nel vivo. D’altronde l’ultima partita (domenica ore 20:45 contro la Lazio) potrebbe spostare molti equilibri visto che in ballo c’è una qualificazione Champions League, che significherebbe prestigio internazionale ma anche una bella valanga di milioni nella voce entrate. Aspettando il verdetto del campo, facciamo un passo indietro e soffermiamoci sulle situazioni che sono già ben definite in Via Durini.

    CAPITOLO RINNOVI – In settimana sono arrivati i primi rinnovi per alcuni giocatori dell’Inter che erano in scadenza. Walter Samuel, nerazzurro da sette stagioni, ha prolungato di un anno il suo contratto con scadenza giugno 2013.

    Walter Samuel © Valerio Pennicino/Getty Images
    Confermato anche Luca Castellazzi, che domani festeggerà in campo il suo prolungamento di due anni (scadenza giugno 2014) difendendo i pali nerazzurri contro la Lazio. Rinnovo in vista anche per Yuto Nagatomo; per il giapponese, arrivato alla corte di Massimo Moratti nel gennaio 2011, è pronto un nuovo contratto fino al 2017 con aumento dello stipendio che salirà dai 700000 euro annui attuali a 1,2 milioni annui. Il giusto premio per un giocatore molto stimato da società, compagni e tifosi. Infine Moratti ha deciso di premiare l’ultimo arrivato, il tecnico Andrea Stramaccioni, a cui verrà sottoposto un nuovo contratto triennale da 450000 euro più bonus legati ai risultati ottenuti.

    PRONTI A PARTIRE – C’è chi resta e c’è chi va. Ad Appiano Gentile sono presenti parecchie valigie pronte ad accompagnare giocatori che per un motivo o per un altro non rientrano più nei piani societari. E’ il caso di Angelo Palombo: arrivato a gennaio in prestito dalla Sampdoria, l’ex capitano doriano non ha convinto (solo 3 presenze) e verrà rimandato certamente al mittente. Situazione stazionaria quella che riguarda Diego Forlan, arrivato un anno fa a Milano per sostituire l’insostituibile Eto’o. Il nazionale uruguaiano, autentico flop della stagione in corso, starebbe vagliando attentamente la proposta arrivata dal Brasile come confermato da Branca nella giornata di ieri. Il reparto offensivo verrà sfoltito ulteriormente in virtù del fatto che non verrà riscattato l’argentino Mauro Zarate. L’ex numero 10 laziale farà ritorno a Roma nonostante alcune prestazioni incoraggianti arrivate da quando c’è Stramaccioni.

    VIA LUCIO? – E’ in attesa di sviluppi anche il 34 enne Lucio. Il difensore brasiliano piace molto al Paris Saint-Germain, che è alla ricerca di un difensore di esperienza su cui poter far affidamento nella prossima Champions League, ma non è da escludere un ritorno in patria o in Germania dove Lucio ha già giocato con le maglie di Bayer Leverkusen e Bayern Monaco. Se dovesse arrivare la cessione del centrale brasiliano, l’Inter dovrebbe confermare Andrea Ranocchia, autore di una stagione deludente ma pur sempre uno dei migliori difensori italiani in prospettiva, a cui ben presto potrebbe aggiungersi un altro giovane difensore italiano. Infatti Branca starebbe pensando al ritorno di Marco Andreolli, difensore del Chievo che andrebbe ad occupare il posto lasciato libero dal ritiro di Ivan Cordoba.

