Tag: yamaha

  • Lorenzo, operazione eseguita con successo

    Lorenzo, operazione eseguita con successo

    Potrebbe essere finita in anticipo la stagione 2011 di Jorge Lorenzo. Il pilota spagnolo, dopo la caduta nel warm-up di questa mattina, in cui ha riportato la perdita parziale della falange dell’anulare della mano sinistra, si è sottoposto ad intervento chirurgico a Melbourne per ridurre la lesione del dito infortunato. L’operazione è perfettamente riuscita, nervi e tendini sono stati completamente ricostruiti quindi lo spagnolo non perderà la funzionalità del dito e della mano, ma quello che preoccupa maggiormente il maiorchino sono i tempi di recupero, previsti piuttosto lunghi in attesa di guarigione.

    Jorge Lorenzo | © Mirco Lazzari / Getty Images
    Lorenzo dovrà sicuramente saltare la gara di Sepang in Malesia la settimana prossima, e anche la partecipazione all’ultimo GP stagionale, quello di casa a Valencia è in forte dubbio. Una beffa ulteriore per il pilota della Yamaha, che oltre ad aver dovuto abdicare il titolo in favore di Stoner senza la possibilità di correre, vede allontanarsi la possibilità di chiudere in sella alla sua moto la stagione. Saranno prese delle decisioni nei prossimi giorni, sempre legate alle sue condizioni fisiche Intanto il bollettino medico ufficiale sarà emesso domani mattina.

  • A Portimao Checa e Melandri lanciano gli ultimi due acuti

    A Portimao Checa e Melandri lanciano gli ultimi due acuti

    L’ultimo appuntamento stagionale della Superbike sul circuito di Portimao, in Portogallo ha visto protagonisti i primi due piloti del mondiale Carlos Checa e Marco Melandri, che hanno vinto le ultime due manche dell’anno. GARA1

    Carlos Checa | © Glyn Kirk / Getty Images
    La conquista del titolo mondiale ottenuto la scorsa settimana sul circuito di Magny-Cours non ha evidentemente appagato Carlos Checa che ha voluto chiudere in bellezza l’anno del suo primo mondiale, andando a vincere la prima gara dell’ultimo appuntamento stagionale. Lo spagnolo di casa Ducati ha lottato a lungo con il francese Sylvain Guintoli fino a tre tornate dal termine quando il neo campione del mondo ha deciso di rompere gli indugi e di superare l’avversario staccandolo definitivamente andando a prendersi la 15esima vittoria dell’anno. Il Toro della Ducati, alla fine della gara, ha anche annunciato di voler continuare la sua avventura con la casa di Borgo Panigale, volontà messa in discussione nei giorni scorsi da un accordo che tardava ad essere trovato, ma alla fine le due parti hanno deciso di incontrarsi e di prolungare il loro rapporto. Guintoli dunque completa la doppietta Ducati mentre sul gradino più basso del podio troviamo il poleman Johnny Rea. Quarto un eroico Max Biaggi, che dopo tutte le difficoltà incontrate per tutto il week-end a causa dei noti problemi fisici dopo l’infortunio del Nurburgring riesce a chiudere con un importante quarta piazza ai piedi del podio davanti alla Kawasaki di Joan Lascorz. Sesto Marco Melandri che dopo un dritto nelle fasi concitate della corsa non è riuscito più a recuperare. Haslam con la BMW chiude in nona posizione. Michel Fabrizio chiude la sua gara con una 12esima posizione davanti a Leon Camier, dato partente dall’Aprilia. Il britannico precede la BMW dell’altro italiano Ayrton Badovini. Gara2
    Marco Melandri | © Mirco Lazzari / Getty Images
    Marco Melandri riesce ad onorare la sua seconda posizione nella classifica mondiale andando a conquistare nella seconda manche la sua quarta vittoria stagionale nel suo primo anno in Superbike. Il pilota ravennate, che dall’anno prossimo correrà con la Bmw, vince il duello in famiglia con il suo ormai ex compagno di team Eugene Laverty, che l’anno prossimo affiancherà Max Biaggi all’Aprilia. Cosi come in gara1, anche gara2 si chiude con una doppietta, l’ultima in Superbike per la Yamaha che dall’anno prossimo non prenderà parte al mondiale salutando cosi il mondo delle derivate di serie. Si conferma invece la terza forza di giornata Johnny Rea, che come nella prima manche chiude in terza posizione. Solo quarto invece il vincitore di gara1 Carlos Checa, che precede Sylvain Guintoli. Alle spalle delle Ducati la coppia Aprilia formata da Camier e Biaggi. Il Corsaro chiude in classifica mondiale al terzo posto a pari punti con Laverty, ma in una migliore posizione in virtù delle maggiori vittorie ottenute in stagione e in questo modo dall’anno prossimo potrà nuovamente stampare sul cupolino il suo amato numero tre. Chiudono la top-ten Lascorz, Badovini e Berger. 12esimo Michel Fabrizio.