  • Inter Lecce, le pagelle: Alvarez formato “Maravilla”

    Inter Lecce, le pagelle: Alvarez formato “Maravilla”

    Dopo essere stata a lungo cinica e spietata, vincendo le ultime partite con risultati stretti realizzando magari un solo tiro in porta in novanta minuti e portando a casa i tre punti, con una sonora vittoria in Inter Lecce. I nerazzurri tornano a segnare a raffica regalando un natale più dolce al suo tecnico, a Moratti e a tutti i tifosi nerazzurri. Nonostante la partita si metta subito in salita con i salentini che passano in vantaggio con lo scatenato Muriel, gli uomini guidati da Ranieri non si arrendono e si riversano a testa bassa nella metà campo avversaria. Più forti della sfortuna (4 pali colpiti in meno di 10 minuti) i nerazzurri agguantano il pareggio nel primo tempo con un gran gol di Pazzini bravo ad anticipare Gabrieli. Nella ripresa Alvarez accende il navigatore servendo passaggi teleguidati per Milito, e Nagatomo anche se non trova la terza rete stagionale ne fa segnare due con altrettanti assist a Cambiasso e proprio ad Alvarez. La squadra sembra essere sulla buona strada, ora Ranieri attende con ansia sotto l’albero i primi regali dal mercato di gennaio.

    PAGELLE INTER LECCE

    Nagatomo ancora Man of the Match Lecce Inter | ©Claudio Villa/Getty Images
    Nagatomo 8 Man of the match. Come il vino buono, migliora con il tempo, e lui nella fattispecie gara dopo gara, tirando fuori prestazioni da vero campione. È in serata e se nel primo tempo tiene leggermente il freno tirato, nella ripresa accende il turbo sulla sinistra mandando in completo tilt la difesa salentina. Condisce la serata perfetta con due assist bellissimi per Cambiasso e per Alvarez. Ancora inchini al Meazza.

    Alvarez 7,5 Ennesima occasione concessagli da Ranieri, scendendo in campo dal primo minuto. Non delude e fa tutto quello che gli dice il tecnico romano, correndo tantissimo ripiegando e trovando la sua posizione ideale. Stupenda la verticalizzazione per Milito e altrettanto inaspettato il gol in un momento in cui sembrava non riuscire più a correre per i crampi. I tifosi aspettano altre prove del genere da lui.

    Thiago Motta 5,5 Sembrava essere sceso in campo per fare un favore a Ranieri, assolutamente stralunato e fuori dal gioco ha sbagliato una quantità di passaggi record. Vedere la palla persa a centrocampo sull’azione del gol di Muriel. Svogliato

    Milito 6,5 Il miglior modo per chiudere un’annata così storta e maledetta era finalmente ritrovare quel gol che mancava da troppo tempo e spezzare quella specie di sortilegio che gli facesse sbagliare ogni tiro anche sottoporta. Rimangono i dubbi sul suo futuro dopo le dichiarazioni di Preziosi.

    Ferrario 4,5 è l’immagine di una difesa che sembra davvero allo sbaraglio, completamente fuori tempo nell’azione del 2 a 1, e colpevole in tutte le altre reti con la complicità di un reparto che faceva acqua da tutte le parti

    Giacomazzi 5 Sale agli onori delle cronache solo per aver dato una brutta gomitata sul viso di Maicon, e per la successiva lite scatenata a seguire. Quando si dice grinta sudamericana si attende altro da lui.

    Muriel 6,5 Gli arriva mezzo pallone davanti e lui da vero fenomeno, mette a sedere tutta la difesa nerazzurra calciando sul primo palo un rasoterra che beffa uno come Julio Cesar. Mette in difficoltà Lucio e Samuel con la sua velocità e con gli scambi stretti con Di Michele, ma non riesce più a pungere nella ripresa.

    Corvia 4,5 Entrato nel finale avrebbe l’occasione di rimettere la partita sui binari giusti in due chiarissime occasioni gol, ma spreca nella prima, facendosi murare il tiro da un prontissimo Julio Cesar e nella seconda, ritardando la conclusione e calciando di molto alto sopra la traversa, buttando alle ortiche una palla d’oro servita da Di Michele. Cattura in questo modo tutta l’ira di Cosmi.

    Inter Lecce video highlights
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  • Inter Lecce è poker. Si sbloccano Alvarez Milito

    Inter Lecce è poker. Si sbloccano Alvarez Milito

    Nerazzurri che cercavano la quarta vittoria consecutiva e a San Siro calano il poker, ritrovando i gol pesantissimi degli attaccanti con Milito e Pazzini nel tabellino dei marcatori. Inter Lecce è partita scoppiettante con gli ospiti inaspettatamente in vantaggio, e i nerazzurri che giocano al tiro al bersaglio colpendo quattro pali in dieci minuti prima si riportare la partita sul pari. Nella ripresa festival del gol con Milito che torna a sorridere, Nagatomo che serve due assist per Cambiasso e per Alvarez chiudendo ogni velleità dei salentini. Questa vittoria è il regalo migliore che Ranieri potesse fare al presidente Moratti, in attesa del prossimo mercato di gennaio.

    Nel dettaglio la sintesi di Inter Lecce:

    Non cambia il modulo ma cambiano gli interpreti, con Ranieri che sceglie il solito 4-4-2 lasciando in panchina Cambiasso con Coutinho e inserendo Faraoni e Alvarez in mediana. Novità anche davanti dove Forlan che doveva partire dalla panchina ruba il posto dal primo minuto a Milito. Anche il tecnico dei salentini, Serse Cosmi, non conferma i pronostici, schierando Gabrieli tra i pali e scegliendo Oliveira al posto di Strasser.

    Muriel illude il Lecce Inter | ©Giuseppe Cacace/Getty Images
    PRIMO TEMPO- La prima buona occasione della partita arriva al 12’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con Thiago Motta che anticipa tutti, schiaccia di testa senza trovare lo specchio della porta. Buoni spunti per Alvarez che sembra finalmente riuscire a soddisfare le richieste del suo tecnico, saltando spesso l’uomo e cercando il fondo per i cross per i compagni. Al 19’ inaspettatamente per i nerazzurri assoluti padroni del campo, arriva la doccia fredda con la perla di Muriel, che mette a sedere tutta la difesa interista e batte Julio Cesar con un rasoterra a fil di palo imprendibile. La risposta dell’Inter non tarda ad arrivare, ma c’è un pizzico di sfortuna: grandissima azione di Diego Forlan al 23’ quando si libera della marcatura e dal limite dell’area fa partire una conclusione di sinistro su cui Gabrieli si allunga e con l’aiuto del palo gli nega il gol. È una serata storta e se ne accorge anche Pazzini al 27’ quando sul cross di Maicon schiaccia di testa colpendo la traversa con il portiere salentino batutto. Ancora fortunato il Lecce a salvarsi con un altro legno, stavolta colpito da Samuel sempre su colpo di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione. Al 34’ i nerazzurri trovano il pareggio dopo un’altra traversa di Forlan, arriva la rete di Pazzini che in allungo anticipa Gabrieli e insacca festeggiando con un gol che era nell’aria. Ultimo brivido sempre per Pazzini all’ultimo minuto che colpisce di testa a botta sicura ma non centra lo specchio della porta.