  • Stoner week-end perfetto. Vittoria e titolo mondiale

    Stoner week-end perfetto. Vittoria e titolo mondiale

    Casey Stoner | © Mirco Lazzari / Getty Images
    Giornata di gloria per Casey Stoner che si aggiudica nel Gran Premio di casa di Phillip Island il secondo titolo mondiale, il primo con la Honda dopo quello conquistato con la Ducati. Il pilota australiano dopo la pole conquistata ieri completa un week-end perfetto andando a vincere in solitaria davanti al suo pubblico nel giorno del suo 26esimo compleanno, giornata impreziosita appunto dalla conquista del titolo mondiale. Il compito del canguro australiano è stato agevolato soprattutto dall’assenza di Ben Spies, infortunatosi durante il turno di prove, e soprattutto dal forfait di Jorge Lorenzo che ha dovuto rinunciare a correre la gara a causa di una brutta caduta nel warm-up che gli ha procurato una brutta lesione all’anulare della mano sinistra. Senza lo spagnolo a Stoner sarebbe bastato un sesto posto per chiudere in anticipo i conti mondiali, ma ha preferito chiudere in bellezza davanti al suo pubblico. Nona vittoria stagionale e quinta consecutiva per il portacolori della Honda, che chiude l’era delle 800 cosi come l’aveva iniziata, e cioè vincendo il titolo mondiale. In seconda posizione Marco Simoncelli che proprio nell’ultima parte di gara beffa il connazionale Andrea Dovizioso. Completa il dominio HRC Daniel Pedrosa, deludente a 13 secondi dal leader. Alle spalle della colonia Honda, Colin Edwards con la prima delle Yamaha, davanti a Randy De Puniet che fa meglio del suo ufficiale Nicky Hayden soltanto settimo. Terminano la gara soltanto in dieci piloti: ottavo Toni Elias davanti a Capirossi e Karel Abraham. Gara molto caotica, che miete molte vittime illustri a causa dell’asfalto resi viscido dalla pioggia. A parte Stoner, che sembra andare sul bagnato come sull’asciutto, ne fanno le spese Abraham che però cade e si rialza, Bautista, Aoyama e Crutchlow. Sfortunato invece Valentino Rossi, che complice l’assenza delle due Yamaha ufficiali stava lottando per le posizioni di vertice, ma la Ducati di piegare proprio non ne vuole sapere e dopo un sorpasso a Bautista nel 14esimo passaggio cade in terra mentre si trovava in quinta posizione. LE PAGELLECLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1.   STONER HONDA 42:02.425
    2.   SIMONCELLI HONDA +2.210
    3.   DOVIZIOSO HONDA +2.454
    4.   PEDROSA HONDA +13.160
    5.   EDWARDS YAMAHA +30.886
    6.   DE PUNIET DUCATI +48.800
    7.   HAYDEN DUCATI +1:16.314
    8.   ELIAS HONDA +1 GIRO
    9.   CAPIROSSI DUCATI +1 GIRO
    10.   ABRAHAM DUCATI +2 GIRI
    11.   BAUTISTA SUZUKI RIT
    12.   AOYAMA HONDA RIT
    12.   CRUTCHLOW YAMAHA RIT
    14.   ROSSI DUCATI RIT
    15.   LORENZO YAMAHA NP
    16.   SPIES YAMAHA NP
  • Superbike: Rea e Checa vincono ad Imola