    Milito, Alvarez e Pazzini a segno in Inter Lecce | © Giuseppe Cacace/Getty Images
    SECONDO TEMPO– Cambio per entrambe le squadre nella ripresa con Ranieri che utilizza due cambi schierando Cambiasso al posto di Faraoni e Milito per un buon Forlan, mentre Cosmi fa entrare Piatti a sostituire Oliveira. Grandissima giocata in verticale  al 4’ di Alvarez che serve un assist a tagliare fuori tutta la difesa e lasciare Milito solo contro Gabrieli. Il principe rompe definitivamente la maledizione del gol mancato e riesce a sbloccarsi battendo il portiere giallorosso e insaccando la rete del 2 a 1.  Cosmi corre ai ripari togliendo Muriel e inserendo Daniele Corvia al 9’, con i nerazzurri che continuano ad essere costantemente presenti nei pressi dell’area del Lecce. Rischia moltissimo l’Inter al 16’ su una ripartenza velocissima del Lecce, con Corvia che calcia a botta sicura e trova l’ennesimo miracolo di Julio Cesar a tenere a galla la partita. Secondo match point fallito da Corvia al 23’, ancora su una ripartenza velocissima di Cuadrado, calcia male e manda il pallone alto sulla traversa, sbagliando per la seconda volta davanti al portiere nerazzurro. Inizia a soffrire l’Inter che non pressa più come nel primo tempo e Ranieri corre ai ripari togliendo Pazzini per inserire Obi in grado di dare più garanzie difensive. Il gol della sicurezza per l’Inter arriva sull’asse Nagatomo-Cambiasso al 27’, con il giapponese che dribbla con una grande giocata Cuadrado per poi scaricare sull’argentino che con un colpo da biliardo mette in rete il gol del 3 a 1. Nerazzurri che cercavano il poker e lo trovano al 36’ realizzando il quarto gol con Alvarez a realizzare la sua prima rete stagionale in Serie A. Ancora Nagatomo nelle vesti dell’assist man è tra i migliori in campo per i suoi. La partita termina sul 4 a 1 con l’Inter che regala una bellissima vittoria si suoi tifosi per Natale.

  • Cesena Inter gioca Milito, dubbio Alvarez Faraoni

    Cesena Inter gioca Milito, dubbio Alvarez Faraoni

    Dopo aver sconfitto Fiorentina e Genoa, ritrovando una classifica dignitosa, i nerazzurri guidati da Claudio Ranieri puntano al terzo risultato utile consecutivo, in   Cesena Inter . La ricerca della continuità è una costante che l’Inter in questa stagione ancora non ha trovato, poiché il cammino seguito fin ad ora è stato invece rappresentato da una striscia di risultati altalenanti, di alti e bassi che costringono i nerazzurri a provare una rimonta molto simile a quella di Leonardo della stagione passata. Al ‘Manuzzi’ i bianconeri di Arrigoni venderanno cara la pelle, galvanizzati dall’ultima vittoria ottenuta sul campo del Palermo, con l’ex di turno Adrian Mutu pronto a segnare il gol numero 100 in Italia proprio contro la sua ex squadra.

    CESENA– Moltissimi dubbi per Arrigoni, che deve fare i conti con la lista degli infortunati, dove figurano Colucci, Martinho e Martinez, con l’aggiunta dello squalificato Rossi. Le incognite maggiori riguardano il possibile modulo, poiché nell’ultimo turno vittorioso contro il Palermo, i bianconeri hanno adottato un 4-3-2-1 mentre oggi Arrigoni potrebbe optare per un modulo che garantisca più coperture e speculare a quello nerazzurro: il classico 4-4-2. Ballottaggio dunque in mediana dove Candreva e Ghezzal si giocano un posto in due, nonostante l’italiano parte leggermente favorito. Per il resto poche sorprese con Antonioli che torna tra i pali, dopo esser stato sostituito da Ravaglia nell’ultimo turno di campionato. Difesa a quattro con i recuperi di Lauro e Comotto figurano Von bergen al centro e Rodriguez sull’esterno. In mediana Ceccarelli, con Guana, Parolo (a lungo corteggiato proprio dai nerazzurri in estate) e a supporto del reparto offensivo agirà Candreva. Tandem d’attacco composto dal brasiliano ex Empoli e Frosinone Eder, in coppia con Adrian Mutu alla ricerca del centesimo gol in Italia.