    Superbike: Rea e Checa vincono ad Imola

    Con la vittoria in gara 2, la 12esima in stagione e la 17esima in carriera, e il terzo posto della prima manche del Gran Premio d’Italia Carlos Checa è a soli 3 punti dalla conquista del suo primo titolo mondiale in Superbike e della sua lunghissima carriera di motociclista. Sul tracciato di Imola lo spagnolo della Ducati allunga ulteriormente in classifica sul più immediato inseguitore Marco Melandri, che oggi termine le due manche in ottava e sesta posizione, portando il suo vantaggio a 97 punti quando mancano solo gli appuntamenti in Francia, a Magny Cours, e in Portogallo, a Portimao.

    © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    In gara 1 si era affermato Jonathan Rea, tornato finalmente competitivo con la sua Honda dopo l’infortunio che ne ha condizionato il rendimento stagionale, che aveva prevalso su un grandissimo Noriyuki Haga. Solo un guaio al motore della sua Honda che lo ha costretto al ritiro non gli ha permesso di fare la doppietta sul circuito bolognese dove la Ducati è di casa. Il giapponese dell’Aprilia clienti, ma la prima vista l’assenza forzata di Max Biaggi ancora convalescente per una microfrattura al piede, torna a casa con due secondi posti e rinvigorito dopo la delusione del Nurburgring, caduto, seppur con condizioni della pista estreme e impossibili, quando era comodamente al comando della corsa nei giri finali. In gara 2 completa il podio l’Aprilia ufficiale di Leon Camier, compagno di squadra di Biaggi. Per quanto riguarda gli italiani, Melandri (Yamaha) ha chiuso con un sesto e ottavo posto, Ayrton Badovini (Bmw) nono e decimo mentre Michel Fabrizio è caduto nella prima manche e si è ritirato per un problema al cambio della sua Suzuki nella seconda. La Superbike non si ferma, settimana prossima c’è il Gran Premio di Francia a Magny Cours per il penultimo appuntamento della stagione che potrebbe incoronare re della Superbike Carlos Checa a quasi 39 anni. LE CLASSIFICHE

  • A Pedrosa le prime libere di Aragon

    A Pedrosa le prime libere di Aragon

    Le prime libere del quattordicesimo appuntamento della stagione sul circuito di Aragon vanno a Daniel Pedrosa che mostra di essere abbastanza a suo agio sulla pista di casa. Lo spagnolo di casa Honda mette a segno il giro più veloce della sessione girando in 1:50.281, circa mezzo secondo meglio del connazionale Jorge Lorenzo, rinvigorito dall’ultima vittoria a Misano che lo tiene ancora in corsa per la lotta al titolo mondiale che lo vede contrapposto a Casey Stoner. Proprio l’australiano, a lungo in testa per gran parte della mattinata, chiude al terzo posto a soli sette centesimi dallo spagnolo della Yamaha.

    Alle spalle dei migliori tre ecco le altre due RC212V ufficiali di Marco Simoncelli e Andrera Dovizioso, più staccati rispettivamente di sei e otto decimi. Gli italiani completano un dominio tutto firmato Honda, che piazza quattro moto nelle prime cinque posizioni provvisorie. Il solo Lorenzo riesce a mantenere il loro passo.

    La migliore delle Ducati è quella privata del francese Randy De Puniet, sesto a un secondo dal leader, che precede le due GP11.1 ufficiali di Nicky Hayden e Valentino Rossi. In questo week-end il Dottore utilizzerà le modifiche apportate al telaio per la moto del prossimo anno, costruito in alluminio anzichè in carbonio come nella versione precedente. La stessa versione non verrà utilizzata dal compagno di team che continuerà a provare la vecchia moto.
    Dietro i due Ducatisti troviamo la Yamaha di Colin Edwards e la Honda di Hiroshi Aoyama, ma fa notizia la brutta prestazione di Ben Spies, che non riesce ad andare oltre l’11esima posizione a 1″ e sei decimi dalla vetta.
    Non fa più notizia invece il periodo nero di Loris Capirossi, che chiude il gruppo in ultima posizione a 3″ e mezzo di distacco.

    I tempi delle prime libere

    1 DANI PEDROSA HONDA 1:50.281
    2 JORGE LORENZO YAMAHA 1:50.730 0.449
    3 CASEY STONER HONDA 1:50.806 0.525
    4 MARCO SIMONCELLI HONDA 1:50.893 0.612
    5 ANDREA DOVIZIOSO HONDA 1:51.091 0.810
    6 RANDY DE PUNIET DUCATI 1:51.376 1.095
    7 NICKY HAYDEN DUCATI 1:51.418 1.137
    8 VALENTINO ROSSI DUCATI 1:51.676 1.395
    9 COLIN EDWARDS YAMAHA 1:51.826 1.545
    10 HIROSHI AOYAMA HONDA 1:51.859 1.578
    11 BEN SPIES YAMAHA 1:51.911 1.630
    12 HECTOR BARBERA DUCATI 1:52.016 1.735
    13 ALVARO BAUTISTA SUZUKI 1:52.224 1.943
    14 CAL CRUTCHLOW YAMAHA 1:52.580 2.299
    15 KAREL ABRAHAM DUCATI 1:53.158 2.877
    16 TONI ELIAS HONDA 1:53.440 3.159
    17 LORIS CAPIROSSI DUCATI 1:53.842 3.561

  • MotoGP: trionfo di Lorenzo a Misano, Stoner 3°

    MotoGP: trionfo di Lorenzo a Misano, Stoner 3°

    Dopo un digiuno durato ben 4 Gran Premi, Jorge Lorenzo torna sul gradino più alto del podio vincendo il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini. Sul circuito di Misano Adriatico il campione del mondo in carica ha dominato dall’inizio alla fine la gara con la sua Yamaha perfetta e ben equilibrata precedendo l’ottimo Dani Pedrosa e l’attuale leader della classifica iridata Casey Stoner che ferma a 3 la sua striscia di vittorie consecutive (Laguna Seca, Brno e Indianapolis). Per Lorenzo si tratta del terzo successo stagionale per un totale di 17 vittorie in MotoGP.

    © MARIO LAPORTA/AFP/Getty Images
    Gara viva fino a metà percorrenza fino a quando Por Fuera non decide di imporre la sua andatura salutando i suoi avversari e andando a tagliare il traguardo in solitaria rifilando ben 7”2 alla Honda di Pedrosa, che ruba punti importanti in chiave Mondiale al compagno di team australiano in favore di Lorenzo, e 12” a quella di Stoner che ora vede ridursi il suo vantaggio in classifica piloti a 35 lunghezze. Ai margini del podio due italiani, Marco Simoncelli e Andrea Dovizioso hanno ravvivato il finale di gara con una lotta serrata: alla fine a spuntarla è stato di un soffio il numero 58 della Honda del team Gresini. Dietro di loro Ben Spiessulla seconda Yamaha. Settimo posto per Valentino Rossi, autore di una buona partenza e di un buon inizio gara che lo ha tenuto in lotta per il quarto posto fino a tre quarti di gara. Poi la sua Ducati è calata di prestazione accontentandosi di portare a casa 8 punti in un Mondiale completamente da dimenticare per il Dottore. Ottavo Alvaro Bautista con l’unica Suzuki in pista sempre più convincente e in netta crescita, completano la top ten la Ducati di Hector Barbera e la Yamaha di Cal Crutchlow. Misano, l’ultimo, amaro invece per Loris Capirossi: l’highlander del Motociclismo, che ha annunciato il suo ritiro alla fine di questa stagione dopo ben 22 anni di corse trascorsi sulle piste di tutte il mondo, si è dovuto infatti ritirare al giro 20 per dei problemi tecnici sulla sua Ducati.