    La carica di Ranieri Cesena Inter | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    INTER- Ranieri rinuncia nuovamente al suo giocatore più importante, Wesley Sneijder, per non forzarne il recupero, lasciando a casa anche  Ranocchia e Chivu alle prese con i rispettivi infortuni. Tornano disponibili invece Forlan e il brasiliano Maicon lasciato a riposo per motivi precauzionali contro la Fiorentina. Pochi dubbi sul modulo per il tecnico romano che dovrebbe schierare il 4-4-2 delle ultime sfide, con la scelta in mediana di lanciare uno tra Alvarez autore di una buona prova contro i viola, e Faraoni invece apparso in leggero calo fisico. Con il ritorno di Maicon in difesa Zanetti riprende la sua casella a centrocampo e quindi rimane un solo posto libero per due o tre nomi, inserendo nel ballottaggio anche il brasiliano Coutinho. Quindi nel dettaglio, in difesa saranno presenti i soliti e solidi Lucio-Samuel al centro, con a sinistra l’ex di turno Nagatomo intenzionato a segnare il terzo gol di fila , e a destra Maicon. In mediana Thiago Motta e Cambiasso agiranno più centrali a schermo della difesa con Zanetti e uno tra Faraoni e Alvarez per garantire corsa e cross, allargando il gioco sulle corsie laterali. In attacco dubbio sul possibile utilizzo della coppia Pazzini Milito, con il Cacha Diego Forlan che scalpita per giocare dal primo minuto. Se così non dovesse essere, possibile ingresso a partita in corso.

    PROBABILI FORMAZIONI CESENA INTER:

    Cesena (4-3-2-1): 1 Antonioli, 16 Comotto, 25 Von Bergen, 2 Rodriguez, 6 Lauro, 77 Ceccarelli, 5 Guana, 18 Parolo, 8 Candreva, 10 Mutu, 7 Eder.

    A disp.: 88 Ravaglia, 28 Benalouane, 23 Djokovic, 24 Arrigoni, 32 Ghezzal , 70 Bogdani, 17 Malonga.

    All.: Arrigoni.

    Squalificati: Rossi.

    Indisponibili: Colucci, Martinho, Martinez.
    Inter (4-4-2): 1 Julio Cesar, 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 55 Nagatomo, 37 Faraoni, 19 Cambiasso, 8 Thiago Motta, 4 Zanetti, 7 Pazzini, 22 Milito.

    A disp: 12 Castellazzi, 2 Cordoba, 5 Stankovic, 11 Alvarez, 18 Poli, 28 Zarate, 9 Forlan.

    All.: Ranieri.

    Squalificati: nessuno.

    Indisponibili: Sneijder, Ranocchia, Chivu, Jonathan, Viviano.

  • Genoa Inter, le pagelle. Nagatomo ci prende gusto, Alvarez brilla

    Genoa Inter, le pagelle. Nagatomo ci prende gusto, Alvarez brilla

    Mantenere i piedi per terra e pedalare, questo è stato il diktat di Ranieri alla vigilia di Genoa Inter, spiegando in parole povere come non fosse ancora il momento di guardare una classifica (col senno di poi) molto più dignitosa. Ancora una volta Claudio Ranieri ha sorpreso tutti lanciando Poli a centrocampo in un ruolo non suo, con gli stessi compiti lasciati a Coutinho contro i viola: largo a destra libero di accentrarsi, con il giovane ex doriano che si è calato bene nella nuova posizione non soffrendo i continui fischi del Marassi per il suo passato calcistico recente. Buona anche la prova di Alvarez che è riuscito a fare quello che gli aveva chiesto il suo tecnico, servendo un assist perfetto per Nagatomo, e sfiorando il raddoppio con il palo a negargli un gol da cineteca.  Brutto Genoa messo in campo da Malesani che rinuncia a giocare per difendersi tutta la partita, uscendo dal guscio solo nel finale dimostrando di poter far male ai nerazzurri.

     

    Yuto Nagatomo Genoa Inter |©Valerio Pennicino/Getty Images

    Pagelle Genoa Inter

    Frey 7 Gioca con un dolore muscolare che gli condiziona tutta la partita negandogli la possibilità di fare rinvii lunghi. Nonostante questo riesce a giocare una partita da protagonista, prima negando il gol a Samuel con un colpo di reni assurdo, poi facendosi regalare in mano il pallone da Milito sulla ribattuta. Splendida la parata nella ripresa sulla conclusione di Pazzini a tenere il risultato ancora sull’1 a 0. Incolpevole sulla rete di Nagatomo

    Mesto 5 Serata da dimenticare. Non riesce mai a spingere davanti, rimanendo troppo schiacciato sulla sua fascia si dimentica nella ripresa di marcare Nagatomo e dalla sua amnesia nasce il vantaggio nerazzurro con il giapponese che non deve nemmeno saltare di testa per battere Frey.