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. LORENZO YAMAHA 44:11.877
    2. PEDROSA HONDA +7.299
    3. STONER HONDA +11.967
    4. SIMONCELLI HONDA +17.353
    5. DOVIZIOSO HONDA +17.390
    6. SPIES YAMAHA +18.092
    7. ROSSI DUCATI +23.703
    8. BAUTISTA SUZUKI +30.678
    9. BARBERA DUCATI +37.502
    10. CRUTCHLOW YAMAHA +37.720
    11. AOYAMA HONDA +39.548
    12. ABRAHAM DUCATI +40.506
    13. EDWARDS YAMAHA +53.349
    14. DE PUNIET DUCATI +1:02.366
    15. ELIAS HONDA +1:20.156
    16. CAPIROSSI DUCATI RIT
    17. HAYDEN DUCATI RIT
  • Moto GP, Indianapolis: Il solito Stoner davanti a tutti, Rossi solo 14esimo

    Moto GP, Indianapolis: Il solito Stoner davanti a tutti, Rossi solo 14esimo

    Ancora una volta è Casey Stoner, su Honda, a piazzarsi davanti a tutti (e a dettare legge) in una sessione di qualificazione della classe Moto GP: l’asso australiano, leader della classifica iridata al momento, fa segnare il miglior crono sul tracciato di Indianapolis con un ottimo 1’38″850, distanziando di oltre mezzo secondo l’americano Ben Spies su Yamaha (1’39″373), questo a testimonianza del dominio del numero 27.

    © Jamie Squire/Getty Images
    In terza posizione l’altra Yamaha di Jorge Lorenzo, l’attuale Campione del Mondo accusa un distacco dalla pole di quasi un secondo (1’39″629) e si trova in netta difficoltà in una gara da vincere assolutamente (magari sperando in eventuali disgrazie altrui, leggasi Stoner) per riaprire il discorso sul titolo mondiale. Subito dietro di loro, ad aprire la seconda fila, l’altra Honda di Dani Pedrosa (1’39″947) che accusa un ritardo di un secondo ed un decimo dal poleman, in quinta posizione Andrea Dovizioso (1’40″024), sesto Colin Edwards, mentre Marco Simoncelli è settimo (ed apre la terza fila con il tempo di 1’40” 204). Nicky Hayden è il primo dei ducatisti in ottava posizione (1’40″244) vicinissimo s “Super Sic”, nono Alvaro Bautista che chiude la terza fila. L’altro spagnolo Barbera è in decima posizione, seguono Cal Crutchlow e De Puniet (11esimo e 12esimo). Male Valentino Rossi, nelle retrovie in quattordicesima posizione ad oltre 2 secondi da Stoner, dietro ad Hiroshi Aoyama e davanti a Toni Elias. Chiudono il gruppo il ceco Abraham e Loris Capirossi, che hanno fatto segnare tempi poco significativi girando addirittura sopra il minuto e 40 secondi (per Capirex il crono migliore è stato 1’41″092). In definitiva si è potuta constatare l’ennesima prova di forza di Stoner, sicuramente assistito da una moto perfetta, ma al momento pare veramente difficile eguagliere lo stile di guida e le prestazioni del “canguro” australiano. Si spera solo di vedere un pò di “battaglia” per la prima posizione domani in gara e non di assistere al solito monologo che oramai si va ripetendo da qualche gara a questa parte.

  • La Yamaha lascia la Superbike, Melandri senza moto nel 2012

    La Yamaha lascia la Superbike, Melandri senza moto nel 2012

    Lo shock è notevole e arriva come un fulmine a ciel sereno: la Yamaha ha comunicato il ritiro dal Mondiale Superbike al termine di questa stagione. Dopo la Ducati, che ha chiuso il team ufficiale lo scorso anno, anche la casa giapponese getta la spugna lasciando il campionato delle derivate di serie nonostante i buoni risultati conseguiti quest’anno e nelle passate stagioni. La Yamaha lascia la Superbike dopo aver vinto un titolo costruttori nel 2007, con in sella Noriyuki Haga e Troy Corser, e un campionato piloti nel 2009 con Ben Spies.

    © GLYN KIRK/AFP/Getty Images
    Tutta colpa della crisi globale che ha colpito anche il mercato delle due ruote, i costi purtroppo sono diventati insostenibili anche per dei colossi motoristici come Yamaha a causa della carenza di sponsor che, conseguenza della crisi, non investono più capitali in questo settore. Restano appiedati così i due piloti Marco Melandri ed Eugene Laverty. Un peccato per il ravennate, alla sua prima esperienza in Superbike, che si ritrovava a lottare per il titolo insieme a Carlos Checa e Max Biaggi e che ora questa decisione peserà inevitabilmente sul prosieguo della stagione ma anche per il giovane irlandese che stava mettendo in mostra tutte le sue potenzialità. Grazie al lavoro svolto fin qui dai due piloti, anche il team nipponico si ritrovava in piena lotta con Ducati e Aprilia per contendersi il campionato marche. Amareggiato Melandri che ha preso male la decisione della Yamaha: “Emotivamente sono distrutto. Troverò un’altra moto, ma finalmente mi sentivo a casa. E’ un po’ come essere lasciato dalla ragazza” – confessa alla Gazzetta dello Sport – “Ero appena rientrato a casa dall’Inghilterra e mi sono messo un po’ a riposare. Dopo un’ora mi sono svegliato e ho trovato tre chiamate sul mio cellulare, il mio manager, Dosoli e Koerkamp. Ho capito subito che qualcosa non andava. E infatti, nel giorno in cui avremmo dovuto annunciare ufficialmente il mio rinnovo, mi sono trovato seduto per terra. Stavamo lavorando benissimo e si erano creati dei legami forti. Avevo trovato quello che cercavo“. E dopo Ducati e Yamaha ora viene da chiederci: chi sarà il prossimo ad alzare bandiera bianca? Già la Suzuki, che da quest’anno ha garantito solo una moto ufficiale, non se la passa bene e deve alla tenacia di Francesco Batta la sopravvivenza in Superbike, la Honda è la delusione maggiore di quest’anno e non ci sorprenderebbe se decidesse di seguire le orme della connazionale e principale antagonista Yamaha. Restano Aprilia, Bmw e Kawasaki. Urge al più presto trovare una soluzione e un rimedio che riesca a limitare e contenere i costi in maniera tale da poter garantire ancora per tanto tempo campionati spettacolari come quelli che la Superbike ha sempre offerto dal giorno della sua creazione, nel 1988, e non andare incontro verso una “morte della categoria” alla quale tutti gli appassionati del Mondiale delle derivate di serie non vogliono neanche lontanamente pensarci. Che ne sarà del futuro della Superbike?

  • Superbike: doppietta Checa a Silverstone

    Superbike: doppietta Checa a Silverstone

    Carlos Checa mette una seria ipoteca al mondiale Superbike grazie alla doppietta conquistata sul circuito di Silverstone in Gran Bretagna, che solo da quest’anno ha abbandonato il vecchio tracciato e usufruito delle modifiche effettuate per MotoGP e Formula 1. Dunque circuito per metà da scoprire per le derivate di serie che ha visto però in Carlos Checa il miglior interprete delle curve del vecchio aeroporto della città.