    Ze Eduardo 5 Sembra giocare in un deserto, dove i palloni gli arrivano col contagocce. Praticamente mai servito nel corso del primo tempo, lasciato da solo a reggere il peso dell’attacco contro due signori di nome Lucio e Samuel, esce sconsolato e amareggiato al 6’ della ripresa per lasciare spazio a un inconsistente Pratto.

    Constant 6 Buona la sua prova con ‘constanti’ accelerazioni a mettere in apprensione la difesa nerazzurra. Qualche bello spunto con poca precisione nei cross ma sempre in partita.

    Granqvist 6 Gioca al centro della difesa e lo si nota per la sua statuaria altezza. Mette in difficoltà qualsiasi giocatore nerazzurro nel gioco aereo, riuscendo anche a trovare la rete sugli sviluppi di un calcio d’angolo nella ripresa, ma gli viene annullata per un fuorigioco millimetrico.

    Pagelle Inter

    Samuel 7 Assolutamente uno dei centrali più in forma che ci siano in questo momento in circolazione. Chiusure con tempi perfetti, nessuna sbavatura e aggressività da leoni. Sarà la compagnia di Lucio al fianco che deve avergli fatto ricordare la difesa vecchio stile triplete mourinhano.

    Nagatomo 7,5 Il terzino col vizietto del gol. Due partite e altrettanti rete messe a segno, condite da prestazioni che in qualche modo cancellano la prima parte di stagione del giapponese che aveva deluso le aspettative. Ranieri gli tesse le lodi sperando che il periodo di forma di Yuto continui.

    Milito 4,5 Conferma che non ha vinto a caso il Bidone d’oro 2011, divorandosi l’impossibile e sbagliando controlli e passaggi come un calciatore mediocre. Vuoi che sia un periodo sfortunato, vuoi che avesse voluto risparmiare il gol alla sua ex squadra del cuore, ma sbagliare tutte queste occasioni è anche statisticamente difficile. Lourdes potrebbe essere una soluzione.

    Alvarez 7 entra per sostituire Faraoni e trova con un assist perfetto la testa di Nagatomo, entrando di diritto nell’azione del vantaggio. Splendida la conclusione dalla distanza che colpisce il legno con Frey battuto. La domanda è una sola: saprà ripetersi o continuerà con prestazioni altalenanti? Voto di incoraggiamento!

  • Genoa Inter made in Japan. Nagatomo gela il Ferraris

    Genoa Inter made in Japan. Nagatomo gela il Ferraris

    Successo sperato e conquistato per la banda Ranieri che dopo la vittoria casalinga contro la Fiorentina agguanta altri tre punti fondamentali nel recupero a Marassi contro un Genoa fin troppo catenacciaro. Ancora una volta la vittoria porta la firma inaspettata del terzino nipponico Yuto Nagatomo, che sembra averci preso gusto a trovare il gol. Merito anche all’autore dell’assist, Alvarez che questa sera non ha deluso le aspettative del tecnico romano. Partita da provinciale per il Genoa che gioca quasi 80 minuti arroccata in difesa senza tirare mai in porta, per poi svegliarsi nel finale e giocarsi la partita a viso aperto mettendo in difficoltà i nerazzurri e rischiando molto. Classifica dal gusto più dolce per i nerazzurri che salgono a quota 20 punti conquistando il settimo posto insieme al Palermo ad un solo punto dal Napoli in quinta posizione. Le prossime partite prima della sosta serviranno a capire se le ambizioni europee nerazzurre saranno ancora realizzabili.