    ©: GLYN KIRK/AFP/Getty Images
    Lo spagnolo festeggia cosi i suoi 100 Gran Premi in Superbike, centrando il suo 15esimo successo, e con un bis che lo avvicina al suo primo titolo mondiale. Gara 1 Combattuta per metà gara la prima manche del Gran premio di Gran Bretagna. Partito bene all’inizio Eugene Laverty, che tenta la fuga su un ritrovato Nory Haga con l’Aprilia delteam Pata e il poleman John Hopkins, wild card sulla Suzuki. Da dietro rinvengono bene Checa e Melandri, che recuperano posizioni sugli avversari, mentre Biaggi si trova a combattere nelle retrovie a causa di problemi alla leva del freno e alla frizione. A 10 giri dal termine Checa decidere di rompere gli indugi e scavalca Laverty mentre indietro la lotta è serrata con cinque piloti in lotta per la seconda posizione. Cade Haga e Melandri scavalca Hopkins, e con lo spagnolo che si invola verso il traguardo le posizioni restano invariate fino alla fine. Con questa vittoria Checa regala alla Ducati la 300esima vittoria in Superbike, davanti alle Yamaha di Laverty e Melandri. Haslam e Hopkins chiudono rispettivamente quarto e quinto. Gara da dimenticare invece per Max Biaggi che chiude in 11esima posizione, dietro alla Bmw di Ayrton Badovini. La sua domenica inglese, e la sua rincorsa alla vetta della classifica, non iniziano nel migliore dei modi. Ancora peggio va a Michel Fabrizio, che assapora l’asfalto di Silverstone già nel primo giro a causa di una scivolata nella curva che ammette al vecchio rettilineo del traguardo. Camier invece chiude anche lui nelle retrovie per un problema alla sua Aprilia. Gara 2 Il leit-motiv della seconda manche non cambia, con Laverty che cerca di fare subito l’andatura davanti alla Aprilia di Leon Camier. Intanto alle loro spalle cresce il gruppone degli inseguitore, che questa volta vede protagonista anche Max Biaggi. Lascia presto Noriyuchi Haga, che lascia la Gran Bretagna con uno zero in entrambe le manche. Davanti la lotta vede protagonisti Laverty Camier e Checa, con il pilota dell’Aprilia che dopo metà gara comincia a perdere colpi, consentendo la fuga dei due avversari. Checa intanto supera Laverty che sembra averne per restare nella scia dello spagnolo, ma che ben presto deve ricredersi e lasciare andare il capoclassifica, gestendo la seconda posizione. Alle spalle dei primi due bella lotta tra Camier Biaggi e Melandri, che danno spettacolo a suon di sorpassi e traversi. Alla fine a spuntarla e il ravennate della Yamaha che conduce la sua moto ai box con le gomme alla frutta, ma alla fine il podio è davvero meritato. Biaggi deve accontentarsi del quarto posto davanti al suo compagno di squadra e a Sylvain Guintoli, comunque staccatissimo, Hopkins chiude la seconda manche in settima posizione davanti ad Haslam e Fabrizio. Chiude la top-ten Ayrton Badovini. In definitiva Checa non ha avuto rivali in questo week-end dando impressione di una superiorità imbarazzante da parte del binomio moto-pilota. La Yamaha piazza due buoni risultati portandi entrambe le moto sul podio in entrambe le gare, ma questo non è ancora abbastanza per contrastare lo strapotere dello spagnolo. E sicuramente Biaggi ha vissuto tempi migliori, ma il campione del mondo è sicuramente ancora in corsa per sovvertire le sorti del mondiale, anche se l’impresa si presenta difficile. Si riprenderà dopo la pausa estiva, tra oltre un mese, il 4 settembre, al Nurburgrig, quart’ultima prova del mondiale.

  • Lorenzo miglior tempo nelle libere a Laguna Seca

    Lorenzo miglior tempo nelle libere a Laguna Seca

    Nelle prove libere del venerdì a Laguna Seca valide per il Gran Premio degli Stati Uniti, Jorge Lorenzo è risultato il pilota più veloce di tutto il turno firmando il miglior tempo con la sua Yamaha, in versione speciale con livrea bianca, rossa e nera come ad Assen per celebrare i 50 anni di partecipazione al Motomondiale della casa del diapason, in 1:22.056.

    © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    Lo spagnolo campione del mondo in carica ha preceduto le 3 Honda ufficiali del team Repsol di Dani Pedrosa, Casey Stoner, staccati di un solo decimo, e Andrea Dovizioso (+481). Si profila quindi una lotta tra i primi tre che sembrano avere una marcia in più degli altri con outsiders il forlivense, Ben Spies e Marco Simoncelli quest’ultimi due rispettivamente in quinta e sesta posizione. Ottimo tempo per l’unica Suzuki di Alvaro Bautista, settimo, che da un paio di GP sembra aver trovato una buona continuità di rendimento dopo una prima parte di stagione in affanno, segue Randy De Puniet con la prima delle Ducati ad oltre un secondo. Continua il calvario di Valentino Rossi e della Ducati GP11.1. L’evoluzione della Desmosedici non ha dato i frutti sperati, il Dottore annaspa e chiude con l’11esimo tempo preceduto anche dal compagno di team Nicky Hayden che di Laguna Seca è uno specialista e dal quale ci si aspettava di più. Stasera alle 19 ore italiane la terza e ultima sessione di prove libere mentre alle 23 tutti in pista per le qualifiche ufficiali del Gran Premio degli Stati Uniti.