    Nel dettaglio la sintesi di Genoa Inter:

    Genoa Inter Zanetti si inchina a Nagatomo |©Valerio Pennicino/Getty Images

    Sorpresa nella lettura delle formazioni per l’Inter con Ranieri che lascia addirittura in tribuna Coutinho (alle prese con i soliti problemi muscolari), inserendo al suo posto il giovane Poliex Sampdoria, ancora mai utilizzato. Malesani mescola le carte in tavola schierando un 5-4-1, difesa con tre centrali e due esterni larghi, lasciando in avanti come unica punta il brasiliano Ze Eduardo.

    PRIMO TEMPO- Partita che non decolla nei primi minuti, dove il Genoa con il nuovo modulo chiude ogni spazio e i nerazzurri fanno girare in maniera troppo lenta il pallone senza trovare le verticalizzazioni utili per gli attaccanti. Poche azioni degne di nota alla mezz’ora con le squadre che usano a dismisura il lancio lungo, scavalcando troppo spesso i relativi centrocampisti senza creare nulla di pericoloso, e lo spettacolo stenta a decollare, lasciando spazio alla noia.  Doppia mostruosa palla gol per l’Inter al 33’ con Samuel che sugli sviluppi di un calcio d’angolo schiaccia di testa ma trova una parata straordinaria di Frey, poi la palla torna sui piedi di Milito che deve solo calciarla in rete e invece (forse in memoria del suo passato rossoblu) calcia sulle mani del portiere del Genoa mancando un gol impossibile da sbagliare. Molte proteste nerazzurre al 37’ su un fallo da ultimo uomo di Granqvist su Milito lanciato a rete con Banti che invece lascia giocare. Altra buona situazione per l’Inter con Lucio che sull’esterno mette in area un pallone di prima che Nagatomo in maniera sporca tocca con la coscia sfiorando il gol. Quattro minuti di recupero e tutti a riposo sul punteggio di 0 a 0.

    SECONDO TEMPO- Inizia la ripresa con Malesani che lascia lo schieramento invariato, mentre Ranieri lancia Alvarez a destra sostituendo Faraoni. Al 6’ finisce la partita di Ze Eduardo, che non ha ricevuto un pallone giocabile, con Malesani che gli preferisce Pratto. Urlo in gola strozzato per Granqvist che al 11’ sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Veloso segna di testa ma si vede annullare la rete dal guardalinee per fuorigioco. Malesani intanto al 15’ effettua il secondo cambio disponibile inserendo Jankovic per Constant. I rossoblu sembrano più pericolosi in questa fase di gioco, con l’Inter che, come da copione nella gestione Ranieri cala vistosamente nella ripresa, palesando i suoi limiti atletici. Situazione difficile per i nerazzurri, che Nagatomo sbroglia al 22’ su uno splendido cross di Alvarez battendo Frey e portando i suoi in vantaggio. L’argentino pennella un assist da destra con Nagatomo che si inserisce alla perfezione tagliando sul secondo palo,  trovandosi libero di colpire indisturbato. Ranieri nel frattempo sostituisce Andrea Poli inserendo un più fresco Joel Obi, mentre Malesani alla mezz’ora si gioca il tutto per tutto togliendo Merkel e inserendo una punta come Caracciolo. Break di Alvarez al 33’ che scambia con Thiago Motta e prova una conclusione dalla distanza, sfiorando il gol del 2 a 0 cogliendo il palo alla destra di Frey. Ritorno in campo al 36’ per Forlan che sostituisce un Milito irriconoscibile.  Doppia opportunità per il Genoa al 45’ su un contropiede con Rossi dal limite chiuso da Nagatomo e sulla respinta sulla conclusione di Veloso si supera Julio Cesar negandogli il gol. Sul ribaltamento di fronte ottima occasione per Pazzini sventata da un monumentale Frey. Fischio finale dopo 5 minuti di recupero con l’Inter che infila la seconda vittoria consecutiva e torna a vedere una classifica dignitosa.

    Genoa Inter 0-1 video gol di Nagatomo
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